Eretico di SienaTris del 28: Minucci, Palio, Medjugorje (e 5 Ps) - Eretico di Siena

Tris del 28: Minucci, Palio, Medjugorje (e 5 Ps)

Nel pieno del cociore di questo fine giugno così distonico rispetto al pregresso maggio, eccoci a scrivere qualche bazzecola pre-paliesca; si parte con “Time out”, cioè con la sorte giudiziaria di Minucci Ferdinando (e di Mereu Rosanna). Dopodiché, tra drappellone di Massimo Stecchi e libro di Duccio Balestracci, come non scrivere qualcosa dell’ineunte Palio, di grazia? Per concludere con una mancata apparizione (a discettare di apparizioni!) su Retequattro dello scrivente.

Last but not least, svariati Ps di guarnizione: sono giornate dense di ricorrenze storiche (ergo ce ne dimenticheremo di sicuro qualcuna, sic).

PATTEGGIAMENTO NEGATO A FERDINANDO

Udienza piuttosto clamorosa, quella di ieri al Tribunale di Siena: il Giudice dottor Costantini ha infatti rifiutato il patteggiamento a 4 anni proposto dai legali di Minucci Ferdinando, ed accettato anche dal Pm Nastasi (colui che ha fatto emergere tutte le marachelle mensanine, con l’operazione “Time out”); se ne riparlerà dunque il prossimo 16 luglio, e potremmo anche vederne delle belle.

Accettata, invece, la proposta di patteggiamento di colei che, ai bei tempi, era la first lady del basket senesota e non solo di quello, Rosanna Mereu: per lei, 2 anni, più 79mila euroni da pagare oltre alle spese processuali. Pena accessoria: cercare di trovare qualcuno che dica che le sue creazioni di moda sono davvero, autenticamente, belle…

UN PALIO AL MASSIMO

Beh, il titolo è un pochino scontato (anzi, parecchio): però come si poteva resistere? Conoscendo Massimo Stecchi da qualche annetto, non sto nell’hic et nunc a dire né bene, né male del suo drappellone: tanto, sarebbe un giudizio ancora a caldo, e soprattutto interpretabile come falsato per la succitata amicizia.

Ne approfitto solo per riprendere uno spunto che è emerso anche durante la straripante presentazione, alla Comunale, dell’ultimo libro di Duccino Balestracci, al Palio per l’appunto dedicato (per Laterza): come detto da don Roberto Barzanti, perché non si ritorna un pochino all’antico, smettendo di riempire paccate di foliazione – quasi sempre inutile, peraltro – con le interviste, taccuino in mano, ai fantini?  Interviste che non aggiungono pressoché niente a ciò che interesserebbe sapere (come è ovvio che sia), ed invece fanno immagine, creano personaggi buoni a malapena per un reality (con un interesse che esiste solo per i fantini stessi, nonché per molti dirigenti che cercano appigli mediatici post-palieschi, per giustificare il loro operato perdente). Manca giusto l’intervista all’equino (previa previsita, si capisce): ma ci si sta arrivando, tranquilli…

E INTANTO, A MEDJUGORJE…

La redazione de “Il dritto e il rovescio” (trasmissione di Retequattro, nel prime time del giovedì, condotta da Paolo Del Debbio), per la sua ultima puntata ha pensato di dedicare vari servizi, con ospiti in studio a commentarli, sull’affaire Medjugorje, a distanza di ormai 38 anni dalle prime pseudo-apparizioni mariane. Una gentile giornalista della succitata redazione, lo scorso martedì, mi aveva contattato per invitarmi a dire la mia, in uno studio televisivo giustamente pluralista, in cui erano ben presenti tanto i favorevoli, quanto i contrari (non sempre in casa Mediaset funziona così: chi ha orecchie per intendere, intenda pure…).

Per motivi vari, non sono potuto andare a Cologno monzese, ma è indubbio che la questione delle pseudo-apparizioni in terra di Erzegovina sia sempre più ingarbugliata (come peraltro avevo previsto nel gennaio del 2007, allorquando per la Kaos edizioni uscì il mio “L’imbroglio di Medjugorje”); non sto, qui ed ora, a fare un riassunto della questione (di cui si continua ad ignorare il sostrato etnico e nazionalistico – gli ustascia, do you remember? -, nonché il contrasto fra francescani locali e clero secolare, cioè il combinato disposto che ha fatto nascere e poi proliferare il tutto), ma aggiungo solo ciò che ormai è evidente: a Roma sanno benissimo cosa ci sia dietro Medjugorje, eccome se lo sanno (non a caso, nessuno si sbilancia sul CONSTAT DE SUPERNATURALITATE, che appaierebbe sul serio Medjugorje a Lourdes e a Fatima, per dire), però ormai il baraccone – sia detto con il massimo rispetto umano per le storie, spesso più che drammatiche, di chi vi si reca in buonissima fede – è andato troppo in là, ed il chiamare pane il pane, vino il vino, porterebbe ad un rischio potenzialmente scismatico (di certo, fra Roma e il caravanserraglio medjugorjano). E poi, va sempre rammentata una cosa, detta da uno che del Vaticano qualcosina sapeva: la Chiesa non si manda avanti con le Ave Marie, eh…

Ps 1 Sono quarant’anni che è stata ammazzato – in modo vigliacco – l’avvocato Giorgio Ambrosoli, un “eroe borghese” (Corrado Stajano); i giovani, ovviamente, ne ignorano la figura tout court (noi maggiorenni magari cerchiamo di farlo conoscere, ma se questi non si levano la cuffietta?), però la cosa più grave è questa: c’è qualcuno in sala che si possa alzare, e dire che Giorgio Ambrosoli è morto, per lasciare un’Italia migliore di quella di quando è stato freddato davanti al portone di casa sua?

Ps 2 Banca Mps ha visto nei giorni scorsi Ilaria Dalla Riva salutare: la sua uscita di scena è stata interpretata in modi diversi (successo dei sindacati, ovvero barca abbandonata prima del naufragio?); in ogni caso – sperando di non essere bollati come misogini, e sapendo di scrivere cosa scontata – della uscita da casa Mps della Dalla Riva ci faremo una ragione. Sarà dura, ma ce la faremo.

Ps 3 Giusto cent’anni or sono, il 28 giugno del 1919, si concludevano le Conferenze di Pace dopo la Grande Guerra (che era iniziata di fatto con l’omicidio di Francesco Ferdinando il 28 giugno del 1914); segnalando a tal proposito un densissimo pezzo di Emilio Gentile (16 giugno) sul domenicale del Sole (intervento che ridimensiona le colpe dei vincitori sui vinti), va detto che di “pace cartaginese” si trattò, atta naturaliter a stimolare al massimo grado lo spirito di rivincita dei germanici. Certo, non fu SOLO colpa dell’intransigenza franco-inglese (più francese che inglese), ed il Wall street crash, combinato con la svolta “socialfascista” di Stalin, ebbero un ruolo enorme; ma ANCHE una forte responsabilità dell’intransigenza francese, questa non la si può tacere in alcun modo.

Ps 4 Sul Venerdì (scorso) di Repubblica, intervistato da Claudio Sabelli Fioretti, Massimo Cacciari mette in palio 100mila euro a chi dimostri che i suoi capelli NON sono di un nero naturale (però da chi lo dice senza prove, pretende di ottenere lui la medesima somma). Meditate, lettori, meditate…

Ps 5 Ancora cronaca giudiziaria, per finire, con un’aggiunta del 29 mattina (più che dovuta); ieri l’ex Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Monteriggioni – vicinissimo allora all’ex Sindaco Valentini -, Adriano Chiantini, e con lui l’architetto Manganelli, sono stati assolti per la questione della lottizzazione denominata TU11. Vedremo se la Procura della Repubblica farà ricorso, come la dialettica fra le parti prevede possa fare.

Guarnizione nostra: siamo contenti per gli acquirenti dei lotti (c’era chi pagava il mutuo, senza prendere possesso dell’abitazione, beffa suprema), mentre consiglieremmo moderazione e ponderazione al succitato ex Sindaco – sia di Monteriggioni, che di Siena – , che ci dicono, da ieri pomeriggio, scatenato su Fb. Non solo, per l’appunto, per il potenziale Appello, ma soprattutto perché l’edilizia nel Comune di Monteriggioni –  Valentini regnante – continua a non sembrarci un modello di perfezione, da additare ai giovani urbanisti: non c’è bisogno dei Tribunali, per capirlo.

24 Commenti su Tris del 28: Minucci, Palio, Medjugorje (e 5 Ps)

  1. L'abate scrive:

    Molto interessante la questione di Medjugorje, ma invito tutti e l’Eretico in primo luogo ad informarsi sulla questione Colle-Acampa: magari ci sono delle novità..
    Buon Palio a tutti, e ricordiamoci il meritorio aforisma della Chiesa: spesso si entra in Conclave da Papi, e se ne esce da Cardinali.

  2. L'abatino scrive:

    Dai Santi o quasi (don Acampa), scendiamo al terra terra (tufacea, anzi arenaria): ma della monta panterata offerta al neocondannato Bruschelli senior nessuno dice niente (sulla stampa il problema pare non esistere)? Va bene che siamo al I grado, ma questa è una condanna pesante, e legata in modo diretto al mondo equino (non ci sarà il maltrattamento, ma sempre di cavalli si parla). Tanti bei discorsi di tutti, tanta retorica, poi ogni volta che c’è mezza occasione di dare un segnale, la si butta al vento. Siena trionfa immorale, ancora una volta.

    • Gp scrive:

      Forse il suo silenzio vale ancora tanto… comunque se è bravo per me potrebbe montare anche un ‘assassino’, figurati un truffatore

    • Giacobbe scrive:

      La questione si dipana su due piani: uno giudiziale e uno di opportunità legati tra loro.
      Dal momento che dal comune non ci sono motivi regolamentari , e giudiziali, di inagibilita’, il soggetto è agibile a tutti gli effetti e dunque qualsiasi Contrada ha l’opportunità, se lo ritiene funzionale , si ingaggiarlo.
      Dato che era stato messo mano sul regolamento, si poteva intervenire per stringere le maglie sulla possibilità che un condannato possa partecipare protagonista alla festa.

  3. anonimo scrive:

    Buon giorno Professore
    Sono arrivato da Basilea cun la mia metà ed abbiamo preso posseso della camera presso il nostro oste. Per domani attendiamo gli altri del gruppo.
    A proposito di Medyugore mi dissero qualcosa i due pellegrini che fecero il percorso
    di Costantino imperatore la madre Sant Elena ed Eusebio il vecchio, lo zio di Eusebio da Cesarea. Il percorso da Nais al Santuario della Madonna del Pilar.
    La signora mi disse che si erano soffermati a Medyugore che si trova lungo il percorso e le era sembrato un luogo dove la preghiera incontra il cielo.
    E mi disse anche che Sant Elena convinse l’imperatore Costantino a stabilirsi a Costantinopoli. Lasciando Roma al successore di Pietro perché in eterno rappresenti l’unità dei Cristiani.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Questa cosa mi stuzzica …
      Costantino imperatore, uno che come dice Gibbon fino all’incoronazione bello, giovane, intelligente le ha azzeccate quasi tutte (nemmeno venisse da Rignano … ) per poi diventare il peggior imperatore possibile (dopo Nerone Commodo ed Ealagabalo si intende; nemmeno avesse scalato il PD … ), avrebbe fondato Costantinopoli su indicazione nientopopodimenoché della Madonna di Medjugorje in persona?
      Per prima cosa non è certo se Matt …. ehm Costantino si sia mai effettivamente convertito al cristianesimo.
      Se lo avesse mai fatto, inoltre, sembrerebbe che lo potrebbe aver fatto – eventualmente – soltanto in punto di morte.
      Ma soprattutto se la storia fosse minimamente vera ci sarebbe di certo una chiesa, un monastero, un cippo, una traccia di questo “portento”, almeno come l’abbazia di Abbadia S.S. a ricordo della conversione del pur molto meno titolato (tipo Fratoianni di Potere al Popolo) Re Ratchis dei Longobardi.
      Insomma, va bene tutto, a noi le leggende piacciono parecchio perché raccontano il mondo a chi non avrebbe occhi per poterlo vedere, ma a tutto c’è un limite.
      Dopo la donazione di Costantino, falso storico per antonomasia a fondamento del Patimonium Sancti Petri – i.e. il potere temporale della chiesa -, ecco la Madonna di Medjugorje stessa che istiga Costantino medesimo ad abbandonare Roma e fondare Costantinopoli.
      M allora è un vizio! Verrebbe da dire …
      In sintesi, il grande Totò a quella gentile signora avrebbe detto soltanto: “ma mi faccia il piacere!”
      Ciò detto, torno in anticipato letargo.

      • anonimo scrive:

        Caro Paolo Panzieri
        Insieme ad amici Europei, di buon livello culturale, passiamo periodi di riposo nella Toscana centrale. Ed a spese nostre ci siamo divertiti a riscoprire le antche vie Europee. La più antica e quella che da Varna (mar Nero), Naisso, Serayevo, Mostar, Sebenico, Ancona, Arezzo, Volterra, Vada volterrana, Tolone, Saragozza, Coimbra (oceano Atlantico).
        Gli etruschi costruirono dei luoghi di commercio chiamati Campiglia, Campidoglio (tradotto in latino, Campi dolia, in italiano campi degli orci). Prendevano un aratro, facevano un solco sacro, e dentro si entrava solo per commerciare o pregare. Se si passava armati la pena era capitale. ( ne sa qualche cosa Remo).
        I due pellegrini ripercorrevano il viaggio fatto da Costantino piccolo, la Madre Elena ed Eusebio il Vecchio e a detta della signora fu Elena che giuanta al Pilar gli apparve la Madonna e si convertì al cristianesimo. Inoltre fu lei a convicere Costantino, riunito l impero a eleggere Costantinopoli, capitale politica. E lasciare la tomba di Pietro Vescovo di Roma. A simbolo dell’unità dei cristiani. Lasciando agli altri vescovi l’amministrazione delle anime.
        Caro Paolo sono persone che hanno una fede e comme disse mia moglie ” sono meglio di noi. Ho visto la faccia della signora davanti alla chiesetta di Campiglia mentre pregava. Era di una bellezza incomparabile dovuta alla serenita…”

        • Paolo Panzieri scrive:

          Caro anonimo elvetico,
          apprezzo sempre i tuoi interventi su questi percorsi antichi: noi moderni siamo portati a pensare di aver inventato il commercio e la globalizzazione, invece gli antichi romani erano molto avanti anche su questo … dalla Britannia all’India e oltre.
          Mi incanto anch’io osservando la serenità di chi prega sinceramente il Signore, ed un pochino lo invidio pure.
          Ma di Costantino santo però proprio non ne parliamo.
          Cristiano per finta e per convenienza, assassino di Crispo il maggiore ed il migliore dei suoi figli, crudele tiranno e di fatto liquidatore dell’occidente in favore dell’oriente.
          Lasciamo la sua agiografia a ciò che resta della Chiesa, che insieme al falso storico della donazione di Costantino appunto, nonostante le sue molte nefandezze, gli ha procurato buona stampa a futura memoria.
          Noi siamo piuttosto con Giuliano, unico dei suoi discendenti, dopo la morte di Crispo, a meritare davvero la porpora imperiale.
          Pagano? Pazienza.

      • Anonimo scrive:

        E aggiunse anche la cristianità e come una melograno. Il vescovo di Roma rappresenta l’involucro e gli altri vescovi sono i chicchi. E tutte le chiese han o pari dignità, Specie quelle apostoliche. L’ortodossi, i Caldei, i Copti, Gli Assisi, gli Armeni. Nei loro riti rispettano le loro comunità . Ed il vescovo di Roma deve accettare le comunità. I Cristiani devono accettare l’involucro il vescovo di Roma.

  4. Gp scrive:

    Sono un po’ preoccupato dalla fuga di cervelli dalla direzione mps. Sarà dura andare avanti adesso.

  5. L'abatino scrive:

    Caro Giacobbe, infatti io non ho scritto che il Bruschelli non potesse correre il Palio, ho solo scritto che le Contrade hanno perso un’ottima occasione, forse irripetibile, per fare una bella figura. Questa tematica del condannato-ingaggiato, a leggere la stampa senese, riguarda solo gli animalisti (non so quale fazioncina), che hanno protestato. Questo dovrebbe fare riflettere sul fatto che il tanto decantato Palio non sa riformarsi dall’interno, se non a belle parole. Se ne prenda atto.

  6. manunta scrive:

    Siccome nel 2003 c erano altri soggetti(?) a dirigere la biblio
    comunale ,chiedo, ma al Balestracci gli fu’ organizzata la presentazione
    dell ottimo suo libro su’ Giovanni Acuto e i condottieri nell italia del
    XIV sec. edito da laterza?
    I libri non son come le verdure che si guastan dopo tre giorni.
    Sicche’ in caso anche dopo 16 anni magari sarebbe da farci una serata.
    Invece delle solite buzzate vanamente stucchevoli sulle palierie.
    No voglio dire non mescolate la cultura con la catarsi mistica paliota.
    Ogni popolo ha il suo misticismo catartico, a chi compaion madonne a chi compare bachicche e il gobbo saragiolo in groppa ai piu’ santi tra i cavalli ,panezio, rimini et alia , alla base di tali mistiche visioni ,credo risieda l uso smodato del fiasco nelle stalle contradaiole,ove la tendenza bestiovaccino senesota trova la sua sintesi
    nel servilismo gerarchizzato e nell ubbidienza a risibili ducetti di contrada,maestri del maneggio sottobanco ,e proprio per questo stimati dalle loro mandrie bestiovaccine , one more time, piu’ sono scaltri maneggioni e truffatori ,e piu’ vi garbano, ducetti e fantini, l ultimo
    caso quello del gattopardo , panterota , gran maneggione ,fondatore di una scuola piu’ che di monta direi di specializzazione negli inghippi.

    Croazia, l albero francescano in quel paese ha prodotto strani
    frutti che poco si conciliano con lo spirito del fondatore,
    miroslav majstorovic frate francescano e coordinatore dell eliminazione di 40 000 serbi ortodossi e le deliranti politiche di conversione forzata delle popolazioni ortodosse nel periodo ustascia/ante pavelic.
    Non ci si meravigli, ora lo stesso brand di francesco(I) viene sventolato da uno scaltro
    guitto tanghero(accento a piacere), allievo dello zoppo di azpeitia(ottimo allievo), nella tana di volpi romana.

    Le apparizioni mistiche mariane croate a mio giudizio traggon fondamento dall ottimo vino bianco croato usato smodatamente, il caldo delle bianche sassaie calcaree croate che riverberano il sole ,contribuisce a spiegare
    il quadro ,eccedere col bianco e poi stare li a capo scoperto sotto il sole puo’ produrre ben altro che mariane visioni.

    I santi mistici fiorentini tipo S Giovanni Gualberto nella loro saggezza
    sceglievano valliombrose tra abeti e faggi, e bevevan acque di sorgente per esercitar lo spirito al misticismo.
    I Croati han fatto confusione,ma voi di piu’ ,mi si dice di ocaioli che rifuggendo le fontebrandiche acque in preda a delirio mistico post fiasco
    dialogano con la nota testina rinseccolita della cate , e pare,dicon,narran
    che tal liofilizzata reliquia, gli risponda ,pronunciando sibillini vaticini sulle fortune ocaiole nei tre giri di conchiglia.
    mistica misticanza senesota
    di gente sempre al fiasco assai devota

    Chi va’ da jago fino a campostella
    con sul bastone la conchiglia
    e chi sbornia e visione chiappa bella
    dopo che li n contrada i fiasco piglia
    e se lo sgonfia tutto a garganella
    vision si sa’ sempre del fiasco e’ figlia
    A siena i misticismo vien vissuto
    dopo d aver dal fiasco assai bevuto

    ottava e terzine attaccate a seguire

    mistici e sante siena tante ha avuto
    e la cittade a un s’ e’ affezionata
    una che le beveva coll imbuto

    beveva lei la grande puttanata
    che la vecchia puttana meretrice
    potesse esser bene ravversata

    la chiesa molto cate benedice
    poiche’ speranza vana dette al gregge
    qualcuno doddo ancor questo lo dice

    qualcun che doddo annusa le scuregge
    e crede vengan olezzi profumati
    dai culi rotti di chi chiesa regge

    i vani al vano sono affezionati
    e sognan consolanti novellette
    ed odiano dal vano esser destati

    chi sogna il giudizio lui dismette

    Beppe riparti

  7. Marianna scrive:

    Il silenzio complice di tutta la città sulla gravissima vicenda Bruschelli fa il paio con un’altro silenzio, altrettanto complice, sulla sentenza di assoluzione per la lottizzazione di Monteriggioni: cinque anni di accanimento giudiziario, senza alcun fondamento legale, nei confronti di funzionari pubblici e decine di famiglie,con enormi danni economici personali, sociali e denaro pubblico vergognosamente sperperato alla ricerca di violazioni di legge che non ci sono mai state.

  8. Beppe scrive:

    Pollice verso

    Pollice verso verso Trecciolino,
    lo vorrebbe levato da la lista
    di chi corre stasera quel fantino,
    così sostiene questo moralista.

    Che abbia ragione il nostro Abatino?
    O la prima sentenza un va rivista?
    Ma è stato condannato e no pochino,
    e l’Abatino è un colpevolista.

    Dice che il Palio andrebbe riformato
    e che nel dubbio un dovrebbe montà
    uno che in prima istanza è condannato.

    E se in appello dovesse cambià
    e dall’accusa veni’ sollevato?
    Ma questo ha furia e non vòle aspettà.

  9. VEDO (meno) NERO scrive:

    Riguardo Medjugorje. Con tutti questi miracoli, sempre in posti poveri, sempre con gente umile e poco istruita mi sembra un grande baraccone. Dall’epoca del Papone “Turista di Dio”, Giovanni Paolo II, è stato un proliferare di santi, beati e simili. Ed allora vai con santini, rosai con l’immagine del santo di turno, case per il pellegrino, acqua benedetta e via dicendo. E niente gratis, si paga per avere questi ricordi, niente offerta libera. Poi ci chiediamo perché ci sono meno vocazioni e meno credenti, con una chiesa così simoniaca cosa ci dovevamo aspettare. Ricordo quando lavoravo al Monte che quando si alzava l’allora tasso di sconto, i primi a telefonare per l’aumento del tasso del coto corrente erano sempre i vari Istituti Religiosi. Come ci stavano attenti e poi si parla di carità, astinenza, povertà, solidarietà. Armiamoci e partite. Ovviamete tutto questo traffico in gran parte Imu, Tasi esente.

  10. VEDO (meno) NERO scrive:

    Minucci fuori dal carcere ma ai servizi sociali al Campansi o a pulire le strade. Io ho già un chilo di cartaccia da seminare nelle sue vicinanze.

  11. Beppe scrive:

    Beppe accoglie l’invito di Manunta e riparte con

    Un saluto a Manunta

    Tirate senza fine contro Siena,
    segno sicuro d’una logorrea
    che verso noi Senesi è un fiume in piena.
    Il buon Manunta certo ci ha un’idea

    che lo tormenta e un poco mi fa pena
    questa sua insofferenza manichea.
    Quest’inesausta antisenese lena
    mi pare una patetica canea,

    ma per piacere si dia una calmata.
    Anch’io mi ci diverto a dialogà,
    pur se ho una cultura limitata

    e a petto suo mi sento subalterno,
    ma questi versi li voglio adoprà
    per inviargli un saluto fraterno.

    P.S. Lo gradirà? Non mi sarà risposto
    che io vada a pigliammelo in quel posto ?

    • manunta scrive:

      eccolo beppe coi palio ai primo posto
      ci mancherebbe che un lo difendesse
      fumo e bruschette son meglio dell arrosto

      sienina se giudizio lei mettese
      sarebbe invero strana apparizione
      sul tufo le questioni son le stesse

      a luglio e agosto sott l solleone
      appare assai evidente la natura
      del affiascato citto senesone

      gente di mente sempre torba e scura
      solo di palio e fiasco lei si cura

  12. sir_rudi scrive:

    Caro Eretico
    Finalmente torni ad occuparti di Medjugorje. Sappi che a mio parere il più bel libro che hai scritto è l imbroglio di M. Documentatissimo, unico, rigoroso, ironico e coraggioso. mi hai aperto gli occhi su quel fenomeno, sui retroscena dei veggenti, sul numero di apparizioni, sul mentore poi radiato dall ordine x i rapporti con una suora. Perché non un sequel sulle titubanze di Papa Francesco che sostiene che la Madonna non è un postino ma autorizza i,pellegrinaggi?. Sei l unico in Italia che può,farlo.
    Pensaci.

  13. Orlando scrive:

    Il Sindaco De Mossi ha detto davanti alle telecamere che non c’erano motivi o regolamenti tali da vietare al Bruschelli la possibilità correre il Palio.
    Ve ne fate una ragione adesso?

  14. Marianna scrive:

    Esistono situazioni nelle quali la limpidezza dei comportamenti e l’opportunità delle scelte non dipendono da regole o divieti espliciti ma da una forma di adesione generale ad alcuni principi basilari di convivenza civile. Ha prevalso dunque il ragionamento “in fondo il reato di scambio di cavalli non riguarda il Palio e dunque a noi che ce ne importa?”
    Per quanto riguarda il processo per la lottizzazione di Monteriggioni,in città silenzio di tomba.

  15. Silvina scrive:

    Con le interviste ai fantini pensavamo di aver toccato il fondo… poi sono arrivate le interviste alle mogli dei fantini!

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