Eretico di SienaScontro tra titani: Valentini versus Tremonti (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Scontro tra titani: Valentini versus Tremonti (e 3 Ps)

Questa Commissione parlamentare sul sistema bancario italiota – presieduta dall’ex genero dell’ex principale azionista privato di banca Mps ai tempi di Antonveneta – sarà quel che sarà, però – anche a margine della stessa – riserva dei siparietti mica male: per esempio, quell’autentico, genuino, irresistibile scontro tra titani, dell’Economia e del Buon governo, che rispondono al nome di Giulio Tremonti e di Valentini Bruno…

Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!

SCONTRO TRA TITANI: VALENTINI VERSUS TREMONTI

Accidenti al meglio, verrebbe da dire: quando un economista del calibro di Giulietto Tremonti ed un Sindaco da sempre vocato al Buon governo come Valentini Bruno si scornano, può accadere di tutto. Anche di solleticare pensieri e desideri inverecondi, come stiamo per scrivere…

Innanzi tutto, quale sarebbe l’oggetto del contendere di cotanta tenzone? Il fatto è che Valentini Bruno – non senza una qualche ragione, va detto a chiare lettere – vorrebbe/avrebbe voluto la testimonianza di Giulietto Tremonti in Commissione, in particolare vorrebbe/avrebbe voluto che si chiarisse, una volta per tutte, il ruolo del Mef (Ministero Economia e Finanze) nei riguardi della Fondazione Mps, al tempo dell’esiziale aumento di capitale del 2011.

Tremonti risponde picche, circoscrive il ruolo di controllo del Mef, ed anzi accusa – lo scoopino è di Orlandino Pacchiani, intervistante Tremonti sulla Nazione di domenica scorsa – il Sindaco con parole esplicite, forti, potenzialmente diffamatorie.

“Dal Sindaco Valentini solo falsità reiterate”, tuona l’ex Superministro berlusconiano. Fornendo a Valentini Bruno un’occasione straordinaria, se solo la sapesse sfruttare da par suo: visto che Tremonti gli dà pubblicamente del FALSO, e visto che i duelli sono stati aboliti illo tempore, il Primo cittadino lo quereli. Perché no?

Chi scrive ha visto andare avanti azioni penali sulla diffamazione per meno di questo; e se mai si andasse a Processo, ve la immaginate la goduria?

Testi su testi a ricostruire il contesto, lo scenario di quell’estate/autunno del 2011, quando Berlusconi Silvio, incalzato dallo spread, dovette abdicare in favore di Monti, creato incidentalmente Senatore solo poco prima. Quanti ricordano che – senza l’affaire giudiziario Milanese, che lambì Tremonti stesso -, il designato successore di Berlusconi, per un Governo di unione sacra, era proprio Giulio Tremonti?

E soprattutto, ancora più ghiotta, come cosa: chi ricorda chi sarebbe stato il verosimile Ministro delle Finanze in quell’ipotetico (ma non era fantapolitica) Governo a guida Tremonti? Diciamo – per gli smemorati di Sienina e non solo – che sarebbe stato quasi certamente colui che allora guidava (dal luglio del 2010) l’Abi: mumble, mumble…

La querela Valentini-Tremonti, dunque, sarebbe una straordinaria occasione per cercare di fare chiarezza su quel passaggio così potenzialmente importante e significativo; forza Sindaco Valentini, uno scatto di reni, un sussulto di dignità e così – per la prima volta – potrà contribuire, direttamente e personalmente, a costruire un concreto pezzetto di verità sulla città che amministra. Treni così, passano una volta sola nella vita…

Ps 1 Un abbraccio pieno di sincera solidarietà a Nicola Borzi, giornalista dalla schiena dritta (uno dei pochini, sia consentito) del Sole 24 ore: lui sa bene perché.

Ps 2 Da approfondire, con tutta calma; le classifiche di fine anno del succitato Sole 24 ore, comunque, fanno vedere ciò che spesso abbiamo detto e sottolineato, sul blog ed in trasmissione: Siena città eccellente per vivere (tempo libero, sport et alia). Basta avere una professione accettabilmente pagata, però; per i giovani, gli è tutto da rifare, come diceva il Bartali…

Ps 3  Stasera varie cosette come sempre, a “Il martedì dell’eretico” (Siena tv ore 20): mi permetto di segnalare la clippe finale su…; vorrei intanto sottolineare un qualcosa di epocale: lo scrivente è riuscito a fare stare in modo rigoroso nei rigidi tempi televisivi don Roberto Barzanti. Il quale, da par suo, ha riletto, in modo appassionato, il Capitolo V della Guerra di Siena (1552-1559): da non perdere!

12 Commenti su Scontro tra titani: Valentini versus Tremonti (e 3 Ps)

  1. Osservatorio di Piazza Sordello scrive:

    Ci uniamo con piacere alla solidarietà espressa a Nicola Borzi, mantovano Doc; uno dei pochissimi dipendenti e forse l’unico giornalista che è andato in Procura a denunciare irregolarità e anomalie contabili del proprio datore di lavoro….. !!!!

    Un grazie a Raffaele ed un abbraccio a Nicola.

  2. Roberto scrive:

    Caro Eretico,tutto ok. Trovo soltanto un pò strano pensare che Valentini debba sporgere querela, quando forse ci si aspetterebbe che debba essere Tremonti a farlo, visto che è lui che accusa Valentini di tirarlo in ballo affermando il falso. O no? Valentini non dovrebbe querelare Tremonti, tuttalpiù dovrebbe sfidarlo a querelarlo.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      ovviamente tutto è pensabile ed anche fattibile, nel Diritto in salsa italiota; ma è Giulietto che ha dato del FALSO a Valentini Bruno (Nazione di domenica), ergo…

      Mi permetto un’autogratificazione, appena vista la puntata confezionata: la clippe su PPF (Pier Paolo Fiorenzani)davvero niente male; merito del grande Enzino Jannacci, davvero superiore!

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Grazie per la risposta. Comunque a prescindere da chi deve denunciare chi, una volta tanto mi sento di condividere quanto affermato da Valentini sul ruolo delle istituzioni locali e nazionali all’epoca dello scellerato acquisto (come si dice, anche un orologio fermo, due volte al giorno, segna l’ora giusta). Indipendentemente da dove fosse e cosa ne pensasse lui in quegli anni.

  3. Anonimo scrive:

    Dice che al monte un assumano più..
    Tranquilli.. l’importante è avere un nonno/babbo di solida salute e robusta pensione..

  4. silvina scrive:

    Appena vista la replica mattutina del “Martedì dell’Eretico”… ai complimenti sulla puntata ne aggiungo uno per la comparsa, nella libreria, del dvd di Una giornata particolare. Uno dei miei film preferiti e, direi, un capolavoro della cinematografia italiana.

    • Eretico scrive:

      Grazie: per la precisione, non è il Dvd de “Una giornata particolare”, è un pregevole volume SUL film in questione, curato da Tullio Kezich ed Alessandra Levantesi; ne approfitto per ringraziare l’avvocato Paolo Panzieri – che segue la trasmissione ereticale con costanza – per i suoi contributi, e per avvertire che l’avvocato è diventato financo scrittore. Infatti è appena uscito il suo “A causa mia – Storie di un avvocato raccontate da lui medesimo”: data una primissima occhiata – il libro mi è arrivato giusto oggi -, e pare prometter bene…
      Delle news sull’affaire-Rossi (con contorno di Berlusconi), scriviamo domani, per Sant’Ansano…

      L’eretico

  5. Paolo Panzieri scrive:

    Caro Raffaele,
    come ho già scritto, ho molto apprezzato la lettura del volume del Cantagalli sulla guerra di Siena soprattutto perché ci ha aperto uno spiraglio su fatti e circostanze dimenticate, con un’attenzione ai particolari di quel conflitto troppo spesso trascurati in funzione dell’esito finale purtroppo infausto.
    Occorrerebbe, infatti, secondo me rivalutare un pochino la tanto vituperata “histoire evenementielle”, cioè la narrazione dei fatti storici, da considerarsi comunque prodromica e necessaria alla formulazione di giudizi e commenti.
    Per questo e solo per questo, ho trovato l’intervento di Roberto Barzanti, che non ci ha offerto una rilettura del testo del Cantagalli, ma un suo personale e pregevolissimo punto di vista sulla guerra di Siena in generale, un po’ fuori linea rispetto alle precedenti puntate.
    Un tipo di intervento, insomma, più da conclusione della serie che non riferito a quei “tre mesi fatali” sui quali, mi pare, sia emerso ben poco …
    Non una critica ancorché costruttiva, per carità, ma soltanto uno spunto di riflessione da parte di uno spettatore affezionato.

  6. Beh, adesso avremo anche lo scontro Fiorenzani contro grillini, ben venga così c’è un’occasione in più per puntualizzare i fatti.

  7. VEDO NERO scrive:

    Valentini versus Tremonti? Una bolla di sapone. Il nostro sindaco farà un po’ di caciara pre-elettorale, si vuole solo creare una nuova verginità, tante volte gli riuscisse la rielezione. Berlusconi indagato dalla procura di Siena? Un’altra bolla di sapone. La sentenza alle calende greche. Stiamo a nominare l’Antonveneta ed intanto i colpevoli sono sempre al loro posto tranquilli ed impuniti. La condanna? Anche questa alle calende greche e non per tutti. Ci stanno prendendo in giro. Il caso Rossi? Gli unici che soffrono sono in pochi oltre ai familiari, molti tra libri e libriccioli ci fanno tanti soldini sopra. Ma tutti questi giornalisti dove erano ai tempi prima dell’Antonveneta? Ho ritrovato un vecchio articolo del Corriere della Sera dove si esultava e si elogiava Mussari per l’operazione. Nel passato lo stesso giornale elogiava il famigerato De Bustis ai tempi del matrimonio fatale BMPS-Banca 121. Non fanno eccezioni altre autorevoli testate a cominciare da ‘Il Sole 24 ore’. Le stesse firme ora le ritrovo a fare i grandi esperti di finanza e critici feroci delle operazioni che un tempo elogiavano. Siena è in Italia, sempre più nazione senza speranza e qui tralscio l’argomento molto lungo e complesso. Caro Eretico apprezzo i tuoi interventi, nonché quelli di ‘Bastardo senza gloria’ e compagnia, ci mettete la faccia e vi apprezzo, ma non facciamoci grandi illusioni. A Siena qualcosa (forse) cambierà, ma ormai troppi danni sono stati fatti, i giovani stanno andando via, la nostra Siena diventerà una città di pensionati. Solo quelli che lavorano nel sociale, nell’assistenza geriatrica, saranno gli unici che avranno ancora delle buone prospettive di lavoro, gli altri dovranno trovarle altrove. Per almeno una decina di anni ci sarà ancora un discreto benessere, onda lunga degli esodati con buone pensioni, ma poi arriverà la resa dei conti. Non voglio essere totalmente pessimista perché se volessimo salvarci il turismo potrebbe essere l’unico appiglio (forse), ma ancora abbiamo delle infrastrutture da terzo mondo e dei politici locali incapaci, sta a noi il prossimo anno a cambiare qualcosa con il voto, se no buonanotte Siena.

  8. VEDO NERO scrive:

    Intanto ‘La Nazione’ ci propina l’articolo dei treni nuovi battezzati con nomi musicali, ma se quei soldi l’avessero spesi per raddoppiare qualche linea, tipo la Siena-Empoli, non sarebbe stato meglio? Ai pendolari più che la comodità interessa arrivare al lavoro in orario. Avranno un’accelerazione maggiore delle Freccie AV, bene, ma se il treno è un locale e si ferma spesso non vedo il guadagno; poi se la linea è a binario unico è anche peggio perché se quello che viene in senso contrario è in ritardo si deve aspettare alla stazione di scambio. E poi i treni che circolano sono abbastanza recenti non c’era prorpio bisogno di spendere per cambiarli. Sarà che con queste commesse di nuovi treni qualcuno ci avrà fatto la solita ‘cresta’? Pensare è peccato, ma spesso ci si indovina.

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