Eretico di SienaReferendum: tanto rumore per tanto (e valanga di Ps) - Eretico di Siena

Referendum: tanto rumore per tanto (e valanga di Ps)

Finalmente ci siamo: un’Italia in crisi di astinenza da voto (a parte le trivelle, sic), domenica prossima andrà a votare (e non c’è neanche bisogno del quorum, pensate un po’…). Ne avremmo voluto parlare molto di più (anche se i Ps non sono certo mancati, sull’argomento), ma non è colpa nostra se il “Groviglio armonioso” ci offre così tanti e ghiotti argomenti da sviscerare, durante la settimana (la domenica, poi, siamo rapiti dalla rubrica culturale).

Meglio tardi che mai, buona lettura a tutti, dunque!

 

REFERENDUM: LE DUE ITALIE A CONFRONTO

Facciamo subito una doverosa premessa: non solo massimo rispetto per chi voterà Sì (scontato, ma bene ripeterlo), ma anche sincera curiosità – nel caso di sciagurata vittoria siista – ed orgoglio: ancora una volta, avremmo visto bene nel denunciare certe cose in largo anticipo.

Due soli esempi, fra i tanti, nel merito? Il neosenatino che diventa un’accozzaglia (eterogenesi dei fini) di plurindagati e plurinquisiti: basterebbe scrivere che c’è la scriminante per certi reati (di opinione), nell’esercizio delle proprie funzioni. Solo quella. Invece varrà, l’immunità, anche per i peggiori ladroni.  Pronti a scommettere: ne riparliamo fra un annetto, nel caso in cui il Sì vinca.

Secondo esempio: il tasso di litigiosità (leggasi contenzioso) fra Stato e Regioni – e non solo – si impennerà, buggerando tutti quelli che legittimamente auspicano una riduzione dello stesso. Anche qui: aspettare un anno e vedere, sempre nel caso in cui Denis il Verdini trionfi domenica (e si tace di molto altro, per esempio dell’occasione perduta per fare fuori le Regioni a Statuto speciale).

Ma l’argomento INSUPERABILE, per quello che ci consta, è la NON eleggibilità dei senatori, se non in una pietosa elezione di secondo grado, i cui contorni peraltro sono fumosi assai, per ora (e come fidarsi del Bomba, per dirla tutta?).

A proposito del Renzi nazionale: è chiaro che è ANCHE un Referendum su di Lui. Così ha detto Lui per mesi (quando aveva il vento in poppa), così è tornato a dire implicitamente nelle ultime giornate, in cui troneggia in ogni programma televisivo dell’Orbe terracqueo (par condicio? Fateci il piacere…).

Anche qui, avremmo da scrivere fino a domattina; ci limitiamo a due cose: l'”accozzaglia” c’è da una parte e dall’altra, ci mancherebbe altro; ma con una differenza sostanziale, che pochi hanno evidenziato: l’accozzaglia del No (da D’Alema a De Mita), è una composita congrega di gente che il suo danno (e grosso!) al Paese l’ha già fatto. Sono scesi in campo perché “toti politici” nell’accezione crociana, per fare vedere che sono sempre in palla e per sana vendetta (baffino, evidentemente); ma se vince il No, si ubriacano di gioia e finisce lì: non hanno nessuna possibilità di rientrare sul serio. Gli altri, quelli dell’accozzaglia del Sì (dai Denis Verdini a De Luca), non solo sono già al Potere, ma ci resterebbero, più forti che pria (anzi, che mai). Non c’è chi non possa cogliere la clamorosa differenza, se non ipodotato cerebralmente (si fa per adeguare i toni al momento, eh…).

Secondo punto, ancora più rilevante: questo Referendum è come, mutatis mutandis, quel 18 aprile del 1948 (Politiche, peraltro); allora, c’era Washington che prometteva denaro e grano, e gli italiani votarono per il grano (anche perché, di là, c’era un baffone pericoloso assai). Oggi, sempre gli States ci dicono ancora come votare, come fossimo nella Cold war; in più, in simbiosi e simultaneità, ce lo dice anche il Financial times, e soprattutto JP Morgan. La dignità di Stato, di Nazione, diremmo di cittadini, contro il salvataggio (forse) delle banche: come il 1948, appunto. A chi dà per sicuro vittorioso il No, raccomanderei invece assoluta prudenza.

Per tacere del pietoso spettacolo della campagna elettorale renziana, con Achille Lauro che sembra uno statista, al suo confronto: solo i venditori di caldarroste, i free climbers ed i lavavetri abusivi – se non erriamo – sono rimasti fuori dalle renziane mance prevoto. Forse si rimedierà con fritture di pesce all’uopo?

Non bisogna dunque votare No con la pancia (infelice uscita di Grillo), bisogna farlo di testa, proprio di neuroni; la dignità di cittadini – fino a prova del contrario – noi la collochiamo nella testolina, no?

 

Ps 1 Oh, per restare ancora in tema, dal nazionale al locale, al senesota: NON c’è un pezzo grosso, un bigghe del Pd locale che sia per il No. Non se ne trova uno neanche con il lanternino. Sarà un caso, eh, però il fatto mi sembra interessante e stimolante da segnalare…

Ps 2 Ieri, per Sant’Ansano, consueta kermesse del cittadino Buoncristiani, che da dieci anni continua a ripetere esattamente la stessa omelia: basta dissidi, basta litigi, ritroviamo l’armonia et alia mirabilia. Più consueta sbrodolata sulle Contrade (ma il Consorzio non gli chiede i danni?), significativa da parte di chi voleva farsi precedere da un centinaio di figuranti della Giostra che fanno a Foligno, quando arrivò a Sienina.

Ps 3 Purtroppo molta gente legge di sfuggita, e non capisce l’essenza delle cose: vede scritto “assoluzione per i vertici di banca Etruria”, e fa due più due.

L’assoluzione per i banchieri di banca Etruria (Ostacolo alla vigilanza), invece, con sconfitta della Procura di Arezzo, NON è una gran bella notizia per la Boschi’s family. Ne riparleremo.

Ps 4  Figuriamoci la simpatia che abbiamo per Lapo Elkann: credo la si possa immaginare. Ma l’accanimento post mortem (socialmente parlando) sul personaggio, mi pare poco dignitoso e giusto (anche perché, in famiglia, c’è chi ha fatto – in modo diverso – molto più danno alla collettività). Schadenfreude, si dice in tedesco, per indicare il godimento sul potente che cade in disgrazia; in italiano, il termine è ovviamente un altro…

Ps 5 Una settimana fa, ci ha lasciato, prematuramente, la dipendente dell’Asl Enza Cimini. In un contesto di persone che spesso si girano dall’altra parte (così noie non arrivano mai), una persona dalla schiena dritta. Merce rara, di questi tempi ed in certi luoghi.

Ps 6 Martedì prossima, puntata ghiottissima de “Il martedì dell’eretico” (Siena tv ore 22): allacciate le cinture!

46 Commenti su Referendum: tanto rumore per tanto (e valanga di Ps)

  1. A.B. scrive:

    Non mi sarebbe dispiaciuto leggere almeno un motivo per votare sì. Invidio quelli che nonostante l’inesorabile passare degli anni continuano a manifestare certezze, eterni adolescenti, duri e puri. Io, afflitto da senescenza incombente, voteró sì, e mi porteró per sempre dentro il dubbio di avere fatto una stronzata, come in tutte le scelte fatte nella mia vita. Voi no, voi avete sempre ragione, siete sempre nel giusto. Noi siamo ipodotati e voi siete superdotati. Io intanto aspetto, perchè arriverà un giorno in cui l’eretico ci vorrà dire non solo cosa non va, ma anche come vorrebbe far funzionare la sua città, la sua regione, la sua nazione, il suo continente. Per ora ho letto solo dei no, aspetto (con poche speranze) qualche sì.

  2. marta scrive:

    Il neosenatino che diventa un’accozzaglia (eterogenesi dei fini) di plurindagati e plurinquisiti: ” invece il veterosenatone e’ un’assemblea di anime pure..eccetto quel tale senatore arrestato per mafia…..

    • Eretico scrive:

      Cara Marta (?),
      potevi trovare un argomentino migliore: figurati se il Senato odierno è pieno di idealisti e di anime belle, ma almeno quelle “anime belle” le abbiamo votate! Abbiamo votati dei figuri, per fare i senatori (a molti, se sono plurinquisiti va meglio…). Con il Sì, decideranno in modo esplicito le segreterie dei Partiti e Movimenti.

      Ad A. B., invece: per le proposte, ci sono – spesso ben pagati, e sarà lo stesso dopo il Sì – i parlamentari e gli Amministratori locali. LORO, devono fare proposte; un blogger deve valutarle, e proporre il suo pensiero al pubblico. Non sempre – se tu leggessi con maggiore attenzione – si stronca tutto. Certo, la maggior parte delle cose – in Italia, a Sienina – non ci piace. Beato te, che sei gratificato…

      L’eretico

      • A.B. scrive:

        Ma i blogger possono anche trasformarsi in conduttori televisivi e poi magari in politici. Del resto in Italia una forza politica che non fa altro che criticare le opere altrui senza peró proporne di proprie l’abbiamo già e non avrebbe problemi ad ospitare un blogger perennemente incazzato.
        Comunque questo concetto del blogger che per definizione valuta e basta mi pare un tantinello forzato. Esiste uno statuto dei blogger? O forse si tratta di un articolo della costituzione scritto dai nostri padri costituenti?

  3. giacobbe scrive:

    Caro ab
    Non ho capito xche ‘ voti si. non ti sei informato, non ti sdegni per il modo in cui hanno promosso il referendum, ma ti gongoli di fare un’altra stronzata.
    Ecco, dato che dici di essere alle porte della senescenza, non sarebbe il caso di evitare le stronzate?
    Hai ancora 24h per essere fiero di aver fatto, almeno una volta, una cosa giusta. Oppure continuare a gongolarti di aver fatto ancora una stronzata….

  4. A b. A b abqualcosa diceva Igor Marty Feldman in Frankenstein junior
    Ricordate abcosa?
    Non rimanere, o saggio e vetusto ab preda per sempre dei rimorsi vienci anco tu
    nelle schiere variegate tenaci e salde nei lor proponimenti, che baldanzose
    Guatano al ruinio del mendacissimo virgulto valdarnese
    Troppo convinti ,così ti basta? o voi di più .No perché pare tu stia a dipingere una massa graniticamente determinata e aggressiva oltre ogni dire
    Ipovedenti vi definirei,forse, certo ipolfattivi sucuramente ipotattili
    E quindi non seguaci dello strologo di Brozzi immenso ma misconosciuto erudito il quale conoscea la merda al puzzo e il pruno al tatto
    Se come legislatore costituzionale preferisci la Boschi a Calamandrei
    Se verdini a ispirare e !a Finocchiaro a correggere gli errori della bella Elenina Maria ti sembra una roba decente
    Se credi alle visioni (non scherzo e il tuo Renzi che invita ad averle)anche
    Senza additivi chimici
    Fai pure
    Ma il poco spazio alle ragioni del si non dipende da censura ma dal fatto che evidentemente i pareri favorevoli al si in questo blog sono scarsini o rari.
    Dice , caro ab che questo sia un blog di informazione, potrebbe anche essere
    Che a livello statistico questo tipo di informazione e discussione sia alieno
    Alle genti più stanche di ragionare , e più propense alla creduloneria acefala.
    Poi chiedi proposte , ma questo mi pare un articolo sul referendum o no?
    Le proposte , per Siena la toscana e l Italia sono ovvie ricchezza ambientale
    Storico archeologica artistica biodiversità prodotti agricoli ineguagliabili
    Energie alternative poli di alta tecnologia.
    Togliere diritto di veto alle regioni su decisioni prese dallo stato che spesso solo trasmette direttive europee . Ti sembra positivo?
    Abbiamo visto le conseguenze della politiche agricole EU latte marcio dall est Europa grani sottoprezzo da decenni contributi per l’ allevamento degli struzzi e zero sostegno alla coltivazione dell olivo che va a interessare anche il discorso passaggistico e di conservazione del territorio
    Ab fatti un latte. caldo co biscottini e vai a nanna ti canta la ninna nonno Staino poi viene anche la fatina boschi ma se passa Verdini occhio a gli incubi.

    • A.B. scrive:

      Perfetto il richiamo del Cavalcanti del ventunesimo secolo al mago di Brozzi. C’è chi riconoscendo la merda dal puzzo cerca di uscirne fuori e chi non contento di sguazzarci dentro da trent’anni preferisce continuare la balneazione. Io penso che ci siano molti motivi per votare no, ma questi motivi avrebbero senso in un altro luogo, in Italia no per dinci. Per questo le altrettanto numerose ragioni per votare sì mi portano a fare questa scelta. Manunta, ormai è mattina, sono ben sveglio e dopo aver sognato la Boschi (lei chi ha sognato? Berlusconi? Forse Rosy Bindi…) e mi vado a fare una bella doccia. Lei invece rimanga pure, continui a sguazzare nella cacca, rimando argutamente con la sua allegra compagnia cantante.

  5. Paolo Panzieri scrive:

    Avete notato? A nessuno alla fine piace questa riforma. Neppure a Renzi e alla Boschi. Anche costoro, infatti, dicono che sarebbe potuta venire meglio ….
    Però bisogna votare SI perché non ce ne sono altre.
    E questo oggi è banalmente un dato di fatto.
    Forse, visto il tempo trascorso, le energie spese e l’adozione a maggioranza e persino senza il gradimento delle opposizioni, probabilmente avrebbero potuto e dovuto farsela almeno di loro gradimento.
    Renzi, comunque, si è giocato bene la partita della vita, intasando tutte le televisioni per mesi e ricorrendo a tutti gli stratagemmi possibili, leciti ed al limite della legalità, come un politico di professione deve fare per vincere.
    Io sono un sostenitore della democrazia diretta dove decide davvero il popolo e non i partiti o i finanzieri.
    Paradossalmente, però, questo referendum nato per confermare una legge che limita questo potere, rappresenta probabilmente la migliore occasione di democrazia diretta dopo quello tra Monarchia e Repubblica.
    Del resto il paradosso della democrazia è noto: anche Hitler è andato al potere democraticamente del resto.
    Vedremo come andrà a finire.
    Il fronte del No è imbarazzante, ma anche quello del SI non scherza ….
    Comunque decida il popolo sovrano stavolta in parecchi andranno a casa.
    E questa è l’unica vera consolazione.

  6. Marco Burroni scrive:

    Io voterò sì per tre motivi: intanto sul merito, perchè ritengo che la “costituzione più bella del mondo” sia stato in realtà un compromesso al ribasso di un paese distrutto da una guerra e fiaccato da una mediocre dittatura. Tutto il sistema di controlli,pesi e contrappesi pensati all’epoca ora sono obsoleti e hanno creato nel corso dei decenni lentezza nelle decisioni, contiguità tra controllati e controllori, irresponsabilità, trasformismo. Benché sia tutt’altro che perfetta la riforma comincia a correggere queste storture.

    Voterò sì anche perchè una parte dei fautori del no ha trasformato questa sua scelta in una battaglia ideologica intorno ai fondamenti della democrazia, alla fedeltà ai dei padri costituenti, alla difesa della costituzione antifascista contro il nuovo dittatore Renzi, usando toni degni di miglior causa (vedi ad esempio le risposta di Giacobbe e Manunta ad AB, cafone e maleducate nei toni). In generale il fronte del no ( all’interno del quale ci sono anche molti che questa riforma l’avevano votata, tra l’altro…)si è distinto oltre che nei toni, anche per l’uso della menzogna sistematica, diffondendo notizie false o inesatte per far vincere la propria parte . E chi usa certi mezzucci evidentemente non ha alcun argomento solido.

    Voto sì infine perchè le eventuali dimissioni di Renzi ( a cui peraltro credo poco) aprirebbero la strada a cose ben peggiori, dal ritorno di vecchie cariatidi come Berlusconi o D’Alema a fascistelli come Salvini fino al M5S che ritengo un’autentica sciagura per questo paese, il simbolo del fallimento della cosiddetta società civile.

    • Ovvia giù vedi come sorton fori i radical scjc d’accatto
      Per me cafone dato da un puzza sotto il naso come il sor Burroni e titolo
      Di vanto , e corrisponde a realtà essendo io figlio
      di mezzadri . Ma per lastraioli manipolati e schifiltosi pare sia epiteto sminuente
      La maleducazione per ipocriti politicaly correct come voi e semplicemente il parlare chiaro.
      Io qualche proponimento ve l’ ho portato
      Voi Bellini zero solo paure da paranoici e schifatezza per chi non si piega
      Alle manipolazioni del motivator Renzi .
      Parlare di menzogne sistematiche e votare Renzi e caso clinico
      Meccanismo da transfer psicologico.
      Condito da dissociazione cognitiva
      Vi fate ridicolizzare da un terza mediuto , cio dimostra !a vostra inconsistenza intellettuale contrariamente a ciò che vorreste ostentare.
      Disse il contadino mirando il castro vuotato per pagare gli studi del figlio
      Poeri i mi maiali.
      Ma il tu babbino Burroni certo non apparteneva a tale categoria visto che ritieni l’epiteto cafoni sminuente.

    • Edoardo Fantini scrive:

      Ce la fai Burroni a spiegarci con chiarezza cosa intendi quando scrivi che il paese fu “…fiaccato da una mediocre dittatura.”? Grazie

      • Marco Burroni scrive:

        Certo che ce la faccio a spiegartelo, ma tanto tu non capiresti…

        • Edoardo Fantini scrive:

          Ce la fai ma..non lo fai. Che strana cosa!!! Comunque una risata me l’hai fatta fare anche oggi.

          • Voglio le scuse dice i sor Burroni
            Cattivi siete e puranco cafoni
            I Fantini gli dice parla spiega
            Ma lui a replicar lesto si nega
            Marta vuol cavar cento poltrone
            Son corrotti son roba da prigione!
            Però si scorda del bravo Verdini
            Che’seduto su vostri strapuntini

  7. Non fa sapere all'ex deputato.... scrive:

    Ps1 : Decisissimo a votare No, leggo le motivazioni del sì offerte dall’ineffabile Barzanti sul Corriere Fiorentino di ieri. Se non ci fosse stata quella firma sotto l’articolo magari uno avrebbe anche preso in considerazione quelle osservazioni. Ricordando la carriera politica del Nostro , i suoi molteplici, come dire?, cambiamenti di opinione, il suo aver passato i migliori anni della prima Repubblica godendone privilegi e guarentigie aggiornando il solito articolo di sempre solo cambiandone i tempi grammaticali, mi è sorto il dubbio che chi vota sì altro non vuole che mantenere le cose come stanno (ovvero non cambiare o difendere la costituzione ma farne strame così come è accaduto dal ’47 ad oggi: perché è questo il vero problema che i politici-politicanti mai ammetternno) . Ed allora Robertino caro grazie a te un più convinto NO,NOOO, NOOOOOOO….

  8. Burroni le risposta (roba da cinque alle elementari)mi fanno supporre che anche tu padre abbia buttato via soldi inutilmente per farti studiare
    Si vede che non avevi Fontani o Ascheri per docenti.

    • Marco Burroni scrive:

      Non avevo Fontani o Ascheri per motivi anagrafici, essendo più o meno loro coetaneo, e comunque se vuoi farmi le pulci almeno stai attento agli errori di battitura.
      Quello che trovo intollerabile ormai è questo clima da guerra civile permanente, da patria in pericolo che francamente è ridicolo:Lunedì mattina ci sveglieremo,avrà vinto il no ma chi ha votato no non avrà un premio in gettoni d’oro e chi avrà votato sì non sarà inseguito dalle squadracce fasciste.
      Una riforma costituzionale è qualcosa di molto complesso, esistono argomenti e posizioni ragionevoli a favore di entrambe le scelte, e nessuna delle due avrà conseguenze apocalittiche, per cui trovo decisamente fuori luogo i toni con cui si paventa la vittoria del sì.

      • Talmente complessa che le ispirazioni verdiniane buttate giù dalla boschi
        Anche con la correzione della Finocchiaro risultano comprensibili solo
        Ai mediorientalisti ferrati in aramaico accadico e cuneiforme sumero

      • Edoardo Fantini scrive:

        Quindi secondo le conoscenze di “storia” del Burroni, è certo che un bel giorno alcune squadracce fasciste dopo un’elezione hanno inseguito gli avversari. Può il colto Burroni dirci dove e quando ciò è potuto accadere? Si perché a noi non risulta, mentre invece sappiamo che erano i socialisti che volevano primeggiare a suon di botte. Infatti alla fine del congresso che tennero a Bologna nell’ottobre del 1919, votarono la mozione secondo la quale si sarebbero dati un’organizzazione per prendere il potere con la violenza al fine di instaurare la dittatura del proletariato. Chi ci dà questa illuminante notizia è il socialista Pietro Nenni, presente a quel congresso, nel suo libro “Vent’anni di fascismo” Edizioni Avanti a pag. 212.

  9. Enrico scrive:

    Mi associo al saluto per la carissima Enza Cimini, con cui ho lavorato abbastanza a lungo per apprezzarne le qualità morali e professionali. Una persona schietta e dedita al lavoro … come pochi !!
    Ciao, Enza!!

  10. giacobbe scrive:

    Gentile burroni,
    1. Non c’è pericolo, renzi non andrà a casa…temo che ancora lei non abbia capito il personaggio!
    2.se avesse ascoltato i comizi avrebbe sentito e visto come i fautori del si usassero argomenti che esulavano dal merito e che il primo a porla in maniera ideologico egocentrica fosse proprio il pdc.
    3. L’attuale carta sarà stata figlia dimun compromesso, ma condivisa e redatta da una vasta pluralità di idee. Questa riforma è stata indotta ( leggasi i documenti jp…) , proposta dal governo ( che non ne aveva titolo) e fatta passare a colpi di fiducia.
    Se riesce ad ingoiare tutto questo, voti si. Non avrà difficoltà a sopportare altre pillole o supposte.

  11. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    voterò no per questi motivi :

    1) impensabile non eleggere direttamente chi ha competenze legislative costituzionali ;

    2) impensabile non eleggere direttamente chi ha competenze legislative europee ;

    3) impensabile continuare con le Regioni a statuto speciale destinate addirittura a diventare staterelli irriformabili e autoreferenziali ;

    4) impensabile non riconoscere che la tempistica vera in politica, non la fanno le Istituzioni, ma la volontà politica : vedi recente riforma costituzionale dell’art.81 (modifica peraltro lesiva della “famosa” prima parte definita intoccabile ) ;

    5) impensabile individuare nella velocità legislativa la soluzione dei nostri mali quando tutti sanno benissimo che la patologia è l’ipertrofia legislativa. Siamo arrivati ad uno stadio così caotico che i nuovi arrivati -per poterle interpretare- devono scriversele direttamente, le leggi. Salvo fallire miseramente di nuovo come i precedenti perché risulta difficile amalgamare nel generale e nell’ astratto la volontà precisa e poco lungimirante di soddisfare interessi di parte, o se preferite chiamarle clientele, direttamente quelle ;

    6) impensabile immaginare il coinvolgimento del Governo nella promozione della riforma (a mò di plebiscito). Se anche il risultato fosse stato di raffinata armonia , quindi perlomeno tollerabile, resta la dura realtà del testo (perché poi è il testo che conta). Questo testo non è immediato, risulta solo vagamente intellegibile ;

    7) impensabile poi non respingere il doppio incarico : a quei livelli (sindaco e consigliere regionale) ti manca sempre il tempo per fare bene il tuo lavoro ;

    8) impensabile infine , prima o poi, non avere deputati e senatori (una volta autodimezzati nei costi) impegnati in interrogazioni martellanti e selettive abrogazioni, previo ricamo di testi unici ;

    9) impensabile per la parte costruttiva non decidere con legge ordinaria di dare subito più poteri amministrativi al Governo : con questa Costituzione è possibile !

    10) penso infine , dopo aver visto Renzi a posteriori, che la retorica della mancanza di alternativa o diluvio sia soltanto panico artefatto, o peggio rassegnazione.

    • Eretico scrive:

      L’hai detto, caro A. B.: infatti quello è proprio il quotidiano che – oltre ad avere sempre avallato Mussari and company su Antonveneta, per esempio e fra le tante – ha come fondatore Eugenio Scalfari. Che per un paio di anni ha martellato Renzi proprio CONTRO la Riforma, dicendone di cotte e di crude (anche sul rischio di deriva autoritaria, pensa un pochino); poi, negli ultimi giorni, ha detto che voterà Sì. La differenza fra un giornalista ed un blogger, per l’appunto…

      Comunque, buona – laicissima – domenica, e buon voto a tutti, siisti e noisti!

      L’eretico

      • A.B. scrive:

        Se è per questo Scalfari ha cambiato idea parecchie volte ed ha anche cominciato presto. Io diffido più di chi non cambia mai idea e l’articolo la scritto Calabresi. Quale quotidiano suggerisce l’ordine dei blogger?

        • Eretico scrive:

          Quello che si vuole, ci mancherebbe, e Repubblica la leggiamo ogni giorno, sia chiaro!

          Per il giornalismo di inchiesta, Il Fatto è avanti anni luce: può non piacere per tante cose, ma il giornalismo per tabulas si fa così. Per la Cultura, il meglio pezzo è l’inserto settimanale del Sole 24 ore. Per altre cose, il Corrierone (tenendo presente sempre da chi è comandato). Roba stimolante anche da Belpietro, Feltri e Sallusti, quandoque.
          Pluralità, pluralità, pluralità. Ma è Scalfari, ad avere cambiato idea sul Referendum, non pinco pallino.

          L’eretico

    • Eccolo il genio dell informazione politicaly correct
      Che l editore sia socio della Edmund de Rothschild Société bancarie
      È solo una bassa insinuazione priva di importanza ovviamente.
      E te che ti ciucci il pappone di De benedetti
      Sei fulgido esempio di persona acculturata e informata
      O ridicoloooooo!!!!
      Ma te bellino sei da portare a Verona alla fiera

      • A.B. scrive:

        Io forse sono radical chic ma lei è sicuramente il più grosso rompicoglioni che abbia mai letto su questo blog. Il Cavalcanti de noantri non afferma, risponde e commenta e poi ricommenta e poi risponde ancora (a volte finisce per replicare anche a se stesso), così, giusto per il piacere di offendere qualcuno. Un’orgia di godimento nel rimare beandosi della propria arguzia e sbeffeggiando il malcapitato di turno con un armamentario ideologico che poi a conti fatti altro non è che quello della stantia sinistra alternativa pregna di superiorità intellettuale. Mi chiedo come sia finito un genio fiorentino quale lei è, a polemizzare senza pause con dei senesi (almost) un pó stupidi quale io sono. Facciamo così, dato che sono certo che analoghi blog esistano anche nelle altre cittadine toscane, delizi a turno con le sue facezie tutte le comunità toscane. Magari dedichi un giorno a Pistoia, uno a Lucca, si confronti con i livornesi ed infierisca sui pisani. Forse a piccole dosi sarebbe più tollerabile, un giorno ogni due settimane potrei anche riuscire a leggere le minchiate che scrive senza dovermi ingozzare di antiemetici.

  12. marta scrive:

    faccio parte del popolo bue e non capisco perche’ dopo aver avuto i padri costituenti supereroi che hanno promulgato la costituzione piu’ bella del mondo e con i cittadini che hanno votato direttamente e democraticamente ci ritroviamo con un senato di lobbisti corrotti mafiosi…..verrano le nuove generazioni di politici pentastellati in grado di fare una riforma che accontenti intellettuali politologi e costituzionalisti, io per il momento mi accontento di cercare almeno di togliere cento poltrone al malaffare

    • Domanda che potresti rivolgere al guitto de !uca più che al blog
      Sempre che l’ambra jovinelli non l’abbia già scritturato
      Poera bimbina vatti a vedere il Pd renziano quanti inquisiti vanta nelle
      Sue file
      Viva Verdini padre della patria basta Calamandrei !!!
      Viva Bisi Scalfari Prodi
      Viva il compagno Gennarino vo con la scorta Migliore
      Viva santa Maria da Laterina
      Viva egli colui che con dinoccolato passo di scuola obamiana
      Invano cerca di replicare le smascellature predappiche
      Che madre natura l’ha fatto senza bazza
      E qualcuno glielo dovrebbe spiegare

  13. semplici8 scrive:

    C’è un fatto che emerge chiaramente, nel dibattito di questi mesi e nei commenti anche in questa sede: occorre cambiare per cambiare, non importa come.
    Cioè, dato che gli eletti non sono in grado di guidare la macchina e/o trasgrediscono tutte le regole, si cambia il codice della strada e tutto si risolve. Capisco bene le motivazioni di chi tale ragionamento lo propone, molto meno quelle di chi lo avalla.
    Abbiamo avuto, direi subito, molti cambiamenti negli ultimi venticinque anni, alcuni definiti epocali; non mi pare di aver notato visibili miglioramenti nella vita politica, sociale ed economica del nostro paese,anzi.
    Eppure, ogni volta il mantra e’ lo stesso: ma si, dai, cambiamo. È’ un troiaio, e’ vero, ma meglio di niente, meglio che stare fermi. Cambiare tanto per cambiare, appunto, e alle conseguenze ci penseremo poi.
    La costituzione del ’48 sarà anche mediocre ed anacronistica, come scrive Marco Burroni; io la trovo semplice, lineare, comprensibile. Definisce ruoli e competenze in maniera chiara.
    Quella riformata e’ piena di rimandi, deroghe, eccezioni. Difficile da leggere e capire, per uno come me. Piena di difetti e sotterfugi, evidenziati da tanti nel merito. Rivedibile, ritoccabile, modificabile a detta degli stessi promotori.
    Ma va avallata, perché occorre fare, occorre andare.
    Io vorrei vedere il giorno in cui i proponimenti si spostassero dal cambiare le regole al mettere in condizione le varie istituzioni di dover applicare e rispettare le regole esistenti, con dignità e onore, ma non credo possa più accadere.
    Ci saranno invece altre supercazzole, in nome del cambiamento. L’ Ilva inquina? Alziamo il limite degli agenti nocivi, così l’Ilva non inquina più.
    E via, tutti insieme verso il #futuro, come scrive sempre lo Scaramelli.

  14. VEDO NERO scrive:

    Comunque vada si perde sempre. Se vince il SI vincono i nuovi venditori di fumo con tante belle parole e sorrisi e il nulla dietro, Prodi pro-Si, dai, ancora ha il coraggio di parlare con tutti i danni che ha fatto; se vince il NO ritornano le vecchie cariatidi, pensate al Berlusca, a Baffino che puo’ ridiventare il capo della sinistra e poi, dai, Salvini, anche il M5S che mi ha deluso con lo scandalo delle firme false. Non cambia nulla, i nostri politici sono come i ladri di Pisa il giorno litigano e la notte vanno a rubare insieme. Si fa un gran parlare di mantenere un doppione inutile come il Senato per metterci una congrega di persone, non elette dal popolo, per fare nulla, fare le comparse, non contare nulla. L’unico referendum serio doveva essere quello di abolire le Regioni, compresi quei carrozzoni a statuto speciale, e abolire il Senato senza sostituzioni con altri parassiti. Quindi comunque vada non si risolverà nulla, è un referendum inutile. Tutto sommato, a nessuna delle due parti interessa il benessere nazionale, ma mantenere lo status-quo o sconfiggere il governo Renzi, chi è fuori dal potere ci vuole ritornare. In fondo la colpa è anche del popolo italiano perché questa gente c’è stata mandata da molti di noi che ancora vivono nel clientelismo, nei favori dei politici; questa è la causa di tutti i mali, dovremmo essere più onesti con noi stessi quando andiamo a votare, invece finora molti hanno pensato al proprio tornaconto. Sarà dura domani scegliere, di sicuro tappandosi, e parecchio bene, il naso, oppure non farne proprio di niente. Personalmente, comunque, penso che vincerà il NO, ma non mi aspetto grandi cose; l’occasione per cambiare partirà dal 2018 con un voto contro la Casta a Siena, e alle prossime elezioni nazionali dovremmo cercare di pensare più liberamente e senza orticelli da coltivare. Molto difficile.

    • ghino di tacco scrive:

      sarebbe stata una rivoluzione epocale , ma in un paese dove il livello culturale è L’sola dei famosi, il grande fratello, il calcio la vedo dura …. parecchio dura….per gli anni a venire.
      N.B. La costituzione italiana ha perso 3/4 della sua importanza da quando veniamo comandati a bacchetta da Bruxelles e company.

  15. VEDO NERO scrive:

    Se non c’è una pulizia morale puoi farne mille di referendum non cambierà mai nulla.

    • semplici8 scrive:

      Ecco,vedi, hai spigato in una riga quello che io ‘un so’ stato bono in ventuno. Ah, la sintesi…

    • Senesediritorno scrive:

      Cambia cambia…
      Quando il popolo si inc….. i rignanesi vanno a casa!!
      Certo che Obama porta sfiga: Cameron, Clinton, Hollande e Renzi….se è fosse salvato uno!!! E per fortuna della Merkel le elezioni in Germania non sono vicine ..

  16. Licione scrive:

    IL TRIONFO DEL NO……60% DEI VOTI………STEFANO BISI NON NE AZZECCA UNA……..

  17. senesediritorno scrive:

    Ma in Provincia di Siena gli illusi non muoiono mai…
    Cosa devono fare a questo territorio e città per fra aprire gli occhi ai senesi che sembrano disponibili ad aprire sempre le “chiappe” (scusate il francesismo!!)?
    ————————
    In provincia di Siena voto in controtendenza rispetto al dato nazionale, con 88.168 SI, pari al 57,18% dei votanti, e 66.022 NO, pari al 42,82 per cento dei voti. Per quanto riguarda l’affluenza, è stata del 76,29%.

    • anonimo scrive:

      Caro senese di ritorno
      Il risultato è al contrario del risultato nazionale. Nonostante la disfatta economica siamo ancora a zero. Diciamo tutta la Toscana è in queste condizioni. Ma io non dispero. Ucci ucci sento puzzo di fallimenti…. E non mi riferisco al solito mps, ma ad altre aziende….. Vedrai che metteranno giudizio, i nostri concittadini. Tempo al tempo.

  18. Roberto scrive:

    bene. il popolo italiano ha detto no agli States, no ai poteri forti, no al senatino degli inquisiti, no a Renzi, no all’abolizione del CNEL, avremo quindi un bellissimo e fulgido futuro con un senatone di inquisiti, un Cnel inutile, la certezza delle centinaia di contenziosi nati tra Stato e Regioni con il vigente incasiantissimo titolo V e che continueranno, un senato che sarà eletto con la legge attuale proporzionale (non crederete mica che questa invincibile armada del No si mettera daccordo per fare una legge elettorale del senato, e mi auguro non pretenderete dagli sconfitti di proporne una) e che quindi non potrà esprimere una maggioranza che dia la fiducia al governo. Bene, avremo un bel senato di senatori scelti dal popolo, incapace di dare un governo al paese. Auguri a tutti noi.

  19. Anonimo scrive:

    Il no crea nuovi problemi a mps (oltre a quelli che già aveva) ed indirettamente anche ai suoi clienti, è ovvio che a Siena abbia vinto il sì.

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