Eretico di SienaPolitiche 2018: il Gran Troiaio - Eretico di Siena

Politiche 2018: il Gran Troiaio

Man mano che i risultati arrivano, si chiarisce vieppiù il dato sintetico – peraltro ampiamente previsto e prevedibile – di questa tornata elettorale nazionale, con relativi riverberi senesoti: si è trattato di un Gran Troiaio. Ci sono ovviamente i vincitori (Di Maio e Salvini su tutti), ma entrambi sanno che speravano di più, pur senza poterlo dire: il fatidico 40%, che invece nessuno ha raggiunto; ci sono gli sconfitti: i piddini, i berlusconiani, i liberi ed uguali, in particolare; c’è infine LO sconfitto per eccellenza, di queste Politiche 2018: Matteo il Renzi.

Il quale ha fatto la campagna più seria e ragionata della sua attività nazionale, ma senza avere preliminarmente capito una cosa facile facile (non per lui, evidentemente): quando una stella è tramontata, e per davvero – di più: quando arrivi a stare sui coglioni, come già il “suo” Farinetti aveva detto a fine 2016 – puoi dire/fare/proporre ciò che vuoi, anche cose per l’appunto molto ragionevoli (peraltro tradendo il piazzista che sei stato per anni): non c’è più trippa. Il piazzista/statista/Segretario del Pd si è dimesso a modo suo, cioè non dimettendosi: e vai, perché al peggio (o al meglio, a seconda dei punti di vista) non c’è mai fine…

 

SITUAZIONE SENESOTA

Il Pd cala, ma resiste: come Partito – unico davvero radicato sul territorio, anche se in modo mignon rispetto ai tempi d’oro in cui si vinceva con il 54%, dunque al primissimo turno – ottiene il 31%, scendendo sotto la soglia dei 10mila voti, e perdendo non poco rispetto al 2013; ottimo, invece, l’exploit cittadino della Lista capeggiata da Emma Bonino, che ottiene un risultato clamorosamente positivo, fra i più alti in tutta Italia: 5,26%, con quasi 1600 voti, in gran parte elettori in uscita dal Pd e non convinti affatto da Liberi e uguali (i quali, con l’ex Vice-Sindaco Mancuso, si arenano al 4,20%, con circa 3oo voti meno della Bonino, per l’appunto, la quale ha da par suo radicamento pressoché zero sul territorio).

Balzo in avanti – davvero notevolissimo – della Lega, anche con l’effetto trascinamento della candidatura dell’economista Borghi, l’unico a non fare la mera comparsa di fronte al Ministro Padoan (che un pochina di paura deve averla avuta, peraltro): dallo 0,73% di 5 anni fa, al quasi 15% di oggi (14,84%), per il Partito egemonizzato da Matteo Salvini.

I grillini senesi, infine, che – come ampiamente prevedibile – pagano l’effetto-Caiata (per lui un successone, a Potenza!), nonché la candidatura a perdere del buon Franci: si arenano al 19% e spiccioli, in nettissima controtendenza rispetto al trend politologico nazionale. Un dato che dovrebbe fare riflettere e non poco, in casa pentastellata; anche perché – come scritto dal caporedattore Silvestri sul Corrsiena di ieri – il problema è anche, forse soprattutto, un altro: l’assoluta incapacità, in questi 5 anni in Consiglio comunale, di costruire una alternativa classe dirigente, rispetto al gruppo “storico” coagulato intorno a Michele Pinassi (e non sarà un caso, che l’unico nome spendibile forse sia davvero quello di Luca Furiozzi, per la candidatura a Sindaco della città). Il ripescaggio parlamentare per il fotocopiatore di Via dei Rossi (di nuovo criticato dalla base), è un’altra, eclatante, dimostrazione di quanto sopra.

 

VALENTINI-DE MOSSI: CHE SUCCEDE ORA?

Sul candidato Luigi De Mossi, la Lega è fredda assai, e Claudio Borghi continua a volere prendere tempo, in ogni sua dichiarazione pubblica: e questa è una grande incognita della ormai incipiente campagna elettorale comunale (ben diversa da quella Politica, a maggior ragione senza l’election day come per le Regionali lombarde e laziali); va da sé che De Mossi senza la Lega – una volta fatta la scelta di agganciare il centrodestra nazionale – è una candidatura depotenziata, ed al contempo non si sa la Lega, da par suo, chi potrebbe candidare in città, se non eventualmente lo stesso Borghi (tra l’altro, ripescato in Parlamento con il proporzionale).

Quanto al buon Valenini Bruno, che dire ancora? Che il Pd abbia sostanzialmente retto, lui lo rivendica con vigore, e dal suo punto di vista fa benissimo a farlo; ma nello stesso tempo, si capisce che senza un allargamento più o meno civico, il Pd da solo rischia seriamente la boccata, alle Amministrative, ergo anche la sua nutrita fronda interna ha di che essere in parte appagata, dal suo punto di vista (vedasi i casi dei seggi all’Isola d’Arbia e di Via Vivaldi).

Restano due fatti, sostanziali: il Corrsiena oggi spara delle Primarie piddine ormai in itinere; a noi, francamente, NON risulta che la posizione del gruppo (mal) dirigente piddino sia cambiata, a tal proposito: niente Primarie, dunque (fino a prova del contrario, as usual); ma soprattutto (il tutto si tiene): se Valentini verrà fatto fuori dopodomani, scatterà il “Bruno uber alles”, nel senso che il Sindaco uscente andrà avanti da solo, con la sua lista personale. Mutatis mutandis, un novello Piccini…

Insomma, comunque la si giri, si torna alla casella di partenza: un gran bel troiaio…

 

 

31 Commenti su Politiche 2018: il Gran Troiaio

  1. rocco scrive:

    a volte ci si perde in commenti che vanno a sfruculiare chissà quali alchimie e giri di giostra spericolati per trovare il Graal della strategia politica. Restiamo sul semplice: si vota sul programma politico proposto. È evidente che il programma del PD, un programma non di mirabolanti promesse ma di continuità su delle premesse (che piacciano o meno, delle cose le ha fatte). Ma… altri hanno promesso la luna, ad un popolo – diciamocelo – molto attratto dalla prospettiva di nutrirsi alla mangiatoia più bassa possibile. Come spesso è successo, al PD toccherà poi l’onere (che pagherà poi con il solito carico di ingiurie ed accuse) di rimettere insieme i pezzi di un paese a cui è stato inoculato il batterio dell’invidia sociale, come storicamente è sempre stato: dopo le macerie, arriva il centro-sinistra a gestire le macerie. Sarà difficile riconciliare aree vaste del paese a cui sono stati promessi miraggi contrapposti: tasse basse al Nord, reddito di cittadinanza al Sud. Il Sud povero.. dove però prospera la prima attività produttiva dello Stato, con un fatturato annuo di 53 miliardi di euro, tax free. Era molto difficile vincere – ma anche solo suscitare il minimo interesse – contro chi ha promesso la pentola piena d’oro alla fine del cammino. E senza neanche indicare questo cammino quanto sarebbe lungo. Perché – da persona del Sud – li vedo già tutti seduti con la manina tesa pronti a ricevere l’assegno. Vaglielo a dire che “ci vorrà tempo”… E il Nord? gli diciamo continuate a produrre e pagare le tasse per mantenere tutti? Sarà dura… I capitali hanno la capacità di superare le frontiere in battito di ciglia. Vedremo, ma, con tutti i brividi del caso, il PD mi sembra – per ora, ed ancora – l’unica isola di realismo presente. Tutti son li che si stanno spartendo le spoglie del centro-sinistra, ma non hanno ancora dimostrato nulla-di-nulla della loro capacità (e possibilità) di mantenere le promesse fatte. Ed hanno promesso molto. Hanno promesso un Paese che non c’è; anche a me piacerebbe correre come Bolt, ma non ne ho le capacità. Posso mettermi sotto ed allenarmi, dedicarmi all’obiettivo a vita, e non ci arriverei. La nonna diceva “Cu pucu si vivi e cu nenti si mori”, “con poco di sopravvive, con niente si muore”. Gli italiani hanno votato per il niente, perché chiunque ha dimostrato che quelle promesse sono irrealizzabili. Ed è anche vero che, alla fine di tutti i discorsi, ci sta una persona, un cittadino, che è entrato nella cabina elettorale ed ha scelto: alla fine dei conti, la responsabilità è la sua, che non si metta ora sul divano a godersi il circo della disputa politica pensando di essere, povero, la vittima di un film di cui, in realtà, è lo sceneggiatore. E l’italiano, fuor dai luoghi comuni, ha dimostrato assai spesso di avere una unica vera capacità: mettere il culo dove sente più caldo e comodo. Un atteggiamento che somiglia a come quando entri in edicola e ti prendi il biglietto del gratta-e-vinci, che ti da quel brivido del sogno di aver svoltato fin tanto che non gratti e trovi “ritenta”. Ecco, l’italiano “ritenta” sempre, ma “fare”…pochino.

  2. foloso scrive:

    @Rocco: massimo rispetto per tutta la tua riflessione….unica cosa il PD non è un partito di sinistra e non persegue politiche di sinistra. La sinistra è morta…..viva la sinistra…. a patto che impedisca a tutti gli incapaci e venduti ( a Siena ne abbiamo fatto collezione) che l’hanno guidata negli ultimi 25 anni di avere alcun incarico.

    • rocco scrive:

      credo ragionevolmente che sinistra è destra sono categorie superate. Esistono terreni comuni, che sono i problemi e le aspirazioni della società, a cui si danno risposte diverse, ma quella divisione netta, direi, classista, non esiste più. Guarda l’operaio di oggi, vuole la possibilità della salita sociale, non gli interessa essere livellato su un parametro medio uguale per tutti. La riprova sono proprio queste elezioni, dove la pattuglia di Bersani si è addentrata nel “bosco” per recuperare il “popolo”, ed il risultato ha dimostrato che l’italiano è profondamente urbanizzato. La società è cambiata più velocemente della politica. Forse, proprio agli estremi del panorama politico puoi ancora trovare la suggestione di certe nostalgie, ma sono anacronismi che vengono puntualmente puniti dal voto. Per me il Pd è una forza politica che propone soluzioni che ritengo più ragionevoli di quelle alternative, la giudico a livello nazionale perché ne conosco poco la storia locale per potermi addentrare in disamine, anche se riesco a percepire che qui, “non si è comportata bene”. Stavo esprimendo un giudizio generale; sto seguendo le varie trasmissioni che fanno…ehm…analisi politiche, anche se mi sembra il solito pollaio dove giornalisti ed opinionisti espongono ego smisurati al grido de “il problema è un altro…”, “la cosa è semplice…”. Il solito Paese di allenatori vincenti, ma non giocanti, insomma. Sentivo proprio poco fa un intervento di alcuni lavoratori in Cassa Integrazione che dichiaravano, dopo dinastie familiari tutte fedeli al PCI, PDS, DS, PD, di aver votato M5S perché contro la Legge Fornero. Ora… le risposte del PD alla Legge Fornero sono stati piccoli aggiustamenti, a seconda delle risorse disponibili. Legittimo rifiutare una simile impostazione, e farsi convincere dalla proposta di una soluzione diversa. Ma…se la proposta alternativa è “aboliamo la Legge Fornero”, dove sta il contenuto su cui fare la valutazioni? Si vota di pancia? Io avrei voluto sapere con cosa la sostituiscono ed in che tempi. Hanno promesso il sogno, ad un popolo che si fa affascinare facilmente dagli slogan, quando gli propongono comodità al prezzo di poco sudore. Io sono stato un repubblicano, quindi non sono un adepto del PD che vota fideisticamente, ma, al netto dei personalismi e delle antipatie (che poi in Italia, l’antipatia parte spesso dall’invidia), l’alternativa credibile al PD (non alla sinistra), esattamente qual’è? Il male del PD ora, e della sinistra moderata in passato, è stato quello di aver sempre avuto il ruolo storico di dover mettere pezze a governi e gestioni un filo dissennati. E, chiaramente, il popolo, drogato, non ha ben visto la tirata di briglia. Fin qui le idee…poi ci sono gli uomini. La maggior parte dell’apparato burocratico è diretto da persone nominate da oltre 30 anni, è difficile costringerli all’interpretazione di un cambiamento di rotta. La testa può pensare quel che vuole, ma se il muscolo non risponde… bisognerebbe rifondare profondamente le istituzioni, ed avere un popolo illuminato che appoggi il cambiamento.

      • fradiavolo scrive:

        Vede gentile rocco, il problema per il Pd e per tutti i partiti di centro sinistra europei è che se persegui, fino allo sfinimento sociale, politiche neoliberiste e reazionarie la gente nel segreto dell’urna da un lato preferisce il modello conservatore originale votando lega o fratelli d’italia, dall’altro in territori dove la disoccupazione supera il 50% e il reddito procapite è crollato ai valori degli anni novanta vota per chi promette loro il reddito della gleba. Sfatiamolo questo mito imperante per cui non esistano più destra e sinistra: il partito democratico in quanto soggetto politico progressista avrebbe logicamente dovuto sostenere e difendere in primis gli interessi delle classi subalterne e dei lavoratori, rinunciandovi in un delirio elitista paneuropeo si è condannato alla sparizione come del resto tutti i partiti social democratici europei. Se i candidati dei collegi uninominali del Pd vincono solo a Bolzano a Siena a Roma al Gianicolo e a Milano centro un motivo ci sarà?

        • A.B. scrive:

          Penso che lei dica cose ragionevoli, fradiavolo, ma la mia domanda è questa: in Italia esiste ancora qualcuno che si riconosca in quelle che lei definisce (in maniera strong) “classi subalterne”? Io penso che l’Italia sia composta al 90% da un’unica classe “media” perennemente incazzata. Persone che attribuiscono le colpe delle proprie difficoltà solo agli altri e mai a se stesse e che allo stesso modo pretendono l’onestà dagli altri e non da se stessi. Sotto ci sono solo migranti e extracomunitari, visti solo come un pericolo e non come un’opportunità.

          • foloso scrive:

            Gentile A.B. ,

            gli italiani che fanno la fila alle mense della Caritas o altri enti caritatevoli come li chiamiamo???….POVERI ovvero oltre i subalterni.

            Non parlo di senzatetto , parlo di persone che non possono fare la spesa, che vivono in case fatiscenti senza accendere il riscaldamento perchè non se lo possono permettere.

            La classe media a cui si riferisce Lei è ..altro. Sono quei lavoratori a busta paga che vedono MENSILMENTE il peso della pressione fiscale erodere lo stipendio senza avere in cambio nessun servizio.

            La SINISTRA è giusto che perda e che scompaia se non ha più a cuore queste battaglie.

          • A.B. scrive:

            Caro Foloso, se è per questo il governo uscente ha partorito il reddito di inclusione, quindi da questo punto di vista il suo lo avrebbe anche fatto, quanto a mense dei poveri, homeless e povertà reale mi pare che il problema sia uniformemente distribuito in tutti i paesi sviluppati, ma non penso che fradiacolo intendesse riferirsi a loro. E mi pare altrettanto chiaro che chi ha vinto le elezioni non debba il successo ald un’attenzione particolare per queste categorie marginali fortemente disagiate (Salvini e Di Maio buoni samaritani? Mah).

          • fradiavolo scrive:

            Egregio A.B, Lei ha centrato in pieno il nodo politico che poi sarebbe culturale di base(coscienza di classe): esiste oggi qualcuno in Italia che si identifichi nella classe subalterna? Evidentemente come evidenziato il 4 Marzo in Italia ma anche in precedenza in Germania ed in Francia ed ancora in UK a forza di mazzate sui denti qualcuno inizia a diffidare della melassa elitista propinataci a piene mani dalle ex forze progressiste socialdemocratiche, di proposta sui diritti cosmetici ed appiattiti nel peggior conservatorismo di stampo neoliberista e mercantilista in campo economico. Per capirsi far credere a quel 90% che lei definisce classe media che le sue aspirazione ed interessi siano le stesse di De Benedetti o Matteo Colaninno cioè che le prerogrative dell’impiegato di Mirafiori siano le stesse di Sergio Marchionne, che l’interesse di Soros sia il Mio e questo il più grande fardello che archivia alla storia il PD italiano e con Lui tutti i partiti socialdemocratici europei.

          • Magico Vento scrive:

            Sig. A.B. nel 90% di cui parla ci sono anche gli oltre 4.000.000 di italiani poveri ormai conosciuti al paese? Sull’affaire migranti certamente su questi schermi potrei rappresentare una minoranza ma certamente non mi sottraggo e le pongo un quesito: l’opportunità se la sta creando la Germania o Francia che si prendono i più istruiti ( siriani and so on) per poi inserirli nella società o se la sta creando l’Italia con le cosiddette porte aperte alla Renault?

          • A.B. scrive:

            Caro Magico Vento, sono d’accordo, 4 milioni sono tanti, ma non esiste un luogo al mondo esente dalla povertà (figuriamoci l’Italia, dove fino ad un secolo fa le percentuali di poveri erano paragonabili a quella dei votanti cinquestelle di Pomigliano). Resta il fatto che milioni di posti di lavoro e di mestieri che consentirebbero ai nostri connazionali una povertà dignitosa ed operosa sono negletti, lasciati ad appannaggio di balcanici, cingalesi, filippini, africani o sudamericani. Per gli italiani è allettante il reddito di cittadinanza, ma per carità, solo dopo aver chiuso le frontiere (non riusciamo neanche a capire quello che succede all’interno delle nostre case, cariche di badanti, balie e collaboratori domestici che di italiano hanno solo i contributi versati per i nostri baby pensionati). Gli italiani di oggi barattano il reddito con la dignità e la tolleranza con un’aliquota irpef più bassa.

      • Magico Vento scrive:

        Caro Rocco, ognuno il sogno lo promette a modo suo e anche il PD, questo “coacervo ormai non si sa bene di cosa” che Lei prevede possa tornare in soccorso dell'”ottuso popolo italico in parte incantato dalle sirene del M5S” non si è certo sottratto al gioco. Specie nel periodo governato dal tandem Renzi-Gentiloni hanno proposto la loro commissione banche nel tentativo di dimostrare di aver avuto le mani pulite nelle vicende bancarie del passato – commissione indetta a 10 anni di distanza dall’evento ritenuto più drammatico ma sul quale tuttavia si è cercato di infondere fiducia ( Renzi che dichiarava che MPS era risanata). Ma soprattutto il PD, sempre meno vicino al popolo e sempre più a fianco di magnati e banchieri ha sognato e fatto sognare una rinascita del paese in grande stile che si sarebbe potuta ottenere solo grazie al referendum costituzionale di fine 2016 – non so se voluto più da Renzi, che ne ha fatto una battaglia personale piuttosto che dagli amici di JP Morgan, se ricordate, pronti dietro l’angolo a soccorrere MPS. Chiudo con qualcosa di populista ovvero ognuno ha quello che merita e non c’è colore o direzione, destra e/o sinistra che tenga.

      • Antonio scrive:

        Caro Rocco, la tua analisi mi trova d’accordo su un punto molto importante, ma non su tutto ciò che scrivi. Quando scrivi che molto spesso la sinistra, che sinistra non è, si è trovata a dover mettere le pezze ai danni provocati dagli altri, dici una cosa verissima,ma al tempo stesso, passami il termine, coglioni ad andare ogni volta a mettere le pezze, prendendosi così le ire degli elettori, perdendo sempre di più voti ecc. Per il resto, non concordo. Come detto, (e mi sembra tu sia d’accordo), una sinistra oggi non c’è, poiché il pd non lo si può certo definire di sinistra. E’ una accozzaglia di ex dc, psi, qualcuno di forza italia, insomma di tutto fuorché di sinistra. Statisti nel senso concreto del termine oggi non ce ne sono né di qua ne di là. Poi credi a chi da quasi 30 anni lavora a fianco di quelli che si definiscono di sinistra. 30 anni sono tanti, e per il cittadino hanno fatto davvero poco. Inutile tornare su temi che l’eretico ha ben esposto, la sanità a titolo di esempio, è una maschera, ma certamente non funziona. La gestione dei servizi basilari, spazzatura, acqua, se fai una ricerca, vedrai che sono tutti baracconi, consorzi, di ex politici di sinistra, che avendo terminato la carriera, hanno fondato questi baracconi, che come risultato hanno avuto un aumento enorme delle bollette, molto ma molto di più di quando tali servizi erano gestiti dai singoli comuni. Le strade non dirmi che sono degne della Toscana, Firenze è stata distrutta, è un obbrobrio con quella tranvia che crea problemi concreti. Ma ancora più nel semplice, tombini delle strade chiusi da terra, foglie, fiumi mai ripuliti, non sia mai, i verdi si incazzano. Vedi rocco, la gente in fondo chiede queste cose. Poi lascio ai soloni parlare dei massimi sistemi, ma le poche cose che ti ho enunciato, le puoi vedere, sono oggettive e purtroppo fatte tutte dal pd, sinistra, chiamala come vuoi. Poi è naturale che arriva un momento dove si rischiano gli estremismi, ma chiediamoci seriamente il perchè. Con questo ti saluto, buona giornata.

  3. cecco angiolieri scrive:

    …NON SIAMO UN PAESE NORMALE…quindi quello che è successo è quello che è scaturito dal voto, parla da solo…un Italia divisa in tre parti…non sono un leghista ma l’idea delle autonomie mi ha sempre visto favorevole, perchè…perchè almeno si responsabilizza tutta la classe dirigente politica…quello che succede qui deve essere lo specchio della realtà…non è un discorso astratto nel fatto che è inutile andare avanti, pagando il default della sicilia e della sanità campana per non palare dei rifiuti…questa potrebbe essere una soluzione….oppure azzerare le regioni a statuto speciale, ed azzerare il potere delle regioni….quello che dice Roma è legge uguale per tutti, senza che poi venga modificata o distorta a piacimento dagli amministratori locali…
    Quello che pago in termini di tasse, vederlo direttamente investito sul territorio di origine, senza che venga disperso nel debito pubblico…tornando sul discorso rifiuti, c’è un modello vincente a Milano….che faccia da esempio e applicato per tutti…e chi non si adegua paga le penali…se non iniziamo a punire e a far rispettare tutto a tutti….continueremo a essere una paese anormale…quindi è inutile lamentarci…

  4. rocco scrive:

    all’inizio del mio commento, “e” congiunzione, non verbo, se il professore vuole, può correggere. Grazie

  5. VEDO NERO scrive:

    Come dissi in un passato commento, il Movimento 5 Stelle mi ricorda quel movimento del dopoguerra chiamato “Uomo Qualunque”. Tanto qualunquismo accompagnato da progetti e promesse difficili da mantenere stante la brutta situazione economica nazionale. Poi a Siena è stata persa da tutti i partiti l’ennesima occasione di eleggere persone nuove ed attaccate al territorio. La sinistra è ormai in crisi irreparabile, il M5S ha basi troppo deboli e instabili, solo il centro destra, in particolare la Lega, ha un possibile futuro. La gente non è razzista, ma come è stata amministrata la migrazione, è stufa di vedere gente che si rifiuta di integrarsi ed è tutelata da leggi assurde e garantiste. Sono la sicurezza e la disoccupazione i problemi ora più sentiti dal cittadino comune (purtroppo ce ne sarebbero molti altri). La Lega ha puntato e marciato molto su questi due temi. Il problema è che tutti i numeri usciti domenica sono contro una situazione politica stabile ed ho paura che si dovrà ritornare alle urne tra qualche mese. L’ho sparata grossa? Spero di sbagliarmi, comunque è solo un personale di un profano della politica.

  6. manunta scrive:

    sinistra morta anche in toscana ,ma l ectoplasma,ancora si manifesta tra firenze empoli e siena, i suoi seguaci ,lo evocano in grottesche sedute spiritiche, Gramsci se ci sei batti un colpo ,macche’, appare Renzicchio,a volte addirittura la bonino ,provocando aborti per lo shock nelle donne pregne e terrore tra i presenti.

  7. Paolo Panzieri scrive:

    Forse un giorno Rosato, padre del “rosatellum”, lo faranno Presidente della Repubblica, come già l’artefice del famoso “mattarellum” prima di lui.
    Mattarella, infatti, ebbe ad escogitare una legge elettorale pseudomaggioritaria, che potesse perpetuare per molti anni la moribonda DC attraverso un fittizio bipolarismo, tale da permettere ai suoi amici di partito, non solo di sopravvivere alle varie tornate elettorali cambiando continuamente di campo come l’ago di una bilancia, ma pure, alla fine, addirittura di impadronirsi del vecchio PCI un po’ scolorito, quasi senza colpo ferire.
    Rosato a sua volta – piaccia o no – ha forgiato lo strumento perfetto per consentire al PD, nonostante la sconfitta devastante subita, di mantenere ancora potere e poltrone, evitando la soluzione finale: andare finalmente a casa.
    Escludendo nuove elezioni, infatti, è ancora come sempre il PD, ovvero la vecchia DC, ovvero Mattarella ad avere in mano il pallino del gioco e l’unico gioco possibile è ancora una volta un governo del PD o col PD.
    Qualcuno tempo fa diceva che saremmo morti democristiani: aveva proprio ragione.

  8. Anonimo scrive:

    Perché si vota M5S? Perché non se ne può più di sentire gli stessi discorsi dei politici di professione. Perché siamo al “se il popolo non ha pane mangerà le brioches” , e intanto si continua acfare il piacerino, il posticino, l’ inciucio, il figliolino, il fratellino, il mafiosino, il colluso. Basta. Siete mai andati a sentirli i grillini? Avete mai sentito Morra dire ” stateci vicini perché è molto facile cambiare quando siamo lì dentro” stateci vicini perché nei palazzi della politica è tutto cosìfacile che ci si abitua alle persine che ti raccolgono la carta prima ancora che ti cada!!!
    Ma voi li avete visti o no i politici locali andare in provincia onregione con l’ auto blu sì o no? E sono mezze calzette, figuriamoci un po’ più su.
    E tutti quelli che lavorano nei vari palazzi del sonno? E chi ce l’ ha messi? Basta con le stesse persone che hanno tanti incarichi e sono sempre le stesse. Ma vi rendete conto che qualunque cosa si veada a toccare puzza? Non c’ èrimasto più niente perché tutto è stato dilapidato da mani voraci di incompetenti arruffoni. Oppure no? Vi sembrano bravi amministratori, direttori…
    L’ italiano non ne ouò piú vuole darsi la spinta per risakire. Chi non ha coraggio ha votato a destra, perché è una cosa che conosce, sfrutta dei meccanismi già familiari, chi ha coraggio, i giovani in particolare, M 5 S.
    E non mi dite che non hanno esperienza o non ci capiscono nulla. Vogliamo parlare di De Luca? salvini, santanchè, vladimir luxuria, alfano….ditemi voi.
    Ultimo punto, che ho già ribadito in un altro commento. Ma voi abdreste a fare propaganda per il M 5S senza stipendio? Non sono del pd che li sistema subito in qualche posticino e così hanno lo stipendio fisso e possonom dedicarsi alla politica. Qui si tratta di gente che lavora in proprio e che mette a disposizione il suo tempo per organizzare tutta la propaganda politica ( se si vuole chiamare così).
    Ma uscite dai vostri posticini e andate in mezzo alla gente vera, con la bava alla bocca perché paga il 70% di tasse percavere treni soppressi, dover portare la carta igienica a scuola e andare a curarsi a pagamento. Andate per le strade di Poggibonsi, colle, ecc la sera alle 9 e poi mi dite la sensazione. Anzi il voto al M 5 S ci ha salvato da salvini
    Scusate la lunghezza
    .

    • Senesediritorno scrive:

      Prendiamo i “Campani” ad es,
      Monarchici (con le mezze scarpe di Lauro), D.C. (Demitiani e seguaci), Deluc(hi)ani recentemente e adesso M5S..
      Sempre la stessa gente..sempre un nuovo “credo”..
      Ma se è dell’italica genìa “Franza o Spagna, basta che se magna”, in certe zone lo è di più .. poi sarà un caso…

  9. mah...boh scrive:

    anonimo,pare che tu ci capisca qualcosa nei pentastellati, allora mi spieghi che ruolo ha la Casaleggio family? Gianroberto e grillo avevano dei burattinai? chi erano? o ha partorito tutto la loro mente creativa? just curious,

    • manunta scrive:

      mah booh , tra i soci finanziatori della casaleggio ass. colaninno , e sassoon , sul primo ,poco da dire ,sul secondo ,che adesso non fa piu parte della casaleggio ass. : ex presidente della camera di commercio usa/italia Fa parte di una famiglia di banchieri proprietari di due banche, e che controllano due giornali inglesi, ex banchieri dell impero ottomano, ex mercanti d oppio nell 1800 ,promossi baronetti per meriti finanziari da SMB
      la regina vittoria ,sono imparentati dal 1887 con i rotschild eduard sassoon sposo’ una della nota famiglia di benefattori e filantropi .
      la casaleggio ass. prima di inventarsi il m5s ,curava il sito di di pietro.
      Detto questo , io non dubito della buonafede dei militanti 5s , mahh…..
      un movimento di cittadini responsabili ,non dovrebbe avere necessita’ di stare sotto tutela della casaleggio ass. , e non dovrebbe usare la rete per selezionare i suoi candidati, consentendo a chi raccoglie poche centinaia di preferenze ,di candidarsi senza avere la possibilita’ di verificarne com petenze,e preparazione.
      Visti poi i padrini fondatori della casaleggio ass. non farsi domande riguardo l opportunita’ di sganciarsi da tale tutela, mi sembra cosa da ignoranti, babbei,manipolati , fideisti acefali.
      Un cittadino responsabile , se non rivendica la sua autonomia ,non puo’ definirsi tale, a questo punto se la base vo!esse ,potrebbe sganciarsi da badanti e tutele, ma’ pare che i vertici del partito ,ovvero quelli a contatto con casaleggio , non si pongano il problema.
      La base dei 5s invece pare curarsi di marcare la propria differenza antropologica nei confronti degli altri partiti,ma pare evitare di /interrogarsi sulla possibilita’ che la genesi del movimento ,sia stata in qualche modo progettata da ambienti dell aristocrazia finanziaria apolide.
      Chi evoca tale possibilita’ viene scomunicato e tacciato di eresia.

  10. Senesediritorno scrive:

    OFF OPICS ….ma incredibile!!! (Mica tanto poi…)

    Se riconosciuto innocente, mille scuse e risarcimento danni di immagine….
    Ma la prescrizione ,,,,,!
    Non ci sono parole, ma solo parolacceeeeeeeeeee….

    http://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/siena-cronaca/banda-del-5-cento-non-luogo-procedere-baldassarri/

  11. Semplici8 scrive:

    Scrive Alessandro Robecchi:
    “Giovanotti e giovanotte ignorantissimi e arroganti, col loro storytelling e la loro modernità farlocca, solerti organizzatori dell’ennesima sconfitta dei lavoratori. Balilla e piccole italiane, yesmen in cerca di carriera dietro a un capo più stupido di loro. Disgraziati e ciechi”.
    È questo il PD “che rimette a posto le cose”. Quello delle Picierno, dei Carbone, delle Morani, degli Esposito, le Fedeli, gli Scalfarotti, l’ elenco sarebbe lunghissimo.
    E pensare, in ossequio ai dettami degli analistoni della tv, che la diaspora di voti sia dovuta solo a creduloneria e opportunismo degli italiani (a nord razzisti evasori fiscali, a sud fannulloni opportunisti), e che in quella moltitudine di persone che sono volate verso altri lidi determinando l’approdo al punto più basso della propria storia di quello che fu il partito di Berlinguer non vi sia una buona percentuale che lo ha fatto scientemente pur di levarsi dalle palle la classe dirigente più inadeguata, arrogante e bugiarda di sempre (naturalmente esclusa quella Berlusconiana dei tempi d’oro, ma loro praticavano un altro sport), è un tantino miope. E autoassolutorio. E pericoloso.
    Insomma, fossi anche solo un simpatizzante del PD, una riflessioncina la farei. Anche perché, come dice l’ avv. Panzieri, i vertici l’obiettivo lo raggiungeranno lo stesso. Alla faccia dei propri elettori.

  12. Il PD non è un partito di sinistra, lo cerficano i risultati elettorali nei centri delle grandi città e la scomparsa nelle periferie dove dovrebbero trovarsi le persone che un partito schierato dalla parte dei più deboli, dovrebbe tutelare.
    Non è un caso che da quelle parti, in una miscela promiscua di berci, urla, poca cultura, la Lega razzoli e trovi consenso.
    E’ il caso di dire, in una battuta, “partiti comunisti e arrivati democristiani”.
    Il PD è un partito di eletti e di interessi, di ramificazioni a maglie strette con il territorio in cui dispensa ed elargisce bonariamente il suo potere, ma è molto permaloso con chi si permette di dire qualcosa.
    Niente di personale o di politico, non essendo un partito di idee.
    Felice abbia preso una bella trona, ancora più felice se la prende più grossa per il modo paternalistico e ipocrita con cui si muove.

  13. manunta scrive:

    Habemus governum? Sposetti ex tesoriere pd definisce in una intervista al fatto quotidiano renzi un criminale seriale e il giglio magico un associazione a delinquere, concludendo con l invito alpd a liberarsene per formare un governo col m5s
    Le stesse cose sostenute da anni da un dipendente comunale di firenze tale maiorano ,con tanto di documenti ed esposti inviati alla procura di firenze
    La prima inchiesta per danno erariale di 20 milioni di euro quando renzi era ancora presidente della provincia ,nasce da un suo esposto denuncia.
    L assoluzione di renzi venne per decisione del fiudice della corte dei conti spet. ed esimia dott.sa d oranges ,la cui figliola dopo essere stata bocciata ad un concorso per il comune di firenze venne assunta con chiamata diretta da sua ecc. l ill.smo dott. Dario Nardella ,con uno stipendio di 4000 eurini mensili.
    A seguito dei suoi esposti maiorano e stato attenzionato e pedinato dalla digos per sei mesi , nonche’ trasferito ad altra sede, e sottoposto su richiesta del trib. a perizia psichiatrica , il perito ha certificto il maiorano ,persona sana, e ha aggiunto che era stato sottoposto a mobbing sul posto di lavoro.
    Ora ,sposetti cane sciolto? o solo avanguardia di cio’ che avverra nel pd?
    Nel caso , si prospetta un governo 5s transfughi pd? segnalo inoltre che la candidata ministra degli esteri del 5s prof.del re , e’ figlia del ex membro p2 michele del re .
    Come diceva il noto principe ,bisogna che tutto cambi affinche nulla cambi?

    • A.B. scrive:

      Sposetti è stato senatore fino all’altro ieri e le uniche denunce le ha fatte contro i diritti acquisiti dei vitalizi. Le denunce del giorno dopo mi hanno sempre fatto un pó schifo.

  14. foloso scrive:

    Sposetti dà del criminale seriale a Renzi…?!?!?!?…..Cencio fà la predica a Straccio

  15. Sposetti, tesoriere dei DS, se non ricordo male aveva minacciato querela verso Il Cittadino perchè aveva parlato di finanziamenti andati in chissà quale posto.
    Grande prova di muscoli, abbaiata, ma poi senza morsi….

  16. manunta scrive:

    Sposetti bastona il cavallo morto renzi, ora vediamo , la pattuglia pdina in parlamento e’ composta al 80% da renziani di provata fede.
    Col 20% restante ,il m5s pensa di arrivare alla maggioranza?
    Matty ,che s inventera?
    Nuove elezioni? commissariamento italia spa? i mercati per ora niccbiano.
    Ma occhio ,nuovo duce alla commissione europea ,martin selmayr , detto il rotweiler, o il mastino di juncker, la sua prima dichiarazione e’ stata: la commissione europea si sta’ comportando come un convento di missionarie di carita’ .
    mala temporae, ma siamo in una botte di ferro(rugginoso) con la nuova ipotetica ministra degli esteri 5s Del re ,figlia di un ex piduista ,possiamo stare tranquilli, giggetto knows isso tutto sape.
    O sang’ ro sant’ s’ e squagliato ,giggetto c’ era, devoto egli s inginocchio’ e bacio la santa reliquia, e con la protezione di gennarino , tutto e’ possibile.
    Del resto , la nota testina veglia da secoli sul tufino, essa difende la ridente citta’ da ogni periglio, e come protettrice dell europa intiera essa riuscira’ certo ad ammansire il ringhioso selmayr, gli apparira , e l epifania mutera’ la di lui coscienza , pregate senesi ,voi che ci sete paesani ,in voi riponiamo spes a voi l arduo compito, penitenziagite e non date retta all eretico disfattista ,pagano idolatra, che dubita e insinua
    sulla potentiae delle sancte reliquae.
    fides omnia vincit .
    Viva gennaro viva caterina.
    D altro e piu logico aiuto ,all orizzonte non appare traccia.

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