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La scelta di (Valentini) Bruno, con 9 Ps…

La notizia politico-giudiziaria della settimana è decisamente questa, inutile girarci intorno: la scelta – appunto un po’ giudiziaria ed un po’ politica – da parte di Valentini Bruno di optare per il cosiddetto Rito abbreviato, con tutti gli annessi ed i connessi.

 

LA SCELTA DI BRUNO

Con questa scelta valentiniana, il tutto si cristallizza alle carte in mano alla Procura, che passano direttamente dal Pm al Giudice terzo (in questo caso, al Gup Cornetti); discussione fra le parti, e poi la sentenza.

In caso di condanna, lo Stato è magnanimo, concedendo una riduzione di un terzo (ma in galera, in Italia, si può stare tranquilli, perché un amministratore-politico non va praticamente mai, dunque le Ecomaratonine il nostro Valentini Bruno continuerà comunque a farle).

 

Come il Santo ha già messo opportunamente in evidenza, la scelta ha tanti significati: di certo, NON ci sarà alcun confronto – per i Capi di imputazione ascritti al Sindaco di Siena, al tempo dei fatti in questione di Monteriggioni -, non ci saranno testimoni (magari scomodi, magari capaci di allargare una situazione che è come una macchia di olio), ed il tutto avrà una durata molto più ridotta (si chiama Rito abbreviato apposta, no?).

Una manna dal cielo, visto che – ad onta dell’evidenza – pare proprio che Valentini Bruno, nel caso di un’assoluzione, vorrebbe correre di nuovo per la poltroncina di Sindaco (anche questa una manna: per le opposizioni, però).

Scelta in ogni caso consentita dal Codice, dunque del tutto legittima, questa del Valentini; con un’avvertenza, però: che sarebbe (stato) bene che il Primo cittadino si fosse limitato a dire che l’impalpabile avvocato De Martino gli ha detto di fare così, e che, comunque, lui ritiene questa la cosa migliore da fare. Punto e basta: senza tanti proclami, senza farla tanto lunga.

Invece, per l’ennesima volta, Valentini prende per il sederino i cittadini della città che amministra (ed anche quelli che ha amministrato): con la mossa plateale – di trasparenza secondo Valentini -, di dire che lui vuole fare ascoltare tutto, che lui non ha paura di niente, che non ha niente di cui avere paura, bla bla bla.

Perché proprio sulle intercettazioni, il suo avvocato le sue rimostranze le aveva fatte eccome, quando era il momento di farle perché la situazione era in divenire. Ora che i giochi sono fatti, si diventa il campione della trasparenza (dopo non avere mai spiegato all’opinione pubblica NIENTE DI NIENTE, sui fatti contestati).

Quindi, ora sarebbe bene farla finita, con il fare il campione della trasparenza: come cantava un Grandissimo, non è che si possano dare buoni consigli, solo quando non si possono più dare cattivi esempi…

Ps 1 Oggi udienza stimolantissima in Tribunale (inizio previsto alle 10,30): la vedova di David Rossi ed il giornalista del Fatto Davide Vecchi (difeso dal Superavvocato De Mossi, as usual) hanno chiamato come testi fior di montepaschini, tra i quali un certo Fabrizio Viola (si presenterà?). Tranquilli, ne leggerete: su questo blog, e non solo…

Ps 2 Ieri la Guardia di Finanza ha allietato gli “amici” di Opera laboratori: speriamo sia solo l’antipasto. Di un pranzo lungo ed abbondante. Di quelli da indigestione…

Ps 3 Sunto – gran spulciatore di delibere – ci ha avvertito del viaggio cinese anche dell’Assessore Tafani. Ed in effetti, bisognerebbe che si dicesse, coram populo, gli amministratori senesi cosa ci vanno a fare, in loco. Non sui social: con documentazione un po’ più seria. Anzi, parecchio.

Ps 4 Giovedì prossimo 27, grande ritorno della politica senesota: Franchino il Ceccuzzi dibatterà con il filosofo-poltronato Piazzi sul Referendum (pare orientato verso il Sì, e sarà capace di spostare migliaia di voti). Tutti al circolo dei Due ponti alle 21, dunque (rectius: Two bridges, renzianamente parlando).

Ps 5 Dopo il successo dei fruendisti, maretta in casa Mps; che non solo nicchia, ma non dà alcun seguito alle sentenze che la vedono soccombente. Chapeau.

Ps 6 Il pianista Danilo Mariani, forzaitaliota per via di tastiera, andrà sotto Processo per il Ruby-ter: se Forza Italia a Siena vuole ottenere un po’ di credibilità, sa come fare…

Ps 7 Figurona del Pd romano al Processo su Mafia Capitale: la deputata Campana rischia la Falsa testimonianza; il Presidente della Regione Zingaretti – il fratello del Montalbano nazionale – batte il record mondiale di Andreotti: 39 “non ricordo” in una sola udienza. Chapeau anche a questi due.

Ps 8 Andrea Pagliantini – che con il suo blog segue da vicino il Buon governo valentiniano – ci scrive per segnalarmi l’inefficienza della raccolta dei rifiuti sulle lastre, con annesse figurette con i turisti. Caro Andrea, siamo smart (ma con problemi anche lì, pare): i rifiuti sono cose superate, anacronistiche, pre-digitali…

Ps 9 Finalino da Fortezza: ieri, per una trentina di secondi, abbiamo superato Salvini e Trump frullati insieme; uno degli attrezzi (a trazione naturale) più frequentati della Fortezza, infatti, era occupato da almeno un quarto d’ora da una coppietta di studenti dell’Italia meridionale: alla fine, su mia richiesta, la ragazza dice che lei sta finendo, però subito dopo l’accompagnatore aggiunge che deve iniziare lui. Faccio le mie rimostranze, e mi allontano.

Attraverso la benefica ossigenazione da sforzo, mi dico che non si deve mai generalizzare, che poteva accadere con chiunque, anche con una coppia di Ugurgieri-Tolomei, o con due altoatesini: dopo mezzo giro di Fortezza, torno dunque al politicamente corretto. Sono di nuovo al via, e l’attrezzo è libero…

15 Commenti su La scelta di (Valentini) Bruno, con 9 Ps…

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Quando furono introdotti i riti alternativi o premiali (patteggiamento, giudizio immediato)con uno sconto di pena fino ad 1/3 per chi accetta una pena senza processo o sceglie di farsi processare allo stato degli atti (cioè senza dibattimento, sulla base di quanto contenuto nel fascicolo del PM), i nostri maestri criticarono la mercificazione della Giustizia, secondo la solita moda americana.
    Sconto di pena a risparmio di attività giudiziaria … un obbrobrio.
    A distanza di anni il patteggiamento è divenuto sempre più una condanna vera e propria senza processo ed il giudizio immediato l’ultima spiaggia di chi non può patteggiare perché il delitto commesso non lo consente (es. omicidio volontario che dall’ergastolo passa a 30 anni con tutti i successivi benefici e sconti di pena in sede esecutiva).
    Strumenti molto utili, insomma, se hai un imputato colpevole o, seppur con qualche problema di ordine morale, se non è ragionevolmente in grado di far risultare la propria innocenza.
    Ma c’è anche un altro uso del rito abbreviato ben più spregiudicato.
    Se le indagini non fossero state svolte in modo molto esaustivo e col dibattimento il quadro accusatorio potesse pericolosamente completarsi, la scelta può essere quella di giocarsela allo stato degli atti e comunque con lo sconto di pena di 1/3 assicurato.
    Quindi potremo dire, sintetizzando, che il rito abbreviato è il rito dei colpevoli importanti, dei furbi o dei colpevoli-furbi.
    Escludendo la prima ipotesi, nella fattispecie, restano le ultime due.
    E qui si parrà l’indubbia virtute di Enrico de Martino.

    • Capitan Harlock scrive:

      Grazie Avv. Panzieri per la chiarezza, purtroppo si leggono troppe fandonie in merito sui giornali ed anche nei blog. Personalemte credo che chi non ha niente da temere o come dicono i politici ha “fiducia nella magistratura” debba affrontare il processo dibattimentale in pubblica udienza,in modo da fugare qualsiasi dubbio in merito al contenuto delle accuse, a maggior ragione se si ricopre una carica istituzionale.
      P.S. Inavvertitamente (ne sono certo)è stato cancellato un mio post al precedente articolo dell’Eretico…voglio solo ribadire il mio grazie per continuare a tenerci informati sulle vicende della coppia Rossi-Benedetto che hanno fatto un gran bene anche in terra di Siena. Vicende di rilevanza giudiziaria e morale purtoppo dimenticate dalla stampa e dall’opinione pubblica locale e nazionale.

      • Eretico scrive:

        Caro Capitan Harlock (io ero più per Mazinga!), ti ringrazio molto del complimento – e sulla dottoressa Benedetto torneremo, stai tranquillo -, ma a me pareva proprio di averlo caricato, credimi. Si vede che ogni tanto, con il gran numero di commenti, qualcosa va storto…in ogni caso, il nostro viaggio alle Scotte lo iniziamo proprio martedì prossimo: prima tappa, l’Ostetricia. Andiamo a cercare di saperne di più sui medici obiettori…
        Buona, laicissima, domenica a tutti!

        L’eretico

  2. VEDO NERO scrive:

    Quindi patteggiamento o no il nostro Brunino si riconosce colpevole, quindi che ciarla a sproposito? E si vorrebbe anche ricandidare? Che faccia di bronzo. A proposito di facce stasera a Fontebecci c’era quella di Scaramin…Scaramelli. Ma quando si levano di torno ‘sti brutti figuri.

    • A.B. scrive:

      Non sono un giurista ma confondere la richiesta di rito abbreviato con il patteggiamento e legare le proprie considerazioni ad un tale abbaglio non puó che portare a conclusioni errate. Dopo un patteggiamento il problema di Valentini sindaco non esisterebbe più.

      • Eretico scrive:

        Ovviamente, in questo caso ha ragione da vendere A.B.: una cosa è il patteggiamento, altra è il rito abbreviato, che semmai è una sorta di auto-rinvio a giudizio, come un nostro lettore ha già scritto. In ogni caso, se Zeus vuole a breve ci sarà un giudizio – penalmente parlando – sul modus operandi dell’imputato. A livello politico, evidentemente Valentini ha deciso, e da tempo: l’opinione pubblica NON ha da sapere…
        Di certo – come l’avvocato Panzieri ha scritto ieri – è una furbata: consentita dal Codice, ci mancherebbe. Ma se il Nuovo che avanza è ridursi ai riti abbreviati, siamo freschi…

        L’eretico

  3. Cafiero scrive:

    Flash mob ai Due Ponti per il sì al referendum e per chiedere a Franchino qualcosina sul Monte. Occasione irripetibile. Non mancare.

  4. Marco scrive:

    Il valentini sa di essere colpevole e con il rito abbreviato evita magagne che per certi aspetti potrebbero deteriorare il processo. Complimenti imputato valentini che con le tue chiacchere imbamboli la gente facendolo passare per un atto dovuto ai cittadini sia di Monteriggioni che di Siena. Complimenti imputato valentini ma un po di vergogna te la senti addosso? O la faccia di bronzo che ti ritrovi ti fa andare avanti come nulla fosse accaduto.

  5. Magico Vento scrive:

    Personalmente sono d’accordo con l’Eretico: credo che per tramite del legale il Valentini sia stato consigliato per il rito abbreviato che evita che le intercettazioni, di fatto, diventino pubbliche. Così le ascolterà solo in giudice e si eviterà che il popolo, a favore o contro, possa farsi un’opinione in merito.

  6. Romolo Semplici scrive:

    La mia sensazione, anche per conoscenza diretta, è che il rito abbreviato favorisca il presunto “colpevole” e penalizzi chi ha subito il danno.
    Un’ennesima stortura del, per me, inadeguato sistema giudiziario italiano. Al pari del Giudice Unico, che non dà assoluta garanzia di imparzialità e di “vera” giustizia, al contrario di un Collegio almeno di tre giudici, che garantirebbe una sentenza basata su di un confronto tra più “teste” e un esame accurato e non di una decisione di un singolo che, per assurdo, potrebbe essere basata su simpatie o antipatie personali, o su altre influenze esterne di altro tipo.
    Quindi concordo, come leggo in alcuni articoli, che il ricorso al rito abbreviato non appare come la formule più trasparente nei confronti dei cittadini.

  7. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    la conoscenza senza formazione accelera l’aria fritta, mentre noi abbiamo bisogno della gravità dei contenuti e oserei dire delle forme estetiche.
    Ci serve un orbita minima.

    Ci possiamo rispettare discutendo se il punto di vista di ognuno possa trasformare la realtà in verità o viceversa. Ma temo che il sistema ormai sia come un aereo che sta cadendo.

    Puoi stare dentro per consolare i tuoi simili oppure farti l’ultimo volo fuori.

    Un volo che non sarà piacevole ma almeno abbraccerai la terra, come l’ultima isola razionale in tanto mare di ambiguità.

    Perché io vedo un oceano di ambiguità, senza onde.
    Un lago di parole che fanno ombra, invece di portare luce.

    Prendi il bicameralismo perfetto.
    Uno pensa : a cosa serve ? Perchè lo vogliono eliminare ? (ammesso e non concesso che funzioni come dovrebbe funzionare…).

    Serve ad approvare poche leggi , chiare e ben scritte (quasi scolpite).
    Di immediata applicazione ed effettiva vigenza.
    Serve a dare, con la fiducia, a qualsiasi Governo gli strumenti per governare, non certo la fregola di aumentare il potere per poter governare.
    Il Governo ha la fiducia, governi.

    Cosa impedisce al Parlamento di conferire al Governo questa funzione, questi strumenti operativi : la Costituzione ? (ma manco per sogno).

    L’unica cosa che non può essere trasferita al Governo è la capacità di creare dei diritti.
    Perfino la legge delega funziona da cornice.
    Ma tutto questo è perfettamente previsto dalla divisione dei poteri.

    E qui casca l’areo.
    Perchè ci sono le persone, i cittadini.
    E se si vuole , in una Repubblica costellata di corpi intermedi oltre che di istituzioni territoriali, ci sono anche gli ordini professionali.

    E qui ricasca l’aereo, anzi precipita, dando l’idea dell’altezza da cui ci stiamo allontanando.

    Da chi è composto il Parlamento ?
    Chi dovrebbe accorgersi che ormai siamo un sistema impazzito dalle troppe leggi e dai chilometrici regolamenti ?
    Chi dovrebbe sapere che non ci serve affatto un sistema in grado di approvare le leggi sempre più velocemente, ma sempre meno e sempre meglio ?

    Prendi il processo penale.
    Perfino quelli forgiati nella teoria del garantismo così ben illustrata da Luigi Ferrajoli (1989 -Laterza) hanno molto da dire sull’etica professionale degli avvocati.
    E avendo ben netta la distinzione fra morale e diritto.

    In Italia però si è provato a difendersi dal processo e non nel processo.
    Si è arrivati ad accarezzare la prescrizione pur sapendo che l’onore non ha prezzo.

    Posso sforzarmi di capire l’avvocato che difende un privato cittadino.
    Mi sforzo e capisco che è comunque legittimo.

    Ma io sto difendendo un pubblico amministratore.
    E visto che si è abbandonato il procedimento inquisitorio (in nome della garanzia), si deve abbracciare senza riserve quello dibattimentale (in nome della ragione), anche per una questione estetica oltre che etica.

    Altrimenti si è avvocati del caos.

    NO, non posso pensare ad un favoreggiamento.

    Però come me lo sanno benissimo anche gli avvocati che ci sono troppe leggi e mal scritte, che sono intersecanti e contraddittorie.
    Dove l’abrogazione implicita fa capolino ad ogni tentativo di interpretazione.
    Dove l’esegesi significa direttamente troppi avvocati per altrettanti contenziosi.

    E questo in riti potenzialmente paradossali visto il ruolo di garanzia previsto e svolto sull’indagato direttamente dalla pubblica accusa.
    Che infatti archivia quando non c’è nulla da verificare.

    Abbiamo o non abbiamo una magistratura che ha il compito di applicare solo e soltanto la legge ?
    Anche a tutela di chi viene denunciato ?

    Perchè se si dice di aver fiducia nella magistratura poi quella fiducia la si deve dimostrare nei fatti.
    E qui vengo al punto.

    Siamo un paese malato, troppe leggi (andrebbe messa la ridotta per salire la montagna dell’automatico disboscamento legislativo).
    E quindi troppo coraggio viene richiesto agli amministratori che vogliono muovere la realtà del territorio.

    Ad un Italia impazzita nel labirinto delle norme deve per forza corrispondere l’audacia dei sindaci che sfidano la conservazione dell’esistente ?

    No, io penso che un sistema così è un sistema malato.
    Ma se una cosa non si può fare non la si deve fare.
    E quando è chiaro, lampante , oltre ogni ragionevole dubbio, che non si può fare, chi fa falla consapevolmente e si espone al dolo, alla volontà criminale.

    Meglio rassegnare le dimissioni da Sindaco e denunciare alla propria comunità l’impotenza che il Sindaco (con la collaborazione del Consiglio Comunale e della Giunta) rappresenta.
    Il Sindaco non serve a nulla.

    Ma se si agisce in spregio alle regole, rivendicando quasi subdolamente lo strappo, poi si ha il dovere assoluto di accettare il giudizio dell’opinione pubblica.

    Il giudizio totale, quello senza censure sui contenuti e sui protagonisti.

    Il rito abbreviato non consente questa luce e non può essere invocato come il luogo puro in cui non comparirà la prescrizione (come se fosse una concessione del sovrano, una malintesa virtù).

    Quella prescrizione, o meglio “quella della prescrizione” non l’abbiamo nemmeno considerata, non l’abbiamo proprio presa in considerazione, è l’ultimo dei pensieri.

    Stiamo parlando del Sindaco di Siena, una culla di civiltà.
    Stiamo parlando del Sindaco di Siena , non di Bruno Valentini.

    • Bastaaaaaa!!!! scrive:

      Wow…riecco il Signor Bignami!

      L’aereo che cade,il volo,l’oceano senza onde..parole,parole,parole…evviva la sintesi di Simone Poli!

      • Simone Poli scrive:

        Non si può piacere a tutti.
        Io poi ci riesco da solo.
        L’autocritica è libertà.

        Quindi ?
        Lei è un masochista.

        Non solo mi legge (potrebbe ignorarmi) ma si sofferma.

  8. Michele Pinassi scrive:

    Vi aspettiamo questa sera a Palazzo Patrizi, alle 21:00, per la presentazione del libro CoopConnection insieme al suo autore Antonio Amorosi.

    Sarà una ghiotta occasione per scoprire il mondo delle cooperative e gli intrecci politico-finanziari che vi gravitano attorno.

    http://www.siena5stelle.it/blog/2016/10/21/comunicato-stampa-la-presentazione-coopconnection-libro-denuncia-sul-mondo-delle-cooperative-italiane/

    Vi aspettiamo.

  9. gino da costalpino scrive:

    In tutta questa vicenda del Valentini pare che sia sfuggito (specialmente al PD) un aspetto fondamentale…….il proprio codice etico….
    E’ fin troppo evidente che se Valentini non avesso scelto la via “furbesca” del rito abbreviato sarebbe stato rinviato a giudizio in maniera tradizionale…..
    Quindi se il Giudice ha accettato la sua richiesta di rito abbreviato lo ha fatto valutando che sussistevano i presupposti per un suo rinvio a giudizio, altrimenti lo avrebbe prosciolto……
    Non giriamoci intorno, c’è un referendum e quindi sino al 4 Dicembre state tranquilli che tutti cercheranno di porre sull’oblio la vicenda Valentini.
    Ma dopo il 4 dicembre, i consiglieri comunali del PD, il PD cittadino vorranno disconoscere e sconfessare quanto previsto all’art. 5 comma 1a ed al comma 5, del codice etico del loro partito che imporrebbe le immediate dimissioni di Valentini???? a Siena tutto è possibile….staremo a vedere…..

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