Eretico di SienaValentini Bruno: le curiose deleghe (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Valentini Bruno: le curiose deleghe (e 3 Ps)

- 12/03/16

 

Da non crederci, ma pare che – giacché per il pesce d’aprile è ancora presto – il tutto corrisponda al vero: Valentini Bruno si è autoassegnato le deleghe sull’Urbanistica del Comune. Orlando Pacchiani ne scrive oggi su La Nazione, il Santo, da par suo, stigmatizza la cosa sul suo blog; si può non aggiungere qualcosa?

 

LE MANI SUL FUTURO DI SIENA

Imbolsito da due avvisoni di garanzia per questioni inerenti – pensate un po’ – l’Urbanistica (Comune di Monteriggioni), ed in dolce attesa di altro materiale che verosimilmente gli verrà recapitato a casina (cosa che sarebbe evidente anche ad un idrocefalo), ecco che nel penoso “rimpastino” di deleghe, il Sindaco Valentini Bruno si autoassegna il Santa Maria della Scala (le mani sulla Kultura: si farà aiutare dal Sacco?), e soprattutto l’incandescente materia urbanistica, forse a cagione del suo ben fare in quel di Monteriggioni.

L’atto è di cotale arroganza, che ci lascia una sola soddisfazione, per la quale però bisogna aspettare (Zeus ci dia salute): il tempo evidenzierà l’incredibile sfacciataggine del gesto valentiniano (come di quelli di coloro che l’hanno preceduto in città), e ci sarà da ridere molto; sempre sulle macerie, però: ma la colpa è di chi ne crea i presupposti, sia chiaro, ed una volta per tutte.

Viene poi fuori che il fedelissimo ceccuzziano Simone Vigni diventa il referente del Consiglio comunale per le questioni urbanistiche, e il cerchio si chiude: i renziani ed i ceccuzziani hanno piena voce in capitolo sul futuro edilizio di Siena. Così non si scontenta nessuno, che è meglio per tutti.

In settimana, poi, il blog piddino (prima iperceccuzziano, ora ipervalentiniano) La Martinella – la cui lettura pubblicamente raccomando sempre, anche perché, in mezzo ad imbarazzanti difese d’ufficio di piddini eccellenti, ci sono pregevoli pezzi culturali sul territorio – butta il sasso, per poi ritrarre in parte la mano: risanato il debito comunale (siamo proprio sicuri?), se ora combina qualcosa sul Santa Maria, perché non pensare ad un Valentini-bis?

Che assist formidabile, per le sgangherate opposizioni: finalmente Siena si libererebbe del Pd al potere. Troppo bello per essere vero, troppa grazia San Bruno!

Nel frattempo, poche ore dopo un Avviso di garanzia per Turbativa d’asta, il dominus di Sienambiente – l’ex deputato piddino Fabrizio Vigni -, con un gesto a dir poco esemplare, si dimette, con una nota in cui afferma parole che pesano comparativamente come autentici macigni sulla testa del Valentini stesso (il quale ovviamente fa finta di niente):

“Scelgo di lasciare i miei incarichi, proprio per coerenza con i miei principi. Il mio codice morale interiore mi dice che questa è la cosa giusta da fare per l’azienda, per la comunità per la quale ho lavorato in questi anni, e per me”.

Chapeau pieno per Vigni Fabrizio, e buona fischiata di orecchie per chi di dovere…

 

Ps 1 Giustamente, un lettore sottolinea – in calce al precedente articolo – una cosa sacrosanta: le Sentenze del Civile passano subito ad essere esecutive; Vigni Antonio, il contadino più noto di Castelnuovo Berardenga, dovrebbe iniziare a scucire un po’ di dindini, quanto prima. Speriamo che non sia come il Boschi pater, che – fonte Ballarò – sarebbe in possesso solo di un orticello, al paesello di origine.

Tutti zappatori incalliti, questi banchieri toscani…

Ps 2 A proposito di lettori, avvertiamo volentieri l’affezionato Edoardo Fantini – che ieri aveva dato la sua “benedizione” alla conferenza in oggetto – che ieri pomeriggio, a Sovicille, la presentazione dell’eccellente libro di Gabriele Maccianti è andata benone; dopo avere – l’autore – passato in rassegna alcuni personaggi che hanno lasciato un’impronta nella storia del borgo (il possidente Palmiero Palmieri Nuti; il suo fattore e poi capo delle squadre d’azione a Sovicille, il temuto Angelo Tiezzi; il comunistissimo Vittorio Bardini, muratore e comunista forgiatosi fra la Francia dei fuoriusciti e la scuola di Partito moscovita), con onestà intellettuale l’autore ha mostrato le foto degli edifici scolastici fatti edificare in loco durante l’Evo fascista (tra l’altro, molto più decorosi di moltissimi di quelli posteriori).

Non c’era bisogno di ieri sera per saggiare l’onestà intellettuale di Gabriele Maccianti, ma fa sempre piacere sottolineare certi aspetti.

Ps 3 Provocazione di fine settimana: c’è stato l’8 marzo, poi tutte a vedere il film “Le suffragette”; Siusy Cenni ha sdottorato di voto alle donne, e mimose a volontà.

Si dà il caso che, nel frattempo, ai domiciliari ci sia un noto imprenditore senese – ben inserito nella Swinging Siena -, per presunte molestie a ben 12 giovani dipendenti della sua attività. Ovviamente, Pescini Alessandro ne uscirà a testa altissima, figuriamoci; ma quando avevamo i pantaloncini corti – che peraltro portiamo anche adesso, appena possibile – per un caso simile (con un numero minore di giovani donne coinvolte), e ben prima della sentenza, le femministe senesi si mobilitarono in forze. Oggi, non si è sentito neanche un fruscio.

Chiedendo scusa se poi qualcuna nottetempo su Facebook ha scritto qualcosa sul delicato argomento, ci chiediamo: queste 12 ragazze (in prevalenza russe), non contano proprio niente? O si sono inventate tutto, oppure c’è qualcosa che non torna…

 

13 Commenti su Valentini Bruno: le curiose deleghe (e 3 Ps)

  1. Anonimo scrive:

    Sul ps3, forse divagando, ma è un tema di stagione: perchè senti qualcuno/a preoccuparsi dei diritti femminili in tema di utero in affitto (pare in alcuni paesi dato anche per pochi soldi). “Se non ora quando” si devono essere addormentate. Continuino a dormire e si vergognino, fanno più bella figura.

  2. mencaraglia scrive:

    Degli altri so poco o nulla, ma a proposito di Vittorio Bardini credo ridurre al solo ‘fuoriuscitismo’ e ‘scuola moscovita’ le ue azioni controil fascismo ed il nazismo sia alquanto riduttivo http://www.anpi.it/donne-e-uomini/652/vittorio-bardini

  3. Edoardo Fantini scrive:

    Ps2: presentazione del libro sul protofascismo. E’ andata non bene ma benone. Titolo del libro “Una storia violenta”. L’autore ha parlato di tre persone di Sovicille ed ha anche mostrato qualche edificio dell’epoca. Che interessante saggio di storia deve essere stato! Senz’altro i numerosi presenti (l’Eretico non dice quanti ma pochi di sicuro non erano: se ne sono mai visti pochi alla biblioteca comunale di Sovicille?) si saranno arricchiti da morire imparando la storia del protofascismo.

  4. Paolo Scattoni scrive:

    Conosco Fabrizio Vigni da molti anni e mi è assai difficile pensare a un suo comportamento al di fuori della legalità. Come si dice in questi casi l’azione della Magistratura faccia il suo corso (presto e bene). Quello che auguro a Fabrizio (e mi auguro) è che riprenda le battaglie politiche di un tempo (come quella per l’abolizione della pena di morte).

  5. Paolo Panzieri scrive:

    Noto da un po’ di tempo, sempre più frequentemente, riferimenti neo-pagani nella fluente prosa dell’Eretico ….
    Che sia venuto il momento di mutar pelle?
    Forse meglio l’Apostata?
    E non sarebbe poi un’offesa, anzi.
    La storiografia – soprattutto anglosassone – ha da tempo ricostruito in modo assolutamente positivo la figura dell’Imperatore Giuliano, con tale epiteto tradizionalmente appellato.
    Insigne umanista, grande generale, vincitore dei Germani ad Argentoratum ha coltivato, ormai a tempo scaduto, il sogno di restaurare l’Impero.
    Probabilmente l’ultimo vero Imperatore.
    Mica male ….

    • Eretico scrive:

      Eh sì, caro Paolo: ormai ho fatto outing, mi dichiaro pubblicamente PAGANO E POLITEISTA.
      Mercoledì ero anche alla conferenza del professor Bettini sul “Ridere di Dio?”, non a caso…

      Ottimi i suggerimenti di M. Kohlhass (gli ultimi due)!

      All’ottimo Fantini, solo per puntualizzare su questo: faccia pure il sarcasmo che vuole (bisogna maneggiarlo, il sarcasmo, è roba grossa), ma quando ha tempo ci dica se lui il libro del Maccianti l’ha letto oppure no; nel caso l’avesse fatto, ed avesse critiche, siamo fascisticamente qua…eja eja alala!

      L’eretico

      • Edoardo Fantini scrive:

        Il libro non l’ho letto perché ho dei limiti e quando sento trattare di “protofascismo” vado in soggezione e preferisco darmela a gambe. Comunque leggi il mio intervento di ieri (puoi farlo più volte), alla fine ti convincerai che quello che ho riportato è il tuo esatto rendiconto della presentazione di Sovicille.

  6. Michael Kohlhaas scrive:

    Che città di fenomeni: dopo Beppino capo dell’Abi, dopo Ferdy presidente della Federbasket, dopo il Bisi alla guida del Goi e Sua Saccenza a controllare i piani regolatori ci manca Don Avvampa capo dei pompieri, il Masoni a insegnare retorica e poi s’è chiuso il cerchio…

  7. anonimo scrive:

    Caro professore
    Non sapevo che avessero fatto il film sulle suffragette. Certo uno deve approfondire bene perche nasce questo movimento nell’inghilterra imperiale dei primi del novecento.
    Mi ricordo anni fa mi trovavo Losanna ad una cena di alti intellettuali. E vi erana anche molte signore di elevata cultura. Ero giovane e ingenuo e presi posizione favorevole per quel movimento, anche con foga.
    Mi si avvicino’ una signora, di una bellezza un poco sfiorita, ma che gli conferiva
    a tutto tondo una autorità che mette in uno stato di suggestione e inferiorità.
    Alzo’ il dito ed io tacqui, intimorito. E disse:
    sei giovane e intelligente ma impulsivo.
    Le cose non sono mai come sembrano in special modo quando ti promettono la liberta’. In quel tempo l’impero inglese aveva bisogno di disintegrare l’imperi centrali cristiani (austria e russia) e l’impero ottomanno. Quindi tutto quello che serviva allo scopo fu finanziato. Compreso il suddetto movimento.
    Si fini’ con la grande guerra….. con tutte le conseguenze che portò…….
    Capii il messaggio… e da allora ho sempre tenuto lontano chi mi promette diritti civili.

    • Francesco Aldo Tucci scrive:

      Lei si tiene lontano da chi chiede o promette il riconoscimento di diritti civili. Benissimo. Saranno meglio i diritti incivili, o le prevaricazioni e i privilegi purché civilissimi (“messere, perdoni il mio ardire, ma è d’uopo che glielo metta in saccoccia!”)…

      Mica occorre che tutti gli aspetti di e/o tutte le persone coinvolte in una “battaglia” per i diritti civili siano puri e candidi, senza macchia, affinché le rivendicazioni avanzate siano giuste e appropriate. Nel caso delle suffragette, oso affermare che esse fossero (rimangono) giustissime. Questo dovrebbe rilevare, non altro.

      PS: buffa la dizione “alti intellettuali”. A me piacciono pure quelli bassi e di statura media, purché abbiano ragione e non s’inventino palesi idiozie come il “retroscenario” storico da lei presentato. Ma si sa, alla Chiesa (Cristiana Cattolica Apostolica Romana soprattutto, ma non solo) il diritto al voto delle donne non è mai piaciuto granché…

  8. Gianni Acciughi scrive:

    Sono anni che il Sig. Fabrizio Vigni si doveva dimettere da Siena Ambiente, visto che tutta l’operatività era già confluita a Sei Toscana, perché manteneva il suo ruolo, forse per arrotondare i costi della TARI ?

  9. Silvia Tozzi scrive:

    Non ho visto il film “Le Suffragette”, mi sono contentata di vedere un ottimo,lungo servizio trasmesso in TV da RAI Storia, con filmati inglesi di primo ‘900. Davvero interessanti: tra l’altro, informavano sulla differenza politica tra “suffragiste” e “suffragette”.

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