Eretico di SienaTanti auguri, Silvio: ti ricordi quel giorno? - Eretico di Siena

Tanti auguri, Silvio: ti ricordi quel giorno?

- 29/09/16

Oggi Silvio Berlusconi compie i suoi primi ottant’anni; su di Lui, sono stati scritti libri su libri, girati film e documentari, e da parte nostra avrebbe poco senso pretendere di aggiungere chissà che altro.

Ci permetteremo dunque solo una considerazione generale (più storica che calibrata sul presente, ormai), e due paroline sul rapporto fra Siena ed il Cavaliere. Senza dimenticare Renzi: perché Berlusconi – come dimostra anche l’ultima boutade sul Ponte sullo Stretto di Messina – migliore erede al trono, davvero non poteva trovare…

 

SILVIONE E L’OCCASIONE (STORICA) PERDUTA

Certo, pretenderlo da un magnate dell’editoria e della tv era effettivamente troppo, però peccato lo stesso: che occasione persa, quella della “discesa in campo”, più che vittoriosa, di Berlusconi. Nel 1994, sarebbe potuto nascere l’autentico Partito liberale di massa italiano, dando appunto massa popolare ad un ideale politico che non era mai andato oltre a percentuali ad una cifra, in tempo di elezioni. Invece Berlusconi prese un’altra strada, molto diversa: difesa sistemica dei suoi interessi, manovre a dir poco furbesche (al netto della condanna definitiva, da cui peraltro non si può prescindere).

Non solo non ha fatto ciò che avrebbe potuto fare (quando all’inizio intorno a sé aveva riunito personaggi anche di un certo calibro, vedasi Martino, Urbani et alii), ma ha sdoganato vizi latenti che ci porteremo dietro – si teme – in modo irredimibile (e Renzi è davvero il suo più straordinario continuatore, giova ripeterlo); ne cito solo due, fra i non pochi, perché si capirà che mi stanno molto a cuore: il desiderio – concretizzato – di zittire le voci dissenzienti (l’editto bulgaro, do you remember?), ed anche questo latente – ma neanche troppo – antiintellettualismo (che Renzi sdogana a Sinistra, con i “professoroni” ed i “gufi” da lui coniati).

Lui, Berlusconi, potrà dirsi soddisfatto: le sue aziende sono salve, ed in alcuni casi floride; c’è ancora uno zoccolo duro – intorno al 10% – di italiani che lo vota, dunque il potere di ricatto c’è sempre (come per il Psi del suo grande amico Craxi Bettino, corsi e ricorsi storici), ed ha appunto trovato un degnissimo erede e continuatore della sua politica (dalla Giustizia, all’Economia, al rapporto con i sindacati, alla politica estera e via dicendo).

Tanti auguri a Silvione, dunque!

 

QUANDO I PIDDINI SI GENUFLETTEVANO

Berlusconi ha avuto moltissimo da Siena, quando iniziò la sua attività di cementificatore a Milano: la massoneria servì evidentemente a qualcosa, per arrivare a Mps. Lasciamo stare, è roba vecchissima, parce sepulto per chi guidava allora l’istituto, tra molte luci e qualche ombra inquietante.

Poi arrivò Denis il Verdini, plenipotenziario berlusconiano in Toscana, e non solo: e con lui, candidati alla Nannini (2011) per fare vincere facile il Pd (Galli, a Firenze, era Churchill, rispetto all’ex pilota…).

12 aprile del 2010, una bella mattinata primaverile: arriva un elicottero in Val d’Arbia (a questo giro NON è il Borgogni Lorenzo di Finmeccanica). Dall’elicottero scende Silvione, con la figlia Marina: visita strettamente personale, per trattare l’acquisto di un immobile di pregio. Niente di istituzionale: nessun discorso, nessuna cerimonia. Niente di niente.

Eppure, c’è grande affollamento di piddini, a genuflettersi: l’allora Sindaco di Monteroni Armini; l’allora Sindaco di Sovicille Masi (colui che oggi è il Segretario del Pd senese); last but not least, Quello della Provincia, alias Simone Bezzini (oggi scandalosamente ancora pagato – e lautamente assai – con i nostri soldi, in Consiglio regionale). Visita di cortesia istituzionale, diranno gli scappellatori piddini: non si capisce perché, vista la natura appunto privatissima del tutto.

E c’è un precedente che li sbugiarda tutti: allorquando venne – e per una conferenza pubblica, non a comprare casa per i cavoli suoi – il Presidente del Senato Marcello Pera (dunque seconda carica dello Stato), nessun piddino fu presente all’evento. Noi non abbiamo mai avuto alcuna simpatia per il filosofo (si fa per dire) Marcello Pera, ma i due pesi e le due misure sono evidenti. Sono passati sei anni: Masi e Bezzini, avete qualcosa da dirci? Solo servilismo, o già si preparavano all’avvento del Berlusconi piddino, solo più giovane ed ancora più ganzo?

Ps 1 Gli amici martinellati continuano a nicchiare: ce lo dite allora quale è stato il ruolo, esatto e concreto, della Giunta Valentini per quella vetrina-Unesco per cui avete sbrodolato tanto? Continuiamo ad aspettare, sempre fiduciosi…

Ps 2 A proposito di Valentini Bruno, in attesa del 18 ottobre (quando speriamo sarà finalmente rinviato a Giudizio), mi raccomando: non perdetevi la prossima puntata de “Il martedì dell’eretico”. Ci sarà un reportage su Monteriggioni mica male…

29 Commenti su Tanti auguri, Silvio: ti ricordi quel giorno?

  1. VEDO NERO scrive:

    Sei forte Eretico, complimenti. Per quanto riguarda il Berlusca, da milanista ultradecennale, avrei preferito si fosse occupato di più del calcio e meno di politica, avrebbe fatto molti meno danni.

    • Eretico scrive:

      Ad Oreste Grani: pregasi riformulare i giudizi contenuti nel commento, altrimenti devo continuare a censurare!
      Di nuovo buona, laicissima, domenica…

  2. semplici8 scrive:

    Il 18 Ottobre si avvicina e anche, temo, l’evento più atteso della stagione 2016/17: il bagno dell’ Eretico in Fonte Gaia! Comprati una muta, sennò t’ammali. Non che ci speri, sia chiaro. Ma mi sa che ti tocca. Perché quello ‘un si dimette manco coll’ergastolo.

  3. Marco Burroni scrive:

    Berlusconi è il classico esempio dell’italiano che pensa – per dirla col Guicciardini- solo al suo “particulare”: entrò in politica in un momento in cui, persi i referenti politici, le sue aziende erano in crisi, sfruttò il governo per i suoi interessi e per mettere a posto i suoi guai giudiziari, lasciò il governo quando l’Italia era prossima al crollo solo perchè il crollo dell’Italia avrebbe causato gravi danni alle sue aziende.
    Berlusconi è stato questo e nient’altro, non c’era nessuna rivoluzione liberale alle porte, nessun “nuovo miracolo italiano” era solo propaganda, solo interesse personale.
    Chi ha creduto a certe promesse ha preso un grosso abbaglio, ma ancora più grosso è quello di pensare che Renzi sia un neo-Berlusconi, una sorta di prosecutore delle sue politiche: onestamente certe affermazioni mi lasciano basito e con dei dubbi sulle facoltà mentali del mio interlocutore.

    E forse è questo il peggior lascito di Silvione, il pensare che non sia possibile che l’avversario sia in buona fede o faccia qualcosa di buono, l’avversario va demonizzato, distrutto, demolito. Mai parlare del merito di una questione, mai analizzare i problemi, bisogna trovarsi un nemico e combatterlo… che tristezza.

    • foloso scrive:

      Berlusconi è stato l’ancora di salvezza per la………SINISTRA ( specialmente quella PIDDINA).
      Un esercito di politucoli che prima starnazzavano contro Craxi si ritrovarono , senza averne contezza, a gestire la prima vera campagna elettorale per VINCERE che , ovviamente, fu persa CLAMOROSAMENTE dalla “gioiosa macchina da Guerra”.
      L’anti-berlusconismo ha garantito per decenni visibilità a personaggi IMPRESENTABILI al cui solo pensiero mi occorre fare indigestione di IMODIUM per evitare spiacevoli conseguenze.
      Certamente Berlusconi è “sceso in campo” per difendere i propri interessi e da buon “venditore” ha saputo vivere e lasciar vivere…. .
      Un esempio…?!?!? Sienina nostra….ha tirato a perdere a tutte le elezioni eppure Lui ,o chi per lui, hanno sempre VINTO.
      Possiamo dire che Siena è stata (e forse lo è ancora) l’incubatrice del Partito della Nazione??
      PIDDINI TRINARICIUTI rendete omaggio a colui vi ha dato una ragione di esistere e che soprattutto vi ha tolto dall’impiccio di governare il Paese.

      • foloso scrive:

        Integro il mio pensiero dicendo che grazie al Berlusconismo e all’incapacità dei suoi presunti oppositori l’Italia ha accumulato un ritardo amministrativo, infrastrutturale e culturale pari ad un paio di generazioni……così semplicemente

  4. Eretico scrive:

    Caro Marco,
    che Renzi prosegua la stessa politica – in alcuni casi, identica – di Silvione, non è un’opinione, è una serie di FATTI. Di seguito, te ne elenco giusto alcuni (per esigenza di sintesi, saranno un 50%): politica del lavoro (Jobs act: soldi a pioggia agli imprenditori, meno diritti per i salariati; è Sinistra?); Giustizia (non ci sono Leggi ad personam, per ora, ma il Pacchetto-Giustizia colpisce duro, per esempio, sulle intercettazioni, vecchia fissa del Silvio nazionale); special partnership con altissimi esponenti della Guardia di Finanza (Renzi non li assume, per mancanza di possibilità, ma vogliamo parlare del legame con il Generale Adinolfi e non solo con lui?); con lo Sblocca-Italia, mano libera alla ipercementificazione, con meno vincoli di prima. Occupazione sistemica della Rai, tale da fare rimpiangere la lottizzazione che, almeno, garantiva un pluralismo che in Rai oggi c’è molto poco. Silvione andava da Vespa con la scrivania, lui va da Vespa e da Del Debbio a magnificare ciò che farà. Cito e basta – per carità di Patria – l’ideona dello Stretto, e lascio per ora da parte la questione referendaria…
    Tutti FATTI, non OPINIONI: se metà di queste cose le avesse ordite Berlusconi, la Sinistra sarebbe tornata nelle piazze. Oggi, tutti zitti: va bene così, evidentemente…

    • A.B. scrive:

      Tutti zitti?
      A me pare che da qualche mese sia cominciato il tiro al bomba manco fossimo al luna-park.
      La più sgangherata accozzaglia di residuati politici e apocalittici pentastellati mai vista nella storia italiana.
      Neanche nel secondo dopoguerra, quando tutti gli italiani fascisti fino al giorno prima si risvegliarono convinti antifascisti, si è visto un fronte così compatto. Mi spiace eretico, ma a questo giro fai parte della maggioranza, una voce del coro. Il 4 dicembre, a pericolo scampato e democrazia salva te ne accorgerai.

      • giacobbe scrive:

        Gentile a.b.
        Può spiegare a quale pericolo scamperemmmo e come si salverebbe la democrazia dopo il 4 dicembre?
        Grazie
        Ps. Spero di non aver fatto errori e non aver irritato nessuno

        • A.B. scrive:

          Ovvio, al pericoloso tentativo autoritario di Renzi e della Boschi. Sin dai raduni dei boy scout in valdarno negli anni ottanta, nella penombra delle tende, tra un coro con chitarra e una lettura del manuale delle giovani marmotte, hanno ordito questo diabolico piano che verrà suggellato dal referendum di dicembre. Fortunatamente gli italiani non sono fessi e guidati da menti illuminate come D’alema, Brunetta, Zagrebelsky, Berlusconi, Beppe Grillo, il figlio di Casaleggio, Salvini, Casa Pound, e buon ultimo anche l’Eretico, hanno smascherato il complotto. I pericolosi attentatori, spalleggiati all’estero da nemici della democrazia come la Merkel e Obama, verranno respinti con perdite e costretti a ricondurre le loro tendenze dispotiche entro i confini dell’associazionismo cattolico, culla delle spinte eversive che hanno flagellato l’Italia sin dai tempi di Don Sturzo. Grazie davvero.

        • A.B. scrive:

          A proposito, non mi irrita minimamente, ed errori di battitura o grammatica capitano a tutti, ma mi pare che qualche emme di troppo le sia scappata.

    • senesediritorno scrive:

      A proposito di Renzi e per saperne ancora un po di più….

      Non mi è certo mai piaciuto come giornalista e direttore di Libero, ma quando ha pubblicato (pochi giorni fa) il libro I SEGRETI DI RENZI me lo sono comprato e letto tutto d’un fiato…
      Una lettura interessante perché porta a conoscenza carte che documentano non solo gli intrighi -che nascono da lontano – del Rignanese e company (affitti non si sa da chi pagati, intrecci familistici con “banchieri” e faccendieri che odorano,di grembiulini e logge ecc) ma anche l’acquiescenza della “grande” stampa di fronte a notizie inconfutate e per le quali l’autore non ha ricevuto querele sebbene divulgate già da tempo.
      Un libro dal quale sembra emergere un leader politico con i piedi ultra ben affondati nel “sistema” Italia e nei suoi vizi e debolezze, che sembra passare indenne tra vicende e relazioni sconcertanti e che fa apparire Berlusconi quasi un dilettante perché in definitiva era occupato/preoccupato ” solo ” di salvare le sue aziende.
      Se qualcuno vuole capirne ancora di più…..

      • senesediritorno scrive:

        Omissione da IPAD..
        L’autore de I SEGRETI DI RENZI è Maurizio Belpietro (con Giacomo Amadori e Francesco Borgonovo)

        • A.B. scrive:

          Era meglio mantenere l’omissione, almeno sarebbe rimasto il dubbio che potesse trattarsi di una cosa seria.

          • Senesediritorno scrive:

            C’è sempre qualcuno che preferisce omettere di sapere….vero???

          • A.B. scrive:

            Non è vero, io ascolto tutti, ma tendo a considerare in maniera differente quanto ascolto o leggo a seconda della opinione che ho di chi si esprime. Sicuramente sbaglio a fare così, ma non riesco a ritenere come oggettivi dei fatti riportati da Belpietro. La sua storia parla da sè, soprattutto se consideriamo l’ultimo cambio alla direzione di Libero.

    • Marco Burroni scrive:

      Mi spiace entrare in polemica ma non sono assolutamente d’accordo, per me tra Renzi e Berlusconi c’è molta discontinuità, pensa che ad esempio io considero il Job Act una riforma positiva… le riforme precedenti avevano creato legioni di precari sottoimpiegati e sfruttati, partite IVA, contratti a progetto e tutta una serie di sigle co.co.co, co.co.pro. et alia… i diritti dei lavoratori erano semplicemente stati bypassati. Ora con questa riforma si cerca di rendere milioni di persone meno precarie e addirittura dargli qualche diritto, cosa abbastanza di sinistra, non credi? Senza contare che questi mitologici “diritti” la maggior parte dei lavoratori, quelli che non lavorano nel settore pubblico o nelle grandi aziende, non li ha mai visti.
      Un esempio di vita vissuta: art.18. Circa venti anni fa lavoravo in un deposito di medicinali a Poggibonsi, eravamo circa 40 dipendenti, ma amministrativamente eravamo divisi in 3 ditte diverse, tutte con meno di 15 dipendenti… e addio articolo 18! Altro esempio: licenziamento senza giusta causa. Una ditta con 50 dipendenti deve licenziare 5 persone ma legalmente non può, la ditta fallisce e lascia liberi i dipendenti; una settimana dopo riapre con una nuova ragione sociale e assume 45 dei vecchi dipendenti, gli altri 5 a casa… e se vai dai sindacati “ Mah… d’altra parte è legale, lo possono fare, non possiamo farci niente…” questo per dire che i diritti dei lavoratori per i quali ci si straccia le vesti sono spesso puramente teorici.

      Anche riguardo alle intercettazioni c’è una differenza abissale nello spirito e nella lettere tra le proposte di Berlusconi e quelle di Renzi. Tra il difendere il diritto di cronaca o la privacy (anche delle persone indagate) cosa è più di sinistra secondo te?

      Tutto questo sproloqui per dire che Renzi tutto sommato è un mediocre, è simpatico come il puzzo di piedi ma alla fine si sta comportando meglio di molti suoi predecessori e che trovo l’acrimonia nei suoi confronti spesso eccessiva e fuori luogo.

  5. Anonimo '50 scrive:

    Permettimi alcune considerazioni. Ti ricordi la situazione politica prima della sua discesa in campo? Classe dirigente e politica azzerata ,clima forcaiolo diffuso nel paese, un partito sotto il pero pronto a raccogliere la pera che gli sarebbe caduta nel cestino senza nemmeno allungare la mano…… Poi un popolo, quello italiano , che scemo non e’ , capisce che se si deve cambiare e’ meglio farlo con persone nuove e non con vecchi arnesi ancora legati ad una politica nostalgica pronti a portarti nel paese del ” siamo tutti uguali” a prescindere.Poi ancora ,una volta vinte le elezioni, e scoperto che il giochetto non era cosi’ semplice e che la pera non era caduta, si scatena l’apparato trasversale del potere politico , burocratico ed economico , tutti abituati da decenni a “vegetare” e lucrare sulle spalle degli Italiani, tutte le grosse aziende FIAT in testa, tutte le banche e i grand commis . Nessuno vuole in realta’ cambiare qualcosa. Si convoca Bossi nelle stanze che contano, lo si spaventa paventandogli una precoce disfatta . Nel ’96 il gioco e’ fatto. Da allora in ambedue le parti politiche si pensa solo a denigrarsi reciprocamente , si usa l’arma vigliacca della denigrazione pubblica,
    privata, intima sbattendo in prima pagina cio’ che per buon gusto sarebbe dovuto rimanere privato e non interessare la morbosa curiosita’ del popolo. Credo che in questa situazione ci abbiano e ci abbiamo rimesso tutti. E tutto questo perche’ il popolo italiano aveva subdorato il giochetto della pera. Concludendo , gli uomini politici ai quali c’e’ poco da rimproverare sono alcuni di quelli scomparsi dalla scena prima del ’94.
    P.S. Hai mai visto milano 2 ? Non mi sembra una cementificazione , non vorrai mica paragonarla con le urbanizzazioni dei palazzinari di tutti icolori di Roma!!!

  6. VEDO NERO scrive:

    Sarà ma sono sempre più convinto che i nostri politici sono come i ‘ladri di Pisa’, il giorno litigano e la notte vanno a rubare insieme. Il 18 ottobre? Sono come San Tommaso finché non vedo non credo, troppe delusioni. Il Movimento 5 Stelle brave persone in fondo, ma mi sembra che siamo un po’ come i ‘dilettanti allo sbaraglio ‘, se non trovano una linea politica comune rischiano di finire presto il loro bel sogno.

  7. Senesediritorno scrive:

    OFF-TOPIC (anche se per Siena è argomento sempre in tema)

    Mps: rinvio a giudizio per Vigni, Mussari e Baldassarri

    http://www.repubblica.it/economia/2016/10/01/news/mps_a_processo_vigni_mussari_e_baldassarri-148891557/?ref=HREC1-3

  8. VEDO NERO scrive:

    Il gup di Milano, Livio Cristofano, ha mandato a processo tutti i 16 imputati per il caso Mps fra cui gli ex vertici della banca senese Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri e, in qualità di enti, Nomura International Plc, Deutsche Bank AG e la sua filiale londinese.
    Il processo si terrà il prossimo 15 dicembre davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano.
    Ad autunno cadono le foglie che cadrà qualche testa? Magari si cominciasse col Valentini e poi tutti gli altri. Che bella stagione l’autunno.

  9. Roberto scrive:

    Solo una notazione. Giustamente lei dice che col suo 10% un partito come Forza Italia ha ancora un potere di ricatto. Immagino lo dica perché può essere determinante nella formazione di un governo. Perché allora lei è così ideologicamente contrario all’Italicum, che elimina il potere di ricatto che un partito che anche con un solo 5% può contare in Parlamento più di un partito che avesse anche il 40% di sostegno popolare?

    • Eretico scrive:

      Immaginavo che i lettori avrebbero sottolineato la notizia del giorno (ieri): il rinvio a Giudizio per il Contadino, Mussari et alii; sì – caro Vedo nero – speriamo che questo ottobre porti un po’ di Giustizia (il 18 c’è un altro appuntamento mica da poco, vero carissimo Sindaco?).
      Al lettore, poi, che chiede lumi sull’Italicum: più che con l’Italicum in sé, lo scrivente ce l’ha – e sodo – con il combinato disposto Riforma costituzionale-Italicum. Quello sì, che restringe ulteriormente lo spazio democratico. Ne riparleremo, tranquilli.

      Buona, laicissima, domenica, l’eretico

  10. Cecco Angiolieri scrive:

    …Berlusconi fece Milano 1/2 Milanello e tutto il resto coi soldi di Mps, da lì partì veramente la sua fortuna…era l’unica banca che gli faceva i mutui per costruire…il Dottor Rovai portava i contratti direttamente da Siena a Milano e li faceva firmare…sono passati anni, moltissimi e abbiamo visto accadere di tutto sotto i governi berlusconi, io stesso votai la prima volta per forza italia, credendo a tutte le promesse ed al famoso contratto con gli italiani…ma ora dopo 50 processi in corso e vedere un uomo che si circonda da un circo, abbandonato dallo stesso Bondi che ha unito i due estremi da sinistra a destra….continuare a votare a credere a un piccolo finto, falso opportunista napoleonico che si crede Cavour….non è da imbecilli ma diabolico!

    • Roberto scrive:

      con tutto il male (politicamente, si intende) che posso pensare di Berlusconi, dico che fossero stati come lui tutti i debitori che hanno preso soldi da MPS, forse non ci sarebbero tutti questi crediti inesigibili.

  11. Cecco Angiolieri scrive:

    aggiungo anche che la guerra mediatica fatta alla Raggi, è il segnale che se il movimento 5 stelle riuscisse in parte a risolvere i problemi di roma….Grillo e i suoi dilagherebbero in Italia come una valanga….e stanno tutti cercando di boicottarli…..chissà perchè….e magari addio PD….

    • Roberto scrive:

      mi pare si boicattino da soli, come a Roma a causa delle sciagurate scelte, o a Parma, dove costringono Pizzarotti a lasciare il movimento.

  12. Groppone da Figulle scrive:

    Eretico, che ne pensi dell’articolo di Ferruccio de Bortoli sul corriere di oggi (“MPS, un’opaca vicenda bancaria”)?

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