Eretico di SienaLa bellezza ferita, la ricchezza sparita (e 2 Ps) - Eretico di Siena

La bellezza ferita, la ricchezza sparita (e 2 Ps)

Ultimo pezzo del 2016, questo: si scrive della interessante mostra “La bellezza ferita”, al Santa Maria della Scala, e al contempo – more ereticale – del tourbillon targato Mps, con la tegola di Santo Stefano (un’aggiuntina di quasi 4 miliardini di euro, di questo necessiterebbe l’ex banca più patrimonializzata d’Italia). In conclusione, un Premio “bisiano” di fine anno: l’Oscar 2016 del poltronato, cioè di chi abbia dimostrato una più irredemibile forma di attaccamento alla sua poltrona…

Buona lettura, dunque!

 

LA BELLEZZA FERITA…

Per Santo Stefano, siamo andati a visitare la mostra intitolata “La bellezza ferita”, con una trentina di pezzi (anche una campana!) portati direttamente dai luoghi del sisma umbro del 30 ottobre, da Norcia soprattutto (per chi non lo ricordasse, la scossa più alta mai registrata in Italia dal 1980 ad allora). Il tutto, nella Cripta sotto il Duomo e al Santa Maria della Scala.

L’idea è condivisibile, e la realizzazione della stessa è all’altezza delle premesse: le immagini dell’opera dei Vigili del fuoco che portano in salvo i pezzi pregiati, proiettate a bella posta, e poi quelle stesse opere, lì davanti agli occhi del visitatore.  Per noi, il pezzo più degno di nota è un “Cristo erculeo” di Benedetto da Majano (fine Quattrocento): con fisico appunto scolpito, dunque vagamente triumphans, e capelli da Jesus Christ superstar…

Questa volta, obtorto collo, dobbiamo fare i complimenti ad Opera laboratori che ha cantierato il tutto: quando ci vuole, ci vuole.

Non per volere guastare il tutto nel finale, ma crediamo che se lo siano chiesti (o se lo chiederanno in molti): si è scritto di finanziamenti da parte della Diocesi di Spoleto, nonché della stessa Opera laboratori, nonché ancora dei privati che vorranno; visto che il cappellino ce l’ha messo, in bella mostra, anche l’Arcidiocesi senesota (nell’augusta figura di don Andrea Bechi), sicuramente avrà contribuito, in solido, anche la Curia, no? Aspettiamo dunque di sapere con quanti danari, giusto per completezza di informazione: non vergognatevi della vostra bontà, “amici” curiali, non vergognatevi…

 

LA RICCHEZZA SPARITA

Momenti, ancora una volta, a dir poco drammatici per banca Mps: la Bce alza la soglia a quasi 9 miliardi, dai 5 iniziali (!). Peraltro, non è detto che tutti questi dindini vadano racimolati: se il Tesoro agisse opportunamente, con Piano industriale serio, si potrebbe derogare (Fubini sul Corriere della sera odierno). Viene da chiedersi, comunque: e se la ricapitalizzazione di mercato (fallita) fosse andata in porto, adesso che cosa sarebbe accaduto? Si sarebbe ripartiti dalla casella del Via, come a Monopoli?

Con Nicola Borzi del Sole (uno dei pochissimi del quotidiano di Confindustria a dimostrare piena onestà intellettuale), poi, arriviamo a chiederci se non saranno toccate anche le obbligazioni ordinarie, non più solo quelle subordinate, già iperpencolanti: parliamoci chiaro, con questi chiari di luna di fine d’anno, il bilancino pende più sul bail in che non sul già birbo burden sharing.

Le devastanti colpe dell’inazione prolungata del non capace Renzi (su cui finalmente affiorano per tabulas anche altre, gravissime, magagne: chissà perché, tutta questa voglia di controllare gli apparati di sicurezza dello Stato, da parte del rignanese, eh?) si stanno facendo sempre più sentire.

E attenzione, perché deve essere chiaro a tutti: lungi da noi difendere certo parassitismo montepaschino, magari condito da insopportabile spocchia annessa. Fosse per questa forma mentis, ci augureremmo il subitaneo crollo della banca, e senza sconti per alcuno; ma bisogna dire che – a parte i dipendenti meritevoli, che al netto della stucchevole retorica piddina ci sono – il crollo di Mps si porterebbe dietro ripercussioni spaventose, difficili per tutti da immaginare. Di certo, cosa ci riserverà il 2017 non lo possiamo sapere; l’unica cosa che ci possiamo augurare, è che se una new bank ci sarà, sia aliena dalle interferenze della politica: non è populismo d’accatto, è puro realismo, basato sull’esperienza dei fatti degli ultimi 15 anni.

 

PREMIO POLTRONA D’ORO 2016: CENTINI GIACOMO

Sì, è proprio Lui, il Premio “Poltrona d’oro 2016”, che questo blog assegna a chi – a fronte dell’evidenza dei fatti – proprio non vuole rinunciare, alla sua poltroncina dorata: il dottor Centini Giacomo.

Uno che – secondo l’accusa – falsifica di brutto il suo Curriculum vitae, va per questo sotto Processo, e continua ad occupare un posto di enorme responsabilità (Direttore amministrativo alle Scotte). Noi, umilmente, continueremo a seguirlo, sul blog ed in televisione. Con ammirazione per la faccia dimostrata, si intende…

 

Ps 1 Ancora su Mps, partendo dal Corrierone odierno (Fubini), con due chicchine: il fondo di Soros si era già del tutto sfilato nella prima metà di novembre, e i qataroti, così spesso evocati, avevano dato disponibilità solo generica e superficiale. Meditate, gente, meditate. Seconda chicchina: l’Ad Morelli, con il suo fisso di 1,4 milioni, guadagna più dell’omologo della principale banca europea (BnP Paribas). Rimeditate, gente, rimeditate…

Ps 2 Intervista fiume (peraltro con non più di un 30% di domande ficcanti) a Scaramin Scaramelli sul Corriere di Siena di ieri: Pierluigi Piccini e Valentini Bruno hanno già risposto, da par loro. A noi interessa documentare una evidente discrasia tra quanto affermato da Scaramelli al Corriere di Siena su un punto specifico (di non avere mai stretto accordi con nessuno, dentro il Pd), e quanto affermato nell’VIII puntata de “Il martedì dell’eretico” (che tornerà dopo le Feste, ovviamente), allorquando – a precisa, esplicita domanda – affermò di avere ricevuto l’appoggio di Alberto Monaci. O ha mentito in tv, o lo ha fatto con il Corriere di Siena: decida Lui quale delle due ipotesi di più gli convenga sostenere…

51 Commenti su La bellezza ferita, la ricchezza sparita (e 2 Ps)

  1. investor scrive:

    Raf ottima osservazione su obbligazioni ordinarie. .

    Prima che intervenga lo Stato, da ricordare che il burden sharing non è più in vigore dal 1 gennaio 2016, al suo posto c’è il bail-in, vanno colpiti azionisti obbligazionisti e, in ultima istanza anche depositanti. La richiesta di 8,8 miliardi è ampiamente colmabile da queste passività (bastano azioni e obbligazioni).

    Gli azionisti vengono colpiti perchè un aumento di capitale da 8,8 miliardi diluisce la loro quota posseduta del 95%.

    Le obbligazioni subordinate sono circa 4,5 miliardi che coprono circa 4 miliardi di capitale, in quanto alcune non vengono convertite al 100%, ma al 75% e una al 18%.

    Poi ci sono oltre 12 miliardi di obbligazioni ordinarie, basta tagliare di circa il 40% il loro valore di rimborso alla scadenza da 100 a 60 è hai trovato gli altri 4,8 miliardi che ti mancano.

    D’altra parte a pensare male qualche volta non è peccato. Il diavolo è nei dettagli.

    Se in pericolo erano solo gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati, come mai la Consob che ha sospeso le contrattazioni su azioni e obbligazioni subordinate di Mps, peraltro ledendo il diritto dei risparmiatori a vendere, ha sospeso dalle contrattazioni anche le obbligazioni ordinarie? Ai posteri l’ardua sentenza.

    • Anonimo scrive:

      Scusa Investor ma allora il burden sharing con ristoro ad hoc per i subordinati retail, appena decretato dal governo, è solo uno scherzo?

    • Anonimo scrive:

      Investor il burden sharing si può tuttora applicare nelle ricapitalizzazioni prudenziali di banche non-insolventi. Poi chi vivrà vedrà.

    • Noir scrive:

      A fenomeno, mi ricordo delle fregnacce che scrivevi, ma non era tutta colpa dei derivati ? Ancora ti mandano in giro a fare il trader del giorno dopo…

  2. Una docente scrive:

    Gentile Eretico, mi sia concesso un off topic sul suo ultimo romanzo Scene da un matrimonio. Premesso che devo riconoscere per onestà intellettuale che è ben scritto e ci sono spunti molto interessanti, Le voglio però dire che da docente la ritengo un’opera non formativa. Offre un’immagine pessima dell’istituzione matrimoniale, andando inevitabilmente a generalizzare e a colpire nel mucchio. In più non mi sembra che dia uno stimolo ai giovani (sempre tratteggiati in modo sarcasticamente negativo, per non dire peggio), per quanto capisco che il suo ultimo lavoro sia rivolto ad un pubblico soprattutto adulto. Da un collega mi sarei aspettata, senza alcuna polemica, un qualcosa che fornisse messaggi positivi e di speranza, non che tendesse a demolire e basta.
    Mi scuso per la lunghezza, e ringrazio dell’ospitalità. Mi sia concesso l’anonimato, dato che appunto colleghi siamo.

    • Senesediritorno scrive:

      gentile “Docente”, lei è sposata?

    • Eretico scrive:

      Cara collega (anonima: si possono fare i nomi, tranquilla!),
      certamente Lei ha ragione, dal romanzo traspare poco ottimismo sull’istituzione matrimoniale ed anche sui giovani. Le do ragione in toto. Credo che lo scrivere romanzi debba semmai stimolare una riflessione, dipoi una discussione, non dare visioni edulcorate della realtà. Ugo Foscolo allora ha incitato una generazione di giovani al suicidio, dopo il suo Ortis (tanto per fare un immodesto esempio, fra i tanti)? In ogni caso, che si tratti della storia di UNA coppia, e non di TUTTE le coppie sposate, è scritto a caratteri cubitali. Come al solito, chi critica ben venga: purché, prima, si documenti…

      A Daria: hai il merito – mettendoci nome e cognome – di porre un punto di vista, quello del dipendente efficiente e per bene (lo diciamo perché lo sappiamo), che ha provato anche, in era mussariana, ad esporsi di persona. La cosa curiosa è che ti arrivano duri strali – su tematiche in cui gli scriventi hanno indubbiamente frecce al loro arco – che molti tuoi colleghi meriterebbero, non tu.
      Così spesso è la vita, ed il catino bloggeristico, almeno in questo, la riflette in pieno…

      L’eretico

      L’eretico

      • giovanni scrive:

        certo che essere becchi e bastonati è piacevole…
        Anche io sono un dipendente mps come Daria. Ho sempre leticato fin dal primo giorno che sono entrato in banca
        perchè dal punto di vista della sana e corretta gestione aziendale vedevo cose anche nei più minuti aspetti che
        non condividevo e non condivido neanche adesso.
        Di certo quei 2600 e passa euri di cui si parla in uno degli interventi non li vedo manco col cannocchiale!
        Nè mai li avrei visti anche se la banca non fosse andata alle Ballodole come dicono nella città più bella del mondo.
        O sono bischero o sono fesso per quanto… Ognuno risponde alla propria coscienza
        e in cuor mio posso dire di aver fatto quanto era nelle mie possibilità, evidentemente modeste,
        compreso lo straordinario “a gratis”, per usare un’espressione cara all’Eretico.
        Mezz’ore se non ore regalate a ritrecine…ci si può credere o meno; l’astio di chi gioisce in modo molto malcelato
        delle disgrazie del Monte mi ferisce, è fuori di dubbio, ma mai quanto riesce a farlo la tranqullità di quanti si sono limitati
        a seguire la corrente. Vi era chi affermava che con questi “chiari di luna” era meglio non sollevar mai problemi,
        che bisognava limitarsi ad esser “servi scemi” (testuali parole che ancora mi fanno imbestialire). Dal momento che non sono un servo,
        (sullo scemo non mi pronuncio) mi permetto di contestare bonariamente coloro che anche su questo blog si divertono ad immaginare
        sofisticate alchimie finanziarie per tenere in vita la baracca. Li ringrazio comunque perchè ne va anche del mio posto di lavoro…
        Questo è il mio appunto: ma la reputazione, il prestigio e l’immagine chi li ricostituisce dopo anni e anni di questa vicenda così edificante?
        Una banca non solo eroga credito, ma vive di credito cioè di fiducia dei correntisti e dei clienti lato sensu;
        Una volta dilapidato il credito presso il pubblico possiamo anche stare in piedi con lo sputo
        ma tornare ad una redditività da sopravvivenza mi pare un’impresa da far tremare i polsi.
        Così come mi lascia un po’ tremebondo l’idea di un nuovo piano industriale da sottoporre all’approvazione prima del Tesoro e poi delle autorità europee…
        Un passaggio obbligato, ne convengo, e pur tuttavia mi inquieta non solo per me ma anche per gli altri colleghi: ne conosco tanti che si sono sbattuti al pari mio
        per risolvere le difficoltà dell’operatività quotidiana, per collaborare con chi era alle prese con l’arretrato da smaltire, per istruire i nuovi assunti….
        aggiungo incidenter tantum che di “carriera” mai vista nemmeno l’ombra: sono rimasto fermo al canape dov’ero il giorno dell’assunzione!
        Che significa questo? o bene bene…o male male! Meglio rimanere col dubbio.
        Che le ristrutturazioni riescano a separare il grano dal loglio è chiedere troppo francamente…
        Da parte mia nessun vittimismo…l’idea di “portare i libri in tribunale” come viene chiesto da più parti non mi rallegra certamente ma di una cosa son sicuro,
        che almeno quanto ad impegno, dedizione e correttezza personali sono un giudice molto più severo di quanti scrivono su questo blog.
        Su questo almeno vorrei rassicurare tutti i detrattori dei bancari…

        Giovanni

        • Anonimo scrive:

          Ho trovato il suo commento (sul passato e sulle prospettive future) onesto, lucido.
          Come (purtroppo) trovo sensato anche questo articolo http://www.glistatigenerali.com/banche/si-polemizza-con-bce-per-non-accettare-un-fatto-per-mps-e-finita/

        • Eretico scrive:

          Caro Giovanni,
          ti ringrazio davvero per il tuo lungo, articolato e apprezzabilmente sincero intervento: comunque la si pensi, in queste colonne si sta concretizzando un bello scontro dialettico sulla fine di Mps, uno scontro che sarebbe bene i politici piddini (e non solo), nonché i pezzi grossi Mps, leggessero con molta attenzione (probabilmente lo fanno, ma di certo non lo dicono in giro, as usual).

          Devo segnalare all’ottimo Vedonero che ho dovuto purtroppo CENSURARE uno dei suoi commenti; ripurtroppo, nella vicenda Mps, nessuno – per ora – si può chiamare LADRO: perché l’interessato darebbe subito di querela, e la vincerebbe anche facile. Prego Vedonero, dunque, di riformulare il tutto…

          Comunque, nel finale, siamo tutti un po’ più sollevati: il Presidente Mattarella domani parlerà anche di Mps. E vai…

          L’eretico

  3. Daria gentili scrive:

    Molte volte ci siamo chiesti come mai la città non abbia difeso la ” ricchezza sparita”.
    Se ben rifletti, basta leggere alcuni interventi sul tuo blog dei giorni scorsi per darsi una risposta.
    Concordi?

    • Marco scrive:

      Sig.ra Daria cio’ che dice non le fa onore. Si rilegga e per bene. Io penso che la “ricchezza sparita” non sia stata difesa da gente come lei. Scommetto che pur manifestando idee diverse lei abbia avuto o ha tutt’ora la tessera piddina. Comunuque rileggendo gli altri messaggi non mi pare che lei sia stata offesa. Conosce l’Eretico? molto bene io no, ma lo apprezzo e lo leggo volentieri ma lei non cerchi il suo aiuto e non lo tiri per la giacchetta ormai ha diversi contrari ma è normale che sia così. Si rilegga specialmente il primo intervento sui montepaschini certo che: se se la canta e se la suona gioca in casa ma se aspetta la condivisione di chi ha un passato diverso dal vostro…. non mi pare il caso che vi debba “compatire”. Stia tranquilla e auguri ne avete bisogno anche perché l’anno prossimo, a quello che leggo su giornali non nazionali ma anche nazionali tutti a tavola voi montepaschini non resterete.

      • Daria gentili scrive:

        Marco, prima di parlare e di dare giudizi su una persona informati visto che io posso dimostrare di essere stata dalla parte opposta a chi ha governato Siena e la banca e l’ha ridotta in questo modo . . Darmi della tesserata piddina nascondendoti, peraltro, dietro l’anonimato e’ il peggiore insulto che mi potessi fare.. .accusa che, anche se offende il mio onore e la mia reputazione, non integra la diffamazione perché,altrimenti, la tua scommessa l’avresti persa in procura. . ti invito quindi a ponderare bene le parole per il futuro. .

        • Anonimo scrive:

          Daria suvvia, querelare uno perchè ti ha dato della “tesserata piddina” …. c’è di peggio! Allora Manunta lo fuciliamo?

    • Edoardo Fantini scrive:

      Secondo lei, signora Daria, come avrebbero potuto fare i cittadini (cioè i fornai, gli operai, i dipendenti di Comune, Provincia, Università, ASL, TRAIN, i pensionati, gli studenti, ecc.ecc.) a difendere la “ricchezza sparita”, cioè a far sì che il CDA del Monte dei Paschi non suicidasse la banca? Con una bella manifestazione con tanto di striscioni? Creando un comitato civico dal nome “Ora vi si fa vedere noi”? Oppure scrivendo lettere indignate alle istituzioni? La prego di dettagliare la sua risposta così che possiamo farne tesoro per un’altra volta, nel caso ci capiti ancora. Grazie.

    • Carlino scrive:

      Prima pagavo le tasse mal volentieri, ma adesso che so che ci foraggiano quella Banda di incapaci mi verrebbe la voglia di prendermi a ditate negli occhi! Povera Italia!

  4. Beatrice scrive:

    Che paghino i possessori di obbligazioni subordinate, che paghino gli azionisti che peraltro hanno visto sparire i propri investimenti visto i prezzi del titolo, ma nessuno mette in discussione i dirigentoni montepaschini che hanno erogato prestiti ad oggi deteriorati? I nomi si possono tranquillamrnte trovare. Tanti sono sempre dentro la banca, tanti fanno i pettoni con pensioni d’oro e conti correnti pieni di soldi. Poi ci sono i dipendenti lavoratori i cd manovali del credito. Insomma quelli come daria gentili per capire, che hanno fatto una vita di sacrifici guadagnando almeno il doppio di un essere non montepaschino o bancario come dir si voglia. Nessuno di loro sa, che esistono categorie di lavoratori non protetti, sa che nel passato e nel prossimo futuro, per cause non riconducibili al loro operato, si sono ritrovati senza lavoro. Un po’ di cassa integrazione e poi a casa. Loro no, i montepaschini devono essere tutelati devono essere protetti e mantenere i privilegi acquisiti. A parte una volta e per sbaglio mai si sono riversati nelle piazze e nelle strade a manifestare come tante categorie hanno fatto. Tutti coperti ed allineati, al caldo d’inverno al fresco d’estate. Tutti coperti ed allineati ad aspettare una promozione o qualche bonus dato dal potente di turno. Promozione e bonus presa a scapito del collega della scrivania accanto e tutto concesso non certo per meriti. Tutti bene o male abbiamo amici o parenti in banca mps e certe cose si vengono a sapere. Orsu’ figlioli montepaschini scendete dal vs piedistallo e fate le persone normali in fondo in fondo Che avete di speciale. Alla mia cugina avete rifilato la “for you”, complimenti, ad un mio amico avete rifilato la “my way” ricomplimenti, alla mia mamma avete rifilsto un prestito lineare, (si salvera’. boh) ad un altro amico avete rifilato un emissione subordinata ( l’ha saputo dopo che prerogative aveva) insomma quanti ne volete fregare per mantenerevil vs “status quo” Come dicono in campagna: sarebbe l’ora di finiamola. O no.

    • A.B. scrive:

      Gentile Beatrice, mi dispiace, ma non riesco a trovare un senso alle invettive contro i montepaschini che riempiono il blog in questi ultimi giorni. Io, adulto dal medio quoziente intellettivo, ho a suo tempo contratto un for you e comprato azioni, consapevole dei rischi ai quali mi sottoponevo ed ero ben conscio di non avere di fronte a me dei maghi della borsa. Tutti sappiamo tutte le cose che ha scritto e le sapevamo anche quando il monte sembrava essere la banca più solida del globo (sigh). Ora che tutto è andato male che senso ha invocare tagli alle pensioni o chissà quali vendette salariali? Siena è già in ginocchio e senza redditi e pensioni del Monte dal coma passerebbe alla morte. Difendiamo quel poco che ci resta in mano, cerchiamo di farci sentire per mantenere un minimo di senesità nel monte del futuro. Questo dobbiamo fare oggi, tutti insieme. Il futuro del Monte potrebbe almeno in parte riguardare ancora Siena, ma solo se compatti sapremo cosa chiedere e come chiederlo. Accanirsi contro dei dipendenti che difendono il loro posto di lavoro ed in molti casi il loro onore è solo l’ennesimo errore sull’enorme cumulo di errori che ha sepolto la banca più antica del mondo.

    • Anonimo scrive:

      Il mestiere di bancario era privilegiato fino agli anni 60, da allora c’è stata una progressiva erosione di questi privilegi, che si è accentuata in questi ultimi anni. Ovviamente negli ultimissimi anni la crisi ha colpito più duramente altre categorie, reintroducendo un certo “privilegio” dei bancari nella difesa del posto di lavoro rispetto a tanti dipendenti privati. Non dimentichiamo però che l’introduzione dell’euro ha fortemente penalizzato i dipendenti (con stipendi di fatto bloccati) rispetto ad autonomi ed imprenditori, che in breve tempo hanno raddoppiato le loro tariffe applicando l’arbitraria equazione 1 euro = 1000 lire. Ora con la crisi economica anche molti pseudoimprenditori “pettoni con i soldi della banca” sono rientrati nei ranghi. Quante Porsche Mercedes Bmw elicotteri barche comprate da gente senza arte nè parte con i soldi prestati dalla Banca alla loro azienda, altro che le mini cooper… molti altri invece, che con l’euro hanno fatto i soldi veri, hanno avuto come principale problema non quello di consolidare la loro azienda, ma quello di non pagare le tasse e nascondere il “nero” in tutti i modi possibili. Poi, categoria residuale, ci sono quelli onesti.

      • semplici8 scrive:

        L’ accenno alle Mini Cooper mi chiama minimamente in causa, e mi da modo di chiarire il mio pensiero. Da parte mia non c’è alcun livore nei riguardi del benessere garantito dalla banca negli anni ai propri dipendenti, e sono ben conscio di quanto A.B. abbia ragione quando rimarca che ciò che accadrà può sdraiare una città già messa in ginocchio dalla pochezza (quando va bene) degli amministratori e dalla riottosità a percepire la realtà degli abitanti, aggiungo io. Di più, su imprenditori e autonomi dici il giusto, ed il fatto che il sottoscritto appartenga a quella che tu chiami categoria residuale non costituisce necessariamente un merito, anzi forse è solo una circostanza, anche se mi piace pensare il contrario.
        Tuttavia, quella che l’ Eretico definisce giustamente “forma mentis” montepaschina esiste, eccome. È fatta di boria e supponenza, perbenismo peloso ed esteriorità, di borghesia nella peggiore delle sue accezioni. Ha permeato rapporti umani e sociali. È l’ elemento principe di cui è composta la coltre di provincialismo e immobilità che soffoca Siena.
        E per coloro che ne sono portatori, non posso e non voglio provare alcuna empatia. Poi, ci sono i Giovanni, le Daria e il mio amico Gino che non a caso a Siena non è mai voluto tornare. Ma sono categoria residuale.

  5. Maurizio scrive:

    Caro Eretico, ormai da tempo non si parla di sanità. Quindi mi sia concesso un piccolo fuori tema giusto per dare una informazione che a qualcuno potrebbe interessare. Riguardo il processo che mi riguarda, il 24 febbraio è previsto l’incontro tra i periti, mentre il dieci aprile ci saranno le arringhe e la sentenza. Ci sarà qualche bloger a riportare la notizia?Sarebbe strano più di quanto già lo sia adesso, che un processo internazionale, (poichénon ci sono precedenti), non vveda la partecipazione della stampa o di ogni mezzo di comunicazione. Da li capirò molte cose anche se le ho già capite e lasciatemi scrivere, sono scandalose, per non dire da magistratura. Cordiali saluti. Maurizio Martini

  6. VEDO NERO scrive:

    Calma, siamo a Siena. Commenti strani sulla nostra Città. Con una crisi grave in atto, a Siena il costo delle case, dei servizi, della vita in genere non ha subito nessuna diminuizione eppure in altre piazze specialmente nel mattone i prezzi sono molto calati, non ci sono soldi a giro quindi meno domanda e più offerta. A Siena no, più o meno resta tutto uguale. Pensiamo ai numerosi esodati che hanno preso fior di € come buonuscita e il ragionamento quadra. Siamo ancora sull’onda lunga del Babbo Monte che ancora elargisce, quanti pensionati in aumento per il Corso, i soldi li dovranno investire almeno per i figli. Tutto bello, e non gliene faccio certo una colpa, ma stiamo sprecando le ultime risorse, dopo c’è il nulla, gran parte dei giovani vanno via e non ritornano. In un’altra città ci sarebbe stata una rivolta contro i vertici del Monte qui invece, per i motivi suddetti, chi si vuol muovere? Invece ci vorrebbe una bella lavata di capo ai nuovi e vecchi vertici che ci hanno portato alla rovina, ancora non sentita compiutamente da molti senesi perché ancora vivono di rendita e poi? Il buio. Non è certo colpa degli esodati, ma non dovremmo farci ingannare dai soldi ora incassati perché il futuro è nero come la pece. Meditate gente, meditate. Qui bisognerebbe fare come il vecchio Barbicone o più pacificamente chiedere ai nostri politici più iniziative per rilanciare l’economia, per migliorare le reti di comunicazione, favorire le imprese locali, invece di aumentare le tasse e basta, tante altre iniziative a favore, ma principalmente essere più vigili e meno servili con i nostri politici,invece…

    • Anonimo scrive:

      I politici non vengono certo da Marte.. sono lo specchio della società, di una comunità.
      Ritengo che la rinascita passi inevitabilmente da un esame di coscienza, da un’ assunzione delle proprie responsabilità perché purtroppo al tavolo dei volenterosi carnefici del monte un posto spetta anche alla comunità senese.

    • A.B. scrive:

      A Siena i prezzi delle case non sono diminuiti? Effettivamente è vero, infatti sono crollati. Caro vedo nero è possibile che un ottimista come lei non di sia accorto di questo lieto evento? Ma non gira per la città? Non vede decine di nuove costruzioni non terminate ed altre praticamente semivuote per l’enorme invenduto? Ormai è chiaro, il vedere nero non le permette di osservare quello che le succede intorno.

      • VEDO NERO scrive:

        Crollati? Magari. La fonte del mio parere sull’aumento del prezzo delle case a Siena viene dalle riviste di offerte immobiliari che sono esposte accanto a diverse edicole cittadine. Le leggo da diversi anni e non ho visto grandi variazioni nei prezzi delle case, forse se consideriamo l’inflazione, quella vera, si potrebbe dire che essendo rimasti più o meno uguali negli ultimi 2 anni, allora potremmo dire, tirato per i capelli, che sono diminuiti, ma è un ragionamento un po’ contorto. Ho anche letto anche i prezzi di case in altre province toscane e la diminuzione in 2-3 anni è molto più evidente. Considerato che siamo trai primi comuni che versano più ICI, sarebbe anche il caso di svegliarci nei confronti del nostro comune per abbassare le aliquote, invece tutti calmi e zitti.

        • A.B. scrive:

          Quindi sarebbero addirittura aumentati? Forse vive in un universo parallelo, purtroppo peró il monte è fallito anche lí.

      • VEDO NERO scrive:

        O almeno aumentare, se possibile, le detrazioni.

  7. investor scrive:

    Burden Sharing e Bail-in.

    Da Bankitalia: “La normativa in vigore fino alla fine del 2015 permetteva l’applicazione del cosiddetto burden sharing: in caso di dissesto di una banca era previsto che prima del coinvolgimento di fondi pubblici venisse attuata la riduzione del valore nominale delle azioni e delle obbligazioni subordinate (o la conversione in capitale di queste ultime). Dal primo gennaio di quest’anno è invece entrato in vigore il cosiddetto bail-in, che prima del coinvolgimento del Fondo di Risoluzione (o più in generale dei fondi pubblici) prevede la riduzione del valore nominale non solo delle azioni e delle obbligazioni subordinate, ma anche dei titoli di debito più senior, quali le obbligazioni ordinarie e i depositi di importo superiore ai 100.000 euro”.

    Quindi se ne deduce che il burden sharing non c’è più.

    Per le banche solvibili a rischio di dissesto (come Mps) si può applicare un bail-in “mordido” che molti lo chiamano burden sharing, ma questo è un altro paio di maniche.

    Il bail-in prevede che concorrano a ripianare il deficit di capitale azionisti, obbligazionisti subordinati, altri creditori subordinati, obbligazionisti ordinati e depositanti.

    Quando si tratta di banche solvibili, come Mps nello scenario di base degli stress test, insolvente in quello avverso, si ritiene che, prima che lo Stato metta i soldi (aumento precauzionale, dunque preventivo) la condivisione delle perdite possa essere limitata solo ad azionisti e obbligazionisti subordinati, a patto che l’intervento Statale non copra perdite pregresse (al 31 12 dicembre) e future (uscita delle sofferenze o loro svalutazione). Ora Mps al 31 dicembre 2016 ha un Cet1, secondo la Bce, del 9,50% contro il 10,75% richiesto dalla Bce a partire proprio dal 31 dicembre, perchè eroso dalla perdite. Chi lo copre sto buco? E quello delle eventuali svalutazione delle sofferenze? Non a caso la storia con Atlante non si può più fare…

  8. Paolo Panzieri scrive:

    Raffaele ti vorrei segnalare questo articolo http://www.liberoquotidiano.it/gallery/economia/12261761/mps-prestava-soldi-ricchi-marcagaglia-de-benedetti-conti-affossati-.html
    E l’opera meritoria dell’amica Maria Alberta Cambi nella ricerca della verità in ordine ai finanziamenti “incagliati” di MPS: Da De Benedetti a Marcegaglia.
    Qualcuno diceva: follow the money!
    Brava Maria Alberta!

    • A.B. scrive:

      Cosa dice questo articolo, che le banche non devono prestare soldi agli imprenditori? E in aggiunta che De Benedetti ed il gruppo Marcegaglia sono insolventi? Per favore, cerchiamo di essere seri, che a prendersi solo il gruppo l’espresso a seguito di insolvenza, solo con quello, il monte avrebbe raddoppiato la propria capitalizzazione. Che grande scoop.

      • Paolo Panzieri scrive:

        Beato Lei che sapeva tutto!
        Non mi pare che dica che non bisogna prestare soldi agli imprenditori, che è il mestiere della banca.
        Comincia a rivelare invece al pubblico dei non addetti ai lavori, cui mi iscrivo volentieri, a chi sono stati regalati i soldi del Monte, che mi pare ben altro e se si capisce chi li ha presi magari ci facciamo un quadro più preciso e smettiamo di parlare a caso.

  9. Bye Siena scrive:

    Proposta choc: niente palio né palii vari in Toscana nel 2017. Effetto assicurato?

  10. investor scrive:

    Per Sasso. Giusto e legittimo infatti la sentenza si riferisce alla applicabilità del burden sharing nei salvataggi delle banche slovene (mi sembra settembre 2013), fatti dunque prima dell’entrata in vigore della Brrd (1 gennaio 2016). Il burden sharing è entrato in vigore con la comunicazione dell’agosto 2013 della Commissione Ue e vi è restato fino al 31 dicembre 2015. Dunque se applicato in questo periodo non poteva essere che legittimo.
    Il caso irlandese è leggermente diverso in discussione era se l’entrata dello Stato nel capitale di Tsb avesse violato il diritto societario comunitario, dunque gli interessi degli altri soci.

    Tornando al burden sharing con la Brrd non ha più una sua vita giuridica autonoma, ma è solo uno degli strumenti adottabili nella Brrd. In questo senso non esiste, in quanto salvataggi e liquidazioni di banche sono regolati dalla Brdd e non più dal burden sharing.

    Se guarda la direttiva, in inglese, la parola burden sharing non è mai citata negli oltre 130 articoli della direttiva. Solo due volte nelle oltre 100 motivazioni di prefazione (migliaia di parole) che spiegano la genesi della direttiva.

    • Alessandro Sasso scrive:

      Concordo in larga parte con l’analisi della sua risposta ( seppur, a mio favore, vorrei far notare di aver parlato di conferma dell’ ‘orientamento’ in riferimento alla sentenza Dowling, non che il caso affrontasse specificamente un’applicazione di burden sharing).
      Come ben anticipato, la locuzione burden sharing viene utilizzata solo nei recitals/ considerando 69 e 100, la cui funzione resta però centrale nella comprensione della ratio dalla quale la Brrd ha avuto origine.
      Tuttavia, a mio modesto parere, il combinato disposto dell’art. 32/4 lettera (d) punto (III) e l’art. 59 (3) ( e fermo restando il valore interpretativo della giurisprudenza comunitaria analizzata) della direttiva in analisi potrebbe comunque dar luogo ad un soft bail in, o altresì detto burden sharing.
      Ad ogni modo, a breve vedremo la soluzione che verrà, in concreto,adottata.
      Cordialità.

    • Anonimo scrive:

      “Tornando al burden sharing con la Brrd non ha più una sua vita giuridica autonoma, ma è solo uno degli strumenti adottabili nella Brrd.” Ecco investor: tii sei autorisposto. Il resto sono sofismi.

  11. Precaria scrive:

    O.T.: ieri mattina sono venuta a Siena con mio padre, 79 anni, come me non residente in questo comune ma da decenni grande frequentatore della città. Lunga camminata dal parcheggio della Lizza fino a piazza Duomo, con il solo scopo di vedere insieme il Presepe in Duomo e dire una preghiera. Fino a circa 10 anni fa, insieme andavamo alla Messa di mezzanotte del 24 dicembre proprio in Cattedrale, dunque era desideroso di visitarla nuovamente in questi santi giorni, anche se in orario diurno per ragioni di età che non gli permettono più di affrontare un viaggetto a tarda notte; desideroso per motivi religiosi ma anche sentimentali, per i tanti ricordi che lo legano a questo posto. Tante aspettative, ma… Lunghissima fila di turisti, e nessuna possibilità di entrare se non pagando il biglietto di ingresso come normali, e forestieri, visitatori. Io capisco che non siamo residenti nel comune di Siena, dunque stranieri in un certo senso; capisco che i soldi dei tickets servono per la manutenzione di uno dei monumenti religiosi più belli del mondo, però non posso non essere amareggiata dal fatto che, per pregare davanti a uno dei simboli cristiani più tradizionali, nel periodo di Natale, un quasi senese debba pagare e fare la fila. Per principio, e non per tirchieria, siamo venuti via…

  12. Magico Vento scrive:

    Ieri a R24 hanno detto che per portare il decreto in doppia lettura al Parlamento, emendamenti compresi occorreranno circa 3 mesi pieni; parallelamente è stato scritto che MPS ha si e no liquidità per lo stesso periodo. Di cosa stiamo parlando?
    Buon Anno a tutti!

    • Anonimo scrive:

      Magico vento stiamo parlando che a gennaio mps raccoglierà 15 miliardi di liquidità con garanzia statale, a te piacendo.

      • Magico Vento scrive:

        Caro Anonimo,
        Se non ho male interpretato quello che si scrive qua e là, la garanzia statale sull’importo che indichi deve prevedere l’emissione di bond da collocare sul mercato istituzionale: una parte ora e una parte più in là(non vengono indicate le cifre in proposito tantomeno il tipo di obbligazione da sottoscrivere…). Non è che a Siena troviamo questa somma sotto l’albero di Piazza Salimbeni. Per cui, perdona se mi tengo qualche dubbio in merito.

  13. Anonimo scrive:

    Salvini ha le allucinazioni: sono mesi che parla di famiglie rovinate da mps e gente che ha perso centinaia di migliaia di euro con mps. Non so se prevede il futuro, ma ad oggi mi pare che parli molto a vanvera, quando per questi strali potrebbe più appropriatamente citare Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Vergogna per lui.

  14. investor scrive:

    Per Sasso.
    Sono completamente d’accordo, dovrebbe andare così se restano nell’ambito dell’aumento precauzionale, cioè i soldi pubblici non vanno a coprire perdite già registrate (vedi la perdita per il 2016) e quelle future (uscita e svalutazione delle sofferenze), ma coprono solo il deficit capitale emerso da stress test. Se invece provano a coprirci perdite pregresse o future, allora, prima dei soldi pubblici, tosano anche un pò di bond senior, anzi tosando i senior non servono nemmeno i soldi pubblici.
    D’altra parte la direttiva sul punto è chiara, aumento precauzionale da stress test non può coprire perdite passate e future. Non ho capito, non so se per Lei è lo stesso, perchè non hanno chiesto aumento precauzionale derivante da verifiche e richieste da vigilanza (uscita sofferenze e aumento copertura inadempienze probabili) anche questo previsto dalla Brrd, un mistero..forse avrebbe implicato tosatura ai bond senior?
    L’impressione è che il Tesoro chiedendo di mettere soldi pubblici per coprire il deficit di capitale emerso dagli gli stress test pensasse invece di poterli utilizzare per uscita sofferenze e aumento copertura (5 mld)…ma il gioco delle tre carte non glielo hanno fatto fanno fare..gli hanno detto 8,8 mld per coprire il deficit da stress test come da direttiva anche perchè è questo che hai chiesto e non un altra cosa…

  15. C’e’qualcosa di nuovo nell aria
    Anzi di antico
    Libecciate alla Daria dimorte
    E foglie di fico.
    Io vi leggo stupito
    Ma poi tra me dico
    Che l avete capito
    La faccenda del monte
    Del tesoro rapito
    Guardatevi n’ fronte
    Qualcuno è pulito?

    Così vista da fori ma un ve n avete a male.

Rispondi a semplici8 Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.