Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Scola, il Mein Kampf, il Family day et alia (con 3 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Scola, il Mein Kampf, il Family day et alia (con 3 Ps)

- 24/01/16

 

Rubrica culturale della domenica imperniata quest’oggi su tre elementi: la scomparsa del grande registae sceneggiatore Ettore Scola; l’edizione tedesca del “Mein kampf”, opera della quale il 1 gennaio sono scaduti i diritti; poi una breve riflessione sulle piazze e sui diritti civili.

Infine, last but not least, una nuova rubrica: “L’angolo di Angus”; pillole domenicali da quello straordinario libro (“La grande fuga”), in cui il premio Nobel 2015 per l’Economia affronta gli scenari del mondo odierno, tra demografia, Storia della Medicina ed ovviamente Economia.

Buona lettura a tutti, dunque!

 

ADDIO A SCOLA: GRAN FINALE PER UN GRANDE REGISTA

Partiamo dalla fine: cioè dalla bellissima cerimonia funebre, in cui amici, colleghi, familiari si sono stretti intorno all’ultimo maestro del cinema italiano degli anni Settanta, per ricordarlo, e poi brindare – tutti insieme – come Scola stesso avrebbe voluto. Altri maestri, di recente, se ne sono andati in modo tragico (Mario Monicelli e Carlo Lizzani su tutti), Scola invece se ne è andato come tutti vorremmo: ad 84 anni (era nato a Trevico, presso Avellino, il 10 maggio del 1931), senza soffrire. Niente male, visto che nel 1982 aveva avuto un grave infarto: era dunque cardiopatico, diabetico (con un rene solo) e continuava anche, scelleratamente, a fumare…

Un regista può essere annoverato fra i grandi quando lascia (almeno) tre grandi film: dunque, Scola è un grande.

“C’eravamo tanti amati”, “Brutti sporchi e cattivi” ed “Una giornata particolare” lo sono. Per non parlare delle sceneggiature (da “Il sorpasso” a “Io la conoscevo bene”, capolavoro del compianto Antonio Pietrangeli, un regista che ci ha lasciato davvero troppo presto).

Poi ci sono film decisamente meno riusciti (“Ballando ballando”, peraltro il film durante le cui riprese ci fu il suddetto infarto, ed altri ancora); film teneramente minimalisti, magari da rivalutare (“Che ora è?”); pellicole decisamente militanti (“Trevico-Torino Viaggio nel Fiat-nam”). Ma i tre capolavori, ci sono eccome.

Uomo profondamente di sinistra, ma capace di essere sarcastico e sferzante come pochi altri sui tic della sinistra stessa:  ne “La terrazza” – ripreso esplicitamente dal Sorrentino de “La grande bellezza” – fustigava certi vezzi della sinistra radical chic, e non solo; in “Brutti sporchi e cattivi” mostrava borgate simil-pasoliniane, ma all’insegna di un surreale e grottesco altro, rispetto a PPP. E faceva vedere quanto fosse ipocrita l’assunto – tipico della sinistra di allora – che i poveri sono “buoni” in quanto tali, o che negli ignoranti del lumpenproletariat possano albergare solo nobili sentimenti. Solo per questo, dovremmo ringraziarlo…

 

IL MEIN KAMPF PER TUTTI: FINALMENTE!

Una delle opere più citate al mondo, ma meno lette: questa è la vicenda del “Mein Kampf”, best seller di un artista fallito che passerà alla Storia con l’epiteto di Fuhrer del Terzo Reich. I diritti editoriali – di proprietà del Land della Baviera – sono scaduti il 1 gennaio 2016, e quindi in Germania si è opportunamente deciso di dare alle stampe una inedita edizione, in cui l’esplosivo testo viene adeguatamente contestualizzato (come peraltro si deve fare con ogni testo letterario).

Finalmente, diciamo noi: ogni divieto di pubblicazione – nell’era del digitale, poi – non ha senso alcuno!

Che poi, farlo leggere ai ragazzi è il modo migliore per annoiarli, sperabilmente deviandoli da ipotetiche e potenziali simpatie nazistoidi: il testo, infatti, è di una noiosità terribile. Un lustro or sono, lo scrivente lo lesse quasi tutto ( si ammette di avere saltato qualche pagina, a destra o a manca): non è stata cosa facile, sappiatelo…

Neil Gregor, uno dei massimi studiosi del Nazismo viventi, su Repubblica del 9 gennaio, lo dice apertis verbis: “Bisogna leggere il Mein Kampf per disarmarlo”. Concordiamo in toto.

L’edizione tedesca è composta di circa duemila pagine (!), con un monumentale apparato critico curato dallo storico Christian Hartmann dell’Istituto di Storia contemporanea di Monaco di Baviera.

In Italia, consigliamo invece l’edizione della Kaos edizioni (prima edizione, 2002), a cura di Giorgio Galli (l’edizione che abbiamo letto): anche qui, non si tratta di un tascabile.

Ma se i potenti del mondo avessero letto questo libro, illo tempore, milioni di vite umane sarebbero state salvate: e già questo è un motivo non da poco per renderlo interessante. Dannatamente interessante…

 

 

PIAZZE CHE ESIGONO DIRITTI, PIAZZE CHE LI NEGANO

 

Se c’è un esempio della clamorosa mancanza di autentica laicità dell’Italietta renziana, eccola servita: un altro Family day è alle porte, e ci saranno anche esponenti della maggioranza del Governo in carica (ma non era uno scandalo, in passato?). Uno dirà: ma almeno il Premier sta facendo qualcosa. Aspettiamo, aspettiamo.

Nel frattempo, osiamo sottolineare NON SOLO che in Europa siamo rimasti soli con l’Albania, la Bosnia, la Macedonia, la Polonia e Romania, MA ANCHE un altro aspetto, dai più non conosciuto: i Diritti civili, in Europa, li concedono anche Governi conservatori di destra.

Cameron in Inghilterra ( che ha introdotto il matrimonio gay), Aznar – prima del passo in avanti, ulteriore, di Zapatero – nella cattolicissima Spagna.

Le piazze di ieri chiedono SOLO cose (condivisibili o meno) che NON danneggiano in nessun modo chi non sia d’accordo, il quale si farà e manterrà la famiglia tradizionale (non naturale, giacchè la Natura c’entra il giusto, con la famiglia tradizionale); la piazza del Family day chiederà, pretenderà invece che NON vengano concessi diritti agli altri (nel 2007, a Roma, lo scrivente c’era, e lo spettacolo fu francamente indigeribile, per alcuni aspetti).

Bene ripeterli, certi fondamentali, in taluni passaggi della vita politica italiana…

 

L’ANGOLO DI ANGUS

Ecco qualche pillola domenicale (come sarà per qualche altra domenica) dall’irrinunciabile libro “La grande fuga – salute, ricchezza e origini della disuguaglianza”, Il Mulino 2015, scritto dal Nobel Angus Deaton, economista e demografo scozzese.

Nel 1931, in India la speranza di vita alla nascita era di 27 anni, come in Occidente tra Sette ed Ottocento (l’inizio della Grande fuga, appunto, dalla povertà e dalla morte precoce); oggi l’India si avvia – secondo Piketty, addirittura entro 9 anni – a superare la Cina come Nazione più popolosa dell’Orbe. Per intanto, gli indiani crescono, a livello economico, dell’8% annuo (dato 2015), contro il “solo” 6% cinese.

Ci rendiamo conto di cosa accadrà quando la democratica India (pur con il duplice problema delle caste e del 14% di islamici) inizierà a potenziare il Sistema sanitario nazionale, per il quale le cifre ci indicano che spende, oggi, meno dell’1% del proprio Pil?

 

Ps 1 Oggi è l’anniversario della morte di tre personaggi che, ognuno a suo modo, hanno fatto la Storia del Novecento: l’avvocato Gianni Agnelli (con le sue ombre, le sue luci ed il suo indiscutibile charme); sir Winston Churchill (premio Nobel per la Letteratura nel 1953, oltre a tutto il resto); infine il sindacalista Guido Rossa, freddato come un cane il 24 gennaio del 1979 dai terroristi rossi. Sarebbe bello, che anche la nostra città gli dedicasse una Via, no?

Ps 2 Serata davvero molto affollata e riuscita nell’Oca, ieri pomeriggio, per la presentazione di “2019”; in settimana, a Dio piacendo, ne scriveremo con dovizia di particolari.

Ps 3 Martedì, alle 18 alla libreria Senese, lo scrivente introduce “Bar sur”, il romanzo di Lorenzo Brenci. Intervisteremo l’autore, e ci sarà ovviamente spazio per il pubblico presente.

27 Commenti su La domenica del villaggio: Scola, il Mein Kampf, il Family day et alia (con 3 Ps)

  1. Edoardo Fantini scrive:

    Quando si dice le combinazioni: quarantotto ore prima del Giorno della memoria, il nostro Eretico tira fuori la Mein Kampf, dato alle stampe da Hitler nel 1927, garantendo che se fosse stato letto dai potenti della terra l’umanità si sarebbe risparmiata i parecchi milioni di morti che ci furono nella seconda guerra mondiale. Invece l’avvertimento di un probabile nuovo conflitto fu diffuso nel mondo ben otto anni prima dalla Mein Kampf, cioè nel 1919 da John Keynes con il libro “Le conseguenze economiche della pace”. Keynes era un ministro inglese che partecipò ai preliminari della pace che sancì la fine della prima guerra mondiale, la pace di Versailles, dove vennero stabiliti i danni che la Germania avrebbe dovuto pagare per aver perso. Trovò quelle condizioni di pace così tremende e ingiuste per i tedeschi che preferì lasciare le trattative per non vedersi mischiato con tanta iniquità. Scrisse quel libro affinché il mondo sapesse che rischio stava correndo e dette la responsabilità di quelle scelte scellerate a Francia e Inghilterra, che addirittura pretesero che la Germania fosse sottoposta a condizioni diverse, e ben più pesanti, di quelle che le erano state garantite quando trattava la resa. A questo fatto vergognoso Keynes dedica tutto un capitolo, il quarto. Nel 1922, quindi cinque anni prima della Mein Kampf, con il suo primo discorso presidenziale alla Camera dei deputati Mussolini avvertì che il trattato di Versailles era da rivedere per evitare il rischio di una nuova guerra. Quindi i potenti della terra sapevano tutto ben prima che Hitler scrivesse, anzi, era proprio per colpa loro se lui scriveva.

    • Marco Burroni scrive:

      … e infatti nel 1924 i “potenti della Terra” corsero ai ripari con il piano Dawes, che grazie all’utilizzo di capitali americani stabilizzò l’economia tedesca frenando la catastrofica inflazione che la stava rovinando, le permise di pagare i debiti di guerra e di ripartire: alla fine degli anni ’20 la Germania era tornata ad essere uno stato ricco, poi ci fu la crisi del ’29… Fantini, un suggerimento: la storia la studi tutta, non solo quella che le serve per corroborare i suoi pregiudizi.

      • Edoardo Fantini scrive:

        Il piano Dawes non risolse i problemi della Germania perché era costituito da soldi che questa prendeva in prestito dagli USA, non per arricchirsi, bensì per pagare i danni di guerra a tutti quegli Stati che le erano stati nemici. Prestiti che fermarono l’inflazione del marco alla metà degli anni ’20 ma che si interruppero nel 1929, per la notoria grave crisi economica mondiale scoppiata quell’anno. I problemi monetari della Germania così ricominciarono tanto è vero che nel 1932 fu deciso a Ginevra, da parte di tutti i paesi creditori, di rinunciare a quanto stabilito a Versailles ai danni dei tedeschi. Ma i problemi della Germania non erano legati solo ai soldi, in quanto le erano state tolte le colonie che possedevano in Africa (se le divisero Francia e Inghilterra, a noi nisba…) e soprattutto fu fatta rinunciare al petrolio che stava estraendo in Mesopotamia. Infatti dopo il taglio dell’istmo di Suez la Germania, che non voleva pagare il dazio per transitare da quell’istmo utile a commerciare con l’oriente, progettò di costruirsi una ferrovia che fu detta delle cinque “B” perché univa Berlino-Belgrado-Budapest-Baghdad-Bassora.Ottenne il permesso di fare quei lavori dai reggenti dell’Impero Ottomano, ma la cosa non piacque molto agli inglesi perché con quella ferrovia le merci tedesche potevano raggiungere l’oriente in nove giorni, quando le navi inglesi ne abbisognavano di venti. Oltretutto durante i lavori per mettere i binari in Mesopotamia , gli ingegneri tedeschi si accorsero che il petrolio zampillava dal terreno. Quindi raggiunsero un accordo con i reggenti dell’Impero Ottomano stabilendo che solo le compagnie tedesche avrebbero potuto trivellare nel raggio di venti chilometri a destra e a sinistra dei binari, il percorso dei quali solo loro avrebbero potuto decidere. A guerra finita la ferrovia e le concessioni per questo petrolio furono tolte ai tedeschi, che, quindi, non poterono né fare industria né commerciare come i loro concorrenti europei. Non mi addentro nei problemi dei dazi richiesti ai tedeschi per viaggiare sul Danubio, e nemmeno sulla chiusura dei mercati marittimi, perché gli furono tolte anche le navi, ma se insisti un’altra volta ti scriverò anche di quelli, ok?

        • bankor scrive:

          a conferma dell’insostenibilità delle condizioni di risarcimento imposte alla Germania alla fine della prima gm resta il fatto che i negoziati si protrassero sino al 1925. L’intransigenza americana nella pretesa della risossione totale dei crediti forniti alle potenze vincitrici, principalmente Francia e Inghilterra, sono state la pricipale causa di tale insostenibilità. In definitiva dato che non esiste debito senza credito i debiti europei erano crediti di Wall Street.Il piano di finanziamento Dawes, si inserisce in questo contesto vizioso: le sanzioni alla Germania avrebbero permesso di ripagare il credito concesso da wall street, l’insostenibilità di tali sanzioni distruggono la capacita economica di quel paese impedendo la riscossione dei crediti.

          • Edoardo Fantini scrive:

            Durante i miei studi ho appurato che la rovina della Germania non fu voluta dagli Stati Uniti ma da Francia (sopratutto) ed Inghilterra. Queste ultime erano preoccupate della concorrenza commerciale che la Germania poteva fare loro in quanto si era arresa senza avere subito invasioni da parte degli eserciti stranieri, quindi il suo patrimonio industriale era integro. Strano a dirsi, ma a Berlino avevano chiesto la pace perché esauriti i fertilizzanti non potevano più contare su una produzione agricola sufficiente a sfamare sia i soldati che tutti gli altri cittadini. Ciò è riportato nei “Taccuini” di Alberto Pirelli. Francia e Belgio, invece, essendo state fatte segno di invasione da parte dei teutonici, contavano moltissimi danni ai loro opifici e necessitavano di tempi lunghi per poter ritornare competitivi sulla scena europea.

  2. Eretico scrive:

    Caro Fantini,
    il libro di Keynes è di basilare, fondamentale importanza, e difatti sarebbe stato bene che fosse – anche quello – più letto ed analizzato (peraltro, il testo dell’economista non poteva che avere una diffusione più elitaria di quella di Hitler).
    I testi di Keynes, tra l’altro, non sono mai stati proibiti, a differenza di quelli hitleriani: mi pare che la differenza sia di non poco conto…
    Come vedi, non è necessario trovare sempre e comunque spunti polemici; quanto alla vicinanza del 27 gennaio, ben venga una riflessione sul “Mein Kampf”, appunto!

    L’eretico

  3. il solito ignoto scrive:

    “non danneggiano in alcun modo chi non sia d’accordo”…ah,chi non sia d’accordo no,certo,in fondo che je frega…danneggiano solo quei disgraziati di figli che anzichè 2 genitori,come avviene nella famiglia NATURALE (eccome se c’entra la natura),per legge ne avranno,di vero, solo mezzo: un mezzo genitore,un altro mezzo genitore solo donatore di gameti,e quindi assente totalmente,e poi un “cojone” (per dirla col marchese del grillo,scena in cui vorrebbero fargli credere che “faustina” aspetta un figlio da lui)il partner,che non ha trasmesso patrimonio genetico ma che dovrebbe contribuire per il mantenimento del figlio di quell’altro come se fosse un genitore vero….finchè la coppia resiste,forse..ma mi chiedo poi se,se la coppia “scoppiasse” (cosa impossibile,vero?),con quante e quali motivazioni dovrebbe pagare il mantenimento del figlio che è solo dell’ex. probabilmente sparirà,peggio di certi veri genitori irresponsabili…ma genitori. io non credo che abbiam bisogno di certe leggi,per il progresso.

    • Eretico scrive:

      Ringrazio “il solito ignoto” per essere intervenuto sullo spinoso tema (per quanto anche il dibattito sui debiti germanici degli anni Venti sia stimolante assai); al “solito ignoto” chiedo però se lui – al di là della stepchilp adoption – sia d’accordo sul normare e garantire i diritti per tutte le coppie, comprese quelle omo: questo è il punto cogente, del resto si può parlare.
      Ma una cosa – almeno quella! – sia ben chiara: nella FAMIGLIA non c’è proprio niente di naturale; che una creatura nasca da un maschio ed una femmina, questo è naturale: mentre la costruzione della famiglia, more catholico, è quanto di più artificioso (e spesso ipocrita) ci possa essere. Di quanto ci possa essere in “natura”, magari…

      L’eretico

      • Elvetico scrive:

        L’Eretico è proprio reazionario: pensa ancora che una creatura nasce da un maschio e una femmina; rischia gli anatemi dei pro gender. Ma la sua ammissione sembra fare riferimento ad una specie di “monta taurina” ,questa sì molto naturale. Ma il Nostro sembra ignorare che la natura al bambino-umano, a differenza del vitello, chiede di raggiungere l’autonomia dopo una lunga fase “pedagogica” che prevede, per ottimizzare lo sviluppo(su questo la scienza è abbastanza unanime), l’intervento della componente femminile (mamma) e maschile (babbo).Capisco che le fisse “ereticali” dell’Eretico lo trascinino a formulare le solite banalità ,ma questa struttura “pedagogica” è pre e post- cattolica. Chiamala se vuoi “famiglia”. Per un bambino da utero in affitto i due “babbi” che dovranno svolgere il ruolo educativo ad affrontare la vita non sono una femmina e un maschio, al massimo un maschio e un maschio efemminato , ma allora ,per il principio di precauzione in favore del bammbino, meglio restare all’originale (chiamalo se vuoi “naturale”).
        Ps1: visto diverse manifestazioni omosessuali: Indecorose pagliacciate con offese e bestemmie ; non c’era niente di gayo.
        Ps2: se tra 5-6 anni gli stessi che strepitano per i diritti (se vogliono l’eredità e la pensione che la si dia !) chiederanno il diritto di affittare l’utero di una poveraccia e comprarsi da qualche “monta ” scandinava un bambino l’Eretico da che parte starà? Ci dirà che siamo ancora degli incivili dato che lo fanno in tutti i paesi “civili”?

        • Eretico scrive:

          Caro Elvetico, rispondo volentieri al Ps 2: riconosco che si tratta della questione più controversa, ma se la “poveraccia” è del tutto libera di scegliere, non lo troverei così scandaloso.
          E rimando, per comprensibile curiosità personale: quali sarebbero le “fisse ereticali” cui accenni, senza aggiungere poi alcunché al riguardo?

          Grazie all’avvocato Panzieri per il denso intervento, in linea con la odierna Giornata della Memoria.

          L’eretico

        • elvetico scrive:

          Rispondo volentieri, ma non c’è niente di grave. Il fatto è che quando ci si lascia trascinare dalla “Forza vindice della Ragione” per “écraser l’infâme” ogni tanto si sbanda nella monomania con risultati non sempre di alto livello. Nel concreto analizzando l’ultimo articolo (sarebbe troppo noiosa una ricerca di archivio) :interessanti e legittime le perplessità sulle biglietterie arcivescovili, meschinità da borgata la polemicuccia su un numero di via dei Fusari. Per tornare al tema famiglia catalizzatore delle mie osservazioni, la sbandata mi sembra consista nell’etichettare come cattolica(connotazione naturalmente e dogmaticamente negativa) una struttura composta da maschio, femmina e, nella grande maggioranza dei casi, da figli che è stata,è e ,molto probabilmente, resterà il nucleo fondamentale della vicenda umana. Ci sono stati e ci saranno sviluppi culturali diversi ,ma il nucleo di base non sembra destinato a sparire. Quindi siamo confrontato ad un fenomeno costante nel tempo e fortemente maggioritario che per questo assume il carattere di “naturale” a prescindere dall’adesione a religioni o ideologie

          Ps 1: quando scrivo poveretta parlo della triste realtà non di epifenomeni caritatevoli. Ci sono cataloghi e listini prezzi. Le fattrici sono solo delle vere povere, in maggioranza cittadine -si fa per dire – del terzo mondo , i mammi sono normalmente facoltosi nord atlantici, cittadini dei paesi civili dove ci sono i Diritti con la D maiuscola . Evviva la civiltà anglo sassone di rito post -illuminista.

  4. Mario Ascheri scrive:

    Ricordati che alle 19 (quindi 19,10 direi) inizia la mia riflessione, a porte aperte per tutti, sponsorizzata dai Lions, al Jolly su
    TEMPI DI CRISI: QUALI I DOVERI DELLA CULTURA?
    Porta anche il Brenci!

  5. Forzutino scrive:

    Eh sì, hai proprio Ragione. Leggere il Mein Kampf è consigliato per “vaccinare” contro il Nazismo. Un po’ come leggere l’antico testamento potrebbe indurre un altro tipo di vaccinazione… Per fortuna (della chiesa) in pochi lo leggono, tutti preferiscono farselo raccontare dai parroci. Peccato che le versioni che la SRC (santa romana chiesa) fa studiare nei seminari sia differente da quella propinata e raccontata ai fedeli…ad incominciare dal nome di Yahweh (nel testo originale YHWH) che per la SRC è meglio pronunciare sempre meno nelle omelie, altrimenti i credenti potrebbero leggere l’antico testamento e rendersi conto che Yahweh era tutt’altro che il Dio misericordioso e buono che ci raccontano…

    • Elvetico scrive:

      Quando i laicisti (ex-seminaristi? ) fanno i teologi c’è da sbellicarsi. Ci vuole una bella fantasia nel trovare un appiglio nel Mein Kampf per sfogare il livore anti cattolico. Qualunque laico di cultura media sa che per i cattolici il Vecchio Testamento deve essere interpretato alla luce del Nuovo Testamento dove i consigli e gli incitamenti al “massacro ” non sembrano abbondare. Ma come diceva il saggio francese “la cultura è come la confettura ,meno se ne ha e più la si spande”

  6. Paolo Panzieri scrive:

    “Il coraggio uno non se lo può dare”.
    Oggi Giornata della Memoria, solito rituale, stessi discorsi di sempre.
    Dubito che qualcuno degli officianti abbia mai letto, come l’Eretico, il Mein Kampf, e del resto non sarebbe loro servito a molto.
    Ho però notato il parallelo tra i muri innalzati contro i profughi e l’olocausto, ma anche e soprattutto il silenzio assordante su chi quei profughi stessi costringe alla fuga dai loro paesi di origine.
    La mancanza di (vera) memoria storica ci spinge a dimenticare un genocidio in atto, proprio mentre ne ricordiamo un altro che fortunatamente si avvia a diventare ormai fortunatamente passato remoto.
    Molto più comodo e sicuro, per carità, ma davvero la storia e quindi la memoria non ci ha insegnato niente.
    I nostri governanti si stanno comportando esattamente come quelli dei nostri nonni con Hitler: fanno finta di niente, per ignavia e quieto vivere.
    Con una differenza, però, che mentre l’esistenza dei campi di sterminio non era all’epoca conclamata, gli orrori odierni invece sono offerti in diretta streaming.
    Neville Chamberlain ed Édouard Daladier hanno dunque trovato degli epigoni più che degni in Barak Obama & Co.
    Quindi, alla fine, con sommo dispiacere, questa giornata della memoria pare diventata – piaccia o no – la giornata dell’oblio.
    Perché purtroppo per i nostri politici vale l’antica riflessione: “Il coraggio uno non se lo può dare”.
    E loro non se lo danno, mai.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Egregio avvocato Panzieri, le pongo una domanda: con quali concorsi pubblici le amministrazioni dei vari paesi europei potranno assumere tutti i profughi che arrivano, se questi non parlano la lingua della nazione dove hanno intenzione di fermarsi? E se non verranno assunti da queste amministrazioni, come faranno a lavorare? Si potranno obbligare le ditte private a dar loro un impiego?

      • Paolo Panzieri scrive:

        Gentile Signor Fantini,
        Lei mi pone una domanda alla quale penso non potrebbe rispondere – credo – nemmeno il grande mago Anubi (si ricorda?) con la sua famosa palla di vetro.
        La ringrazio comunque della fiducia.
        Personalmente penso – ma io sono sempre pessimista per contratto – che nessuno li assumerà e rimarranno quasi tutti “bradi”, ovvero ospiti di qualche indegna baraccopoli o di qualche capannone industriale diruto; nella migliore delle ipotesi saranno dediti alla raccolta di pomodori o carciofi e nella peggiore forniranno manovalanza a basso costo a qualche organizzazione criminale o di accattonaggio organizzato, attività che troppo spesso coincidono.
        Questa nella sostanza è la nostra accoglienza.
        Una accoglienza indiscriminata ed ipocrita da ripensare perché nasconde nelle sue pieghe soltanto una nuova forma di sfruttamento e di schiavitù.
        Meglio sarebbe essere onesti: nelle condizioni in cui siamo non possiamo accogliere (i.e. ospitare degnamente) nessuno.
        Qualche paese più ricco di noi(Germania, Svezia, Danimarca ..), pur tra molte critiche, lo ha già fatto, ma occorre coraggio per affrontare la realtà … e qui si torna al tema del mio intervento.
        Noi – purtroppo – viviamo ormai di chiacchiere.

        • Edoardo Fantini scrive:

          In definitiva: si devono alzare i muri contro i profughi o li si deve accogliere sapendo che non possiamo farli lavorare?

          • Paolo Panzieri scrive:

            Caro Sig. Fantini io penso che i muri siano sempre serviti a poco.
            A meno che non siano dotati di sentinelle armate che sparano, come i famigerati Vopos della defunta DDR.
            E non credo esista oggi uno stato al mondo che possa permettersi di costituire un simile apparato.
            E poi noi cosa potremmo murare?
            Tutte le nostre coste?
            La stupidità di Obama & C. ha destabilizzato tutta l’aera mediterranea, cavalcando una improbabile primavera araba, che inevitabilmente è virata in fondamentalismo.
            L’unica speranza di attenuare, e poi fermare il flusso migratorio è spegnere i focolai di guerra in Libia ed in Siria, ripristinare l’ordine ed investire in loco quello che abbiamo speso per questa specie di finta accoglienza.
            E per gli scafisti equiparazione ai pirati con pene certe e definitive.
            Ma per fare questo – mi ripeto – servirebbe coraggio.

          • il solito ignoto scrive:

            muri o non muri non vanno fatti entrare…almeno quelli che (e sono i più,inutile far finta di nasconderlo)nulla hanno di “rifugiato” e che arrivano non in umiltà,senza documenti (rigorosamente) ma con prepotenza ed arroganza sapendo che qua trovano un PAPAmolla e tanti PAPPAmolla che non sanno come opporre resistenza o non vogliono opporla.

  7. GIOVANNI scrive:

    Ringrazio per gli argomenti affrontati, tutti di grande “peso” per le coscienze e la memoria. Ognuno di essi stimola e pone di fronte prblemi di metodo e di merito. Per il merito la dialettica dovrebbe condurre ad una sintesi tra tesi diverse e non ad un partire da una posizione per tornare alla stessa posizione..se no è inutile partecipare..il problema per me è quanto una coppia di uguali possa arrogarsi il diritto “non naturale” di decidere sulla vita di un terzo essere. Si dirà che è preferibile che un bimbo cresca nell’amore, che non dovrebbe aver genere, piuttosto che nell’abbandono ma è pur vero che la legge di natura, matrigna quanto si vuole ma a mio parere inviolabile.., non prevede generazione tra esseri dello stesso sesso e quando l’uomo inizia ad arrogarsi diritti sulla Generazione della Vita temo che dia inizio al suo Ragnarok (o come si scrive..). Per quanto attiene la memoria l’Occidente l’ha persa da tempo e non pare volerla ritrovare..non si può sempre dare la colpa ad altri..Trovo curioso ed emblematico del nostro bizantinismo che si celebri contemporaneamente la Giornata della Memoria e poi si coprano le statue greche e romane dei nostri musei per non offendere il presidente di uno stato che mira a cancellare Israele dalla faccia della terra. Non abbiamo identità perchè non abbiamo dignità e coraggio di difendere i nostri valori, le nostre radici, la nostra cultura, anche classica, e la nostra storia.

  8. Maurizio scrive:

    Riguardo il Main kampf, anni fa l’ho letto, anche se il titolare della libreria non voleva vendermelo. So già che riceverò una pioggia di derisione, ma in quel testo, molte pagine sono sovrapponibili a quello che in politica accade attualmente. Lasciando perdere le farneticazionidi cui il testo mi pare infarcito, alcune considerazioni non mi lasciarono e non mi lasciano indifferente. Solo un paio di esempi. Quando ad inizio testo leggo più o meno queste parole:” i partiti sono come carrozzoni, cambiano colore facendo credere di essere cambiati, rinnovati”. Ripeto,ho letto il testo quindici anni fa, ma il sensoè questo. Oggi, chi può smentire che i partiti stanno facendo esattamente la stessa cosa? Ma dai partiti possiamo anche passare ai singoli politici, che pper loro interessi tu li voti in una lista mettiamo di centro sinistra, per trovarteli poi dalla parte opposta. Io non sono storico, filosofo, non posso vantare titoli di alcun tipo se non certi studi non ufficiali. Ma le affermazioni lette in quel testo, (almeno nella parte iniziale) se uno non sapesse di leggere il main kampf, penserebbe di leggere un testo scritto un mese fa. Con questo non faccio e non intendo minimamente fare nessuna apologia del testo, mi limito a notare per quanto mi riguarda, che cambiano le forme ma non la sostanza. Potremmo parlare anche dell’aborto, tema affrontato nel testo, e vedremo che il senso o comunque ciò che accade oggi è molto simile. Riguardo gli accordi corretti, non corretti, poco o troppo duri nei confronti della Germania, sarebbe interessante parlare in maniera più aperta, delle responsabilità dei paesi civili checombattettero controi tedeschi. Credo che lo schifo che emergerebbe e che molti di noi conosciamo, ci farebbe vergognare almeno un po’, cosa che non guasterebbe. Mi fermo qui, ma ce ne sarebbe da dire molte ancora, a partire dai genocidi, dalle ipocrite giornate della memoria ecc. Ma se tutto ciò avviene ancor oggi proprio da parte delle nazioni che si definiscono le più democratiche, non posso che pensare e scrivere che siamo immersi nella merda, nell’ipocrisia e governati da ladri,indagati, e di tanto in tanto anche da assassini. Quanto scritto in questo post, è ovviamente il mio pensiero che ho voluto esternare stimolato dal tema,che per qualche tempo affrontai. Un caro saluto a tutti gli amici.

  9. Sodoma e Gomorra scrive:

    Quella che comunemente viene chiamata famiglia naturale nucleare in biologia viene .chiamata “trio”….la coppia same sex non puo’ diventare un trio biologico e non puo’ trasmettere il suo DNA………questo mica l’hanno inventato i cattolici bigotti! La coppia etero ha un vantaggio in termini evoluzionisti, in quanto garantisce il mantenimento della specie, mentre se tutti scegliessero partner di sesso uguale si andrebbe all’estinzione-Attualmente gli omosessuali invece di vivere .i loro liberi amori e passioni trasgressive desiderano scimmiottare le usanze del trio biologico e grazie al loro potente associazionismo hanno convinto il mondo che le loro aspirazioni a celebrare sponsali (e a godere come borghesucci qualsiasi della pensione di reversibilita’)e a pasticciare con adozioni di bambini e con fecondazioni artificiali sono diritti sacri ed inalienabili

  10. Maurizio scrive:

    Caro Sodoma, Quando scrivi riferendoti agli omosessuali dei loro amori trasgressivi, cosa intendi? Lo chiedo, perché sul tema mi pare ci sia molta confusione sotto mille punti di vista. Matyrimoni gay, adozioni, fecondazioni artificiali, qui si crea un guazzabuglio che riguarda tutti e non solo le coppie gay. Se per trasgressione parliamo del sesso e di cosa e come lo praticano, mi sa che tutti siamo pervertiti. Sfido pubblicamente tutte le coppie cosiddette etero, a dichiarare la pratica sessuale secondo come viene intesa tradizinalmente. Tra i maschietti che scrivono su questo sito, chi non ha mai avuto un rapporto orale? stessa domanda a tutte le gentil signore. Male! il rapporto orale se vogliamo essere corretti e magari cattolici, è contro natura. poi potremmo continuare con diversi altri tipi di pratiche che tutti abbiamo provato, ma basta essere coppia etero e tutto va bene. Su via, facciamo ridere i polli. Altro punto, il gay o come lo si voglia chiamare, nasce così e non decide da oggi a domani di diventare tale. Altro punto dove magari Raffaele potrebbe scrivere qualcosa visto che è docente, mi pare che anticamente il sesso propriamente detto, era tra uomini. Poter vantare che il proprio figlio era stato con Platone non era certo un disonore, ma al contrario qualcosa di positivo. Altro punto. E’ vero che se tutti fossimo gayl’umanità sarebbe estinta da milioni di anni, ma questo è un argomento che a mio avviso non regge, poiché messo così, si potrebbe applicare su tutto, vale a dire, se tutti fossero alcolizzati, drogati ecc. Riguardo la fecondazione, i troiai maggiori mi pare li facciano uomini e donne regolarmente sposati. Ormai si possono chiedere figli biondi piuttosto che mori, parliamo di questo, e magari sarebbe interessante vietare queste pratiche. Altro punto, la famiglia è tale se è sposata, e se non lo è, il figlio cosa è? un bastardo? Fino a poco tempo fa c’era la distinzione tra naturale e legittimo. Ma ci rendiamo conto che parliamo e mescoliamo leggi naturali, e convenzioni umane messe in piedi tra stato e religione. Mi fermo qui, ma è del tutto evidente che la confusione è molta, poi non so se tale confusione sia reale o voluta. Sento ancora dir molto spesso che omosessuale e pedofilo è la stessa cosa. Se non fosse che il tema è serio, ci sarebbe da smascellarsi dalle risate. Un ultmo punto che apparentemente può sembrare fuori tema ma non credo lo sia. Io sono credente ma non cattolico. Tuttavia è evidente che l’attuale Papa Francesco è odiato, mentre i suoi predecessori sono amati e santi tra poco tempo. Raffaele potrebbe dire qualcosa sullo schifo che si nasconde dietro quel mondo. Allora chiedo a tutti, perchè Francesco è palesemnete malvisto? Perché dà così noia proprio ai cattolici? Su facebook ho già postato almeno 3 o 4 interventi, cosa che desidero fare anche qui se pur in una riga. Attenti, ho paura per la vita o almeno il pontificato di Francesco. Ho buoni motivi per temere che in qualche modo venga messo a tacere. Spero di essere smentito, ma ci ritroveremo temo, a parlare di qualche evento per cui l’attuale Papa sarà tolto di mezzo. I gesuiti daltronde sono anni luce più avanti rispetto ai vari ordini, non me ne vogliano a punto gli altri ordini cattolici. Ma seriamente, sia nel bene che nel male davanti ai gesuiti pochi possono reggere il confronto.

    • il solito ignoto scrive:

      un nuovo giovanni paolo primo? ormai è tardi,tranquillo. i suoi …diggiamo..nemici,probabilmente lo lasceranno dire,poi faranno come gli pare,non gli conviene farlo sparire.
      comunque,non credo che,per fare una metafora,alle pecore vada bene un pastore che,anzichè tenerle al sicuro nell’ovile,ne spalanchi invece le porte ai lupi…come invece intende fare,e per di più insistendo, questo PAPAmolla coi nemici (dichiarati) della religione che rappresenta. quanto ai gesuiti…mi’ nonna,praticante,andava a messa,ma senza essere bigotta era già allora più avanti di loro…anni luce non so..facciamo dumila miglia,va’…
      quanto ai diritti dei gay,alle adozioni…ecco non confondiamo quelli dei gay con quelli che gay ancora non sono…finchè non si sa quali siano le inclinazioni sessuali del minore,che esso stia con una famiglia naturale,poi,farà come vuole…ma senza coinvolgere terzi,per di più minorenni. e questo il tu’ papa non lo vuole nemmeno come gesuita.

  11. Sodoma e Gomorra scrive:

    per passioni transgressive intendo quelle. che provano le persone che si sentono donne in un corpo da uomini (quindi provano attrazione per uomini-uomini, spesso senza essere ricambiati).o sono uomini in un corpo da donne….la persona che non ha un disturbo dell’identita’ di genere ha difficolta’ a capire queste passioni ed in effetti appaiono transgressive a chi non ha questo disturbo..puo’ darsi che siamo tutti pervertiti, ma non tutti abbiamo un disturbo dell’identita’ di genere ( la scienza pare vada nella DIREZIONE DI ATTRIBUIRLO A MUTAZIONI GENETICHE. mutazioni che non danno vantaggio evolutivo, non consentendo di trasmettere il dna)….personalmente ho comprensione e simpatia per le persone con tali disturbi dell’identita’, ma credo che vadano anche protette da sestesse. L’omosessualita’ puo’ avere anche radici unicamente culturali, come succedeva nell’antica Grecia…..l’uomo che andava con l’efebo non si sentiva una donna

  12. maurizio scrive:

    la scienza ha le sue teorie, d’altronde non più di dieci anni fa, ma nacora oggi, molti psicologi sostengono che l’omosessuale (lo si può curare utilizzando sistemi simili a quelli di Pavlov, oppure con lavaggi del cervello, anche se la terminologiaè un po’ rozza. ciò detto, esiste anche la scienza occulta, a quale non è ammessa dai pierini ma è studiata e come a certi livelli. siccome parliamo di ipotesi, quella di disturbi vari, vale quanto quella che afferma che un’anima femminile viene ospitata in un contenitore maschile, quindi tu fisicamente sei un uomo, ma dentro, il tuo interiore, la tua sensibilità ti fa sentire donna. molti rideranno, ma poco importa. per quanto mi riguarda, 23 anni di studi posso affermare con i massimi studiosi del settore, questa ipotesi vale quanto e forse più di quella ufficiale. del resto,(anche se l’esempio è abusato), si credeva che la terra fosse al centro dell’universo, poi si è visto che è esattamente il contrario. ma le esperienze vissute direttamente in questi 23 anni, mi hanno dato tanti e tali risoste, ma questo era per dire. il mio discorso, postato ieri, ribadisco, parliamo delle coppie gay, dei loro diritti, delle adozini ecc. su molte cose sono a favore delle rivendicazioni omosessuali, su altre cose sono perplesso, su altre contrario. l’importante però, è non attaccarsi sulle propire posizioni, io contro te e tu contro me, così non arriviamo a niente. occorre un tavolo serio, e discutere con calma intelligenza e tolleranza. ci sarebbe il discorso religioso che ha i suoi diritti, ma per quanto miriguarda, le religioni hanno fatto più danni che della grandine. ma qui dovremmo entrare ancora in altri temi, anche se collegati. tuttavia non potendo scrivere un romanzo mi fermo qui. saluto sodoma e tutti gli amici. p.s. guardate, stiamo vivendo un momento drammatico a livello mondiale. se ci mettiamo a litigare tra di noi, finiamo male tutti. per approfondimenti scrivetemi pure in rpivato, risponderò volentieri. strogoff71@alice.it buona serata e serena domenica a tutti.

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