Eretico di SienaCavalli, iene ed ex Sindaci... - Eretico di Siena

Cavalli, iene ed ex Sindaci…

Si sperava di archiviare il tutto, fatti i dovuti complimenti alla Tartuca di Capitan Cortecci: era una pia illusione, ahinoi; la morte del cavallo della Giraffa Raol, con tutti gli annessi e connessi (soprattutto a noi interessano quelli mediatico-politici, oltre che quelli giudiziari, nel caso in cui andassero avanti), ci obbliga a scrivere ancora del “Palio dei fantini caduti” (non per la Patria, certo).

Buona lettura – non proprio a tutti -, dunque!

I CAVALLI

In passato, quando da queste colonne e da quelle dei miei libri, si attaccava come forsennati le varie Giunte piddine (Cenni, Ceccuzzi, Valentini, Mussari: ah no, chiedo scusa, l’ultimo era solo il principale finanziatore del Partito a livello comunale, chiedo venia), l’unica cosa su cui le ho sempre difese è stata l’attenzione spasmodica per i cavalli. Svariati giornalisti foresti cercavano di farmi esporre su questo tema sensibile – mi ricordo un’intervista a Radio radicale, in tal senso, più che altre -, ed ho sempre detto ciò che mi tocca ripetere stasera: a Siena non si fa tanto per i cavalli; si fa TROPPO. La clinica del Ceppo – dalla quale ha parlato il Sindaco De Mossi stamattina – è, come ampiamente risaputo, all’avanguardia: la collettività non ha niente da temere, il Palio continuerà. Tendenzialmente, il nostro realismo ci rende spesso pessimisti: a questo giro, per niente.

GLI EX SINDACI

Beh, era chiaro che non sarebbero stati con la lingua in bocca: poteva forse essere altrimenti? Sono del tutto consustanziali all’evento: non esistono solo le Brambille extra-moenia (che peraltro, in città almeno, fanno sempre il gioco del Sindaco in carica, sia Ceccuzzi, Valentini o De Mossi); ci sono quelle intra-moenia, tipo i due ex Sindaci Piccini e Valentini che PRIMA si dicono contrari al Palio (posizione più che legittima, anzi condivisibile), però poi escono dall’aula senza votare, al momento che conta davvero; ADESSO, a cavallo morto, concordano sull’unione-sacra, sul fronte comune contro gli attacchi esterni, dicono che è il momento di compattare la comunità, ma solo per dire, mezzo secondo scarso dopo, quanto erano stati più bravi loro, a fare il Palio (mai morto nessun cavallo, di grazia, loro regnanti?).

LE IENE (BIFRONTI)

Un minuto e 51 secondi: questa la durata dell’intervento di Antonino Monteleone, colui che ha creato, per Mediaset, la narrazione dei festini a Sienina puttanina; i cavalli sono i protagonisti, sono venerati e financo benedetti in chiesa, come in nessuna parte d’Italia o, forse, del mondo, dice la iena a chi non abbia mai visto de visu una carriera: “W il Palio, W la città di Siena”, conclude Monteleone, dimenticando solo la mano sul cuore (sarà per la prossima volta, dai).

Ma come, Sienina non era città di orge, di festini rispetto ai quali non c’era auctoritas locale che avesse l’autocontrollo di astenersi, non era la città in cui i vertici istituzionali (compresi un noto esponente della Chiesa ed un notissimo giornalista, poi espunti dopo un primo, fugace, passaggio) erano come minimo dediti al meretricio sistematico? Dunque tutti i cittadini erano in mano a depravati: Siena novella Sodoma, insomma.

Ebbene adesso questa è invece la città immacolata, attaccata dall’esterno in modo ingiusto. Perché Monteleone non aggiunge – già che c’è – anche la solidarietà del sedicente escort (comunemente detto il “troio”), per dare più credibilità e spessore alla sua sincerissima captatio benevolentiae filo-senese? Pur di difendere una città attaccata mediaticamente, siamo davvero disponibili a tutto, anche alle più improbabili e strumentali alleanze?

Lasciamo stare il fatto che il sito delle Iene abbia pubblicato, nelle medesime ore dell’intervento di Monteleone, un video quantomeno discutibile (lo scriveremmo di un umano, lo scriviamo di un cavallo in agonia), e che quindi Monteleone cerchi di smarcarsi dalla linea editoriale della casa madre: sono fatti intra-Mediaset, cavolini loro. A noi piace(rebbe) semplicemente sperare che la città avesse dentro di sé gli anticorpi per reagire, nel caso aggrappandosi a figure esterne di diverso spessore culturale. Se quelli come Monteleone sono i paladini di Siena contro gli attacchi esterni, c’è un altro problema – ed anche piuttosto serio ed urgente – di cui occuparsi, in città…

Ps 1 Stamattina, nel programma di Danielito Magrini, Fiorino Iantorno ha attaccato lo scrivente sulla biblioteca (mai una presidenza tanto attenzionata: c’è rinnovato interesse per i libri e la Cultura, benissimo così); dopo tre secondi scarsi, il blog di Piccini Pierluigi ha poi postato il tutto: grazie ancora dell’attenzione. Sul buon Fiorino torneremo con la dovuta calma; per ora, solo una precisazione: lui dice che io mi sarei arrabbiato con Valentini per la sua volontà di trasparenza, tra l’altro imparata da me (sempre saputo, di essere un valido docente, se con me impara anche Valentini Bruno). Cosa però destituita da ogni fondamento, caro Fiorino. Tutt’altro, anzi: sono stato lieto assai per la gratuita pubblicità alla mia nomina, da parte di Valentini; con l’aggiunta di un puro gusto adrenalinico, in attesa che l’ex Sindaco tiri fuori il peso massimo che, a suo dire e Cv alla mano, avrebbe meritato l’ambitissimo scranno. Accidenti se siamo dispiaciuti o arrabbiati, insomma: siamo, as usual, in trepidante attesa delle future mosse valentiniane.

Ps 2 Carolina Orlandi vince il Premio Stresa di narrativa con il suo libro su David Rossi: siamo un po’ stanchini, data l’ora, e non scriviamo a caldo quel che ci verrebbe da scrivere; ne riparleremo, comunque. In ogni caso, quando una giovane scrittrice senese vince un premio, il Presidente della biblioteca cittadina deve rallegrarsi, no? Tocca fare anche questo, sic…

39 Commenti su Cavalli, iene ed ex Sindaci…

  1. Roberto scrive:

    E io che pensavo che si sarebbe continuato a parlare di I guerra mondiale

  2. Un fan dell'Eretico, ma non del De Mossi scrive:

    Come ampiamente previsto, gli attacchi forsennati degli animalisti sono un regalo al Sindaco: De Mossi inviti a cena, pagando lui, la Brambilla, perché se lo merita. Come era successo con il Ceccuzzi, e prima con il Cenni. Gli animalisti guadagnano consensi con la loro base, i Sindaci lo stesso: ci vorrebbe un cavallo morto all’anno…

  3. Fiorino Iantorno scrive:

    Caro Raffaele,
    Non contesto la tua nomina. Se ascolti bene – non sono bravo con le parole come te – non contesto la tua nomina. Per me sei persona valida e di cultura. Contesto la tua reazione alla interrogazione di Valentini. Per lo scrivente la Biblioteca e tutte le Istituzioni culturali sono importantissime e abbiamo bisogno di persone competenti e vivaci come te in questi luoghi che sono il principale motore della nostra città.La tua precisazione chiarisce la tua per me scomposta prima reazione. Credo che tu debba abituarti al nuovo ruolo di pezzo dell establishment anche se solo culturale. Sarai oggetto di critiche che sono il sale della democrazia. Preoccupa la tua velata minaccia sul fatto che su di me tornerai con calma…sei piuttosto permaloso o un pò nervoso? Ma sai bene che le tue offese anche razziste “vestito come curdo in vacanza per una gita premo” così mi definisti non mi fanno paura. Dunque acetta le critiche – costruttive – e stai sereno.
    Ps1 È vero che avevi chiesto un compenso per la tua carica – da sempre gratuita – che il sindaco De mossi, giustamente, non ti ha dato?

    Ps2 Sei a conoscenza del fatto che all interno del tuo Cda siedono persone che hanno simpatie per chi taluni libri magari li buttava nei roghi nelle ore più buie per la nostra Europa?

    • Eretico scrive:

      Carissimo Fiorino, mi dispiace che tu ti sia in passato offeso (ma il “vestito come un curdo” sei sicuro fosse mio?), ma da parte mia nei tuoi confronti più che sana ironia non c’è di certo stato niente; non a caso, per esempio, tu stesso mi invitasti a parlare ad un evento di Rifondazione comunista (Prato Sant’Agostino), cui partecipai con molto piacere, nonostante fossimo i soliti 4 gatti.

      Come già scritto, non sono assolutamente nervoso, anzi (sul “permaloso” non è neanche il caso di soffermarsi, visto quanto è stato detto/fatto nei miei confronti in questi anni): ti ripeto che aspetto con ansia che Valentini Bruno comunichi il nome del suo Presidente, a me alternativo.
      Quanto alla mia presidenza, contano i fatti: e mi pare – con un solo incontro – di avere dimostrato di essere molto, molto lontano dalle modalità usate dal Pci-Pds-Ds-Pd a livello culturale (lo dico per il Valentini, non per te). Non c’è stato bisogno neanche di arrivare alla presentazione del programma di novembre, che ci sarà credo sabato prossimo.
      Ti lascio con una domanda: ma tu ti ricordi di critiche ed accessi agli atti (benissimo vengano, peraltro) in occasione degli altri Presidenti di Comunale, negli anni scorsi? E visto che parli del mio operato di giornalista di inchiesta: ti ricordi che io abbia criticato la nomina (ceccuzziana) di Robertino Barzanti? No, perché io credo – e da sempre – al valore delle persone, a prescindere dall’appartenenza partitica (che nel mio caso, peraltro, è notoriamente inesistente). Il Ceccuzzi fece bene a nominare Robertino.
      Ti aspetto alla Comunale, dunque…
      Ps 1 La carica NON è assolutamente sempre stata gratuita, come scrivi sbagliando: lo è solo dalla seconda parte del mandato della professoressa Bernardina Sani. Io credo che, impegnando molto tempo ed anche energie, dovrebbe essere retribuita (cosa molto di Sinistra: il lavoro va pagato, o no?);
      Ps 2 Su questo punto, prova ad essere più chiaro: nomi e cognomi, e poi volentieri ne parliamo. Molto volentieri.

      L’eretico

      • Daria gentili scrive:

        Fiorino Intorno chi?
        Colui che faceva da stampella al PD ceccuziano ai tempi dei primi fulmini giudiziari che si abbattevano sui potenti della casta senesota?
        Ora fa il moralizzatore? Senti te da che pulpito viene la predica!!

  4. quello di gracciano scrive:

    Vedendo tutto questo can can per la morte di un cavallo in un palio dedicato alla fine della prima guerra mondiale (tragedia immane) viene spontaneo pensare che,per ridare il giusto valora alle cose,ci vorrebbe davvero un’altra guerra. Siamo alla follia…dispiace…certo ma…come disse il Maccherini dopo un fatto simile anni fa:”mi dispiace…ma unn’era mica il mi cognato”

  5. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    le esperienze intime vissute nell’incredulità diventano quasi sempre materia di riflessione.

    Una volta conservate tuttavia, quando vengono rivelate perdono la loro forza, se scadono a livello di leggenda.

    Oggi darò loro una ragion d’essere perchè sono una testimonianza diretta dell’amore che Siena prova per i cavalli.

    Io ho un’ esperienza che riguarda Brento.

    Un’ esperienza che mi ha fatto conoscere la signorilità di un Capitano : il Conte Fumi.

    Un’ esperienza che ha fissato nella mia mente la reazione sorpresa di un fantino che saprà lasciare il segno nella festa, più volte.

    E infine l’ospitalità di una contrada che ti accoglie anche se sei di passaggio – sconosciutissimo – come un simile (non un’identico), perchè le premonizioni sul cavallo qui, a Siena, diventano momenti di verità condivisa. Riconosciuti come tali.

    Lo sai bene , è il linguaggio dei segni eloquenti che nutre l’intuito anche quando coltivi il dubbio sistematico.

    Ebbene a quel cavallo, al mite ed intelligente Brento – ora a riposo dopo il ritiro anticipato per acciacchi -, volevo bene : era un compagnone, si faceva accarezzare ed era tenerissimo con i bambini.

    Ma in Campo correva preciso e senza incertezze , da scosso aveva le traiettorie dentro, fluide.

    Lo avevo visto girare senza fantino come una bella musica.

    E avevo esultato per una delle sue partenze (sempre tranquillo al canape) prima che una nerbata all’occhio lo portasse fuori di sé a S.Martino (Pes-sima esecuzione direbbero gli esperti, ma doveva vincere la potenza finanziaria di turno e quindi, a meno di tirare le briglia, quello era l’unico modo per togliere il disturbo senza dare nell’occhio umano).

    Dopo quel triste episodio in altra contrada era nuovamente arrivato in Pantaneto e si era sparsa la voce che lo avrebbero montato con un esordiente; con uno che aveva tutto da dimostrare.

    Lascia fare al cavallo gli avevano detto , non avere paura.

    Avevo fatto delle foto d’insieme con Bartoletti sorridente e Gingillo inquieto (anticipatorie).

    Poi è diventato Scompiglio il giorno della segnatura.

    E così arriva quel pomeriggio da infiltrato (007) negli assetti di potere del mondo fantino che, diciamocelo, non è esattamente il mondo delle Contrade.

    Per scompaginare le carte, appunto, serve la novità ( o meglio l’assenza di legami e intese precedenti). Serve l’avventura.

    Per anni avevo lavorato anche dietro le quinte del Palio, perfino alla gestione di alcuni accessori – i nerbi – e ovviamente alla preparazione del corteo storico.

    Si finiva con le Contrade soppresse, a cronometro.

    Armature da infilare necessariamente all’ultimo momento, per capirsi; che se uno ha il panico claustrofobico non lo puoi sostituire…una volta ci è capitato con un novizio.

    Compiti ausiliari, non di primo piano, che disseminati lungo il tempo dell’attesa mi davano la possibilità (mantenendo un basso profilo) di osservare la densità emotiva di alcuni silenzi.

    Di cogliere la differenza fra rappresentazione e vita (solo vita, solo vita).

    Senza mai correre i rischi del caso: la vera sconfitta.
    Non mi sono mai battezzato perchè non posso avere il sentimento della rivalità.

    Certo c’è chi dice : noi abbiamo 9 avversarie (ma dobbiamo essere onesti , non è la stessa cosa).

    In questo resto basico, senza rivalità è un Palio diverso.
    Come si fa a dimenticare i canti nel Chiasso largo di Torre e Oca ?
    Come fai a rimanere immune da tale reciproca potenza ?
    Trionferà , si purgherà (se non sei lì , non puoi sentire).

    Se devo fare una sintesi estrema, chiara e tonda, senza tema di smentite posso affermare : quello che succede a Siena ce l’ha solo Siena (questa è l’unica verità da dire).

    Potendo aggiungerei una postilla : la tua vittoria sarà doppiamente autentica perchè c’è un’ irriducibile avversaria.

    E dunque ecco il giorno di Brento, così semplicemente.
    Conservo le prove, è successo.
    Dopo quell’episodio ho scelto di defilarmi, di lasciare.

    Il fatto : quel giorno stavano vestendo “Scompiglio” nell’androne del Palazzo della Ciaia.

    Avevo visto bene l’ultimo Casato nella prova generale, millimetrico. Se lascia il cavallo fa da sé.

    Sentivo che Brento avrebbe vinto, sapevo che Brento avrebbe vinto.

    Mi ero vestito di camicia bianca e pantaloni arancione (uno sconosciuto).
    Stavo lavorando e quelle convinzioni me le ero tenute per me, fino a quel momento erano soltanto mie.

    Poi vedo la vestizione a terra del fantino e allora mi scatta l’immediata rottura del protocollo che mi ero imposto (mai fare preferenze).

    Porto una sedia alla contrada, il fantino deve salire sopra, faccio i miei auguri, quello è il mio preventivo monumento, le mie spalle di sostegno, ringrazio il Capitano (gran Signore) di aver deciso di vincere (nonostante i soldi), ringrazio per questa possibilità data a Brento che vincerà.

    Non conoscevo nessuno di quelli con cui ho parlato, nessuno.

    Nessuno saprebbe riconoscermi , ora (sparito completamente dalla vista).

    Ma il Capitano ha subito capito la portata del mio omaggio preventivo, la forza di quella premonizione.
    Ricorderò sempre, che una volta andato sotto al palco dei capitani (era la seconda volta in vita mia e l’ultima) durante il giubilo appena mi ha visto solo queste parole ci hanno legato : ” ti voglio alla cena della vittoria”.

    E così è stato.

    Da non senese che lavora qui da 25 anni.

    Ovviamente ricordo bene anche la prima volta che ho visto il Palio in Campo : era il 2 luglio 1988.
    Portai bene (s’era innamorati).

    Lei ha tenuto il capo fra le cosce per tre giri (vedeva con le urla ?) : poi mi son ritrovato nella fiumana, indistinto, fuso in quella lava emotiva.

    Sono sempre tornato ai confini, ritornato nei miei panni (per rispetto).
    Però so cosa significa poter essere senesi , avere quel frammento di esperienza con i cavalli.

    Vivere e condividere il racconto di quella avventura permanente.

    Se posso fare un’altra sintesi estrema : significa avere qualcuno che ti ricorderà quando sarai morto.

    Io certamente non li scorderò quei momenti.
    Certamente non scorderò la luce negli occhi di quelle persone.

    E nemmeno quel miracolo collettivo che si sposta di contrada in contrada : stare insieme, così semplicemente.

    C’è stato un momento nella storia dell’umanità, dopo il fuoco e prima dell’invenzione della ruota, in cui qualcuno ha montato un cavallo.
    Era a cavallo.
    Una storia senza cavalieri sarebbe inconcepibile…

    A Siena, ogni anno, si rinnova quell’ammirazione, quel tentativo di controllare la natura.

    Una tecnica ,un fare, che conserva tuttavia il rispetto e l’amore per l’imponderabile.
    La gioia di essere scelti dalla potenza della natura (mi perdonino quelli dell’altro rito…).

    Si può dimostrare il rispetto, praticandolo.
    Soprattutto con l’esempio evolutivo.
    Chi conosce la cura dei senesi per il cavallo sa che se tocchi quello hai il loro cuore in mano.

    Lo so che tutto questo sembra affidato al punto di vista di un bambino rapito, ma forse la magia è proprio questa : tornare bambini con la consapevolezza degli adulti.
    Cioè : superare i limiti per poterli riconoscere ogni volta che ci ritorni.

    • VEDO (meno) NERO scrive:

      Tutto bello e condivisibile. Solo una piccolo disaccordo sul cavallo Brento. Un cavallo potente, sfortunato per i suoi infortuni, ma con la caratteristica che non tutti lo potevano montare. Brento in Piazza era forte, troppo forte, ci voleva un fantino adatto per guidarlo e Scompiglio fu l’unico a farlo. Ricordo il Palio da noi perso nel 2004 quando Gingillo non riuscì a contenere la sua potenza e prese larga la curva di San Martino dando spazio al Bruco e alla Giraffa che poi vinse. Non mi piace per niente quell’accenno alla potenza finanziaria di turno nell’episodio del Pesse nella Lupa che andò a dritto nel 2005 perché lui ha sempre tirato a vincere (malignamente direi principalmente quando c’era di mezzo la Torre). Era una questione di prestigio e rivalità nei confronti di Cianchino. Solo la troppa potenza del cavallo lo indusse a sbagliare. E poi il Pesse aveva anche un conto in sospeso con l’Istrice, nel 2002 gli istriciaioli lo picchiarono mentre era a terra, quindi vincere nella Lupa sarebbe stata la sua vendetta.

      • Renato Lusini. scrive:

        Credo che ci sia qualche problemino con la vista.
        L’errore nel 2004 fu da parte del fantino,non della troppa potenza del cavallo.
        Non e’vero che Brento era un cavallo difficile da portare.Luglio 2005,solo un errore di inesperienza da parte di un giovanissino Tittia non porto’ a fine una corsa magistrale fino ad allora condotta dal fantino sardo-tedesco.Mise in seria difficolta’ il binomio Bruschelli-Berio.Cosi’per dire.
        Agosto 2005.Giuseppe Pes commise il fatale errore di colpire Brento nell’occhio destro con il nerbo nell’atto di cercare di alzarlo al primo San Martino.Il cavallo con un occhio coompletamente chiuso si difese.Ci sono le foto.

    • Leonardo scrive:

      GRAZIE ! bellissimo viaggio

  6. Fiorino Iantorno scrive:

    Caro Raffaele!
    Non mi ricordare Ceccuzzi il mio più grande errore politico che mi ha portato, come hai potuto notare, al mio ritiro. Gli errori si devono pagare. Certo guardando a questi campioni mi verrebbe voglia di ritornare. Per i compensi: in linea di 8principio hai ragione. Ma oggi siamo in crisi e tutto va fatto come servizio. Per la seconda se mi dai un appuntamento ne parliamo de visu. La tua “ironica” battuta è del 13 maggio 2011: avevi ragione ma fosti duro con me che avevo condotto una battaglia per non avere nel programma l’aeroporto di Ampugnano, il no alla candidatura di ex socialisti dal passato …che oggi sono di nuovo nell’establishment. Detto ciò buon lavoro!

  7. Fiorin Fiorino scrive:

    Che uno come Fiorino Iantorno abbia il coraggio e la faccia di aprire bocca sull’ESTABLISHMENT fa capire che siamo in un mondo..strano.
    Comunque lasciamolo perdere, e piuttosto io vorrei tornare su ciò che ha già scritto l’Eretico: ve lo chiedo per piacere, qualcuno mi sa dire se l’opposizione (liste civiche, o centrodestra, o chissà chi) disse qualcosa per esempio quando il Ceccuzzi nominò il Barzanti alla Comunale, e il Valentini lo confermò? Un incarico tecnico-culturale, non retribuito, non ha mai generato una sarabanda di questo genere. Il Pd ha perso un’altra occasione: poteva sottolineare che c’erano state tante polemiche in passato, ma che nessuno poteva mancare di riconoscere la bontà della nomina (una delle pochissime azzeccate dal Sindaco). Si augurava buon lavoro, e si faceva una gran bella figura. La bile, però, può più del calcolo politico, e si vedono i risultati. Continuate così, bravi.

    • A.B. scrive:

      Tutto vero, non fa una piega, peró io (e spero anche voi) mi aspetterei più trasparenza, meritocrazia e libertà di azione e di pensiero da chi, avendo giustamente criticato per decenni un potere autoreferenziale e poco rispettoso nei confronti dei cittadini al di fuori dalle clientele imperanti, si è trovato al potere oggi. Se l’eretico è un presidente migliore degli altri che avevano presentato domanda, cosa di cui sono convinto, perché non pubblicare curricula, criteri di selezione e motivazioni della scelta? La trasparenza avrebbe tolto alibi ai malpensanti. A me piacerebbe un sindaco “civico” che scelga finalmente gli assessori, i manager delle municipalizzate e gli amministratori non perché indicati dai partiti di riferimento, ma perché sono bravi e con carriere adeguate al ruolo, indipendentemente da idee politiche. Per ora vedo solo il solito spoil system di nominati, alcuni dei quali peraltro parecchio riciclati. Per questo l’eretico paradossalmente è diventato del tutto immeritatamente la pietra dello scandalo.
      ps sono assolutamente d’accordo sulla necessità di pagare incarichi che richiedono tempo e competenza, soprattutto se le vacche non sono così magre da impedire un palio straordinario.

      • Al-Mutanabbi scrive:

        A Lei piacerebbe un sindaco “civico”. Del PD.

        • A.B. scrive:

          Guardi Almuta, che io questo qui l’ho anche votato, accogliendo il vostro “caldo” suggerimento. Speravo di vedere qualcosa di meglio. Magari lei su accontenta che sia del Nicchio, che tifi Robur e che imbastisca qualche Palio straordinario a capocchia (a proposito, ho letto ieri la delibera, 68000 euro di straordinari, niente male!). Ma non perdo ancora la speranza e proprio per questo scrivo, polemizzo e suggerisco nel mio piccolissimo, che se mi metto ad aspettare a voi campa cavallo. Forse avrete pure la mente libera, ma da qualche mese la libertà si traduce in penne piuttosto stitiche, col freno a mano ben tirato. Fatevene una ragione, la differenza si legge, anche se vi piace pensare che non sia vero.

  8. Giacomo rossi scrive:

    Non vorrei insistere…
    Ma la dedica del palio in più non è per l’anniversario della ” fine” della guerra….ma per la guerra di per sé! E questo, celato da molti, troppi, anche da quelli bravi, è una vergogna che peserà nella coscienza( inesistente) della giunta E di chi si ostina a sostenere della fine!

    • Fra scrive:

      ….scusa ma non colgo l’ironia?! se non è sulla fine, che si festeggia la guerra del 14-18 intesa come evento? come si festeggerebbe l’evento della scoperta dell’America? allora si dovrebbero fare 5 palìì straordinari e avremmo dovuto cominciare nel 2014…

      • Giacomo rossi scrive:

        Gentile Fra,
        Prova a leggere il documento” originale” o la delibera di giunta!
        La parola fine non c’è mai!
        Nonostante ciò quasi tutti continuano a discettare…compreso il neo presidente

        • manunta scrive:

          Rossi
          Se anche fosse come sostieni, la giunta detta o impone gli argomenti di discussione sul blog o nella biblioteca?
          Sarebbe una giunta militare in tal caso.
          Rossi:
          la giunta militar par che ci sia
          solo per tua abbagliata fantasia.
          curati dunque ittero e isteria
          schoum per la prima tua patologia
          l altra dipende da tua escatologia
          scambi per vero del ver la parodia?

          se vuoi ti dico l opinione mia
          su cosa vedo come situazione
          chi ascolta i compar di birreria
          rispetta la senese tradizione
          quella mi par la vera eziologia
          vedevo io sul palco gran pavone
          in doppio petto ,direi anzi pettone
          far comica parodia del mascellone

          che se ne trae da cio’ come lezione?
          siena citta’ davver unica e strana
          non perde e non vol perdere occasione
          per confermarsi sempre lei la tana
          di chi Durante con bona cognizione
          descrisse esser la citta’ sovrana*
          pavon che fa’la ruota e mostra penna
          sara’ lui bombolon o solo….brenna?

          Pavon romano mandaste sulla senna
          ora n avete messo altro a palazzo?
          cambiando la bandiera sull antenna
          sperate che cosi cambi l andazzo?
          siena non movesi ,solo tentenna
          pescando la carta dal solito mazzo
          dai rossi falsi di cuori e denari
          cambiaste color senza cambiar scenari?

          * per umana pietas non uso la doverosa rima dantesca.

          Ooohh ci metto i punti interrogativi, sicche’ dubbiosamente m interrogo, non affermo,chiedo.

          • Fra scrive:

            Oltre quello che dice il sempre sagace manunta, Rossi, se nelle delibere non c è traccia della parola fine, comunquemente intenderei gioire per la fine del massacro. E così è bene che tutti l’intendano. Dai via….diciamo che si tratta di refusi….o fusi….ad ogni modo siam gente intelligente e lo si capisce da noi.
            Poi…caro manunta, mi garba come scrivi e per lo mio judicio ci dai anche! Infatti cambia la bandiera ma per il momento non il lazzo! Giardini più puliti, si. Erba più rasa, si. Ma null’altro di granché…. qui c è da fare l’Italia….ehm…Siena! Basta col circenses. Ora diamoci sotto col panem et anche salame che mai guasta. Baci

          • Giacomo rossi scrive:

            Leggere documenti ufficiali!
            Poi ognuno fa le sue interpretazioni.
            Ma carta canta , che Villan dorme( cit.)

  9. Al-Mutanabbi scrive:

    Penso sia il primo caso al mondo per cui per la carica (gratuita) di Presidente di una biblioteca si parli di “establishment”. Avanti così.

  10. pino mencaroni scrive:

    Concordo in pieno con Al-Mutannabi.

    Chi ha usato la parola “establishment” purtroppo fa parte di quella categoria di italiani che usano parole straniere senza saperne il loro significato e nemmeno l’uso che se fa in italiano.

    Establishment si riferisce a classe dirigente che detiene il potere politico ed economico, non mi sembra il caso dell’Eretico. Lascio da parte il potere culturale xchè attribuirlo a un presidente di biblioteca è roba da marziani.

    Establishment, se usata come anglicismo in italiano, si riferisce a classe dirigente che difende lo status quo. Non mi sembra il caso dell’Eretico, sia relativamente ai libri che ha scritto senza dubbio critici verso lo status quo e sia relativamente alla sua nomina fatta da una amministrazione politica diversa da quella che dominava, nel bene e nel male, quale establishment e che ora, una volta fuori dalla stanza dei bottoni, soffre probabilmente di crisi di astinenza.

    • Roberto scrive:

      Non so chi sia questo Fiorino, ma nel suo commento non mi pare associ il buon Eretico all’establishment, ma fa riferimento ad altri personaggi che lui ritiene riciclati ed appartenenti al vecchio establshment. Rileggete e ditemi se sbaglio.

      • Eretico scrive:

        Caro Roberto,
        ti rispondo subito io: non su chi sia Fiorino Iantorno, ma sul tono dell’intervento televisivo dello stesso, subito caricato sul blog di Piccini Pierluigi (sul blog, in effetti, il tono di Fiorino è già cambiato); nella trasmissione di Danielito Magrini, lo scrivente era associato, eccome se lo era, all’establishment: lo dico/scrivo per pura chiarezza.
        Io domattina presento il programma di novembre alla Comunale: lo faccio – come a scuola (lì almeno pagato) – perché ormai nella vita ho una sola missione, cioé quella della trasmissione della dantesca CANOSCENZA…

        L’eretico

        • Roberto scrive:

          Sono d’accordissimo sul fatto che l’incarico debba essere retribuito (sono stanco di questa retorica della gratuità del servizio pubblico). Poi mi sono perso l’intervento televisivo e ho solo letto il commento sul blog, dove pare tu sia tenuto fuori rispetto agli altri non nominati.

  11. pino mencaroni scrive:

    Mi scuso con Al-Mutanabbi per il refuso sul suo nome

  12. manunta scrive:

    Poi, a parte gli svariati patrocini in aula(di tribunale e non consiliare), qualcuno mi spiega cosa avrebbe il Raffa di politicamente in comune con zazzerina e la sua giunta?
    E parimenti, se dindi non ce ne sono , in cosa consisterebbe il presunto
    favore fattogli ?
    Nel tempo (aggratisse) da dedicare alla progettazione del programma di attivita’ ed alla gestione della biblioteca?
    Fiorino poro te ,sei degno epigono dell inutile cashmirino fausto
    e del suo inutile favellare.
    Lui di giorno arruffava il popolo e la sera andava a cena dal principe dado
    ruspoli in compagnia della nobilta’ nera romana, te?
    Fai una cosa, dammi retta, soluzione schoum ,vedrai che ti si sgonfia il fegato.

  13. manunta scrive:

    Pillola sulla I G.M. ,
    e visti i recenti fatti di claviere, sulla marcia ipocrisia colonialista francese.
    200.000 tiralleurs senegaillese impiegati nella guerra 14/18 30.000 caduti.
    Provenivano non solo dal senegal ma’ da’ tutta l africa francofona.
    I loro pronipoti ,tuttora svenati e depredati dalla tutela economica francese e dal franco c.f.a , migrano in europa ,dove la francia col cazzo li accoglie,
    anzi li scarica nei boschi al confine con l italia , per poi farci , per bocca del pupazzone macron ,la morale sull accoglienza.

  14. manunta scrive:

    pillola sul fenomeno floreale

    https://shamael.noblogs.org/?tag=iantorno

    2011 sette anni fa’, pare che il rifondarolo avesse allergia per birra e birrai.
    Si batte’ ( con successo ma’ anche no)per ostracizzare la bellandica acetellica lista “per siena” dalla tabula ceccuzziana.
    Lanciava il pollinoso pietro , strali contro il sistema mps ,per poi…….
    stampellare il ceccuzzi.
    Ps. fece tanto casino il nostro fiorino filo ceccuzzi e poi… leggete il link , 10/5/2011 serata con mussari ,amato,ceccuzzi, organizzata dalla bellandica lista “per siena”

    E il floreale esempio di dissociazione cognitiva, che fece?
    tacque?
    O lascio’ la tabula ceccuzziana?
    Daje pietro facce ride.
    Fiorino meglio di faustino cashmirino col principe ruspoli, a parole un tribuno della plebe, nei fatti e nelle frequetazioni, stendiamo velo pietoso…….

    Pps.sul mysterium bellandi….. un uomo valido per tutte le gradazioni lager stout ale , gialla bionda, rossa ,nera.
    Dalla corona alla chymai alla guinness.
    Dal bocculuto allo zazzeruto,
    un ubiquitario catalizzatore alchemico,
    che par presenza fissa in qualsivoglia reazione,a prescindere dagli elementi in trasmutazione.
    un mysterium coniunctionis( senensis)
    ovvero,synthesis of psychic opposite in (senesorum )alchemy.
    Robe.. di jung , vol.n14 the collected jung works,
    conviene leggerlo per(alchemicamente) capirci qualcosa in certe strane alchimie di potere(senesi)
    L alchimia l’ esoterismo e la cabala, si sa’ a siena appassionano.
    A ognun le sue passioni .
    Per Jung l alchimia, per freud …… che ve lo dico a fa’.

    • Fra scrive:

      Caro mio quando sulla via di Damasco si incontrano i grembiulini di sovente si cambia pelo. Magari non il vizio. Ma una bella camicia 4 stagioni fa sempre comodo. Sennò sarebbe difficile capire perché un corpo dotato di tot peso specifico resti a galla al mutar dei liquidi

  15. Paolo Panzieri scrive:

    A me è piaciuto molto il passaggio di consegne in biblioteca tra Roberto Barzanti e Raffaele Ascheri.
    Un’immagine che dovrebbe insegnare qualcosa a tutti gli inutili polemisti in servizio attivo, come ai riservisti a quanto pare già richiamati al fronte.
    Di tutta questa storia mi voglio ricordare solo questo.
    Le persone passano, le istituzioni restano.

  16. manunta scrive:

    Almanacco.
    Due anniversari uno di fila all altro.
    27/10 el alamein
    28/10 ….. marcia su roma
    spero che Raffa domani se ne ricordi(a sto punto gli tocca)

    Sienina tra l altro ospita il reparto omonimo del 5 btg. 186rgt.

    Robe tristi entrambi ,un dovuto ricordo del cranioleso predappiese
    responsabile di entrambi gli eventi. .
    Ricordare il valore dei folgorini nella battaglia ,suona retoricamente
    fuori luogo , non si celebra un massacro deciso da un demente opportunista smascellante.

    Casomai ,meglio ricordare come e perche’ .

    https://youtu.be/MvoFfGgUWkI

    Parlano i reduci .

    per il 28/10
    “Nascita di una dittatura ” 1972 di Zavoli su rai teche .Da rivedere
    Con testimmoni diretti ancora in vita all epoca della realizzazione
    bordiga,nenni,parri,lussu terracini ecc.

    Sei puntate , con la prima si parte dall interventismo.
    Ovvero, niente fascismo senza la 1 G.m.?
    Raffa domani ne parliamo?

  17. manunta scrive:

    Scusi ill.mo pres.

    Ho messo le mani avanti, non vorrei che la rubrica culturale domani
    dopo l esegesi di brento( dotta e piena di pathos)
    desse spazio a urbino rimini panezio o alle biografie del picino di bachicche o del gobbino saragiolo.
    Che tra l altro son conosciute in Siena come l pater ave gloria.
    Trattare anche argomenti di nicchia , ogni tanto, male non fa’.

  18. Anonimo scrive:

    Il livello di paliocentrismo di questa giunta è ormai a livelli preoccupanti: il sindaco sulla Rai nel programma “Italiasi” (mica cazzi..) a battibeccare con Licia Colò (mica cazzi 2..)

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