Eretico di SienaGiustizia, Palio e Magistrato: una miscela davvero esplosiva (e 6 Ps) - Eretico di Siena

Giustizia, Palio e Magistrato: una miscela davvero esplosiva (e 6 Ps)

Come non scrivere qualcosa su quanto sta accadendo – nel rapporto delicatissimo fra Palio e Giustizia –  per i fatti dell’agosto 2015?

Inutile ripetere ciò che, da domenica, è scritto un po’ in ogni dove: meglio concentrarci su tre aspetti di primaria importanza: la questione giudiziaria in re ipsa, il documento del Magistrato delle Contrade ed infine una riflessione – di taglio antropologico – su questi fatti.

 

REPUBBLICA DI SIENA, MA LEGGE ITALIANA

I più informati e documentati fra gli informatori palieschi (tipo Sunto) hanno fatto correttamente notare che non siamo certo davanti ad una eclatante novità: la Giustizia della Repubblica italiana (come anche quella della Monarchia sabauda, e via discendendo per li rami), si è sempre occupata della violenza paliesca. Poteva forse essere diversamente?

Avvisi di garanzia, ma anche arresti, ne abbiamo già vissuti; molti ricorderanno, per fare un esempio, un Giro della Vittoria (Drago, 1989) letteralmente scortato dalle Forze dell’ordine, e proprio Sunto ha ripescato i 47 Avvisi di garanzia per i fatti del dopopalio dell’agosto 1989 (19 Drago, 28 Bruco); di certo, quindi, niente di nuovo sotto il sole (finalmente arrivato!).

E tutto ciò che possiamo ricordare a mente o trovare in più o meno polverosi archivi, apparteneva all’epoca precedente il 2.0, che ha lanciato on line fronteggiamenti e cazzotti di ogni sorta (quasi sempre per mano di contradaioli stessi, non di alieni venuti da Giove).

Il blog La martinella scrive di “avvisi ad orologeria”: forse gli amici piddini – appartenenti ad un Partito che problemini con le Procure ne ha da vendere –  ignorano che ci sono dei tempi tecnici, per le indagini, e dunque rispolverare questa forma mentis berlusconian-renziana pare davvero ultroneo.

Va da sé che tutti siamo costernati, e che ci dispiace con sincerità dei depositari delle attenzioni della Procura; una cosa sola possiamo dire a chi deve applicare la Legge, come è sacrosanto che faccia: si rifletta sull’allarme sociale del fenomeno in oggetto. Perché se è sacrosanto che dura lex, sed lex, è anche da aggiungere che questo tipo di violenza in effetti non genera alcun allarme sociale, nella popolazione locale, salvo rari episodi. Senza aggiungere o togliere alcunché a ciò che si è scritto sopra, questo è un dato di fatto.

Nel contempo, queste nubi che si addensano all’orizzonte dovrebbero almeno contribuire a fare cadere, una volta per tutte, alcuni luoghi comuni del politically correct da contradaioloni: che dopo i cazzotti, tanto, “si va tutti a bere insieme” (ma dove? Ma quando? Ma a bere cosa, poi?); che tanto “a Siena ci si conosce tutti” (in parte corretto fino allo spopolamento dei rioni, ora no di certo); che “il cazzotto di Palio è un cazzotto sano” (questo lo dice solo chi non ne ha mai assaggiato – o dato – mezzo); che la violenza paliesca segue un codice con norme non scritte (vero solo in parte); che non ci sono gli agguati all’insegna del tanti (o tantissimi) contro pochissimi (magari uno solo), e via sproloquiando.

Smettiamola dunque con il dire che, in quei momenti, non ci sia anche – almeno in parte – l’eccitazione, l’adrenalina della violenza per la violenza: perché così, invece, è. E sarebbe oltremodo strano che non fosse…

 

IL DOCUMENTO DEL MAGISTRATO

Nel Magistrato c’è l’amico Super-Priore selvaiolo Stefanino Marini, e con lui tanti Priori davvero degni di stima; si può però dire che il testo del documento vergato dal Magistrato è molto, molto, molto opinabile?

Scelgo due passaggi: si polemizza contro l’imbrigliamento, l’ingabbiamento della Festa; siamo d’accordo, al centomila per cento. Chi legge il blog lo sa bene.

Ma ci pare che quanto al suddetto imbrigliamento, anche il Magistrato abbia le sue precise responsabilità, in passato: chi è che ha proibito di cantare contro una rivale, di fatto censurando (non la violenza fisica, l’ugola)? In centro, poi, è più facile fare sparire qualche miliardo di euro, che tenere una bandiera esposta da una privata finestra contro normativa vigente: il Magistrato ne sa qualcosa? Polemica giusta, dunque, quella contro l’imbrigliamento: ma da un pulpito che ha precise responsabilità nell’irreggimentazione della Festa.

Punto due: si scrive di applicazione dogmatica delle regole “senza contestualizzarle alla sociologia del luogo”, cioè della Siena paliesca; premesso che di assoluto mancato allarme sociale per i cazzotti palieschi ho già scritto sopra, ci sia consentito fare notare che se si inizia a scrivere di contestualizzazione e di “sociologia del luogo” da prendere in considerazione, si prende una china che ci può portare molto lontano. Anche ad essere equiparati ad altri contesti, con i quali la città certo non ha niente a che fare.

 

CAZZOTTI PER IL PALIO, E BASTA…

Uno dei consueti giornalisti foresti mi chiama per motivi targati Mps, per poi chiedermi lumi su questo: Siena da lontano non la si capisce, anche in questo senso; violenta in Piazza, con schieramenti di decine di persone, per il Palio.  Placida ed apatica, incapace di reazione, per le note vicende politico-bancarie, invece.

Non posso che confermargli questa discrasia: illustri ex dirigenti di banche venete, per esempio, escono di casa solo con un paio di guardie del corpo al seguito; da noi, il contadino Vigni Antonio va tranquillamente a cuocere i salsiccioli ed i costolecci a San Gusmé.

L’abbiamo detto e scritto fino al parossismo: questo è parte integrante dell’unicum antropologico della comunità senese di questi ultimi decenni; ai tempi di Monteaperti, Colle (nonostante la sconfitta) o altro ancora, era diverso, ma le cose stanno in questo modo: così è, se vi pare.

 

Ps 1 Tiratina d’orecchi (con simpatia) per il Caporedattore della Nazione, Francesco Meucci: nel suo fondo di ieri, scrive “EX LEGIS”, invece di “EX LEGIBUS”. Ed il professorino che è in noi, non può che censurare…

Ps 2 A proposito di Nazione, venerdì dalle 11 alle 12 l’Assessore dei brindisini, Sonia Pallai, risponderà ai lettori del quotidiano in oggetto; noi siamo appunto a cercare di insegnare qualcosa a scuola, ma chi può telefoni ed incalzi, da par suo: non ci vuole molto, statene certi. E poi, brindisino, lalallalalarrà, brindisino, lalallarallalà…

Ps 3 Parentesi letteraria: venerdì, alle 17,30 alla libreria Senese in Via di Città, Francesco Boer presenta il suo libro “Il viaggio sotterraneo” (Mursia); un fantasy in cui l’autore immagina un suo percorso underground, da Ronchi dei legionari a Roma, passando anche per Siena. Introduce il dottor Giovanni Tomasin.

Ps 4 Parentesi sul Referendum costituzionale; altro motivo, forte, per votare No (per le persone, sui contenuti non c’è neanche molto da dire): il professor Franco Bassanini – che a Siena ben conosciamo – rompe il fronte dei costituzionalisti a favore del No, e si schiera con la inguardabile Riforma Boschi-Renzi-Verdini. Curioso, eh?

Ps 5 E mentre Siena dorme (e si interroga sui cazzotti), in settimana prossima chiudono 119 (non 19, 119!) filiali Mps all over Italy; a noi dispiace soprattutto per quella di Cefalù e per quella di Eboli: Cristo ci si era fermato, e Mps anche. Ora, non più…

Ps 6 Lo scoop ereticale sul Regolamento urbanistico compie oggi 5 giorni; Michele Pinassi – chiamato in causa da un paio di commenti anonimi – ha risposto, mentre – come ampiamente previsto – il bisindagato Valentini Bruno non ha trovato il modo ed il tempo di farlo, in nessun modo. L’importante è che, quando poi vengono fuori i bubboni grossi, non si dica che non ce ne eravamo accorti…

65 Commenti su Giustizia, Palio e Magistrato: una miscela davvero esplosiva (e 6 Ps)

  1. Giordano Bruno scrive:

    Cosa ne pensa il grande Stefano Bisi dall’esilio Aretino?

  2. Edoardo Fantini scrive:

    C’è una differenza sostanziale fra l’indagine della magistratura del 1989 e quella odierna, perché la prima prese il via da un ferimento di un ufficiale della Guardia di finanza e l’altra a seguito di due normali risse paliesche. Il problema del 1989 fu rappresentato dal fatto che il senese B.B. tenente della Guardia di finanza, intervenne nella rissa Bruco-Drago per aiutare una poliziotta che assieme a due altri colleghi era intervenuta, a scontro ormai iniziato, per bloccare la zuffa. Accortosi, l’ufficiale, che la poliziotta stava per avere la peggio raggiunse la prima fila dei contendenti e riuscì ad estrarla dal punto più caldo della colluttazione, ma fu scambiato per uno dei contendenti e di conseguenza colpito duramente. Perse i sensi e fu portato al pronto soccorso con un’autoambulanza e siccome il giorno seguente, proprio a seguito del ferimento, non avrebbe potuto tornare a Chioggia dove comandava una tenenza, del fatto fu avvertito il Comando di Siena e allora l’indagine dovette iniziare. Stavolta la situazione è completamente diversa e ben più preoccupante, visto che se dal Palio si tolgono i cazzotti è quasi come togliere i cavalli. Cosa si vuol ottenere, con questa indagine, il rispetto della legge? Se è così sono molti gli aspetti della festa senese a dover essere considerati. Come sappiamo ha origini medioevali quando non c’erano tutte le norme che ci sono oggi. Ce lo dicano prima che con il Palio Siena deve finirla, prima di condannare qualcuno che in tutto ha partecipato ad una rissa come i senesi sono soliti fare da centinaia d’anni.

    • Anonimo scrive:

      L’hai detto, il Palio, così com’era, deve essere cessato. Ma non tanto il Palio come corsa ed evento pittoresco, quanto come coacervo di comportamenti di contrada che è l’humus per i poteri di tipo mafioso.
      Non a caso il sistema delle contrade assomiglia parecchio a quello delle famiglie mafiose, con tanto di omertà e di solidarietà interna.

  3. bankor scrive:

    “cazzotti per il palio e basta”
    Ma altrimenti a cosa servirebbero i “circenses”?
    La Piazza per il Palio o lo stadio, luoghi unici estemporanei ed extraterritoriali dove si lascia libero sfogo all’aggregazione organizzata e scientemente violenta. Poi tutti a nanna in silenzio senza disturbare i manovratori

  4. Un chiocciolino scrive:

    Pezzo eccellente dell’Eretico, che smaschera le ipocrisie della mentalità dominante. Oggi i cazzotti si possono fare, anche nell’epoca del 2.0, però bisogna assumersene le responasabilità

  5. Cafiero scrive:

    Arrendetevi alle leggi dello stato. Non è un grande stato e nemmeno sono grandi leggi ma la famosa capacità di gestire tutto da soli mi pare abbia già fatto devastazioni inenarrabili. Abbassate il capo e rimboccatevi le maniche che la spocchia è meglio riporla in cantina.

  6. Uno che ricorda scrive:

    Caro ERetico, va bene che a vent’anni si è incendiari e poi si diventa pompieri con l’età, ma io mi ricordo il futuro blogger bene in mostra tra i virgulti selvaioli e se non sbaglio anche molto pronto nel colpire un notissimo fantino proprio in quell’immediato dopopalio di cui discorre oggi..ma forse ricordo male…

    • Eretico scrive:

      Caro “Uno che ricorda” (bene, tra l’altro),
      potrei risponderti, con il sorriso fra le labbra, che scrivo sempre che il sottoscritto predica bene per gli altri, e poi razzola male per se stesso.
      Aggiungendo che è roba di circa 20 anni fa (ahimè), mi pare che la sostanza generale cambi poco: quando andai a “salutare e ringraziare” quel “notissimo fantino”, ero consapevole – per quanto possibile in quei momenti – di rischiare qualcosa, sotto vari aspetti. E qualcosa, in effetti, arrivò…ma non ho nessuna intenzione – credimi – di personalizzare, anche perché altrimenti avrei da raccontare di ben altri episodi in cui la vigliaccheria – sì, proprio la vigliaccheria – l’ha fatta assolutamente da padrona.
      Dammi retta, amico: stendiamo un pietoso (ed anche omertoso) velo di oblio sul passato, che è meglio per tutti; e pensiamo all’oggi ed al domani…

      L’eretico

  7. MaIoSoIoeVoiNonSieteUnCa scrive:
  8. BARBICONE72 scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con l’Eretico che sui cazzotti del Palio si dicono un sacco di banalità e falsità Negli ultimi anni la volontà è quella di fare male, ci si allena duramente per questo, si usano oggetti pericolosi e si applicano vere e proprie tattiche squadriste. Ed in molti rioni i contradaioli sono considerati di serie B, indipindentemente dal loro apporto alla causa, se non fanno i cazzotti ed in un certo modo. Quindi basta con le frasi romantiche o con giustificazioni banali. Semmai mi sembra che spesso la giustizia intervenga quando più gli fa comodo. Nel luglio 2013 (mi sembra) il Mari, dopo l’arrivo e dopo aver perso il Palio, fu colpito con calci addosso ed alla testa pur trovandosi a terra con il bacino fratturato per essere stato schiacciato dal cavallo. Si trattava anche di persone recidive (Pess alcuni anni prima). In un frangente normale, dopo venti minuti, sarebbero stati arrestati come era giusto che fosse, anche per dare un esempio e perchè era un vile gesto visto da tutto il mondo. Altro che tradizione! Invece sono stati processati e condannati con calma. In un altro contesto la giustizia si sarebbe comportata diversamente. Se continuiamo a fare il Palio dovremmo solo ringraziare chi si prende la responsabilità di farlo correre, nonostante tutti sappiamo bene che in fatto di sicurezza siamo a zero. Ed invece ogni anno mettiamo Prefetto e Questore sempre più in difficoltà con comportamenti assurdi. La rissa Onda Torre, ad esempio, è nata per un gesto gravissimo da parte di un ondaiolo che non aveva alcuna giustficazione. Non continuiamo a piangerci addosso, ma cerchiamo di ritrovare i veri valori della contrada che quasi dappertutto stanno sparendo. Per quanto riguarda il Magistrato da molti anni serve a poco, quasi a nulla. Solo presenza e chiacchiere, ma quando si tratta di entrare nel merito di problemi importanti si defilano tutti perchè l’obiettivo principale della maggioranza dei priori è quello di compiacere le autorità ed i colleghi dato che così facendo un incarico o una poltroncina può sempre arrivare. Non parliamo poi di Valentini che parla di autoregolamentazione, giustificando comportamenti da condannare. Ma lui se non mette bocca in cose che non conosce non è contento!!!!

  9. margh. scrive:

    Mi sembra che tu abbia proprio colto nel segno. Siena: “violenta in Piazza, con schieramenti di decine di persone, per il Palio. Placida ed apatica, incapace di reazione, per le note vicende politico-bancarie”. E’ proprio questo, secondo me, il principale motivo per cui è stato facile ammansire e abbindolare il popolo senese. Gli si è fatto credere per anni che il Palio fosse la cosa più importante della loro vita, si è dato loro l’opportunità di sfogarsi in piazza coi cazzotti (con l’omertà e la connivenza di tutti), abbiamo dato loro i circenses per tenerli buoni..e intanto non si accorgevano di altre cose che succedevano tutto intorno. Bravi coglioni! Pettoni in piazza e più coglion che lunghi fuori dalla piazza! Ma si può essere più dementi? No. Non si può. Cerco di insegnare a mio figlio la pace, la tolleranza, la non violenza, e poi scopro che in contrada gli insegnano che il cazzotto è sacrosanto perché è “la tradizione”. Avete capito bene? E’ tradizione! Un’ipocrisia grossa come una casa. Siccome è tradizione allora va bene così, prendiamoci a pugni in faccia, sì anche i padri di famiglia, sì anche i ragazzini che vedono il loro padre fare a cazzotti e poi lo imitano. Bello, educativo, civile! Eh no, cittini, se è questo il Palio, se è questa la contrada, io mi dissocio. Il protettorato non lo pago più se scopro che è questo quello che si insegna ai bambini nelle contrade. Ma la cosa che più mi rammarica è scoprire che la maggior parte dei miei concittadini si è indignata e si è schierata in difesa del “cazzotto in Piazza”. Non ho parole, non ho veramente più parole per questa gente becera e grossolana, per questo modo di fare arrogante, violento, maschilista. Non c’è poesia in questo, non c’è amore. E non venitemi a raccontare la storiella della tradizione perché mi avete rotto i coglioni con questa farsa. Io non ci credo e non ci crederò mai! Si credono i padroni della città, ma la città è di tutti..anche di chi la contradina non la frequenta perché non ci crede. Io mi dissocio da ogni forma di violenza. Sono sorpresa che nessuno degli intellighenti senesoti si sia espresso a riguardo…evidentemente si cacano sotto perché, tanto si sa, di fronte ai contradaioli tutti si cacano sotto… perfino le forze dell’ordine. Solo Roberto, da par suo, si è espresso ai microfoni di a.r.e.,e con la sua consueta elegante medietas non si è sbilanciato troppo (tante volte avesse a pestare i piedi a qualche anima bella amante del cazzotto) e se la cava con un “Nì”. Insomma “i cazzotti oggi meno si fanno e meglio è” senza specificare perché “oggi no” ma ieri sì, e senza specificare perché “meglio è” se non si fanno. Provo ad interpretare le sue parole (tanto sarà difficile che lui argomenti in maniera più estesa di così, per le ragioni di cui sopra): oggi è meglio di no, perché rispetto al medioevo (altro argomento cui si aggrappano le contrade, nel medioevo i cazzotti si facevano quindi perché non oggi?)siamo un pochino più civili, abbiamo avuto l’illuminismo, molti di noi hanno avuto la possibilità di studiare di affinare l’intelletto ecc ecc quindi si potrebbe anche imparare a comportarsi da persone civili. Meglio è. Ma no, il senesota contradaiolo medio al cazzotto non rinuncia, proprio non ce la fa, ne fa un punto d’onore, un valore identitario, una tradizione che va conservata tutelata e tramandata di padre in figlio con orgoglio. Ecco, questi sono i valori della mia città. Ecco è questo che dovrei insegnare a mio figlio, è questo che devo imparare ad accettare. E’ questo il pensiero unico che tanto mi spaventa. Perché? Perché argomentare con forza che “è la tradizione è sempre stato così e sempre così sarà” rischia di creare un pericoloso precedente cui si potrebbero aggrappare anche altre realtà anomale che sono in Italia. Faccio un esempio (ovviamente un esempio esagerato… per chi non lo capisse): al sud è abbastanza normale (e da molti tollerata) la realtà del pizzo, è come pagare una normale tassa per poter esercitare il proprio lavoro, è la tradizione, è sempre stato così e sempre così sarà. Anche loro vorranno una legge speciale per tramandare la loro tradizione, no? Così come ora i senesoti chiederanno (senza mostrare un minimo di pudicizia intellettuale, dirigenti compresi) una legge speciale per Siena per tutelare la tradizione del “cazzotto in piazza” come patrimonio storico dell’umanità. Ecco. Bene. Molto bene. Mi si drizzano i peli sulle braccia quando sento parlare di “valori”, “dobbiamo difendere i nostri valori”. Ma quali valori? Ma di cosa stiamo parlando? Ma mi state prendendo per i fondelli? Io cosa devo fare per non perdere la pazienza, me lo dite? Me lo spiegate? Posso essermi rotta un po’ i coglioni di questa tracotanza da parte delle falangi dei primafilisti facinorosi (che somigliano pericolosamente agli squadristi fascisti)? Posso avere il diritto di far crescere mio figlio in una città pacifica senza valori distorti? No. La risposta è no. Mi hanno detto qui è così, se non ti sta bene te ne vai. Eppure io sono una I726, nata e cresciuta sulle lastre, non all’ospedale, sulle lastre molto più di altri senesoni che poi si scopre che hanno dei cognomi tutt’altro che senesi.. e insomma proprio senesi senesi non sono ma pensano di essere i padroni della mia città “qui si comanda noi, perché siamo in casa nostra!”. Ecco. Così è, se vi piace.

    • Era l'ora scrive:

      BRAVA!!!!! 90 min. di applausi. Magari i senesi fossero tutti come te. Probabilmente non sareste arrivati a questo punto. Da città che poteva lastricare le strade d’oro a città con le “pezze al culo” ma allo stesso tempo con le tasse tra le più alte d’Italia. Ripeto, BRAVA!!!!

      • margh. scrive:

        Era l’ora, lo sai che qualcun altro su fb mi ha appena dedicato 120 minuti di applausi. :) vedi che non siamo soli.

    • leonardo scrive:

      il palio è passione, ed è bello perché è così
      il cazzotto può esserne un’espressione, se dovessi un giorno dare un limite alla mia passione, allora il palio non mi interesserebbe più
      Riesco a comprendere male i pianti delle donne e bambini, e anche uomini a vittoria o purga e mi spiego il tutto e lascio fare considerando che ognuno è libero in quei giorni di essere come è fino in fondo
      Piangere a posta, fare scene o i pettoni per conquistare una foto o il rispetto è un’altra cosa, non è più passione ma esibizionismo calcolato e costruito e fa male questo al Palio e alle contrade quanto come uno scontro fisico violento oltre ogni forma di rispetto dell’avversario. Perché allora esisterebbe il pugilato, lo scontro è parte del nostro essere vivi. Esiste il pugilato, lo scontro, fin quando esiste uno di fronte. Quando cede perché battuto, finisce tutto ed è quel momento che va protetto e insegnato. Continuare oltre è violenza è la violenza deve essere punita.

    • Brancaleone scrive:

      Con tutto il rispetto, ma non capisco proprio che c’entri l’educazione che vuoi dare a tuo figlio con tutto questo. Se ciò che sono le Contrade, nel bene e nel male, non ti piace, allora tuo figlio non ce lo mandare. Quando avrà 18 anni (se non li ha già) deciderà da solo cosa fare. Magari si potrebbe accorgere, a 18 anni, che fare parte comunità con mille difetti e ipocrisie, con tante invidie e anche con una componente violenta (tutte cose tipiche di una comunità di esseri umani, da che mondo è mondo) sia comunque meglio che non fare parte di niente. Che c’entra l’educazione di tuo figlio? Educalo come credi: non penso che nessuno degli “orrendi/facinorosi/pettoni/fascisti” venga a cercarti a casa per dirti come lo dovresti crescere. Vuoi forse dire te agli “orrendi/facinorosi/pettoni/fascisti” come crescere i propri figli? Saranno affari loro. O no?

      • margh. scrive:

        Brancaleone, non hai capito niente. Leggi. Intelligentibus pauca.

        • Brancaleone scrive:

          Sarebbe “intelligenti pauca”… sono un pettone/fascista, ma un po’ di istruzione l’abbiamo anche noi beceri contradaioli sai?

          • Anonimo scrive:

            si può usare al singolare “intelligenti”, o al plurale intelligentibus. Studia, invece di fare il pettone! He he he :)

        • Brancaleone scrive:

          Giusto. Anche se personalmente ho sempre sentito utilizzare la forma singolare.
          Mi rimetterò sui libri: dedicherò al latinorum il tempo che risparmierò rinunciando alle risse con i miei amici beceri e pettoni.

  10. leonardo scrive:

    apposta so come si scrive…

  11. Mario scrive:

    Non volevo commentare questo post, non conosco bene l’argomento, ma alkcune conbsiderazioni dell’eretico e di Margh. mi hannoi stimolato.
    Per prinma cosa il Magistrato: documento apprezzabikle, ma un pò debole dopo troppi silenzi, ma soprattutto, come dice l’ereticvo, con alcuni scheletrini nell’armadio. Basta con gigantismi, fate toranre le Contrade alò passato, pochi contradaioli ma veri. L’incetta di quttrogiornisti pèer ingrossare il numero, per fare i pettoni e per raccattare i quattrrini da dare ai fantini ha rovinato le Contrade. Inizino a dare regole interne ferre e chi sgarra va fuori: educazione, cultura contradaiola, rispetto derlla Festa e della Città tutta, basta selfie e soprattutto diffusione di riprese della Festa per fare i ganzoni. Mi fermo qui ma averi da dirnme mille.
    E isolate gli speculatori, tipo i politici di lungo (e corto, o zero) corso, che vorrenbberio sempre dire la loro anche quando non richiesto o fuori luogoi. Gente inutile, che come dice Margg. ha assitito, o contribuito, alla spogliamnento della Città in questioni ben più importanti e ora vorrebbe farsi grande con cose estremanente populiste.
    I valori delle >Contrade non sono il >Palio, e tanto meno pettoni, cazzotti e sbornie, ma sono quelli sociali e di solidarietà, quelli delle Contrade e delle Sopcietà di una volta. Questa è vera storia. Vorrei iniziare a vedere i primnafilisti, in piazza e nelle foto, impegnati nelle Contrade tutto l’anno, ad aiutare poveri e anziani, gente bisognosa e deboler, invece di fare i lacchè di qualkche dirigente arrivato con l’ondata di piena per farsi una sua visibilità personale, o peggio ancora, dedi fantini. Ecco questa si che sarebbe lòa lezione con la quale zittire tutti gli sciacalli della Festa, di Siena e di fuori Siensa.

  12. Ciesse(contradaiolo semplice) scrive:

    Ottima analisi.Lucida e per nulla ipocrita.Ma anche un articolo de il Santo aveva colto nel segno.Premetto che sono un contradaiolo abbastanza grandicello che quando e’capitato ha partecipato a delle belle scazzotate e che conosce molto bene la contrada e le contrade in generale.Io sono convinto che la decisione del procedere agli avvisi e’per mettere un freno ad alcune situazioni.Bisogna dare atto che all’inizio della stagione paliesca del 2015 era stati dati segnali piu’o meno velati di usare il pugno duro in caso di…..e ne sono successe ben 4.Ma guarda caso,almeno per ora,si sta agendo solo per le due risse post corsa.Una in particolare con un numero molto,molto elevato di persone coinvolte.E se vogliamo essere sinceri molte persone avevano il paradenti,molte persone usano tecniche e posture da arti marziali.Come aveva appunto evidenziato Il Santo.Io lo dico solo perche’si sono create situazioni molto pericolose,fronteggiamento all’interno della piazza con il pericolo di travolgere turisti e creare un fuggi-fuggi generale ingestibile,uso di oggetti contundenti…..Con tutti i mezzi di riproduzione privati il giorno del Palio siamo esposti e con un finestra aperta cui non possiamo far passare tutto questo.Non sono nemneno un buonista.Nemmeno un invasato.Non mi voglio nascondere dietro la consuetudine della tradizione.Purtroppo il Palio e’un gioco maschio e per difendere i propri colori,nell’enfasi dell’interpretare a caldo nei momenti immediatamente successivi alla corsa purtroppo qualcosa puo’succedere.Come invece detto da altri sopra,erano da condannare altri gesti che sono stati veri e propri atti delinquenziali,oltre che vigliacchi.
    Voglio un attimo rispondere al commento di Margh.Perche’mi sembra alquanto farneticante,inesatto e fuori fuoco.Io non credo assolutamente che in nessuna contrada i ragazzi e i bambini vengano cresciuti ed incoraggiati al cazzotto facile.Non lo credo per nessuna delle 17.Credo che ogni contrada abbia i gruppi giovani impostati verso la salvaguardia della tradizione vera,il rispetto prima di tutto verso gli altri e poi nella visione del palio vissuto come festa.Se lei e’sicura di cio’che dice deve prendere provvedimenti seri,non solo il classico “non pago piu’il protettorato”.E’vero le contrade sono cambiate.Molti contradaioli sono cambiati.Ma e’altrettanto vero che puo’fare un giro tra i vari punti ove si ritrovano adolescenti non frequentanti contrada e vedere con i propri occhi che sono cambiati pure loro.E sopratutto i loro genitori.
    In quanto alla sua forzata tesi che i contradaioli sono interessati al palio,un po’provinciali,un po’sopra le righe…..beh.Come me c’erano molti di loro le poche volte che Siena e’scesa in Piazza.
    Ultima considerazione sul comunicato del Magistrato:un compitino buono per tutte le stagioni e che ha fatto voli pindarici per non parlare dell’argomento.
    Sunto?Ma per cortesia….

  13. antonio scrive:

    come al solito, in queste questioni, si rischia di esagerare ed esasperare i concetti, tanto è sentito l’argomento. sinceramente io credo che la ragione sta a metà e cioè che le contrade non sono centri di palestrati che propugnano la violenza, come l’intervento di margh. vorrebbe intendere. le contrade sono molto di più, ma qui non mi prolungo più di tanto, come sempre si guardano solo le cose più eclatanti e non quelle che quotidianamente animano le contrade. sul fatto in questione, io solidarizzo senza se e senza ma con i contradaioli in questione. io sono contro la violenza, ma da contradaiolo assolutamente non palestrato (tutt’altro) e che sicuramente ne buscherebbe invece di darle, se se c’è da difendere apertamente, senza agguati o vigliaccherie, la propria contrada lo continuerà a fare. il palio è fatto anche di queste cose, non è una corsa di cavalli e basta, e l’intervento esagerato della magistratura, in questo caso, va al di là di ogni limite. preciso: non sono contrario ad interventi ufficiali in caso di lesioni dovute ad agguati o esagerazioni che vanno oltre, ma in questo caso specifico nessuno si è fatto male e quindi mi sembra assurdo tutto. aggiungo, e termino, che pur essendo tacciato di populismo, da cittadino sono scandalizzato dal fatto che diverse persone hanno perso giorni di lavoro per esaminare filmati e foto al fine di individuare gli autori del fattaccio in questione, quando sarebbero potuti indirizzare a ben altre indagini. detto questo questa volta approvo in pieno il documento del Magistrato delle Contrade che per una volta, appare vivo e slegato da logico “strane” molto meno che nel recente passato. spero solo che non rimangano parole al vento.

    • Eretico scrive:

      Come prevedibile, profluvio di commenti (una ventina in neanche 24 ore!), per il delicato tema.
      Complimenti a tutti per la vivacità e, spesso, l’originalità dei commenti; certamente Marghe – e non è la prima volta, sul Palio – ci ha offerto un commento stimolante assai, tutto da leggere, ma a mio modo di vedere eccessivo ed unilaterale(spero lei non pensi che l’ho fatto per compiacere alcuno).
      Ad Antonio, poi, sul documento del Magistrato: indubbiamente è un documento per certi aspetti più entrante e meno diplomatico di altri, ma resta il fatto che si può prestare ad interpretazioni piuttosto inquietanti. A dire poco…

      Ho dovuto infine censurare un commento inerente un noto giornalista senese non fornitissimo di capelli, perché non si può dare un indirizzo privato di nessuno (ammesso che sia quello giusto, tra l’altro).

      L’eretico

      • MaIoSoIoeVoiNonSieteUnCa scrive:

        Ma guarda un pò come vi siete svegliati, che “vivacità” cone dice l’Eretico appena vi si tocca il giocattolino Palio. Certo che se la stessa vivacità, animosità e magari qualche cazzotto l’aveste riservato anche a certa gente che vi ha portato via tutto, 500 anni di storia ed il futuro dei vostri figle e nipoti, forse sarebbe stato meglio e non saremmo arrivati a questo punto. Cmq, tranquilli, tra un pò si assopirà anche questa polemica e tutto tornerà come prima per la buona pace di chi vi amministra e che VOI e solo VOI avete votato e permettete loro di continuare. BRAVI.

      • margh. scrive:

        “Unilaterale” dici te. Conosco – e mi pare evidente – anche le altre sfaccettature della contrada. Le lodevoli iniziative come le borse di studio per studenti meritevoli, i campi solari per i bambini, gli aiuti ai contradaioli bisognosi, i tabernacoli, il teatro ecc ecc tutto molto bello, edificante, e condivisibile. Ma poi mi vanno a cascare nella tegamata del cazzotto, sciupando tutto il resto. Io ti farei leggere i commenti farneticanti (alcuni quasi borderline) su fb. Ne emergono profili di persone che io avrei paura ad incontrare la notte da sola in un parcheggio. E cmq lo so benissimo che ci sono anche brave persone in contrada,questi facinorosi non sono che una manciata di sbandati che però in qualche modo vengono tollerati, quasi giustificati. Laddove sarebbe auspicabileche venissero messi al margine della contrada, ma sarà difficile sentire un priore o un capitano ammonire i contradaioli dicendo che i cazzotti non fanno onore alla Festa anzi la sciupano. Sul blog del Santo leggo “Quando nei filmati che purtroppo girano sulla rete si vedono persone fronteggiarsi con bottiglie, persone con paradenti e guantini da sacco? Forse il paradenti è un presidio di sicurezza come il CAP per i fantini? A parte gli scherzi, qui c’è da scherzare poco. Se osservate con occhio attento i fronteggianti, molti, non tutti, sono inquadrati, hanno movenze da pugilato o arti marziali. Ripeto ancora una volta la domanda, cosa dovrebbero fare le autorità di fronte a tutto questo? Chiudere un’occhio, far passare il tutto per tradizione? Quando il tutto è sotto gli occhi del mondo e la legge è ben precisa?”. Questo l’ha scritto il Santo, non io eh! Spero di aver letto male e capito peggio (tanto so’ strulla… che ci vòi fa’). Paradenti, guantini da sacco, arti marziali e da pugilato. Insomma si va proprio con l’intenzione di fare a botte, non è che succede per caso. Qualcuno ha argomentato con la risibile giustificazione che “se il fantino della contrada avversaria da noia al tuo fantino, è normale che poi dopo la corsa ci siano i cazzotti”. Dunque, ricapitoliamo, il Palio non è una corsa “regolare” e lo sappiamo, sul Campo succedono delle “irregolarità” ed è proprio per questo che il Palio è unico al mondo ed è per questo che ci piace, nessuno vorrebbe mai (tantomeno la sottoscritta) che il Palio fosse corso in una pista regolare con le gabbie di partenza e tutto il resto. Ecco. Allora perché poi t’incazzi se un fantino da noia al tuo? Lo sai che il Palio funziona così. Che t’incazzi a fare? perché devi andare a tonfare i contradaioli dell’altra contrada? Sembra quasi che sia tutta una cosa costruita ad arte. Si vuole l’irregolarità, salvo poi incazzarsi e fare a botte proprio a causa dell’irregolarità. Un cane che si morde la coda. Un paradosso. Ecco, forse la mia posizione (antipaticissima e impopolare) è la stessa che hai tu Eretico nei confronti del divino. Per te è paradossale credere in dio e hai tutte le tue argomentazioni razionali per non farlo, per me è paradossale credere in queste cose. Occhecciposso fa’ ? Ma “questo è parte integrante dell’unicum antropologico” dici te. Va bene, va bene, per carità. Però non chiedetemi di prendervi sul serio, perché qui siamo sul piano del semi-serio, non del serio. Lo accetto, ma non accetto di essere edotta su cosa e come devo pensare. La mia opinione e la mia posizione a riguardo è ferma. Bene la contrada, bene la festa, no al cazzotto. E non intendo essere presa per il didietro e sentirmi dire “te come ti permetti..? te offendi la città” o frasi del genere perché poi io mi rompo anche i coglioni, mi stufo, mi annoio, e di pazienza ne ho pochissima. Sono comunque fiduciosa che nei prox 10 o 20 anni i cazzotti (e chi ne difende l’identità antropologica) saranno solo un opaco ricordo del passato, così come i cavalli “rotti” in piazza, i materassi dei letti alla curva di San Martino, e le poltroncine in ferro battuto sui palchi che ti facevano il culo a strisce(sono, pur troppo, abbastanza vecchia da ricordarmelo). E chiedo solo – e credo sia un mio diritto – la non violenza. Da qui a dirmi che “te offendi Siena” (questa è una frase ricorrente, che all’inizio mi divertiva, ora mi sta venendo un po’a noia) direi che ci corre parecchio. Credo siano altri i comportamenti che offendono la mia città.

        • antonio scrive:

          marghe, e poi chiudo, forse non vuoi capire che le contrade sono come la vita, sono composte di mille facce, la ti positivi (tanti per me) e lati negativi. molto semplicemente. non sono il mondo perfetto. perchè le richieste che fai non le proponi anche alla scuola, al tuo posto di lavoro, etc.? tu guardi soprattutto i lati negativi, io quelli positivi, tutto qui, cerchiamo di stare più calmi tutti. e poi valuta i commenti negativi e offensivi per quello che sono, cioè persone maleducate che si trovano in contrada, nei partiti, a giro per la strada, nei posti di lavoro etc.

          • Renmar scrive:

            io a questa marghe che ha paura di queste contrade, di questi facinorosi e violenti contradaioli la manderei a vivere in qualche periferia di Roma o Napoli….

  14. anonimo scrive:

    Caro professore
    Tutt i giochi per durare nel tempo devono avere diverse componenti. Una parte di bravura, una parte di fortuna, una parte di trucco. In particolare ci deve essere anche la reazione e controreazione del pubblico. E di quesro ne va tenuto conto. Altrimenti va abolito il gioco.
    Lo dice il sottoscritto che non gioca mai.
    Riguardo al referendum costituzionale, anche se non vado a votare, sarebbe meglio andare per uscire da questa palude di una costituzione scritta, tanti anni fa e per di più sotto occupazione straniera. Piena di principi belli ma non applicabili. Quindi meglio che sia cambiata anche se in peggio. In seguito sarà più facile renderla adatta ai tempi.

    • giacobbe scrive:

      Caro anonimo,
      Perché non vai a votare?
      Quali sarebbero dunque quei lrincipi nobili ?
      E perché non sarebbero applicabilli?
      Mi sono fatto un pregiudizio su di te, ma se mi rispondi nel merito prometto di cambiarlo.
      Ps. E la nuova costituzione proposta dalle lobbyes bancario finanziarie dove ti piace? In quali ambiti della riforma del titolo V la vedi applicabile e mglirante lo stato delle cose? Ti prego rispondimi, te o qualcuno che voterebbe si!

      • anonimo scrive:

        Caro Giacobbe
        Se hai un pregiudizio verso di me accetto e mi va bene. Io non ho pregiudizzi verso nessuno.
        Giro a te la palla, dimmi uno che sia degno della mia attenzione e ti prometto che vado a votare. Io non ne vedo e non vado.
        Riguardo alla costituzione mi pare scritta per quelli che vivono nei pablazzi e chiacchere tante e soluzioni poche. E fino a che fanno così riamangono al potere altrimenti……. Ricordi il sig. Berlusconi o meglio il sig. Craxi qualche anno indietro. A intenditor poche parole. Per il resto, libertà, uguaglianza, fratellanza, onestà se ne può vendere a fiumi, tanto non costa nulla.

        • giacobbe scrive:

          Caro anonimo,
          Ti ringrazio x la cortese risposta, ma altrettanto cortesemente ti devo dire che non c’ ho capito niente.
          Puoi tradurla in mkdo semplice, come lo diresti ad un bambino di 6 anni ( cit ,eretico la sai?)?
          Grazie e buon we

          • giacobbe scrive:

            Comunque ho capito una cosa…non hai mai letto la costituzione della repubblica italiana, e da quello che sostieni, dubito che , senza una esegesi, tu cimcapisca qualcosa. Non so quanti anni tu abbia, ma se non hai trovato niente che per cui valga la pena di esercitare quel diritto per il quale molti sono morti, allora mi auguro che tu abbia intorno persone che sanno almeno capire quello che leggono.

  15. FRANCESCI AVERANI scrive:

    rispondo anche a Margherita, che conosco e che stimo, notando che dagli stessi termini che usa, ‘contradine’, ‘senesota’, non frequenta, non ha mai frequentato ne ama le Contrade e il Palio, che in realt disrezza per non sapercisi relazionare. Di qui il disprezzo delle consuetudini e regole e la mistificazione della definizione di scazzottata. Margot, insisti ipocritamente a cercare di far credere che ‘il cazzotto’ sia una tradizione, che sia ‘valore’, che venga insegnato e tramandato etc. etc.: nulla di tutto questo. Se uno mi prende per il culo, o offende la mia famiglia, siccome, come miliardi di miei simili sulla terra, ho appesi due cose sotto i pantaloni, mi incazzo e ci sta gli dia due manate. Il concetto identico esteso ad una comunità avviene allo stesso modo, non c’è da ‘insegnare’, ‘tramandare’ etc. Ho già fatto un esempio, singolo ma esemplificatico: se la mia avversaria monta un killer, questa è una chiara prevaricazione ed una dichiarazione di guerra ( so che hai un cavallo e un fantino forte, ebbene, sappi che al primo San Martino ti impancio ai materassi e ti butto giù ). Nessuna di questa azioni è tale, come auspicheresti, da risolversi in sede di giustizia paliesca o normale, o forse si, e l’ avversaria ll’ ha messo nel conto. Ecco, allora, te Capitano che fai una scelta del genere, metti in conto anche che ci sta che bussi bene bene qualcuno dei tuoi contradaioli. E’ un sistema di regolazione dei rapporti di forza tra le Contrade, in prima fila ci va chi se la sente, e se non te la senti è normale, perchè, ti assicur per esperienza, non fa piacere a nessuno farlo. Ma te, se prendono per il culo la tua famiglia, non ti piacerà la violenza, ma non ti viene di appiccicarlo al muro? ora, non pretendo che tu capisca il legame di profonda solidarietà che è quella famiglia allargata che è la Contrada, però almeno non sindacare col tuo snobismo ciò cui non appartieni. Non ti piacciono, come non piacciono a tante donne che in quelle occasioni strillano e piangono, lo accetto. Ciò detto, il problema non è la legittimità o meno del ricorso a un violenza ritualizzata come in nessun altro posto del mondo, ma il fatto è che continua l’ opera pervicace e incessante, in gran parte già compiuta, di pastorizzare e denaturare il Palio, togliergli la genuinità, renderlo una innocua e patinata festa ad uso dei turisti, e di passerella per gli ospiti.

    • Brancaleone scrive:

      Parole Sante.

      • margh. scrive:

        Francesco, che il cazzotto è una “tradizione” e che fa parte dei “valori” da salvaguardare, e che c’è sempre stato un “tacito accordo con la pula (sic) per non intervenire” me l’hanno detto non l’ho mica detto io eh! Vorrei che questo fosse chiaro, mica me le sono inventate queste cose.

  16. FRANCESCI AVERANI scrive:

    e la rapina di Siena col Palio e le scazzottate, che sempre ci sono state e sempre ci saranno, non c’ entra niente. C’ entra un consenso ad una parte politica sola, perchè tornava bene, facava comdo, cui si è affidato il potere anche quando i suoi interpreti, da innocui concittadini attaccati comunque alla città, sono cominciati a venire da Botteghe Oscure.

  17. FRANCESCI AVERANI scrive:

    per Era l’ora: se i senesi fossero come Margh, il Palio sarebbe finito da decenni. Il che a qualcuno non dispiacerebbe.

    • MaCheCeFrega scrive:

      Se fosse finito da tempo almeno vi sareste svegliati e non vi avrebbero portato via da sotto il naso tutto. Gli altri due giochini è stato abbastanza semplice romperli (Mens Sana e Robur) questo ci vuole un pochino di più ma tranquilli, la strada che avete imboccato è quella giusta.

  18. FRANCESCI AVERANI scrive:

    a Margh dico anche che, se è estranea alla nostra cultura, quella delle Contrade intendo, non sindachi in merito. Le dispiace che fuori ci si faccia una certa idea di Siena, ancorchè dovrebbe correggere ricordando che Siena è incomprensibile a prescindere dal di fuori, dispiace, ce ne faremo una ragione. Il Palio è identitario, quindi va contro la globalizzazione e l’ omologazione voluta dai poteri forti cui anche Margh inconsciamente si piega, ma non cambierei nulla della sua natura, affinchè fuori si pensi che siamo esseri angelici, votati al bene dell’ Umanità, che profumiamo di violetta come Padre Pio, pisciamo acqua distillata e cachiamo piccole, perfette, sfere di merda.

  19. Groppone da Figulle scrive:

    “Pigliate quei quattro capponi, poveretti! a cui dovevo tirare il collo, per il banchetto di domenica, e portateglieli; perché non bisogna mai andar con le mani vote da que’ signori. Raccontategli tutto l’accaduto; e vedrete che vi dirà, su due piedi, di quelle cose che a noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno.
    Renzo abbracciò molto volentieri questo parere; Lucia l’approvò; e Agnese, superba d’averlo dato, levò, a una a una, le povere bestie dalla stìa, riunì le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e le consegnò in mano a Renzo; il quale, date e ricevute parole di speranza, uscì dalla parte dell’orto, per non esser veduto da’ ragazzi, che gli correrebber dietro, gridando: lo sposo! lo sposo! Così, attraversando i campi o, come dicon colà, i luoghi, se n’andò per viottole, fremendo, ripensando alla sua disgrazia, e ruminando il discorso da fare al dottor Azzecca-garbugli. Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all’in giù, nella mano d’un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l’alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.” (Alessandro Manzoni. I Promessi Sposi, cap. 3)

  20. giacobbe scrive:

    Se non sai rispondere, fattela scrivere, una risposta, altrimenti ti dovrò considerare come la maggior parte di quelli che votano si, , perché glielo dicono, senza, ragionare o pensare con la propria testa….e dalle ultime parole che hai scritto mi pare quello l’andazzo

  21. BARBICONE72 scrive:

    Ho letto molti commenti che, sicuramente in buona fede, parlano di una contrada che si sta avviando verso l’estinzione. Certo nelle contrade non ci sono (almeno per ora!) scuole di palestrati, ma un giovane conta e viene preso in considerazione solo se fa parte del branco, quello che si organizza non per difendere ma per far male al “nemico”, quello che passa le notti obbligatoriamente in società a bere (alla faccia del divieto di dare alcolici ai giovani) e, quando c’è da fare gli spiritosi, anche a prendere qualche molesta sbornia. Gli altri sono di serieB! E spesso le dirigenze, per non inimicarsi questa frangia importante della contrada (non ci scordiamo i compiacenti genitori) e non rischiare future cancellature, fa finta di niente permettendo quotidianamente comportamenti non leciti. Certo non facciamo di tutta l’erba un fascio. C’è anche chi lavora con passione ed amore e chi, almeno in certe contrade, cerca di aiutare chi si trova in difficoltà. Ma purtroppo comincia a trattarsi di eccezioni. Ed il Magistrato, come in molte altre occasioni, si limita ad emettere comunicati (questo sarà il quarto o quinto) che non dicono nulla e non servono a nulla.

  22. MaCheCeFrega scrive:

    Anche se leggermente fuori tema, ma forse nemmeno tanto. Una polemica, un casino, commenti a frotte, articoli di giornale, trasmissioni tv, intervento di politici (ci manca solo l’interrogazione parlamentare), per una cosa che comunque riguarda solo alcune persone e conseguenza dell’applicazione delle leggi italiane e non della Repubblica di Siena. Però è stato toccato il Palio e quindi sacrilegio. Silenzio di tomba invece per quanto riguarda Unisi. Lo sapete che c’è una campagna elettorale e che a Giugno si vota per il nuovo Rettore? Lo sapete che a livello nazionale si parla di ridurre le Università a pochi hub della ricerca e che Siena forse verrebbe relegata al ruolo di “teaching university”? Nessuno ne parla del futuro di Unisi, politici, opposizioni, giornalisti, professori, cittadini, NESSUNO. Vi interessa la cosa oppure no? Mi sembra che dovrebbe importarvi visto l’impatto che questa ha sull’economia locale e che ormai non c’è rimasto praticamente niente a Siena

    • Daria gentili scrive:

      Lo stesso che è importato per la perdita del monte dei paschi e della fondazione ed annessi, ti potrei dire.
      Ma visto che queste cose le avete perdute – sono interessata, ma non di Siena – ora rischiate che vi portino via anche il Palio.

  23. maestro Camarri scrive:

    mi auguro che la Procura di Siena abbia la stessa solerzia anche in vicende un sinsino più importanti di questa

  24. Eretico scrive:

    Cari lettori/commentatori, il blog è andato un po’ in tilt per l’overstrectching da commenti, ed alcuni interventi (un paio di anonimi, un “valdelsano incazzato”,un Lore e mi pare anche un altro) sono andati perduti. Se avete voglia e tempo di riformulare, sarete pubblicati…

    Cospargendomi sinceramente il capo di cenere, l’eretico

  25. Lore scrive:

    Ci sono tante cose che sono cambiate nel palio, se 50 anni fa uno nasceva in via aretina era considerato da tutti un contadino che non poteva parlare di palio oggi si può essere nati anche a San Remo e si può fare i contradaioloni a tutti gli effetti.La cena della prova generale del 1957 lupa e bruco la facero in contemporanea dentro al ristorante” il biondo”(fonte canale 3 storie di palio) , ai giorni nostri succede una tragedia durante la cena della prova generale e a morire a tavola colpito da una pietra è uno sfortunato turista francese..vedete tante cose sono cambiate, non è sempre tutto uguale da secoli e secoli quindi anche per quello che riguarda il cazzotto si può cambiare, niente è intoccabile

    • Groppone da Figulle scrive:

      beh, a me questo modo di apostrofare come “contadino” chi viveva fuori dalle lastre è sempre parsa una gran cazzata, ma tipica di una città che non ha, ne ha mai avuto attività produttive e che è vissuta sostanzialmente di terziario: comunque oggi per considerare qualcuno “contadino” devi dargli almeno il marchio DOC o DOCG, chiamarlo dottore nonché pretendere un master in agricoltura biodinamica. Per entrare in Provincia, invece, basta(va) un calcio in culo.
      Avere un pezzo di terra da coltivare è oggi un lusso che pochi si possono permettere. Comunque, vista la leggerezza con la quale si è lasciata soffiare il MPS, la disinvoltura con la quale considera la crisi profonda dell’università (vedi la esilarante intervista a Tucci riportata da Il Cittadino), non ho capito di cosa pensa di vivere questa città, quando saranno finiti i piccioli dei genitori e dei nonni. E i senesi li trovi a Taverne o Monteroni. Pensa semmai a come si sono espanse le città (non solo Siena), con cesure nette rispetto al passato, quartieri orripilanti e casettine bifamiliari o cubicoli in casermoni trincerati dietro siepi di piante improbabili: di quale “tradizione” andiamo cianciando?

  26. Anonimo scrive:

    Tranquilli, i nostri politici locali e nazionali sistemeranno tutto, ma proprio tutto

    • Groppone da Figulle scrive:

      o chissà da dove verranno, “i nostri politici”? Purtroppo ci sono mali endemici della mentalità italiana, che resistono ad ogni terapia, come il super batterio resiste agli antibiotici. Il problema di questo paese è che i politici sono lo specchio fedele della società civile che li elegge con il rito dei “ludi cartacei”, come direbbe il camerata Fantini. E sono zozzi almeno quanto lo è la società, in tutte le sue articolazioni. Purtroppo anche l’indignazione antipolitica è diventata una posa. Purtroppo aveva ragione d’Azeglio: “Gl’Italiani hanno voluto far un’Italia nuova, e loro rimanere gl’Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; […] pensano a riformare l’Italia, e nessuno s’accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro. … Il primo bisogno d’Italia è che si formino Italiani dotati d’alti e forti caratteri. E pure troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: pur troppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gl’Italiani”.

      • Anonimo scrive:

        Troppo semplice cosi, la colpa se la prenda chi li ha votati, di responsabilità ognuno le sue, ammesso poi che siano stati votati, no come renzino

  27. Ciesse(contradaiolo semplice) scrive:

    Domanda aperta a tutti quelli che hanno fatto notare che i senesi si scaldano solo quando li viene toccato il Palio?Voi di tanto fondamentale per la difesa di Siena cosa avete fatto?
    Spostando la polemica degli avvisi recentemente Nicchio(mostea ceramica)Torre(cavalli nel sole)Lupa(museo d’inverno)E Bruco ospitando un dibattito aperto hanno dimostrato che le contrade possono produrre cultura e Arte.
    Prima di parlare con stereotipi presi altrove,ignoranza in materia sarebbe meglio tacere.
    Le contrade non hanno bisogno di voi e vi sopravviveranno.

    • MaCheCeFrega scrive:

      Caro Ciesse, io nel mio piccolo a differenza di voi non ho votato quelli che sono la causa della distruzione di Siena, non sono andato al mare quando mi hanno detto di farlo e non continuo a difendere a spada tratta questi Signori. Sarebbe ora che vi svegliaste, anche se ormai penso che sia troppo tardi. La rabbia, l’onore, l’orgoglio e l’amore per la vs. citta (se lo avete) tiratelo fuori e protestate per tutto ciò che vi hanno portato via, ammesso che siate nelle condizioni di farlo. Poichè non lo farete mai, bene, continuate a bollire nel vostro brodo, vorrà dire che camperete tutti quanti con il Palio, 365gg l’anno. Ma d’altronde sono solo passati 800 anni da quando lo disse anche Dante Alighieri: “Tu li vedrai tra quella gente vana che spera in Talamone, e perderagli più di speranza ch’a trovar la Diana; ma più vi perderanno li ammiragli”

      P.S.: per la grammatica sarebbe “quando viene toccato loro il Palio” e non “gli”

    • antonio scrive:

      approvo in pieno. basta confondere il culo con le quarantore. cosa c’entra il disastro mps con il palio? sarebbe come dire: accidenti mi hanno rubato il portafoglio! ” e la risposta; ” e di cosa ti lamenti, a quello hanno ammazzato un parente”. personalmente io sono contradaiolo, amo il palio e le contrade e ho gridato nel muso a certa gente che ha distrutto siena il mio disappunto e per questo sono a posto con la coscienza e non voglio lezioni di moralità!

  28. leonardo scrive:

    sempre la stessa frase fatta: i senesi si svegliano solo se gli toccate il palio, del resto si fanno fare tutto senza protestare

    a questi sedicenti cavalieri del bene mondiale, ma se vi offendessero la mamma, voi rispondereste: si va bene, te mi hai offeso la mamma ma io prima c’ho da pensare al buco dell’ozono e il debito pubblico e la banca poi se ne riparla

    chi attacca il palio non ha idea di cosa sia, lo fa solo per attirare a sé attenzioni.

    • Anonimo scrive:

      Ha ragione, la frase spiega solo come il Monte non sia stato percepito come un simbolo della comunità, come il bene comune da conservare e tramandare alle future generazioni.

      • leonardo scrive:

        semplice, il monte è un pozzo di soldi, non controllabile da persone normali

        le contrade per fortuna sono realtà dove ognuno conta per 1 persona

    • CiaoneCompagni scrive:

      Siete dei poveretti. Finchè continuerete a pensarla così avranno vita facile quei Signori che con il “giochino” vi tengono buoni e a cui avete permesso di dilapidare in pochi anni una fortuna costruita nel corso dei secoli dai vostri avi. Ma per carità, se a voi sta bene così… Vedremo quando non ci sarà più nemmeno questo. Sogni d’oro.

  29. Marco Fattorini scrive:

    Un saluto

    Anch’io penso che non si possano “mischiare” i cazzotti ed il Monte. Assolutamente.

    Ma come ho avuto già modo di rispondere, in un commento su Facebook, ad un articolo de Il Santo … i senesi (per me), non devono assolutamente cercare molto lontano i veri “responsabili”. I veri “responsabili” di quello che è successo alla Fondazione e di quello che è successo al Monte.

    Nel mio personale ragionamento, cercherò di parlare sia del Monte, sia dei cazzotti. Visto che la comunità di Siena, essendo abbastanza circoscritta, è formata (più o meno), dalle stesse persone che direttamente o indirettamente, hanno permesso, la distruzione della Fondazione e del Monte, ed hanno partecipato, partecipano e/o parteciperanno in futuro giustamente ai cazzotti.

    Analizziamo quello che è successo, dopo la distruzione. Secondo me, purtroppo (con tutto il rispetto) “berciare nel muso” ad alcune persone…dopo (facilmente individuate, sempre dopo, come unici responsabili) non aiuta a risolvere il problema. E nemmeno a capirlo bene fino in fondo, sempre secondo me. Forse aiuta a scaricarsi dalla coscienza qualche “peso”, ma secondo me, non aiuta a risolvere il problema. Come il cazzotto dopo la corsa, giustissimo, non aiuta a tornare indietro nel tempo per cambiare, un risultato già ottenuto. “Salva l’onore” oppure aiuta “lo sfogo” e “la rabbia”. Però finisce li.

    Nessuna lezione di moralità. ma forse qualche sana autocritica e qualche approfondita analisi, sarebbe stata e sarebbe ancora più utile, per cercare di migliorare un futuro, un futuro incerto, che sembra molto più opaco, di quanto poteva sembrare 40-30-20 anni fa. Sia individualmente, in particolar modo per le giovani e giovanissime generazioni, sia per la comunità di Siena, in generale.

    Cercare di capire, come i valori di mutuo soccorso delle Contrade, possano essere travisati, confusi, ridicolizzati, ed offesi… come è stato riportato in un commento proprio qui in alto (Anonimo. 28maggio2016, 16,59). Cercare di capire i motivi e le cause, di un commento del genere, che forse potrebbe anche non essere isolato. A mio avviso, aiuterebbero a capire ancora meglio, cosa sia successo. A capire, cosa veramente sia cambiato. Cosa la popolazione senese, ha veramente accettato e condiviso. Quali valori sono “forse” stati persi e quali siano stati “forse”, invece, rapidamente acquistati.

    Il Monte ed i cazzotti, non sono paragonabili. Sono due cose differenti, slegate. Ma sono entrambi parte “fondante” del senese, sia di quello con la lettera minuscola, sia di quello con la lettera maiuscola. E riconoscere quelli con la lettera minuscola, forse aiuterebbe. Invece di cercare sempre, un capro espiatorio, esterno.

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