Eretico di SienaSiena ai tempi del coronavirus (IX): Fava, Tozzi, leggere (e Raffaello) - Eretico di Siena

Siena ai tempi del coronavirus (IX): Fava, Tozzi, leggere (e Raffaello)

Eccoci al consueto appuntamento della domenica: sempre iperculturale, ma al contempo declinato al tempo del (maledetto) Covid-19; come di consueto, tre argomenti forti, con aggiunta di un Ps d’ordinanza. Si parte scrivendo di un grande, sfortunato, atleta – Franco Fava -, che può insegnarci qualcosa, in questi tempi perigliosi, quanto ad abnegazione e determinazione; poi, ancora Tozzi, ancora “Tre croci”: dopo una descrizione del paesaggio, oggi una descrizione antropologica, da parte del buon Federigo; terzo argomento, la lettura: se non si legge ora, quando?

Avevo preannunciato di tornare ancora sul parallelismo fra il Caso-Moro e l’attuale pandemia, ma continuando ad approfondire voracemente il tutto, ci ho trovato talmente tanto gusto, che penso che al succitato parallelismo dedicherò qualcosa di più ampio e monografico, quindi dico ai lettori di aspettare…

FRANCO FAVA, UN ESEMPIO: NEL 1974, NEL 2020

In tempi di coronavirus, c’è la possibilità – grazie alla meritoria Raisport – di gustarsi delle pillole, ormai quasi dimenticate, di grande sport; ecco che l’altra sera, con tonitruante piacere, mi sono goduto un memorabile 3000 siepi, quello degli Europei romani del 1974, con la figura di Franco Fava a troneggiare, pur arrivando beffardamente quarto; Fava, che oggi è un valido giornalista, è stato uno straordinario mezzofondista e fondista dei Settanta, capace di una varietas impressionante: dai non omologabili 2000, fino alla Maratona (compresa quella di New York City del 1976; a proposito, parentesi: proprio oggi, nel suo briefing con la stampa, il Governatore Cuomo ha detto esplicitamente che lui, nella Grande mela martoriata dal Covid, domattina andrà a correre, perché questo è il modo migliore per affrontare il problema), passando per il cross.

In quella serata del settembre 1974, il ragazzo di Roccasecca (il luogo del castello di Tommaso di Aquino) – allora 22enne – partì imprimendo una velocità da record mondiale: Fava sapeva di non avere lo spunto finale, anche perchè soffriva di seri attacchi di tachicardia, anche in gara (un “cuore matto”, come il ciclista Bitossi); lui provò a staccare i due più pericolosi contendenti, che però gli rimasero in scia, per poi superarlo in modo implacabile negli ultimi 1000 metri. Vinse Bronislaw Malinowsi, polacco, il cui padre aveva combattuto con il generale Anders a Montecassino, trent’anni prima; secondo lo svedese Garderud, e terzo, inopinatamente, il tedesco Karst, che soffiò il bronzo a Fava.

Il tedesco, lo potete immaginare; lo svedese, anche: una ventina di centimetri più alto di Fava; quanto a Malinowki, sembrava essere uscito da uno sciopero ad un cantiere navale di Danzica, o da un locale notturno di Cracovia (da buttafuori): stravinse, e poi continuò a correre come niente fosse per un paio di giri. Il soldatino Fava, invece, sembrava il prototipo dell’italiano per come ci vedono all’estero: piccolo, scuro, con occhialetti e baffi. Ma con un cuore tale – tachicardia o meno -, da fare commuovere chi ha la passione dell’Atletica; e, forse, non solo chi ce l’ha…

UNA DESCRIZIONE, IMPIETOSA, DEI SENESI

Saltate, per ora, le celebrazioni per il centenario della morte di Federigo Tozzi, continuiamo ad occuparcene nella rubrica più culturale del blog; la scorsa domenica, abbiamo proposto una descrizione del paesaggio senese, tra Camollia, Pescaia e Madonnino scapato. Quest’oggi, invece, riprendiamo in mano “Tre croci”, ma proponendo un qualcosa di molto diverso: da una descrizione prettamente naturalistica, ad una (impietosa) descrizione antropologica dei senesi. Quando si parla – noi stessi l’abbiamo fatto plurime volte – di un Tozzi che ama ed odia la sua città, beh per il secondo sentimento bisogna fare riferimento a passi come quello che si sta per proporre.

Il tutto, affidato alla bocca di un personaggio del romanzo succitato: Orazio Nicchioli, il cavaliere Orazio Nicchioli; il quale era solito entrare nella libreria di famiglia dei protagonisti di “Tre croci”, “sicuro di trovare la stessa accoglienza deferente” cui si era ormai ben abituato, negli anni; capirete, il buon Nicchioli era “assessore comunale e capo di parecchie congregazioni di carità”; sentite un pochino come descrivere l’essenza della senesità, a pagina 69 dell’edizione della Bur (il tutto manderà in sollucchero qualche lettore, ma si raccomanda di attenersi sempre e comunque al decus, nei commenti):

“Siena è fatta così; e nessuno ci cambierà; se Dio vuole! Anch’io, del resto, non vivrei a Siena se non fosse possibile conoscere quel che si desidera degli altri. Perché non mi piacciono le grandi città? Principalmente, perché io non potrei stare senza conoscere gli altri come me stesso; è una curiosità che abbiamo nel sangue. E nessuno ce la leva. Anzi, io le persone che non sono di qui, non ce le terrei né meno! Che ci fanno? Stiamo bene tra noi; essendo tutti eguali e dello stesso seme”.

LETTURA: SE NON ORA, QUANDO?

La cattività impostaci in questi agri tempi dovrebbe essere perfetta per stimolare alla lettura: pare essere fatta apposta; dal punto di vista economico, diciamo subito che c’è stata una evidente biforcazione: i quotidiani si possono vendere-acquistare, i libri (salvo l’on line, ovviamente) invece no. Scelta sulla quale magari si tornerà ad emergenza finita, ma che dovrebbe fare sin da subito riflettere (i libri non ritenuti essenziali come la stampa cartacea, evidentemente); in attesa di avere i dati sulla vendita di quotidiani nel mese di quarantena (iniziato di fatto con il 9 marzo), registriamo il crollo, ovvio, di vendita dei libri. Ciò non vuol dire in re ipsa che non si legga: in quasi ogni casa è più o meno presente una certa quantità di libri che, al massimo, fanno arredamento, e che magari questo contesto potrebbe invogliare a prendere davvero in mano. Anche per la prima volta.

Ed eccoci al cuore del problema: l’attitudine alla lettura; l’impressione dello scrivente è che chi non ha più (o non ha mai avuto) la abitudine, per non dire il bisogno, di leggere, non colga più di tanto la possibilità che la quarantena gli offre. Non cambia molto, in buona sostanza. Credo a buon titolo di potere immaginare gente che si lobotomizza davanti alla play station, oppure si mette a fare di tutto, prima – e pur di non – leggere: mi piacerebbe sbagliare, ma così temo che sia.

Quanto infine al mercato editoriale con relativa filiera (della quale i librai sono solo l’ultimo segmento), fra i vari articoli letti in settimana segnalo quello di Serenella Bettin (Il Giornale di ieri, pagina 34, dall’eloquente titolo “Così il virus infetta il mondo dei libri”), nella chiusa del quale si scrive dei due clamorosi problemi che l’attuale contesto pone a chi di libri vive e lavora: il riprendere la complessa filiera, riattivando il mercato, quando lo si potrà fare, in primo luogo; in secondo, l’intasamento di nuovi titoli che arriveranno, tutti insieme, in libreria. Per un pubblico, come quello italiano, in maggioranza assoluta refrattario all’acquisto degli stessi, sic…

 

Ps Domani, 6 aprile, saranno i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (ne scriveremo ancora), “non meno eccellente che grazioso”, scriveva di lui Giorgio Vasari; aggiungendo, fra le altre cose, che “non visse da pittore, ma da principe”. Morto a soli 37 anni (che peraltro allora rappresentavano la speranza media di vita, gioverebbe ricordare in questi tempi), non si sa con esattezza di cosa sia morto; Lina Bolzoni (sul Domenicale del Sole 24 ore odierno) se la cava con un generico “stroncato da febbri forse nate da eccessi amorosi, forse malcurate dai medici”. Speriamo tutti – coronavirus permettendo – di potere un giorno andare alle Scuderie del Quirinale, per gustarci la mostra – che pare davvero notevole – in suo onore.

48 Commenti su Siena ai tempi del coronavirus (IX): Fava, Tozzi, leggere (e Raffaello)

  1. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Forse ricorderai, ne parlammo a LLG, che a me è sempre piaciuto scrivere e leggere.
    Da tempo ormai non scrivo più ma purtroppo da alcune settimane a questa parte non riesco più a leggere.
    Ho alcuni libri ammontinati sul comodino, la sera, il giorno, a volte anche la mattina, provo a prenderne uno in mano ma non riesco ad andare avanti.
    Ho finito a stento il tuo ultimo lavoro e mi sono arenato.
    Non chiedo soluzioni ma conforto.
    Grazie

    • Eretico scrive:

      E tutti i lettori del blog sapranno come confortarti, caro Alberto: sursum corda, per Zeus!

      Se non ti aggradano il Papa o il Presidente, guardati Queen Elizabeth speech: ha parlato poco (brevitas), ma ha saputo dire bene le cose essenziali, partendo da quel fantastico – storicamente parlando – precedente del 1940 (gravitas).
      Se l’hai persa, recuperala…

      Buona settimana a tutti, l’eretico

  2. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    L’ho letto tempo fa “Tre croci” e mi è piaciuto, triste, ma interessante e vero dalla prima all’ultima pagina. Il parere del Cavaliere Nicchioli è vera. La mentalità dei senesi fino a poco tempo fa era questa, inizialmente è anche piacevole, l’amicizia tra chi si conosce da sempre il gruppo compatto contro tutti è anche bello, ma riflettendoci è stata parzialmente la rovina di Siena perché con questa mentalità la nostra Città ha perso tante occasioni per essere meno isolata dal resto del mondo. Lontana dalle principali vie di comunicazione, stradali e ferroviarie, con l’illusione di essere autosufficienti, in un’isola felice. Siena è diventata importante nel Medioevo grazie alla Francigena, autostrada di allora, poi ci siamo rinchiusi trai nostri colli. L’isolamento poteva andare parzialmente bene quando ancora avevamo il Babbo Monte ad assicurarci un benessere economico ed un futuro per i nostri giovani, ma già allora si risentiva dell’isolamento in considerazione del turismo. Il Monte che conoscevamo ormai non c’è più. Ora i nodi vengono al pettine e sono cavoli amari. Quanti nostri giovani concittadini hanno abbandonato Siena per trovare lavoro altrove e chissà quando ritorneranno, stiamo diventando una città di giovani emigranti e vecchi pensionati in attesa del ritorno, chissà quando, dei figli e nipoti. Il fatto che Siena non è un’isola separata dal mondo perché non puoi certo impedire l’arrivo di non senesi, sarebbe una vera assurdità e quindi il benessere dell’isolamento è solo un’illusione. Solo il turismo ci potrebbe salvare, ma con i detti problemi logistici ci aspetta anche un anno gramo per colpa del maledetto virus. Temo che anche i Palii saranno annullati, non illudiamoci, sarà una bella batosta per il turismo. La delusione per la non disputa dei Palii sarà il male minore; è quello che c’è nell’indotto che mi preoccupa. Andrà tutto bene, speriamo.

    • manunta scrive:

      M azzitto , di fronte a tanta lucida onesta’.
      Non vi diro’ piu’ nulla.
      Anzi, o sentite questa, nel epidemia del globalismo socio culturale, esser rimasti rinserrati nelle proprie tradizioni sociali , potrebbe, volendo,
      essere comunque stato un vaccino efficace.
      Il bicchiere e’ sempre mezzo vuoto… o pieno.
      Il seme non l avete cambiato, ma cambiando tecniche di coltura, e concimando bene il magro tufino giallo colla cultura, il seme pole
      rinvigorissi.

      • Daria gentili scrive:

        Connettendomi al tema del coronavirus che attualmente ci affligge, si sta facendosempre di più strada l’ipotesi che uno dei fattori scatenanti, o quantomeno agevolanti, dell’epidemia nelle zone del nord sia dovuto all’inquinamemto atmosferico, all’elevata mobilità, alle connessioni fitte, alla densità demografica di queste regioni. Una volta tanto il nostro tanto criticato isolamento – e vengo a dare ragione a Manunta – ci potrebbe aver giovato.
        Che, in un prossimo futuro, l’isolamento, che ha consentito il mantenimento, qui da noi, di un ambiente territoriale “ quasi” intatto, non sia un fattore vincente per una ripresa?

        • manunta scrive:

          Reduce da un bianco di montepescini un artro biancbino di montaperti, un rosso sempre di montaperti , le seconde robe son di pronta beva biologiche ,comunque piacevoli e salubri, tanto pe’ medicassi e un bianco di trecciano , avendo concluso co’ un rosso di poggibonizzi,seguito da un rosso di montepescini , mi accingo a darti il senso , da te scarsamente inteso, del mio commento.
          Ove non scrivetti o intesi d inteder parlar di rade popolazioni et poco
          contaminati territori.
          Bensi’, mia cara citta ,intendeo referimri all abitus mentale sanese , che nell imperante moda globaiola , le sanesi genti seguitano ad indossare.
          Seppur Tozzianamente tali costumi potrebban esser considerati logori e vieti, al paragone con gli orridi stilemi globalisti ,essi rifulgono .
          Cio’ intedetti , spero acclarar con questa mia ,l intender tuo…sanese.
          Nb. Intender sanese , ossimorica espressione.
          Nel tuo caso.
          Baci abbracci saluti omaggi inchini.

  3. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Vado a dormire ringraziando i nostri (cari) soci tedeschi che con il loro connazionale paziente zero ci hanno contagiato col coronavirus e si stanno dimostrando, come spesso nel passato, non molto empatici (sig)con l’attuale situazione dimostrandosi un pochettino indecisi sul varare il piano coronabond che farebbe tanto bene anche all’idea di un’Europa coesa e più umana. Come sempre la loro spocchia non vuole sparire. Se due guerre hanno dichiarato e due l’hanno perse vorrà dire qualcosa su chi è o no nel giusto. Ed ai venditori di caciotte e tulipani dico che i fiori se li tengano per sé che potrebbero servire più a loro che a noi. Ultimo pensiero a quel simpatico mattacchione del premier inglese che ci aveva preso in giro ed adesso, poverino, è con la bua grossa a letto, quando sarà guarito. spero che abbia imparato a riflettere due volte prima di esprimere certi giudizi troppo affrettati.

  4. manunta scrive:

    Tozzi uomo che osservava la natura, ergo

    Sapeva Tozzi cio’ che fa’ natura
    Seme mai rinnovato spesso falla
    Ma non l intende chi ha cervice dura

    e la semenza seguita a buttalla
    in quella terra soda e polverosa
    ch’ e’ senza limo, secca terra gialla

    le novita’ per la gentuccia ottusa
    son viste come fossero disturbi
    gente nell ignoranza sempre chiusa

    Che’ piu’ gnoranti prende lei pe’furbi
    cervelli spenti da’ fiaschi e gottini
    ragionamenti astiosi vani e torbi

    la colpa potete dalla a fiorentini
    che i seme bono ve lo sterminonno
    lasciando i vili i doddi e i boncittini

    che la vostra citta’ ripopolonno
    nel millecinquecencinquantacinque
    siena da li casco’ cadde nel sonno

    la colpa non e’ vostra, e’ nostra dunque

    Vai sete assolti, ooohhh balestra, segnatela questa.

    • manunta scrive:

      E mi tocca aggiungere, ad evidente conferma, che chi non vien da tal semuccio, ora pare essere il piu’ vispo e culturalmente vivace di vostra citta’.
      Noto altresi’ che a voi Tozzi da’ fastidio come un sasso nella scarpa,
      noto che la piu’ grande opera di divulgazione e recupero dell opera del
      vostro UNICO grande scrittore si deve non a caso ad un professore lucchese, e NON a uno di seme senese.
      Che doveva fare un grande scrittore come Tozzi , se non descrivere la miseria dell anima dei senesi?
      Un animuccia raggrinzita prevaricata da menti vane e spiriti accesi solo da vino e palio.
      E solo in quei due mesi cavate l anima dalla segregazione dove la tenete
      rinchiusa e gli concedete l ora d aria, lo sapete , Tozzi l ha messo nero su bianco, percio’ vi infastidisce.
      Di lui rammentate spesso ,solo le bucoliche descrizioni di paesaggi e natura, senza capire che anche li, Tozzi trova sempre il modo di metaforizzare, quanto in quelle anguste viuzze spesso siate dei carnefici dei tratti piu’ nobili della natura umana.

      Raffa( seme ligure) bada che Tozzi dalla a alla z si trova anche in pdf aggratise.
      Come e’ giusto che sia, idem trovansi aggratise in pdf tutti(o quasi) i classici, ergo leggete quelli invece di balestrare a vuoto sul titolumaio
      recente.
      Per quello aspettate la riapertura delle librerie.

      • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

        Si, si, caro fiorentino guardi la pagliuzza nell’occhio altrui e non vedi la trave che hai nel tuo. Avevate un diamante puro, il Sommo che scacciaste ed ora riposa lontano in Ravenna; dopo due secoli cercaste anche di riprenderlo, ma i frati furbacchioni vi gabbarono. Ed a Santa Croce c’è il posto vuoto, solo la statua davanti alla chiesa col Poeta corrucciato quasi a dirvi: “Oh bischeri mi avete mandato via e mi volevate anche accoppare se fossi tornato. Ci ho pianto, ma altrove mi hanno trattato meglio e quindi da voi è bene che non ci sia più tornato!”.

        • manunta scrive:

          Vedo nero ( nome omen ,vedi spiegazione a seguire)

          Il 5/4 alle 22 23 hai avuto un barlume d onesta’, ma per vostra bipolare e balzana natura, la retta visione delle cose, come nel caso di Tozzi, ti e vi ingenera disperante e congenita depressione.
          Al punto , Durante prima di essere scrittore era politico e fu’ esiliato per questioni puramente politiche, mai Firenze sminui’ il suo talento di uomo di cultura e mai lo mise nel dimenticatoio , come voi avete fatto con Tozzi.
          Idem col segretario , anche lui confinato fuori citta’, ma mai negletto nella considerazione della sua magnitudo come scrittore e uomo di cultura.
          VOI , l unico scrittore degno di menzione( da noi la lista sarebbe lunga e non riportabile per questioni di spazio) l avete per decenni buttato nel dimenticatoio, perche??
          Per avervi dipinto troppo realisticamente, la vostra astiosa e permalosa natura , ha fatto si che lo scacaste e scrafiaste per decenni.
          Fino a che altri e, nota bene ,non senesi ne riconobbero l indiscutibile
          talento letterario e dettero conto della sua statura.
          Nini da voi il seme e’ moscio e il terreno dove germina, magro e polveroso solo raramente ( leggi Tozzi)la natura vi dispensa talento e cervello.
          E chi lo possiede e vive in siena, ne esce , come diceva Tozzi:

          «La mia anima, per aver dovuto vivere a Siena, sarà triste per sempre: piange, pure che io abbia dimenticato le piazze dove il sole è peggio dell’acqua dentro un pozzo, e dove ci si tormenta fino alla disperazione.

          Avete accademici maestri e professori che non terrebbero botta neanche con un vangatore terzamediuto.
          In prosa e rime , siete menci mosci spuntati, pomposi vuoti e vani.
          Per non andare a farti notare che da voi i popolani, son tutti dello stampo
          descritto da Tozzi, ove in riva d arno giganteggiano barbieri come il Burchiello, o calzettai come G.B. Gelli , autore di dialoghi filosofici tradotti e stampati in tutta europa,la sua Circe era nella biblioteca di un certo Montaigne.
          Ergo caro orbato di giudizio , evita di parlar scontatamente e beghinamente
          di travi e pagliuzze, del pari evita di citate totalmente fuori contesto l esempio di Durante, facendolo mostri due cose.
          1) Che come i tuoi paesani sai solo ripetere a pappagallo il catechismo che t hanno riversato addosso i pretacci.
          2) Che vuoi ribattere senza prima accendere il cervello, usando paragoni i propri e, nb. per mancanza di mezzi, sempre lo stesso e quasi sempre ad minchiam.

          Travi e pagliuzze sempre tu rammenti
          e le metafore sempre le padelli
          pochi e scontati son i tu’ argomenti

          sienin ti dette tal vani modelli
          ne arguzia ne cultura ne giudizio
          i modi vostri mai furono quelli

          cervello a siena giace nell ospizio
          nasce gia’ vecchio e vien ricoverato
          provarsi a usarlo v espone al supplizio

          di matto o strano esser considerato

          10 terzine numero della mente( androgina), studia torbone!
          E impara a scriver prosa rime e ad argomentare.
          Cose che in riva d arno un s ha bisogno di studiare.
          Amen vangelo .Anzi meglio, realta’ manifesta.

          • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

            Prendo atto dello scritto (sempre pungente eh), ma la mia era solo una punzecchiatura per vedere cosa avresti risposto e devo dire che non ti mancano argomenti, anzi immaginavo che non saresti di sicuro rimasto al palo. Ripeto, mi piace punzecchiarti perché le tue rime non mi tangono, anzi mi divertono; quello che mi dispiace è che veramente ho visto la mia Città con una bella macchina fiammante ed ora la vedo con una bicicletta e senza cambi. Era una bella donna un po’ viziata, vanitosa e un po’ ingenua che non si è accorta di chi la stava ingannando. Non pensare che mi offenda a sentire le sue critiche, io spesso sono d’accordo con te, ma queste leggere polemiche servono a dare il pungolo a qualche mio concittadino che ti legge. Eh, con la bicicletta pedalare dovremo e parecchio in salita, comunque l’importante è salire non scendere; intanto la guida è cambiata e speriamo vada meglio del passato. Ti saluto abitante dell’Arno che vedi di rispettare perché vi ha dato tanta prosperità nel passato ed anche ancora fa la sua bella figura.

          • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

            Riguardo agli scrittore e poeti senesi dimenticati purtroppo ci sarebbe anche il poeta del ‘700 Bernardino Perfetti. Questa degna persona, accompagnata a Roma da Violante di Baviera, venne incoronata, al pari di Petrarca, in Campidoglio da Papa Benedetto XIII come Poeta Laureato. Venne lodato dal contemporaneo Goldoni e disprezzato dal Metastasio (ma tanto quello valeva come il due a briscola). Insomma un vanto di Siena che dovrebbe essere maggiormente ricordato, invece pochi senesi lo conoscono; gli hanno intitolato una via e pace all’anima sua.

      • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

        E riguardo al tuo, anzi nostro, Dante penso che quando nelle notte estive in Piazza Santa Croce si declamano i versi della “Divina” sia anche lui presente nascosto dietro alla sua statua e dal quel viso corrucciato appaia un lieve sorriso (solo mezzo perché era orgoglioso). Vi ha bistrattato, offeso, ma come si dice, odio ed amore vanno a braccetto insieme; è l’indifferenza la morte di un rapporto.

  5. A.B. scrive:

    La scrittura inattuale https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/04/06/news/la-scrittura-inattuale-311432/
    Finalmente possiamo rimediare all’errore di avere dimenticato Federigo Tozzi https://www.ilfoglio.it/cultura/2019/02/03/news/finalmente-possiamo-rimediare-allerrore-di-avere-dimenticato-federigo-tozzi-235781/
    L’immortale Federigo Tozzi, che avrebbe voluto prendere a cazzotti chi scriveva male https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/03/15/news/limmortale-federigo-tozzi-che-avrebbe-voluto-prendere-a-cazzotti-chi-scriveva-male-306274/
    Su Tozzi segnalo una serie di articoli pubblicati sul Foglio del Sabato.

    • manunta scrive:

      Bada bada bada,applauso al mio graaaande amicone ab, l ultimo link , superbo roba da leccassi i baffi, idem il libro che promuove , tocchera’ aspettare pe fiondassi in libreria.(ora vo’ a rufolare se lo trovo in pdf)
      “Come leggo io” Ghigo Tozzi

      Traggo lapidario:

      Pensava che le scuole e i cenacoli(e i ‘laboratori’ ndr.)fossero – “misere accademie di esasperati” – nuocessero più d’una malattia. E aveva idee limpidissime sul ruolo dello scrittore, che non era quello della zitella con problemi digestivi o del moralista berciante, ma quello di colui che ha i nervi sufficienti a non esaltarsi o deprimersi davanti agli avvenimenti, e li sa definire senza sforzo nelle sue opere d’arte. Il resto – diceva – è calligrafia interiore. Perché scrivono bene solo gli uomini che hanno davvero qualcosa da dire. “E scrivere bene significa essere padroni della propria intelligenza e della propria sensibilita’.

      Mammina , mi tocca riririribadillo, badate i FORESTO ab che link ha
      cavato sul Tozzi, sarebbe stato bello vederlo segnalare da un senese, ma sarebbe stata roba da Asimov, da H.G.Wells.
      Fantascienza.

      Ps . Oooh Cacaccia non mi fa’ sta’ in pensiero, gnamo.
      Bada,resisti e asserba i famoso montalcino, verro’ a sbicchierare co’ ab ( niente tregua ma si pole negozia’)

  6. GIGI scrive:

    Forza Cacaccia!!!

  7. Roberto scrive:

    Caro Eretico, dico di più,

    libri no, sigarette si, corsetta no.

    Sintomatico di chi ci governa.

    E lo dice uno che fuma.

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Effettivamente secondo i nostri governanti il fumo è più salutare di una corsetta all’aperto. E poi il “salutare” fumo lo puoi diffondere anche in casa, appestare anche la camera del bimbo. Le difese immunitarie non ne gioveranno, ma sicuramente tutti i batteri, virus, non solo quello coronato. E bravi i nostri governanti.

      • D.T. scrive:

        Ma certo! Rinunciamo anche alle superflue entrate della vendita dei tabacchi! Tanto poi basta incolpare i governanti quando le casse piangono… Che scaltri!

        • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

          Se ci pensi le entrate dalla vendita delle sigarette saranno sempre minori delle numerose spese a carico del sistema sanitario per tutti i mali respiratori, cardiaci, estetici, ecc., causati dal maledetto vizio del fumo. Tutto questo raddoppiato perché c’è anche il fumo passivo che danneggia la salute a chi non fuma, anzi proprio non lo sopporta. Insomma per il bilancio dello Stato dall’uso del tabacco ne deriveranno sempre più costi che benefici. Poi si parla e straparla di ecologia e poi si preferisce l’aria puzzolente di sigaretta all’aria pura. Alla faccia della coerenza.

          • D.T. scrive:

            Ci ho pensato e credo proprio che con i continui aumenti, anche più volte l’anno, da un minimo di venti fino a quaranta centesimi o oltre dei tabacchi e articoli correlati, le entrate superino di gran lunga le spese sanitarie. E comunque il mio discorso era riferito soprattutto alla situazione attuale. Assolutamente impensabile sbagliato e deleterio sospendere la vendita dei tabacchi in questo periodo.

      • manunta scrive:

        Studia , il virus rifugge gli alveoli polmonari, fumigati quotidianamente
        dal poderoso sigaro toscano.
        Pero’ bigna traspirallo, che poi , se un lo traspiri, butti via soldi e salute.
        Nel 1919, quando la spagnola fu’ portata in europa da fort riley kansas a seguito dei soldati usa li vaccinati dal nonno di bil gates contro la meningite, solo gli accaniti fumatori di toscano , ne furono immuni.

        Studio del weekly journal of healt of the eastern metalliferous hills
        University of olm oak hill
        Prof. greasehand

        UN RAPPORTO SULLA VACCINAZIONE E SULLE OSSERVAZIONI DELL’ANTIMENINGITE SUGLI AGGLUTININI NEL SANGUE DEI CARRIERI DEL MENINGOCOCCO CRONICO
        di Frederick L. Gates
        dell’ospedale di base, Fort Riley, Kansas e del Rockefeller Institute for Medical Research, New York.
        Ricevuto il 1918 il 20 luglio( scaricabile in pdf tradotto in italiano)

        Anteprima per l eretico.

        Il noto benefattore dell umanita’ Frederick Lamont Taylor Gates,

        https://en.m.wikipedia.org/wiki/Frederick_Taylor_Gates?wprov=sfla1

        nonno di bil billone gates, pioniere nelle vaccinazioni di massa , ispiratore e membro fondatore della filantropica rockefeller foundation ,( dalla sua nascita finanziatrice di harvard yale ecc. nei campi di, ricerca medica, scienze sociali ed eugenetica) fu’ l architetto di tale iniziativa benefica.
        A lui a suo figlio e al loro nipote bil, vada l eterna gratitudine della
        mandria vaccina.

        vedo nero , gnamo via , deciditi una buona volta a informarti a modino
        suvvia.

        • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

          Stavolta caro Manunta non sono assolutamente d’accordo. Il virus gli alveoli polmonari trova già occupati, anzi asfaltati di catrame, non ha spazio, muore prima anche lui soffocato. Il fumo fa male sempre, dai polmoni, al cuore, provoca tumori, ecc.. Poi se qualcuno vuol fumare libero di indebolire le proprie difese immunitarie, rovinarsi la salute, basta mi che stia lontano, io controvento a monte e lui a valle. Fumati, fumati il sigaro nel tuo rifugio agreste, che ti serva da ispirazione alle tue rime, ma pensa all’aria pura, senza la pestilenziale nicotina, che ti potresti respirare nel bosco, specie la mattina presto. Non parlerò più contro il fumo, c’è il libero arbitrio, ad ognuno la sua sorte.

  8. Roberto scrive:

    Dedicato agli indefessi ammiratori di Salvini:

    Coronavirus: ecco l’emendamento che cancellava le responsabilità delle Regioni, firmato Salvini.

    Cercate in rete.

    In Lombardia hanno fatto disastri nella gestione del Coronavirus. Cominciano a venire fuori analisi sulla stampa anche sul Corriere della Sera e su Report.
    In Veneto hanno invece operato benissimo grazie alla intraprendenza del dottor Crisanti, uno che usa il cervello e che delle indicazioni di OMS, ISS, ne ha fatto l’uso più conveniente. E a cui Zaia, bisogna dargliene atto, ha dato retta. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti

    • Simo di Valli scrive:

      Roberto e le sue fobie… Nel 2023 dove ti trasferisci Roberto?

      • Roberto scrive:

        Caro Simo, a me non me ne frega una beneamata m… di chi vince le elezioni nel 2023. A differenza tua che difenderesti qualunque stronzata possa uscire dalla bocca dei tuoi ammirati referenti politici, dai quali subiresti di tutto e di più godendone alla grande, io ho la presunzione di ragionare con la mia testa e una stronzata detta o fatta dalla destra o dalla sinistra, rimane una stronzata (sempre a mio parere, ovviamente) e una cosa giusta detta o fatta dalla destra o dalla sinistra, rimane una cosa giusta. Non sono né tifoso ne ideologicamente inquadrato, come mi pare tu sia. Spero per te di sbagliarmi.

        • Roberto scrive:

          P.s.: se potessi mi trasferirei chiunque vincesse le elezioni, e anche subito, senza aspettare il 2023. E me ne andrei in Olanda.

      • Unberto scrive:

        È questa la differenza sostanziale tra democratici e illiberali: voi subito predisposti a mandare via( titoli tipici: mandati a casa!) A ridurre i numeri per non sentire divergenze( non potendo dibatterle intellettualmente o dialetticamente!)
        Le critiche( costruttive, cioè intelligenti) servono principalmente ad evidenziare i punti deboli ed, insieme, a migliorarsi.
        Ma per gli illiberali la critica è lesa maestà ( megalomane) o constatazione di inadeguatezza!
        La dimostrazione lampante è avvenuta ieri, in senato: la differenza intellettuale e politica tra la bernini( forza italia) che ha incalzato il governo con richiami concreti e funzionali( universali) e il duo sciagurato larussa- salvini :scempiaggini buttate a caso, offese, falsità( quella della Svizzera eclatante!), chiamate alle armi e istigazioni( riprese oggi dal Feltri infeltrito).
        No, il senso dello stato e’ altro, e forza Italia viene penalizzata( non tanto nei consensi quanto nella sua collocazione governativa) proprio dai due inetti alleati, portatori di amenità condannate dalla storia!
        Forza italia( senza berlusconi) sarebbe sostanza e utilità e non restaurazione nostalgica!

  9. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    X Manunta

    Se te porti il “presciutto” e A.B. porta il pane, ti posso garanti’ che il Rosso un manca.
    Si invita il Fede e il mi’ genero (Civettone – grande estimatore di Altamante) e si passa il pomeriggio a “ottavare”.
    A presto

    Cacaccia

  10. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Grazie Gigi

  11. manunta scrive:

    Vai quello di’ ciofi ex salvini(solo omonimia eeehh)
    ti va bene?
    Ti porto quello, visto c’a siena sete signori e volete le robe ni’ coscio,
    io andro’ di buristo e soprassata,chevvoi so’ prebeo.
    Pe’ l ottave vediamo, mi ci dovrei riavvezzare, sai so’ prolisso sicche’ m allungo e mi ci voglion le terzine.
    Ooohh digni a ab che se porta i pane bianco fatto colla manitoba gniene tiro dietro.
    farina dell 1/2 e macinata a pietra, senno’ si letica subito innanzi d apparecchiare.

  12. manunta scrive:

    Gombloddisti.

    1918 scoppia la sgagnola, da dove inizio’ il contagio?

    https://en.wikipedia.org/wiki/Spanish_flu?wprov=sfla1

    Da cui estraggo

    There have been statements that the epidemic originated in the United States. Historian Alfred W. Crosby stated in 2003 that the flu originated in Kansas, and popular author John M. Barry described a January 1918 outbreak in Haskell County, Kansas, as the point of origin in his 2004 article.

    A 2018 study of tissue slides and medical reports led by evolutionary biology professor Michael Worobey found evidence against the disease originating from Kansas as those cases were milder and had fewer deaths compared to the situation in New York City in the same time period. The study did find evidence through phylogenetic analyses that the virus likely had a North American origin, though it was not conclusive. In addition, the haemagglutinin glycoproteins of the virus suggest that it was around far prior to 1918 and other studies suggest that the reassortment of the H1N1 virus likely

    Ed ancora estraggo:

    When an infected person sneezes or coughs, more than half a million virus particles can spread to those nearby. The close quarters and massive troop movements of World War I hastened the pandemic, and probably both increased transmission and augmented mutation. The war may also have increased the lethality of the virus. Some speculate the soldiers’ immune systems were weakened by malnourishment, as well as the stresses of combat and chemical attacks, increasing their susceptibility.

    A large factor in the worldwide occurrence of this flu was increased travel. Modern transportation systems made it easier for soldiers, sailors, and civilian travelers to spread the disease. Another was lies and denial by governments, leaving the population ill-prepared to handle the outbreaks.

    In the United States, the disease was first observed in Haskell County, Kansas, in January 1918, prompting local doctor Loring Miner to warn the US Public Health Service’s academic journal. On 4 March 1918, company cook Albert Gitchell, from Haskell County, reported sick at Fort Riley, a US military facility that at the time was training American troops during World War I, making him the first recorded victim of the flu. Within days, 522 men at the camp had reported sick. By 11 March 1918, the virus had reached Queens, New York. Failure to take preventive measures in March/April was later criticised.

    In August 1918, a more virulent strain appeared simultaneously in Brest, France; in Freetown, Sierra Leone; and in the U.S., in September, at the Boston Navy Yard and Camp Devens (later renamed Fort Devens), about 30 miles west of Boston. Other U.S. military sites were soon afflicted, as were troops being transported to Europe. The Spanish flu also spread through Ireland, carried there by returning Irish soldiers.[citation needed]

    Cosa era avvenuto prima dei primi casi a CAMP FUNSTON presso fort riley kansas?
    Nb Grosso campo di addestramento us army, dove all epoca si addestravano le reclute da inviare in europa nella I guerra mondiale.

    https://www.history.com/this-day-in-history/first-cases-reported-in-deadly-influenza-epidemic

    https://www.researchgate.net/publication/7020380_Immunization_to_Protect_the_US_Armed_Forces_Heritage_Current_Practice_and_Prospects

    Ricerca sulle campagne vaccinali dell us army
    Da cui estraggo:

    to quell the tragedy. (80-82) The first indication of the developing American outbreak came in March 1918 at Camp Funston,

    NOTA BENE A CAMP FUNSTON PARTE IL PRIMO FOCOLAIO EPIDEMICO DELLA SPAGNOLA E CAMP FUNSTON ERA UN CAMPO DI ADDESTRAMENTO US ARMY DOVE( SECONDO LA TABELLA CONSULTABILE SUL SITO LINKATO DA CUI INCOLLO QUESTI REFUSI) SETTIMANE PRIMA ERANO STATI VACCINATI CONTRO, VAIOLO TIFO DIFTERITE E TETANO TUTTI I MILITARI.

    ORA VISTA LA COINCIDENZA ….CHISSA’ COSA ALTRO FU'(NON RIPORTATO DA TALE TABELLA UFFICIALE )INIETTATO AI MILITARI US ARMY?

    ECCO COSA FU INIETTATO APRTE IL PDF E LEGGERETE IL RAPPORTO DEL PROMOTORE DI QUESTA VACCINAZIONE”SPERIMENTALE” FATTA SU CIRCA 4000 SOLDATI,
    NOTATE BENE POCHI GIRNI DOPO, SCOPPIARONO I PRIMI CASI DI “SPAGNOLA” TRA I MILITARI DI CAMP FUNSTON .

    NOTATE MOLTO BENE L AUTORE DEL RAPPORTO E PROMOTORE DELLA VACCINAZIONE ANTI
    MENINGOCOCCO A CAMP FUNSTON ERA IL NONNO DI BIL GATES, FREDERICK LAMONT TAYLOR GATES, SODALE DEI ROCKEFELLER E ISPIRATORE E FONDATORE DELLA ROCKEFELLER FOUNDATION

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2126288/pdf/449.pdf

    Kansas, near present-day Fort Riley. By April, cases appeared in most American cities as well as among the American Expeditionary Force under General John Pershing, helping the Allies repel the German Kaiser’s army from France. The hospital commander at Camp Funston reported:

    RAPPORTO DEL COMANDANTE DELL OSPEDALE MILITARE DI CAMP FUNSTON SULL INSORGERE DELL EPIDEMIA:

    “There are 1,440 minutes in a day. When I tell you there were 1,440 admissions in a day, you will realize the strain put on our Nursing and Medical force.” (78) During those first few months, the infection was incapacitating, but not very lethal. By August, however, virulence increased and people increasingly died. In response to the incapacitation and deaths, theaters, dance halls, bars, schools, and other places of public assembly were closed, including churches. Football games were cancelled and telephone booths were padlocked. The pandemic weakened German military forces perhaps more than Allied troops. U.S. Army statistics showed that 791,907 soldiers were admitted to hospital in the U.S. or France for influenza, and 24,664 of them died. (83) Overall, one in 67 American soldiers died of influenza or pneumonia in 1918. (4, 12, 43, 78, 79) Remembering.

    NOTA MOLTO MOLTO BENE,CHI ERA FREDERICK LAMONT TAYLOR GATES?

    https://en.wikipedia.org/wiki/Frederick_Taylor_Gates?wprov=sfla1
    Niente italiano la voce non e’ disponibile in italiano

    FFREDERICK, NONNO DI BIL,BIL CHE ATTRAVERSO LA MELINDA E BIL GATES FOUNDATION E’ ILFONDATORE DELLA GAVI ( Global alliance for vaccines and immunizations)
    NOTA MOLTO MOLTO MOLTO BENE, LA STAMPA MAIN STREAM HA SEMPRE DIPINTO BIL GATES COME UN OUTSIDER SELFMADEMAN , COLCAZZO CARI MIEI, GUARDATE DA CHE FAMIGLIA PROVIENE, E……..SVEGLIATEVI.

    PROF GREASEHAND PHD CO VALDIMERSE FREE UNIVERSITY

    • Francesco scrive:

      Coincidenze? Non credo…
      Ma che t’ha fatto Bill Gates? Ancora non hai digerito l’orripilante Windows Vista? Controlla un po’ meglio i tuoi archivi, Greasehand (bella questa!), mi sa che questo Frederick non è proprio il nonno di Bill…

  13. Riccardo scrive:

    Ho letto qualcosa sulle mascherine consegnate dal comune ad ogni nucleo familiare….ma non ho capito bene. Qualcuno sa descrivere la situazione?

    • Flavia scrive:

      Per il poco che è uscito mi pare di capire che il comune ha consegnato 4 mascherine a nucleo familiare( di cui 3 ricevute dalla regione) scrivendo nella lettera : in attesa che vengano consegnate quelle della regione.
      Spero ci sia stato un errore di scrittura nella lettera….ma questo silenzio è sospetto.

      • Luca scrive:

        Flavia potresti scrivere a Giuseppi! Quel personaggio buffo con un curriculum fantasioso

        • Flavia scrive:

          Illuminante Luca,
          Per un attimo ci ho pensato….Ma immediatamente dopo ho capito( io) che non servirebbe….sarebbe più utile che scrivessi ( anche io come hanno già fatto in tanti e come dovresti fare tu) al supersindaco…che non mi ( ci) risponderebbe…molto meglio tacere: LE FIGURE DI MERDA col silenzio passano prima!

          • Luca scrive:

            Il nostro Sindaco, a differenza di Giuseppi, è stato eletto dai cittadini. Secondo me Giuseppi stà perdendo colpi, probabilmente i copioni che gli scrive Er Mutanda iniziano a fare acqua. Il peso di Giuseppi in Europa è rappresentato perfettamente da quel divertentissimo video dove cerca posto in seconda fila… Giuseppi Giuseppi…

  14. Luca scrive:

    Giuseppi, quello che cercava posto in prima fila, ad oggi i 600 euro non ci sono. Purtroppo Giuseppe è un venditore di frottole!

    • Stefano scrive:

      Se Giuseppi( avvocato, docente universitario con tre lauree e un curriculum vitae di tutto rispetto) ti ispira continuo dileggio e ironia anche per come ha condotto e sta conducendo questa tragica stagione umana, chissà quali reazioni ti innescherebbe se alla guida del paese ci fosse un poltronista( solo incarichi politici) semianaflabeta( raramente capisce quello che legge) pluridivorziato( chi gli sta vicino se ne allontana rapidamente),con appena la licenza superiore, solito a baccanali alcolici, populista ex comunista e indebitamente appropriato di 49 mln di euro?
      Ah….forse lo preferisci per identificazione eh?
      Bravo, ma prima di quanto tu pensi ti accorgerai ( anche te) che dove c’è tanto fumo, l’arrosto….brucia!

  15. GIGI scrive:

    no il complotto no, ci basta la realtà quotidiana

  16. Flavia scrive:

    La colpa è mia, che mi illudo di dialogare, seppur epitolariemante, con interlocutori ” senzienti”!
    Risposte fuori contesto e divaganti( come il loro capitano!): cosa c’entra l’essere eletto dai cittadini con il silenzio su un errore!
    Anzi, ne aggrava la posizione proprio verso quei cittadini che lo hanno votato!!!
    Ex nihilo, nihil,

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