Eretico di SienaAscoltando il tandem Fusaro-Socci (ed un Ps stimolante, anzi due) - Eretico di Siena

Ascoltando il tandem Fusaro-Socci (ed un Ps stimolante, anzi due)

In una Sala Italo Calvino strapiena, ieri pomeriggio al Sms si è svolto l’atteso incontro con il tandem Socci-Fusaro, assisi con il Sindaco-Assessore alla Cultura De Mossi al centro; premetto subito un paio di cosette: in primo luogo, sono andato sia per ragioni istituzionali (si parla di libri, un Presidente di biblioteca è benissimo che ci sia), che per ragioni di interesse personale, giacché è proprio con chi ha idee diverse dalle proprie, che ci si arricchisce di più; in secondo luogo, alla piece teatrale dedicata a Bibbiano (ma in cui il Caso-Bibbiano resta piuttosto ai margini, mi è stato riferito) non ho assistito, perché avevo un altro impegno (e per lo stesso motivo mi sono perso, ahimé, anche il lauto rinfresco post conferenza).

FUSARO, DUNQUE…

Diego Fusaro, dunque: classe 1983, torinese, filosofo e saggista-polemista, dal 2019 financo direttamente in politica (vedremo con quanto successo), con una formazione tutta sua nonché una vicinanza culturale con Casapound (scrive sulla rivista di riferimento); dico subito ciò che mi è parso più evidente: si tratta di un giovane (beato lui) intellettuale, molto abile nella gestione concettuale e nel linguaggio (alcuni neologismi – come “glebalizzazione” – sono brillantemente funzionali alle sue teorie), con una formazione che ovviamente lo rende filosofo molto più che storico (cosa che ha delle ripercussioni, di cui si dirà a breve).

Molto, davvero molto abile nel fare proprie le autostrade lasciate libere dalla Sinistra (sul mondo del lavoro con i sui denegati diritti, sul rapporto fra Sinistra e finanza: Sienina docet), tra l’altro citando di continuo Marx (su cui si è laureato a pieni voti), Gramsci e Togliatti, come a dire, ai suoi contestatori, “vedete, che io li conosco meglio dei vostri coetanei?” (cosa in cui gli piace in tutta evidenza vincere facile, sic). L’eloquio è dunque brillante, l’ars retorica piuttosto raffinata; restano però – a nostro parere, ma anche a parere dei fatti, diremmo – alcune considerazioni da fare.

In attesa di ritornarci in futuro, ne facciamo per intanto due: per Fusaro, gli Stati nazionali sono l’unico argine, l’unico baluardo contro l’iperliberismo ed il mercatismo imperanti, che sradicano dal punto di vista identitario i popoli e ne depotenziano la autentica democrazia. L’Europa sembra davvero non piacergli tout court, il suo non è solo un atteggiamento critico su QUESTA Europa dell’hic et nunc, pare essere sull’Europa in quanto tale; se Fusaro ragionasse più da storico che da filosofo, però, non potrebbe non rendersi conto che da quando esiste l’idea di un’Europa unita, questo stesso continente – con l’eccezione della ex Jugoslavia – non ha più conosciuto quelle guerre che invece l’avevano insanguinato così duramente nel Novecento, e non solo (le due guerre mondiali nascono entrambe come guerre esclusivamente fra Stati nazionali intraeuropei, come Fusaro non dice).

In secondo luogo, si accusa la Sinistra – con più di qualche ragione, e peraltro non ci voleva il filosofo torinese per saperlo – di essersi dimenticata di tutelare i diritti del lavoro, aggiungendo che ci sarebbe stata una traslazione fra i diritti dei lavoratori – ora abbandonati -, e quelli civili, verso i quali la “sinistra fucsia” (Fusaro dixit) si sarebbe rivolta in via esclusiva. Per intanto, i diritti civili – nell’Italietta contiana – sono ben lontani dall’essere raggiunti (vedasi il diritto di morire in piena autodeterminazione, e non solo), ed in ogni caso non si capisce perché l’una cosa dovrebbe escludere l’altra: la Sinistra, insomma, va criticata per la sua latitanza su tante problematiche economiche e sul suo rapporto, spesso incestuoso, con la finanza, ma almeno diamole il merito di avere smosso qualcosa in un Paese come l’Italia, arretrato in modo miserando anche nel campo dei succitati diritti.

SOCCI, DUNQUE…

Antonio Socci, dunque; chi scrive, lo conosce (e ci polemizza) sin dall’ormai giurassico 2007 (chi voglia, si legga “L’imbroglio di Medjugorje”, Kaos edizioni, nel quale Socci è tirato in ballo ogni due o tre pagine); quanto a ieri, il giornalista senese ha fatto un intervento che – se non fosse per questo suo tirare di continuo in ballo l’Anticristo, per le nostre orecchie categoria davvero indigeribile – sarebbe stato semplicemente un contributo pieno di amore per Siena, per la Cattedrale, con continui richiami (per par condicio con Fusaro?) a pensatori di altissimo livello, di stampo marxista, da lui frequentati illo tempore all’università (Franco Fortini e Mario Tronti).

La polemica socciana è notoriamente esplicita e radicale contro Papa Bergoglio: Papa non teologo, Pontefice troppo politicizzato ed orientato verso certe tematiche care alla Sinistra (magari, magari così fosse) come l’ambientalismo, ergo troppo poco spirituale (un Papa che si fa intervistare dai quotidiani da sempre caposaldi della laicità, tipo la sabauda Stampa, suvvia). Il consueto Socci-pensiero, insomma, condito da momenti di sincero amore per Siena e la sua beltade.

Entrambi gli oratori, in definitiva, sembrano avere fatto emergere i loro punti di contatto filosofici (Fusaro) e i loro legami personali (Socci, per l’appunto) con certi frammenti della tradizione culturale di Sinistra, verosimilmente per spiazzare i critici che dalla Sinistra stessa provengono. Se solo questi fossero stati presenti in sala, però: e qui ci si avventura nel terzo, ed ultimo, capitoletto dell’odierno pezzo…

LE SARDINE, DUNQUE…

“La cultura siamo noi”, ha detto Mattia Ciappi, autoproclamato leaderino delle sardine senesi (fonte: Teresa Scarcella, Nazione odierna); detto questo, detto tutto, no? Si aggiunga solo che il montare il battage che è stato montato, ha senz’altro fatto aumentare, dilatare l’attesa per l’evento di cui sopra, regalandogli gratuita pubblicità. E poi: l’argomento più forte delle sardine, quello del famoso contributo di 3mila euro per l’evento, era degno di altro tipo di mobilitazione, mentre quella inscenata dai giovani era – purtroppo, lo dico a malincuore – una manifestazione sic et simpliciter di intolleranza (proprio come quella, con la quale si impediva a Giampaolo Pansa – del quale scriviamo domenica – di presentare i suoi libri sulla Guerra civile 1943-1945, controversi quanto lo si voglia).

Cosa ci insegna, il leggere Erasmo da Rotterdam, Voltaire o – per arrivare ai nostri giorni – Vittorio Foa? Che chi non la pensa come te, va ascoltato, meditato e metabolizzato, dopodiché contestato con le sue stesse armi, quelle cioè del ragionamento e del dibattito culturale. Della parola, orale e scritta. Se qualche contestatore fosse semplicemente entrato nella sala Italo Calvino ed avesse preso diligentemente qualche appunto, avrebbe potuto, poi,a pieno titolo, scrivere ed ostentare – ormai tutti lo possono fare, con i social – il proprio pubblico dissenso. Si chiama confronto di idee. Siamo davvero all’Abc del confronto democratico, ma giova ribadirlo.

Va beh, sarà per la prossima volta: l’ottimismo della volontà, contro il pessimismo della ragione (e ridagli, con questo Gramsci!)…

Ps 1 Ah, quasi ci dimenticavamo di queste due autentiche chicchine, con cui salutiamo i lettori tutti, belli e brutti: il 24 gennaio, il Consigliere regionale piddino Simone Bezzini (ex Presidente della Provincia ai tempi d’oro, per capirsi), alle 0re 17,45 a Palazzo Patrizi, presenta il suo imperdibile “Il Pegaso e il leone” (con il Presidente Enrico Rossi ad interloquire); dopodiché, il 27 mattina, in occasione della Giornata della Memoria, con tutti gli storici di vaglia che ci sono a giro, indovinate un pochino la lectio magistralis l’Università senese a chi l’affida? A Giulianino Amato, oggi Giudice della Consulta, ma prima molto, molto altro. Chi ha voglia di ricordare qualche passaggio e qualche intercettazione, ci può dare sotto fra i commenti.  Domandina finale: le senesi sardine, andranno a manifestare contro coloro che erano schierati decisamente dalla parte di chi ha fatto perdere la senesità del Monte, oppure no?

Ps 2 Aggiunta del giorno dopo, davvero doverosa: mi hanno segnalato un intervento di Giulia Maestrini, la quale dice che in fin dei conti a Siena il pensiero unico (evocato dal Sindaco più volte in questi giorni) NON c’era, ai bei tempi, e per rafforzare ciò che ha detto ha citato i bloggers stessi (Federico Muzzi e Simone Bernini le hanno risposto da par loro). Mi permetto sommessamente di dire, da parte mia, che le differenze erano molte, moltissime rispetto all’oggi, e francamente mi stupisco di come una giornalista possa non vederlo: tanto per dirne mezza, c’era un asse Mps-politica (e qualcun altro) che incanalava ed indirizzava il dibattito, in modo sistemico e quotidiano.

Quando uscirono “La Casta di Siena” (2007) e “Le mani sulla città” (2009), vogliamo ricordare la stampa cartacea, le radio ufficiali, le tv locali che posizione presero? Poi, c’erano questi strulli che scrivevano on line: come ci sono anche sotto Putin o sotto Erdogan…

27 Commenti su Ascoltando il tandem Fusaro-Socci (ed un Ps stimolante, anzi due)

  1. Acciuga scrive:

    L’ arroganza e la prepotenza di queste sardine è incredibile. Vivere di solo odio, senza contenuti e senza rispetto per le idee altrui francamente è triste… molto triste. Per il giovane Mattia Ciappi, ho visto che vorrebbe fare politica, e su questo non ci vedo niente di male, però prima dovrebbe studiare un pò e soprattutto avere le idee un pò piu chiare. Il giovane Ciappi di poggibonsi si identifica come Super simpatizzante del PD, che poi improvvisamente prende la palla al balzo e cavalca l’ onda delle sardine e si autonomina leaderino senese al grido “la Cultura siamo noi”… Mi sa che un giorno quando mamma e babbo ti leveranno la paghetta settimanale capirai che la vita è ben altro…

    • Roberto scrive:

      Non ho capito per quale misterioso motivo uno che è contro Salvini e l’idea politica che rappresenta (lo stesso dicasi per il passato per chi era contario a Berlusconi) debba essere tacciato di essere mosso da odio e di essere arrogante e prepotente, mentre chi è contrario a qualsiasi esposnente della sinistra, esprime liberamente il proprio pensiero ed è mosso da amore, umiltà e mansuetudine.

  2. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Ma il comportamento delle “sardine” è democrazia? Penso proprio di no. Mi ricordano molto quei vecchi movimenti e cortei sessantottini: puoi parlare liberamente, basta che tu sia d’accordo con me, se no taci.

    • Eretico scrive:

      Caro “Vedo sempre più nero”,
      giusto un paio di cose:
      1) ho dovuto censurare il tuo commento su Giulianino Amato, perché querelabilissimo. Riformulalo, eliminando l’ultimissima parola, però!

      2)pubblicato un tuo commento sul pezzo culturale di domenica scorsa: ne approfitto per concordare con te sul giudizio negativo sul Metastasio e sul Marino. Siamo, in tutta evidenza, due desanctisiani…

      A “ICS”, che scrive che il merito della Pace in Europa è solo della Nato: credo che in parte tu abbia ragione, ma non del tutto, nel senso che anche l’Europa ha la sua forza diplomatica (certo, se avesse un esercito, meglio sarebbe!); in ogni caso, converrai anche tu che anche la succitata Nato – pur ad egida statunitense, bien sur – è un organismo sovranazionale.

      Erga omnes: ieri stimolante presentazione de “Il professor Popolizio” al liceo Classico, dunque un grazie alla collega Monica Roncucci ed all’amico-giornalista Orlando Pacchiani per le loro parole – che riprenderò in prossimi eventi – sul mio libro. Per chi lo voglia,infine, save the date: il 24 gennaio alla libreria Mondadori, per la prossima presentazione del libro-denuncia sulla odierna scuola.

      L’eretico

      • Fradiavolo scrive:

        Suvvia Eretico crediamo alle favole, intanto i primi 44 anni di pace sono stati regalati, come giustamente faceva notare ics, dai due blocchi contrapposti e dal deterrente nucleare, poi, dopo il 1989, già la prima sanguinosa guerra nel cuore dell’Europa. Tu minimizzi mio caro, ma, mentre certi burocrati europei a Mastrict discettavano amabilmente sui farlocchi parametri economici, i popoli europei dei Balcani già si scannavano. Parliamo della stessa Europa? Oppure sloveni, croati, serbi, macedoni, bosniaci, sono meno europei.

        • Eretico scrive:

          Caro Fradiavolo, mi pare proprio di avere ricordato la tragedia della ex Jugoslavia, che ben conosco, tra l’altro: e mi pare un esempio classico di come l’insistenza sul tema etnico-religioso-identitario porti poco lontano; o, meglio, molto vicino: a fare scannare gli ex vicini di casa, gli uni con gli altri…

          L’eretico

          • Fradiavolo scrive:

            Appunto Eretico, popoli vicini eppure così diversi costretti a stare insieme, quando si è aperto il coperchio del pentolone dopo 45 anni di cottura a pressione, vengono fuori i nazionalismi repressi.
            Pensa un po’ a quando si romperà la camicia di forza dell’euro altro che ex Jugoslavia.

          • manunta scrive:

            Aaah aaah caro prof in storia, vedo alcune macro inesattezze, nella tua lapidaria ricostruzione della correlazione UE=pace tra i popoli.
            1Caro mio , i paesi europei, nel senso UE e non in senso geografico , la pace forse l hanno ottenuta tra loro.
            Ma la guerra vanno a farla da altre parti , libia siria afghanistan irak,
            per non parlare della lunga lista di paesi africani dove la force de frappe francese, ribalta governi sgraditi agli interessi francesi e mette mano a tutta anda.
            Idem la fomentano , vedi l appoggio tedesco alla croazia separatista, dove guarda caso , un paese UE , sostenne le aspirazioni di una parte etnica alla frantumazione di uno stato multietnico.
            Oppure , per stare all attualita’, l appoggio sempre della germania,
            al golpe ucraino, golpe che mando’ al governo un allegra brigata di neonazisti nazionalisti,al seguito del quale scoppiarono i disordini che portarono alla seccessione della crimea e alla guerra nel donetsk.
            Oppure, kosovo.
            Sicche insufficente in storia, ma comunque ottimo ( e abbondante)in retorica

      • ics scrive:

        La diplomazia europea è fallimentare in quanto gli interessi nazionali restano prioritari. Senza andare troppo lontano basta vedere oggi in Libia come Italia e Francia si trovino su fronti contrapposti a cercare di tutelare (male) i rispettivi interessi. Gli inglesi, come hanno sempre fatto nel bene o nel male, padroni del loro destino hanno ringraziato e salutato.
        I paesi dell’est (con un vicino ingombrante che conoscono bene..) entrano in UE per avere i contributi economici ma fanno accordi con gli USA per installare basi militari sul proprio territorio.
        Parere personale: l’ epoca della globalizzazione, con l’errata percezione che il mondo si possa misurare solo con il metro economico, è ormai agli sgoccioli. Gli anni a venire (con l’emergere dello scontro Usa Cina) saranno decisamente più complicati. Per l’Italia sarebbe opportuno avere uno straccio di strategia “nazionale” per non ritrovarsi come i famosi vasi di coccio..

  3. Daria gentili scrive:

    quando quelli di Casapound vanno a portare la pasta o altre necessità alle persone non abbienti e vengono snobbati e/o derisi dai sinistrosi radical, chi apre le praterie alla destra, i Casapound o i sinistrosi?
    Questo è un esempio che ho fatto prendendo spunto dal tuo articolo in cui evidenzi che Fusaro scrive per Casapound, ma altri mille se ne potrebbero fare, per evidenziare che le praterie attuali alla destra sovranista, populista ecc, le ha aperte una sinistra che negli ultimi anni si è dimenticata degli, diciamo così, “ ultimi “.
    Sul ps: ma Giuliano Amato chi? Quello che, scrivevano le cronache, parlava al telefono con Beppino per avere due soldi i per i campi da tennis a Orbetello ….?

    Il tuo amico martinellato, per criticare l ‘esibizione di Fusaro ha avuto l’ardire di scrivere che a Siena negli anni passati non vigeva il pensiero unico! Ah ah ah ah…la prossima volta a Zelig! E poi non si capacitano come abbia fatto a vincere le elezioni De Mossi…altro che praterie.

    • A.B. scrive:

      Bello vivere avendo un’unica idea in testa, riconducendo tutto quello che avviene, nel mondo come nel pianerottolo di casa, con Loach o con Fusaro, a quel pensiero unico. Mononota o forse monotona.

      • Daria gentili scrive:

        Monotona o monotema non importa, non me ne può fregare di meno, anzi con più leggo quelli come te e con più lo divento.
        Tu, se non ti va, passa oltre.

        • A.B. scrive:

          Effettivamente per il contenuto non sarebbe strettamente necessario, che la litania la conosciamo già, ma una dose quotidiana di livore mi aiuta nel cercare di essere una persona migliore. Continui animosamente a costruire i suoi castelli di rabbia, il nuovo pensiero unico.

          • Daria gentili scrive:

            Ecco bravo, fai così. Il migliore o peggiore lascialo giudicare agli altri…..

  4. ics scrive:

    L’unico vero garante della pace europea si chiama NATO (d’altronde si parla di pax americana).

    L’Europa (di Strasburgo e Bruxelles) resta uno splendida e vivace unione economica ma priva (e mai l’avrà) di una visione politica unitaria pertanto destinata prima o poi al fallimento.

  5. Andrea Magrini scrive:

    Caro Raffale, ti spiego perchè sono andato alla manifestazione delle Sardine. Lo spettacolo su Bibbiano è un primo assaggio di campagna elettorale, infatti è finanziato da una sindaca leghista di Senago e sta facendo tappa nei capoluoghi di provincia toscani governati dalla destra. Il tema Bibbiano è indubbiamente molto stuzzicante, ne è prova la bagarre tra Sardine e Lega per accaparrarsi la piazza per il comizio finale. Fin qui niente di male (escludendo il tentativo, poi rimangiato, di usare un fondo per l’infanzia), è la politica ed il Sindaco porta avanti la sua bandiera. La cosa che mi rende veramente indigesta la bella kermesse è il patrocinio, con presentazione in pompa del Sindaco, di uno spettacolo che riporta nel titolo: “il gender è tra noi”. Ti pare il caso che l’Amministrazione comunale sdogani teorie false e discriminatorie? Ti pare corretto usare un argomento così delicato, che riguarda il tema degli affidi e una vicenda giudiziaria ancora in corso, per motivi di mera propaganda politica (Vox Italia … aiuto) e ideologica (teorie gender … aiuto!).
    Allora ti faccio una segnalazione: Martedì 21 gennaio alle 16:00, al plesso Mattioli, è prevista la conferenza: “Dal sostegno alla genitorialità alla tutela di bambini, bambine e adolescenti. Oltre il caso Bibbiano”. Io vado anche lì, perchè ho voglia di capire meglio la questione degli affidi, al di fuori del polverone che è stato sollevato. Se hai tempo ci si prende un caffè alla fine.
    Andrea Magrini

    • Eretico scrive:

      Caro Andrea,
      figurati io, cosa penso del gender (e della famiglia in generale); ciò detto, il 21 sono impegnatissimo in Comunale, ma credo che tu potrai fare una sintesi dell’incontro e riportarlo sul blog,se vorrai.

      L’eretico

  6. Il Giaguaro scrive:

    Al pluridecorato Giuliano Amato vorrei fare una semplice domanda,questa:quando il suo Segretario lo inviò a Milano per vedere cosa aveva combinato il”mariolo”del Pio Albergo Trivulsio come mai non si recò subito al palazzo di giustizia di quella città a rendere la sua importante testimonianza?.
    Sarebbe stato un comportamento esemplare,non un tradimento.

  7. pino mencaroni scrive:

    Ciao Raf,
    a proposito di silenzio dei media, di avvocato Pittelli e di Massoneria..
    https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=0ZkbHjAY8so
    Un caro saluto

    • Eretico scrive:

      Caro Pino,
      è un autentico piacere rileggerti, dunque grazie del suggerimento (la Massoneria ed il Pittelli ci stimolano assai), come sempre un quid pluris per il blog.

      Stasera pezzo culturale (ma anche questo un po’ lo è, suvvia).

      Nel frattempo, buona – laicissima, financo paganeggiante (Socci ci perdonerà) – domenica a tutti, dall’eretico

    • A.B. scrive:

      Ho ascoltato con attenzione. A me ha sempre fatto venire i brividi sentire un procuratore della Repubblica che in conferenza stampa ostenta arresti (sarebbero custodie cautelari, ma uno sceriffo non può che preferire il tintinnio di manette) come se fossero medaglie. Continuo a non capire come sia possibile permettere a dei magistrati inquirenti delle esternazioni che finiscono per essere una gogna senza contraddittorio, l’opposto del diritto che dovrebbero tutelare. “Abbiamo arrestato”, “abbiamo arrestato”, preferirei sentire dopo il processo “abbiamo condannato”, ma quello lo sentiamo parecchio meno. La chicca è: “abbiamo arrestato perfino dei massoni infedeli alla propria istituzione”. Cazzo, la massoneria per Gratteri è un’istituzione, andiamo bene…

  8. Giacomo rossi scrive:

    In attesa di commentare il conclave delle idee di fortezza, non può che commuovere la dichiarazione di Mori( e quindi della sua destra) che Siena è stata grande!
    Dunque, a detta di Mori, questa amministrazione, potrà fa tornare la nostra città ai lustri in cui era quando governava la sinistra, che forse così male non ha fatto per 75 anni….Magari per una decina, probabilmente non da sola, ma con l’avallo della destra nazionale ( Berlusconi e soci) e di buona parte di quella locale!
    Forse in fortezza le idee vanno chiarite!
    Per ora poche ma confuse…e i fatti più o meno quelli che erano in programma x brunino!
    Di novità non se ne vedono, come i critici e i sommi battitori di tastiera che si lamentavano sui blogs( molti dei quali silenti o spariti)!
    Comunque se la nostra città torna ai fasti (di allora) siamo tutti contenti e un voto a birrai e a frequentatori di palazzo non lo negheremo neanche noi!

  9. Lucia marzi scrive:

    Be’!
    Alla fortezza delle idee se la sono cantata e suonata! Erano gli stessi di sempre, potevano fare una riunione in COMUNE! Certo così i Lucci abboccano meglio!
    D’altro canto i sinistrosi, se il nostro sindaco non ha portato che poco di nuovo, dovrebbero aver poco da lamentarsi!!! Se fa le stesse cose che aveva in programma il George Clooney di ravacciano e non ha fatto quasi niente di quello che aveva promesso( menomale, sennò il tunnel…) vuol dire cHe più o meno va adesso come andava prima….e se prima erano contenti( al punto di riconfermare George) non saranno tanto dispiaciuti ora!
    Semmai dovrebbero essere quell’altri……!

  10. Al-Mutanabbi scrive:

    Breve precisazione sul PS2. Anzitutto, questo quanto da me scritto sul profilo FB de IL SANTO DI SIENA: “Il pensiero unico è pensiero che viene dall’alto, è pensiero di potere. Il fenomeno dei blog a Siena nasce dal basso, in reazione a questo stato di cose. Non è stato l’apparato che ha permesso liberamente la formazione dei blog, è stato storicamente l’esatto contrario. Segno reale sono state le conseguenze per taluni, pesantissime”.
    Che qualche problemino ci fosse, tuttavia, lo si intuisce da un altro scambio di idee avvenuto sempre su FB nell’ottobre 2015, quando ad un certo punto un noto esponente dell’Amministrazione cittadina scrisse: “”… Se oggi il bavaglio non c’è più è anche perché quattro o cinque sciagurati come me si sono presi la briga di liberare la città dalla cappa che partiva dalla politica (di tutti i colori) e arrivava ai mezzi di comunicazione”. Stetti giorni a chiedere cosa mai fosse questa “cappa”, scrissi un articolo su Wiatutti per chiedere che ci fosse un chiarimento da parte dell’amministratore, ma niente. Ecco, sarebbe interessante se la giornalista in questione, o altri, potessero soddisfare questa curiosità, che immagino sia di interesse comune. Capire in cosa sia consistita questa “cappa” potrebbe inoltre far splendere di luce riflessa chi ha proferito questa frase. Insomma, attendo con ansia, per capire se, ad esempio, questa “cappa” abbia favorito oppure no lo sviluppo di blog locali.

  11. Roberto scrive:

    Per i detrattori di De Mossi e alla platea dei suoi sostenitori, ascrivibili senza dubbio a un sentire di destra, più o meno radicalizzato, mi piace sottolineare come abbiano l’uno finanziato e gli altri sostenuto ed applaudito, la presentazione del prorpio libro da parte del suo autore, l’esimio filosofo Fusaro, che ha decantato in sostanza la validità ancora attuale (e futura?) del pensiero di Karl Marx, certamente non presente nelPantheon ideale del sindaco e dei suoi sostenitori, che hanno dimostrato grande sensibilità pluralista: Chapeau! (non son ferrato in francese, spero abbia scritto giusto)
    Un applauso anche al rappresentazione di un comune sentire apparso evidente tra il marxista Fusaro e l’ultra cattolico (anche al di sopra del papa attuale) che ha rinverdito anzi addirittura superato e di quanto, i fasti di un cattocomunismo estremizzato che credevamo ormai morto e sepolto. Chapeau bis !!

  12. Anonimo scrive:

    1) Vorrei capire perché, se Marx aveva ragione, la destra che ora lo sbandiera tanto è andata contro i comunisti per decenni.
    2) La sinistra non difende i lavoratori: infatti siamo delusi e non votiamo. MPS: vero, giusto (ma erano i PDS-DS-PD, non la sinistra). Il turboPD: votalo te. Ma sul fatto che lo spettacolo di Fusaro abbia al centro l’idea di un complotto, ordito dalla sinistra e dal mondo LGBTQ, finalizzato a distruggere la (sic) famiglia naturale in nome del (sic) gender? No perché era dai tempi dei Protocolli dei Savi di Sion che non si sentiva una ca**zata del genere. Perché di questo si trattava. Non di rivendicare diritti e tutele per gli operai.

    • Fradiavolo scrive:

      Non credo che Fusaro possegga in tasca la verità assoluta tuttavia non mi sembra neanche giusto definirlo cazzaro.
      Dunque coglie in pieno la questione su mondialismo e globalismo quando afferma che esistono due destre: la prima quella originale liberista la seconda, de facto convergente con la prima, (ex sinistra tradizionale) diventata “fuxia” appiattita sul pensiero dei diritti liberali.
      Non dimentichiamoci che la teoria economica liberista è del tutto compatibile con tutte le dittature di stampo fascista conosciute nella storia a partire dai primi periodi del governo Mussolini fino al Cile di Pinochet(fulgido esempio) passando per la dittatura dei colonnelli in Grecia o quella di Videla in Argentina. Nessun complotto, così è così è stato.
      Nel caso italiano, ma potremmo dire €uropeo, le praterie lasciate vuote a sinistra dal pensiero unico della destra liberista e “fuxia” vengono chiaramente occupate da politici abili, in passato relegati ai margini del dibattito politico, ad intercettare il consenso probabilmente in parte anche con lo scopo di neutralizzarlo, ma questo lo vedremo.
      Insomma per capirsi non è certo colpa di Fusaro o di Alberto Bagnai, per fare altro esempio lampante, se i loro articoli non vengono pubblicati dal Manifesto.
      Del resto Gramsci già negli anni trenta scriveva sul pensiero di Marx travisato dai leninisti e sul fallimento della rivoluzione di ottobre mentre il discorso sulla “fine della spinta propulsiva della rivoluzione” di Berlinguer risale al 1981.
      Ecco poi la domanda facile facile formulata dal De Mossi a margine della conferenza: può il liberismo aver storicamente portato nel mondo importanti progressi in campo economico e sociale?
      No!
      Apriamo il dibattito.

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