Eretico di SienaSprofondo Mps: le cose che non tornano (ed i sempre verginelli) - Eretico di Siena

Sprofondo Mps: le cose che non tornano (ed i sempre verginelli)

- 06/07/16

Lo sprofondo Mps fa tornare Sienina sulle prime pagine dei giornaloni, con i soliti contorni di interviste e discettazioni varie: difficile presentare, al resto dell’Italia, una città che vive di feste su feste, ed intanto, tutto intorno, le crolla il pilastro economico-finanziario. Cose strane, comunque, ce ne sono, in questo sprofondo Mps di inizio luglio: vediamo di scriverne un po’…

 

UN BONUS CHE PUZZA

Poco sottolineato, questo aspetto, dai commentatori nazionali (sui locali, inutile scrivere): solo poche settimane or sono, tutti i dipendenti Mps hanno ricevuto, dopo anni di forzata astinenza, un premio-produzione, ed abbiamo assistito anche ad un abbassamento dei tassi del Piano-casa. Non ce ne poteva essere uno – fra i montepaschini -, che non fosse contento, e che non pensasse che quello era il segnale che – al di là dei proclami – forse qualcosa stava davvero cambiando, ed in meglio.

Dipoi, la doccia fredda, gelata di questa settimana (oggi – per ora – le cose vanno decisamente meglio).

Qualcuno targato Mps, insomma, dovrebbe pur dire qualcosa NEL MERITO di questo aspetto, no?

 

REPUBBLICA FA LO SCOOP

Altra cosetta da sottolineare: lo scoop – che tale è! – di Andrea Greco, concernente la lettera dell’Europa con l’ammonimento sui non perfoming loans da smaltire quanto prima (mission impossible, peraltro).

Partendo dal presupposto – per questo blog sacro – che uno scoop è uno scoop, resta una domanda: perché proprio “Repubblica”? Proprio il quotidiano più vicino al Pd (dopo l’Unità, che ormai fa tenerezza), proprio il quotidiano della famiglia De Benedetti, che ai tempi di Mussari e di Profumo, prima di scrivere in modo vagamente critico di Mps, aspettava che partissero tutti gli altri, ebbene proprio loro partono lancia in resta? La cosa un pochino puzza, ci sia consentito scriverlo.

Ci preme sottolineare l’incoerenza con il passato (come fatto anche da Bastardo senza gloria nel pezzo di ieri), anche prossimo; nell’attesa di sondare le prossime mosse del quotidiano della famiglia della fu Sorgenia…

 

IL MISTIFICATORE RENZI

Siamo tutti nelle mani di Renzi (sic): che alla fine salverà, iniettando capitali pubblici (“Padoan bonds”), la banca ex senese, e poi cercherà di assumere le pose da salvatore della Patria.

Nella Direzione nazionale del Pd di lunedì, questo signore ha avuto la sfacciataggine di ricordare a tutti che lui la campagna per le primarie la concluse proprio a Siena, e non a caso; si dà il caso che anche noi fossimo lì, insieme ad un Franchino il Ceccuzzi che se lo godeva a pieni polmoni: ebbene, è esattamente da quel momento al Palasport, che lo scrivente – dopo avere avuto qualche dubbio – capì di che pasta era fatto lo statista di Rignano. Renzi su Mps voleva fare il rottamatore, in quell’occasione: ma fu soprattutto ambiguo ed elusivo, elusivo ed ambiguo.

Di certi poteri – lo si è capito benissimo in seguito – aveva dannatamente bisogno, per portare a compimento la sua scalata al potere.

 

VALENTINI: LE ULTIME PAROLE FAMOSE

“…l’immagine della festa e della città di Siena si è scrollata di dosso le brutte pagine legate a Mps”: Valentini Bruno – in attesa di Rinvio a giudizio – dice questo durante la conferenza stampa prepaliesca, autopresentandosi – come sempre – nelle vesti del verginello che ai tempi di Antonveneta non c’era (non contava molto, giusto, ma era parte integrantissima del Sistema Siena: se le ricorda le foto che l’ottimo Bisi Stefano gli dedicava in continuazione, in tutte le pose?); tempo un paio di giorni dalle improvvide esaltazioni valentiniane, e Siena torna a catalizzare su di sé l’immagine della mala gestio bancaria nazionale. Basterebbe una cazzata come quella tirata fuori da Valentini Bruno, con la sua ansia da “scampato pericolo” (grazie a lui, si capisce), per rassegnare le dimissioni. Invece dobbiamo aspettare i biblici tempi della Magistratura: e vabbè, dai…

 

COMMISSIONE DI INCHIESTA MPS

Mandata giusto stamattina la liberatoria alla Commissione di inchiesta regionale su Mps, davanti alla quale avevamo conferito qualche mesetto or sono; non sappiamo a cosa arriverà la suddetta Commissione, ma se chi di dovere saprà fare buon uso di ciò che è stato detto da alcuni (non solo dallo scrivente, sia chiaro), i miliardi di euro bruciati non torneranno di certo, ma almeno si potrà arrivare a qualcosina (chi si accontenta gode): evitare che certi figuri – qualcuno dei quali è anche andato ad interloquire con la Commissione stessa! – osino ripresentarsi come verginelli.

Siamo davvero – come mai prima – sull’orlo del precipizio: oggi più che mai bisogna che l’opinione pubblica (quel 30% di interessati, che magari con il bail in aumenteranno) sappia fino in fondo chi difendeva Antonveneta, e chi rischiava le chiappe per dire che era un errore madornale da cui non ci si sarebbe più ripresi. Meno male che verba volant, sed scripta manent…

 

Ps All’insegna della Siena valentiniana che ha voltato pagina, godiamoci questo esposto della società “Mondomostre” all’Anac dell’ex Pm Raffaele Cantone sulla Gara d’appalto sul Santa Maria.

Premesso che Cantone non ha poteri diretti di sanzione, vediamo cosa succederà: chissà che non si capisca, anche a livello documentale, come vanno le cose oggi in città…

40 Commenti su Sprofondo Mps: le cose che non tornano (ed i sempre verginelli)

  1. Mario scrive:

    La verità è che se il Monte dei Paschi di Siena fosse stata un’azienda normale avrebbero portato i libri in tribunale ed avviato la procedura fallimentare!!!

    • Anonimo scrive:

      Che stupidaggine: mps ad oggi non è insolvente, e quindi se fosse come dici tu “un’azienda normale” non dovrebbe portare i libri proprio da nessuna parte. Il suo problema è proprio quello che, come tutte le banche, “non è” un’azienda normale, e quindi è soggetto a norme prudenziali più stringenti di quelle che che tu chiami “aziende normali”.

  2. bankor scrive:

    caro eretico, tutto vero su mps,
    ma vogliamo anche dire che queste letterine provenienti dal nord europa, a questo punto hanno anche rotto le scatole!
    perchè se non lo diciamo significa che non abbiamo capito un gran chè su come funziona il sistema e dunque le macerie lasciate dall’attuale classe dirigente rischiano di rimanere tal quali per secoli!

    • Roberto scrive:

      Infatti. Perché un piano concordato qualche mese fa con la BCE, di 5.5 mld da recuperare in 3 anni, diventa di 10 mld? Purtroppo nella Vigilanza della BCE, non conta Draghi, ma i tedeschi. E c’è una parte della Germania che auspica il botto in Italia per staccarsi definitivamente dal sud Europa……

  3. anonimo scrive:

    Io non so cosa succederà alla banca, una cosa è certa dopo diversi tentativi d salvataggio, siamo punto e a capo.
    Personalmente applicherei il bail in, perché non è giusto che la collettività si accolli anche un solo centesimo, togliendolo a chi non arriva a fine mese.
    In fondo è un’azienda privata e non vedo nessun motivo che la si debba difendere.
    Oppure se la si difende si deve dfendere anche l’ultimo artigiano.
    Tutto sommato il bail in è una legge equiibrata, difende gli ultimi, chi ha risparmi sotto i centomila euro e qualche obbligazionista senior. Gli altri non hanno scuse, sanno che se uno investe può perdere o guadagnare.
    Dici professore che si sono anche premati? Su che base? Allora le cose vanno bene?
    Quindi lo stato stia fuori e lasci vivere quelle banche che sanno fare.

    • Bankor scrive:

      la banca non è un’azienda privata come le altre caro il mio anonimo da Zurigo e il bail-in è una legge anticostituzionale votata da cialtroni

      • anonimo scrive:

        Una S.P.A. è una società privata e basta, i guadagni sono stati spartiti ed ora non ci sono più. Devi spiegarmi perché un cittadino che non ha ricevuto benefici deve rimettere il suo denaro a favore di chi ha creduto che una s.p.a fosse una certezza.
        E poi la costituzione tutela il risparmio ma a certe regole. Non potrà mica tutelare chi compra prodotti finanziari anche se a basso rischio. Semmai potra tutelare i soldi contanti, ma anche questi fino ad un certo limite in fondo un deposito e sempre un prestito. Quindi tutelati i più deboli e fino centomila euro è anche troppo.
        Chi ha di più si paghi un consulente. E se perde perde. Questa e la Borsa, o i borsini, o il mercato secondario. Insomma i titoli sono una scommessa, si punta dieci per prenderne undici . Se uno a paura di perdere non compra niente dato che non l’ha ordinato il dottore.

        • bankor scrive:

          Strano che a zurigo non ti abbiano spiegato il ruolo della banca nella società capitalistica:

          raccolta del risparmio e il reimpiego dello stesso attraverso la legge dei rendimenti decrescenti con l’effetto di moltiplicatore monetario

          quindi prima di venire a fare la lezioncina ai noi comuni mortali prova a chiedere al tuo consulente di fiducia svizzero cosa succederebbe, nel mondo, se le S.P.A. dove depositi i tuoi risparmiucci dovessero chiudere i battenti

          • anonimo scrive:

            Caro Bancor
            Nessuna acredine personale e ti dirò. Nulla di personale cntro nessuno. Solo che feci una scelta diversa, me ne andai perché non condividevo il sistema. E questo mi costo grande dolore. Forse dovevo rimare e lottare? Non fa perte del mio caratere.
            Preferisco stare con persone che capiscono alla prima e non dare ripetizioni.
            Se preferisci che si perpetui il sistema fai pure, tutte le decisioni che prenderanno per me saranno indifferenti. E sono contento per te.

      • Edoardo Fantini scrive:

        Dove hai letto che l’anonimo è di Zurigo? Uno dei “misteri” del blog…

    • Anonimo scrive:

      Quindi il pensionato che ha la colpa di aver risparmiato è giusto che perda le obbligazioni della banca, che rendono anche poco, e che quando sono state sottoscritte non rientravano fra i risparmi divenuti poi aggredibili dal 1 gennaio. Ho detto giusto?

      • A.B. scrive:

        Immagino sappiate che i pronti contro termine sono prodotti strutturati con obbligazioni del monte paschi. A occhio anche gli avventurieri dei pct perderebbero i loro soldi.

        • VEDO NERO scrive:

          Ma chi è quel pazzo che ora fa i PCT con i tassi al ribasso? Operazione sbagliatissima in partenza. Se uno ha la fortuna di avere un discreto gruzzolo di soldi, attualmente è meglio il materasso oppure comprare oro, bene rifugio, metterlo in una cassetta di sicurezza e aspettare che ce ne sia bisogno.

    • Anonimo scrive:

      Caro anonimo bailinista, magari l’ultimo artigiano ha messo quattro soldi nelle obbligazioni mps, quindi difendendo mps difendi anche l’ultimo artigiano.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Se falliscono le banche fallisce una nazione intera e quelli che non arrivano a fine mese si scorderebbero anche l’inizio di quel mese …
      Nel ’29 le banche furono lasciate fallire, come lei suggerisce, e con un miliardo di marchi non si prendeva più neppure l’autobus.
      La lezione del 1929 era stata recepita nella nostra legge bancaria del 1936, poi però è arrivata l’Europa, la finanza creativa, la speculazione finanziaria selvaggia e tante altre belle amenità tipo il bail in.
      La verità è che in nome di un’idea di Europa, che purtroppo – spiace dirlo – non esiste, abbiamo via via abdicato a quasi tutti i nostri principi, rinunziando nel contempo anche alla nostra identità di popolo.
      E per cosa?

      • Marco Burroni scrive:

        Scusi, cosa c’entra l’Europa con la gestione scriteriata di MPS degli ultimi 10 anni? I problemi del Monte non li ha creati l’Europa, i responsabili sono tutti italiani e ben noti a chi segue questo blog.
        Le banche vanno salvate si, ma perchè la collettività si deve accollare le perdite? c’è tanta gente che ha guadagnato quando le cose andavano bene, ora che sono andate male perchè non dovrebbero rimetterci?

  4. Capitan Harlock scrive:

    Commento laconico e stringato: così come è ora, cioè priva di reazione, di stimoli e di rinnovamento questa città NON merita di riprendersi,così statica, senza tirare fuori gli attributi NON nè ha il diritto.
    Come avrebbe detto la mi nonna (e come dice Il Santo)…PORA SIENA.

    • Roberto scrive:

      è stato sempre così. La politica del panem te circenses ha prodotto tutto ciò. Ma finito il panem, il risveglio è drammatico. Resta solo il Palio

      • NinnaNanna scrive:

        Se continuate così, fra poco non vi resterà nemmeno quello. Ma forse non sarebbe male, almeno vi sveglierete una volta per tutte. Sarà un gran brutto risveglio!

  5. Duccio scrive:

    Valentini vergognati viola vergognati, piddini tutti vergognatevi

  6. Senio scrive:

    Concordo con Capitan Harlock: questa comunità si merita tutto quanto sta accadendo (compreso l’esposto sul Santa Maria, speriamo Cantone vada fino in fondo). Ritorno a dire che l’Eretico meriterebbe due Mangia d’oro, due anni di fila. Spero che il prossimo Sindaco, che non sarà piddino perché ora anche i più idioti degli omini degli orti hanno capito il danno prodotto, se lo ricordi.
    Vorrei anche sottolineare che almeno i giornalistoni alla Elio Fanali iniziano a prendere qualche bussata sul loro blog, speriamo sempre di più!!

  7. gino scrive:

    Un tempo a Siena c’erano solo tre categorie di persone:
    i Dipendenti del Monte, i Pensionati del Monte e quelli che studiavano per entrare al Monte. Tutti convinti che la cuccagna potesse durare all’infinito, cosi’ come era durata dal 1472.
    Poi arrivarono i Lanzichenecchi del Sud (MD/VD/RV/GM/AM/NR) che saccheggiarono la vecchia banca sotto lo sguardo indifferente e annoiato dei cittadini senesi e della Fondazione capeggiata dal fido e astuto GM.
    Mettetevi l’anima in pace. La festa e’ finita.

    • NinnaNanna scrive:

      Illuso, la festa non è finita finchè continuerà ad esserci il Palio. Ma come può permettersi una Città in braghe di tela come Siena a spendere circa 900.000€ all’anno per mantenere in anestesia continua i suoi cittadini?

      http://www.lanazione.it/siena/palio-costa-straordinari-900mila-1.1473408

      http://www.oksiena.it/news/900mila-euro-per-unannata-di-palio-tutte-le-spese-del-comune-per-il-2015-121115155835.html

      Ma perchè le tasse che un cittadino italiano versa allo stato e che vengono poi rigirate alle Regioni e ai Comuni devono essere “buttate” per mantenere questa giostra assurda che serve solo per tenere zitti e buoni i cittadini che, se avesero un pò di orgoglio e dignità, invece dovrebbero fare come nel 1371?

      Dormi Siena, Dormi

      • Anonimo scrive:

        Fra lauto suolo pubblico, tasse di soggiorno, tasse dei vari esercenti o alberghi, qualcosa gli ritornerà anche al comune che dici.

        • NinnaNanna scrive:

          Voorei avere dei dati certi per fare un bilancio entrate/uscite. Parecchi turisti sono mordi e fuggi. Vengono solo per il giorno della carriera e poi se ne vanno in altre città che hanno molto di più da offrire (Firenze, Pisa, Lucca, ecc). I senesi sono di casa e non portano introiti. Secondo me siamo in pardita e di parecchio. A me di Milano, Roma, Napoli, Palermo, ecc mi fa parecchio inc..re che le mie tasse vengano buttate per il vostro balocchino.

          Sogni d’oro

          • Anonimo scrive:

            Quindi c’è la convinzione che non fare più il Palio sarebbe meglio per l’economia della città e per l’Italia tutta, anche per gli abitanti di Roma capitale, dove non ci sono sprechi di soldi pubblici, nemmeno quelli che tutti gli anni lo stato ci mette per portare a pareggio l bilancio. Un c’ho capito niente io

          • ghino di tacco scrive:

            esclusa firenze che comunque perde qualche colpo, vorrei sapere quale altri paesoni di provincia toscani offrono + di Siena ( elencare per favore) altrimenti sono chiacchere.
            Quale tasse di romani,milanesi,palermitani ecc finiscono per finanziare il Ns ‘ balocchino ? spiegare e dimostrare con dati di fatto?
            Bella cosa la bocca scollegata dal cervello.

    • Marco Burroni scrive:

      Come spiegato più volte su questo blog MPS fino agli anni ’30 del ‘900 è sempre stata una banchina di provincia, piccola e poco importante: il suo sviluppo è avvenuto solo nel secondo dopoguerra, di pari passo con lo sviluppo di Siena ( e di pari passo anche con l’arrivo di gente dal sud…) fino ad allora una città marginale e piuttosto povera. Il benessere diffuso è arrivato solo con gli anni ’60. Cerchiamo di conoscere bene le cose e di non creare falsi miti sul passato, perchè di favole in questi anni se ne sono sentite anche troppe.

  8. Anonimo scrive:

    Il premio citato consiste in trecento euro lordi a testa erogati a giugno, ed è legato al ritorno all’utile della Banca nel bilancio 2015.

  9. David_R scrive:

    “UN BONUS CHE PUZZA”? Eretico di che puzza questo bonus?
    Puoi rendere edotto, chi non ne fosse a conoscenza, dell’ importo del suddetto bonus? Perché da come la metti tu dai adito a pensare a cifre, maleodoranti, che riescano a corrompere le coscienze…..
    Sul mutuo Piano-Case, puoi dire qual è l’incredibile tasso che è stato regalato (???) ai dipendenti?
    Io ti leggo sempre con interesse, però questa volta sei stato leggerino. Parecchio.

    • Eretico scrive:

      Caro (a) David (?),
      vedo che un altro lettore ti ha già risposto; da parte mia – come si capisce benissimo, solo a leggere con la dovuta attenzione – non c’era polemica sul fatto che l’azienda desse, ma sul fatto che l’azienda desse, e dopo un mese fosse gambe all’aria.
      Come già scritto, qualcuno dovrebbe dare spiegazioni: e ovviamente NON le darà…

      Comunque l’argomento è caldo, caldissimo, ed il blog si impenna: ma fra poco si va in ferie, eh…

      L’eretico

  10. David_R scrive:

    Eretico,
    l’argomento è caldo caldissimo, la mia contestazione era riferita al fatto che da come la mettevi tu sembrava che, nonostante le notizie di questi giorni, ai Montepaschini fosse arrivato un succulento bonus. Si parla appunto o di 300 euri lordi, o della stessa cifra erogata in forme bizzarre. Riguardo ai mutui cd “Piano Casa”, la limatura del tasso in molti casi è stata di 0,15 – 0,20 punti. Oltretutto queste ricche prebende si riferivano, appunto, al bilancio 2015.
    David
    Ps Ti sembra un nome così strano il mio?

  11. Io scrive:

    Montepaschi è in un momento difficilissimo, pervicacemente voluto (è inutile nasconderlo) dalla BCE.
    Applicare il bail-in significherebbe distruggere dalle fondamenta il sistema economico e finanziario italiano, e forse chi invia (e chi pubblica) certe letterine vuole proprio quello.
    Detto questo, sulla questione (o meglio, sul latte versato che ne deriva) ho letto un articolo allucinante di Michele Taddei (http://www.agenziaimpress.it/quel-pomeriggio-di-un-giorno-da-senesi-senza-le-scuse-di-nessuno/). Invito tutti a leggerlo. Aggiungo qui il mio commento al medesimo:
    “Un blog è un po’ come una abitazione: ognuno ha la sua e ci fa quello che crede. Anche scrivere questo tipo di articoli, ci mancherebbe. Però, siccome i commenti non sono disattivati, penso sia lecito che anche io dica la mia.
    A me, sinceramente, questa tattica di dargli all’untore, di individuare sempre un mazzo di compagni che sbagliano, ha un po’ stufato. Il problema non sono i Mussari, i Mancini, i Ceccuzzi, i Cenni (gli unici non citati sono i presidenti della Provincia, ma glissons), il problema è il coacervo di interessi, di miopie, di tattiche che li ha prodotti.
    E questo coacervo ha un nome. PD. Che invece, in un articolo così lungo, è citato una volta sola, e di sfuggita, e insieme a Verdini (nel quadro dell’altra stucchevole e vieta tecnica di equiparare il ladro seriale e la guardia corrotta).
    Se al posto di una certa classe dirigente ce ne fosse stata un’altra, non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Come – a più alto livello – che al governo ci sia Bersani e le sue lenzuolate, Monti e le sue riforme pensionistiche, Renzi e il Jobs Act non sposta i termini della questione.
    Qui gli unici che devono chiedere scusa sono i cittadini che continuano a votare per il solito blocco di potere. E qualche giornalista, che si sveglia solo a disastro avvenuto”.

  12. VEDO NERO scrive:

    Riguardo a tutto il resto, Monte, bilanci varii, alleanze politiche, grovigli varii, processi in corso, spero che gli omini degli orti che comincino a guardare meno il cielo per vedere se piove o no per le loro piantine posino i loro innaffiatoi e comincino a pensare a quello che sta succedendo, che le vacche grasse sono finite, per sempre. Che anche loro alle elezioni del 2018 attacchino il cervello alla spina? Che non lo mandino più al macero? Speriamolo!

  13. Anonymous scrive:

    Guardo con orrore e stupore all’inconsapevolezza della città. La partita a Siena è finita. Poco importa che la fine sia adesso con la pubblicazione degli stress test oppure grazie a Renzi e Giasone a Ottobre con la nuova ricapitalizzazione.

  14. e-remita scrive:

    in slovenia la polizia ha sequestrato il pc del governatore centrale e Draghi invoca l’immunità ….(pora sienina, ma anche pora europa)
    http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL8N19T42F
    Su mps non entro nel merito, solo una cosa: ma la consob non ha niente da dire su come la bce ha gestito le informazioni?

  15. Vero scrive:

    L’ultima volta per salvare la baracca, cioè il Monte dei Paschi, si è devoluto l’Imu sulla prima casa, adesso ci toccherà pagare la Tasi per salvare una banca decotta e strafallita. Roba da maiali!!!

    • Anonimo scrive:

      Ecco un altro intervento a casaccio. L’imu secondo te” devoluta” a mps, è stata invece restituita dalla banca con gli interessi. Informati ghianda!

  16. vedo chiaro scrive:

    Buono il pezzo di Taddei. Ma ancora una volta incompleto. Mancano i nomi dei complici del tempo, sia della sinistra che della destra, che oggi starnazzano come veri oppositori storici, e mancano i nomi di quelli che definisce i pochi che si sono distinti. È troppo chiederle? Così per completezza.

  17. Paolo scrive:

    Banca fallita con al suo interno un personale di incapaci…

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