Eretico di SienaAddio, Gabriello... - Eretico di Siena

Addio, Gabriello…

Oggi volevamo scrivere di varie cosette a sfondo nazionale, a partire dalla delicata questione dei 600 euro et alia: qualcosina si inserirà nel Ps, ma di certo la notizia principale è quella della scomparsa, ieri sera, di Gabriello Lorenzini, per tutti Colonnino. Di questo, infatti, oggi si scrive (segnalo anche il pezzo su di lui di Simone Bernini – sul blog Wiatutti -, ricordo intenso e partecipato).

COLONNINO A REPORT

L’abbiamo già detto in pubblico e scritto sul blog più volte, ma oggi che Gabriello viene presentato come “icona” della città, beh crediamo che, di fronte ai tanti pesciolini rossi (a livello di memoria) che popolano la città, sia giusto ricordare che, all’indomani della ormai celebre puntata di Report di Paolo Mondani (maggio 2012) intitolata “Monte dei fiaschi”, in cui Colonnino ebbe il ruolo di guest star raccontando come funzionava in città negli anni in cui il Monte era sempre senese ma stava per non esserlo più (sintesi: il Monte “pensa anche alla diarrea dei bovi del carroccio”), arrivò un velenosissimo editoriale di Stefano Bisi (ovviamente sul Corriere di Siena, da lui allora diretto), in cui si cercava di mobilitare la città non tanto contro Colonnino, quanto contro chi lo aveva presentato a Mondani per l’intervista (cioè lo scrivente).

Era ovviamente, e come al solito, uno dei mezzucci usati per cercare di delegittimare chi scrive (non potendolo attaccare di persona, in questo caso, ci si attaccava ai personaggi proposti), ma in ogni caso Gabriello Lorenzini, secondo lo Stefano Bisi del 2012, dava un’immagine sbagliata, fuorviante per non dire degradante, della collettività senese; oggi è invece una “icona”: come la mettiamo, allora?

Se scomodiamo la categoria della complessità – come pare giusto fare – per figure come don Benedetto Croce (ne ho scritto nell’ultimo pezzo), con il suo antifascismo andante e tornante, forse la medesima categoria la si può scomodare per il nostro Gabriello, no?

GABRIELLO, UN ANIMALE TELEVISIVO

Classe 1952 (ma in tv non voleva assolutamente che si dicesse), dopo la straordinaria esibizione su Raitre (a mio modo di vedere, ovviamente), Gabriello ci aveva preso gusto: andare in onda piace pressochè a tutti, non poteva piacere anche a lui, per Zeus?

Ecco che decisi di offrirgli il ruolo di guest star settimanale nel mio programma su Siena tv (stagione 2018-2019), “Il martedì del villaggio” (visibile sul sito dell’emittente); nella Sala storica, o in altri ambienti, della biblioteca Comunale, ogni settimana discettava di argomenti i più vari: io gli anticipavo l’argomento il giorno prima (quando riuscivo a farmi rispondere al telefonino, modello antidiluviano), lui, a modo suo, si preparava e diceva la sua. Non poco era improvvisato, come si può agevolmente arguire. Era un autentico, genuino animale da telecamera: ovviamente autodidatta, bucava lo schermo come pochi.

Sempre a modo suo, era sinceramente convinto dell’utilità del ruolo pubblico della biblioteca, e soprattutto aveva un lato insospettabile: conosceva la Storia – con alcuni svolazzi a livello cronologico che gli si perdonavano volentieri – più di quanto la conosca, purtroppo, un italiano medio. Non sembri un’iperbole dettata dal luttuoso momento: una volta, tirai fuori – non ricordo perchè, comunque a sorpresa – la figura di Pietro Micca. Ebbene, Gabriello sapeva chi fosse, e lo sapeva collocare con una certa precisione nel contesto opportuno. Quanti stimati professionisti, con il doppiopetto sempre indosso, azzimati all’ennesima potenza, saprebbero oggi – nell’Italia dell’ignoranza diffusa – fare altrettanto, di grazia?

UNA VITA IN SALITA

Le sue debolezze e i suoi atteggiamenti meno edificanti – che ci sono stati, certo -, quasi tutti li conoscono, ma Gabriello non può e non deve essere incastonato in questa visione, del tutto riduttiva; fino alla pensione, era stato un valido e dinamico infermiere, apprezzato da amici e financo da antipatizzanti. Chissà se lo hanno saputo, i tanti giovani che – invece magari di parlarci e di farsi raccontare qualche spezzone di vita vissuta – si limitavano a bere, al “fare il brindisino” con lui, il quale ovviamente molto di rado si tirava indietro.

Delle sue conoscenze culturali insospettabili, ho appena detto, così come delle sue qualità televisive. In Contrada (Tartuca, per i foresti) – come disse con sfacciato orgoglio a Report – lui era un “contradaiolo simplex (la pronuncia della “x” non era proprio da latinista, Ndr), capace di fare i cazzotti”: si potrà dire e pensare ciò che si vuole, ma di certo non ha mai usato la Contrada come trampolino di lancio per chissà quali mirabolanti carriere municipalistiche, montepaschine o di altro genere.

La vita, per lui, era stata per molti ed importanti aspetti più in salita che per altri, pur con una madre determinata e forte come solo certe donne di un tempo sapevano essere; la malattia della sorella, specie negli ultimi anni, lo angosciava molto, e la famiglia che si era creato era – ed è – ben lontana, in Brasile.

Gabriello, in qualche modo, interpretava ed incarnava l’anima popolare, ed il volksgeist, lo spirito del popolo delle Contrade; con tanti difetti, certo che sì; altrimenti, senza questi difetti, come farebbero-faremmo, così in tanti, a sentirci, già oggi, più soli?

Io l’ho visto giusto ieri mattina, al volo, quindi poche ore prima del decesso; ero al telefono, saluto al volo, neanche una parola: ma un fermo immagine di quelli che non volano, perchè restano…

Ps Solo un Ps per la questione, ormai stucchevole, dei parlamentari (ovviamente indecenti, sia chiaro: perchè, visto il loro attivismo in tempi di coronavirus, non si offrono come volontari per il vaccino?) del bonus da 600 euro, con tre considerazioni:

  1. da domenica sera, non si parla (quasi) di altro, a dimostrazione del fatto (confermato dal Fatto, che infatti ci si è gettato a capofitto) che il tutto rappresenta una autentica manna dal cielo per il Conte bis, per canalizzare la montante rabies popolare – in attesa del “bello” che verrà in autunno – verso questi tre avidi (due sono riusciti anche a sbagliare nel fare la domanda, chapeau);
  2. il tutto è indecente per i parlamentari e per i Consiglieri regionali, ma per gli altri – specie Sindaci o Consiglieri dei piccoli comuni – non c’è alcunchè da vergognarsi, nell’averli chiesti ed ottenuti (a maggior ragione se le Leggi non le sanno fare, eh);
  3. in un certo senso, l’opinione pubblica dovrebbe infine ringraziare i tre parlamentari in questione: quantomeno così è venuta fuori la questione principale – che concerne migliaia di notai, avvocati, ingegneri, geometri e via dicendo -, vale a dire l’avere preso un contributo statale anche quando non ce n’era alcun bisogno (per quelli che hanno continuato a lavorare tamquam non esset o quasi), se non quello di soddisfare la propria, insaziabile, rapacità.

19 Commenti su Addio, Gabriello…

  1. Daria gentili scrive:

    Il Prof. , che conoscevo solo per sentito dire, a modo suo era un fenomeno. Era capace di appiccicare a tutti dei soprannomi azzeccatissimi. Quando ho saputo che mio marito era stato definito da Colonnino “ il costituzionalista “ , prendendo spunto dagli studi giuridici fatti dal coniuge,mi sono scompisciata da ridere.
    L ‘ intervista a Report , per me, un cult…..
    Che riposi in pace.

  2. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Lello: generoso come un Contradaiolo dovrebbe essere

  3. Anonimo scrive:

    Caro professore
    Non ci giriamo intorno. Uno stato serio le leggi le fa rispettare.
    E se una legge è in vigore, il cittadino interessato dalla legge ne deve usufruire. Questo è lo stato di diritto. La morale non conta.
    Se la legge è formulata ingiusta o iniqua è solo colpa di chi l ha fatta e fatta approvare. Niente scuse in terra elvetica sarebbe stato cacciato immediatamente.

  4. Quello di Via delle Vergini scrive:

    Mi piace prendere spunto dal bellissimo ricordo dell’Eretico, che come era ovvio va oltre alle sviolinate post mortem intrise di retorica. La questione dei giovani con il “professor Colonna”: qui abbiamo decine, forse centinaia, di “bordelli” che lo usavano solo per prenderci le sbornie insieme, magari offrendogli da bere quando una persona amica avrebbe provato (di sicuro senza successo) di farlo smettere, almeno per quella sera. A parte questo blog e pochissime altre eccezioni, sui giornali di oggi e sui social leggo solo parole di maniera, in parte false e parecchio stucchevoli.

  5. Stefano scrive:

    Non sono mai stato un fan di Gabriella, per quanto simpatico e divertente in certe serate.
    Ha scelto un percorso difficile, provato da situazioni familiari non facili.
    Si è rifugiato dietro una maschera x lenire il dolore di tante spine.
    Alcuni amici si sono adoperati per aiutarlo…altri ” amici” si sono approfittati di lui.
    La contrada gli è sempre stata vicina e , nonostante la passione che lo travolge a, raramente la messa in imbarazzo.
    Nei suoi ultimi giorni pareva avesse lasciato gli ormeggi…rifiutando quelle diagnosi che i suoi amici veri gli avevano prenotato.
    Non condividevo nulla di lui, ma rivolgerò un pensiero e una preghiera.

  6. giova' scrive:

    Ps. Un ottimo argomento di distrazione per la mandria telelobotomizzata, fissare la pubblica opinione su’ 5/6 parlamentari rubagalline , mentre
    tra pochi mesi verranno al pettine i distruttivi effetti del lock down contiano e mentre speranza avvisa che, vista la risalita dei positivi al tampone , per settembre gia’ son pronti a replicare gli arresti domiciliar
    stallari per la prostrata mandria ,mai stanca di farsi bastonare al garrese dai suoi conduttori.
    La mandria si sa’ in autunno inverno va’ fatta stabulare, poi a primavera
    una volta vaccinata , verra’ guidata verso i nuovi rigogliosi pascoli ,di un nuovo sistema sociale ,di stampo cinese.

    • A.B. scrive:

      È lui o non è lui, è lui o non è lui?
      Certo che è lui!
      A questo punto Zelig, considerata la (scarsa) vena poetica e la tendenza zootecnica,
      immagino so sia trasformato in Giovà(nni) Pascoli.

  7. Vedo nero e basta scrive:

    Assessori regionali, parlamentari, gettoni di presenza, bonus ed indennità non meritate. In questa strana estate e prossime elezioni regionali mi fa un po’ specie vedere un manifesto elettorale dove c’è un assessore (molto probabile ex) che guarda al futuro, ma non si è accorto nel passato dei gettoni di presenza indebitamente incassati poiché rimasto a casa per l’emergenza covid. E’ uno dei tanti esempi di malgoverno. Mandiamoli a casa, aria nuova per favore, anche se vedo sempre meno prospettive di cambiamento.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Stasera guardando i vari manifesti elettorali ho trovato un altro compagno, dello stesso colore politico, di quell’assessore che con volto ispirato guarda al futuro. Anche questo è tra quegli assessori regionali furbetti che si sono intascati immeritatamente i gettoni di presenza restandosene a casuccia sua. Mandiamoli a casa.

  8. Vedo nero e basta scrive:

    Oggi 13 agosto. Ci doveva essere la tratta del palio di agosto. Di come stanno andando le cose in Italia (movida sfrenata come nulla fosse, contagi importati dall’estero, ecc.9 comincio a dubitare che il prossimo anno si possa correre i Palii. Allegria, godiamoci almeno questo bel sole; almeno questo non fa certo male, anzi. Aneddoto divertente che girava sul poro “Colonnino”: una volta venne fermato dai vigili urbani mentre entrava in auto a Porta San Marco, constatato che era in evidente stato di ubriachezza, gli vennero chiesti i documenti, a cominciare dalla patente; lui rispose che certo che ce l’aveva, ma a casa.

    • A. C scrive:

      Pensa un po’ che io inizio a dubitare si possa restaurare il perfetto ordine democratico e liberale, state ancora a pensare al delitto della movida sfrenata, oltretutto ampianente opinabile, da persona che ha contatti un po’ in tutto il mondo, mi convinco sempre di più che i disobbedienti italiani, forse per paura, sono stati e continuano ad essere i più osservanti di tutti.

      • Eretico scrive:

        Caro A.C. (dopo A.B., ci sarà anche A.D.?),
        se ho capito la tua considerazione sui disobbedienti italiani più osservanti di altri (extraitaliani), mi pare di potere concordare in pieno; se non ho capito, va bene lo stesso…
        Al buon Stefano, il pensiero del quale tra l’altro condivido non poco: siccome c’è una insinuazione ad personam forte e soprattutto ben riconoscibile, ti prego se del caso di riformulare facendo nome e cognome, dunque assumendoti la responsabilità di ciò che scrivi.

        Buon Ferragosto a tutti (altra dimostrazione di quanto siamo sincretici, ma l’argomento ci porterebbe davvero lontano), l’eretico

  9. Vedo nero e basta scrive:

    La patente era scaduta, concluse seraficamente chiedendo se era lo stesso e se poteva ripartire. Ovviamente prese una bella multa e sospensione della patente.

  10. Nosferatu scrive:

    Concordo con Stefano: fra gli amici, c’è chi lo ha aiutato, per esempio facendo un funerale più che degno a Gabriello, che, senza contrada, non lo avrebbe certo avuto. Altri penso abbiano avuto comportamenti molto meno amicali.
    A livello di informazione cittadina, concordo con l’altro lettore (Quello di Via delle Vergini), perchè non si può arrivare a confezionare un santino di una persona che aveva anche i suoi difetti, e che soprattutto non mi risulta che si spendesse verso gli altri con particolare ardore. Ancora una volta, a parte questo meritorio blog, la stampa cittadina brilla per retorica ed enfatizzazione mal riposta.

  11. Vedo nero e basta scrive:

    Oggi 16 agosto. Mai più un 16 agosto (e un 2 luglio)così.

  12. Vedo nero e basta scrive:

    16 agosto 2020, ore 20 in Piazza del Campo. Tanta gente, ma mancava la cosa più importante. Maledetto covid! Girata serale in varie zone cittadine ove si svolgevano festini con canti, abbracci, assembramenti e tante mascherine (se ce le avevano) messe al braccio. Ancora molti stupidi non hanno compreso l’emergenza. Intanto è arrivato il decreto che ci riporta indietro alle regole più rigide. L’autunno si avvicina, il vaccino latita e ritornano tristi pensieri sul futuro.

  13. Giacobbe scrive:

    gentile eretico
    In merito al degrado sociale che ha , nunc, piazza del mercato e limitrofie il teatro degli eventi, mi sorge il sospetto dispotico che possa essere un disegno architettato ad hoc per fini specifici: si ( crea? ) coglie una situazione, la si coltiva e si sfrutta per rispondere poi ad un bisogno impellente( risolvendolo) nel momento più opportuno.
    Tele dubbio mi è germogliare per il forte ritardo di intervento( ancora terico) delle istituzioni , per la strategia adottata, e per la tipologia di risorse impiegate.
    L’incontro di ieri, a parole, ci fa sperare che i nostri complottistici pensieri siano errati…vedremo se agli intenti si accompagneranno azioni concrete che mirino a risolvere un problema o solo spostarlo nello spazio, prima che ci sia la vittima sbagliata e la spirale di violenza superi il limite di sicurezza( quello di tollerabilità e già stato abbondantemente superato)
    Un saluto e un augurio di ( ancora)buon lavoro!

  14. Giacobbe scrive:

    distopico…germogliato….non dispotico! Rileggere. Come dico a scuola!

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