Eretico di SienaLa domenica del villaggio: "Il professor Ugo Popolizio" (e non solo) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: “Il professor Ugo Popolizio” (e non solo)

Pezzo cultural-domenicale dedicato in modo monografico al nuovo libro dello scrivente, il romanzo intitolato “Il professor Ugo Popolizio”, in uscita per Effigi (dal 12 dicembre prossimo in libreria); poi, as usual, svariati Ps di varia umanità.

Buona lettura a tutti (anche del libro, si capisce), dunque!

E CHE LIBRO SAREBBE, DI GRAZIA?

Giustamente i lettori si chiederanno: ma di che tipo di libro si tratta, di grazia? In poche parole, cerchiamo di dare una mano ai futuri lettori e potenziali recensori: si tratta di un romanzo, quindi frutto della creatività, della inventio dello scrivente (ogni riferimento a fatti o persone, et cetera); un romanzo di denuncia, denuncia forte, sulla scuola di oggi (scuola Media, ma non solo); chi legge la rubrica settimanale del blog dedicata al mondo della scuola, ci ritroverà molti spunti, quantomeno di partenza. Come Leonardo Sciascia diceva di se stesso, immodestamente io scrivo che in questo romanzo la veste del romanziere in qualche modo si trasfigura spesso, lungo le pagine, in quella del saggista (al grande intellettuale siciliano, capitava a suo dire di scoprirsi anche romanziere, allorquando si dedicava alla saggistica).

Con uno stile che si può giudicare senz’altro ironico, con ricorrenti punte di disincantato cinismo, si descrive la scuola odierna; che è al centro di svariati saggi (a tratti assai interessante quello di Galli Della Loggia, fra gli ultimi usciti), quasi tutti stimolanti per non dire stimolantissimi. Il quid pluris de “Il professor Ugo Popolizio” – sia consentito dirlo – è che è un libro scritto da un insider, a differenza di molti dei saggi di cui sopra; in più, è appunto la forma-romanzo, che può risultare più adatta (seducente?), per capire la spirale verso il baratro, l’incosciente ballo sul Titanic cui l’istituzione Scuola sta andando allegramente incontro, senza appunto – secondo ovviamente l’opinione dello scrivente – neanche rendersene bene conto.

LO STATO DELLE COSE SCOLASTICHE: PESSIMO

Si sta forse esagerando, qualche lettore potrebbe legittimamente chiedere? Ecco i dati dell’indagine OCSE-Pisa 2018, sulle competenze dei nostri quindicenni, usciti in settimana: “Un ragazzo su venti NON distingue fatti e opinioni” (Repubblica, 4 dicembre); andiamo leggermente meglio in Matematica, siamo pessimi in Scienze (terreno fertilissimo per le fake news di ambito scientifico, dalle diete “primitive” alle tisane miracolose). Il crollo è avvenuto negli ultimi dieci anni, e ci fa indietreggiare con forza anche a livello europeo (siamo ventesimi su 28, con un meno 8 da brividi), ove i quindicenni incapaci di comprendere cosa leggono sono in generale 10 su 20 (ci sarebbe da piangere anche su questo dato, che rispetto a quello italiota è più che positivo).

Però noi si continua a fare finta di niente, magari potenziando quella didattica digitale che è, invece, una delle principali responsabili del tracollo educativo e pedagogico. E si pensa che la cosa fondamentale sia ancora quella di aumentare i finanziamenti alla scuola, a pioggia: premesso che più soldi alla scuola sarebbero un segnale più che positivo, come scrive Federico Fubini sul Corriere della sera odierno (pagina 25), siamo proprio sicuri che si risolverebbe tutto d’incanto? No, come dimostrano i Paesi dell’Europa centro-orientale, in cui, a fronte di investimenti più bassi dei nostri (certo diminuiti negli ultimi anni, ed in misura maggiore che in altri comparti della Pubblica amministrazione), le cose sono andate a migliorare, e parecchio (Polonia, dieci posizioni scalate!).

Bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di capire che i problemi di fondo non sono solo la carenza di fondi, ma soprattutto altri (invadenza genitoriale, a tratti scandalosa; mancanza di adeguata selezione dei docenti in ingresso, problema atavico; conformismo del tandem docenti-dirigenti). Tutte questioni scomode, rispetto alle quali è più facile fare finta di niente e chiedere soldi. Con i risultati che abbiamo sotto gli occhi: a dire poco, penosi. E questi quindicenni saranno i futuri medici, avvocati, politici, autisti, nonché docenti di ogni ordine e grado: ricordiamocelo, ogni tanto; anche per mero interesse generazionale…

IL POVERO UGO POPOLIZIO

In tutto questo assai tristo contesto, ecco che arriva il professor Ugo Popolizio: originario di Messina, venuto a Siena a studiare Lettere per disperazione e per non sapere altro fare, poi approdato – dopo il limbo del precariato e della docenza di sostegno – alla agognata cattedra in una scuola Media come tante; non trovando moglie altrove, l’ha alla fine trovata in loco, nella sua stessa scuola: una altoatesina di nome Magda, la quale – a differenza del marito – risulta essere preparatissima ed assai scrupolosa.

Il buon Ugo, invece, si barcamena, cercando (con pieno successo) di lavorare il meno possibile, e di arrivare indenne al 23 del mese (giorno di pagamento, per i docenti); ovviamente, ad un certo punto qualcosa si inceppa, e il povero professore deve subire un ricatto odioso, cui però non può in nessun modo sottrarsi. A Napoli, in gita scolastica, dovrà infrangere la Legge. Riuscirà a riprendere l’ordinaria routine della sua quotidianità, tanto frustrante quanto rassicurante? Ai lettori l’ardua sentenza…

Ps 1 A proposito di digitale, pare che esistano anche le squadre di calcio digitale, nonché campionati  di partite virtuali (si parla anche di inserire il tutto alle Olimpiadi): una risata dovrebbe sommergere quantomeno coloro che li organizzano; ma siamo ben certi che non accadrà, anzi…

Ps 2 Se avremo tempo, lo recensiremo domenica prossima, ma per intanto due paroline su “A rainy day in New York” (Un giorno di pioggia a NY), ultima fatica dell’82enne Woody Allen; gli diamo un 6,5 di stima: non di più, per un film che si lascia vedere con piacere, ma che, non appena cerca di cambiare marcia, tende a deragliare.

Ps 3 Ancora cinema: in settimana, sono stati ricordati – solo da pochi, purtroppo – i 25 anni dalla morte di Gian Maria Volonté. Attore straordinario, di gran lunga il migliore degli italiani del Novecento (e la concorrenza è fitta assai, sia chiaro: ma Lui incarna l’attore-totale come nessun altro).

Ps 4 Giovedì prossimo, siamo invece al 50esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, inizio della tristemente nota strategia della tensione (o della paura); in attesa di parlarne in biblioteca Comunale (stiamo aspettando una risposta da una persona che sarebbe ottima per dare ulteriori delucidazioni), si fa sommessamente presente che i due responsabili materiali (Franco Freda e Giovanni Ventura), pur riconosciuti colpevoli, non hanno fatto un giorno di galera. La Patria di Beccaria, siamo: ma oggi di un Beccaria, declinato in un modo che sempre tende a proteggere i mascalzoni di ogni ordine e grado, guarda caso.

Ps 5 Ah, quasi dimenticavamo: libreria Senese, giovedì 12, ore 18; la giornalista Teresa Scarcella introduce e presenta “Il professor Ugo Popolizio”, nel giorno della sua uscita. Se uno non ha di meglio da fare, venga pure…

63 Commenti su La domenica del villaggio: “Il professor Ugo Popolizio” (e non solo)

  1. Giacomo scrive:

    Quando si dice la propaganda dei giornali di potere…200mila visitatori….uscivano come sono giunti a questa cifra! O prendono per loro colato le veline comunali?
    Sono stato in piazza tutto il pomeriggio di sabato, e la partecipazione era veramente scarsa( complice anche la concomitanza con la partita di pallone, che ha ridotto parcheggi allontanando turisti…ma questo non viene scritto dai ” giornalistoni”) e domenica tra i turisti ricerano molti di sabato!
    Raccontino pure bugie, ma non pretendano che tutti ci credano….i coccodrilli non volano solo a sinistra!
    Saranno cambiate le facce e il colore delle camicie, ma il sistema è sempre lo stesso!
    Ripeto, il prosciutto va mangiato, non tenuto sugli occhi!

  2. L'implacabile di Via B. Tolomei scrive:

    Ovvia, magari leggeremo questo libro dell’Eretico, che però mi pare faccia sempre la stessa identica operazione culturale, quella di sputare sul piatto in cui mangia. Diventato famoso anche fuori città per i libri di denuncia su Siena, ora si mette a pubblicare romanzi-denuncia sulla scuola pubblica italiana, cioè su quelli che gli danno lo stipendio il 23 del mese, anche d’estate quando lui giustamente al lavoro per almeno due mesi non va.

    • Eretico scrive:

      Caro “Implacabile”, vedo che sei molto attivo e dinamico, in questo periodo prenatalizio…
      Su Siena, dunque evidentemente siamo ancora al “chi gode Siena e ne dice male, dovrebbe fare la fine del maiale”, non forgiato ma, certo, ripreso a piene mani illo tempore da Stefano Bisi; quanto alla scuola, proprio perché ne vorrei una molto lontana dell’attuale (dal mio punto di vista, pessima) scrivo come “atto d’amore” verso una istituzione in cui per molti aspetti non mi riconosco più, e che vedo cedere in continuazione su aspetti fondamentali. Che dire? Per questo Natale, leggi pure altro, ti piacerà di più…

      L’eretico

      • A.B. scrive:

        Caro Eretico, non ti riconosci più nella scuola italiana per come è cambiata o per come è rimasta uguale a sé stessa?

        • Eretico scrive:

          Caro A.B., soprattutto per come è cambiata: già piena zeppa di problemi, è cambiata in peggio (e insiste: oggi ho letto sulla Nazione Poggibonsi una opinabilissima intervista ad un collega, tutto giulivo per la didattica digitale che deve soppiantare la lezione frontale, sic); molto stimolante l’intervento di Casmar, che invito tutti a leggere.

          L’eretico

      • manunta scrive:

        sedean giulivi sui lor go/divani
        cittoni citti e citte sul tufino
        in tempi poi nemmen cosi lontani

        quarcun li scosse da quel divanino
        foresta avea l origine et i padri
        forse percio’ nun era un boncittino

        lui della situazion gni fece i quadri
        dicendo che l andava a finir male
        ma spesse loro aven le duremadri

        e sodo i contenuto cerebrale
        pe’ una question di tara ereditaria
        e gl auguraron fine da maiale

        in sintesi l’e’ tutta qui la storia

    • Daria gentili scrive:

      l insegnamento è un lavoro che andrebbe retribuito per la qualità del “servizio”, non per la quantità. A mio avviso, per la rilevanza sociale che ha ( o dovrebbe avere) nella formazione delle future generazioni, è, in linea generale, un lavoro sottopagato. Se poi mi si dice che nella categoria insegnanti naviga anche chi meriterebbe meno di quello che percepisce, posso essere d’accordo, ma questo fenomeno esiste in ogni categoria lavorativa.

  3. casmar scrive:

    OCSE-PISA
    ho lasciato la scuola secondaria superiore senza rimpianti. Da quando iniziai e sino al 2015 insegnare era il mestiere più bello del mondo: creativo e ricco di soddisfazioni (non certo pecuniarie, ma a quelle non ero particolarmente interessato). Nei successivi quattro anni ho assistito, inerme, a un progressivo degrado di ogni aspetto della vita scolastica e a una singolare demotivazione di tutti gli attori coinvolti.
    DIRIGENTI: delegano ai membri dello staff (gravati dall’insegnamento) ogni tipo di grana e curano solo di pararsi le terga. Ad un mio collega che poneva al dirigente un grave problema disciplinare, questi rispose che, quando un docente pone un problema, deve portare anche la soluzione, altrimenti il problema diventa il docente (!). Non sono minimamente interessati ai risultati, né ai successi (intesi anche come positivi recuperi di situazioni), anche relativi alla crescita e alla formazione umana degli allievi. Evitare grane e ricorsi deve essere la linea guida che ispira il docente, null’altro.
    DOCENTI: sempre meno preparati, non solo nella loro disciplina, ma neanche in grado di educare. I docenti giovani sono privi di strumenti educativi, si mettono sullo stesso piano degli allievi, usando a sproposito i social e scadendo in classe nel turpiloquio.
    STUDENTI: sanno di essere privi di guide e reagiscono di conseguenza, anche con rabbia. Si sentono presi in giro da normative ridicole: si pensi alla frequenza con la quale ogni governo interviene sull’esame di stato ! Lo scorso luglio non sapevo se piangere o ridere di fronte ai quesiti sorteggiati, o a quelli su Cittadinanza e Costituzione (pochissime classi e, fra queste, pochissimi allievi avevano esperito dei percorsi sul tema e, comunque, non certo caratterizzati da un serio approfondimento… il clima era da gita fuori porta, o degno di Alvaro Vitali).
    Sono fortemente condizionati dall’uso di sostanze psicoattive (solo alle superiori ?). Hanno perso il ritmo circadiano e i social sono attivi h 24. La vita per loro si svolge altrove e la scuola non riveste senso. La famiglia tradizionale è in forte crisi e la presenza di famiglie allargate, sempre più frequente, è fonte di grave smarrimento.
    Sanno anche che il futuro lavorativo non riserberà soddisfazioni, ma stages in cui dovranno accontentarsi di avere l’onore di svolgerlo.
    Le classi si stanno riempiendo, per la gioia degli psicologi, di allievi con disturbi di apprendimento: stabilire regole valide per tutta la classe, da parte dell’insegnante, è assai difficile.
    LA DISTRUZIONE DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI. Il merito va tutto alla riforma Gelmini. Ormai sono frequentati da pochi allievi provenienti da famiglie immigrate. Queste scuole sono state svuotate di contenuti, anche di natura pratica, laboratoriale e professionale. La conseguenza è una migrazione verso scuole che sarebbero concepite per studi concettuali più approfonditi da parte di allievi che non sono adatti per questo. Le classi divengono difficilmente gestibili e molti insegnanti non trovano nemmeno l’autorevolezza necessaria per apporre una insufficienza.
    Scusate la verbosità

    • Anonimo scrive:

      Più che stimolante (come dice l’Eretico) questo intervento mi sembra scritto con cognizione di causa, cogliendo nel segno in ogni punto …. in una parola: INQUIETANTE!

  4. L'implacabile di Via B. Tolomei scrive:

    Caro Eretico, per me se questa scuola ti fa così schifo, potresti benissimo liberare un posto, che sarebbe preso da un docente giovane meno pessimista di te. Provare per credere…

    • Flavia scrive:

      Allo stesso modo te, implacabile, se non ti va bene l’ Eretico puoi transitare in altri blog! .
      Lo spazio che usiamo , x GENTILE concessione ereticale, è per riflessioni, denuncie, osservazioni e critiche…Non x confinare o indurre !

  5. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Una domanda:
    L’implacabile è l’ultimo dei comunisti o ce ne sono altri ?

  6. mah...boh scrive:

    un grosso difetto della scuola e’ che che ci si prende gioco degli alunni disabili certificati:insegnanti impreparati e disinteressati, nominati in ritardo, ecc

    • casmar scrive:

      Eh, ma quell’insegnante di sostegno, nominato chissà quando, operativo per una piccola porzione di ore sul totale, consente a certuni di sbandierare che la scuola italiana è inclusiva, al contrario di tutte quelle scuole d’Oltralpe (evidentemente concepite da seguaci di Bernhard Rust) che investono veramente nella pedagogia speciale

      • mah...boh scrive:

        i nostri docenti di sostegno nemmeno sanno dove sta di casa la pedagogia speciale perche’ e’ stato detto loro che devono includere ossia far sedere il bambino disabile nella classe in cui stanno i normodotati e stop nel loro bagaglio culturale hanno solo le graduatorie ed i punteggi necessari per transitare nel ruolo degli insegnanti curriculari….i genitori di bambini disabili sono mortificati e molti costretti a mandarli in scuole private dove possono scegliere e pagare di tasca loro l’insegnante tutor…il livello di civilta’ di un paese si vede anche dal modo in cui vengono trattati i cittadini disabili specie se bambini

  7. Fradiavolo scrive:

    La tiro là, rischiando di cadere nel retorico, però ci provo:
    una società che esclude il 99% della popolazione dai processi decisionali può permettersi cittadini ben istruiti e quindi consapevoli?

    • manunta scrive:

      Fra’
      Secondo il modello di “riforma sociale” proposto e auspicato da watanuki crozier huntington, mi verrebbe da dire….anche no.
      Se ,come a me pare stia succedendo , quel modello di societa’ ( crisis of democracy 1975 printed by..trilateral commission) prendera’ sempre piu’ campo , direi ptoprio di no.
      Questa nuova societa’ , questo “mondo nuovo” non se lo puo’ permettere,
      e comunque Huxley pare non sia tra gli autori inclusi nel programma scolastico.

      • Fradiavolo scrive:

        Eh eh riuscire a far introdurre in una costituzione socialista il pareggio di bilancio e ormai sono passati già 7 anni, direi che i risultati hanno abbondantemente superato le più rosee aspettative.

  8. Flavia scrive:

    Tre considerazioni:
    1. Bello il cartello dove si invita a comprare nei negozi del centro( chissà perché?) Con in grande la scritta “risorgere” accanto al simbolo! Risorgono i morti, e di zombie ce ne sono anche troppi!
    2. Bello i, tamburini in piazza del campo davanti alla fonte: dove è la sovrintendenza?( Se una contrada o un privato fa una richiesta passano mesi prima di esser presa in considerazione….ci dica il sovrintendente quando è giunta sul suo tavolo?)
    3. La scuola italiana con i suoi mille difetti è la migliore del mondo! E lo può constatare chi , come me , ha avuto la fortuna e l’opportunità di avere un esperienza diretta come insegnante all’estero!
    La differenza sulla formazione dei ragazzi non la fa la scuola, ma gli stimoli che ricevono nella società in cui vivono….se ù programma televisivo, una società di contrada, un blog si connotano per linguaggio povero, pensiero unico e volgare non ce scuola o insegnanti che possano fare più di tanto! Ogni tanto qualche allievo si eleva e ne trascina altri, ma è raro!

    • manunta scrive:

      3) Quindi i risultati del rilevamento ocse sono solo propaganda antitaliana?

      • Flavia scrive:

        Sono frutto di una valutazione parziale che non tiene conto di altre variabili contestuali alla didattica, gonfiate poi dai giornali che invece di sviscerare il tema ne fanno un caso giornalistico

        • manunta scrive:

          Egregia docente ,mi sfugge la logica del suo scrivere,se i giornali fanno di una notizia
          un caso giornalistico ,mi pare facciano il loro lavoro.
          Che dice? ho anche io problemi di comprensione del suo testo?
          Le sarei grato se volesse eviscerare ulteriormente il tema in questione e rendere edotto un miserrimo terzamediuto ,(qual io sono)sulle variabili contestuali della didattica ignorate dall indagine OCSE .
          Alla luce della sua esperienza didattica internazionale (intercontinentale?), sarebbe per me un prezioso ausilio.

    • mah...boh scrive:

      sei sicura che “un esperienza” si scriva cosi’?

      • Flavia scrive:

        Capisco che in assenza di argomenti e di concetti si preferisce osservare il dito anziché guardare la luna…sempre meglio un errore di grammatica( al pc senza correttore) che un vuoto di pensiero!
        Per sua goduria ho ravvisato, rileggendomi, altri errori…se vuole può trarne piacere, dato che oltre non è riuscito ad andare!

        • Angelo scrive:

          eccone un'(con l’apostrofo)altra che c’ha poco da fare e sproloquia nei socials.

          accidenta al ’68,era meglio se facevate direttamente un bel 69,date retta!!

          • Giacomo scrive:

            Non mi pareva che Flavia sproloquiasse, anzi, ha posto concetti e contenuti chiari e profondi.
            Il,punto è che chi non sa replicare nel,merito inizia ad offendere e si trascina nel sessismo , dimostrando la povertà di spirito e di pensiero.
            E poi le mani sporche…via manunta…proprio lei…

        • manunta scrive:

          Stimatissima docente, il mah boh forse e dico forse,alla luce dei risultati ocse, voleva invitarla
          a produrre testi scritti di piu’ facile comprensione, includendo in tale invito una maggior attenzione alla grammatica.
          Vero che si dovrebbe mirare cio’ che il dito indica, ma unghie e mani pulite,forse e dico forse, attirerebbero meno l attenzione sui particolari secondari.

          se ch’ indica la luna ha sporca l unghia
          rischia di fare la figura d uno
          a cui caschin le brache senza cinghia

          quello che indica un lo vedra’nessuno
          se mostra d improvviso le pudenda
          su’ quelle casca l occhio di ciascuno

          se alle vergogne alza lui la tenda

          Grato per gli elevati concetti e pensieri da lei esternati su’ questo blog
          e che da sempre, connotano il suo postare ,cordialmente la saluto.

          • Flavia scrive:

            Manunta…adesso anche avvocato dei poveri( di contenuti)?
            Non mi pareva di essere stata così difficile da capire!
            E poi, proprio lei, con la sua cultura e dotta sapienza, viene a dirmi che uso un linguaggio non comprensibile?
            A proposito, perché avrei le dita sporche tanto da distrarre il povero ” mha, bho” dal capire elementari concetti?
            Magari avesse scritto delle mie affusolate ,curate e morbide mani…ma poi personaggi da lei difesi o ” norvegesi” vari potrebbero usare ” la loro mano” medesimamente!

  9. manunta scrive:

    Grosse carenze degli studenti itagliani in scienze, (sicche’ anche in anatomia) ci dice il Raffa e dato che lui li frequenta daybyday ci sarebbe anche da fidassi , ma l attendibilissimo fatto quotidiano lesto
    lesto ci cava ogni dubbio ai riguardo.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/11/lascella-e-la-nuova-vagina-il-sesso-ascellare-e-la-nuova-tendenza-tra-i-giovani-ecco-di-cosa-si-tratta/5608887/

    Di chi la colpa di tanto disorientamento anatomico???
    I Raffa come insegnante di lettere e storia pole anche cavassi fori dalle responsabilita’ ,comunque la categoria docenti a sto’ punto arebbe a interrogassi.

    La nova topa or son le gavigne
    i giovane italian cosi avvezzato
    sotto la spalla par c’ora lo spigne

    quale sara’ di poi il risultato?
    di certo un nasceranno piu’ figlioli
    questo pol esser ben immaginato

    verrano fori ascessi e gavoccioli
    pe’ peli incarniti a profusione
    pero’ ne piu’ sifilide ne scoli

    e sana finira’ questa nazione

    le mamme

  10. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Ho letto di didattica digitale. Che bello. Magari con un insegnante virtuale, si risparmia sul viaggio scuola-casa-scuola, addio ai contatti sgradevoli con gli altri compagni di classe, risolto così il problema del bullismo; insomma ognuno nel suo guscio domestico, belli e tranquilli. Poi quando uno dovrà confrontarsi col prossimo, tipo a lavoro, saranno veri problemi. Caso limite, durante le lezioni virtuali potrebbero apparire sullo schermo dei sottotitoli pubblicitari così la frittata è fatta. Ovviamente il cellulare a portata di mano. Mah, questo sarà catastrofismo, ma come stanno procedendo le cose, tra programmi spazzatura e pubblicità ammorbante vedo tutto possibile in un vicino futuro. L’importante è restare sempre connessi, poi se proprio siamo in difficoltà c’è Wikipedia, un copia-incolla e via. Siamo già abbastanza avanti, per riprova in qualunque luogo, dal bus al bar, quanta gente (la totale maggioranza) è assorta nel guardare il proprio cellulare; potrebbero sbarcare anche i marziani loro non se ne accorgerebbero, chiusi nelle nuove gabbie mentali. La scuola è solo lo specchio di questo rincoglionimento che coinvolge tanti giovani, ma anche tantissimi anziani.

    • VEDO (di nuovo) NERO scrive:

      Rincoglionimento che integra i danni causati dal nefasto ’68 in poi. Una caduta senza fine.

    • Roberto scrive:

      Però anche tu sei qui, concentrato sulla tua tastiera a confrontarti con le opinioni altrui, e sei anche uno dei più assidui…..quindi anche tu sei a rischio rincoglionimento o forse non è proprio tutto uno schifo…

  11. Anders il "Norvegese" scrive:

    Fuori tema,ma neanche tanto.

    Castrucci vince il primo round,me ne dolgo per i PURGATI “DENTRO,evidentemente la libertà di opinione è ancora permessa.

    Dove vedevate fantasmi,il primo “giudice terzo”,non ha ravvisato alcunché.

    Fate come in Piazza,ricorrete dai.

    Buone Feste,anche a quelli a “bucopunzoni”.

    • Anders il "Norvegese" scrive:

      Ecco a voi:

      Secondo il gp Roberta Malavasi non ci sarebbe «propaganda e istigazione all’odio razziale» nei tweet di Castrucci. Solo una rilettura apologetica di Hitler, non negazionista e neanche istigatrice di violenze e discriminazioni. Quindi non rientra nelle fattispecie di reato previste dall’articolo 604 del codice penale e dalla legge Fiano che punisce chi nega la Shoah e i genocidi.

      Ora ricorrono,come in Piazza,ma intanto si so purgati in diversi e ci sta anche che il Prof faccia “cappotto”!

      e che,come il “lanciator di bottiglie agostano”,con le querele ottenga anche altro…

      • Giacomo scrive:

        Dunque , signor Anderson norvegese, secondo lei i commenti del prof. Castrucci, non sono esecrabili?
        Ed anche che il lanciatore di bottigliette agostano ha fatto bene?
        Attendo risposta

        • Eretico scrive:

          La domanda di Giacomo, in effetti, una sua pertinenza ce l’ha tutta (del caso-Castrucci scrivo appena trovo il tempo materiale), dunque attendiamo il “norvegese”, in piena par condicio; mentre, prudentemente, devo censurare A.B., nell’interesse soprattutto suo peraltro: commento a rischio querela, rimodulare grazie (l’accenno finale, per capirsi, l’incipit mi garbava anche).

          Ah, per chi non avesse di meglio: stasera alle 21 su Siena TV trasmissione integrale della partecipatissima presentazione de “Il professor Ugo Popolizio” alla libreria Senese.

          L’eretico

          • Roberto scrive:

            Non ne farei una questione penale. Noi oggi siamo un paese libero dove chiunque è libero di avere ed esprimere le opinioni più variegate senza temere di finire in galera. E lo siamo grazie alla sconfitta subita da nazisti e fascisti. Le loro ideologie sono morte e sepolte. Per qualcuno Hitler e Mussolini sono ancora dei riferimenti politoci e ideologici ? E vabbè, non gli si può far cambiare idea. Del resto esistono anche i terrapiattisti che credono fermamente che la terra sia piatta e che qualche organizzazione segreta mondiale ci voglia far credere il contrario. Bene, voi credete che qualcuno che sostiene che la terra sia piatta possa liberamente insegnare scienze all’università?

        • Amerigo scrive:

          A me,ad esempio,danno parecchio più fastidio quelli che,dopo 80 anni di bugie,ancora intonano “Bella Ciao”.
          De gustibus.
          La Malavasi si è espressa,in molti concordano con lei.Fatevene una ragione.

      • A.B. (il terrone) scrive:

        “solo” una rilettura apologetica di Hitler…poro piccino, mi fa quasi tenerezza.
        Caro Eretico, lascio solo l’incipit, che tanto va bene uguale, ma una domanda la vorrei fare ad Anders il Norvegese (azz),ad Amerigo ed agli altri paladini della libertà d’espressione: voi siete d’accordo con la dottoressa Malavasi, con il povero Professor Castrucci, con l’eroico Führer che ha “combattuto contro i veri mostri” o con tutti e tre?

        • Anders il "Norvegese" scrive:

          il “SOLO”è farina del sacco dell’articolista che ha scritto il pezzo dal quale ho tratto il giudizio di merito da parte della Dottoressa Malavasi.
          So bene che,purtroppo,non ci arriva a capirlo e me ne dolgo.
          Tante Buone Feste a Lei e sardine,oramai per sentì intonare “Bella Ciao”,tocca seguì loro,vero?
          vi fanno paura le “idee”di Dittatori morti da 80 anni?seguitate a dare fiducia a poche centinaia di millennials sempre col capo su WhatsApp e spesso strafatti.
          Vi troverete certamente meglio!

  12. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Fuori programma. Non so se avete avuto il solito servizio di rimbecillimento televisivo riguardo alla prima della Tosca a Milano. gente elegante che ha pagato un biglietto minimo di 3mila € per essere presente, poi se l’opera pucciniana interessava o meno era solo una cosa di poca importanza. E tutti ad applaudire il “cartonato” e famiglia. Bella lezione per chi mensilmente prende appena un terzo di quel biglietto pagato da questi figuri e se ha un lavoro se no poco o niente. Ovviamente molti di loro rappresentavano la classe politica attuale, compresi tanti radical-chic e buonisti, che predica sacrifici alla gente comune e vive di stipendi d’oro e privilegi. nel servizio si vedeva poco della Tosca, di sfuggita si è parlato dei cantanti, ma quante interviste agli intervenuti. Ma se quei soldi l’avessero devoluti in aiuto a tutti i terremotati, i cassa integerati ecc. c’è l’imbarazzo della scelta sarebbe stato un ottimo gesto invece il giorno dopo di nuovo a parlare di sacrifici, assicurazioni false che le tasse non aumenteranno e via mentendo. Buon Natale a noi e Fogo a loro.

  13. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Preciso che non ho niente contro il valore musicale della Tosca, ma il biglietto era troppo alto per chi ama veramente la musica.

    • mah...boh scrive:

      tornando all’argomento scuola, ci sarebbe anche da dire che essendo l’insegnamento della musica e storia della musica molto trascurato a livello di scuola dell’obbligo e non solo,
      , l’interesse genuino per certi piaceri musicali e culturali non viene per nulla favorito
      ..Lo stesso dicasi per la storia dell’arte. Evidentemente l’istruzione pubblica deve rimanere scarsa

  14. VEDO (di nuovo) NERO scrive:

    Ma tutti quei giornalisti, partendo dalla Gruber in poi, che dicevano che gli inglesi si erano pentiti della Brexit e che se avessero avuto l’occasione avrebbero fatto un secondo referendum per abrogarla, ora cosa dicono? Riguardo alla Brexit c’è stato un fiume di servizi, interviste agli inglesi per convincere la gente comune che era tutto un bluff, un errore che sarebbe presto rimediato; tutti ne erano convinti, invece il risultato è stato molto diverso. Chi aveva dato questi pareri erano tutti buonisti, europeisti, democratici e via dicendo. Pensandoci sopra c’è ora da chiederci se siamo veramente liberi, se possiamo avere un’informazione imparziale? Perché sembra che siamo condizionati da media che ci vogliono inculcare quello che pare a loro. Ovviamente le interviste trasmesse erano solo quelle anti Brexit quindi c’è da pensare che anche tanti servizi e interviste a noi italiani siano stati sempre pilotati. Ora vanno di moda le “sardine”, in futuro chissà, quante bugie ci diranno sempre. Ma siamo veramente liberi? Siamo veramente in democrazia? E se si, fino a quando?

    • Roberto scrive:

      Probabilmente tu vedi solo la Gruber e leggi solo Repubblica. Devo farti l’elenco di tutti i giornalisti, dei giornali, dei conduttori di talk apertamente pro Brexit e generalmente sovranisti e salviniani/meloniani ? Non credo sia necessario . Al solito, devi arrenderti all’idea che siamo un paese libero, o magari preferiresti un regime dove vige il pensiero unico?

  15. Amerigo scrive:

    1-Mi allineo al parere della Dottoressa Malavasi.Non ti torna?Pace,non mi interessa.
    2-Ha fatto malissimo.Ma pare(PARE)che coloro che lo hanno attaccato offensivamente sui socials,siano a rischio querela.
    Di quello ho parlato,peccato non capiate nranche l’italiano corretto.

  16. Amerigo scrive:

    Di quello HA parlato,anzi scritto,l’altro utente.Errata corrige.

  17. Giacomo scrive:

    1. Molto comodo nascondersi dietro una dottoressa…non rispondendo alla domanda.poi massimo rispetto per le sue , opinabili, opinioni!
    2.io avrei sottolineato la seconda parte….le offese non vanno mai bene!
    Si può esecrare un comportamento sbagliato senza offendere!
    Chissà se qln querelasse lui per il suo gesto come andrebbe a finire?
    Forse avrebbe dovuto farlo il super,se avesse potuto!

    • Anders il "Norvegese" scrive:

      La Dottoressa è un GIP,non una persona a caso…adesso c’è un ricorso,speri in quello e si attenga alle decisioni della Legge.
      E’semplice,ce la può fare…
      O no?
      Per intanto La saluto,intonando di buon mattino ed a piena voce per Lei et l’Esimio A.B,il mio miglior “Bella Cia(one!)”.
      “Come pochi koala,oramai in via d’estinzione”:ecco ciò che siete rimasti.
      Ed il buon Salvini,intanto,ringrazia riconoscente perchè è proprio a causa vostra che vince e vincerà ancora….gli avete steso un tappeto “rosso”,ve ne siete accorti?
      Statemi bene,vi amo!

      • Lucia marzi scrive:

        I gip sono tali solo quando sentenziato a favore!
        Altrimenti sono toghe rosse che sovvertono il paese.
        Se ci sono i koala in via di estizione( ancora apostrofature velate di offesa) lei, dotto norvegese, come si effigia?

  18. Stefano scrive:

    Bello il sebach in piazza del campo….ci sta veramente bene!
    Sapete quanto costa usarlo?O se ne ha usufruito il soprintende?

    • Capitan Harlock scrive:

      Bello davvero…pensate se l’avessero fatto quei “fenomeni” che c’erano prima. È giusto così, pensare che io mi ero illuso e avevo sperato in un reale cambiamento. Vabbè l’ho detto mille volte e ben capisco di rimanere poco simpatico e anche poco alla moda. Mi adeguero’ anche io,evviva i sebach in piazza, i trenini a giro per le lastre e le ruotone panoramicone alla Lizza!

  19. mah...boh scrive:

    rispondo a flavia, non ho un rapporto diretto con la scuola(ovvio sono stato studente, come i miei figli e i miei nipoti che ho seguito nei percorsi scolastici) e non ho poteri politici e amministrativi ma posso dire che tante riforme si potrebbero fare per svecchiarla e migliorare l’offerta educativa? posso dire che abolirei il capitolo di spesa su cui sono pagati gli insegnanti di religione e cercherei fondi per potenziare l’insegnamento di musica ed arte? che all’insegnante di storia farei insegnare anche storia delle religioni dandogli la facolta’ di invitare esponenti del culto a tenere delle lezioni in compresenza, a titolo gratuito? che istituirei una classe di concorso apposita per l’educazione speciale? sara’ una scuola migliore di quelle all’estero ma qualche ritocchino non guasterebbe

    • Flavia scrive:

      Complimenti!
      Devo riconoscere che le sue argomentazioni mi convincono del tutto!
      Condivido ogni punto e concordo sul fatto che tali tematiche darebbero alla scuola italiana uno smalto migliore.
      Grazie

    • Flavia scrive:

      Co divido tutti i punti espressi .
      Dimostrazione che il dialogo ed il confronto possano contaminati positivamente e costruttivamente.
      Avevo risposto giorni fa…ma non so se il pc ha fatto le bizze o se la scure censoria è partita.

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