Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Feltrinelli, pancrazio e Mattarella (con 5 Ps stimolanti) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Feltrinelli, pancrazio e Mattarella (con 5 Ps stimolanti)

Tre argomenti che riteniamo davvero stimolanti, questa domenica: impossibile non scrivere della scomparsa della editrice Inge Feltrinelli, fra luci sfolgoranti ed ombre (sia consentito) non da meno; poi, si presentano uno sport ed un personaggio che trasudano fascino da ogni poro: parliamo del pancrazio, e di George Gonis (chi è costui?)…per terminare, una riflessione sul monito del Presidente Mattarella sull’inizio della scuola: mai così d’accordo con lui, va subito detto. Nei Ps, si torna a parlare di Alzheimer, di Ceronetti nonché di Legge Merlin ( ricorrono i 60 anni dalla chiusura delle case chiuse), e di altro ancora

Buona lettura davvero a tutti, domenica essendo!

INGE FELTRINELLI: MANCANO SOLO LE STIMMATE…

A Padre Pio, ha pensato illo tempore il Papa polacco, con l’uno-due tipico della Chiesa (beatificazione prima, canonizzazione poi: ci torneremo); la Chiesa della caviar gauche, invece – cioè l’altra grande, e settaria al massimo grado, Chiesa italiota -, ha fatto come di abitudine tutto in un colpo solo, e senza bisogno di miracoli di ordinanza: beatificazione e canonizzazione ad un tempo.

Intendiamoci, e sin da subito: Inge Feltrinelli, che ci ha lasciato – quasi novantenne – in settimana, nei decenni dopo quel fatal 14 marzo 1972 (morte di Giangiacomo Feltrinelli, classico intellettuale incapace di praticità, con l’aggravante non da poco di volere fare la guerriglia come Che Guevara, invece di dedicarsi al calcetto), si è dimostrata donna capace, nonché una manager molto abile, visto come la casa editrice era messa, morto il fondatore ed usciti dalle hit parade delle librerie di allora i manualetti da “allegro terrorista” pubblicati in quantità dalla “rivoluzionaria” casa editrice milanese. Chapeau alla editrice (“Queen of publishing”, ovviamente), pare anche, in gioventù, molto brava fotografa; certo che i salamelecchi alla Baricco (Inge era “aristocratica e pop”, “fin dall’inizio, mi è apparsa una donna diversa…era già una leggenda, sembrava venire da un altro pianeta”), forse, sono vagamente intrecciati al fatto che Feltrinelli ha dato non poco ossigeno – insieme a Farinetti, sic – alla scuola di scrittura Holden, uno dei più tristi esempi, presenti sull’italico suolo, di ipercomformistico culturame riconducibile alla salottiera sinistra.

Da come costruire le molotov, a come costruire l’immaginario della sinistra al caviale, dunque, la missione di successo di Inge; con qualche macchia purtroppo indelebile (perciò del tutto omessa dall’agiografia stile Simonetta Fiori su Repubblica: strano, eh, per una che ha avuto anche l’onore di intervistarla per 14 ore!), tipo i brindisi – e non a gazzosa – appena saputo della vile gambizzazione di Indro Montanelli (evento ricordato invece meritoriamente da Stenio Solinas sul Giornale).

Voi come la considerereste, come la chiamereste una signora che brinda (senza neanche l’alibi della giovane età) ad un giornalista rimasto a terra, colpito dal piombo terrorista? Beh, ci saremmo accontentati, dopo tanti anni, di trovarne almeno notizia, su Repubblica.

Inge Feltrinelli, in definitiva, è stata una persona come tutte: impastata di Bene e di Male. Le stimmate – almeno quelle – lasciamole agli eroi dell’altra Chiesa, che è meglio per tutti: soprattutto per il decoro intellettuale…

 

IL KARATE DEGLI ANTICHI GRECI: IL PANCRAZIO

Che figura straordinaria, deve essere questa di George Gonis, novantenne (classe 1928, di agosto!), nato e sempre vissuto a Boston da genitori greci; avvocato, con studi ad Harvard, lascia la professione e si dedica anima e corpo (è proprio il caso di dire) alla passione che il padre gli ha sapientemente istillato: il pancrazio, la più antica fra le arti marziali occidentali di cui si abbia notizia (dal greco pan – tutto – e kratos, forza); dal punto di vista sportivo, è una disciplina completa: potenzia gli arti superiori al pari di quelli inferiori, garantisce forza e tonicità, nonché flessibilità e riflessi pronti. Ma non è tutto, pur essendo già moltissimo: ci informa Giuliano Aluffi (Repubblica Salute dello scorso 18 settembre, pag. 5) che, al termine delle sue seguitissime lezioni – delle quali si è occupato financo il New York Times – Gonis, mentre fa riposare le stanche membra dei suoi allievi, fa partire autentici simposi a base di filosofia classica (Platone, con “La Repubblica”, il più gettonato), con disquisizioni ad ampio raggio.

“In quella città-Stato che è la nostra persona, servono sia i re-filosofi, ovvero la cultura, che i guardiani, ovvero la forza, che gli artigiani, quindi il corpo. Bisogna integrare questi tre elementi nell’ordine giusto”. Meditate, lettori, meditate: ed ognuno faccia, poi, quel che può. Certo, Gonis una cosa la può insegnare a tanti: perché nei luoghi dell’esercizio fisico non ci può mai essere un libro, un incontro culturale o qualcosa di afferente? Ri-meditate, lettori, ri-meditate: se esistono ancora imprenditori illuminati e coraggiosi, prendano debitamente nota…

L’ANGOLO DEL PROF: IL DISCORSO ELBANO DI MATTARELLA

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico ineunte, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato un discorso che ha denotato competenza specifica, sull’attuale (per molte cose, inaccettabile) mondo scolastico; dal luogo napoleonico (in Italia) per eccellenza, ha parlato addirittura di “genitore bullo”. Complimenti.

Ecco i passaggi fondamentali, dunque:

“Non possiamo negare che qualcosa si è inceppato, che qualche tessuto si è lacerato nella società. Alcuni gravi episodi di violenza – genitori che hanno aggredito gli insegnanti dei propri figli – rappresentano un segnale di allarme che non va sottovalutato. Il GENITORE-BULLO non è meno distruttivo dello studente-bullo (è molto peggio, ci permettiamo di aggiungere noi, ed ha molto più potere nelle sue indocili mani, Ndr)”.

Parole sante, caro Presidente: forse in questo blog non siamo mai stati così sfacciatamente d’accordo con Lei; e avremmo anche altro (molto altro) da aggiungere. Per adesso, in attesa di tornare concretamente sull’argomento, ci fermiamo qui, sperando (ingenuamente) che almeno le parole del Presidente possano servire a qualcosa, nei confronti dei genitori-bullo. Lo ripetiamo: nonostante tutto, ogni tanto fateci essere ancora ingenui…

Ps 1 Domenica scorsa si è scritto sull’Alzheimer (il 21 settembre è stata la Giornata mondiale); mi segnala, con pertinenza, Luca Regoli che le Commissioni solidarietà delle Contrade si sono attivate, anche in un recente passato, in tal senso (Progetto Salute in Contrada). Facendo – pleonastico il dirlo – davvero cosa buona e giusta.

Ps 2 Domenica scorsa si è scritto anche della morte di Guido Ceronetti, funambolo umanista, in quel di Cetona; era vegetariano, e ho trovato – sul coccodrillo del domenicale del Sole 24 ore, curato con efficacia da Gino Ruozzi – una curiosa, e provocatoria, frase ceronettiana: “Salviamo il mondo. Mangiamo carne umana!”. Anche Maurizio Boldrini – uno che Ceronetti lo conosceva di persona – ha fatto giungere in redazione un suo icastico ricordo dell’uomo-Ceronetti, citando un articolo pubblicato su La stampa del 1999 (“Terzo millennio adveniente”), purtroppo non pubblicabile per esigenze di spazio; Boldrini ricorda la polemica di Ceronetti – già vent’anni fa – sul “linguaggio plastificato” dei media cartacei (lui, che amava la carta così tanto), e la continua rincorsa dei quotidiani a rincorrere il web: definirlo profetico, sarebbe riduttivo.

Ps 3 XX settembre 1958, fine di un’epoca: chiudono ex Lege le cosiddette “case-chiuse”, in virtù della celebre Legge Merlin. Sono passati sessant’anni, e magari l’usura si sente. Anche senza il magari: ma la materia è delicatissima, e come si fa, si fa male. L’immobilismo, ad ogni buon conto, è la strada probabilmente peggiore, però più a portata di mano: dunque, sarà quella perseguita.

Ps 4 Altro argomento di cui ci siamo occupati di fresco: il ventennale della scomparsa di Lucio Battisti (“genio plebeo”, per Michele Serra); riascoltando, per fare un esempio, l’incipit della canzone “Anna”(1970), una domanda: se un cantante di grido, oggidì, offre una descrizione della sua vita di coppia familiare come quella che offrì Battisti (la sua donna che gli prepara il caffè, che la sera non gli sa dire no, et cetera), oggi si trova le sacerdotesse del Metoo sotto casa, o c’è ancora libertà di espressione (misogina quanto si voglia)?

Ps 5 Ultimo Ps per due appuntamenti con lo scrivente: il primo, sabato prossimo 29 settembre alle ore 18 – già anticipato – nei locali del Montone, per presentare la ristampa di “Una giornata particolare” (edizioni Betti), sulla visita hitleriana del 1938 a Firenze, con le Contrade ad omaggiare il Duce ed il Fuhrer (ci sarà insieme a noi l’ottimo Gabriele Maccianti, con tanto di filmato d’epoca ed altre sorprese); in settimana, infine, sempre con Gabriele Maccianti (e non solo con lui), gireremo alcune strisce, di una decina di minuti l’una, sulla Grande guerra, strisce che poi andranno in onda su Siena Tv (ovviamente, appena sapremo con esattezza quando, lo scriveremo in loco).

37 Commenti su La domenica del villaggio: Feltrinelli, pancrazio e Mattarella (con 5 Ps stimolanti)

  1. Mandrake scrive:

    Fatti i complimenti non rituali per questa rubrica che trovo sempre più interessante, due cose da dire cercando la sintesi: trovo davvero scandaloso che un Primo Ministro faccia il tour dei santini e poi vada nel paese di origine, accolto ovviamente come una star, alla vigilia di una settimana decisiva per le sorti del suo Governo. Sono scene da altri tempi, che evidentemente non passano mai.Fanno cascare le braccia, per non dire altro.
    Sono poi contento che l’Eretico ed altri si mobilitino per fare un po’ di sana informazione sul Palio della Grande Guerra: visto che ci sarà (io ho votato con piena convinzione contro), che possa servire a cercare di rendere giustizia a quei senesi che partirono, e che non tornarono vivi, o che tornarono mutilati. Se Palio deve essere, che sia ben accompagnato…
    Grazie dello spazio.

  2. Uno non del Pd scrive:

    Siccome i commenti di questo blog sono molto frequentati dai piddini o comunque di area Baricco (questo è un bene, perché il pluralismo è il sale dell’informazione), mi piacerebbe che qualcuno scrivesse qualcosa sulla sciura Inge, che brindò con Montanelli a terra, come i mafiosi dopo la strage di Capaci. Leggete e basta, o avete perso la capacità di scrivere?

  3. Marco Burroni scrive:

    Ricordo il giorno della morte di Battisti come una giornata molto particolare… all’epoca non c’erano i social network e anche i cellulari non erano diffusi come oggi; ritornando a casa nel tardo pomeriggio mia nonna mi chiama ” è tutto il giorno che ti chiamano al telefono!” guardandomi come se avessi ammazzato qualcuno ( sempre apprensiva la povera nonna) ma non faccio in tempo a rispondere che il telefono squilla di nuovo ” Dov’eri! È da tutto il giorno che ti si cerca!” erano i miei amici Mauruzio ed Andrea, con i quali al trempo suonavo “CORRI IN PIAZZA DEL DUOMO! SI SUONA PER BATTISTI !”
    Io non so chi abbia organizzato tutto, chi avesse montato il palco e chi avesse chiesto i permessi, però quella sera metà dei musicisti di Siena si era riunita davanti al Duomo per commemorare un grande autore nel modo più bello, cioèsuonando la sua musica.
    Era una situazione molto estemporanea qualcuno buttava lì un titolo e chi sapeva la canzone iniziava a suonare, scambiandosi addirittuta gli strumenti. Io non avevo neanche la mia chitarra con me, ricordo che imbracciai un basso e suonai sulle toniche ad orecchio, ma alla fine non importava chi suonava o come suonava, l’importante era essere e suonare per divertirsi, e anche il pubblico che grmiva la piazza pareva apprezzare. Qualcuno di voi era presente o si ricorda dell’avvenimento?

    In quanto alla canzone “Anna” sarebbe stata censurata oggi? Non credo proprio, certi testi di molti “cantanti” rap (per non parlare del Reggaeton) sono molto più volgari e misogini ma vengono comunque accettati da tutti come “genuina espressione del mondo e delle tematiche dei giovani di oggi”; trovo però molto strano questo tuo accanimento contro il politically correct in un epoca dove anzi l’intolleranza ed il razzismo sono più forti che mai, soprattutto in Italia, dove un governo( il TUO governo) apertamente razzista e xenofobo mette in pericolo la pace sociale…

    • Eretico scrive:

      Caro Marco,
      ti ringrazio per il bel ricordo di quel settembre del 1998, quando ci lasciò il “genio plebeo” Lucio Battisti; sull’accanimento verso il politicamente corretto (lo scrivo in modo autarchico, eh), mi pare di averti già risposto, su queste colonne: è anche grazie agli eccessi dello stesso, che abbiamo i Trump al di là dell’Atlantico, nonché i Salvini dalle nostre parti. A proposito, infine, di quella tua esplicita allusione finale sul Governo: il fatto che da 12 anni sia legato da amicizia personale con il Sindaco, non ti autorizza a dire tali castronerie sul mio conto. Perché io non solo non ho mai votato questo Governo, ma neanche ho mai fatto propaganda ad esso (semmai, ho preso spesso di mira lo stesso Conte, fra gli altri): dispiace dirlo, ma sei stata avventato quanto disinformato. Va bene lo stesso, eh: ma il fatto resta…

      L’eretico

      • Paolo Panzieri scrive:

        Genealogia dei populisti in stile biblico: Obbbama generò Trump e Renzi i gemelli diversi, di Maio e Salvini ….
        Sono perfettamente d’accordo con la tua analisi Raffaele.
        Al termine “populisti”, così in voga, sostituirei, però, piuttosto “popolari”, nel senso che mentre le élite radical chic, sempre politically correct per carità, hanno da tempo dimenticato i problemi delle persone comuni, costoro, seppur rozzi, brutti, cattivi e pure scorretti, invece cercano ancora di interpretarli.

      • Marco Burroni scrive:

        Probabilmente ho male interpretato certi tuoi post in cui mi pareva tu parlassi in modo positivo del governo e forse ti ho attribuito pensieri non tuoi, e per questo ti chiedo scusa.
        E probabilmente abbiamo anche visioni molto diverse sul vero significato del concetto di “politically correctness”,spero che ci saranno ancora occasioni per parlarne in modo pacato e costruttivo.

        • manunta scrive:

          senti fenomeno anglofilo, cosi’ ,no voglio dire , se l idea era di
          tradurre correttezza politica ,avrebbe dovuto essere political correctness?
          politically correctness che roba e’ correttezza politicamente?
          Ecco un altro fenomeno c’ ha fatto buttar via quattrini a su pa’ pe’ mandallo a fa’ le classi alte.
          Roba da inglese di terza media eeh , io piu’ di quello nisba.
          L’ unica cosa che vi vien bene e naturale e’ il rendervi ridicoli a ogni
          pie’ sospinto.

          https://en.wikipedia.org/wiki/Political_correctness?wprov=sfla1

          Guarda scendo(salgo?) al tu livello ,wikipedia.
          sostantivo o aggettivo , son cose diverse anche in inglese.
          E tradizion sia rispettata one more time ,l intelligenzia sinistrorsa, cbiappa d asino dagli zollatori populisti, siete casi da studio(clinico).

    • VEDO (meno) NERO scrive:

      Io non capisco questo eterno equivoco politico su Lucio Battisti. Semmai era da accusare Mogol che scriveva i testi delle sue canzoni, lui faceva la musica. E che musica, basti pensare ad “Anima latina” dove questa prevale sui testi e si sente la sua bravura ed originalità. Poi quando alla fine si è liberato dal peso di Mogol ed ha fatto quei capolavori con i testi di Panella (Don Giovanni ecc.), che si sente la grande bravura innovativa di Battisti musicista. E’ una musica un po’ pesante, non commerciale, ma originale, d’avanguardia. Peccato che sia morto prima. Certo le canzoni Mogol-Battisti resteranno nella memoria nazional-popolare, ma si rientra nel classico stile melodico italiano anche se già con una musica -di Battisti e non di Mogol- all’avanguardia per quei tempi. E poi finiamola con l’accusa di destra delle sue canzoni, Mogol è sempre stato di sinistra e Battisti, con quel suo carattere scontroso, non si è mai dichiarato apertamente di nessuna parte politica. Viveva isolato da tutti, tranne pochi amici ed intimi.

    • manunta scrive:

      E zitti zitti e sempre taaanto boni
      tennero la toscana pe’ decenni
      forteto fu’uno de’ meglio doni
      e sindaci come piccini e cenni
      a pascolare mandrie di coglioni
      monte, dicean, che lui mai tentenni
      ne’ fatti l’ ando poi a ruzzoloni
      e a bocca ‘perta rimasero i cittoni

      ora i pdini sodi e boccaloni
      che mai ammetterebbero l errore
      sia giacomino oppur i sor burroni

      hanno de’ populisti gran terrore
      dicon che son cattivi e ntolleranti
      e a loro guardan pieni di timore

      meglio eran certo i noti sicofanti
      che aggrovigliavan con sapient azione
      e per il cul prendevan tutti quanti

      ma’ lo facevan con molta educazione
      e sempre lor mettendo bianchi guanti
      vorrebban esser ancora genti prone
      e fasselo stioccar dietro e davanti
      sembrera strano ,ma so’ ancora tanti

      i Pinchelloni del belar son pratici
      citti incurabili encefalopatici

    • Fede Lenzi scrive:

      Ecco, il non esserci stato, a questo omaggio improvvisato a Battisti, mi desola profondamente… ma in compenso quando se n’è andato Dalla con un amico abbiamo cantato e suonato le sue canzoni per ore e ore… dalla sera alla mattina

  4. Fede Lenzi scrive:

    Su Battisti (con l’impressione di ripetermi). Mi rendo conto che praticamente non mi accorsi di quando morì, mentre invece quando morì De André mi vennero i lucciconi. Vent’anni dopo mi rendo conto che ho molti più residui in testa di Battisti che di De André, che riascolto più volentieri Battisti di De André e sono più affezionato al primo che al secondo. Anche se probabilmente non sono paragonabili.

    • VEDO (meno) NERO scrive:

      Per i testi, De Andrè è un gradino sopra, per la musica Certamente Battisti. Anche se In alto c’è sempre il sommo Guccini.

      • Fede Lenzi scrive:

        Che spettacolo sono i gusti personali!!! Di Guccini ho un disegno di una locomotiva, che mi fece alla (fu) Enoteca Italiana in Fortezza, poi che dire? Che De André forse non diventava famoso senza le canzoni di Dylan, Cohen, Brassens, e che un podio con Guccini primo, e gli altri due terzi a pari merito… secondo me meriterebbe l’antidoping!

  5. manunta scrive:

    barricco??

    barricco’ ,lui dentro futili barricche
    per genti della comunita’ renziana
    delle stucchevoli e melense chicche
    servite alla taverna leopoldiana
    a genti raffinate e molto scicche
    di scuola letterario holdeniana

    chissa’ se col nuovo cambio di vento
    fiorenza rivedra’ si gran talento

    vento francese pel novo movimento
    che il noto commediografo toscano
    pare voler portare a compimento
    e deliziare il pubblico italiano
    prendendo dice, pare, ispiramento
    dal canovaccio di stile macroniano

    moliere dagli italiani fu’ ispirato
    sia reso a italia cio’ c abbiam prestato

    il contrappasso venga rispettato
    basta sinistra destra basta centro
    si salvi da salvin popolo e stato
    e all italiani lo si butti dentro
    billo a succhiello l attore consumato
    l’infilera’ lui nell ombroso antro

    come fa’sempre l verro con la troia
    che tanto ai pdin mai viene a noia

    teste e cervelli il novello boia
    fara’ cadere ,ormai ‘nutile orpello
    ed il giudizio poi per sempre moia

    l italico destino ormai sia quello
    popolo femmina vol chiavar francese
    si prenda il gallo come novo modello

    e sia vettor del morbo il rignanese
    della novella epidemia di lue
    che spandasi per tutto l’ bel paese

    come con carlo ottavo par che fue
    ecco arrivato novo contrappasso
    pel pdino ,sciocco e tristo bue

    rothschild e le nove creature sue
    preparansi a dar nova battaglia
    di burattini ora ne movon due
    franza prototipo sia per l itaglia

    la man che movenli non ci si sbaglia
    e’ quella che dal congresso che fu’ a vienna
    la mano ben serro’ sulla tenaglia
    ch’ europa strozza stando sulla senna

    novello babbo natale con la renna
    la nota casa di benefattori
    prepara la definitiva strenna

    che ai nostri bravi due giovin attori
    copione scritto dalla stessa penna
    regalera’ successo e grand’ onori

    Gallo di razza attalo francese
    maestro sara’ del gallo valdarnese

    manunta del vignali degno erede
    di cecco sulle orme move l’ piede
    e che come burchiello ora risiede
    in terra senese, in rima vi saluta
    un tal maestro vostro gia’ l ha avuta
    la sfida lanciata ed ora ripetuta
    sfida che par nel vuoto sia caduta
    Vieni maestro che ti strigo i nodi
    terzine ottave sonetti scegli i modi
    libri n hai scritti , e di fama godi
    e se ringambi , d improvvisazione
    sarai forse maestro , non campione.

    basta etilometri e contradaioli
    che paion esser l argomenti soli
    che tratti con versi spompi e malandanti
    di sfida un cassetto lancioti di guanti.

    Gnamo , sorti fori , senno’ mi tocca chiamatti pe’ nome.
    senno’ ……… ci fai una figuretta .

  6. VEDO (meno) NERO scrive:

    Ps 4: già che si parla di musica Battisti, De Andrè, ecc. vorrei sapere perché mi devo sorbire tutti i giorni in una pubblicità di un’acqua minerale quella lagna di “Heroes” di Bowie, cantante sopravvalutato.

    • Fede Lenzi scrive:

      Vedo (meno) nero, stasera ti meriti l’occhio nero e che te meno!!! Bowie sopravvalutato?!?!?!?!?!?!!?!?!?! Ma per piacere!!!!!!!

      • VEDO (meno) NERO scrive:

        Bowie ha fatto delle belle canzoni, certo, era un bravo interprete, basti ricordare lo splendido duetto di “Under pressure” con il mitico Mercury e poi con la Lennox, ma in alcune canzoni, come quella odiosa di “Heroes”, è insopportabile. Vuoi mettere i mitici U2,Springsteen, Dylan, Cage, Queen e molti altri. Poi come si dice? Di gustibus non est disputandum, ovvero tutti i gusti sono gusti. E Bowie non è certo dei peggiori.

  7. manunta scrive:

    arpastum e pancrazio par che sia
    l origine di quell c ancora fanno
    e che gia’ prima fu’ sferomachia

    la giocan nel sabbion tre volte l anno
    ogni cittade sceglie quel che dia
    l’idea di come al mondo cose stanno

    chi truffa inganna e poi prega maria
    chi a viso aperto da’ e riceve danno
    cbi vince e sbeffeggia l altri pe’ la via

    chi battensi di fronte e senz inganno
    e chi maneggiamento e far la spia
    ritiene l unico premiante affanno

    giglio e battista che non vol inganno
    ariento buio e lupa romana stia
    su’ quelli che dindi e paure* c’ hanno * paure di perdili , sicche
    ora basta paure……….
    l avete persi e un’ tornano

    ps. i dindini l avete dati
    in pasto a lupa romana ior.

  8. manunta scrive:

    Comunque Raffa ,l e’ un casino ,post notevole, ma……10 commenti
    dei quali sei o sette su battisti……….. voi mette’ i palione???
    tripla cifra fissa.
    e dietrologia a tutta anda.
    Graandeee l otto in piazzaaaaa .
    Vorrai mica mettilo a petto con platone?
    Pps. Lo scrivere e leggere a sienina son negletti,ben lo sapevan l artisti locali ,che al popolo gli tocco’ di ridussi a fagli le figurine co’ le didascalie(brevi) sull impiancito del duomo, ci vo’ tempo (sei secoli dice) e pazienza, senno’ fumetti, ecco , vedi bonelli l aveva inteso
    c ha educato tre generazioni co’ fumetti .
    Fai una cosa Raffa st’ altra domenica, articolessa sull ermeneutica bonelliana, mephisto, el morisco, yama, lola, diablero, chesso’ un parallelo tra hp lovercraft e bonelli.
    troppa roba dici?

    • A.B. scrive:

      Ne avrei scritti una decina di commenti sul bel domenicale, ma come vedi Manunta, ad infierire su “piddini” (termine che ormai definisce in forma generica chiunque guardi con un minimo di spirito critico i nostri attuali governanti), terroni (chiunque sia nato al di sotto del monte Amiata) e mogolliani (quelli che a sentire la sposa occidentale di battisti gli viene un’ernia inguinale), finisce che ve la suonate e ve la cantate tu e quello che vede cinquanta sfumature di nero. Ad meliora…

      • manunta scrive:

        Ab amore di mamma col broncino ,senti, ma questi spietati governanti
        son usciti dal sacchetto del sorteggio per mala fortuna?
        Hanno preso l potere di notte zitti zitti a tradimento?
        Hanno subornato la popolazione avendo a disposizione mass media,tv giornali
        e l intelligenzia a fargli da corifei?
        A me pare di no, sicche’ ti lancio una versione che magari ti garbicchia.
        Ora vedi, io gia te l’ ho scritto te ,caro messapico magno magno greco, poco normanno,e corretto alla turca ,dicevo te pare che ti senti parte di una elite’ intellettuale incompresa dal volgo populista, volgo preda dei panciaioli input di sicofanti epigoni di bedford forrest ,che son andati al potere grazie alla demagogia veicolata dai social.
        Sbaglio come descrizione?
        Tale presunta elite intellettuale(la tua) da cbi sarebbe rappresentata?
        dal ex tromba lario cacciari sottuttoio? che alla 7 chiosa l italiani che non accettano le trasmigrazioni elite’ finanziario provocate e guidate, come popolo di pezzi di merda?
        Dalla bonino soros premiata?
        Da vauro, che con le su’ vignette da briaco di ponce, manifesta di seguire
        in versione labronico guevariana , l’ escatologia cacciarica?
        Dimmi caro , son curioso, ormai te e quell altri abbonati allo sdegno verso
        la massa preda di fake socialmedia indotte ,state diventando un rebus antropologico, ,pietosa perifrasi che spero non urti la vostra ipersensibilita’ a senso unico.
        Dimmi ditemi, vorrei capire la vostra presunta superiorita’ intellettuale, (cosi presunta che basta uno zollatore a mostrar che siete solo echi di manipolazione pavloviana, espressa peraltro con, pallosa sicumera non suffragata da alcun tipo di onesta’ intellettuale)da quale analisi degli eventi degli ultimi decenni si sia potuta innalzare .
        Ps noi(io di certo ) del popolaccio comunque vi si vol bene ( umana compassione ,spingeci a cio’) ab stefanino burroni ,si fa’ tutti i tifo per voi, e si spera che non andiate in depressione.
        Che gia’ cosi sete pesini ,figuriamoci se peggioraste.
        Tante care cose.

  9. leonardo scrive:

    ciao raffale, perchè non cominciate a farvi sentire un po’ per come è tenuta sporca la città, i suoi parchi e la sua campagna, ovunque bottiglie di plastica, sigarette, e ogni genere di sporcizia, lasciata in terra per mesi e mesi, meglio se sotto un cespuglio o in un fosso, almeno lo spazzino passando, senza scendere non vede, o meglio può non vedere e liberarsene dal suo impegno.
    Adesso, come popolo, non abbiamo più scuse, se solo volessimo aprire gli occhi e non pensare solo a godere, la conoscenza e la possibilità di apprendere corrono veramente accanto a noi. Non è più così faticoso imparare, almeno per molte persone. Ma purtroppo siamo un popolo incivile ed egoista. Un’iniziativa nelle scuole per esempio, a partire dagli adulti, le famiglie,i professori, quindi insegnare ai bambini ?
    Gli adulti gettano abitualmente sigarette all’ingresso dell’asilo all’Acquacalda, credo un po’ ovunque, ma là purtroppo lo vede quotidianamente, e perfino chi lavora dentro l’asilo, finita la sua sigaretta, ha la buona abitudine di gettarla nel parco accanto, chiaramente fuori del territorio dell’asilo, per non sporcare.
    Invece di andare a pulire la spiaggia, ci penseranno i grossetani, perchè non puliamo il nostro territorio ?
    Fa meno moda ? può darsi……
    partire quindi dai piccoli, scuole e poi continuare con gli adulti ? non è mutabile buttare una sigaretta in terra, mi sembra adesso lo sia, perchè nessun vigile interviene ?

    • manunta scrive:

      Ora, a dotare piazze e strade di cestini atti a contenere il rusco ,ci dovrebbe pensare l amministrazione, poi a chi lo getta per terra ,multa, gli fai mettere le manine in tasca ,e sanzionando buschi e educhi.
      Altra cosa sono i boschi,i cacciatori potrebbero tranquillamente mettersi in tasca le cartucce sparate ,e non lo fanno MAI, soluzione?
      tante nuove ne compri tante sparate ne riporti all armaiolo.
      Mountain bikers che ciucciano dalle buste degli integratori e le sementan
      sui sentieri ,son delle fave .
      Ragazzotti di paese che vanno a chiappalle belle lungo i fiumi e lascian bottiglie e lattine a spaglio, fave incivili .
      E qui s arriva a chi organizza e coordina le guardie forestali, e le manda a far multe da centinaia di euro a chi parcheggia lungo la strada calcinari pian di tenda, per fare il bagno in merse,vorrei capire dove starebbe il danno per l ambiente,
      guardie che pero’ evitano’ di scendere sul fiume a controllare che non vengano lasciati rifiuti.
      Cicche , chi le getta in strada multa .io fumo il sigaro, niente filtro ovviamente, e finito di fumare cicca spenta in terra e cestino, se cestino non si trova nelle vicinanze,cicca sbriciolata e tombino. idem nel bosco, la cicca di sigaro la sbricioli e nulla rimane, non cosi le sigarette col filtro da rinfrociti.
      Ovvero il senso civico te lo dovrebbero insegnare in primis i genitori con l esempio, cosa che in italia mai fanno, quindi lo insegni sanzionando, e se vigili e forestali preferiscono evitare di farlo……..
      ps sui forestali, in 40 anni che giro per boschi , li ho incontrati tre volte in toscana, specialisti nel far multe se uno fa’ una tettoia per tener la legna all asciutto, e nelle multe per mancanza tesserino raccolta funghi, ma sempre aspettando ai parcheggi, gente che se s allontana di 100 metri dalla strada e dalla jeep ,nemmeno la ritrova.
      pps in trentino piemonte o val d aosta, in estate specialmente, vanno zaino in spalla, giran nelle riserve appoggiandosi ai rifugi e stando fuori anche per una settimana, qui da noi mai visto , sulle apuane una delle zone di maggior pregio naturalistico, ci son andato centinaia di volte, e non li ho mai incontrati.
      Banda di culi chiatti ,buzzoni da jeep e fermatine ai bar,gente incapace di riconoscer un olmo da un carpino.
      Tranne rare eccezioni.

  10. Stefano pardi scrive:

    Fai una cosa manunta…apriti u blog!
    Così puoi fare tutto quello che vuoi, è ti metti i gioco, contando quanti ti leggerebbero e commenterebbero!
    Io di sicuro si!
    Chissà gli altri che hai offeso, denigrato, sbeffeggiato, esautorato, contestato, mortificato, ecc…
    Facci sapere mi raccomando!

  11. manunta scrive:

    Pardi, che?

    Du’ pardi nome omen gonfie avrai
    e forse dato l plurale maiestatis
    personalita’ multipla tu c hai
    quindi uno legge e uno usa i lapis
    fortuna piccola citto/i? ,semmai
    un paga i conto e l altro cena gratis
    o n hai forse di piu’ d un solo par di
    piu’ siete dentro e piu vu’ state cardi

    offesi ,denigrati , esautorati?
    te l hanno detto ,o l hai immaginato?
    mortificati dop’esse sbeffeggiati?
    fammi sapere n quanti hanno belato
    i par di e l altri son cosi delicati?
    che t hann eletto come lor avvocato?
    oppure con l altre personalita’ tue
    di pardi siete forse in piu’ di due?

  12. Anonimo scrive:

    Mogol era talvolta provocatoriamente maschilista nei testi, basti sentire La canzone della terra (da far rabbrividire le femministe), 10 ragazze, Anna, la polemica esistenziale di Due Mondi e Questo inferno rosa, le allusioni anti matrimonio de Gli uomini celesti, l’ironia spicciola de Il leone e la gallina, Io ti venderei e Al cinema: tutto veniva visto in ottica maschilista. Unica eccezione: la monumentale Anche per te.

  13. Stefano pardi scrive:

    Ripeto, dato che dall’alto della tua sapienza/ intelligenza fai finta di non aver capito:
    Apri un tuo blog, un sito, uno spazio per poter discettare e pontificare , così hai la misura di chi ti legge( me!) E ti segue…
    Fai come dici agli altri, mettiti in gioco! E poi si fa la conta!

    • manunta scrive:

      E ritonfaa!! Pardi senti ,invece di spiegarmi come ragioni te,ovvero, credo d aver capito che agogni di aver un blog, bene, in caso fattelo.
      Hai idea di cosa sia il confronto e la libera espressione ?
      Chi gestisce un blog sceglie temi,e/o avvenimenti e li illustra brevemente
      Ma non lo fa’ per sfoggio, almeno non mi pare qui.
      Lo fa’,credo, per lasciar poi parola ,commenti e pensieri a chi il blog lo frequenta.
      Pare si chiami confronto.
      Ognuno ha le sue modalita’ nel confrontarsi, le mie son da strada ,e non le
      tramuto, anche se potrei farlo facilmente, da la’ vengo e la’ rimango.
      L educatino mi fa’ schifo, puzza d ipocrisia,di bon citto,di doppio fine,e spesso di coliticalmente col retto.
      Lo uso( a volte) solo con le donne e solo quando se lo son meritato,(con parole opere e comportamenti) te la topa un l hai , rassegnati.
      Oppure vai da pitanguy , e fatti fa’ un bel lavoro.

  14. Daria gentili scrive:

    Anche se non ne ha bisogno….Contro tutti questi “oppositori” all’ improvviso, io difendo Manunta, che è,diciamo così, spigoloso, ma, dai, simpatico!
    Forza ragazzi, un po’ di ironia…..

    • El Cinico scrive:

      Vai,o cucca:Cupido ha scoccato la freccia.

      Viaggio di nozze tra Tegoia e Molli,se c’è da “bevere”vengo anche io.

      Però poi o gioco o do noia.

  15. Stefano pardi scrive:

    Ho capito!
    Niente blog di manunta! Il timore di esser cascato da , quasi, tutti è chiaro! Meglio cercare un confronto(?) Dove ci scrivono tutti! Tattico!
    Per Daria gentili:
    L’ironia si da e si deve saper ricevere….

  16. Stefano pardi scrive:

    Comunque basta. Mi tiro fuori da sterili , puerili e inutili polemiche.
    Saluti

  17. Mario scrive:

    Danno noia i pensieri diversi eh?
    Lo, molto meglio un bel pensiero unico…!

  18. Anonimp scrive:

    Spero uno spazio in via salicotto di estrema destra!
    Un grazie a tutti coloro che con il loro voto nazio ale e locale hanno sdoganato i pensieri parole e comportamenti di cui ci dovremo vergognare!

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