Eretico di Siena"Il martedì dell'eretico": Nepi, Primarie e l'ultimo dei barbieri - Eretico di Siena

“Il martedì dell’eretico”: Nepi, Primarie e l’ultimo dei barbieri

Puntata senza interviste, ma con molta ciccina al fuoco, quella di stasera (Siena tv, ore 22); oltre a parlare di cose già ampiamente sviscerate dal blog (tra le quali, il Rinvio a giudizio del Nepi Fabrizio, nonché la”leggenda del pianista a Trequanda”), ci occuperemo di Primarie Pd, come sacrosanto che sia; in più, un libro – un catalogo di una mostra, rectius – ed una nuova rubrica, dedicata agli artigiani che stanno per scomparire dal centro storico: partiremo con un barbiere d’eccezione, Mario Menicucci. Quanto alle polemiche sul XXV aprile, l’intervista a Francesco Chiantese ci sarà – salvo imprevisti dell’ultima o penultima ora – nella prossima puntata.

Buona lettura e visione a tutti, dunque!

 

NEPI FABRIZIO, SANTO SUBITO

La vicenda è sin troppo nota, ed è arrivato il Rinvio a giudizio per la casa comunale assegnata in modo non legale – secondo l’ipotesi accusatoria – dal Sindaco di Castelnuovo Nepi Fabrizio (il 4 luglio, si parte); ulteriormente premesso che l’ipotesi di reato non è certo delle più gravi (ma comunque è un qualcosa che – se provato – costituirebbe un reato, compiuto nell’atto delle sue funzioni da Sindaco), e precisato che in politica ognuno difende i suoi, una cosina lasciatecela dire: arrivare alla beatificazione del Nepi, al “Santo subito” per il Presidente della Provincia, pare davvero eccessivo, nonché fuorviante all’ennesima potenza, per Zeus!

Ci si è messo anche il vicesindaco di Siena (con casa a San Gusmé), Fulvio Mancuso, ma lui almeno in modo meno imbarazzante (curioso l’incipit mancusiano: “è un po’ che ci penso e oggi lo faccio”…).

Sentite piuttosto questa piddina locale, Tiziana Fregoli, cosa dice del suo prototipo di politico ideale: “Mette al di sopra di ogni cosa l’interesse per i cittadini e lo spirito di servizio per questo territorio e la sua gente. Lavora infatti instancabilmente tutti i giorni senza interruzione per migliorare il livello di qualità della vita nel nostro comune…”. E si potrebbe continuare, almeno per un po’ (ovviamente, il Processo concerne solo un vizio di forma, dunque in Procura hanno capito male).

Questo tipo di intervento – bene sottolinearlo – dovrebbe imbarazzare per primo il Nepi stesso (dubitiamo però sia accaduto ciò); ed in ogni caso, un consiglio al Primo cittadino – novello Stakanov dei colli senesi – ci sentiamo davvero di darlo: non si consumi, non si strugga troppo con l’amministrazione della sua cittadina. Non sia così instancabile, faccia come tutti noi: un giorno alla settimana di riposo – la Chiesa insegna – ce lo dobbiamo prendere tutti. Se insomma la domenica si riposa qualche ora, non è detto che il livello della qualità della vità dei castelnovini crolli in modo automatico…

PRIMARIE PD: UNA VITTORIA DOUBLE FACE

Pur con le truppe cammellate d’ordinanza, indubbiamente le Primarie organizzate dal Pd sono superiori a qualunque altro esercizio di democrazia fornito dagli altri Partiti/movimenti/partitini; ciò detto, al netto della prevedibilissima vittoria renziana, ci permettiamo due soli commenti, uno italiota e l’altro senesota.

Sul piano nazionale: paradossalmente, è andata al meglio per il centrodestra e per i pentastellati; Berlusconi, oggi è pressoché certo di tornare al Governo: questo Pd a trazione renziana – lontano parente di quello, ben più robusto, ereditato e conquistato da Renzi nel 2013 – non potrà mai più ambire all’autosufficienza, dunque l’inciucione con Berlusconi – mai smentito da Renzi stesso, peraltro – è davvero dietro l’angolo.   Quanto ai grillini, per loro che ci sia Renzi – ed un Renzi al 70% – è il non plus ultra, potendo così continuare a coagulare ed indirizzare l’antirenzismo (qualcuno forse ricorderà un 60%, quello sì nazionale, di solo 5 mesi or sono). Una manna dal cielo, per Grillo.

A livello locale, invece, che dire? I numeri parlano da sé: praticamente il Pd ha perso metà del suo popolo, o poco meno (nel Senese, il 30 aprile, 19.745 votanti; 37.221 nel 2013, quando la leadership piddina era effettivamente contendibile, ed il renzismo era in fase affluente).

Che questo dato lo ammettano e lo pubblicizzino solo gli orlandiani (vedasi Susanna Cenni), fa capire che molte, moltissime cose dell’attuale Partito democratico…

L’ULTIMO DEI BARBIERI: MARIO IN PIAN DEI MANTELLINI

Iniziamo stasera – in attesa di riprendere anche il tour delle periferie – un viaggio in 3,4 puntatine, sulle botteghe artigianali che a breve non ci saranno più: con perizia da entomologi, ve ne offriremo giusto alcune, ad perpetuam rei memoriam. Sono come dei panda, ormai: e non c’è WWF, per loro. Anche perché i giovani non fanno la fila per rilevarle…

Si parte dall’ultimo dei barbieri del centro storico (speriamo di non sbagliare): dei barbieri SOLO per maschietti, e facenti anche – per non dire soprattutto – la barba. Dal lontanissimo 1967 è in Pian dei Mantellini, l’ottimo Mario Menicucci: e noi due o tre cosette gliele abbiamo fatte dire, anche se proprio un Demostene non sarebbe. E abbiamo corredato il tutto con una colonna sonora by Ettore Bastianini: non sarà difficile arguire il titolo della straordinaria opera…

Ah, dimenticavamo: chi va a farsi sistemare la barba, dall’ultimo dei barbieri, oltre allo scrivente? Non vi resta che guardare il programma…

 

Ps 1 Nei giorni scorsi, la “nazionale” Laura Valdesi ha dato notizia del fatto che il Gup ha assolto Tommaso Grazioso, in merito ai fatti relativi al clamoroso buco dell’Asl 7 (dottoressa Laura Benedetto in Rossi imperante). In attesa di saperne di più, ci ricordiamo bene che nel febbraio del 2013 – intervistato da Simona Poli su Repubblica – il buon Grazioso, allora al centro della bufera, aveva detto papale papale che lui ci si era ritrovato dentro, a questa brutta storia (anche perché il buco c’era, eccome se c’era!).

Ciò detto, se l’ex revisore della Kpmg ha voglia di parlare – ora che dovrebbe essere sciolto da gravami giudiziari – noi l’aspettiamo a mani aperte, sul blog o in televisione. O in entrambi i luoghi, meglio ancora…

Ps 2 Ne parliamo stasera, e qui ne approfittiamo solo per una rapida pubblicizzazione: fino al 7 maggio, ai Magazzini del sale, è ancora possibile gustarsi la bella personale di Carlo Semplici, pittore realista senese (1929), nonché ex docente dell’Istituto d’Arte. Paesaggi mozzafiato (le Crete, soprattutto); scorci urbani (i tetti del centro, in particolare); ritratti iperrealistici, quasi fotografici, di figure maschili e femminili. Un giusto omaggio ad un maestro d’altri tempi, uno di quelli che si mettevano – cappello in testa – a ritrarre i paesaggi, con le varie gradazioni di luce. Ed era un piacere vederli all’opera, ancora prima di assaporarne le opere…

22 Commenti su “Il martedì dell’eretico”: Nepi, Primarie e l’ultimo dei barbieri

  1. anonimo scrive:

    Caro Professore
    IL Pd ha preso due sonanti sconfitte, la prima è stata il referendum, la seconda i lavoratori Alitalia che hanno sconfessato pd e sindacati tradizionali.
    Le elezioni sono al pari della vittoria di Pirro ed hanno perso un milione di votanti.
    Il fatto è che si è persa la credibilità, e senza credibilità non si può governare.
    Alle prossime elezioni vincera il cinquestelle, e sara facile istituire il reddito di cittadinanza, basta togliere le preblende alla politica che fanno trenta miliardi annui.
    I conti dove sono io si sanno fare ed è così. Ho detto reddito di cittadinanza e non di inclusione. Il reddito non deve avere mediatori ma è lo stato che lo da e lo stato lo toglie.

    • Marco Burroni scrive:

      Questa te l’ha detto il russo mentre giocavi a scacchi vero? Del reddito di cittadinanza non se ne farà niente vedrai, oppure si farà a debito; i soldi ai politici non li leva nessuno sia perchè c’è troppa gente che con la politica ci mangia, sia perchè ormai anche i grillini cominciano a mettere i loro sederini sulle poltrone e sono gente senza arte nè parte che tanti soldi insieme non li ha mai visti, ora che cominciano a mangiare anche loro ti pare che sparecchiano il tavolo? Non ti fare illusioni, il M5S è una parte del problema, non la soluzione.

      • anonimo scrive:

        Sig Burroni
        Questa cosa non me l’ha detta Il Russo, ma un Francese di Parigi, della scuola superiore di economia. Se non ci riescono i cinquestelle, ci sara’ qualche problemino,
        per i politici italiani. Comunque io non ne ho bisogno, e mi va bene così. E poi durante le nostre partite a scacchi le cose si sanno e con precisione. Ed io anche se ho la residenza in Svizzera, rimango un patriota e voglio vivere finche non vedrò la nostra gente libera.

        • A.B. scrive:

          Non siamo neanche più liberi, qui si va a ruota libera…
          Lo chieda al suo amico russo della libertà, che lì sì che sono esperti. Che poi dopo il 4 dicembre poteva tranquillamente ascendere in cielo.

          • anonimo scrive:

            Caro AB
            Si il caso che io amici li ho da tutte le parti. E si da il caso che sono stato fortunato, perché ho guadagnato abbastanza da rendermi la vita agiata. Ma in particolare modo libera, perché non chiedo nulla alle burocrazie. Ho pagato regolarmente le tasse, così non devo niente anessuno.
            Ma ora veniamo al concetto di libertà.
            Ti pare libero uno che ha debiti?
            Ti pare libero uno che non arriva a fine mese?
            Ti pare libero che uno per lavorare deve chiedere una raccomandazione?
            Ti pare libero uno che non può garantirsi una pensione?
            Ti pare libero uno che vive in in paese dave la costituzione non è applicata?
            Potrei anche contunuare…..
            Se a te va bene io sono contento per te. A me non andava bene e me ne andai e feci bene ed ora aspetto. E quando leveranno le tasse sugli immobili, Ricomprero’ tutti gli immobili di famiglia che vendetti a prezzo alto. E li ricomprero’ molti deprezzati, guadagnandoci ulteriormente. Questa è la mia libertà. Ma non è completa, perché la vera libertà è condivisione dei propi valori con gli altri della sua comunità non con il mondo intero

          • A.B. scrive:

            Lei confonde la libertà con la ricchezza.
            Comunque per amor di precisione gli immobili sono di famiglia solo se lei non li vende e ci paga sopra le tasse che tutti noi paghiamo, altrimenti sono di quelli che li hanno comprati. Pagare le tasse è condividere qualcosa con la propria comunità, mentre andare all’estero per impartire lezioncine surreali è un’altra cosa. Se poi dalla Svizzera cinquestelleggia chiedendo magari il reddito di cittadinanza, che peró dobbiamo pagare noi poveri minchioni che siamo rimasti qui a lavorare in schiavitù, allora finiamo dalle parti del famoso motto dell’immobiliarista Ricucci.

          • anonimo scrive:

            Caro Ab
            Il reddito di cittadinanza non lo chiedo per me, ma perché è necessario per chi è disoccupato. Se poi mi dice che è rimasto come uno schiavo in Italia è una sua scelta perché io ho lavorato solo a certe condizioni.
            Riguardo agli immobili di famiglia ci pagavo un monte di tasse. Nel 2002 nel bollore dei prezzi li detti via, perché già si sapeva dei futuri crolli. Ecco realizzai una bella cifra e con tutte le tasse pagate al centesimo. E giustamente l’immobile è di chi lo ha comprato e ci paga le tasse. Intanto non pagando più le tasse e la manutenzione ho fatto un grosso risparmio. E ecco la precondizione, se leveranno le tasse e saranno costretti perché si troveranno i centri storici in un cumulo di macerie.
            Con qualche spicciolo li ricomprerò e può essere anche all’asta giudiziaria, non pagherò le tasse perché le hanno tolte e provvederò solo alla manutenzione, cosa doverosa. Inoltre io non sarò a carico dell’Italia, ne per la pensione, ne per l’assistenza sanitaria.

  2. VEDO NERO scrive:

    Il futuro di questa repubblica delle banane è ormai segnato. Presto avremo un governo Renzi-Berlusconi, ma non sempre gli opposti si attraggono e quindi il M5Stelle arriverà fatalmente nella stanza dei bottoni. Sarà vera gloria? Speriamolo. Vorrei meno parole e più fatti. Ma gli omini degli orti continueranno a pensare al tempo? Le donnine della cooppe alle corna del macellaio? Ovviamente è un esempio, potrebbe essere un altro uno, od una, la persona cornificata. L’importante è comincino a pensare con la propria testa. Purtroppo temo che ci aspettino tempi difficili. Un primo passo sicuro da fare sarà comunque la liberazione dal ‘venditore di pentole’ Valentini e soci, amici del ‘polpaccio’ e ‘brindisino’. I loro sorrisi smaglianti stanno incantando sempre di meno.

    • anonimo scrive:

      Caro vedo nero
      Io credo che non si avveri Renzi Berlosconi, semplicemente perche non hanno più niente da dire. Abbiamo fatto dei conti e la crisi di sistema,diverra’ talmente acuta che porterà alla miseria il ceto medio alto. Anche se ora sta nascosto attingendo alle risorse accumulate o impegnandosi con qualche mutuo, è già e in atto un impoverimento. Questa crisi esplodera’ con tutta la sua forza nel 2018 e si estenderà come la peste nel mondo occidentale. Allora anche gli omini degli orti se ne accorgeranno. E questi politici tergiversano, su cose semplici come la legge elettorale, immigrazione, disoccupazione. Certe cose andavano fatte ieri……
      Ora hanno qualche mese e poi faranno i conti con il popolo imbufalito……..

  3. Ascanio scrive:

    La clip del barbiere di Pian dei Mantellini abbinato al grande Ettore Bastianini e Rossini da leccarsi i baffi…

  4. Otrebla scrive:

    Il quale ultimo barbiere oggi gode anche di un articolone sul Corrierino. Chissà che ufficio stampa s’è fatto il buon Mario….

    • Eretico scrive:

      Caro Otrebla,
      mi dai una grande notizia, che per ora mi era clamorosamente sfuggita (stamattina ero a fare colazione al bar che non acquista il Corrierino, sic): ormai Mario di Pian dei mantellini è una autentica celebrità cittadina, gaudeamus igitur!
      Ma la domanda delle cento pistole è la seguente: continuerà Sua Eccellenza Antonio Buoncristiani a frequentare la bottega di Mario il barbiere?

      L’eretico

  5. Daria gentili scrive:

    Grande l’ intervista al famoso Mario.
    Famoso, per me anche prima della tua intervista, perché mio marito, cliente come te di Mario, mi racconta sempre di come questi sia sempre pronto e disponibile a tagliargli la barba nonostante manchi la richiesta specifica. Quindi è proprio vero che Mario è l unico barbiere rimasto a fare la barba, tant e vero che la vuole fare nonostante non gli sia chiesto. Altro pezzo forte di Mario e il racconto delle partite della mens sana e delle imprese dei giocatori stranieri…ah ah ah veramente un grande Mario.
    Un pezzo di quella Siena che va purtroppo scomparendo.

  6. semplici8 scrive:

    Mi è venuto in mente un pensiero circa la ragazza in topless a giro in centro. Stai a vedere che il tuo pesce d’Aprile, caro professore, era in realtà uno scoop su quel che sarà ! Nei prossimi mesi, more a poccegnude ovunque! Dovrebbero darti il Pulitzer.

  7. Tommaso Grazioso scrive:

    Eretico,
    Il fatto che ti sia ricordato di me anche adesso non era scontato. In tanti si sono ricordati di me solo ora e qualche altro ha fatto finta, proprio adesso, di essersi dimenticato di me. Ti ringrazio, quindi, della costanza con la quale hai trattato la mia vicenda. Capiamoci. L’hai infarcita con parecchie inesattezze (anche grossolane), ma almeno ci sei anche dopo l’assoluzione. Mi piace aver letto il riferimento alla mia intervista rilasciata una vita fa. In effetti la conclusione della vicenda poteva essere facilmente intuibile, agli addetti ai lavori (sì avresti potuto intuirla anche tu), già da allora. E io lo avevo detto. Ma gioisco del fatto che la verità, ora, possa essere letta più che intuita. La vicenda si chiude (per adesso) con parecchie conferme e qualche golosa novità. Tempo al tempo. Ora mi godo – cacchio ne avrò diritto?!? – questo momento felice della mia vita dopo cinque anni di buio pesante e invadente. Riordino le idee, stappo bottiglie e poi convoglio le energie profuse nella ostinata ricerca della verità verso una ostinata ricerca di riscatto. Perchè ho ottenuto una bella soddisfazione ma l’ho pagata cara in termini professionali, relazionali, economici ma soprattutto reputazionali. A prestissimo, se vorrai.
    Tommaso Grazioso

    • Eretico scrive:

      Caro dottor Grazioso,
      la ringrazio intanto per l’intervento, piuttosto inusuale da parte di un ex bersagliato (bersagliatissimo, anzi); è dall’Asl che c’è questa abitudine ad intervenire: mi ricordo che dopo il primo pezzo critico intervenne sul blog, un paio di volte, anche la dottoressa Benedetto (che poi smise subito, peraltro).
      Avrei molto da dire/scrivere, come immagina: ora comunque si goda l’esito giudiziario, come farebbe chiunque al posto suo.
      Da par mio, sarò ben lieto di farmi vivo per un’intervistona televisiva: immagino che cose da dire ne avrà molte…

      L’eretico

  8. Paolo Panzieri scrive:

    A me l’idea stessa di reddito di cittadinanza fa ribrezzo.
    Già uno che – per puro caso – è nato in Italia piuttosto che nel Burkina Faso ha avuto una fortuna sfacciata, gli diamo pure un vitalizio?
    Certo anche il sussidio di disoccupazione nella sostanza alla fine non è tanto dissimile, ma le parole comunque sono importanti …
    Diverso il caso in cui a reddito di cittadinanza (o sussidio di disoccupazione che dir si voglia) si accostasse un lavoro socialmente utile … di cittadinanza.
    Almeno si eviterebbe il lavoro nero e si combinerebbe qualcosa di buono.
    Un po’ come il vecchio Amintore col suo piano Fanfani che faceva piantare e spiantare alberi, aprire e ricoprire buche ….

    • anonimo scrive:

      Cari Signor Panzieri
      Il reddito rispondo anche a lei ed ha tono.
      Il reddito di cittadinanza ci vuole, perche i lavori vecchi non ci sono più. Vedi il banchiere, il postino, il ferroviere e tanti altri. Serve per una transizione.
      La Formazione al lavoro sono belle parole. Ma a quali posti? Se sono diventati un decimo, a cusa dell’informatizzazione.
      Il burkina pasu non so nemmeno dove sia, e per quanto mi riguarda e di cosa fanno e come vogliono vivere non me ne importa nulla. Io devo pensare alla mia comunità e basta. Ma ai nostri vechi, disoccupati, chi ci pensa? Nesuno…….

      • A.B. scrive:

        Sicuramente non lei dal canton ticino.
        Alto Volta francese le dice niente? O è un problema di anagrafe oppure è chiaro il perché cinquestelleggia.

  9. Yama figlio di Mefisto scrive:

    Ma quella svastica presente su un segnale di stop nell’area di parcheggio in tangenziale prima dell’uscita Siena Ovest?

  10. Paolo Panzieri scrive:

    Sorvolo su grammatica e geografia, che peraltro non sono più di moda neppure nella scuola italiana.
    L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ricorda?
    Non su di uno stipendio senza corrispettivo, tanto meno in funzione di una casuale nascita in una nazione privilegiata.
    Sono a favore – mi pare che si capiva – di un “lavoro di cittadinanza” in relazione al quale si giustifichi il relativo reddito.
    Abbiamo musei ed uffici sguarniti, giardini da curare, buche da riempire, hai voglia ad impiegare utilmente i cittadini disoccupati …
    Anche perché quanto dice sui lavori che non esistono più purtroppo è vero e non bisogna lasciare indietro nessuno.
    Se non c’è lavoro inventiamolo.
    Ma un reddito parassitario a fronte della sola nascita in Italia – ribadisco – per me è immorale.

  11. Luca scrive:

    Con tutto il rispetto per l’ ultimo dei barbieri avrei preferito leggere un articolo intitolato L’ ultimo dei montepaschini! Vero Sig.ra Daria Gentili, lei che ne pensa?

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