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Caso Rossi: scrive Ranieri Rossi (e Giovannini)

Si continua giustamente a parlare del Caso-David Rossi, dopo che il Gup ha deciso per l’Archiviazione, accogliendo la tesi portata avanti dalla Procura della Repubblica.

Nel frattempo, venerdì scorso Ranieri Rossi – fratello di David – ha scritto al blog un commento di un certo interesse; visto che molti non lo avranno letto (pubblicato quando ormai il pezzo era ormai il terzo, nella homepage del blog, e dopo molti altri commenti), ne proponiamo i passaggi salienti, ovviamente corredati dal nostro commento personale.

LA FAMIGLIA, LA PROCURA: IL CASO ROSSI CONTINUA

Alle 19,17 dello scorso 13 luglio, uno dei due fratelli di David Rossi, Ranieri, ha scritto un commento su questo blog; in un passaggio, Rossi si dimostra polemico con lo scrivente, per il fatto che si era scritto che la famiglia era d’accordo con la Procura (e non solo) sulla tesi suicidiaria, all’inizio della drammatica vicenda. Ranieri, sul punto, nega, e scrive: “anzi, se mi dici dove hai desunto questo mi faresti un favore”.

Beh, risposta piuttosto facile: da quanto riferito dallo stesso avvocato Goracci a Radio radicale, nel passaggio in cui – a proposito degli abiti e delle scarpe di David Rossi – l’avvocato afferma che proprio Ranieri, al quale in ospedale era stato chiesto cosa ne volesse fare, disse che ormai non servivano più. Quel materiale, non era stato posto sotto sequestro.

A parere di qualunque persona assennata, questo significa che – in  un momento di comprensibilissimo smarrimento – si era convinti del suicidio del fratello.

Archiviata (speriamo) questa faccenda, ben più densa appare l’altra parte del commento di Ranieri Rossi, frontalmente accusatoria rispetto al modus operandi della Procura della Repubblica; nell’incipit del commento al blog, infatti, si scrive letteralmente quanto segue: “alle 21,15 del 6 marzo 2013 (ovviamente, il giorno della morte del fratello, Ndr), la procura si prodigava a spiegare ai familiari (in particolare al sottoscritto) che di suicidio sicuramente si trattava”; poi si continua ricordando la presa di posizione del Pm Nicola Marini contro l’idea dell’autopsia, aggiungendo che “l’autopsia venne fatta solo perché imposta dalla famiglia, nonostante tutti si prodigassero a spiegarci che di suicidio si trattava”.

Fino al finale, davvero molto amaro, che trascriviamo senza commenti ulteriori (anche perché – come si suol dire – si commenta da sé): “Alla fine, nonostante tutto, se non si fosse fatta eseguire l’autopsia, sarebbe stato quasi meglio, noi ci saremmo risparmiati anni di arrabbiature, mentre la Procura vagoni di sabbia”.

Ps 1 Il dottor Valtere Giovannini sarà dunque – come ipotizzato dallo Stanzino digitale illo tempore – il nuovo Dg delle Scotte: auguri di buon lavoro (facilitato dal fatto che tutto è possibile, ma fare peggio del precedente, non è davvero cosa facile…). Giovannini è molto vicino a “Sua Santità” Rossi Enrico, e guarda caso, nei giorni scorsi, Renzi ha pubblicamente rassicurato Rossi sul prosieguo del suo mandato di Governatore, nonostante il noto abbandono del Pd.

Sanità toscana e senese, dunque, ancora blindate: spifferi, non ne usciranno, tranquilli…

Ps 2 Non si sa quanto sinceramente, ma Giovannini è stato subito benedetto da Scaramin Scaramelli (intervista di Orlandino Pacchiani, Nazione odierna); dal pezzo, veniamo a sapere anche che lunedì scorso Scaramin ha organizzato, nel suo feudo di Chiusi, una cena con 280 persone. Wow! Fa la Festa dell’unità personale, Scaramin?

Ps 3 Oggi, 25esimo anniversario della strage di Via d’Amelio (ricordata nel blog anche domenica scorsa); senza volere riaprire polemicuzze con lettori (in ispecie con uno), ribadisco: chi sta con Paolo Borsellino e con gli agenti della scorta, non può allo stesso tempo stare dalla parte di Bruno Contrada. Spero di essere stato almeno chiaro: in certe situazioni, devono contare solo i nudi fatti. Tutto il resto sono arrampicamenti: sempre a favore degli inquisiti eccellenti, tra l’altro.

Ps 4 Domani alle 9,30 (quindi, parecchio dopo), si saprà se ci sarà il Processone contro Bruschelli senior, junior ed il Murtas. Vi diremo, vi diremo…

Ps 5 Grande scandalo per le molestie (documentate, fino ovviamente a prova contraria) sulle voci bianche del coro di Ratisbona, diretto per circa 30 anni dal fratello del Papa emerito Joseph Ratzinger. Nella Curia senese, invece, non canta mai nessuno…

6 Commenti su Caso Rossi: scrive Ranieri Rossi (e Giovannini)

  1. Fede Lenzi scrive:

    Magari mi si potrebbe dire di farmi i c…i miei, ma non mi pare che A.B. sia dalla parte di Contrada. E che tu torni sulla questione (“polemicuzza”) mi fa pensare che forse ti interroghi pure tu… In parte ti capisco: il fatto che in Italia manchino sempre i colpevoli sinceramente ferisce e esaspera (penso che ognuno abbia in testa un esempio, io penso alla Moby Prince). Ma non per questo bisogna scendere nel giustizialismo quando qualcuno fra le maglie della giustizia ci finisce.

    • Eretico scrive:

      Caro Fede,
      come tutti dovrebbero fare, è evidente che anche io mi faccia le domande: solo che, dopo essermi discretamente documentato (mai abbastanza sul caso in questione, vista la sua complessità, ma certo parecchio più del cittadino medio), se posso cerco nei fatti una risposta ai miei dubbi.
      E qui in Italia – ti ribadisco -, c’è chi la lotta alla Mafia l’ha fatta, eccome se l’ha fatta (Paolo Borsellino, per esempio); poi c’è chi ha fatto finta, e chi – peggio ancora – sotto la scorza del poliziotto vecchia maniera copriva invece le altrui latitanze (o magari informava i mafiosi degli spostamenti dei magistrati, vedasi Falcone e lo stesso Borsellino: qui Contrada niente c’entra, sia benissimo chiaro).

      Sono infine d’accordo con te quando dici che A. B. non sia un fan di Contrada; mi piace pensare che con i suoi ragionamenti – senza rendersene magari conto – porta acqua a chi di dovere. Lo fa in buona fede, non c’è dubbio: ma lo fa. Lo invito semplicemente a leggersi un po’ più di carte giudiziarie in più, tutto qui…

      L’eretico

  2. A.B. scrive:

    Che ti devo dire Eretico, hai ragione, mi hai convinto, Contrada è colpevole, anzi secondo me ancora oggi è lui che impedisce la cattura di Messina Denaro. In attesa di difendere altri rappresentanti dei poteri forti ti saluto.
    PS te lo ricordi il partito radicale, quello di Pannella, dei diritti per inquisiti e carcerati? Tutti difensori dei poteri forti? Bianco- nero, sì-no, buono-cattivo, colpevole-innocente, troppo facile, lo ribadisco.

  3. investor scrive:

    Cantare o Avvampare? Questo è il problema…

  4. ranieri rossi scrive:

    Caro eretico,
    in merito a quanto riferisci, ti invito ancora una volta a informarti meglio. L’avvocato Goracci ha detto erroneamente che i vestiti sono stati distrutti dal sottoscritto cosa piu’ volte smentita in seguito. Infatti ripeto per l’ennesima volta come sono andate le cose.
    Dopo l’autopsia la sera del 7 Marzo e dopo che i medici che avevano eseguito l’autopsia ci dissero che non c’era niente di anomalo, un inserviente ci presento’ dentro una busta della COOP i vestiti di David, chiedendoci se li rivolevamo. Io ho risposto di no, ma ti vorrei sottolineare che per me i vestiti possono esserci benissimo da qualche parte, se li ha distrutti qualcuno quella e’ stata la procura. L’avvocato Pirani mi ha poi spiegato che se li avessi presi avrei fatto anche un grave errore perche’ se non messi sotto sequestro non avrebbero avuto alcun valore probatorio. In pratica qualsiasi cosa si fosse trovata sugli indumenti sarebbe stata totalmente inutile. Quindi il Goracci ha sbagliato a rispondere in quel modo e comunque per me gli indumenti li ha ancora la procura, io non ho fatto distruggere niente. Anzi da subito mi sono rivolto a un avvocato affinche’ indagasse.

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