Eretico di SienaI voti ai 5 stelle, al Pd il legittimo impedimento ( e 4 Ps) - Eretico di Siena

I voti ai 5 stelle, al Pd il legittimo impedimento ( e 4 Ps)

Tornata elettorale davvero stimolantissima, quella dei Ballottaggi per i Sindaci 2016: l’unico dato univoco è l’avanzata tumultuosa dei pentastellati e la caduta verticale del Pd; nel frattempo, oggi è il 21 giugno – da questo blog e non solo tanto atteso – il giorno in cui Valentini Bruno sarebbe stato verosimilmente mandato a Processo. A sorpresa, però, arriva – preannunciata da Sunto – la richiesta di legittimo impedimento, avanzata dal legale del Sindaco, De Martino…

 

IL PD PERDE LE ELEZIONI

Inutile ripetere ciò che da domenica notte stiamo ascoltando o leggendo, a proposito del tracollo piddino (unica vittoria significativa, Milano: dove Sala deve ringraziare San Giuliano Pisapia, e comunque non ha stravinto come era invece previsto fino a due mesi prima).

Avevamo scritto, due settimane or sono, del voto di Torino, prevedendo la vittoria della brava Appendino: è un Sistema che finisce, quello dell’intreccio Partitone-bancona, con annessa Fondazione. A Torino l’hanno capito: un voto contro l’intreccio mefitico di cui sopra, e contro l’arroganza indicibile di Fassino. Uno dei pochi piddini esperti di politica estera e dotato di una certa cultura, ma parimenti fornito di un’ arroganza pari all’altezza.

Ricetta (esportabile), già scritta: un candidato ben preparato – meglio se donna -, sostenuto con piena convinzione (senza firmare la Carta-Casaleggio, NON firmata dalla Appendino), ed a Siena i pentastellati vincerebbero facile, date retta.

In Toscana, altro tracollo piddino (anche qui: Renzi non c’entra niente? E quel Parrini?); vorremmo sottolineare il caso della rossissima Sesto fiorentino, detta Sestograd: in cui non i pentastellati hanno vinto, ma i civici di autentica Sinistra, con il buon Falchi.

Ricetta (esportabile): in una città certo molto meno rossa di Sesto fiorentino, ma – almeno di facciata e di cabina elettorale – orientata a Sinistra, un candidato che si presenti esplicitando la sua appartenenza di campo, e radicandosi sul territorio, ha possibilità, molto concrete, di vittoria. Il Consigliere comunale Campanini, in questo caso, è già pronto a scaldare i motori.

Infine, il caso Grosseto e quello di Montevarchi: vince il centrodestra vecchia maniera, ma svincolato il più possibile dai Partiti (in sfacelo), con candidati che hanno il polso della città ed un profilo molto autonomo. Ricetta (esportabile): è necessario un candidato autorevolissimo, capace di pescare – con operazione antirenziana – nel popolo della Sinistra per bene (c’è anche quella per male, ebbene sì!).

In particolare, salutiamo con molto favore la grande vittoria (59%) di Silvia Chiassai a Montevarchi (zona “boscosa”, no?): un giovane medico che si batte da tempo – e con argomenti concreti – contro la politica di Rossi Enrico in Sanità, ma che ha evidentemente anche un suo, forte, radicamento sul territorio.

 

IL CASO RAGGI

Da par suo, il Pd che cosa fa? Autocritiche del tutto generiche ed inconcludenti, nessuno che si dimette, ed in più ci si continua a schierare, pancia a terra, con i poteri forti: per esempio, su Sienina, con Opera laboratori, in pista di lancio con la presentazione della nuova occupazione di suolo pubblico a fini di lucro privato (luglio ed agosto, Piazza Jacopo della Quercia), subito difesa a spada tratta dai blog piddini (poi ci si meraviglia che il proletariato di un tempo voti 5 stelle od altro ancora: continuate così, andrete lontano…).

In più, c’è il travagliato rapporto con la Giustizia; prima di arrivare al Valentini Bruno, giova sottolineare un elemento di questa tornata elettorale, romano in particolare: la veemente denuncia piddina del Curriculum vitae della candidata pentastellata Virginia Raggi (con una “dimenticanza” certo pesante, per la Raggi, ma da autentica barzelletta rispetto ai fasti di Buzzi e Carminati), a tre giorni dal voto. Anche se evidentemente non è servito a niente, i piddini hanno fatto bene, a farlo, perché gli estremi c’erano: però hanno perso – e per sempre – la loro ipocrita verginità da garantisti pelosi. Nessuno in futuro potrà mai più accusare i grillini (o chiunque altro), di avere un atteggiamento giustizialista, di andare a spulciare le virgole nei Cv altrui, dopo quello che il tandem Orfini-Giachetti (con l’assenso del duo Renzi-Boschi, si immagina) ha fatto a Roma, a 72 ore dal voto(!).

 

VALENTINI IMPEDITO

Quanto a Sienina, il bisindagato Valentini Bruno ha tanta voglia di uscire lindo lindo dalla vicenda di Monteriggioni: però nelle interviste, in modo dettagliato, non ne parla mai (anche perché nessun “giornalista” gliene chiede conto, per Zeus); e quando si arriva al dunque, quando arriva il redde rationem davanti ad un Giudice terzo, ci si accorge all’ultimo momento che il proprio avvocato, De Martino, è impegnato altrove (guardare l’agendina prima, no?).

A Catanzaro, in particolare (ci doveva essere anche il Superavvocato De Mossi, ma lui non c’è andato…); se ne riparlerà il 9 settembre, dunque: il bisindagato si farà la sua scorpacciata di Palii, e ce la farà fitta anche a vedere i tabernacoli della Festa della Madonna.

Tutto ok, ci mancherebbe (fino a prova contraria): basta poi non piangere sul latte versato (riferito al Pd). E non esagerare nel prendere per il culo: un pochino sì, ma con giudizio; gente con l’anello al naso, purtroppo, a Sienina ce n’è davvero tanta. Tantissima.

Ci piace pensare, però, che anche gli omini degli orti – di fronte a cotanti comportamenti – smettano di preoccuparsi solo dei pomodori che avrebbero bisogno di più sole, e si inizino a preoccupare – come nel resto della Toscana – dei loro figli e nipoti…

 

Ps 1 La Lega (che domenica, da par suo, ha clamorosamente conquistato un altro feudo ex rosso, Cascina) organizza per domani mercoledì 22 un incontro sulla delicata situazione di Pantaneto: al 158 della stessa Via, alle 18, dunque se ne parlerà.

Ps 2 Domenica il dominus del Corriere fiorentino, Paolo Ermini, in un pezzo in parte anche condivisibile su David Rossi, verso la fine dello stesso ha tirato fuori la “furia distruttrice” dei bloggers senesi. Il Santo e Bastardo senza gloria, da par loro, hanno già scritto; che aggiungere?

Che effettivamente noi, almeno in piccola parte, qualche minuscolo merito nel fare cadere i vari Mussari, Mancini, Minucci, Ceccuzzi et alii, ce lo possiamo intestare. Quantomeno, abbiamo informato i cittadini interessati su certi aspetti di quel “groviglio” che altri incensavano.

Lui, l’Ermini, pur con una corazzata al suo comando (rispetto a noi), nemmeno ci ha provato. Sarà per la prossima volta, magari…

Ps 3 Si è ritirato il candidato Rossi, all’Università: chi sarà avvantaggiato, dal suddetto ritiro (prevedibile)? Vediamo domani che cosa succederà, con grande interesse.

Ps 4 Non vogliamo eludere la questione del promesso bagno ereticale in Fonte Gaia, se Valentini avesse spoggettato giugno 2016 (stamattina in tre me l’hanno chiesto, davvero complimenti alla memoria!); diciamo che il tutto era legato all’esito di oggi, dunque anche noi ci avvaliamo del legittimo impedimento, e rimandiamo a settembre…

29 Commenti su I voti ai 5 stelle, al Pd il legittimo impedimento ( e 4 Ps)

  1. anonimo scrive:

    Caro professore
    Questa storia di Milano è la vittoria di Pirto. Da dove mi trovo Milano è considerata la Banlieu d’Italia , quindi una citta persa definivamente, conviene lasciarla suo destino
    perché oramai è un peso per il popolo italiano.
    Un saluto da Zurigo

  2. Massimo Grisanti scrive:

    A Siena i 5 stelle non ci sono.
    Il PINASSI, nei fatti, appare essere il bilanciamento del catamarano Valentini.
    Nessuna opposizione con gli attributi è mai stata fatta dal Pinassi.
    Perché Pinassi forse se lo è scordato, ma è un Pubblico Ufficiale a cui compete denunciare i fatti che odorano di fumus.
    Quanti ne ha denunciati, il Pinassi, alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti?
    Risponda, e non evasivamente.

  3. Eretico scrive:

    Due cosette stimolanti: sulla Nazione di oggi, una Assessore (a) ritratta in posa “brindisino”, in tre o quattro foto; indovina indovinello: chi potrebbe mai essere? Vediamo un po’, pensiamoci tutti quanti insieme…

    Secondo: il buon Massimo Grisanti scrive – sul blog di P. Piccini – che la Gup che deciderà, il prossimo 9 settembre, se mandare a Processo Valentini Bruno, avrebbe fatto la sua pratica in un noto studio legale senese, e Grisanti chiede legittimamente di approfondire.
    Noi lo faremo, perché se questo studio coincidesse con quello dell’avvocato De Martino – legale del Sindaco – la cosa non potrebbe/dovrebbe passare inosservata.

    L’eretico

    • VEDO NERO scrive:

      L’unica speranza che tutti quei brindisi diano alla testa a ‘miss brindisino’ e cominci a svelare tanti altarini di sua conoscenza a comiciare dall’operato della ‘mascotte’ Valentini; ‘in vino veritas’ non si dice così? Intanto panico tra gli omini degli orti, comincia l’estate, pioverà di meno e dovranno annaffiare spesso i loro tesori. Per il resto tengono duro, fedeli alla linea, fino alla fine.

      • viva la sincerità scrive:

        questa va raccontata
        stamani chiama una donnetta (dell’orto, ovviamente) e mi fa “quando si pole venì a firmà pel referendumme ??”
        e io “signora a quale raccolta firme si riferisce ‘ perchè al momento sono in corso diverse campagne referendarie…”
        e lei….(mi ci scappa da ride anche mentre lo scrivo) : “ooohhh nini o che a sapè !!!!! me l’hanno detto DAL PARTITO !!! un lo so mica quale devo firmà ! me lo dissero al circolo l’altra sera, io verei anche a firmà ma un la fate tanto lunga !!!”

        pora siena (e dintorni)

        • VEDO NERO scrive:

          Sarebbe stato da risponderle: si tratta del referendum per un rinnovamento globale dei rapporti trai cittadini italiani tramite la rottamazione delle mogli vecchie e per ‘par condicio’ dei mariti usurati. Forse avrebbe firmato anche molto volentieri.

  4. Ascanio scrive:

    Ottima analisi del voto da parte dell’Eretico. A me pare che anche il Pd (basta leggere La Martinella) sia rassegnato alla sconfitta, che il Valentini fa di tutto per rendere più sicura. Resta un problema di leadership per l’opposizione: De Mossi, Pinassi, Eugenio Neri? Questa fantomatica donna?

    • Capitan Harlock scrive:

      Allora speriamo nell’avv De Mossi, al resto dei citati va reso l’onore delle armi e un plauso alla volontà. Certo che a Siena è dura fare opposizione ma sinceramente, anche sulla scia della politica nazionale, mi aspettavo di più.

  5. VEDO NERO scrive:

    Proporrei un candidato a cretino della prossima settimana e cioè quell’assessore che ha deciso di distruggere un’aiuola, un marciapiede e un passaggio pedonale per costruirne nello stesso posto uno leggermente più grande. Tutto questo all’incrocio di Via Fiorentina-Uncinello. Ma c’era proprio l’urgenza di quest’opera? Soldi buttati via.

  6. stefano scrive:

    Premetto che non ha niente a che vedere con l’argomento.
    Mi auguro che l’Italia vinca gli europei di calcio ma ho visto il calendario e sono un po’ preoccupato…il nostro Sindaco ha fatto qualche ordinanza che vieti festeggiamenti in Piazza già da lunedì prossimo? Probabilmente lui non sa cosa potrebbe accadere, quindi vi chiedo cortesemente di ricordarglielo. Grazie

  7. Massimo Grisanti scrive:

    PINASSI, perché non replica?
    Che fa scappa?

  8. Un terrone a Siena scrive:

    Caro Stefano, allora se lunedì l’Italia vince, bisogna stare tutti buoni e zitti, e voi il 2 luglio potete fare il cazzo che vi pare a qualunque ora e in qualunque forma? Vi meritate la fine che avete fatto, ringraziate i turisti ed i terroni come me se vi arrivano ancora un po’ di soldi in cassa buffoni

    • Elvetico scrive:

      È proprio così e se non ti va bene puoi andare ad Acquapendente o a sud del Chiarone. E poi di lilleri ne avete avuti da noi così tanti( senza riuscire a farci niente di buono) che sarebbe l’ora di cominciare a restituirli

    • foloso scrive:

      Non c’è che dire un commento che trasuda buon senso ed educazione : e cmq rappresenta lo specchio della situazione attuale. Lo totale inconsistenza dell’amministrazione comunale ha prodotto il “tutti contro tutti” . In città si respira , ormai da tempo, un insopportabile clima di guerriglia latente alimentato dal degrado morale, culturale e dalla TOTALE ASSENZA dei soggetti preposti al governo della città stessa e del suo ordine pubblico.

      • Auguri scrive:

        Il nome dice già tutto: “cosa vuol dire foloso? In effetti, il termine non si trova, nel pur monumentale Devoto-Oli, il che è tutto dire; il “foloso”, dunque, è una sorta di versione senese del più conosciuto “ganzo”. Eretico di Siena 27 Ottobre 2011

        Se siamo arrivati a questo punto è anche per colpa dei “folosi senesoni”, dei “ganzi” come te che continuano, nonostante tutto quello che vi hanno portato via (e ancora non è finita), a sostenere certi personaggi. Ma vi volete svegliare e dare un calcio nel sedere a certa gente? La libera Inghilterra ha scelto di non credere più in questi politicanti e burocrati di m..a che stanno con il culo bello caldo a Bruxelles a decidere le sorti di altri paesi (te devi importare l’olio, i pomodori, e altre schifezze da Tunisia, Marocco, ecc..). Voi avete sempre e solo la testa al Palio (ma prima per la gioia di questi signori c’erano anche Mens Sana e Robur) e grazie a questo vi hanno portato via tutto. Almeno Cameron (David, il primo ministro inglese, non James il regista del Titanic, anche se data la situazione di Siena sarebbe più adatto) ha avuto il buon gusto di dimettersi poche ore dopo la sconfitta. Qui c’è gente che ha combinato di molto peggio e sono ancora tutti lì, a riciclarsi con i nuovi “gazzillori” alla Renzi grazie al vostro incondizionato sostegno. Il caso raccontato da “viva la sincerità” è l’esempio calzante del cittadino medio senese. “Oh, me l’ha detto il partito o il sindacato” e io eseguo. Se mi dicono di buttarmi nel pozzo lo faccio perchè me l’hanno detto loro. Il problema è che nonostante la crisi generale a Siena la pancia delle persone è sempre troppo piena. Quando forse comincerete a “sentire la fame” (che non è sempre e solo quella di cibo) allora forse vi sveglierete, ma sarà ormai tardi. Auguri, popolo, continuate a cercare la Diana. Sogni d’Oro

        “Tu li vedrai tra quella gente vana / che opera in Talamone, e perderagli / più di speranza ch’ha trovar la Diana; / ma più vi perderanno gli ammiragli» Purgatorio Canto XIII

        «E io dissi al poeta: Or fu già mai / gente sì vana come la sanese? / Certo non la francesca sì d’assai!». Inferno, Canto XXIX

        • foloso scrive:

          Un te n’avè a male ma…..delle due l’una …o non capisci l’italiano o non capisci….
          Rileggi quello che ho scritto , rileggilo un paio di volte , respira e poi valuta bene CHI , per me, E’ il VERO RESPONSABILE.
          Ciao cisi.

    • Duccio scrive:

      caro terrone a Siena ma a casa tua non ci vai mai? un ti ci vogliono?
      consiglio parti per tempo e fai tutti i festeggiamenti che vuoi, ma a casa tua

    • Pietro il Totto scrive:

      No,no venite pure a “festeggiare”l’Itaglia lunedi tutti briachi e strafatti come siete abituati ad “albergare” Pantaneto,dai:la gente non aspetta altro!

      Poi però,se vi porterete addosso per qualche giorno le conseguenze,che problema c’è?

      Non siete in grado di difendervi,vero?non parrebbe,la Storia “notturna”qui a Siena parla per voi,cari TROIAI!

      P.s.Siete a Siena per fare vacanza,al confino stile mafiosi pentiti,oppure per studiare,visto fate tutte le sere le 4 tra canne,drinkini e pisciate per strada?

      P.p.s ricordatevi,ma più che altro ricordatelo ai vostri genitori,di essere Italiani anche quando avete da pagare le tasse,visto che siete a carico nostro sin dai tempi della Cassa del Mezzogiorno.

  9. VEDO NERO scrive:

    Non voglio offendere nessuno, ma questi litigi terroni-non terroni mi sembrano simili ai capponi di Renzo Tramaglino. Sono del parere che dovremmo essere uniti invece di litigare, nel Mezzogiorno hanno fatto diversi casini, ma mi sembra che anche i nordisti siano da meno, quindi vediamo di favorire le persone oneste o del sud o del nord o del centro, l’isolazionismo è un grave errore e divisi si perde. Se guardiamo la nostra Storia è stato proprio la divisione in tanti staterelli che l’Italia ha contato poco nel passato, molto meno di ora comunque. E poi la cultura come si fa a pensare che il sud ci ha regalato tante persone che hanno onorato l’Italia, come il nord o il centro, quindi dimentichiamo le divisioni, discutiamo, mediamo, siamo onesti con noi stessi e con gli altri, ma mai divisi, butteremmo il bambino con l’acqua sporca e basta.

  10. Fede Lenzi scrive:

    Premesso che il terrone a Siena potrebbe essere giusto un provocatore, sono basito dal livore che viene fuori, veramente incredibile. Quando ero all’università alcuni studenti fuori sede mi parlavano della totale chiusura dei senesi nei loro confronti, ma nonostante questo ho sempre pensato che nella maggior parte dei casi fosse un muro contro muro. E che intelligenti e dementi (in senso latino) fossero equamente divisi. Di anni ne sono passati tanti, all’epoca era la Siena d’oro, ora un po’ meno, ma il “dagli al terrone” non tramonta mai. E tra qualche giorno danno i cavalli…

  11. Spartaco Mennini scrive:

    Ora che l’Inghilterra e’ uscita dalla Europa a chi si rivolgera’ Stefano Bisi per fare ufficialmente riconoscere il GOI. ?

  12. VEDO NERO scrive:

    Comunque caro ‘Un terrone a Siena’ non averla a male, ma sei un bischero, perché offendi una Città che ti ospita e ti tratta bene, se vince l’Italia (difficile) festeggerò anch’io, se sei universitario studia e parecchio, se sei di quelli che fanno le nottate fino alle 4 vedi invece di smettere e andare al letto presto. Il 2 di luglio chi ha vinto avrà diritto di festeggiare perché ‘chi perde non cogliona’. Io ce ne ho 9 su dieci che mi vanno bene, quindi ho buone possibilità di festeggiare anch’io.

  13. Massimo Grisanti scrive:

    PINASSI
    Assente
    PINASSI
    Assente
    PINASSI
    Assente

    Ma questo PINASSI esiste od è l’ologramma del VALENTINI?

    PINASSI, teme di aver fatto un po’ di omesse comunicazioni di reato?
    Pensa di stare a fare il Consigliere comunale e di non assumersi le responsabilità, anche di denuncia?

    Eppure, PINASSI, io l’ho chiamata nominalmente, e di recente, a fare una denuncia per usurpazione di pubbliche funzioni quando il dirigente dell’UTC si è arrogato le attribuzioni del Consiglio comunale. L’ha fatta almeno questa?

  14. margh. scrive:

    Un commento breve su Raggi e pentastellati. Voglio il reddito di cittadinanza.

  15. Michele Pinassi scrive:

    Gentile Grisanti,non ricordo di aver mai avuto da lei un input di alcun genere che desse il LA’ ad una mia azione ispettiva, ne di averla mai vista ad un nostro Meetup o ad uno dei nostri eventi organizzati a Palazzo Patrizi. Se poi si riferisce ai suoi “esposti” inviati via email in copia a tutti i Consiglieri comunali senesi, Le rispondo che per ovvi motivi non ho ritenuto opportuno intervenire in sovrapposizione alla Procura della Repubblica.
    Riguardo poi alle attività del M5S di Siena la invito a visitare il link http://www.siena5stelle.it anticipandole inoltre che a breve avviero’ un’azione ispettiva riguardante i Lavori Pubblici avviati dalle precedenti amministrazioni e la gestione degli appalti nei servizi pubblici.
    Inoltre, se Le può interessare,nel mese di settembre abbiamo in programma una serie di eventi che termineranno il 30 con quello riguardante il Referendum sulle Riforme Costituzionali ed a cui presienzieranno il Presidente Onorario della Corte di Cassazione Giudice Ferdinando Imposimato, il Senatore Vito Crimi ed il parlamentare europeo Fabio Massimo Castaldo, oltre che essere in attesa della disponibilità dell’ On Di Battista.

    • Massimo Grisanti scrive:

      Gent.mo sig. Pinassi,
      mai le sue denunce, se fatte, si possono sovrapporre alle iniziative della Procura della Repubblica perché Lei, quale pubblico ufficiale, non ha compiti d’indagine, ma solo obblighi di notiziazione.
      Pertanto Lei, con il suo intervento, non solo ha manifestato la sua ignoranza in tema, ma addirittura ha confessato di aver omesso, contrariamente a quanto Le si impone, la denuncia alla Procura della Repubblica di quanto venuto a Sua conoscenza in ordine a ciò che ha da me ricevuto.

      OVVIAMENTE procederò a denunciarla per omissione d’atti d’ufficio.

      Si legga quanto sotto.

      Affinchè sorga l’obbligo suddetto, la cui ratio è quella di consentire all’autorità giudiziaria di promuovere l’azione penale, è necessario che la conoscenza del fatto criminoso avvenga nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio e quindi “in concomitanza o a cagione delle funzioni espletate” (Cass. n. 8937/2015; Cass. n. 26081/2008) e comunque “in dipendenza dell’attività svolta” (Pret. Ragusa, 7.10.1996). Se però il pubblico ufficiale o incaricato d ipubblico servizio “abbia notizia del reato in situazioni differenti, l’obbligo cessa e al suo posto sorge la facoltà di denunciare propria di qualsiasi cittadino” (Cass. n. 3534/2008).

      La notizia di reato può essere acquisita anche in modo indiretto, ossia non basato sulla percezione immediata del fatto ma derivante da dichiarazioni di altri soggetti o da documenti. Secondo la giurisprudenza, anche una denuncia contenuta in uno scritto anonimo, pur se non può essere utilizzata probatoriamente, può e deve, in virtù del principio di obbligatorietà dell’azione penale “costituire spunti per l’investigazione del pubblico ministero o della polizia giudiziaria al fine di assumere dati conoscitivi diretti a verificare se dall’anonimo possano ricavarsi gli estremi utili per l’individuazione di una valida notizia criminis” (Cass. n. 4329/2008). Allo stesso modo una “denuncia irrituale”, considerata perciò alla stregua di una denuncia anonima, anche se scritto di per sé inutilizzabile, è tuttavia “idonea a stimolare l’attività del p.m. o della polizia giudiziaria al fine dell’assunzione di dati conoscitivi atti a verificare se da essa possano ricavarsi indicazioni utili per l’enucleazione di una notitia criminis suscettibile di essere approfondita con gli strumenti legali” (Cass. n. 25932/2008).

      Perché possa sorgere l’obbligo di comunicazione è sufficiente che il pubblico ufficiale ravvisi nel fatto il fumus di un reato.

      Ciò che conta, in sostanza, è la conoscenza di un fatto storico, il quale, delineato nei suoi elementi essenziali, sulla base delle nozioni proprie del soggetto qualificato, integri, anche secondo una valutazione approssimativa, gli estremi di un reato, mentre non compete al soggetto qualificato venuto a conoscenza del fatto, il compito di decidere se lo stesso è punibile o meno o si riveli infondato: purché “presenti gli elementi essenziali di un reato” deve denunciarlo “non essendo indispensabile che la notizia di reato si riveli anche fondata nel successivo sviluppo procedimentale” (Cass. n. 8937/2015). Presupposto del concretizzarsi dell’obbligo di riferire è, dunque, “l’esistenza di una notizia di reato che, pur non necessitando la certezza o anche il dubbio circa l’esistenza dello stesso, deve essere riconducibile ad una fattispecie illecita – mentre – i giudizi di valore complementari al ‘fatto tipico’, vale a dire antigiuridicità e dolo, competono in via esclusiva all’autorità giudiziaria” (Cass. n. 12021/2014). Ciò non toglie che, laddove il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, di fronte alla segnalazione di un fatto avente connotazioni di possibile rilievo penale, “disponga i necessari approfondimenti all’interno del proprio ufficio, al fine di verificare l’effettiva sussistenza di una ‘notitia criminis’ e non di elementi di mero sospetto”, non è integrato il reato di cui all’art. 361 c.p. (Cass. n. 12021/2014; Cass. n. 37756/2014).

      Allo stesso modo, l’obbligo sorge allorquando una pluralità di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio venga a conoscenza contemporaneamente (o in tempi diversi) della notizia di reato. Il dovere della denuncia grava autonomamente su ciascuno di loro, salva la facoltà concessa dal terzo comma della disposizione in esame, di redigere e sottoscrivere un unico atto.

      Quanto alla condotta punibile, l’omissione di denuncia si consuma anche con il semplice ritardo. Il secondo comma dell’art. 331 c.p.p. richiede, infatti, che la notizia venga trasmessa “senza ritardo”: criterio generico da intendersi verificato, integrando il delitto di omessa denuncia, allorquando la dilazione nella comunicazione della notizia di reato, fondata o meno che sia, incida negativamente sulla pronta persecuzione del reato, non consentendo al pubblico ministero qualsiasi iniziativa a lui spettante (Cass. n. 14465/2011).

      La denuncia va presentata direttamente all’autorità giudiziaria o, con effetto liberatorio, “ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne” (cfr. art. 361 c.p.), intendendosi per tale “oltre a quella di polizia giudiziaria, un’autorità che abbia col soggetto un rapporto in virtù del quale l’informativa ricevuta valga a farle assumere l’obbligo medesimo in via primaria ed esclusiva”, come nel caso delle organizzazioni di tipo gerarchico, “che vincolano all’informativa interna, riservando a livelli superiori i rapporti esterni” (Cass. n. 11597/1995).

      P.S. Non è necessario venire alle vs. manifestazioni o studi per informarsi sulle ricadute delle riforme elettorale e costituzionale. Nè la partecipazione dei soggetti da lei citati a codeste manifestazioni aggiungono alcunché a chi ha davvero voglia di documentarsi e capire. Servono soltanto alla visibilità Sua.

  16. Massimo Grisanti scrive:

    e ovviamente decuncerò IMMEDIATAMENTE anche tutti gli altri consiglieri comunali e pubblici ufficiali che non hanno provveduto ad informare la Procura della Repubblica.

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