Eretico di SienaLa domenica del villaggio: il Grande fratello, Fo e Dylan(e Ps culturali) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: il Grande fratello, Fo e Dylan(e Ps culturali)

- 16/10/16

Una rubrica culturale davvero densa, questa domenica: si parlerà della morte di Dario Fo, del Nobel per la Letteratura a Bob Dylan (finalmente!), il tutto condito da una riflessione ereticale sul Grande fratello (quello dei Vip, si capisce), ulteriormente corroborata da Ps sempre di ambito culturali (e nel frattempo, l’appuntamento giornalistico rimanda a martedì sera, alle 22 a Siena tv: fra gli altri, ci sarà uno stimolante servizio girato stanotte in Pantaneto…).

 

DARIO FO: IL FASCIO-COMUNISTA-GRILLINO

Ci ha lasciato il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo (nello stesso giorno in cui premiavano Dylan, di cui sotto). Straordinario uomo di palcoscenico, pochi sanno che quando a sorpresa il Nobel gli arrise (1997), era dal 1975 che rientrava fra i papabili: la Giuria svedese, e la tradizione nordica tutta, pare tengano in grande considerazione gli istrioni alla Fo; strano a dirsi, ma è così.

Di straordinario interesse anche il percorso biografico-politico del Nobel, con tutta una serie di giravolte rese plastiche ieri a Milano, durante la cerimonia laica (ma anche un po’ religiosa): l’icona di Che Guevara, il pugno chiuso del figlio, il piddino Gad Lerner a portare il feretro, i grillini che salutano il massimo artista loro amico.

Dario Fo fu fascista a 17 anni, come risaputo, nella Repubblica sociale (Pisanò fu il primo a scriverlo); fu poi esponente di spicco della Sinistra extraparlamentare, intellettuale del Soccorso rosso; la moglie Franca Rame (che anni fa lo voleva lasciare, abbiamo saputo in questi giorni: incredibile dictu!) è stata, da par suo, Senatrice con Di Pietro, Dario auspice; infine, negli ultimi anni, la decisa simpatia, lo schierarsi in modo esplicito per i Cinquestelle.

Francamente, ci sentiamo di essere indulgenti con il Fo repubblichino (certo, dalla parte sbagliata c’era lui): l’età in parte lo assolve, e se condanniamo senza appello lui, dobbiamo fare lo stesso, per esempio, con Joseph Ratzinger…

Sono gli anni Settanta, che ci fanno vedere un Fo che vive di certezze granitiche (vedasi Calabresi, in negativo), spesso motivate dall’ideologia più che dall’analisi fattuale. E non a caso, è allora che Fo diventa financo arrogante, querelando chi aveva osato scrivere del suo ingombrante passato fascista (querela persa, e non appellata, ricordava Piero Colaprico su Repubblica di venerdì; “è legittimo dunque per Dario Fo non solo la definizione di repubblichino, ma anche quella di rastrellatore”, sentenza alla mano).

Restano, dunque, le ombre, gli scheletri nell’armadio di una vita lunga e piena di creativo lavoro.

Ha vissuto a lungo, Dario Fo, ha avuto onori e censure: resterà la sua Arte, che lo rende già un classico. Resteranno anche le suddette zone d’ombre, perché quasi sempre il grande artista è un impasto di tante cose. Non necessariamente tutte positive e commendevoli…

IL NOBEL A DYLAN: FINALMENTE!

Più di una volta abbiamo scritto del menestrello del Minnesota, in questa rubrica: siamo orgogliosamente dylaniani (non acritici, sia chiaro), dunque gioiamo del momento.

Se mi è consentito un excursus del tutto personale, per me le copertine dei 33 giri di Bob Dylan, quando ero bambino, erano come un’immagine di un Santo o di un Papa per chi fosse cresciuto in ambito cattolico. Nelle case di ipersinistra in cui l’augusta madre, da buona femminista, usava spesso portarmi, mi piaceva perdermi a guardarle, mentre ascoltavo la straordinaria musica dylaniana: quando uscì – per dire – “Hurricane”, avevo 7 anni, e fu una rivelazione straordinaria.

Oggi fioccano le polemiche: sì, certo, Bob – ebreo del Minnesota, classe 1941 – non è uno scrittore (anche se ha fatto vedere di avere una bella prosa, anche fuori dal contesto musicale). La sua è poesia in melodia, in musica (come era per un certo Omero, peraltro). Ma i “sindacalisti” della corporazione, i Baricco del momento, si tranquillizzino: c’erano tanti altri autori degni, certo; tutto però si può dire, fuorché che questo Nobel non sia meritato.

Come ha detto Lawrence Ferlinghetti (97 anni, decano dei beatnik della West Coast), a Repubblica, forse ne doveva vincere due, di Nobel, il vecchio Bob: quello della Letteratura, ed anche quello della Pace. E facendo vedere, a scuola, un “Blowin’ in the wind” con Dylan e Joan Baez insieme (dal vivo, targato 1982), ieri, non nascondo di essermi commosso…

 

IL GRANDE FRATELLO: BUONO PER IL RANDELLO!

Non spareremo sulla Croce rossa, tranquilli: non ci soffermeremo più di tanto sul trash ontologico che promana dalla trasmissione (ma certo che Valeriona Marini, bendata ed in costume da bagno, che viene bersagliata dall’alto da asparagi scambiati, a tatto, per bisce, merita una menzione particolare…); certo è che è sufficiente guardare per una omeopatica mezz’oretta il Grande fratello Vip (che decadenza, questa parola!), per arrivare a questa conclusione: al netto appunto del trash a tratti incontenibile, a parte i reiterati, furbeschi, ammiccamenti da porno-soft, la trasmissione lancia un inequivocabile messaggio iperconservativo, quasi da Pontefice anteconciliare.

Come giudicare altrimenti – al di là della eventuale sincerità – il pubblico piagnucolare del “nostro” Stefano Bettarini, che – come in un controriformistico autodafé – si mette a frignare, perché di tutte le cavolate che ha fatto in vita sua, quella di sfasciare la sua bella famiglia è stata la peggiore di tutte (parole quasi da virgolettare, del tutte sue)? Il focolare domestico, avanti a tutto il resto, ci mancherebbe…

E poco dopo – nonché poco prima di cambiare canale – che dire della ragazzotta (mi scuserete, se ne ignoro il nome) che si pianta davanti ad una concorrente (mi scuserete, se ne ignoro il nome) la quale aveva osato insidiare il suo fidanzato-tronista (mi scuserete, se ne ignoro il nome), dicendole – papale papale – che lei deve smettere di insidiarle il fidanzato-tronista, perché quello è roba sua. A prescindere. Punto e basta.

Vogliono fare i fighetti del XXI secolo, questi Vip, ma hanno – al netto degli addominali bene in vista e degli sculettamenti d’ordinanza – una forma mentis da clericofascismo (ovviamente senza sapere cosa voglia dire il termine)…

 

Ps 1 Oggi è il 16 ottobre, l’anniversario del devastante rastrellamento del Ghetto romano (1943), perpetrato dai nazisti con complicità fasciste autoctone. Se l’Italia avesse fatto i conti sul serio con il proprio passato, questa – come scritto altre volte – sarebbe stata la Giornata della (nostra) Memoria.

Ps 2 In settimana, partirà il Kolossal sui Medici, girato anche nel Senese (Montepulciano e Pienza). Un amico, ieri sera, mi faceva notare come potrebbe essere un’idea quella di una fiction (rigorosamente storica, e l’augusto padre – venga scusato il conflitto di interesse – potrebbe dare un contributo fattivo) sulla famiglia Chigi. I nostri Medici, in qualche modo. Chiaramente, il problema è sempre quello: trovare un produttore ad hoc!

Ps 3 Imperversa sui media (in settimana sulla Nazione, oggi sul Corriere della sera, per non parlare dei social) la polemica sui compiti assegnati dai docenti agli studenti. Sarebbero troppi, meglio eliminarli.

Come diceva Nanni Moretti (quando parlava, prima di inabissarsi): “Continuiamo così, a farci del male…”.

33 Commenti su La domenica del villaggio: il Grande fratello, Fo e Dylan(e Ps culturali)

  1. MARIO ASCHERI scrive:

    spero di vedere preso i Medici: soprattutto per Cosimo non è facile un giudizio equiMontaperti e S. Caterina li vedo prioritarilibrato! Hai ragione per i Chigi, meriterebbero eccome! Il solo Agostino Chigi, concorrente con i grandi papi del Rinascimento (rapporti con Borgia anche) ad assicurarsi grandi artisti per la villa POI detta ‘Farnesina’, donnaiolo e imprenditore frenetico con tratti sociali alla Olivetti è personaggio di livello europeo: la crisi senese è anche in questo; non sa mettere priorità nel proprio passato, nei propri Grandi ecc. neppure una raccolta di documenti ufficiali MPS (verbali assemblee banca, Cons. com., giornali, conferenze stampa ecc.) degli anni d’oro del Mussari si riesce a fare! Come film però vedo prioritari Montaperti e S. Caterina a livello mondiale…
    Già, ma il Paese nel suo complesso non è da meno e domani ne parliamo come in jam session. Credo si vada a domande libere del Meucci…il tempo è poco però se non sarà puntuale l’inizio.
    Ho visto solo stasera DI SABATO, dove si è cominciato a parlare seriamente del problema Opera del Duomo e dintorni…tornaci sopra investendo il SMS

  2. Edoardo Fantini scrive:

    Come potete leggere tutti l’Eretico ha sentenziato: Dario Fo fu fascista a 17 anni ed essendo nel 1943 un milite della Repubblica Sociale Italiana era dalla parte sbagliata. Per avere un’idea della qualità culturale di queste ultime due chicche si pensi che:
    1) la Repubblica Sociale Italiana nel 1943 formò le proprie forze armate come ogni Stato al mondo, cioè obbligando i cittadini abili all’arruolamento: non importava di quale ideologia fossero, chi glielo ha detto all’Eretico che Fo nel 1943 era fascista?
    2) la Repubblica Sociale Italiana combatteva contro gli Alleati che rappresentavano i nemici dell’Italia. Infatti nel dicembre del 1947 furono proprio gli Alleati a firmare il trattato di pace con l’Italia. La repubblica sociale chiamava i suoi cittadini a difendere la Patria secondo un principio valido anche oggi e difatti sancito dalla Costituzione all’art. 52 : “La difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino…omissis”.
    Strano Eretico?

    • Edoardo Fantini scrive:

      Cosa vuoi che me ne freghi del parere di un coniglio come te che nemmeno si firma?

    • stefano scrive:

      Carissimo,
      ho dovuto rileggere la sentenza (lo avevo già fatto dettagliatamente durante i miei studi in Scienze politiche..).
      Non riesco a trovare la parte in cui si nega che ” le istituzioni che rappresentavano l’Italia e la nostra Patria si erano già schierate con gli Alleati, perchè Mussolini era stato destituito dal Gran Consiglio Fascista e non da dei “briganti” comunisti, perchè lo stesso Mussolini fu liberato dai paracadutisti tedeschi e non dagli abruzzesi insorti” e quando si parla della RSI si sottolinea che era riconosciuta solo dalla Germania (quindi uno stato fantoccio!).
      Sul fatto, esplicitato nella sentenza, che la RSI agiva come stato e quindi ai suoi soldati doveva essere dato il giusto riconoscimento eravamo già daccordo.
      Saluti

      • Edoardo Fantini scrive:

        Nella sentenza c’è scritto che la Repubblica Sociale Italiana fu un governo insurrezionale ma legittimo, infatti faceva leggi e batteva moneta. Che fosse stato riconosciuto solo dai suoi alleati (non solo Germania, quindi, ma anche Giappone, Bulgaria, Ungheria e Romania) non significa che non fosse uno Stato ma solo che chi non lo riconosceva non intratteneva con i suoi Ministeri alcuna attività diplomatica. Lo dimostra la pace di Caserta del 29 aprile 1945 che fu siglata dai tedeschi e dagli Alleati ma non dagli Italiani, perché quell’atto lo si poteva tenere solo fra Stati che si riconoscevano reciprocamente. Il Ministro della Repubblica Sociale Graziani, però, aveva dato la delega ai tedeschi per suggellare la volontà di resa delle proprie forze armate e difatti quella delega è riportata nell’atto.

  3. Edoardo Fantini scrive:

    L’Eretico ha deciso: il rastrellamento degli ebrei a Roma fu effettuato da tedeschi ed italiani. Il ricercatore Filippo Giannini nel suo libro “Lo schermo protettore” a pag. 144 riporta un documento degli Affari segreti del Reich, n. 1645 del 9/10/43. “Solo per l’Ufficio del Ministro. Il Signor Ministro degli esteri del Reich prega di comunicare all’Ambasciatore Rahn e al Console Mohellhaunsen che sulla base della disposizione del Fuhrer, gli 8000 ebrei residenti a Roma devono essere trasportati a Mathausen come ostaggi. Il sig. Ministro degli esteri prega di fare presente a Rahn e a Mohellausen di non immischiarsi nella faccenda ma di lasciarla alle SS”. La qual cosa appare ovvia, se si pensa che difatti i tedeschi deportavano nei loro campi e non nei nostri…Tanto difficile Eretico?

    • bankor scrive:

      ProfeSSor Fantini,
      prima si accalora esaltando la piena sovranità della repubblica sociale italiana nella difesa della madre patria minacciata dalle truppe alleate nemiche, evocando addirittura l’art. 52 della costituzione della repubblica italiana; poi ci spiega che decine di migliaia di cittadini italiani inermi(vecchi donne e bambini) furono si rastrellati ed imprigionati in italia con la complicità dei repubblichini ma poi condotti dalle ss nei campi di sterminio fuori confine.
      Che faceva, profeSSor Fantini, la repubblica sociale italiana?
      Esercitava la sovranità giurisdizionale a targhe alterne?
      La esercitava con la costrizione della leva militare per la difesa della patria e la delegava per il crimine della deportazione degli ebrei addirittura permettendo ad un esercito straniero di espatriare cittadini italiani con i carri per il trasporto bestiame?
      Faccia così, Fantini, li scelga lei i docenti di storia delle scuole pubbliche italiane, dall’alto delle sue conoscienze storiografiche può permetterselo.
      PS
      Siccome ogni tre due entra nel merito delle capacità professionali altrui e specificamente in quelle dei professori della scuola pubblica, immagino che lei abbia acquisito le sue capacità professionali presso istituti privati, del resto sono anche certo che la sua valentissima attività professionale sia sempre stata svolta in ambito privato, l’idea che nel mio piccolo, anch’io con i miei tributi, abbia contribuito alla sua formazione/attività professionale mi seccherebbe un po’

      • Edoardo Fantini scrive:

        Dai un’ occhiata all’armistizio del 8 settembre nei punti dove si dice che tutti gli aeroporti italiani avrebbero dovuto passare agli Alleati, alla data di istituzione delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana (27 ottobre 1943), alla data di entrata in funzione di queste forze armate( gennaio 1944). Se colleghi il tutto avrai più chiaro l’argomento e non certo perché te lo hanno insegnato a scuola, anzi. Personalmente ho fatto le scuole pubbliche e difatti questa storia me la sono studiata a casa sui libri di tanti autori che mostravano documenti, Giorgio Pisano’ in testa. –

      • Fuori tema comp!imenti a Bankor per il Nick name e per gli interventi storico
        Finanziari . Vediamo se il Fantini ha voglia di ragionare di signoraggio.

    • Assai pochi repubblichini a combattere contro gli alleati sulla testa di ponte di Anzio assai molti dei medesimi a rastrellare renitenti e condurre rappresaglie tipo vinca monzone attuate queste non dai perfidi alemanni ma dalle locali brigate nere.a Firenze i soggetti da te lodati nel 8/44 si erano specializzati nello sparare dai tetti sulla popolazione che raccoglieva l’ acqua dalle condutture sfondate’quale eroica attitudine .non venire poi a tirarmi fori la storia di gentile episodio senza dubbio di vigliaccheria gappina. Ma se metti i due totali sulla bilancia per me essa pende dalla parte dei Potente,Lanciotto ,Corbari . Certo non da quella del principe borghese

      • Edoardo Fantini scrive:

        Pochi repubblicani a combattere ad Anzio? Quantifica, Manunta, quantifica. Oppure taci che a raccontare storielle ne abbiamo già troppi.

        • Toccare il profeta della bella morte ,scatena astiose reazioni a72 anni di distanza ,comunque ad anzio della gloriosa formazione guidata dall’ eroico principe pare fosse impegnato il battaglione Barbarigo sulla cui consistenza numerica ne saprai certo più di me per ovvie ragioni affettive.

          • Comunque mi spiace sinceramente che la mia osservazione ti abbia levato il sonno fino alle 0.40 spero per i tuoi vicini che tu non abbia trascorso la nottata marciando fieramente col passo dell’oca.
            Non conoscendoti ,se tu fossi un torraiolo ,quale dilaniante contraddizione!!!

          • Quindi per conciliarti il sonno e guadagnarmi la gratitudine dei tuoi vicini sicuramente stanchi del tuo diuturno marciare con scarponi chiodati e fasce mollettiere di ordinanza. Sulle note e con la stessa metrica della da te certo ben conosciuta”le donne non vi vogliono più bene”
            L’amore per il fascio ben ti viene
            Tu che sbaciucchi la camicia nera
            Che mettesti cervello tuo n’catene
            Relegando i neuroni tuoi in galera

            L’apologia del fascio si conviene
            Ad un pagliaccio con nera bandiera
            A chi fece della sua testa un pene
            Raccontando versione poco vera

            Le ultime due strofe non le modifico essendo sintesi assai esatta
            Delle motivazioni da crepuscolo degli dei che evidentemente i vostri ispiratori teutonici vi avevano trasmesso e non le riporto dato che le conosci certo meglio del pateravegloria.
            Ti invito poi (se ti degni dall’ alto della tua professoralita’ a confrontarti con un miserrimo terzamediuto) a cambiare argomento di discussione.rimanendo in epoche a te assai care il signoraggio monetario? E la dannazione di memoria del signor Ezra potrebbero essere tematiche più adatte alla situazione attuale. O preferisci lasciarle in monopolio ai tuoi allievi cinghiamattanti?

  4. VEDO NERO scrive:

    Sono contento per il meritato Nobel al grande Bob. Era l’ora. Ipotesi un po’ astrusa del motivo che Fo già dal 1975 fosse trai papabili al Nobel, per gli svedesi da tempo noi siamo degli zuzzurelloni, magari non capiscono quel granmelot, ma ridono lo stesso, siamo un popolo di buf…i burloni. A me Fo non è mai piaciuto, ma annoiato e parecchio. La sparo grossa se l’avessero dato a uno come Guccini non mi sarebbe dispiaciuto, ma è troppo serio per essere un italiano. Oppure nel passato un altro grande italiano come Eduardo de Filippo, conosciuto in tutto il mondo, non sarebbe stato meglio? Riguardo i compiti a casa: quanti compiti giornalieri e quante poesie imparate a memoria nel fine settimana con sacrificio dei miei e mia fatica, (Leopardi, Pascoli, Carducci, ecc.) alle elementari; cosa si doveva fare la rivoluzione? Effettivamente si stava esagerando un po’, ma alla fine tutti quegli esercizi mi hanno fornito di una buona memoria e cultura generale. Già oggi mi tocca sentire decine di sfondoni nei media, togliamo tutti i compiti a casa così al posto della scritta ‘Scuola’ sugli edifici preposto ci scriviamo ‘Paese dei Balocchi’ di collodiana memoria. Proposta futuristica: metal detector per telefonini e simili, quelli rimangono fuori dall’aula, si usano in casi veramente utili e se c’è una comunicazione esterna importante è sempre esistita la segreteria.

  5. VEDO NERO scrive:

    Ovviamente la segreteria scolastica. E’ uno dei loro compiti.

  6. giacobbe scrive:

    Concordo sui compiti a casa. Vanno diminuiti. Forse sarebbe meglio eliminarli del tutto. Che facciano a scuola quello che devono, cosi i maestri e i professori lavorerebbero, e siano liberi nei pomeriggi di fare sport, musica, teatro, arte….e cercare i pokemon, guardare programmi televisivi ( gfv, et similaria), magari ritrovarsi a fumare o buloneggiare per le vie.
    I compiti non servono, sono solo una tortura che induce allasservimento.
    Viva la libertà.

  7. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Qualche volta ho visto qualcosa di Dario Fo ed ho passato qualche momento ridendo.
    Ma finisce li, e poi basta professore con cose da 70 anni fa, interessano solo ad una manciata di persone. Fascismo, Repubblica di Salò, appartengono alla storia, oramia sono cose che non interessano. Domandi ai sui studenti…..
    Dylan appartiene ad un filone di protesta e mi piaceva in gioventù. Oggi no,
    Per la verità non mi pice più quella musica lagnosa di protesta anni 1960-1980, proveniente dal mondo anglosassone, e ciò che proviene dal mondo anglisassone non mi piace più niente, vedi la finanza.
    Anche qui penso che suoi studenti ascoltino altre cose.
    E poi protesta dopo protesta si vedono aumentare le differenze sociali……
    Penso che anche il premio nobel abbia fatto il suo tempo …come i compiti a casa dati agli studenti. Evidentemente chi li deve fare non li ritiene utili, quindi preferiscono fare cose cose……Comunque professore faccia lei….è il suo mestiere…
    ed è giusto che ognuno lavori al suo meglio.

  8. Perché questo astio nei confronti del prode rignanese?proprio in questi giorni nei quali dopo avere omaggiato la lingua italica in quel di Firenze in compagnia dell’ afasico Mattarella,novello emulo dell’ atlantico balbo egli trasvola oltre oceano e li raccoglie applausi apprezzamenti e stima ( come già fece il glorioso italo al suo arrivo a nuova York) dal noto Wall Street puppet e dalla di lui signora Michelle megapigia(non callipigia),traendo seco come fiero trofeo e simbolo del genio italico il noto artista ( pure lui valdarnese di nascita)fulgido esempio di coraggio ed onestà civico/ intellettuale. Siamo o non siamo paese di artisti/santi/trasvolatori e di costituzion riformatori?
    Per i brancaleonofili segnalo che, chi nella prima parte del suo cognome presenta similitudine con noto insetto ruzzolatore di sfere coproidi.organizza pellegrinaggio fuori stagione in quel di montaperti onde meglio cementare in granitica massa le schiere prosiote. Notizia sentita ieri sera a Siena news . curiosita semiologico folkloristica:pare che tale insetto nell’ alta val di merse più specificamente nel chiusdinese sia noto al volto come zozzo merdaiuolo definizione non pleonastica ma bensì onomatopeica visto il suono da lui prodotto nei suoi voli brevi e sgraziati da una deiezione vaccina all’altra. Nome Omen?

  9. Edoardo Fantini scrive:

    Dal Manunta 3 interventi per un totale di 43 righe, ma in nessuno dei quali è scritto quanti sarebbero stati i repubblicani a combattere ad Anzio. Eppure aveva esordito garantendo che erano pochi, però non sa quanti. Poi, lieto, snocciola il meglio di sé e lo fa con tanto spirito. Più che a parlare di storia si dimostra tagliato per intrattenere gli invitati alle feste di compleanno (o alle comunioni).

    • Illustrissimo fare sorridere di questi tempi, specialmente se lo si fa volutamente e sempre buona cosa chi lo fa involontariamente mostra solo la propia inconsapevole comicità. I numeri dati da tali retori in fez possono sempre essere utili per tentare la fortuna. Non sulla ruota di salò o di Predappio oramai da tempo dismesse. Con simpatia e senza astio la saluto rinnovandole l’invito già fatto le.

      • Dato che il 43 è uscito ieri all superenalotto cerchi di essere più tempestivo nei suoi interventi.potrebbe avere un talento da sfruttare.

        • Edoardo Fantini scrive:

          Se ti hanno detto che sono un medico e la cosa ti da’ speranza continua pure a rivolgerti a me. Sappi, però, che faccio il dentista e non lo psichiatra, quindi non potrò risolvere neanche una delle tue più importanti patologie.

          • Bono a sapersi visto che mi è saltata un’ otturazione pe’ i resto fido Nel Cioni noto luminare della psichiatria Fiorentina. ( Non l’ex sceriffo). Se i tuoi paesani conoscessero il loro mestiere non saresti nelle attuali condizioni. O stai migliorando?

      • Gualtieri di Astimberg scrive:

        PROPIA si scrive a Firenze,dove il tasso di alfabetizzazione visti i mambrucchi e i “sudisti”(gli ignoranti/razzisti avrebbero scritto TERRONI,io mi “elevo”)che vi siete messi in casa vostra,è alquanto scemato.

        In ITALIA,ed a SIENA,si scrive PROPRIA.

        L’accademia della crusca all’Isolotto si guarda bene dall?arrivarci,vero?

        Voi dell’Isolotto(gli ISOLATI DELL’ISOLOTTO) mi fate sbellicare dai tempi di Flachi,vostro illustre Genius loci,che si fece beccare per una “doppietta” non in campo,ma fuori…sniff sniff…è bona la roba da voi,eh?

    • La conta dei camerati col grido di presente!!!!!! Gliela lascio volentieri per via induttiva avendo anche io nell lontano81 servito l’esercito repubblicano e non repubblichino potrei desumere che la consistenza del batt.barbarigo sia stata delle canoniche 3 compagnie ovvero circa 300 combattenti più compagnia servizi e comando. Continui pure a oliare il manlicher mod.91 ,o forse date le simpatie r.s.i e passato al mitragliatore Beretta già delle truppe coloniali. Non cerchi di atterrare col gobbo volante ad ‘ampugnano che rischia di fare la fine di balbo. E non mi dica che si deve contentare della 9 corto Beretta continui a lucidare le sue giberne e mi raccomando niente pane ma piombo ristrutturare.

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