Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Leopardi, un film e Khan (et multa alia) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Leopardi, un film e Khan (et multa alia)

- 08/05/16

Appuntamento domenicale con la rubrica culturale; menù odierno: si parte con la grande Letteratura, proponendo una riflessione sulla conferenza leopardiana del professor Lucio Felici; poi la recensione del film “Il traditore tipo”, uscito giovedì scorso nelle sale; per terza cosa, un commento sulla clamorosa elezione del neo-primo cittadino di Londra Khan, primo Sindaco di fede islamica di una metropoli europea. In più, le consuete rubriche: “Leggi che ti passa” ed “Il cretino della settimana”, condite da qualche Ps d’ordinanza.

Buona lettura, dunque!

 

LEOPARDI; SAPEGNO ED UNGARETTI

Ci sono persone cui capitano fortune che non sono da tutti: agli inizi degli anni Cinquanta, a Roma, il giovane studente Lucio Felici – divenuto poi un luminare degli studi leopardiani, e non solo di quelli – poteva seguire, nel medesimo anno accademico, i corsi sul recanatese tenuti da Natalino Sapegno e da Giuseppe Ungaretti. Occasione unica, non vi sembra? Sapegno, tra l’altro, fu deludente assai, come docente in aula: meglio leggerlo, studiarlo, che ascoltarlo, secondo Felici; Ungaretti, invece, partiva dal recanatese, e via con digressioni le più inaspettate. Talmente stimolanti, che alcuni studenti lo seguivano nel tram che lo riportava a casa, in modo da gustarne la compagnia il più a lungo possibile.

Ce lo ha ricordato – con lucidità e piacevolezza – lo stesso Lucio Felici, venuto alla Biblioteca degli Intronati a presentare la sua ultima fatica “L’italianità di Leopardi” (Fazzi, 2015); con lui, un altro luminare di Leopardi, il professor Antonio Prete. Entrambi, sono stati introdotti – e stimolati in seguito – da Roberto Barzanti.

Sull’italianità di Leopardi, si rimanda al libro di Felici: in ogni caso, è evidente che l’afflato risorgimentale – presente in varie opere del recanatese – era in lui temperato dalla adesione, non acritica, alle parole d’ordine proposte dagli attivisti politici; era un’adesione critica, spesso polemica, che vedeva o intuiva certe scorciatoie, certo velleitarismo del “secolo superbo e sciocco”. Ma indubbiamente – su questo Felici ha battuto duro – non si può e non si deve in alcun modo dire che Leopardi sia stato un anti-italiano, od anche un anti-Risorgimento. E su questa affermazione, per ora, ci fermiamo…

 

KHAN, UN ISLAMICO SINDACO DI LONDRA!

Ciò che è accaduto nelle scorse ore a Londra, ha davvero dell’incredibile: una metropoli europea (multietnica quanto si voglia, ma ormai lo sono tutte quante…), devastata da drammatici attentati di matrice islamica nel passato prossimo (luglio 2005), che elegge – con maggioranza netta – un Sindaco che della sua fede nell’Islam fa un vanto.

Numeri, please: gli islamici londinesi sono circa il 12% (stessa percentuale degli afroamericani negli Stetes), Sadiq Khan ha totalizzato il 56,8% dei consensi. C’è di più: il suo avversario conservatore, ha insistito per tutta la campagna proprio sull’elemento etnico-religioso (il neo-Sindaco è un sunnita, originario del Pakistan), insinuando di tutto, financo una vicinanza all’Isis, sul suo sfidante.

Ha subito precisato, Khan, che sarà il Sindaco di tutti, e che lui è in primis un londoner: vedremo come si comporterà, il wait and see ce lo hanno insegnato proprio da quelle parti.

Una cosa è certa: Khan ha in mano una possibilità straordinaria – forse irripetibile – di mostrare al mondo intero che una versione dell’Islam moderato (o integrato, se si preferisce) esiste. In lui, c’è anche il tema dell’ascensore sociale (figlio di autista di double-deckers e di una sarta, cresciuto nella periferia delle case popolari), ma l’elemento religioso-politico-etnico è di certo quello prevalente, soprattutto davanti al mondo.

Wait and see, dunque: e speriamo bene. Per i londinesi, ed anche per tutti noi…

 

“IL TRADITORE TIPO”

Annosa, annosissima la querelle sul rapporto fra libro e film: se debba essere aderente o meno, se in definitiva sia meglio l’uno o l’altro. Di solito, si tende a dire che il libro prevale sul film: ma mica sempre, no?

Su L’Espresso di questa settimana, Emiliano Morreale stronca in modo risoluto l’opera della regista Susanna White: “da un romanzo anche politicamente superlativo di John Le Carrè, un adattamento  talmente sciapo da fare sembrare banale anche l’intrigo”. E vai con due stelle (sulle 5 disponibili). Una pellicola degna di “Giovannona coscialunga”, ora film rivalutato in quanto trash?

A noi invece il film è piaciuto, e non poco: sarà che quando c’è la mafia russa, tutto ci attrae all’ennesima potenza; sarà che il protagonista è un docente di Letteratura (inglese, ovviamente); sarà che il ritmo e la tensione narrativa ci pare che reggano, e bene; sarà infine che già durante i titoli di testa – ambientati fra Mosca ed il Marocco – si entra drammaticamente in medias res; fatto sta che trattasi certo di un film di genere (spy story post Guerra fredda), ma nel senso migliore del termine: si sa cosa può offrire il prodotto, e quello il prodotto ti offre.

E una figura come quella del mafioso-riciclatore che diventa fonte di Scotland yard (un ispiratissimo Stellan Skarsgard), è una figura – credeteci – che non si dimentica velocemente…

 

LEGGI CHE TI PASSA

Ormai si parla di “dosi di sport”: lo sport visto come beneficio per la salute, con ogni attività fisica che apporta benefici rispetto a qualche problematicità. Da Repubblica di ieri, però, arriva un segnale inquietante, ma denso di significati: negli USA, i cosiddetti Millennials (i nati fra i primi anni Ottanta ed il Duemila), corrono, o fanno sport, meno di chi li ha preceduti.

In buona sostanza, il trend – da anni in aumento – di coloro che corrono almeno 50 volte all’anno, è in calo fra i giovani. Non c’è da rallegrarsene. Come dice il filosofo-maratoneta Luca Grion, oggi i giovani semplicemente sopportano meno la fatica.

Come dargli torto? Di più: come non allarmarci?

 

IL CRETINO DELLA SETTIMANA

Anche questa settimana, difficile assegnare ad un “io collettivo” (ci venga scusato l’ossimoro) la non ambita palma; certo che coloro che al cinema ogni tre per due compulsano lo smartphone, sono quantomeno censurabili.

Possibile che non pensino al fatto che la luminosità infastidisce gli altri spettatori, più o meno vicini? Alzarsi e tornare dopo avere controllato, non si può proprio fare?

 

Ps 1 A proposito di mondo arabo e di Islam, si sta avvicinando – complice il drastico calo del prezzo del greggio – uno scenario geopolitico clamoroso; secondo l’uomo forte della monarchia saudita, Mohammed bin Salman (figlio del monarca e futuro Re), i sauditi potranno vivere senza petrolio già nel 2020. Questa è la ambiziosa “Saudi 2020 Vision”. Il mondo sta cambiando, ed è impossibile dire se sarà in meglio o in peggio…

Ps 2 Ne parleremo in settimana, ma la notizia – enfatizzata dalla Nazione di oggi – è che Sky non avrà il Campo per una puntata di Masterchef.

Sky tv, Piazza del Campo…ma non c’era qualcuno che, di recente, lo aveva profetizzato, in un suo libro?

Ps 3 A proposito, continuano le presentazioni del romanzo ereticale “2019”; sabato 14, saremo dagli Artisti liberi ed indipendenti (Ali) di Casciano di murlo (Via del Lagaccio 16), alle 17,30. Siamo nel periodo della Festa in collina: dunque si può unire l’utile (la Festa, appunto), al dilettevole…

18 Commenti su La domenica del villaggio: Leopardi, un film e Khan (et multa alia)

  1. il fiorentino scrive:

    Eretico,

    A meno che tu non lo conosca già, un suggerimento per te e gli altri bloggari che amino leggere: COOP CONNECTION – Nessuno tocchi il sistema. Tentacoli avvelenati di un’economia parallela di Antonio Amorosi.

    Saluti

    • Eretico scrive:

      Caro “fiorentino”,
      il libro da te suggerito è già ben cantierato, ma grazie per il prezioso suggerimento dato ai lettori del blog.

      Interessante anche il commento di Margherita, che conferma quanto scritto nella rubrica domenicale: quella di Khan – a Londra, e non solo – è un’occasione forse irripetibile, per creare un’idea di Islam moderato-integrato. Speriamo bene…

      L’eretico

  2. margh. scrive:

    Secondo l’Huffington Post, pare che il neo sindaco di Londra sostenitore delle nozze gay, si sia beccato una fatwa, nel 2013, dall’imam di Bradford. Va a finire che a questo po’ro sindaco gli toccherà andare a giro con la scorta come Magdi Allam. Non so se si tratti dello stesso imam, Alyas Karam, di cui parla il Fatto Quotidiano, che pare sia un sostenitore del sesso libero – anche se non parla di omosessualità – e del rispetto per le donne. Quindi il sesso va bene, non è da condannare purché non si tratti di gay, se ho ben capito. Mi sembra che ci sia ancora molta confusione, questi islamici non hanno ancora le idee chiare sulla loro identità e sull’integrazione con il mondo occidentale, se è qui che vogliono vivere e far crescere i loro figli. Spero che questo sindaco riesca a tenere alto il vessillo dell’integrazione e dell’islam moderato (se esiste). Vediamo che succede.

    • Groppone da Figulle scrive:

      cara Margherita,
      occorre vigilare, perché anche noi non siamo propriamente svedesi e quello che rimproveriamo ai maomettani è stato senso comune anche da queste parti. Il Prof. Avv. Orfeo Cecchi, dell’Università di Milano” scriveva nell’agosto 1948: “…alla donna che si discosta dalle soavi funzioni dell’amore e della maternità abbiamo il sacrosanto dovere di dire tutta la verità senza stupidi riguardi e senza goffe o masochistiche ipocrisie. La donna è a uno stadio intermedio tra il bambino e l’uomo, come si rileva anche dalla fisionomia, dalla mancanza di peli sul viso, dal tono della voce, dalla debolezza organica e dalla psicologia a base istintiva, sentimentale e spesso capricciosa….Ha, soprattutto quando è giovane, scarsissimi scrupoli e freni morali. Ha spiccatissime attitudini per l’intrigo, per la simulazione, per il mendacio e per lo spionaggio…E’ tremenda nell’odio e nella vendetta. E tutto giudica dal lato sessuale….Orbene, è a un essere simile, dominato e sopraffatto della simpatia o antipatia sessuale, che si vuole affidare….anche le difficilissime e delicate funzioni di magistrato?”. Nel 1957 tal prof. Ranelletti scriveva: “la donna è fatua, è leggera, è superficiale, emotiva, passionale, impulsiva, testardetta anzichenò, approssimativa sempre, negata quasi sempre alla logica…e quindi inadatta a valutare obiettivamente, serenamente, saggiamente , nella loro giusta portata, i delitti e i delinquenti” . Altre sentenze dello steso tenore, ad opera di padri costituenti, puoi leggerle qui http://www.difederico-giustizia.it/tag/magistrato/

      • Groppone da Figulle scrive:

        p.s. nel giorno in cui, buoni ultimi in Europa, variamo una blanda legge sulle unioni civili, ho letto una indignata filippica del Socci contro … le donne prete, nella quale il giornalista senese accusa Bergoglio di “sfregiare i sacramenti” (sic!): a parte che non mi pare di ricordare una tale misoginia trasudare dalle pagine dei Vangeli; a parte che cotanta indignazione andrebbe riservata ad altre cause–vedi preti pedofili–, come vedi, anche certi cattolici ultrareazionari non sono poi molto diversi dai musulmani salafiti.

        “Ho spesso osservato con stupore che gli uomini che si vantano di professare la religione cristiana, cioè l’amore, la gioia, la pace, la continenza e la lealtà con tutti, lottano tra loro con grandissima ostilità e nutrono quotidianamente un odio più che acerbo, tanto
        che sarebbe più facile riconoscere la fede di ognuno di essi da questa pratica di violenze che non da quella dottrina. In effetti la situazione è tale che per conoscere la fede di ciascuno, se cioè sia cristiano o turco o giudeo o pagano, basta osservarne il
        comportamento e l’abito, basta sapere se frequenta questa o quella chiesa o infine se
        aderisce a questa o a quella opinione e giura nella parola di questo o di quel capo. Per il
        resto vivono tutti allo stesso modo.”
        (Spinoza, Trattato teologico-politico)

  3. rocco scrive:

    mi scuso per l’OT, ma davvero gradirei un suo pensiero (in realtà potrebbe essere un buon pretesto per un post sulla miopia da grandeur che sta uccidendo questa città): http://www.lanazione.it/niente-talent-piazza-1.2132731

    • Eretico scrive:

      Caro Rocco,
      in settimana ne scrivo, tranquillo: per ora, mi sono limitato a fare notare che l’approdo senese di Sky l’avevo previsto, in “2019”: per ora siamo a Masterchef, ma il Palio si prepari… ci sono cose che non hanno prezzo per uno scrittore, sai?

      Ad Andrea Preteni: solo gli impegni pomeridiani, nessunissima censura (e perché mai, poi?), come infatti avrai notato.

      Bene ha fatto, infine, “Foloso” a linkare il pezzo di Roberto Guiggiani sui QR code, già peraltro pubblicato – in giornata – dal Santo.

      Appena visto un pregevole servizio, da Formigli, sugli italiani (da Briatore in avanti) che emigrano a Dubai: credo proprio che anche di questo parleremo…

      L’eretico

      • rocco scrive:

        attendo con grandissima curiosità. Non sempre siamo d’accordo ma certamente la stimo moltissimo ed è una lettura costante, che spesso mi ha aiutato a capire, anche se non sempre a giustificare, le particolarissime dinamiche di questa città.

      • Andrea Preteni scrive:

        Ohhh bene, scusami solo per averlo pensato. Ne ero sicuro

  4. andrea preteni scrive:

    Un commento sul nuovo sindaco.
    E’ un problema enorme, una … bomba a tempo. Si parla di integrazione degli islamici moderati ma è una falsa e bugiarda speranza perché non ci sarà mai l’integrazione salvo che noi cristiani e non cristiani ci si adegui ai loro dettami. Ci stanno invadendo e succederà anche con il beneplacito dei nostri politici e, addirittura, del Capo della Chiesa.
    don bergoglio ha asserito che l’Europa è ormai una vecchia che non genera più figli e quindi siano ben accetti i figli che arrivano da fuori. Incredibile, mentre dalle loro parti crocifiggono i Cristiani il capo dei cristiani li accoglie nel suo grembo materno.

    • Groppone da Figulle scrive:

      “Menzio: “La mia equazione su quell’aereo accusata di Jihad… Una barzelletta”
      L’economista italiano che lavora in Usa è dovuto scendere dopo la denuncia della vicina di posto”http://www.repubblica.it/esteri/2016/05/09/news/guido_menzio_e_i_suoi_appunti_sospetti_fatto_scendere_da_aereo_usa-139396179/?ref=HREC1-8

      Temo che in Occidente si stia affermando una malattia assai peggiore del fanatismo religioso, al quale comunque si accompagna sempre: l’ignoranza. Io ho l’impressione che una bella controriforma tolemaica, autoritaria ed oscurantista sia ciò che molti desiderano per ristabilire i rapporti di potere fra servi e padroni. Tremo, quando odo imbecillità del tipo: “con la cultura non si mangia”.

    • Senesediritorno scrive:

      Ovviamente non condivido tutto quanto esposto in quel libro, ma una lettura (non agevole peraltro) a DOPO L’OCCIDENTE di Ida Magli la consiglio proprio a chiunque cerchi di interpretare l’oggi per prevedere il domani possibile,…e soprattutto quello che può sembrare impossibile o fantasioso!!!

  5. foloso scrive:

    Ciao Eretico,
    sono fuori tema ma mi piace proporre l’articolo di Roberto Guiggiani sui QR Code e relativi pannellini installati su alcuni edifici della città.

    http://www.agenziaimpress.it/una-perfetta-storia-italiana/

  6. andrea preteni scrive:

    intorno alle 16 avevo fatto un commento sul nuovo sindaco di Londra.
    Andava contro l’islam e contro il papa don bergoglio.
    Ho forse sbagliato a “compilarlo” o lo avete semplicemente censurato?
    grazie
    Andrea Preteni

  7. Cecco scrive:

    Ormai siamo così assuefatti a scontrarci solo su musulmani e nozze gay che magari non valutiamo più la probabile ipotesi che il signor Khan ha vinto in quel di Londra semplicemente perché non è un liberista ed anzi, rappresenta un argine per i londinesi al liberismo dilagante in GB. Giusto per dare un’altra chiave di lettura, magari il fatto che sia musulmano ed a favore del libero amore è risultato per i più irrilevante, come dovrebbe tra l’altro essere in un paese sinceramente laico.

    • bankor scrive:

      Che nel centro del potere turbo finanziario mondiale nel 2016 venga eletto un sindaco non liberista, che dire, probabilmente l’ipotesi e solo una:

      la stragrande maggioranza dei suoi elettori non conoscono il significato del termine liberismo

      • Cecco scrive:

        Mica è un rivoluzionario, però è un moderato socialdemocratico che con i tempi che corrono non è poco. Forse anche i londinesi si sono stancati di certa finanza e quindi votano Khan (che se ho capito bene nelle file dei laburisti è un anti-Blair).

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