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Siena ai tempi del coronavirus: zappare, Adù-Giancarlo, Contrade (e Falcone)

Eccoci all’appuntamento infrasettimanale del blog, con tematiche nazionali e senesi; in settimana, da annotare che si è salvato da ben due mozioni di sfiducia individuale dj Fofò – il Ministero della Giustizia Alfonso Bonafede -, ma di questo evento si scriverà in altro momento, diciamo così.

PER TAGLIARE LA TESTA AL TORO…

Non abbiamo avuto tempo e modo la settimana scorsa di scrivere della sanatoria proposta dalla Ministro Bellanova sui lavoratori stranieri, proposta sulla quale la Ministro aveva minacciato le dimissioni (che ovviamente NON ci sarebbero state); in ogni caso – diciamolo subito -, pur con tutte le cautele del caso, la redazione del blog – previa democratica votazione, si capisce – si era espressa a favore. Dove si crea un vuoto (gli italiani a lavorare nella raccolta della frutta e verdura), in Economia come altrove, si tende a riempirlo.

Ciò detto, alla succitata redazione piace ogni tanto andare oltre, e ci permettiamo dunque di formulare questa microriflessione: visto che in questo contesto di coronavirus ci è stato impedito, dunque obbligato, di tutto e di più (a fin di Bene,ovviamente: ma anche su questo torneremo), e visto che l’Italia è costretta a ricorrere alla manodopera straniera (dell’Est Europa ed africana, in massima parte) non avendo più una forza lavoro volontaria neanche per la raccolta dei pomodori e per il settore primario in genere, non si sarebbe potuto – in tempi di dittatura morbida – obbligare (sì, proprio così: obbligare) tutti i disoccupati e gli assistiti pre-Covid (perchè gli altri sono stati, per l’appunto, obbligati a chiudere) italiani, ad andare loro, a svolgere almeno una parte di queste mansioni?

Due piccioni con una fava: i raccolti che non marciscono (con aumento del prezzo di frutta e verdura, tra l’altro); meno bighelloni a fare assembramenti in giro. Forse, però, si chiede davvero troppo…

DUE SENESI CI HANNO LASCIATO

Negli ultimi due giorni, due figure di personaggi ben noti in città ci hanno lasciato: Giancarlo Betti e Adù Muzzi (visto che in questo caso conta, per i foresti: il primo chiocciolino, il secondo tartuchino); Giancarlo Betti aveva iniziato come fotoreporter nel 1957, poi dieci anni dopo aveva aperto una delle prime botteghe da fotografo, in Monna Agnese. La bottega è andata avanti fino ad una decina di anni or sono, pur scendendo inevitabilmente a patti con le esigenze del turismo, come ormai tutto in quella zona che – fino al coronavirus – giustamente attraeva turisti come il miele le mosche. Padre del figlio Luca – che, pur fotografo anch’egli, è soprattutto editore -, ci ha lasciato, con un funerale che, da disposizioni, non può essere partecipato da più di 15 persone.

Adù Muzzi, da par suo, ci ha salutati in settimana (ieri i funerali); gli ultimi ricordi che abbiamo di lui, ce lo fanno emergere – seduto, nonché canterino, certo non con voce bianca – davanti al suo negozio, in Via delle terme; in Tartuca – come ha ricordato un commosso Robertino Barzanti – aveva fatto tutto il fattibile, ed era stato anche un apprezzatissimo cavallaio, illo tempore. I piaceri della buona tavola, di certo non se li faceva mancare.

Cosa hanno in comune, queste due figure? Diamo per assodato – crediamo proprio che lo si possa fare – l’amore e la passione per la propria collettività e città; ci piace ricordarli come due senesi che, quando il Monte era il babbo e la mamma e la balia, hanno invece battuto altre strade, per affermarsi nel lavoro, nella professione; due senesi, dunque, per certi aspetti tipicissimi (amore e partecipazione contradaiola), per altri invece in parte anomali. Comunque la si veda, oggi non c’è più il Babbo Monte, non c’è più (per ora) il turismo con cui Giancarlo Betti ha lavorato fino alla pensione, ed anche il commercio di Adù non se la passa certo bene; soprattutto, non ci sono più due persone che – con i loro modi, anche burberi – rendevano più degna di essere vissuta una città che rischia di essere sempre più anonima ed omologata, senza figure come loro.

PROPOSTA DECENTE: CULTURA IN CONTRADA

Per ora, in fase di riapertura da Fase-due, è poco più di una idea, ma approfitto di questo pezzo del blog per ripetere ciò che si è già scritto: in questa anomala forma di sospensione contradaiola (diversa, e più ampia, di quella semplicemente paliesca), le Contrade possono fare molto – come e più del solito – sul piano dell’offerta culturale, specialmente rivolta ai loro giovani. Da parte delle 17, c’è stata la lodevole offerta di spazi verdi nella loro disponibilità: chapeau; a questo punto, si tratta di organizzare concretamente il tutto e qualificare l’offerta, per questa “strana estate” che si sta prefigurando all’orizzonte.

Da parte mia, massima disponibilità: sia per presenziare di persona (costo pochissimo, bastano due costolecci quando si potrà), che per farmi da tramite con qualche scrittore o giù di lì; chi vuole, può scrivermi senza problemi alla mail personale (raffaeleascheri@hotmail.it), e si cercherà di fare il possibile.

A Parigi, per dire, organizzano proiezioni cinematografiche all’aperto su pareti esterne di vecchi palazzi, in luoghi da riscoprire della città: si fa per chiacchierare, eh…

Ps Domani, saranno 28 anni dalla strage di Capaci, ormai quasi dimenticata (i giovanissimi non sanno neanche di cosa si parli, tristemente); e lo spettacolo offerto da certa Magistratura – dal Caso Palamara al recentissimo arresto del Procuratore Capo di Taranto Capristo – è a dir poco avvilente. Se aggiungiamo che ogni mafia non sta nella pelle per l’euforia da Covid-19, viene da chiedersi se Giovanni Falcone non sia morto inutilmente. Per carità di Patria (flagellata dall’epidemia), scriviamo di no. Con qualche, alquanto igienico, dubbio…

17 Commenti su Siena ai tempi del coronavirus: zappare, Adù-Giancarlo, Contrade (e Falcone)

  1. Gp scrive:

    Siamo nell’era del libero mercato, del capitalismo sfrenato e non si trovano braccianti? La cara legge della domanda e dell’offerta vale solo per tirarcelo nel sottocoda?? Bisogna ‘cacare il lesso’ e aumentare le paghe a livelli decenti finché la gente non ci va! È forse meglio importare persone disposte a rinunciare a diritti civili e paghe decenti, per pagare i pomodori mezzo euro in meno e far ingrassare malavita, caporali e grande distribuzione? Almeno l’inflazione ‘sana’, da salari, tornerebbe finalmente a salire e forse si inizierebbero a ridurre le disuguaglianze, vero e trascurato problema del nostro tempo. Al concetto di ‘diritti’ civili, umani e del lavoro, le congetture ed i discorsi dei globalisti e dei loro leccapiedi si fermano sempre.

    • Fradiavolo scrive:

      “Siamo nell’era del libero mercato… La cara legge della domanda e dell’offerta vale solo per tirarcelo nel sottocoda?” Si, o meglio siamo nell’era del libero mercato improntato solo sull’offerta. Se per 30 anni distruggi la domanda aggregata surrogandola con la concessione del credito e del libero movimento dei fattori produttivi poi capita che per vendere arance a 1 euro al kg in qualsivoglia supermercato del mondo tu debba pagare i raccoglitori nei campi 2 euro l’ora. È fisiologico e programmato.
      Diciamo che sociopaticamente si tratta di quella sana durezza del vivere così tanto declamata dalle classi dirigenti anni 80/90.

  2. Gp scrive:

    La giustizia e l’informazione mi preoccupano per la tenuta democratica. L’ex presidente di Anm, fra una cena con Lotti per decidere le nomine dei procuratori e una accusa di corruzione trovava il tempo di comunicare a colleghi che quel pezzo di merda di Salvini andava fermato anche se sui migranti aveva ragione. A me pare pura sovversione golpista e non mi stupisce ma mi preoccupa che il fatto che la stampa non ne parli!!!
    Provate a Googleare… si trova pochissimo sui giornaloni. E Mattarella, presidente csm? L’ultima cosa che mi sovviene di lui è una foto con gli alunni cinesi di una scuola a pandemia iniziata…
    Scusate ma ora bisogna che vada a leggere qualche articolo su Libero, altrimenti mi viene voglia di votare Salvini!

  3. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Riguardo la sanatoria del Ministro Centochili è una vergogna. Abbiamo tanti fruitori del reddito di cittadinanza, specialmente al Sud dove proprio occorre mano d’opera per raccogliere i pomodori e ortaggi simili, quindi mandiamoli a fare qualcosa. Invece non è stato fatto nulla. Ho il sospetto pure che i controlli saranno molto blandi ed i vari clandestini saranno ricattati e sfruttati come è stato fatto finora. Con gli italiani sarebbe stato più difficile. Lotta al caporalato, ma non prendeteci in giro, con questo provvedimento sarà fatto un piacere alle varie mafie a capo dello sfruttamento dei clandestini. Questo governo tristemente incapace e buonista ha trovato solo il modo per autorizzare la presenza di migliaia di clandestini per un presunto ulteriore permesso di soggiorno. Si sa poi come finirà, scaduto il permesso qualche cuore tenero vorrà che restino, ormai si sono ambientati e scuse varie. Intanto arriveranno altri sbarchi di migranti con la speranza di una futura sanatoria. Non è per essere cattivi, ma l’Italia è un paese in profonda crisi, gli italiani anche più moderati si stanno incattivendo, in Europa fanno tante promesse e niente fatti e la situazione sta diventando insostenibile, non ce facciamo più ad ospitarli tutti, è la cruda verità. Ho il sospetto che qualche potere occulto voglia creare una guerra tra poveri. Non ci sono i soldi per fare un programma a favore del Terzo Mondo? Una soluzione ci sarebbe. Nei media si parla di progetti di andare a cercare l’acqua su Marte, dopo essere stati sul sasso sperduto della Luna,ma se invece di spendere per queste boiate pensassimo a cercare l’acqua in Africa non sarebbe meglio? Sarebbe questo il vero progresso. E’ una soluzione troppo semplice, quindi è evidente che la malafede di certi poteri forti lo impedisce. Vogliono un mondo omologato senza radici, facile da dominare.

    • Roberto scrive:

      Intanto iniziare il tuo commento con un insulto già dequalificherebbe tutto il resto . Tra l’altro rivolto forse ad uno dei pochi ministri che sa di cosa parla dato che la sua carriera è iniziata come bracciante agricola. (Poi chissà perchè ci si lamenta sempre dei politici perchè non hanno mai lavorato e che non conoscono la raltà, e poi quando ce ne sta uno che ha lavorato e quella realtà la conosce, ci si lamenta perchè non ha la laurea).
      Dici anche alcune cose che hanno un fondamento di verità, ma poi cadi nella solita nenia dei buonisti e dei poteri forti che dequalifica irrimediabilmente tutto il resto.
      Solo una cosa: non è civile ne umano permettere che gente venga sfruttata per 10 – 15 anni nei campi, in nero, quindi senza possibilià di aver nemmeno un permesso di soggiorno temporaneo. Aldilà del fato che dare questo permesso non risolve da solo il problema dello sfruttamento, del caporalato del potere della grande distribuzione di impore prezzi stracciati, che è la causa prima di tutto il resto.
      Buonanotte

      • Ecco finalmente un commento degno.
        Esordire col turpiliquio , squalifica qualsiasi tesi o idea.
        Aggiungo , il gestore dovrebbe riflettere sull opportunita’ di ospitare commenti che manifestano chiaramente come certi soggetti siano affetti
        da sindrome di tourette.
        Se questo blog e’ divenuto una sorta di padiglione psichiatrico, bene allora lo si dica a chiare lettere.
        A mio avviso un presidente di biblioteca PUBBLICA, che tal commenti pubblica, compie una scelta poco congruente col suo ruolo.
        Spero che ab sia d accordo, anche se a volte anche lui…… e’ caduto in basso ,per volere rispondere a certi psicolabili, dei quali NON
        sentiamo la mancanza.
        Che S. Caterina ci protegga ora et semper, da certi squilibrati.

  4. Veggo come al solito, innalzarsi un indegna ostentazione di sovranpopulismo, che il gestore del blog , concima e cura, sodale dei tristi amministratori della ex nobil et civile siena.
    Le voci che qui si senton scagliarsi contro l isituzioni, contro la massima
    figura del rappresentante dello stato, contro la magistratura, ma soprattutto contro ogni ragionevolezza, ormai sono ben radicate nel suolo del blog concimato, da chi ben sappiamo.
    Meravigliomi che l indegno fiorentino, non si sia unito a tal tristo coro.
    Non mi meraviglio che il gestore del blog , abbia dato e dia spazio , ai deliri in rime becere e triviali del noto profanatore di nostra fede et tradizioni.
    Quelle tradizioni e quella fede, che furon sempre saldo ormeggio e sicuro
    porto della nostra identitade.

    L iniquo sberleffatore , riceva la nostra sincera commiserazione.

    • Gp scrive:

      Neanche una parola sul merito, ad esempio, dello scandalo anm? Constatare che la giustizia è male amministrata (se vuoi si può entrare in dettaglio) e che Mattarella non ha fatto e detto niente in proposito, in che modo è scagliarsi contro la ragionevolezza?
      Siamo al pensiero unico… Salamone ha ragione e tutti gli altri sovranpopulisti.
      Rispondi nel merito se ti riesce.
      Ps: per caso hai votato Cenni, ceccuzzi e Valentini?

      • Non mi evochi, non equivochi, non mi blandisca.
        Lei caro anonimo acronimizzato, turpiluquio’ squalificando ella stesso,
        ogni valenza del suo scrivere.
        Faccia ammenda, poi eventualmente si potra’ ragionare delle miserrime quisqulie, con le quali condi’ mala mente , il suo commento.
        Commento che, mi scusi
        la sincerita’ , arebbe potuto esser uscito dalla tastiera di chi ben lei puote immaginare.
        Un suo certo consimile, ringhioso ,malnato, sboccato , frequentatore del blog che pare averci da poco dato requie, la prego di non lo rimpiazzare.

        Nel frattempo le consiglio una tisana di melissa con miele di corbezzolo

      • A.B. scrive:

        Gippi, l’è semper lù…
        Forse poteva votare Nardella o Renzi, ma lui può solo votare contro qualcuno, mai a favore. Peccato che solo nella città da lui tanto sbeffeggiata siano usi a cancellare e non a votare.
        Pacatamente e balsamicamente suo

  5. A.B. scrive:

    Contrade, Contrada e Falcone…
    Come invidio chi si riesce a convincere di facili verità quando la realtà è talmente complessa da risultare indistricabile. Esemplare è la vicenda di Bruno Contrada, con le recentissime polemiche uscite fuori dalla puntata di Atlantide condotta da Purgatori sugli attentati a Falcone e Borsellino. C’è chi è convinto del tradimento del capo della mobile (pare anche Falcone) e chi lo ritiene un servitore fedele dello stato che si è mosso in zone grigie a fini investigativi (la autodifesa di Contrada non mi sembra umanamente sostenibile da un traditore assassino). La realtà come spesso accade non la sapremo mai, rimangono i dubbi, i morti e le vite disonorate e distrutte da anni di carcere. Ma sono sicuro che Manunta la verità la conosce.

    • Esimio ab, eroico medico, custode di nostra salus ,lei che sempre solerte, spende parole tanto pregne di buon senso e
      pacatezza non evochi il tristo individuo, ne abbian di lui gia’ abbastanza.
      Piuttosto non sia cosi’ stringato, le sue scritture ci onorano, come sanesi
      e come italici, in un blog ormai preda di beluini irragionevoli individui, la sua prosa e’ balsamo e panacea per noi tutti.

  6. Gigi scrive:

    Si, ma anche i braccianti vanno formati.
    Se voi siete imprenditori agricoli prendete gente che non sa fare niente o prendete operai bravi che sanno fare benissimo il loro mestiere?

  7. Malthussianamente trovo giusto che vengano pagati euro 2 l ora ai raccoglitori, se son poveri ci saranno dei motivi, il libero mercato
    seleziona il meglio dalla e della razza umana, troppi poveri ingolfano il pianeta e le nostre economie, facciamoli stare sotto il sole a picco, la selezione naturale provvedera’.
    Niente meglio del libero mercato, esalta la naturale spinta evolutiva nell uomo, mettergli dei freni o delle pastoie , sarebbe atto contro natura.
    Siamo franchi, ma soprattutto siamo onesti e realisti, basta con fuorvianti
    ed innaturali considerazioni.
    Se un popolo non ha le caratteristiche richieste per sopravvivere alle naturali conseguenze del libero scambio, che lo si sostituisca con altri
    piu’ adatti.
    E questo valga sia per i capannoni industriali, che per i campi.

    • A.B. scrive:

      Vedo che abbiamo una nuova versione di Zelig. Da un paio di giorni imperversano il sarcasmo e l’iperbole, ma la firma è sempre la stessa, quella del trimone della Val di Sieve (o giù di lì, sono fin troppo preciso per l’approssimazione che il difensore dei più deboli, ma solo di quelli locali, manifesta al di sotto del Garigliano).

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