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La domenica del villaggio: elezioni (del 1919), Fioramonti,un suicidio…

Eccoci al consueto appuntamento cultural-domenicale del blog (questa settimana, unico pezzo: oberato dal resto, cari lettori, anzi oberatissimo); si parte con una riflessione sul suicidio in Piazza del Campo di venerdì mattina, parlando soprattutto del video girato subito dopo; poi, un anniversario poco ricordato: giusto 100 anni or sono, si tennero le clamorose elezioni del 1919, in cui due Partiti outsiders (socialisti e popolari) superarono il notabilato liberale; per “L’angolo del prof”, a margine dell’inaugurazione dell’Anno accademico svoltasi ieri mattina, per ora ci occupiamo solo del Ministro Fioramonti, croce e delizia per le nostre orecchie.

Per finire, tre Ps di varia umanità, as usual.

UNA TRAGEDIA, NELLA TRAGEDIA

A margine del suicidio (sì, perché tale è, nonostante i soliti visionari del web) della giovane donna che si è gettata dalla Torre, non si può non accennare ad una riflessione, preceduta dal fatto che la città, in poche settimane, è salita agli onori della cronaca nazionale per tre fatti legati all’uso del tutto distorto del web (vedasi anche Pino Di Blasio sulla odierna Nazione): il caso della chat “The Shoah party”, a settembre; poi i contatti – via social – fra i nostalgici fascisti che avrebbero voluto fare deflagrare la colligiana moschea, adesso l’idiota assoluto che si è messo a filmare il corpo della donna senza vita.

Si può filmare un morto, al di là delle eventuali ipotesi di reato (vilipendio di cadavere, oppure omissione di soccorso)? Certo che no, certo che no; ma se ciò rasenta l’abominio, perché non ci diamo una regolata e smettiamo (o riduciamo, fino a dosi omeopatiche) anche le riprese di momenti molto più gradevoli della nostra quotidianità? Ci rendiamo conto che – tanto per stare in ambito culturale – nei grandi musei ormai bisogna zigzagare fra turisti che, davanti a cotanti capolavori, non fanno altro che fotografare, quando ovviamente ogni opera la si può trovare fotografata (e meglio) on line? Fotografano, ma non guardano.

Una delle tante cose sacrosante portate avanti dall’Illuminismo – l’abbiamo già scritto -, è stato il concetto di privacy, uno dei diritti civili fondamentali: l’idiozia di moltissimi (il “senese” dell’altra mattina è solo la punta assoluta dell’iceberg), è riuscita a farci tornare indietro. E proprio mentre pensiamo di essere andati avanti, poveri beoti che siamo…

16 NOVEMBRE 1919: LA RIVOLUZIONE ITALIANA

16 novembre 1919: ecco il giorno in cui – all’interno delle cabine elettorali – si compì la “rivoluzione italiana”: pacifica (almeno quel giorno) e democratica; dopodiché, l’ottusità dei vincitori (i dirigenti del Partito socialista in primo luogo, da Bombacci in giù) riuscì a dilapidare, con la sua continua e velleitaria politica massimalista del “Fare come in Russia!” senza saperlo e volere fare, un autentico patrimonio di consensi popolari, e a fare in modo che il Fascismo (che a quelle elezioni riuscì a presentarsi solo a Milano, cogliendo un clamoroso insuccesso elettorale, non raccattando più che una manciata di voti) andasse al potere.

La riforma elettorale in senso proporzionale era stata presentata alla Camera il 6 marzo 1919, da Filippo Turati (già emarginato dallo stolido massimalismo del suo stesso Partito), fu poi sostenuta da Francesco Saverio Nitti (figura da recuperare: l’abbiamo scritto a luglio, qualcuno ricorderà), per poi essere infine approvata il 31 luglio; Emilio Gentile (sul domenicale del Sole 24 0re del 17 novembre, pagina 26) ci ricorda, a fronte di chi esalta il valore del proporzionale in questa tornata elettorale del 1919, che “se si fosse votato con il vecchio sistema maggioritario uninominale, i liberali avrebbero subito una sconfitta maggiore”.

In ogni caso, il Psi ottenne 156 seggi (triplicandone il numero rispetto al 1913), seguito dal Partito popolare – appena fondato! -, il quale ne ottenne 100 (liberali e democratici insieme 176, dimezzando i propri consensi); la percentuale dei votanti, nonostante una campagna elettorale molto intensa e vivace (diciamo così), non fu così alta come si potrebbe pensare: 56,6%.

“Nessuno diserti…il dovere di oggi, per tutti i cittadini di tutti i partiti di tutte le idee è uno solo ed è semplice: andare alle urne! Chi si astiene è uno scemo, non un cittadino”, scrisse sul suo “Popolo d’Italia” un certo Benito Mussolini; in parte – come sopra detto – i cittadini italiani gli dettero ragione, andando a votare: ma il suo movimento – fondato a Milano il 23 marzo di quello stesso anno -, non andò oltre i 5mila consensi.

L’Italia un secolo or sono era in mano alla Sinistra, dunque, a rigor di urne: si è visto, in seguito, come sia andata…

L’ANGOLO DEL PROF: FIORAMONTI, CROCE E DELIZIA

Ieri eravamo presenti all’inaugurazione dell’Anno accademico della senese universitas (di altri aspetti dell’evento, scriveremo in futuro); uno dei momenti più stimolanti, è stato senz’altro quello dell’intervento del Ministro della Pubblica istruzione, Università e ricerca, il professor Lorenzo Fioramonti. Come già scritto, croce e delizia; per intanto, un Ministro a trazione prettamente universitaria, più che scolastica (certo, gli ultimi che l’hanno preceduto non erano addentro né alla scuola, né all’università, ergo qui c’è un oggettivo miglioramento, chapeau), il quale si presenta in modo molto sicuro di sé ed alquanto preso del suo ruolo, con punte di egocentrismo non indifferenti.

Se ne condividiamo in tutto e per tutto l’afflato ambientalista e la necessità dell’apprezzamento della Scienza (ieri, non solo da parte sua, ci sono state autentiche pulsioni neopositiviste: ma ben vengano, per Zeus), non ci garba punto questo suo apprezzamento aprioristico per tutto ciò che si mette in movimento a livello giovanile. Il Ministro Fioramonti ricorda, con orgoglio, le sue tre occupazioni studentesche, e molti ricorderanno l’enfasi con cui arrivò a dire di giustificare, a scuola, i ragazzi di Fridays for future.

Croce e delizia, insomma, in attesa di vedere se i 3 miliardi per istruzione e ricerca arriveranno o meno, nella Legge di bilancio (altrimenti, dimissioni, no?); ad ogni buon conto, ci piacerebbe soprattutto commentare una sentenza del Consiglio di Stato – ne scrive Stefano Zecchi sul Giornale di ieri, con l’icastico titolo “In nome del popolo ignorante” -, secondo la quale in buona sostanza in prima media NON si può più bocciare. Forse è meno difficile salvarsi dalla catastrofe ambientale, che da quella dell’istruzione: della prima, infatti, si parla e si dibatte; la seconda, invece, tutto sommato va bene a quasi tutti.

 

Ps 1 Settimana dedicata alla Russia (ed all’Unione sovietica), questa settimana in Comunale, per il gran finale novembrino (e si prepara un dicembre scoppiettante, vedrete): si parte, martedì (ore 17,30, Sala storica), con il professor Luciano Mecacci che presenta – insieme allo scrivente – il suo interessantissimo “Besprizornye Bambini randagi nella Russia sovietica (1917-1935)”, pubblicato da Adelphi; venerdì 29, infine, Raffaella Renise presenta – parlandone con il Presidente – “I Romanov. Storia di una dinastia tra luci e ombre” (Marsilio, 2018). Due appuntamenti da non mancare, per chi voglia saperne di più sulla Russia: di ieri, certo; ma – statene ben tranquilli – anche di oggi: lo scrivente, in entrambi i casi, su Gorbaciov, Eltsin e Putin qualche cosa la dirà.

Ps 2 Da autentico scorsesiano di lunga, ormai anzi lunghissima, data, lo devo dire: “The irishman”, l’ultima sua opera – pur con un cast superiore (Al Pacino, De Niro, un Joe Pesci all’inizio quasi non riconoscibile, Harvey Keitel), è troppo – inutilmente, a tratti financo insopportabilmente -, lunga e dilatata. Su tre ore e mezza di film, due e qualcosa sarebbero state ampiamente sufficienti: si fa peccato mortale, a pensare che il fatto che il prodotto – dopo la fuggevole epifania nelle sale – sia destinato al colosso Netflix, qualcosa c’entri con la succitata dilatazione narrativa, di grazia?

Ps 3 Lunga intervista di Antonio Conte (l’allenatore di calcio, pare non parente del Prime minister), in cui Conte discetta delle modalità di fare sesso per i calciatori, e si presume per gli sportivi in senso lato: meglio con le mogli, perché si fatica meno che fuori casa; in ogni caso, l’uomo deve stare sotto e la donna ben sopra, sempre per il medesimo motivo. Per risparmiare calorie preziose, si immagina anche sia meglio non tirarsi reciprocamente i capelli (ma questo, l’inedito sessuologo pugliese pare non l’abbia specificato)…

39 Commenti su La domenica del villaggio: elezioni (del 1919), Fioramonti,un suicidio…

  1. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Ps 2 Bombacci? Fini fucilato con Pavolini perché aderì senza riserve alla Repubblica Sociale Italiana. Da socialista a comunista e poi fascista finito a testa in giù a Piazzale Loreto. Che strana carriera politica, veramente strana. Oggi potrebbe essere un grillino.

    • Eretico scrive:

      Ottima aggiunta: e morì, Bombacci, gridando “W il Duce W il socialismo!”, come ricordato da Mimmo Franzinelli in settimana scorsa alla Comunale.

      L’eretico

  2. Mefistofele scrive:

    L’Eretico lo vede come “croce e delizia”, e io rispetto il suo augusto parere; a me questo Fioramonti ricorda il tipico studente fuori sede, arrivato con l’eskimo a Sienina, e ritornato poi in giacca e cravatta.

  3. Giacobbe scrive:

    Devo ammetterlo, spesso mi sforzo di vedere , guardare alla giunta e al sindaco con sguardo possibilista.
    Poi capita che a margine di un’intervista, condivisibile, sui confronti pugnaci palieschi si scivoli, x eccesso di egocentrismo o per rinfocolare un certo legame necessario, su affermazioni , e contenuti,espresse da personaggi che non rappresentano certo dei modelli per i giovani e meno giovani.
    È un peccato, poteva essere l’inizio di un civismo utile alla Città, invece….

    • simone scrive:

      concordo in pieno e rilancio con fatto che il superavvocato, in un delirio di onnipotenza che si attribuisce l’adunata delle sardine a siena, associa 75 anni di egemonia di sinistra, dimenticando, o non sapendo, che molti degli ultimi anni hanno governato quei personaggi di cui si circonda e si accompagna lui.
      e poi non mi pare che tutti i 75 anni siano stati negativi…almeno non troppo diversi dagli ultimi suoi due!

      • Daria gentili scrive:

        Il tuo commento, a mio avviso, non è credibile. Dire che gli ultimi due anni di amministrazione non siano tanto diversi dai 75 precedenti, significa fare un torto alla realtà oggettiva delle cose. Che, per caso, negli ultimi due anni sono scomparse una Banca, una fondazione ed un indotto economico che vi girava intorno ? O è stato fatto un disastro paragonabile ?
        Critichiamo nel merito……altrimenti è fuffa.
        Guarda, ti voglio dare il la’, io che ho sempre difeso a spada tratta il neo Sindaco.
        Mi sembra, ad esempio, che sul sistema di raccolta dei rifiuti e sulla differenziata, siamo più indietro del carro ai buoi…..

  4. Stefano pardi scrive:

    In effetti… sentire un sindaco ” civico” che si allinea all’idea di un opi ionica dichiaratamente nazista, fascista, e talvolta etilicamente sopraffatto evidenzia lo spessore umano e politico di chi dovrebbe rappresentare un’intera città!

    • Eretico scrive:

      Caro Stefano,
      ovviamente pienissima libertà di critica, anche su questo argomento, come sempre – e per tutti – in questo blog.
      Ciò detto, non per difendere il Sindaco, quanto me stesso (a livello nazionale, fui io lo sdoganatore televisivo di Gabriello Lorenzini su Report, piaccia o meno): a me Colonnino francamente un neonazista non sembra, e prima di giudicare così una persona, credo che bisognerebbe conoscerla almeno un pochino.

      L’eretico

    • Capitan Harlock scrive:

      Via via ..ma mi faccia il piacere! (Cit. Antonio De Curtis) si può criticare il Sindaco come amministratore ed anche sulle affermazioni, ma su una battuta, peraltro veramente bellina su un personaggio come Lello secondo me è esagerato. Lo dico esprimendo la mia delusione su quanto fatto fino ad ora da questa amministrazione da cui mi aspettavo molto di più, così come mi aspettavo voci critiche serie
      e e costruttive nei loro confronti.
      Certo il Sindaco mi trova pienamente d’accordo quando dice che si poteva scendere in piazza anche per manifestare contro chi ha malgovernato Siena per 70 anni, facendo e soprattutto disfacendo senza ritegno alcuno…

      • Anonimo scrive:

        Concordo in pieno! Certi tentativi di accostare il sindaco a quello che e’ successo in passato, e dire che non e’ andata poi cosi male, sono veramente patetici.

      • Pietro il Totto scrive:

        Ora vediamo se gattoPardi si scaglierà con veemenza anche contro il mambrucco del video del suicidio,come fatto nei confronti di Lello.

        Aspetto pazientemente di leggere le sue “perle rosse” su questo blog.

  5. Stefano pardi scrive:

    Mah! Eretico…
    Si autodefinisce Lui aderente al partito nazionalsocialdemocratico!
    Lui si dichiara fascista, razzista ed omofobo!
    E non solo quando non è sobrio…forse non lo conosci bene te…ti consiglio di frequentarlo .
    E si, non ti fa onore averlo sdoganato né su report ne nelle tue rubriche. A mio avviso è una macchia nel tuo egregio e brillante operato.

    • Eretico scrive:

      Caro Stefano, per concludere (almeno su questo): per quanto lo conosca io, a me queste cose non risultano, quantomeno non certo in modo così perentorio come affermi tu.
      Se tu lo hai frequentato di più, ti chiedo lumi a tal proposito (quando avrò tempo, mi piacerà raccontare di un aneddoto in cui, illo tempore, fui vittima del buon Lello, nel pieno delle sue energie, per così dire). In ogni caso, a me piace davvero frequentare gente di ogni risma, credimi: è sempre una cosa arricchente e formativa.

      Quanto alle macchie, se la mia maggiore fosse quella di avere sdoganato, sul nazionale, Lello Lorenzini, potrei dirmi più che soddisfatto…

      L’eretico

  6. Roberto scrive:

    Scusa la provocazione, ma io chiederei al sindaco e a te, cosa ha fermato voi dal manifestare negli anni passati?. Perche rimproverare a chi protesta oggi di non averlo fatto al vostro ieri? Mi pare c’è ognuno è libero di scegliere contro chi protestare o se protestare. Se non lo avete fatto di cosa vi lamentate?

    • Daria gentili scrive:

      Non so se ridere o piangere leggendo il tuo commento…..provo comunque a risponderti nel merito, a ciascuno dei tre punti interrogativi.
      Primo. Nessuno, chiaro, ha fermato l Eretico e il sindaco dal manifestare negli anni passati, visto che sono stati tra i pochi a farlo. Solo che c è una piccola cosuccia che dimentichi, ossia che il sistema ha cercato di zittire l Eretico a suon di querele e se quest’ultimo non trovava l’ Avv. De Mossi a prendersi cura della sua difesa , molto probabilmente sarebbe stato spolpato economicamente per essere costretto al silenzio.
      Secondo.Quello che dici è sacrosanto. Scegliere contro chi e cosa protestare è l ‘ essenza della democrazia. Solo che a Siena si possono pesare, oggettivamente, le conseguenze della mancata protesta. Mentre tu non protestavi, è un dato di fatto che sia stata distrutta una Banca, una fondazione e tutto un indotto economico. Le mancate proteste contro l’ attuale amministrazione?
      Qualsiasi cosa adesso non sia fatta o sia fatta nel modo, per te, sbagliato, mai potrà raggiungere le vette di danno fatte dalle precedenti.
      Insomma se mettiamo, metaforicamente, in un piatto della bilancia le mancate proteste di prima e quelle di adesso, il penso delle responsabilità, anche morali, farebbero cadere sicuramente la bilancia dalla vostra parte.

      • Roberto scrive:

        Volevo solo precisare che ho sbagliato a posizionare il commento. Doveva essere una risposta a Capitan Harlock. Ovvio che non si può imputare all’eretico di non aver protestato contro il vecchio regime. Quindi la tua difesa dell’Eretico è sacrosanta. Quanto al sindaco, per me ha fatto soltanto giustamente il suo mestiere di avvocato, e probabilmente deve molto della sua fama locale all’Eretico, più che a sue iniziative, ma potrei sbagliare forse perché non ero molto attento a quello che faceva oltre che l’avvocato (a prescindere dal fatto che sia un buono o un cattivo sindaco). Rimane la mia crtitca verso tutti coloro che rimproverano a chi (le “sardine” ) oggi protesta contro un modo di fare politica rimproverandoli di non aver protestato prima per altri motivi. Tu puoi criticare le sardine perché non sei d’accordo con loro. Se invece hai altri motivi di protesta, non chiederti sul perchè le sardine non manifestano o non hanno manifestato per codesti motivi, ma chiediti perché non provi tu ad organizzare la protesta per ciò che ritieni opportuno.
        Infine vorrei dirti che nel mio piccolo, ho sempre criticato aspramente le vecchie amministrazioni e in particolare modo da Cenni in poi, e non li ho mai votati, tranne per il Valentini alla seconda elezione che ha perso.quando molti che oggi son saliti in groppa al cavallo vincente, dormivano beatamente inebriati da sogni di gloria sportivi e dalla convinzione che il babbo monte avrebbe per sempre foraggiato la vita di questa città, garantendo comunque almeno un posto da impiegato o una carriera facile ad almeno un componente per ogni famiglia, o mutui agevolati alle contrade.

        • Roberto scrive:

          P.S. quando dici “vostra parte” ti pregherei di non essere superficiale ed attribuire l’appartenenza ad una parte avversa alla tua chi semplicemente esprime una critica a chi ti è simpatico o ritieni vicino alle tue idee. Magari potremmo essere più vicini di quanto credi, quanto a modo di pensare, non mi conosci e non puoi sapere da che parte sto o se sto con qualche parte.

  7. Renato scrive:

    Il Sig. Mattia Ciappi nel suo intervento ha attaccato duramente la Lega! La manifestazione delle Sardine a Siena del 6 dicembre inizia già in un clima d‘ odio nei confronti della Destra Italiana! Il Sig. Mattia Ciappi è un giovane studente della val d elsa simpatizzante del PD di Zingaretti!

  8. Marianna scrive:

    Finalmente l’assessore Apolloni ha parlato, confermando una grande nuova idea di questa amministrazione, un pronto soccorso al Santa Maria della Scala!!
    Precisando che si tratterà di un primo pronto soccorso, in pratica per una storta, un taglietto affettando il prosciutto, uno schizzo d’olio mentre si frigge, roba cosi. Proprio quello che mancava in effetti, ma quali grandi mostre, queste si che sono idee!!

    • VEDO (di nuovo) NERO scrive:

      Un pronto soccorso al Santa Maria della Scala mi sembra una buona idea. Magari un po’ più attrezzato per urgenze più serie, ma mettere un presidio sanitario in centro lo ritengo sempre utile specialmente nei mesi estivi col caldo che spesso provoca nelle persone più anziane (ce ne sono tante nel centro storico) dei preoccupanti colpi di calore; pensiamo poi ai numerosi turisti che girano per Siena in quel periodo.

  9. Pietro il Totto scrive:

    Il “regista”del video del suicidio in Piazza era un mambrucco.

    Di quelli che pregano bucopunzoni nello stanzone in Viale Europa,per intendersi.

    W la multiculturalità,w l’accoglienza,w l’Italietta multirazziale!

    • Flavia scrive:

      Quello che ha ammazzato.la moglie è italiano
      Quello che si è sentito offeso, da cattolici, xchè hanno definito Gesù ebreo è italiano…
      Chi organizzava contro le moschee è italiano…
      Non credo sia in problema di razza, culturalita’ o accoglienza…ma di cervello, e certi posti dimostrano che non tutti lo hanno o lo sanno usare

      • Pietro il Totto scrive:

        Passa,in certe ore notturne,in zona Antiporto,invece di blaterare scemenze da sinistroide.
        Poi ti passa la voglia(oppure ti aumenta…potrebbe anche darsi).
        Ospitateli in casina vostra,i vostri amichetti mambrucchi.
        Fateli crescere con i vostri figli,insomma:manteneteli voi!
        Poi,as usual,fateli votare per il vostro partitucolo,degno erede degli imboscati post 8 settembre.
        Siete dei fenomeni veri,in via d’estinzione,ma sempre fenomeni!

  10. Stefano pardi scrive:

    Il lanciatore di bottiglietta durante il palio era un senesone, contradaiolo e, consiglierone della destrona….w la uniculturalità, la non accoglienza e unirazzialita…che bellezza se fossimo tutti forzuti …e anche carminati d’ italiano, di destra ecc…
    Renzi è un cattolico , di destra ecc…
    E facile fare di tutta l’erba un ” fascio”!
    Il bello di un blog è che tutti possono scrivere…ma non tutti riescono a pensare

    • Giochi Preziosi scrive:

      Io mi ricordo sempre quando i “compagni”fecero saltare l’Upim…ora siete parecchio in estinzione e vi tocca stare cpiù calmini,mi pare.

      O no?

      Con voi basta andare alle urne,ed il gioco è fatto.

      Certo è poco divertente,ma per adesso bisogna fare così…

    • Pietro il Totto scrive:

      Si,Pardi.

      Renzi è di destra,estrema direi.

      Lei beve rosso o bianco?

      Whisky o Bourbon?

      Mi stia bene,koala!

      Pora Siena…ancora parlano.

  11. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Riguardo al Fioramonti: io sarei invece per bocciare sempre fin dalla prima elementare. E’ inutile passare una persona che non studia, sarebbe un cattivo esempio per chi lo fa. Dare la possibilità di una sicura promozione non aiuta certo l’alunno indisciplinato a mettersi in riga. Questa storia della promozione a prescindere mi sembra solo uno scaribarile della scuola, un’ipocrisia; meglio prevedere che poi dovere correggere troppo tardi. Sembro un nemico del famigerato ’68? Ebbene lo sono, è stata solo una grande asineria, iniziativa partita con nobili propositi, certo, ma presto abortita nell’anarchia.

    • VEDO (di nuovo) NERO scrive:

      Un rimedio potrebbe dare un valido aiuto agli insegnanti nel caso di alunni difficili o con problemi come la dislessia, autismo e simili. Ma dare insegnanti di sostegno è troppo costoso per chi poi spende per dare stipendi esagerati a dirigenti di vario genere che non fanno il loro dovere. Si potrebbe cominciare a risparmiare togliendo un po’ di privilegi ai nostri parlamentari e senatori, ma la storia è troppo lunga e vecchia, quindi mi fermo qui.

    • Giacobbe scrive:

      La scelta di promuovere alla s noi e primaria e media inferiore( tranne casi eccezionali) ha solide basi pedagogiche, psicologiche didattiche.
      Avventurarsi in affermazioni assolutistiche potrebbe suscitare tra gli addetti ai lavori giudizi di merito.
      Talvolta sarebbe meglio documentarsi prima , evitando così di portare certi argomenti ad un livello molto basso.

  12. Renato scrive:

    Il Sig Pardi piace alla gente che piace

    • Pietro il Totto scrive:

      Trattasi di fenomeno da tastiera.

      Perchè non va a dire a Lello le cose che pensa(oltretutto sarebbero da querela)nel muso?

      Comoda da qui…troppo comoda!

      • Stefano pardi scrive:

        Mah, oltre che non pensare , lei non sa nemmeno leggere!
        Io ho solo riportato quello che lello ha zempre dichiarato di se stesso, in Tommaso pendola, al rastrello, da trombicche e qualche volta i corsia!
        Se glielo andassi a dire nel muso sicuramente mi risponderebbe” si è allora?”
        Forse lo conosco un po’ meglio di voi

    • Stefano pardi scrive:

      Bel contraddittorio intellettuale….si scorge un denso pensiero, frutto di elaborazioni intellettive di alto profilo culturale

      • Daria gentili scrive:

        Stefano, qualcuno ti ha risposto con toni un po’ forti, niente da dire.
        Però dire, come hai fatto tu, che le persone che non la pensano come te……non riescono a pensare, è, anche se detto con modi soft, “ offensivo”, perché significa mettersi su un piano più alto, affrontando un contraddittorio intellettuale, del tuo possibile interlocutore.
        Io non la penso come te, ma proprio perché riesco a pensare……non la penso come te.

        • Stefano pardi scrive:

          Cara Daria, non mi sono mai riferito a lei che invece usa molto bene il suo logos!
          Siamo su posizioni differenti, ma di reciproco rispetto ed il suo post lo dimostra.
          Il confronto sui contenuti può contaminati a vicenda e farci vedere( e forse anche ammettere) qualcosa che non cristallizziamo

  13. A.B. scrive:

    Eretico, capisco che il blog debba anche manifestare gli umori del popolo, ma tutti questi messaggi su “mambrucchi vari” a me puzzano parecchio di razzismo, a te no? A proposito di razzismo, l’idea di un colonnino dichiaratamente razzista mi fa veramente sorridere. Forse Benito Mussolini pensava a simili esemplari di pura linea di sangue italica quando decise di fondare La difesa della razza.

    • Eretico scrive:

      Caro A.B.,
      credo tu abbia su questo ragione; ma voglio che questo blog resti palestra di confronto, anche aspro e duro: essendo riferimenti generali (al massimo calibrati sul videoreporter di Piazza,sic), testimoniano per l’appunto gli umori di (parte) del popolo.
      Buona – laicissima, financo paganeggiante – domenica a tutti, l’eretico

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