Eretico di SienaLa domenica del villaggio: elogio del suino (e Ps svariati) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: elogio del suino (e Ps svariati)

- 19/11/17

Questa settimana – come già annunciato – ci dedichiamo ad un’ampia digressione culturale sul porco: un animale che ha subito una diffamazione, iniziata con gli albori della Letteratura, e che va invece assolutamente riabilitato, per moltissimi motivi.

Ciò che scriviamo, è una rielaborazione di quanto detto non più tardi di ieri sera all’happening organizzato dal Consorzio della Cinta senese, svoltosi nei locali del circolo Arci di Sovicille (e conclusosi, ovviamente, con un’orgia di cinta, somministrata dall’antipasto in avanti, con finale invece dedicato ad uno straordinario gateau al castagno). Quanto a tutto il complesso e specifico argomentare sulla Cinta del territorio senese, si rimanda ad altro momento: sia sul blog stesso, che in tv.

Buona lettura a tutti, dunque!

LA DIFFAMAZIONE CONTINUATA NEI SECOLI

Il porco ha subito, nella storia della Letteratura occidentale, un’autentica diffamazione, sin dagli albori della stessa; pensiamo ad Omero (o a chi per lui), con il decimo Canto dell’Odissea, suo capolavoro: Circe trasforma alcuni compagni di Odisseo in suini (lasciando loro la mente umana, sortilegio doppiamente perverso); va da sé che non sia una trasformazione in meglio, non a caso Ulisse deve sprigionare tutte le sue arti (compresa quella seduttiva, spesso non messa nella dovuta evidenza dai commentatori) per fare tornare umani i suoi amici.

Dall’VIII secolo, si arriva IV-III a. C., con una polemica cultural-filosofica che investe in pieno Epicuro: invece che contrastarlo con idee altre, si cerca di screditarlo con un’equazione che ebbe larghissimo seguito. Epicuro viene sic et simpliciter assimilato ad un porco, e Timone di Fliunte (allievo di Pirrone, vissuto fra il 320 ed il 230), è il primo a stabilire questa correlazione, diffamatrice tanto per il grande pensatore, quanto per il povero animale, ingiustamente tirato in ballo. Saltando a pié pari secoli e secoli – per mere ragioni di spazio -, anche l’Alighieri utilizza la categoria diffamatrice dell’abbinamento porco-umano (e stranamente nel Purgatorio – Canto XIV -, ove le espressioni basse sono più rare che non nell’Inferno, Contini ci ha insegnato); vuole attaccare quegli zotici dei casentinesi, e arriva a definirli come “brutti porci, più degni di galla (ghianda, Ndr) che d’altro cibo in  uman uso”. Oltre al suino, viene diffamata anche l’onesta ed inoffensiva ghianda, dunque…ed il novelliere Sacchetti, poco dopo Dante, fa dire ad un genovese incarognito contro i veneziani che “li Viniziani sono appropriati (paragonabili, Ndr) ai porci, e veramente egli hanno la natura del porco”. Con le testimonianze letterarie antisuine, fermiamoci qui, pur potendo per molto continuare, purtroppo…

Anche con la Religione, il povero suino se la passa davvero poco bene: due religioni monoteiste su tre (Ebraismo e Islam), infatti, ne vietano drasticamente l’uso ed il consumo, il che già dice tutto; molto più tollerante e pragmatico, in questo, il Cristianesimo, più attento ai valori spirituali che alla precettistica alimentare (rispetto alle altre due religioni, non in senso assoluto); ma certi passaggi di Sant’Agostino contro Epicuro, per esempio, riprendono in tutto e per tutto l’equazione Epicuro-porcus (Epicuro? “Filosofo delirante, o meglio amante delle vanità, non della sapienza, al quale già gli stessi filosofi hanno dato il soprannome di porco”, per poi introdurre la tematica – di cui a breve – del maiale sporco: “questo filosofo che si rotolava nel fango dei piaceri carnali”). Insomma, Epicuro lo si contrastava più offendendolo, che ragionando: e sempre il povero porcus a farne le spese…

UNA PARZIALE RIABILITAZIONE

Chi volesse approfondire l’argomento, è caldamente consigliato di acquistare un libretto fantastico, che è stato ovviamente saccheggiato per questo excursus: “L’onesto porco – Storia di una diffamazione”, di Roberto Finzi (economista, con la passione dei suini ed anche degli asini), Introduzione di Claudio Magris, Bompiani, 2014.

Nel succitato libro si trova che finalmente, ad un certo punto, almeno qualcosa inizia a cambiare: quanto alla sporcizia della bestia (accusa reiterata nei secoli), illustri naturalisti e financo Giacomo Leopardi dicono la loro; gli studiosi, dicendo che la sozzura dell’animale deriva in larga parte dall’incontro con l’uomo, con le conseguenze del caso; Leopardi, da par suo, in una poco conosciuta pagina dello Zibaldone – datata 22 luglio 1821 – scrive che il porco “è tanto mondo quanto qualunque altro animale, perché quelle materie dove ama di ravvolgersi e che a noi fanno noia, a lui né a suoi simili non danno noia; e quindi per la sua specie non sono sozze”.

E che dire di George Orwell, con la sua “Animal farm”? Non sono forse i suini a comandare: con i loro difetti “stalinisti”, certo, ma anche con la loro intelligenza, umanissima. Per restare in ambito british, Sir Winston Churchill arriva a scrivere, per l’appunto in pieno british style, che “Mi piacciono i maiali. I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall’alto. I maiali ci guardano da loro pari”.

Come non concordare che il porco è un animale “spazzino” (che forse faremmo bene a sfruttare per l’organico: senza alcuna ironia!), straordinario e generoso convertitore in carne, a favore dell’animale-uomo, di materiali altrimenti inutilizzati, in quanto onnivoro (avanzi di cibo, ghiande, radici)? Come diceva Rabelais, il creatore di Pantagruel, a proposito dei suini: solo in un mondo al contrario, a loro sono destinate le leccornie. Insomma, il suino dà, offre a noi umani molto più di quanto ci domandi o ci prenda: invece di attaccarlo e di diffamarlo, lo dovremmo ringraziare cotidie…

Ps 1 Martedì sera (Siena tv, ore 20), ghiotta puntata de “Il martedì dell’eretico”: tra le altre cose, parleremo di un concorso universitario di quelli che garbano a noi, e ci sarà Roberto Cresti a presentare il Capitolo IV della Guerra di Siena, che inizia raccontando quel freddissimo, fradicio e drammatico 26 gennaio 1554: occhio, i Medicei del Marignano sono alle porte, Camollia è davvero ad un tiro di schioppo.

Ps 2 Allora, l’Inno mameliano è Legge dello Stato: lo sapevate che è divenuto tale solo nei giorni scorsi? Piaccia o meno, il contesto cui drammaticamente rimanda (compresa la morte del giovanissimo autore) è più che meritevole.

 

 

29 Commenti su La domenica del villaggio: elogio del suino (e Ps svariati)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Oh, ora si!!! Finalmente l’inno di Mameli non è più provvisorio!!!!
    E pensare che qualcuno ha anche il coraggio di dire che il parlamento non risolve mai i problemi degli italiani ….
    Erano decenni che tutti aspettavamo questo momento; ciò da un senso all’intera legislatura.
    Menomale!!!!
    Mi sento parecchio, ma parecchio meglio.
    (…….)

    • gab scrive:

      Con tutto il rispetto capisco queste ironie ma non le comprendo. Oltretutto credo che l’approvazione sia avvenuta in commissione, e quindi senza intralciare i lavori delle Camere.

      Gli inni, da sempre e per tutti gli Stati, fanno parte della tradizione nazionale. E le società, tutte le società, devono avere dei punti di ancoraggio, pena la perdita di senso del comune stare insieme.
      Dopotutto il povero Mameli è morto poco più che ventenne per la Repubblica Romana (e dunque per questo Paese).
      Nel nostro passato abbiamo anche avuto esempi di nobiltà d’animo e non solo ladri e approfittatori (sebbene numerosi).

      “Noi fummo da secoli / calpesti, derisi, / perché non siam popolo,
      perché siam divisi”.

      • Eretico scrive:

        Concordo in toto con Gab, in garbata polemica con l’avvocato Panzieri (i cui interventi sono sempre i benvenuti, peraltro): musicalmente discutibile quanto si voglia, retorico il testo (ma c’era idealismo, dietro), l’Inno rimanda alla Repubblica romana: un luogo in cui avrei voluto essere, illo tempore (poi sarei scappato a gambe levate appena ricevuta notizia dell’arrivo dei Francesi, si intende).

        Al buon Manunta (che a Sovicille poi NON è venuto, o non ci siamo visti?): certo che non siamo su Twitter, ma dammi retta, la brevitas è un valore anche in questo blog! I versi antitedeschi (condivisibili o meno), sono una autentica chicca (tank-Deutsche bank: rima baciata davvero notevole).
        E nessuno, intanto, viene in difesa del povero suino, per Zeus…

        L’eretico

    • Anonimo scrive:

      Giusto in tempo per i mondia… ah no.

      • Paolo Panzieri scrive:

        La mia era ed è una provocazione, prendetela per quello che è.
        Con tutto il rispetto, infatti, per Mameli e per il suo inno, che può anche essere bruttino, ma al quale alla fine ci siamo comunque tutti molto affezionati, che si perda tempo nella più inutile e probabilmente abusiva (vista l’incostituzionalità della legge elettorale che l’ha generata) delle legislature, anche soltanto in commissione parlamentare, colla provvisorietà dell’inno nazionale, lo dico anch’io garbatamente e senza polemica: per me è l’ennesima presa in giro.
        Un palese, stantio tentativo di captatio benevolentiae a bassissimo costo su di un tema sostanzialmente condiviso, per cercare di intercettare qualche consenso e dare un apparente senso alle loro giornate romane, che ormai finalmente pare – forse – volgano al termine.
        Fuori tutto il mondo corre e noi restiamo sempre più indietro ….
        Dobbiamo forse fare la lista delle varie leggi e proposte di legge di una qualche rilevanza, che invece giacciono abbandonate nei polverosi cassetti delle nostre camere e che non vedranno mai la luce?
        O magari di quelle che purtroppo la luce l’hanno veduta?
        E della legge elettorale che, costretti, alla fine ci hanno ammannito, che dire?
        Due parole sole: a casa.
        Ma se vi garbano per carità rivotateli, magari nella prossima legislatura vi fanno anche il restyling della bandiera …
        Absit iniuria verbis.

        • A.B. scrive:

          Una sola legge elettorale avrebbe permesso governabilità ed alternanza, ma i miei connazionali, cantando a squarciagola l’inno di Mameli a difesa della costutuzione più bella del mondo, l’hanno di fatto cassatacon il referendum. Quel genio di d’alema all’epoca non ancora rivoluzionario da bocciofila ma con le mani sporche del sangue di Renzi appena trucidato, affermó che in sei mesi sei il vuoto sarebbe stato tranquillamente colmato. Oggi assistiamo solo al frutto di quanto da noi saggiamente deciso il 4 dicembre del 2016. Con il paradosso che i cinquestelle, che notoriamente non capiscono un piffero, allora non capirono che il doppio turno sarebbe per loro stato un’autostrada per il governo, come ampiamente dimostrato da una sfilza di elezioni comunali.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Qui, però, si apre un altro universo di discussione …
            All’epoca mi sono provato a leggere la Costituzione siccome modificata dalla riforma e visto che mi sono pure laureato in diritto costituzionale avevo anche l’ambizione di riuscire a capire cosa si era fatto.
            Ci ho rinunziato. Meno male il referendum l’ha bocciata ….
            Sulla legge elettorale il discorso invece è lievemente diverso.
            Qui ognuno dal Mattarellum in poi se l’è fatta per i suoi interessi: vincere a mani basse o anche solo non far vincere l’avversario.
            Non per far funzionare il paese, anzi.
            Non se ne salva nessuna neppure l’Italicum a prescindere dai profili di costituzionalità sollevati.
            La mia idea personale sarebbe avere la democrazia più diretta possibile.
            Presidenzialismo o meno vorrei poter votare la persona che ci governerà per una legislatura e non i partiti o meglio quello che ne resta.
            Anche perché diversi presidenti del Consiglio o della Repubblica che abbiamo subito ultimamente in libere elezioni non sarebbero riusciti ad ottenere neppure la presidenza dell’assemblea del mio condominio.

          • manunta scrive:

            bel commento , truculento , le mani lorde del sangue dell eroe di rignano,tanta robona
            d alema maramaldo ,renzino bacodisego ,come i’ ferrucci , ab grande storico contemporaneo, c’ e’ poco da fa’ ,ritiro le mie ironie su di lui,
            e a lui m adeguo

            giacea la salma dell eroe dissangue
            il tristo nocchiere colle mani lorde
            scanno’ matteo ed or l italia langue
            alle sue esortazion furono sorde
            genti da poco che ora de’cinque stelle
            suonan le lodi toccando le corde
            e pifferi suonan ridendo a crepapelle
            ignari son dell italiche cose
            con lor se ne vedra’ di belle
            ab sulla salma porto’ le rose
            a chi della pdue l’ piano propose

            cari mia robe serie sicche niente ottava popolare , terzina tema epico.
            ps. Bisi se acetti la sfida ,poro te manunta ti stiaccia anche senza maglietto.
            Pavido rispondi ringambone senesota ,
            Sull uscio di casa tremi innanzi al marzocco

            scusate ma dopo ave letto l esordio di ab mi son fatto prendere dal su’ stile.

          • A.:;B. scrive:

            Manunta, ogni tanto qualche cazzata potresti pure lasciarmela passare. O hai firmato un’esclusiva con l’eretico?
            Vabbè, smentito da costituzionalisti e poeti ringambo. Abbiamo fatto benissimo a bocciare il referendum e d’alema è un grande politico mosso solo da nobili intenti e da alti ideali.
            ps du palle ste rime.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Mi pare che nessuno qui abbia nemmeno mentovato Baffino …
            Né tantomeno si è proposto come costituzionalista: leggendo le norma della riforma, infatti, non ci ho capito nulla … anche se – ho confessato – ne avevo comunque l’ambizione.
            Visto il risultato referendario non mi sento molto solo.
            Mi pare che la storia abbia già archiviato entrambi: rottamato e rottamatore.
            Resistono alcuni giapponesi asserragliati nella jungla, ma prima o poi, come si diceva ai bei tempi, se ne faranno una ragione!

  2. Anonimo scrive:

    Ho un amico indiano, di religione islamica. Alcuni mesi fa in India era stato emanato un provvedimento che vietava il commercio e la macellazione di carne bovina in quanto la mucca è considerata un animale sacro. Ora, essendo egli di fede islamica e non potendo consumare carne suina, si è trovato nella grottesca situazione di dover mangiare solo carne di pollo che a lui non piace (dove abita lui non c’è pesce). Credo che in seguito questo decreto sia stati sospeso perché era anticostituzionale e lesivo della salute e del diritto alla nutrizione.

  3. manunta scrive:

    No va ia i piave era meglio come inno ,li si celebra la pugna contro il naturale nemico degli italici,i todeschi da sempre, nemici acerrimi delle genti italiche , da’ tempi di radagaiso, tribbiato a fiesole sul monte fanna, fin’ a adesso schultz, schauble,merkel ,deutsche bank.

    Creduloni oltre ogni dire,caro eretico ,i primo libro che scrissero e lessero?, la bibbia di ulfila , loro ci regalonno, lo stato della chiesa, liutprando e la prammatica sanctio. popolo di disturbati mentali .
    I medici ,gente vispa ,proibivano ai loro banchi di prestargli denaro.
    Son loro cari besciolini a avervi regalato ,santorini , e alessandria.
    Santorini eruzione distruttiva che raso’ la civilta’ minoica, e a alessandria, un tremoto spiano’ i faro ,una delle sette meraviglie, nome omen?
    Churchill li avrebbe spezzettati , e lasciati divisi in lander col divieto assoluto di riunirsi, ma ando’ diversamante.
    Dante poeta grosso ,di loro capi’ poco e male ,se oltre che a parigi fosse andato in quelle terre certe cantonate ,un l’ avrebbe prese,i paone.

    dove fallirono usando i tank
    ritenta ora la gente todesca
    coi derivati della deutsche bank
    rimette n piedi la stessa tresca
    dettero i gas all annina frank
    ma i russo li tribbio’ di fronte a mosca
    noi questo non lo dimentichiamo
    d adolfo, i’crucco sente i’richiamo

    viva zukoz viva zaitzev, viva i pricipe demidoff , che,

    ricostrui’ la villa a pratolino
    villa de medici e di bianca capello
    e la dono’ ai popol fiorentino
    li i giambologna dette di scalpello
    statua e fontana fe’ dell appennino
    pd d inverno li’ serra i cancello
    a ottobre chiude com’ a rivoluzione
    de’ russi spirito e gran tradizione

    i compagni pdini a fine ottobre chiudono villa e parco, come cert altri troiai loro antenati chiusero spirito e tradizione russa sempre a ottobre.
    Ma’ l orsaccio russo dopo 70 anni ha scardinato la gabbia ,e dopo altri dieci ,e’ sortito , e chi ce lo rinchiuse ,ora trema.
    capito i principe demidoff ? venne ‘n toscana , rifece restauro’ e dono’.
    roba che un tedesco in toscana mai fara’,pidocchi e allezziti che un son altro.

    L alemanni son sempre li a covare d esse la razza superiore ,
    basta fagli bere du’ litri di sangioveto ,o quattro di birra,stuzzicalli fagli prende’ pigolo e sorte fori, quel c hanno da sempre n’ corpo.

    ps. mameli poi era anche massone,(indovina) e i fratelli citati son quelli col grembiule e i guantini.
    pps , che non mi si mescoli co’ preti, anche se eran rimatori e antinazi, e che un si creda che manunta sia a canta’ sol di terre senesi, i territorio toscano, va’dal monte sagro all amiata, e da’ i falterona a populonia.
    E voi ci sete piantati ni’ mezzo , sicche’ cominciate a consideravvi toscani ,onore e orgoglio certo ben piu grosso che la vostra arte(latomistica)fatta e vana senesita’,concetto di nascita ottocentesca e di levatrice massonica.
    Chi un c’arriva ,studi e si documenti
    La senesita’ ,guarda caso ,la sventola i’ bisi, cari mia , e con quell alfiere , avete visto le battaglie come son finite.
    Poi mi si dice che ora scriva rime ,che venga , a misurassi ,se ha core, porti pure i’ compasso, che pe’ misurassi i diametro prima e dopo incontrammi gli ci vorra’, scelga l argomento , in pubblico ,
    che cosi le su’ smanie pneumatiche gliele sgonfio.
    Che si sappia qual ricettacolo di maneggioni stiavi arcontizzati son l’ orientali, che si faccia sotto il cucciolotto della stella del cane .
    Metta il capino fuor di cuccia/loggia, se e’ omo, o senno’, se gli trema l orlo delle mutande,scelga un campione ed endecasillabiamo.
    Ha fatto anche le conferenze , e’ pubblicista ,e grande erudito sicche’…..
    E ni’ giorno dell ufficializzazione del copyright latomistico sullo stivale(inno di mameli) ,sfida pubblica e’ lanciata.
    Scelga sua venerabile et luminosa grovigliosita’, luogo , tema, struttura e giorno.
    Caro arpocratico soggetto,per me si puo’ fare anche pe’ san sulplicio dato che manca poco,vedi? ,ti do’ tutti i vantaggi, potevo proporre san giovanni,e invece t’ offro la finestra egizia.
    E voi tremate e piegate i capo innanzi a certa gente?
    Che tremin loro.
    Datevi una mossa e invece che de’ preti poeti,e delle languide delicatezze,ricordatevi di barbicone.
    La trincea ora e’ a siena,li’ hanno schierato le meglio truppe ,e li’ vanno combattuti.
    Se chiappan cinque sulle lastre i’ tonfo risuonera’pe’ l’ orbe terracqueo.
    Cari mia ora la concimaia ,latomistico bancaria ,n’ ha scodellata un altra, in caso di bail in , anche i depositi sotto i 100.000 euri saranno soggetti ad essere decurtati , e le banche potranno prendersi una settimana di tempo, in caso di richiesta di chiusura dei c/c,il tempo di decurtare, siamo alla stretta finale.
    Il sistema bancario dopo aver fatto da imbuto per travasare ricchezza dai tanti ai pochi ,finito il suo lavoro ,sta facendo harakiri , giornalucci e tv ,chiaramente tacciono, o parlan di minchiate ,tipo la lario o l’ asia argento novella paladina delle malfruite con smanie attoriali.
    Sicche’ i raffa, col quale a volte polemizzo,( a proposito ,chi era quel buco torto musone ,che sulle scale degl intronati , disse che io e i raffa ci si mette d accordo su cosa pubblicare? poerino, ti rispose i raffa e fu’ meglio pe’ te’, omo spento col’ orecchi bassi ripiegati e astioso) tenetevelo caro, datosi che fa’ informazione ,consente il confronto senza censure,divulga storia tradizione e cultura, di questi tempi l’e’ una mosca bianca.
    Scusate la lunghezza ,ma mi par che qui non sia twitter.

  4. anonimo scrive:

    Caro manunta
    Non sono molto d’accordo che i nemici nostri sono i tedeschi. Si sa sono un poco cocciuti, ma in fondo sono gente di parola. Faccio un esempio fresco fresco.
    I milanesi volevano l’agenzia del farmaco, e pereva che la cosa fosse già fatta e invece la sfortuna li colpiti in pieno. Perche l’agenzia del farmaco è finita ad Asterdam. Guarda caso vicino a dove era prima. E gli stessi di prima comanderanno. E no caro manunta noi non siamo cocciuti come i Tedeschi. Abbiamo capito bene, e siamo artisti nel gioco delle tre carte. Allora gli inglesi vanno chiamati con il suo nome extracomunitari. E quei tali di Asterdam faranno bene a posare l’osso, perché non lo accettiamo.

    • Senesediritorno scrive:

      Caro Anonimo,
      Sulla delusione per l’EMA a Amsterdam e non a Milano credo che ancora una volta non possiamo che dare la colpa a noi stessi, italiani poco credibili e creduti.
      Intanto il destino che ha “colpito”per sorteggio anche la Germania, assegnando a Parigi l’EBA (agenzia bancaria europea) senza neppure far arrivare al sorteggio la mitica e pluriaccreditata Francoforte, può a mio avviso essere individuata nel fatto che sia Roma che Berlino non hanno al presente governi in grado di assumere e garantire l’esecuzione di piani di attuazione alle suddette Agenzie: Parigi ha 5 anni di continuità davanti a sé, Amsterdam almeno 4. Italia 3-4 mesi, Germania al momento nessun governo.
      Ma a questo credo debba aggiungersi -almeno per l’Italia- uno scarso impegno politico a sostegno della candidatura.
      Pensiamo a chi non ci ha sostenuto: e subito mi viene in mente la Spagna. Al vertice trilaterale di Ventotene dell’agosto 2016, il ”rignanese” invitó Francia e Germania convinto di essere ormai membro effettivo di una triarchia dominante. Ma la Spagna non fu chiamata e non credo l’abbia presa bene. In diplomazia il contraccambio può avere tempi lunghi. Supposizioni? Beh intanto guardiamo a ieri e riflettiamoci su.
      Ho parlato di scarso impegno politico del Governo Italiano. Chi è rimasto in sala durante le operazioni di voto sulle varie candidature? Il nostro ministro degli Esteri? .ma va.. forse perché non aveva ripassato il suo forbito inglese, visto che aveva saltato anche il vertice interministeriale di preparazione.
      C’era il sottosegretario Gozi, tanto volenteroso quanto facile ad eccitarsi per aure di vittoria pressoché sicura ma non in possesso del rango ministeriale, non in grado cioè di negoziare alcunché se non speranze di voto …
      Quindi, anche questo è sicuramente un insuccesso che non è solo dovuto alla sorte malevola ma alla nostra superficialità nel dare per acquisiti successi soltanto sperabili e,per contro, nel non aver la credibilità necessaria per tessere accordi diplomatici solidi e reciproci.
      Siamo noi italiani che dobbiamo ripensarci totalmente, ridimensionandoci alla nostra vera levatura attuale. Gli olandesi!, i tedeschi ma anche gli spagnoli (vedasi il loro PIL quasi il doppio di quello da noi “sperato”), i francesi e perfino gli Slovacchi (la loro astensione è stata determinante sul voto per l’EMA) continueranno a comandare e comandarci…
      Un po’ come accade a Siena… avere ricchezze storiche, turistiche e in Italia anche industriali e nella ricerca, non basta. Bisogna saperle valorizzare e proporre…e per far questo è necessario avere governi e governanti autorevoli e credibili..
      Sai quanta strada c’e ancora da percorrere…sempre che qualcuno sappia individuarla!!!

      • anonimo scrive:

        Caro senese di ritorno
        Ti ho gia detto che noi siamo bravi al gioco delle tre carte. Bene cominciamo a controllare tutti i traffici commerciali, verso certe repubbliche dell’est. Utilizzando la guardia di finanza. Quelli che scendono nei porti di Genova, Livorno, Trieste e vediamo cosa hanno da dire. Ed ora basta con il napoleonino francese, piglia tutto.
        Ed ora via i sinistri da comandare, che non solo affamano il nostro popolo. Ma distruggono anche la nazione.

    • manunta scrive:

      Confermo ,gente di facciata, che covano in corpo disprezzo nei nostri confronti(che io ricambio e di piu’) dovuto solo a invidia per cervelli vispi ,e personalita’ non inquadrabile come la loro.
      Vabbe del resto tiri fori la nota neoghibellinita’ storicamente locale, ordine ,si vai , il loro di ordine.
      Tardi di cervello, gli devi spiega’ le cose ,fase per fase col libretto,incapaci di far fronte a qualsicosa esca da abitudini consolidate,
      privi di personalita’ individuale ,dei perfetti burgerer, ma dei tristi individui.
      C hanno dato il peggio che mai si sia visto ,dal punto di vista sociale e antropologico, solo li’ si e’ visto ,gassare la gente in massa ,in nome di un sistema che solo li,e lo sottolineo ,solo li, poteva raggiungere l aberrazione e la disumanita’ del nazismo, che vadano in culo loro e chi gli tien bordone.
      Poche ciance , la rivoluzione d ottobre fu realizzata con un colpo di stato di una minoranza, il fascismo fu’ un colpo di stato ,anche se poi il capo dello stato ,la mezzasega savoia ,affido’ l incarico di formare il governo al cranioleso di predappio.
      Ma loro , gli alemanni ,il sor adolfo lo mandarano al potere con regolari elezioni.
      Il loro disprezzo nei confronti di noi mediterranei,emerge ad ogni pie’ sospinto, dagli schauble ,schultz , e merkel.
      Gente priva di senso dell umorismo(poco e’ esistito di cinema teatro o letteratura tedesca in quel campo) tristi individui ,da crepuscolo degli dei,li vedi ridere solo quando dileggiano chi per loro ,appartiene a popoli inferiori. Briaconi cupi ed allezziti.
      Contro di loro in caso di necessita’ sarei in prima fila ,e coi denti arrotati. E , magari venisse quel giorno.

    • Senesediritorno scrive:

      NON PER DARMI RAGIONE MA.. (e SU BANCA MPS)

      Anche altre fonti (e più titolate di me) esprimono le stesse considerazioni da me espresse in mattinata a proposito della vicenda EMA….e garantisco che non sono un leghista,,,

      https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/21/ema-ad-amsterdam-retroscena-la-scelta-di-berlino-e-il-tradimento-di-madrid-ma-con-milano-ha-perso-la-diplomazia/3991308/

      E SU BANCA MPS….
      Ora stiamo a vedere se qualcuno continuerà a parlare solo di “incompetenza” (pur vera!) degli ex vertici di MPS a proposito delle cause della rovina che ha travolto la Banca senese….
      Riporto testualmente dal link sotto indicato
      “””
      (ANSA) – Roma, 21 nov – I vertici del Monte dei Paschi di Siena “hanno messo in atto un insieme di attività dolose, hanno fatto di tutto per occultare le operazioni che avevano realizzato”. Lo ha detto il direttore generale di Consob Angelo Apponi in audizione alla commissione banche. Rispondendo alle domande dei parlamentari Apponi ha sottolineato che “piacerebbe a tutti impedire operazioni fraudolente, ma quando ci si trova di fronte a un intero sistema, dire che si riesca a catturare la vicenda prima, è davvero complesso”. Non c’è nessuna possibilità di catturare le frodi prima che si verifichino, si può cercare di catturarle prima possibile” ha aggiunto. Nel corso del suo intervento Apponi ha sottolineato inoltre “un quadro di attività fraudolente volte a dissimulare la reale situazione economico-finanziaria dell’emittente, nonché gli esiti negativi di operazioni poste in essere dall’emittente”.”””

      http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/11/21/mpsconsobvertici-hanno-occultato_99dd683f-ea2a-40f8-a3b9-26bdb64cb4b4.html
      ……..

      • A.:;B. scrive:

        Letto, anche se mi è toccato entrare nel sito del fatto quotidiano, pieno di virus e malware. A proposito di maramaldi niente male Enrico Rossi che la tocca piano sul governo Gentiloni. Peró continua imperterrito a governare con quella masnada di incapaci che critica con tanta foga. Che schifo.

  5. Fede Lenzi scrive:

    L’avrete già visto tutti questo video… a me l’Inno di Mameli è sempre piaciuto, e questo video me lo fa piacere ancora di più

    http://video.corriere.it/news/70-anni-di-repubblica-italiana/canto-italiani-ezio-bosso-spiega-suona-l-inno-mameli-novaro-carlo-felice-genova/4add1ada-2742-11e6-b6d8-61e1297457c9

  6. Semplici8 scrive:

    Difesa del suino? Pronti!
    T’amo, o pio porco, e mite un sentimento… scherzo. In realtà Egli si difende benissimo da solo, con i fatti.
    È stato per millenni il nostro bisonte. Con lui abbiamo fatto di tutto, dai pettini al grasso per le scarpe ai pennelli alle candele. Abbiamo potuto stagionarne e conservarne le carni quando la cosa non era per niente scontata. Ne abbiamo ricavato infinite leccornie. Insomma, è stato essenziale per la nostra sopravvivenza. E molti luoghi comuni su di lui non sono veri.
    È sporco? Sì, per i nostri canoni. Ma si ributola nel fango per difendersi dai parassiti, se qualcuno lo pulisse e strigliasse sarebbe ben felice di stare lindo e profumato.
    È stupido? Assolutamente no, è di gran lunga l’animale “da cortile” più intelligente, ha memoria e ingegno. Non sono rari i casi in cui si è trasformato in un vero animale domestico, pur limitato da ovvi motivi logistici (è un po’ difficile tenere un maiale sulle ginocchia).
    È infido e ribelle? Sì, non più di un gatto, però.
    È sgraziato e rumoroso? Sì, ed è questo l’unico motivo per il quale è stato preso di mira nei secoli.
    Per cui, sia lode al porco, animale sempre bullizzato ma fedele compagno dell’ uomo, e dispensatore di bontà culinarie inarrivabili.

  7. Silvia Tozzi scrive:

    Ben venga la tua rivalutazione del maiale, mi fa pensare alle bestie ancora relativamente libere, che nei secoli si sono nutrite (a nostro indiscusso vantaggio) di ghiande nei boschi. Animali magari anche sporchi, ma non sarà che si rotolano nel fango perché, amando l’acqua,non trovano di meglio che adattarsi all’umidità della mota? Mi è capitato di vedere, anni fa, un branchetto di suini che sguazzavano in mare con evidente soddisfazione.
    Comunque, le bestie della tua lezione sono una categoria provvista di una certa dignità, ben diversa dagli sciagurati suini dei moderni allevamenti intensivi.

  8. Anonimo scrive:

    Caro professore, per l’ elogio del maiale non si può non citare la somma “Imperatrice di Blandings”, Castello di Blandings, Market Blandings, Shropshire, Inghilterra, Regno Unito.
    Tutto il ciclo assolutamente esilarante di G.P. Wodehouse

  9. A tal proposito segnalo un interessante libro di Michel Pastoureau “Il maiale – storia di un cugino poco amato” edito da Ponte alle Grazie.
    E una considerazione di tipo storico, ma sulle nostre zone: osservando delle foto neanche tanto datate nel tempo, risalta la pulizia e l’ordine dei boschi, non ridotti all’attuale fitta macchia impenetrabile.
    Serviva frasca per i forni, le fornaci, gli animali ecc. ma c’era anche il bosco inteso come luogo di ricovero e pastura di animali domestici, dove regnava il maiale, qualche pecora, qualche capra per le pulizie dei rovi più intensi.
    In sintesi il bosco lasciato in mano a cinghiale e cinghialai diventa una foresta impenetrabile, con la reintroduzione degli animali domestici potrebbe tornare risorsa,, essere pulito, soffrire meno di incendi.
    E si sa che il maiale rifinito a marrone e ghianda….

    • manunta scrive:

      Il bosco adulto , farebbe gioco anche ai cignalai, datosi che piu adu!te son le piante e piu’ ghianda fanno,ma se si continua a far stragiare le macchie dai tagliatori balcanici, che per mera convenienza ,tiran giu piante adulte da ghianda ,e lascian presunte matricine di dieci centimetri di diametro, mai i boschi torneranno a climax, lo sramiccio fine in terra a strati di un metro sul quale poi col bosco diradato crescono i rogai , caro pagliantini lo lascian loro, datosi che non gli viene imposta la cippatura, non si puo ora pretendere ,di fargli fare le fascine da forno
      che non hanno piu’ mercato ,ma la cippatura ,la si potrebbe rendere obbligatoria. I cedui poi, due son le scelte ,o si continua a governarli periodicamente come tali , o si riconvertono ad alto fusto, ma la riconversione prevede tagli periodici di sfoltimento delle pollonaie cedue,poco convenienti per cbi e abituato a far tabula rasa lasciando risibili matricine d’ un palmo di diametro.La forestale brazie a renzuccio i laido

      • manunta scrive:

        grazie a renzuccio i laido e’ sparita , e nei boschi ,controllo dei tagli,gia’ ne facevan poco o nulla prima ,figurati adesso,
        Non basta scioglie’ la cinta nella macchia per migliorare il bosco,ci vuole
        politica di governo dei boschi,il bosco antropizzato (tutti in toscana dato che l unica zona di foresta naturale mai tagliata e a climax ,da noi e’ la riserva integrale di sassofratino, campigna, dalle cullacce, a poggio serra poggio scali,la lama.)non torna a climax da solo ,ci va’ riportato.
        Rossi? sa’una sega lui di boschi, sugli zigani,e sulla demolizione della sanita’ toscana ,su quello sa’ e fa’, ma pel patrimonio boschivo di una delle regioni piu boscate d italia?
        Pd? veleno ,disintossichiamoci.

        • A.B. scrive:

          Pure il taglio del bosco è colpa di Renzi. Maremma Manunta, ma pure tu lo vedi dappertutto. La forestale è stata riassorbita un annetto fa e non mi pare che le problematiche da te magistralmente descritte (che eclettismo, spaziare dai complotti politici di ogni risma al bosco ceduo, e per giunta in rima) siano sopraggiunte dopo. Comunque ti incarico di trovare i tagliatori italici che possano sostituire gli incompetenti balcanici, vedo già le file di pretendenti!

          • Il bosco, se ben gestito potrebbe essere una grande risorsa economica, sia per l’allevamento, sia per il legname da riconvertire in pellet, ma c’è da scommettere che si creerebbe subito un bell’ente con un bell’indotto di seggiole e prebende da spartire più qualche addetto stampa e propaganda.
            Non è disfattismo, ma pessimismo della ragione e della realtà cruda e immutabile delle cose siamo sempre disposti ad ingoiare.
            Un’ po’ per inerzia, un po’ per stanchezza, un po’ perchè si aspetta sempre la caduta di un pezzettino di pane intinto nell’olio che cade dall’alto a chi è fedele.

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