Eretico di SienaLa Pasqua del villaggio: l'Inferno, "Tonya", Buttafuoco - Eretico di Siena

La Pasqua del villaggio: l’Inferno, “Tonya”, Buttafuoco

Neanche per Pasqua, si ferma la rubrica culturale del blog! Eccoci al menù, senza agnello: si parte con una riflessione molto pasquale sulla clamorosa intervista (poi silenziata) di Scalfari a Papa Francesco, non solo sul tema dell’Inferno; poi la recensione di un film davvero niente male: “Tonya”, di Craig Gillespie: una storia esemplare dell’America di ieri, ma non solo di quella; si finisce, con un nostro commento su una provocazione di Pietrangelo Buttafuoco: as usual, molto penetrante.

Purtroppo, infine, anche un paio Ps a parlare di morti (“L’angolo del prof”, ovviamente, si gode la meritatissima pausa di vacanza).

Buona lettura a tutti, dunque!

L’INFERNO NON ESISTE?

Davvero sconvolgente, l’intervista “rubata” da Eugenio Scalfari a Papa Francesco (pubblicata su Repubblica – e dove altrimenti? – il giovedì santo…); tutto, a livello mediatico, si è focalizzato sulla questione dell’esistenza o meno dell’Inferno, come era inevitabile che fosse.

Per tabulas, ecco cosa ha (avrebbe, secondo la rettifica della Santa sede) detto Papa Francesco: “Non esiste un Inferno, esiste la SCOMPARSA delle anime peccatrici” (peggio dell’Inferno stesso, dunque, a pensarci bene?); ora, fino a che si discute di Purgatorio (e non parliamo del Limbo, che già Ratzinger di fatto mandò in pensione), passi pure, transeat: ma l’Inferno? Nemmeno Urs Von Balthasar si era spinto fino a tanto (per il grande teologo – si ricorderà – l’Inferno esisteva, sì: ma la infinita bontà divina lo lasciava in Aeternum vuoto).

Leggendo la clamorosa intervista del 29 marzo, poi, si trovano tante altre cose stimolantissime, fra le quali questa: meno teologicamente dirompente, ma culturalmente inedita, da parte di un Pontefice: “…la modernità parte, da un punto di vista ateo e culturale, da Michel de Montaigne. L’inizio dell’Illuminismo è Montaigne”. Nessun Papa – mai, in nessun tempo -, aveva avuto parole così non negative, di apertura, verso l’Illuminismo (si pensi alla discontinuità, su questo aspetto totale, con Benedetto XVI stesso, senza arrivare ad un Pio X).

Se fossi un tradizionalista, o giù di lì, sarebbe stata una Pasqua strana, la mia: la prima Pasqua senza Inferno. Ex cathedra, fino a prova del contrario…

“TONYA”: UN AMERICAN DREAM AL CONTRARIO

La domanda di fondo è questa, dopo avere visto il bel film  dell’australiano Craig Gillespie (con l’Oscar ad Allison Janney, miglior attrice non protagonista, e la nominatio a Margot Robbie, protagonista nel ruolo della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding): la drammatica vicenda umana (sportiva, sentimentale, giudiziaria) della pattinatrice Tonya Harding, è una vicenda universale, o affonda le proprie radici nel White trash dell’Oregon, e dell’America profonda in genere, da cui scaturisce? Forse entrambe le cose sono corrette: il crescendo drammatico della vicenda (accaduta nel 1994), è frutto tanto di un contesto sociale a dir poco degradato (quello del White trash post reaganiano, per l’appunto), quanto dell’idiota desiderio – che elude il contesto di cui sopra, assolutizzando il gesto – di compiacere la donna riconquistata, con un criminale colpo di teatro poi sfuggito rovinosamente di mano. La pura e semplice idiozia del Male, verrebbe da dire.

Con una seconda parte che sembra uscita, dritta dritta, da Fargo dei Cohen (anche in quel caso, la vicenda di base era un caso di cronaca nerissima), il film è anche una pellicola sullo sport, sul pattinaggio artistico in particolare: visto nella sua bellezza e soavità – con virtuosismi che sembrano vincere le leggi gravitazionali -, e nella sua spietata durezza nella fase preparatoria. Con un quid pluris di difficoltà, rispetto ad altre discipline: la presenza di una giuria, che valuta, in pochi secondi, il tuo lavoro di anni. Magari, non basandosi solo sulla prestazione offerta dal proprio corpo, ma anche dall’eleganza del corpetto indossato.

La figura della madre, infine (la premio Oscar Allison Janney): insensibile, cinica, a tratti crudele, nei confronti della figlia; si constata dunque che, perfino nel per noi sconosciuto mondo del pattinaggio artistico, la presenza continua dei genitori agli allenamenti/gare dei figli, è deleteria. Servisse solo ad insegnare questo, questo film sarebbe meritevole di un premio aggiuntivo…

IL POPOLO, OGGI…

Sul domenicale del Sole 24 ore (25 marzo, pag. 33), il sempre stimolantissimo Pietrangelo Buttafuoco, nella sua rubrica settimanale (“Scarpe strette”), prende spunto da un celebre quadro di Renato Guttuso (che molti, ormai, scambiano per Rino Gattuso: sentito con le mie orecchie, e magari non sarà capitato solo a me), “I funerali di Togliatti” (1972); in esso, il grande pittore siciliano rappresentava il “popolo” come, da Sinistra, lo si amava rappresentare allora, con l’aggiunta della sua sicilianità. “I volti, le coppole, le rughe, le bandiere, i fichidindia, i martelli e le falci”: questo, in generale, era il modo guttusiano di descrivere il popolo comunista, illo tempore (non scevro da contaminazioni con il Realismo socialista, certo rielaborato a proprio gusto e maniera).

Bene, e oggi? Un Guttuso odierno, come potrebbe rappresentare il “popolo” del 2018, ad un mese da un voto che – lungi dal dare un Governo -, ha fatto comunque entrare l’Italia nella Terza Repubblica (con tutte le incognite del caso)?

La risposta di Buttafuoco – sarebbe potuto essere altrimenti? – è geniale, e la sottoponiamo ai lettori (che potranno aggiungere altre considerazioni, se lo vorranno): “…sotto l’occhio vigile di spietati caporali, tra le transenne di prefabbricati allocati nelle periferie, i figuranti di un talk show, in luogo del grano, seminano applausi. E lo stesso Guttuso, oggi, con una Barbara D’Urso, avrebbe di che dipingere”. Ecco il popolo italiano, nell’anno Domini 2018, per Pietrangelo Buttafuoco: il dibattito è aperto!

Ps 1 In settimana, ci ha lasciato una attrice molto valida e bella, quintessenza della muliebre francesità: Stéphane Audran, morta a Parigi ad 85 anni; moglie di J.L. Trintignant prima, di Claude Chabrol dopo.  Nel 1968, vinse l’Orso d’argento a Berlino per uno straordinario film di Chabrol (“Les biches” – “Le cerbiatte”). Seppe alternare tutti i registri attoriali possibili, e di lei ci resta anche l’interpretazione magistrale ne “Il fascino discreto della borghesia” (1973), di Bunuel: il quale non l’aveva scoperta, ma, certo, ulteriormente valorizzata.

Ps 2 In settimana ci ha lasciato anche l’ex calciatore e soprattutto allenatore (Torino, Atalanta, Fiorentina) Emiliano Mondonico; come si fa a non ripetere luoghi comuni? Il calcio pane e salame che non c’è più; l’attaccamento autentico ai propri colori; la scena della sedia alzata in segno di protesta; la persona onesta (anche se, nel suo Torino, incidentalmente, un certo ruolo lo rivestiva il buon Luciano Moggi), et alia; i lettori ci perdoneranno, ma saremo del tutto prevedibili: non potendo aggiungere alcunché alle cose più scontate (comunque sacrosante), non ci sentiamo però, per amore di originalità, di togliere niente ad una bella figura di sport, e di persona perbene.

11 Commenti su La Pasqua del villaggio: l’Inferno, “Tonya”, Buttafuoco

  1. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Visto che siamo in Tema di vacanze ti comunico i risultati ottenuti, come promesso;circa la viabilità antica che ha rifornito i grandi imperi. (impero di Alessandro Magno, Impero romano, Gli Unni gli Osrtogoti. Sacro romano impero e via di seguito.)
    Presenti la Signora Francese, professoressa di Storia antica, il geologo , il cartografo Olandese. E si sono aggiunti un Serbo esperto di strade antiche Balcaniche ed una signora Norvegese conosciuta in precedenza, con il marito esperto in navi antiche.
    Abbiamo concluso che esisteva una via che da Coimbra, Saragozza, Perpignano, Tolone, Vada Volterrana , Arezzo, Ancona , Seraievo, Varna. Dal decimo secolo Avanti Cristo era funzionante. E da ovest verso est venivano portati metalli come argento, rame, ferro. Da est nel nono secolo avanti cristo, arrivarono delle popolazioni che si unirono alle preesistenti, originando la civiltà Etrusca. Questa via si incrociava con la via detta francigena alla chiesa di San Martino in Fosse. (Oggi Campiglia antica Mutatione Romana. A Poggiobonizio si diramava. Una procedeva verso la Badia a Coltibuono, Arezzo, Ancona . L’altra verso Badia a Passignano Fiesole, Spina Mantova. Per trasportare le merci dall’Atlantico al mar Nero ci volevano circa 150 giorni e si poteva viaggiare quasi tutto l’anno…..
    Ora ci riposiamo e domani facciamo un pranzo nella cantina del cugino nel piano di Casole ti racconterò del meritato pranzo.

  2. il giaguaro scrive:

    cosa dipingerebbe un Guttuso odierno?
    un popolo di,tatuati,impasticcati,incazzati ma plaudenti,radunati all’ombra di una bandiera giallo-rosso e verde e al di sopra di tutto un grande Cupolone a divina protezione.

  3. SCETTICO scrive:

    Caro Eretico un augurio di Buona pasqua ed un invito a parlare sempre meno del caso Rossi. E’ ormai solo un accanimento terapeutico, non sapremo mai la verità, troppe prove sono state manipolate e sparite, troppe contraddizione anche dalla sua famiglia. Non voglio essere cinico, ma sta diventando più un caso letterario che giudiziario, libri, memoriali, smentite, contro smentite e via dicendo. Ormai è troppo tardi è una discussione tra persone in gran parte oneste, in buonafede, tra sconfitti. I responsabili sono tranquilli e godono della confusione generale, della omertà di qualcuno, lo smarrimento generale, l’accavallarsi di teorie suicidio/omicidio. Ammetti la sconfitta, onorevole, a testa alta. Hai lottato, molti hanno lottato per scoprire la verità, ma è stato inutile. Accontentati delle molte vittorie finora ottenute contro la Casta, che ancora purtroppo è sempre molto forte, ma tu e gli altri blogger non dovete mollare. Nel vedere che un Valentini sia sempre in prima linea per la poltrona di sindaco c’è poco da essere allegri, ma la Casta dimostra di avere poche armi valide in pugno. Solo con i tuoi interventi rappresenti la parte pensante dei senesi, ma lascia il caso Rossi, quella è una causa persa. Rossi ha cavalcato la tigre ed è stato mangiato. Dispiace per la famiglia, ma era molto dentro al famigerato “groviglio armonioso”, la verità è duramente questa. Ora c’è da togliere il seggiolone alla Casta, questo è l’unico obiettivo per un vero cambiamento a Siena.

  4. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    lo dico soprattutto per me : l’ammirazione manifestata si conserva, quella occultata si moltiplica.

    E’ un riserbo quasi tutelare. Fra adulti basta una stretta di mano per ricordarsi cos’è.

    Tuttavia perchè goderne in modo così egoistico ?

    Perchè tacere di questo paradiso ? Perchè non parlare in alternativa alla comunione dei santi ?

    Avere un metodo. Trovarsi bene in questo metodo. Praticarlo.

    Ma soprattutto invocarlo negli altri, sempre, con il rispetto che è implicito nella valorizzazione.

    Sono qui che ascolto, ma soprattutto vi parlo.

    E non parlerò a vanvera : il vostro tempo è prezioso.

    Vi assicuro un impegno (che poi è il nocciolo della questione comunitaria) : stimare chi si impegna (da qualsiasi fronte).

    Riconoscere che è sempre il merito a fare la differenza e mai l’appartenenza.

    Se il paradiso è la scelta libera e l’inferno la paura, siamo tutti in paradiso, senza volerlo, se riconosciamo il tuo impegno.

    Tu non sei scomparso.
    Non è un giudizio di valore, è una conseguenza.

    Se ci pensi è una risposta a Francesco : chi pensa e ama quello che pensa e come lo pensa -perchè lo sa pensato senza paura- non lo concepisce nemmeno l’inferno.

    Se l’inferno è la paura che rimane sempre tale, te sei già finito. La paura ti finisce.

    Io penso che il Papa abbia detto che se uno vuole realmente il male quello rimarrà immortale, basta che non abbia paura.

    La paura.

    Chi ha lavorato in questi anni perchè la paura fosse ambiente sottointeso ?

    Certamente non l’Eretico.

    E’ una bandiera simbolica quella che sta sventolando ?

    No è una premessa.
    E’ il metodo , detta in modo semplice : ognuno pensi con la sua testa.

    Argomentando,se vuole (c’è sempre massima libertà, c’è sempre il potere di non ).

    In sostanza – in spirito – : se c’è uno che ha dimostrato di pensare con la sua testa, a Siena, e che essendo originale è pertanto anche dimostrativo (nel campo della manifestazione esplicita, non in quella recondita); se c’è uno sicuro, già impacchettato e pronto per l’uso, sei te.

    Voglio dire : è tutto minuscolo nelle relazioni politiche – va letteralmente raccattato – , ma almeno il metodo è grande. E tu lo onori.

    Non sono tempi per certezze granitiche, le organizzazioni fanno fatica, ma se uno ha voglia di ascoltare la domanda che tutti si fanno (ne vale la pena?), poi c’è la risposta : vedono te e l’onore delle armi è sempre assicurato.

    Pensare : è già qualcosa, credimi.
    Pensarsi poi è doversi affrontare, quello che forse ha dovuto fare Rossi.

    Tu sei questa piacevole eccezione, questa palestrina di pensiero (nel senso anche musicale del grande mistero) sempre cavalleresca con tratti agonistici sinceri, (vedi A.B. che ha menato fendente mica da poco sulle dediche. Costruzione e tragitto di una freccia-tina).

    Perchè è così che si fa, quando si fa con stile si può fare, si deve fare. E’ una domanda che fa bene anche a chi la riceve, perchè se no è la paura, non il buon senso, ad averla vinta.

    Per degenerare in orgia (ti piace l’ironia ?).

    Dico che è diventata goduria la stima confermata : all’inizio era soprattutto il dovere di non lasciare solo chi pensa.

    E’ diventata goduria perchè ho la speranza di potermi confrontare con qualcuno che non è alla ricerca di consensi a prescindere.

    Che non se la sente questa vocazione mediatoria sul potere perchè lo vuole prima di tutto sulla parola, sull’intenzione, sul che fare (tipo accettare o no, in qualsiasi modo e magari pure condividendolo, un programma che neghi i diritti umani). Ma perchè non dovrei sognare, anche se fosse un sogno ? Devo aver paura ?

    Qualcuno può sostenere che non si fanno più figli perchè c’è l’immigrazione ?

    La stima confermata è così rotonda (il cerchio magico…) che potremmo trovare in futuro un terreno comune di “scontro” dialettico per il gusto di provarci.

    Seriamente : viva il confronto, sempre (è il paradiso).

    Il monumento che ti faccio quindi (monumento al pensiero) è semplicemente questo : spiegare agli altri è il modo migliore per capire (lui tentò).

    Per esempio potrebbero spiegarmi come mai non sono state fatte le indagini su tutto il movimento di contratti pubblicitari con l’editoria, la stampa ecc. ecc. ?
    Sarebbe un elenco da eremiti.

    E ricorderai bene quanto ho scritto sulla vicenda.
    Però assodato il clima da caduta degli dei, valutata la crisi, c’è comunque lo scenario : visto che ci sei, magari ti serve per altre indagini, fai la verifica, acquisisci, fatti un idea.
    E’ il pentolone.

    Questa mi sembra rilevante. Per il resto non ci sono novità.

    Come puoi immaginare ti leggo sempre anche se scrivo meno.
    Fortunatamente mi capitano ancora questi periodi di totale immersione nella lettura.

    Quello che volevo dirti in poche parole, quello che ti devi ricordare in definitiva è solo questo : grazie, ho un regalo monumentale da darti.

  5. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Ti descrivo il pranzo nella cantina del cugino nel piano di Casole a seguito
    delle nostre ricerche:
    Abbiamo apparecchiato il tavolo in onore a San Francesco ed ai Beati Lucchese e Buonadonna da Poggibonsi che lui vestì da penitenti; che con i suoi viaggi in Val d’Elsa ci ha fatto riscoprire questa strada dall’ Atlantico al Mar Nero.

    Menu : zuppa di pane, pane fatto con lievito madre, formaggio marzolino e baccelli, vino invecchiato due mesi in damigiana con olio di oliva sopra perché non si ossidi.
    La signora Norvegese è voluta tornare a rivedere Badia a Coneo. Giunti colà, la professoressa Francese ha domandato il perché. Essa risposto che avendo visto il film Il nome della Rosa gli ricordava quella Abbazia.
    Un signore, li per caso, che parlava francese ha risposto. “ Signora anche qui è capitato qualcosa di simile… Dopo la scoperta delle Americhe, gli avidi Re di Francia, Inghilterra e Spagna intravedero enormi arricchimenti. E iniziarono a finanziare tutti i riformatori che erano contro il cattolicesimo. Erasmo da Rotterdam aveva intuito i pericoli a cui era soggetta la chiesa di Roma, come corruzione, potere temporale, tradizioni ; e ritornare ai vangeli. Aonio da Veroli, umanista di grande spessore era in contatto con le idee di Erasmo. E scrisse numerose lettere a Calvino, Lutero, Zwingler di non divedere il mondo cristiano che una qualche riforma sarebbe avvenuta. Insegnava a Milano e fu arrestato. Poi liberato. Ritornò presso la sua famiglia, vicino alla Badia. Ma ben presto fu richiamato a Roma per discolparsi. In compagnia di un giovane frate, parti’ per la via Francigena e giunse a Roma. Fu inquisito e arrestato. Dopo un lungo processo a differenza di Guglielmo da Basckerville non ritrattò. Fu condannato a morte. Dette al giovane frate delle lettere per la famiglia. Nel settembre 1570 fu bruciato davanti a castel Sant’Angelo. Il giovane frate raccolse qualche manciata di ceneri e tornò dopo 20 giorni al convento. Getto le ceneri nel cimitero accanto alla Badia e consegnò le lettere alla consorte.”
    La signora Norvegese ha preso la macchina è tornata dopo un quarto d’ora. Aveva delle rose bianche, che ha gettato i petali nel piccolo cimitero e la brezza li ha rotolati sull’erba.

  6. Lo Smemorato scrive:

    Ex cathedra?

    • Eretico scrive:

      Quando un Pontefice parla di cose teologiche, lo è sempre (aspettando di essere smentiti, sul punto, da qualcuno dei sacerdoti che usualmente leggono il blog)…

      L’eretico

      • Lo Smemorato scrive:

        QUESTO E’ QUELLO CHE DICE LA LUMEN GENTIUM.

        Quantunque i vescovi, presi a uno a uno, non godano della prerogativa dell’infallibilità, quando tuttavia, anche dispersi per il mondo, ma conservando il vincolo della comunione tra di loro e col successore di Pietro, si accordano per insegnare autenticamente che una dottrina concernente la fede e i costumi si impone in maniera assoluta, allora esprimono infallibilmente la dottrina di Cristo… Questa infallibilità, della quale il divino Redentore volle provveduta la sua Chiesa nel definire la dottrina della fede e della morale, SI ESTENDE TANTO, QUANTO IL DEPOSITO DELLA DIVINA RIVELAZIONE, CHE DEVE ESSERE GELOSAMENTE CUSTODITO E FEDELMENTE ESPOSTO. [Dunque, tecnicamente, la frase di Bergoglio è eretica, anche se lui attualmente riveste, purtroppo, l’officio papale: N.d.R.].

        Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di tutti i fedeli che conferma nella fede i suoi fratelli (cfr. Lc 22,32), SANCISCE CON ATTO DEFINITIVO UNA DOTTRINA RIGUARDANTE LA FEDE E LA MORALE [Atto definitivo che, nel caso di specie, manca, e non può non mancare visto quanto detto sopra].

        Perciò le sue definizioni giustamente sono dette irreformabili per se stesse e non in virtù del consenso della Chiesa, essendo esse pronunziate con l’assistenza dello Spirito Santo a lui promessa nella persona di san Pietro, per cui non hanno bisogno di una approvazione di altri, né ammettono appello alcuno ad altro giudizio. In effetti allora il romano Pontefice pronunzia sentenza non come persona privata, ma espone o difende la dottrina della fede cattolica quale supremo maestro della Chiesa universale, singolarmente insignito del carisma dell’infallibilità della Chiesa stessa.

  7. manunta scrive:

    Riparto basta Rossi , Piccini traccia e marca la direzione dei veri interessi fondamento della vita tufesca.
    Dopo avere dato ampli spunti all esercizio delle ciaccole pettegolistiche orgiastiche.
    L eroico ex sindaco , butta sul tavolo le robe serie,e propone da candidato serio e bon conoscitore dei lastraioli ,un programma vero ,unico tra tutti. ampliamento pista di monticiano con curve paraboliche , box pit stop , acqua oligo minerale ,servizio massaggiatori , servizio elisoccorso con elicottero gru’ in caso di infortuni sul campo , allargamento dell equipe veterinaria, interventi adeguativi alla pista di mociano, e NOVAE JUSTITIAE (paliesca) , il ben articolato e lungo programma non puo’ essere ignorato da ogni vero ed autentico besciolino /pinchellone

    http://www.radiosienatv.it/piccini-tutte-le-nuove-regole-proposte-palio/amp/

    Siena rifulga , basta sciocchezzuole ,tornate alle cose serie.

  8. Semplici8 scrive:

    Caro Eretico,
    Dato che nessuno ha commentato l’ “intervista” a Francesco, tutti tesi come sono ad ingrossare ulteriormente il già ipertrofico caravanserraglio Rossiano, ti dico cosa ho fatto io.
    L’ho stesa per benino sopra i pensili della cucina e appuntata con le bullette. Che almeno serva a preservare i suddetti pensili dai fumi e dai grassi delle cotture, per Odino!
    E visto il trattamento che Repubblica ha riservato al buon Odifreddi, reo di aver osato criticare il fondator millantatore, mi sa tanto che ho fatto bene.

    • anonimo scrive:

      Caro Semplici
      Condivido quello che hai fatto. La chiesa di Roma è sotto attacco, e questa volta non può fare la controriforma. Contro il liberismo non puo fare niente. Forse sarebbe meglio che ritornasse ai vangeli. Almeno il patimento di Aonio da Veroli avrebbe avuto un senso.

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