Eretico di SienaLa "rigirata" dell'avvocato Falaschi (e Obama golfista) - Eretico di Siena

La “rigirata” dell’avvocato Falaschi (e Obama golfista)

Questa domenica, l’attualità politico-giudiziaria-montepaschina prende decisamente il sopravvento sulla rubrica culturale, che tornerà ovviamente domenica prossima, con tanto arretrato in qualche modo da smaltire (e martedì, in occasione del 25esimo anniversario della nota strage, ci sarà un contributo ereticale alla commemorazione del Giudice Giovanni Falcone).

Buona lettura a tutti (anche se per qualcuno, il tutto rimarrà un po’ indigesto: cose che capitano, a chi dà le notizie che i giornali non forniscono)!

 

LA “RIGIRATA” DELL’AVVOCATO FALASCHI

In attesa che sia l’avvocato Paolo Emilio Falaschi a fare di persona piena chiarezza sul suo modus operandi milanese (noi l’abbiamo già invitato due volte a farlo: fino a martedì mattina c’è tempo, per registrare), finalmente una piccola dose di chiarezza su ciò di cui purtroppo molti parlano, senza conoscere (niente di nuovo sotto il sole di maggio, peraltro).

Per iniziare, intanto, va chiarito che i Processi in oggetto sono due: quello – che si aprirà a Milano -, con il fresco Rinvio a giudizio di Profumo e Viola, il cui merito va ascritto anche all’abnegazione dell’avvocato Falaschi, come plurime volte riconosciutogli in questo blog e su Siena tv: chapeau. Peraltro, anche in QUEL ineunte Processo, il Falaschi NON si è opposto all’archiviazione proposta dal Pm per le posizioni di Mussari e Vigni del 2012 (per le false rappresentazioni del Bilancio, secondo l’ipotesi accusatoria): cosa già da sottolineare, perché la prassi giudiziaria raramente vede un avvocato di Parte civile fare questo, ma NON è qui, il nocciolo del problema, figuriamoci.

Il nocciolo del problema è nell’ALTRO PROCESSO, quello – sempre milanese – a carico soprattutto di Mussari e Vigni, in cui l’avvocato Falaschi è sempre Parte civile, rappresentando gli interessi di un gruppo di piccoli azionisti: e qui – non altrove -, siamo di fronte alla clamorosa “rigirata” dell’avvocato Falaschi. Il quale dovrebbe finalmente spiegare come mai ha prodotto – scrivendola di suo pugno – una corposa istanza alla Corte (cosa che poteva benissimo esimersi dal fare!), chiedendo Lui in persona, la ASSOLUZIONE per il duo Mussari e Vigni, per due dei capi di imputazione loro ascritti: qualunque cosa sia passata per la testa dell’avvocato, si è mai visto un legale di Parte civile che – lui stesso – si attiva, per chiedere non la condanna, bensì l’assoluzione di imputati sì eccellenti?

A fortiori – e qui si arriva al punto politologico -, un legale che ha fatto di tutto per occupare lo spazio mediatico senese, ed al quale noi stessi abbiamo volentieri concesso forse la più lunga delle interviste della nostra trasmissione: ce lo spieghi, avvocato, ce lo spieghi, questo passaggio.

E a superfortiori, visto che intorno al suddetto avvocato si è coalizzata una importante forza di opposizione, che ovviamente si candida a guidare la città nel prossimo quinquennio (a meno che non dia nuove indicazioni per andare al mare…). Il messaggio, sembra essere questo: lotta dura, e senza paura, contro il tandem Profumo-Viola; sugli altri due (Mussari-Vigni), cali pure il silenzio.

Giacché la dietrologia si corrobora di fatti, sarebbe davvero necessario fare chiarezza, a 360°, sul perché un avvocato di Parte civile impieghi tempo prezioso ed energie personali per chiedere l’assoluzione di imputati eccellenti, contro i quali – fuori dalle aule di Tribunale – sembrava invece imbelvito.

Ultima cosa, per concludere, di metodo lavorativo: sia consentito dire che queste informazioni, oltre che girare ovviamente fra gli addetti ai lavori (avvocati e Giudici), vengono “respirate” da vigili giornalisti, che magari poi ne parlano…

Ps Allora, Michellona si dà allo shopping a Montalcino, e Obama gioca a golf dal compagno Ferragamo a Castiglion del bosco (per il complesso in oggetto, rimando a “Le mani sulla città”, anno Domini 2009). In attesa dell’arrivo a Sienina, ovviamente, a casa del noto poliglotta, e conoscitore di Arte, Valentini Bruno.

Ma quelli che nei meravigliosi Settanta scrivevano sui muri senesi del napalm in Vietnam, e che oggi non aprono bocca sulle mattanze USA iniziate proprio dal golfista (Yemen, per esempio), non hanno proprio niente da dire, a tal proposito? Ovviamente no, perché solo il XXV aprile riesce ancora a dar loro il brivido del protagonismo e dell’indignazione…

 

30 Commenti su La “rigirata” dell’avvocato Falaschi (e Obama golfista)

  1. investor scrive:

    Beh se è nell’ALTRO PROCESSO è un pò grossotta!!

  2. anonimo scrive:

    Caro professore
    Mercoledi passato ho preso magiane in un agriturismo sulla via volterrana. Propio stamani in mio amico mi ha partato a vedere la Badia a Coneo. Una badia benedettina dell’anno 1000 o prima. Una badia costruita sulla via Francigena vecchia, forse propio quella dove transito’ l’arcivescovo di Canterbury nel 990 verso Roma. Un gioiello nel silenzio della natura, una meraviglia di architettura, e un piccolo cimitero dove veniva sepolti i potenti abati vallombrosani. Venivano mandati
    in questo luogo come premio della loro vecchiaia, per il clima favorevole.
    Ma il mio amico mi ha raccontato la storia della piccola pieve che si trova appoggiata sulla collina di fronte. Molto più antica e si trova nei possedimenti che furono della famiglia etrusca Caecena o cecina. Disse Cicerone che da questa famiglia era nato il più potente principe Etrusco. Il principe Aulo dei Caecena e da lui gli imperaratori si son chiamati Caesar, Kaiser, Zar, Can. Compreso il grande Giulio.
    Alla sua morte Il grande auruspice a principe Aulo fu sepolto nei pressi dove è questa piccola pieve.
    Questo racconto, narrato nel silenzio interrotto dal vento mi ha molto commosso.
    Ecco professore preferisco questo al campo da golf di Obama, ed è tutto li gratis anche per le persone normali e ci può sedere senza chiedere permesso.

    • Caro nonimo dalle vocali c hai padellato alla magione e c hai dormito , e anche bevuto dimorto bene, i tuo amico ,anche lui.
      Se sei quello dell’ avvoltoi , l acqua ti garba poco.
      Grazie per la cronaca .

      Raffa , c’e’ fortore , artro che fortiori,qui c’è fortore, di che lo sai.
      Fortore =fiatella impestante che viene dopo avere inghebbiato robe scadute
      Marce che ritornano a gola ,poco prima di sgattinare.
      Superfortore.

      • ànonimo scrive:

        Caro manunta
        Questa volta ai rimato bene. A parte gli erroretti che faccio……Sai scrivere con uno smartphone non si possono fare discorsi molto corretti. Volevo precisarti che sono astemio, e non offendo mai nessuno……

      • anonimo scrive:

        Caro manunta
        E con avevamo due amici norvegesi
        Avevamo quattro panini giganti fatti con pane toscano e riempiti con prosciutto di oltre 24 mesi. E i novegesi anche due piccole bottiglie di vino di cc250. Il tutto trovato a km 0. Tutti e quattro seduti sul ciglio con davanti il panorama. E per capire facci un salto, tanto lontano non è, caro manunta. La signora norvegese ha commentato in inglese che stava consumando un pasto sublime, in un ristorante a celo aperto, che dovendolo classificare, aveva centonstelle.
        E se ci vai, caro manunta, anche il linguaggio non sarà più scurrile.

        • Nonimo ,t’ho chiappato lo stile era inequivocabile.
          Senti ,ma mi spieghi come si fa’ a buttare giù pane di montegemoli?
          Che se eri ni’ volterrano i meglio pane li e’ quello.
          E presciutto di du’ anni con l acqua?
          Qui siamo alla bestemmia ,a casa mia i mi poro nonno Gino ti avrebbe buttato fuori dall’ uscio.
          Gnamo , via anche e norvegesi hanno più giudizio .
          I vino medica in dosi moderate ,e miracolizza a insistere.
          Smetti di aver paura del vino ,e startra vorta ,ai norvegesi fagni assaggiare i pecorino fresco Delle balze ,che su’ Poggi che dici te ,ci cresce la sulla che alle pecore gni garba e gni fa fare un latte e un formaggio speciale.
          E norvegesi poi ti diranno grazie,poi ora c era anche le ultime fave ,che so’ abbucciate ma a cavagni la buccia sono le meglio.
          E in. Codesti posti c’è anche i duroni ,che ora cominciano già i primi sulle punte a essere maturi. Ma te occhio a salire su ciliegi che devi essere abbastanza fori esercizio.
          Vai segnatele pe’ i prossimo anno. I territorio va vissuto ,caro nonimo ,
          Se li portavi a tatti berignone ,facevi un figurone.
          Invece di stare su i ciglio che se passa le macchine mangi pane presciutto
          E polvere
          .panem vinum Pernam fabam cacio
          Ed alla norvegese scappa i bacio
          Ma coi durone frutto o situazione
          Giornata si trasforma in affarone
          L abate di sicur questo sapeva
          Che lui le pellegrine le batteva
          Così c era la fila alla badia
          Tutte le cresimo’ su’ quella via

          Tratto da i viaggi da e verso Canterbury ,anonimo contadino che poi le lesse un bischerello d inglese e ci fece sopra e famosi racconti.
          Ma a me i professore di brozzi ,come al solito m ha detto come stanno le cose. Caro nonimo volgare o no le cose stanno così.

          • Farinata degli Uberti scrive:

            Fave…duroni…il lupo perde il pelo ma non l’antico vizio!!

            Boncittone,costi!

            -))

          • Farinata degli Uberti scrive:

            Tra pane,Fave e cacio
            Un bel duron la ci sta bene
            Manunta Fiorentin non si contiene
            Verso Volterra andò col norvegese
            Pagherei sape’in do’lo prese!
            Di ritorno passo’dalla Rosia
            Dal gran dolor poi corse via.
            Barack,interessato alquanto,
            Co’la su scorta lesto l’arrivo’
            Pe’dagli il su “saluto” sorridente
            Ed un bacino da riporta’a Firenze’.

          • o’prode ghibellino farinata
            Maneggi endecasillabo benino
            La fava a norvegesa la va’ data
            Bucasti già che c eri i pecorino
            Da volterran rosia non è segnata
            Le rime le t assistono pochino
            Obamase lo lecca oggi Nardella
            Lui o i valentin la razza è sempre quella

  3. Senesediritorno scrive:

    Gran “pezzo”, caro Eretico questo sulla “rigirata”!!! Benissimo scritto, ottimamente argomentato quanto implacabile nelle conclusioni cui perviene (pur dando ampio spazio di replica all’avvocato per ora silente).
    C’è da sperare -per un ultimo soprassalto d’orgoglio dei senesi- che non resti vox clamans in deserto!!!
    Non meno ficcante quanto pungente (e quindi da applaudire) anche il PS sui “coniugi” americani che sembrano ormai aver trovato in Italia una terra prona in rive..Renzi, a fornir loro mezzi di sussistenza (niente male il cachet milanese racimolato con una chiacchierata tra scravattati: d’alta parte i 60 milioni di $ per la loro autobiografia non è detto che bastino per tirare avanti) e ad assicurare loro quiete e godurie varie.
    Che cordelline di interessi internazionali si celano dietro tanti plausi e lecchinaggi, immemori di ben altre ed enormi responsabilità !!???

  4. Hannibal scrive:

    Grandissimo Eretico, insieme all’ennesimo scoop hai il merito di avere chiarito meglio la situazione di quella parte dell’opposizione che disse di andare al mare: ora al mare, o anche in montagna, ci possono andare tranquillamente, che non li disturba nessuno…

  5. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    ero presente al convegno dell’Accademia Senese degli Intronati su “identità cittadine e uso della storia”. Fine settimana a Palazzo Patrizi (ferie ben studiate).

    Volevo provare a capire meglio gli ultimi 20 anni di Siena.
    Trovare qualche utensile, qualche conchiglia sulla spiaggia.
    Non a caso, al termine, è comparsa la parola chiave: capire.

    Capire.
    Può far sorridere questo finale… (la presa d’atto di questa necessità).
    Ma l’analogia è spontanea : sembrava di assistere al primo passo dell’uomo sulla luna ; piccolo per chi l’ha compiuto ma grande per l’orgoglio futuro dei senesi.

    Il peso della questione non poteva che manifestarsi in una sede deputata.

    Alla fine e dopo aver sezionato chirurgicamente proprio le parole che fanno da introduzione alla comprensione del fenomeno, si rispetteranno le persone ma non sarà ricercato il consenso di nessuno.
    E’ la storia bellezza !

    Portandomi avanti con il lavoro ermeneutico e partendo proprio dal contesto – che ovviamente va distinto dai profili penali – possiamo rilevare innanzitutto che qui, quando serviva, è mancata paradossalmente proprio la “cura” veltroniana.

    Quel farsi carico integrale della responsabilità (di fronte alla storia umana).
    Quel mi preoccupo al di là delle appartenenze.
    Quel prendersi cura appassionato e protettivo che diventa più di un impegno, una missione.
    Dove tradire la tutela dell’affidamento è inconcepibile.

    Ebbene è accaduto sistematicamente il contrario.
    Prima, durante e dopo.

    Qualcuno aveva bisogno di accreditarsi e ha imprudentemente, con leggerezza non calviniana, evitato, fra le altre cose, il controllo incrociato dei bilanci.
    Inconcepibile.
    Ed è un dato oggettivo, storico.

    Come l’ultimo dei parvenù non ha riflettuto bene prima di agire, non ha pensato a cosa rappresentava, non aveva idea di cosa gli era stato affidato, cioè il patrimonio immateriale più importante : la credibilità , l’autorevolezza (da preservare nel mondo globalizzato).

    Si sono sentite risate omeriche dall’altra parte…

    No.
    Ha rotto un tabù sull’utilità dei bilanci (ma non per superarlo, come potrebbe fare la moneta digitale).
    Perfino Ratzinger , di fronte alla Tradizione e all’Identità, ha dimostrato di cogliere la verità di quello che gli era stato affidato : cioè l’annuncio dell’amore.
    Perchè la meraviglia dell’amore è quando puoi dire, senza paura : io non ti tradisco se sono me stesso ; io ti accolgo dentro di me ma non mi faccio sostituire.
    Conservo la mia libertà.
    Conservo la mia coscienza.
    Non ho bisogno di liberarmi dalla libertà.

    Esiste la coscienza individuale anche nel Papa (hai fatto la storia Ratzinger !).

    Siena invece viene tradita per ‘ un ambizione personale priva di gloria (da qui l’ammutolirsi).
    Però il silenzio vero, quello che fa più male, deriva da un’altra fallacia.
    Non ci si perdona di aver rinunciato perfino alla dialettica.

    In un primo momento ho pensato che prevalesse l’equivoco (è uno scontro fra culti della personalità, non c’è porosità, non c’è dialogo).
    Tu e loro, per intenderci.
    Tu, eretico ; loro, inquisizione.

    Ma che c’entra il PD con la senesità ?
    Che c’entra il giornalismo con la senesità ?
    Che c’entra il potere con la senesità ?
    Che c’entra la senesità con la politica (fermami !).

    Non c’entra nulla perchè questo tradimento infatti risulta inconcepibile.

    Il PD qui è nato come poteva nascere a Siena, facendo i partiti in un partito.

    Ma qui si è tradita la storia, la formazione, una cultura che in poche parole è buona amministrazione per l’autonomia.
    Qui si paga per vincere (autonomia) e quello che si incassa serve per pagare il futuro (buona amministrazione) o il passato (buona amministrazione).

    Si è invece pagato per una sconfitta definitiva e si è incassato per una rovina allucinante (e tutto per ingraziarsi una finanza sistemica). La presidenza ABI altrimenti è inspiegabile.

    Stesso discorso per la concessione del credito.

    Ma quando sei amministratore pro-tempore non ti puo permettere avventatezze.
    Se gestisci “il tuo” puoi anche permetterti di sbagliare, o meglio di rischiare.
    Ma sei hai il destino di una città nelle tue mani la prudenza è il minimo.

    La sicurezza, il me ne preoccupo : prima di tutto.
    La cura, prima di tutto.

    La rottura da capire è questa , a mio modesto avviso.
    Come sia stato possibile che nessuno se ne sia accorto in tempo, tanto da evitarla.
    Ma soprattutto come sia stato possibile che a conti fatti non si sia posto rimedio, alla luce del sole.

    Abbiamo fatto una cazzata
    Si dirà : i listini , la borsa.
    No , abbiamo fatto una cazzata , non è nel nostro stile, ci dimettiamo, saliremo su una colonna come gli stiliti.

    Voglio dire, tu hai bruciato la connessione sentimentale…mica il valore azionario.
    Tu sei altro, anche dalle mutazioni identitarie evolutive.

    Qui c’è soltanto regressione.
    E lo dimostra la reazione che non è stata all’altezza della tragedia.

    Scarsa responsabilità, scarsissima cura, abominevole risveglio dalla frittata.
    Io sarei, pur ipotizzando uno sbaglio in buona fede, ancora a girare sui ginocchi in Campo.

    Probabilmente sono esagerato ma se sei operativo su punizioni o danneggiamenti che saranno scontati da altri, non puoi mollare.
    Non puoi mollare.
    Non puoi mollare.
    Non puoi mollare (lo portanto via).

    Le relazioni al convegno sono state ricche di spunti.
    Se interessa farò una cronaca (la farò ugualmente, con comodo).

    Perchè è successo.
    E’ successo quello che doveva succedere.
    Ed è un impegno.
    Non è una promessa.

    L’impegno è serio, Raffaele, e significa una cosa sola : non si cercherà il consenso di nessuno.
    Ora è solo una questione di dignità , parola diversa da identità.
    Non ci sono appartenenze da difendere , non ci sono eroi in cui specchiarsi.

    La parola è una sola : capire.
    Non importa più chi parte prima (tuo meraviglioso limite) ma come si fa ad arrivare meglio.

    Come si fa a realizzare seriamente e rigorosamente questo obiettivo.

    L’impegno è capire la storia senese degli ultimi 20 anni, superando sia i condizionamenti dell’identità che i limiti imposti dalle radici.

    Per il momento ti offro alcune impressioni associative emerse dal mio emisfero non dominante.
    E sono associazioni musicali.

    Barzanti : Grieg con finale tormentato Rachmaninoff e botto Bethoven (capire !) , provvidenzialmente sollecitato da un vellutato Ascheri in versione Vivaldi.

    Clemente : Bach che illustra a braccio (quello inedito…) come lo scimmione sia diventato uomo attraverso le narrazioni simboliche. Ed è su Siena che l’arte della fuga si mostra illuminante (perché la banca doveva essere per forza senese ? ).

    Prosperi : Nyman . L’identità ha un potenziale escludente. Ma se non c’è identità non ci può essere nemmeno la tolleranza. Superare il nazionalismo con l’universalismo. Hai presente quelle micro variazioni alla Nyman ?

    Bettini : Debussy . Con la sua famosa forza delicata ci ha liberato dall’ossessione della morte culturale. Certo le radici si strappano (e puoi cambiare terra), ma le piante si possono anche innestare.

    Mirizio : Verdi con la forza del destino. E’ stato bello ascoltarlo e lo dico da non cattolico (le mie figlie non sono battezzate).

    Dei : Paganini, che con una battuta fulminante sull’autenticità contemporanea della ripetizione risponde a Valentini-Warhol (l’unico senza musica “non abbiamo bisogno di descriverci” , non abbiamo bisogno di presentazioni).

    Vedovelli : Gershwin in versione pastiche linguistico.

    Moretti : Chopin preludio 4 con intermezzo alla Hendrix. Il testimone oculare non è la storia (chi è a Waterloo non sa di essere a Waterloo).

    Balestracci : Mozart . Una ventata di umorismo senza perdere la dimensione totale del fluido; cioè il senso della ricerca. Realizza sempre l’equazione di Bernoulli applicata al discorso. Lui è la regina che può fare la mossa del cavallo (oltre la torre di V.Foa). Dategli qualsiasi “conduttura” e lui aumenterà la velocità in base alla pressione: sarà il ritmo della tavola rotonda (di Re Artù).

    • Poli:ma gli”intellettualoidi” senesi son tutti del tuo stampo?
      Barocchi ridondanti , compiaciuti del loro stile?
      Vani? Dopo sette secoli ,ancora?
      come l ho detta bene ,come ho descritto con paragoni che evidenziano
      Il mio alto grado di erudizione ,come le so’ .
      Forse per questo ,non avete mai avuto cronisti degni di menzione?
      Più che la cronaca secca,il volere esibire la propia levatura culturale?
      Sicché cronaca zero , e vane constatatio a scroscio?
      Vani arzigogolamenti , e compiacimento del proprio stile ,più che
      Lapidaria chiarezza?
      Com’ e’ che. Con tutta la vostra pretesa di essere i tutori della purezza,
      Della lingua ,riuscite sempre ad essere così vacui e fumosi?
      Com’ e’ che non vedete nemmeno quello c’avete sotto i piedi?
      Com’ e’ che tranne rare eccezioni leggervi risulta tedioso ,che girate ,girate ,ma sete sempre all’ istesimo punto?
      E che poi ,tralasciate anche le consonanti? R intronati
      rintronati dalla fuffa inutile .
      Bertelli , Lorenzini,i’ Niccolò,i’Durante, Guicciardini ,Capponi,i Villani ,Sercambi,il Varchi ,Compagni.il Vanni di Certaldo.
      com’e’ Che da voi grandi ed eruditissimi dottoroni ,certe genti ,non son mai emerse?
      Fattori genetici? Scarsa mescolanza del patrimonio genetico ,che come tutti
      Sanno genera accumulo di errori nella trascrizione del dna?
      Ascheri e’ di Pura razza senesota?
      Chieditelo ,caro Poli, perché l unico in questi vent’anni ,che ha dimostrato realismo e profetica lucidità,a Siena ,non è stato un maniaco identitario ,ne’ di origine ,ne’ di forma mentis.
      La senesita’ ,due palle ,roba da gente che cerca solo antidoti presuntamente logici ,ai chiari messaggi del vostro inconscio: gente vana.
      Il vano boncittismo, la paura a parlare fuor dai denti ,di urtare l altrui
      Suscettibilità ,e di essere poi marginalizzati, ed esclusi ,dal bozzolo
      Caldo e protettivo ,Delle banducole identitarie ,sempre autocompiacenti.
      Fiorentinita’ ,se qualcuno da noi tirasse fuori una boiata omologante di tal portata ,Sarebbe irriso e infamato ,solo dal contrasto, aperto e senza sconti ,si sviluppa l uso del proprio giudizio ,dello spirito critico,e della propria PERSONALE identità.
      Chi non ne e’ capace ,è un pavido ,una bestia da branco,un boncitto.
      Anche questa ,poi ,boncitto?
      Da noi uno appellato con tale attributo ,risponderebbe secco:boncitto sarai te e quel becco di topa’.
      Datosi che :al bravo ragazzo gli puzza sempre il culo di c..zo
      Poli ,che altro dirti ,fai cascare le braccia ,e prolassare altre robe ovoidali.
      Ma ,tranquillo, sei nel solco della più alta e praticata tradizione senesota.

      • Poli, perdona lo stile scarno e diretto ,ma da noi ,tra gente di terza media
        Si fa’ cosi’.
        Diritto su’ i muso.

        • Simone Poli scrive:

          Dimenticavo : non frequento nessuno.
          Posso affermare di non conoscere nessuno proprio perchè nessuno mi conosce.
          E tu l’hai dimostrato.

        • Uno delle Lastre scrive:

          Maniera,pensa PERÒ se il Poli trombasse come scrive:La mogliettina (o il maritino?)godrebbero assai,anzicheno’,visto quanto la tira pe’le lunghe!

          • Eretico scrive:

            Caro “Uno delle lastre”, ti ho pubblicato perché la tua allusione alla sfera privata dell’ottimo Simone era del tutto allegorica, corretto?
            Stasera a Siena tv, intervista con l’avvocato Falaschi: da non perdere…

            L’eretico

          • Uno delle Lastre scrive:

            TOTALMENTE allegorica,off course.

            E poi,detto in Camera Caritatis,chi oggigiorno sta attento all’orifizio dove inserire il proprio membro?

            Quindi,che siano moglie o maritini,viva tutti e che si tiri a gòde!

      • Simone Poli scrive:

        Non sono di Siena. Non ho origini senesi. Non mi sono battezzato in nessuna contrada. Ho avuto soltanto il privilegio di condividere umanamente – senza identità e senza radici – il silenzio e l’attesa nel Casato.

        Hai ragione : le parole sono proprio inutili.

        • A.B. scrive:

          Oggi mi pare decisamente più conciso. Saranno i peperoni che favoriscono l’incontinenza domenicale, o qualche altro peccato di gola con annessi incubi domenicali. Io fossi in lei cercherei di tenermi le domeniche occupate o almeno di mangiare meno la sera del sabato. Altrimenti scriva direttamente di lunedì e la domenica la dedichi all’altissimo.

  6. emigrante scrive:

    Piu che una rigirata mi sembra un coitus interruptus! Timore per le conseguenze?

  7. Biagio di Montluc scrive:

    Ma tutti quei capopopoli che passavano le giornate a dire che loro avevano alzato la voce quando tutti stavano zitti, che fine hanno fatto dopo lo scoop dell’Eretico? Se esistete sempre battete un colpo per piacere!

  8. Marco Burroni scrive:

    Caro Eretico, si è capito che Obama ti sta sulle scatole, ma mi spieghi cosa vuoi dire con la frase “la mattanza iniziata proprio dal golfista per esempio in Yemen”? A me risulta che in Yemen c’è una guerra civile iniziato un decennio fa ma che è esplosa in maniera virulenta negli ultimi 2 anni e nella quale gli USA non hanno avuto alcun ruolo. Sarai mica diventato uno di quei complottisti secondo i quali nulla avviene nel mondo senza che gli USA lo decidano?

    • Paolo Panzieri scrive:

      Solo per fare un esempio http://www.alleo.it/2016/10/22/il-presidente-obama-ed-i-bambini-dello-yemen/

      Alla fine, però, rimpiango anch’io i bei tempi degli slogan tipo “Nixon boia” o degli scioperi contro la NATO o contro i missili Pershing e Cruise, schierati dagli USA contro gli SS-20 made in CCCP.
      Non perché li condividessi fino in fondo … Stalin e Breznev erano certamente peggio, ma adesso è tutta una marmellata!
      E se manca la dialettica emerge solo il pensiero unico, cosa che mi fa molta paura anche se si palesa in modo asseritamente buonista.

    • Senesediritorno scrive:

      L’Eretico non ha certo bisogno di interventi esterni a supporto delle sue convinzioni, ma poiché condivido pienamente quello che afferma a proposito del ruolo degli USA (sotto Obama) in Yemen mi permetto allegare (senza pretesa di verità assoluta ed esaustiva e salvo ben accette smentite) quanto riportato nei file che allego
      https://www.ilcaffegeopolitico.org/50956/gli-usa-e-lo-yemen-una-guerra-internazionale
      http://www.ilpost.it/2015/03/27/guerra-yemen-2015/

      • Marco Burroni scrive:

        Grazie per i link, che confermano quello che dicevo io, cioè che questa guerra NON è stata creata dagli USA: del resto ““…diciamo che la situazione è più complessa”. Ecco, la complessità della situazione vale anche per esprimere un giudizio sul Presidente Obama. Luci ed ombre” come conclude uno degli articoli linkati.

    • Credulonista? Ti garba Burroni ,come nuova categoria?
      Dato che vai di tassonomico ,sa’ a sentire se dopo petaloso la crusca
      L’ accetta?
      Casomai il copyright e’ tuo, di diritto.
      Chi è che ha armato i sauditi? E di chi sono gli aerei che bombardano gli huti in Yemen?
      Vedi ,caro Marchino ,il raffa certe cose di pubblico dominio ,le da’ per scontate ,che si sappiano.
      Ma te boncitto, che aspetti ,che te le racconti il tg1?
      Credulonista melabevofilo =dal nuovo cruschino , colui che crede fortemente che la realtà sia quella raccontata dal Tg1. Sinonimo di Burroni.

  9. Nipotino di don Ernesto Balducci scrive:

    Record: un articolo e 23 commenti e nessun accenno alla Pallai.

  10. Demetrio Pianelli scrive:

    Siete fantastici, f a n t a s t i c i!
    Per chi – come me – non e’ senese, queste dissertazioni sono uno spaccato spettacolare di cosa si muove e come e perche’ sotto la torre del Mangia.
    Continuate cosi’!

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