Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Rodari, Tognazzi, palestre (e 3 Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Rodari, Tognazzi, palestre (e 3 Ps)

Eccoci giunti al consueto appuntamento con la rubrica settimanal-culturale del blog, in questa domenica che ci porta al nuovo lockdown appena appena imbellettato dal punto di vista lessicale: adeguandoci al contesto patriottico, ed in particolare alla raccomandazione di non uscire dal proprio Comune di residenza, sospendiamo sine die la rubrica della gita nel Senese, tante volte qualcuno fosse spinto alla trasgressione, proprio a cagione della località da noi descritta.

UGO TOGNAZZI, UN FUORICLASSE D’ALTRI TEMPI

Sono passati giusto 30 anni, da quel 27 ottobre 1990 in cui morì Ugo Tognazzi: aveva 68 anni, e – da autentico signore quale era – trapassò nel sonno, senza dare fastidio a nessuno; purtroppo, negli ultimi tempi la sua vita era stata funestata dalla depressione – come per Gassman -, depressione forse collegata al fatto di non accettare la vecchiaia, con le sue leggi. Come ne “La voglia matta” (1962, di Luciano Salce): non è forse lì –  interpretando un quarantenne (equivalente ad un odierno cinquantenne) che si invaghisce lolitescamente dell’esordiente Catherine Spaak, diventando semplicemente ridicolo e pateticamente goffo in mezzo al gruppo di adolescenti – che già anticipava, in qualche modo, la sua incapacità di accettare la decadenza?

Ieri sera, per omaggiarlo, Rai Storia ha riproposto con pieno merito “La stanza del vescovo”, film di Dino Risi (1977), tratto dal romanzo di Piero Chiara, con una conturbante – ed anche francamente imbarazzante, quanto a qualità recitative – Ornella Muti. Il film non è dei migliori di Tognazzi, certo neanche dei peggiori, all’interno della sterminata filmografia dell’Ugo nazionale; in ogni caso, è un film che, senza di lui, avrebbe perduto almeno la metà dell’appeal. Anche in questa pellicola, Tognazzi si dimostra una sorta di Stefania Sandrelli al maschile: si capisce cioè che il recitare è per lui un prolungamento della sua quotidianità; nel film, va matto per la buona cucina (la maionese in particolare), e mette in mostra la sua rinomata arte di tombeur de femmes (non solo con la Muti, la quale peraltro interpreta la cognata): sic et simpliciter, è lui che plasma il personaggio sulla sua stessa personalità, sempre esibita e mai nascosta.

Senza mai sottrarsi di fronte a personaggi scomodi, e lavorando con i migliori registi italiani (con Ferreri ebbe un rapporto privilegiato, e “La grande abbuffata” è forse il capolavoro del regista): i difficili rapporti fra padre e figlio, negli anni del terrorismo (“La tragedia di un uomo ridicolo”, 1981; diretto da Bernardo Bertolucci, Tognazzi fu premiato a Cannes come migliore interprete maschile); l’omosessualità, ancora non sdoganata socialmente, con “Il vizietto”; le pagine più oscure del Novecento (“La marcia su Roma” ed “Il federale”), lui che, pure, un passaggio nelle Brigate nere l’aveva fatto, senza però diventare, come invece altri con il suo medesimo percorso, un guru della Sinistra post 1945.

E che dire della censura patita dalla democristianissima Rai di Bernabei, nel 1959, per avere fatto il verso alla figuraccia alla Scala del Presidente Gronchi (presente De Gaulle al suo fianco)? Tognazzi e Raimondo Vianello furono censurati, ed il loro programma cult (“Un due tre”) chiuso; oppure che aggiungere di quando si spacciò – giusto venti anni dopo – per il “grande vecchio” delle Brigate rosse, stando al gioco di quei satiri de “Il Male”?

Oggi abbiamo i Fedez e i Jovanotti che si prendono così sul serio, dai: un corso accelerato di autoironia dal buon vecchio Ugo farebbe loro così bene…

 

GIANNI RODARI, “ESOPINO” E NON SOLO

Di Gianni Rodari, in questo 2020, ricorrono tanto i cento anni dalla nascita (ad Omegna), quanto i quaranta dalla morte; a differenza degli anniversari di Moravia e di Cesare Pavese (dei quali abbiamo scritto nelle ultime domeniche), ci pare che la stampa culturale ed anche la tv di lui si siano ricordati. Ne siamo ovviamente lieti, continuando ad essere amareggiati per la perdita di memoria letteraria ascrivibile agli altri due intellettuali sopra citati.

Rodari, “Esopino” come si firmava ad inizio carriera, non fu soltanto un celebre scrittore di favole per bambini, giacchè nasce come giornalista ed intellettuale di Sinistra non di secondissimo piano, nonchè ex partigiano; come inviato, memorabile il suo incipit da Gemona, devastata dal terremoto del 1976: “Dopo un giorno, non c’era più nessuno che piangeva”.

Ma è evidente che le sue opere favolistiche sono quelle per le quali lo ricordiamo e lo ricordano due generazioni e forse più di lettori: lo scrivente viene assalito dal ricordo di una copia di “Favole al telefono” (uscito in prima battuta nel 1962), e tra i meandri neuronali sovviene la memoria di un autore che piaceva e stimolava la curiosità; oggi ci dicono – per esempio Gino Ruozzi sul domenicale del Sole del 18 ottobre, pagina 4 – che per Rodari si deve parlare di dual audience: una per i bambini, un’altra per gli adulti, che potevano apprezzare, decrittandoli, i messaggi a loro destinati, su temi come libertà e democrazia. Tesi forse un po’ enfatizzata da Ruozzi, direi, anche se certo in parte così era.

In ogni caso, per Rodari si può scrivere mutatis mutandis ciò che da tempo si sostiene per il coevo don Milani: senza nessuna colpa personale, anzi con i suoi meriti, è uno degli involontari responsabili dello sfacelo della attuale italica scuola; per esempio, il suo elogio degli errori (“necessari, utili come il pane e spesso anche belli: come la torre di Pisa”, scriveva) aveva un senso ai suoi tempi, tempi di una scuola ingessata sull’ossessione di certe tematiche quali la correttezza ortografica (e magari la ricerca financo della calligrafia, pensate un po’); poi, però, sono arrivati i “rodaristi fuori tempo massimo”, e oggi – a partire proprio da quelli Elementari in cui Rodari insegnava – non è più di moda l’insegnare a scrivere in modo corretto (con tutte le eccezioni del caso, è chiaro), “l’importante è che il bambino esprima il suo pensiero”, e via con il 9 – o direttamente il 10, perchè no? – di ordinanza.

Così anche i genitori sono contenti e felici di avere generato cotanti geni: dalle favole al telefono, siamo arrivati alle favole in pagella…

MENS INSANA IN CORPORE INSANO

Oggi è domenica e – come i lettori abituali ben sanno – la politica deve restare sullo sfondo del blog; proviamo dunque ad allontanarci dalla stessa, e a fare un ragionamento, pacato e di respiro più ampio, su uno degli aspetti più evidenti dell’ennesimo Dpcm del Governo Conte bis; l’aspetto concerne, ancora una volta, lo sport, nostro pallino personale.

Va da sè che gobettianamente questa fase emergenziale si rivela l’autobiografia di una Nazione che non è mai riuscita ad acquisire una autentica forma mentis sportiva, neanche oggi che si conoscono – scientificamente testati (ma la Scienza vale solo per il Covid, no?) – le proprietà benefiche, in parte taumaturgiche, della corretta pratica sportiva.

Palestre e piscine chiuse, stadi per il calcio professionistico aperti, con calciatori che si mettono la lingua in bocca dopo ogni goal (lo ripeteremo quasi ogni domenica, fino alla fine della pandemia): a parte la patente mancanza di egalité (tanto siamo in Italia, le rivoluzioni non siamo capaci di farle), possibile che quasi nessun virologo faccia mai notare che lo sport rafforza le difese immunitarie, rendendoci molto più attrezzati verso il virus? Non certo invulnerabili, ma parecchio più forti sì, per Zeus!

Possibile che si chiudano le palestre, allorquando i dati (Corriere della sera, per esempio) indicano chiaramente che obesi, cardiopatici e diabetici – cioè coloro che più di tutti delle palestre e delle piscine avrebbero bisogno – sono i soggetti nettamente più a rischio, nei confronti del Covid?

Insomma, la pandemia avrebbe dovuto farci diventare più intelligenti e razionali, mentre ci ha fatto sprofondare ancora di più verso l’abisso di irrazionalità ed ignoranza nel quale ci tocca obtorto collo sguazzare: e stavolta, al pessimismo della Ragione, si abbina anche quello della volontà…

 

 

Ps 1 L’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice sarà creato Cardinale: questa la notizia a sorpresa (ma non troppo) che è uscita questa domenica; ovviamente, ne riparleremo.

Ps 2 Domenica scorsa puntata monografica su Cesare Pavese, a 70 anni dalla morte; mi ero dimenticato di scrivere, fra le altre cose, che anche l’ottimo Francesco De Gregori, nella famosa “Alice” del 1973 (accusata a suo tempo di essere criptica assai), in un passaggio accenna ad un giovane che aspetta una donna sotto la pioggia: il riferimento è a Cesare Pavese.

Ps 3 Martedì prossimo, al centro culturale La lunga gioventù nei Pispini, lo scrivente avrebbe dovuto tenere, con grande piacere, una conferenza su Federigo Tozzi, incentrata soprattutto su certe zone d’ombra della biografia del grande scrittore senese, zone d’ombra che inevitabilmente l’agiografia da anniversario tende ad oscurare; a cagione della conclamata incapacità di gestione della pandemia da parte del Premier Conte (oh, alla fine l’ho scritto, anche se è domenica), questo appuntamento è rinviato a data da destinarsi. Anche quelle torte squisite, fatte con passione d’altri tempi dalle signore del centro, ed offerte ai presenti insieme al teino dopo la conferenza, purtroppo, restano un dolce ricordo…

 

44 Commenti su La domenica del villaggio: Rodari, Tognazzi, palestre (e 3 Ps)

  1. Yama figlio di Mefisto scrive:

    Sono a chiederti se una volta puoi fare un articoletto sul nuovo guru della stampa italica:Andrea Scanzi uno che credo si piaccia anche mentre é al gabinetto in defecate azione. Passato dall’opposizione dura (de che?!!!) al filogovernativi so spinto, nulla sfugge alla sua censura, dalla politica, allo spettacolo, allo sport. Sordi gli direbbe semplicemente:”Andrea.. te c’hanno mai mannato a….”

    • Eretico scrive:

      Caro Yama, con Scanzi ho paura sincera a misurarmi, credimi: temo di tracimare; in ogni caso, visto che dalla base dei lettori sale la richiesta (mi pare tu non sia stato il primo, nisi fallor), a breve si cercherà di rimediare. Se ce la si fa, ecco…

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Perché dare tanto peso a Scanzi? Mi pare sia coerente con se stesso, filo opposizione quando i 5 Stelle erano opposizione, filo governativo con i 5stelle al governo, filo 5stelle sempre. Ma che razza di critica e’? (Mi riferisco al figlio di Mefisto).

        • Yama figlio di Mefisto scrive:

          É molto seguito, tutto qua, poi io se mi va di parlare di Scanzi e non, per dire, di una città che ha la squadra di calcio in mano a, molto discutibili, personaggi armeni lo faccio.

          • Paolo Panzieri scrive:

            Penso che il video che fece, quando col primo lockdown gli impedirono di fare i suoi spettacoli, gli dovrebbe inibire ogni e qualsiasi ulteriore apparizione pubblica.
            L’argomento, però, effettivamente sarebbe interessante … chissà forse sarò stato amico del babbo di Yama? Mi sa di si.
            Ma se ne scrivi, Eretico, occhio, mi risulterebbe di querela facile …

  2. Averroè scrive:

    Ha fatto bene l’Eretico a scrivere quello che ha scritto sullo sport, si commenta da solo. Intervengo per aggiungere che anche la Cultura, evidentemente, non è stata ritenuta una cosa essenziale. Le estetiste sì, cinema e teatro no: questa è la visione dell’Italia del tandem Conte e Casalino.

  3. leonardo scrive:

    Per lo sport, possiamo utilizzare tutto il creato per farlo, non esiste solo l’attività dentro le palestre.
    Per lo sport professionistico esistono per le società protocolli di sicurezza e controlli sanitari, quindi non equiparabile con sport amatoriale
    cinema e teatri chiusi, musei aperti – dove è possibile e reale non fare assembramenti e unioni di persone è aperto, il resto chiude
    non esiste altro tipo di ragionamento.

  4. Luca scrive:

    L‘ Italia va liberata dalla dittatura rossa e riportata al suo colore originario! Arde la Fiamma Tricolore!

  5. Daria gentili scrive:

    Ma il Conte Mascetti, dì Tognazzi? Come non ricordarlo, insiemi al Necchi, al Sassaroli, al Melandri e al Perozzi, in uno dei film per me indimenticabili…..
    Con la nomina a cardinale di Lojudice, sembra che il papa abbia voluto premiare la periferia, a discapito della curia romana e delle altre grandi piazze ( Milano, Torino ecc.). Questa l’impressione di primo acchito, in superficie. Per approfondimenti aspettiamo tuo commento.
    Non ho più parole per commentare quello che stanno combinando Conte e co. Solo mi chiedo: ma se tutto ciò fosse stato fatto da quelli che ora sono all’opposizione, i sinistrorsi, anche quelli shikke, che avrebbero detto?

  6. Pesce rosso del chierichetto scrive:

    Carissimo Ere, sai che la manina felpata del futuro cardinal Lojudice, nel mese di luglio 2019, ha evitato un rimpastino nella giunta Demossi ?
    Rimpastino ovviamente a lui poco gradito.

    • Eretico scrive:

      Caro “Pesce rosso del chierichetto”, non ne so davvero alcunchè, ergo se vuoi informarci, siamo tutti orecchie: basta che sia roba seria ed in qualche modo documentabile.

      L’eretico

    • Vedo nero e basta scrive:

      A proposito di religiosi (non religione): vorrei sapere cosa ne pensano, Bergoglio in testa, sui delitti commessi dai fanatici islamici in Francia. La tolleranza a senso unico, il rispetto a senso unico, la nuova richiesta di perdono per le Crociate, come i mussulmani fossero stati sempre delle vittime nella Storia passata.

  7. Salvo scrive:

    Finalmente la gente scende in piazza contro il governo della vergogna.

  8. Vedo nero e basta scrive:

    Ps 2 collegamento della canzone “Alice” con Cesare Pavese? Di chi sono le fonti? Questa è nuova. Con tutto il rispetto per il Cantante e lo Scrittore, siamo sicuri di tutto questo? L’ha detto De Gregori? LoJudice cardinale? Speriamo che non ci sia qualche contropartita a scapito della nostra città? Occhio che Bergoglio è un lupo travestito da agnello. Non so se avete assistito alla bella riunione estemporanea di boxe di ieri sera da Via Banchi di Sotto alla Piazza, si parla di resa dei conti tra dei tifosi del Siena e della Fiorentina (come le squadre giocassero nella stessa serie); io penso che ci sia sotto qualcos’altro molto più serio. E’ stato un brutto spettacolo e mi dispiace per i poveri negozianti che nella calca sono stati invasi nei loro negozi con relativi danni. Siena, isola felice che fu. Poi sono arrivate le forze dell’ordine, ma troppo tardi, speriamo che qualche eventuale telecamera nelle vie coinvolte chiarisca qualcosa.

  9. Lucia scrive:

    Caro eretico,
    Nel ringraziarti per l’ospitalità dimostrata in questi anni, vengo a chiudere qui i miei interventi e lasciare codesta agorà sempre più traboccante di commenti a me non consoni ma che, mi accorgo, trascinano talvolta verso un linguaggio e un pensiero che non mi appartiene; quando il dibattito e il confronto tracima nel volgare o nella provocazione preferisco uscire dal vortice prima di venirne inglobata.
    Certa di non suscitare emozioni specifiche , saluto cordialmente augurando a te un orizzonte che meriti nel panorama culturale della città e, se possibile, anche oltre.

    • Eretico scrive:

      Cara Lucia,
      non mi resta che augurarti di ripensarci, perchè il pluralismo è il sale, il pepe ed il peperoncino di questo blog; ergo ti aspettiamo quanto prima, insieme anche al buon A.B., che stiamo attendendo dopo la sua – ci auguriamo solo momentanea – dipartita bloggeristica.

      L’eretico

  10. Giacomo rossi scrive:

    Gentile ed ospitale eretico,
    Mi associo alla decisione di Lucia Marzi.
    Da tempo,ormai questo spazio è ingolfato di metodi e modi comunicativi di modalità ostile, in luogo di un confronto aperto e civile, dove gli interessi personali vengono anteposti a quelli generali rifiutando il dibattito e ponendo l’accento sulle( presunte) caratteristiche personali…atteggiamento nel quale anche io sono caduto e del quale mi scuso con tutti.
    Riconosco a te, il merito di esser intervenuto quando gli animi si sono surriscaldati, e di aver protetto con la censura le affermazioni a rischio.
    Auguro un buon lavoro e soddisfazioni a venire.

  11. Vedo nero e basta scrive:

    Bella Italia, si blocca le palestre, teatri, bar e altri luoghi chiusi, ma regolarmente sanificati e con tutti strumenti per una buona prevenzione e poi non viene fatto niente per le metropolitane, autobus cittadini e non strapiene, specie nelle ore pre e post movimenti di studenti e lavoratori (non tutti stanno a casa). Non so se avete letto l’ordine del giorno di oggi al Parlamento: il primo argomento che è affrontato è la legge contro l’omofobia poi tocca al settore ittico ed alla fine all’emergenza covid. I primi due argomenti saranno interessanti, ma in questo periodo non mi sembrano prioritari. In diverse interviste molti notri politici hanno sottolineato l’importanza della legge dello jus soli, argomento interessante che personalmente spero venga respinto in larga maggioranza. Covid, mascherine, guanti, blocco, coprifuoco, ma del divieto di fumo nulla.https://www.camera.it/leg18/76

  12. Vedo nero e basta scrive:

    Su Tognazzi: io controcorrente ho guardato un suo film poco conosciuto; “I viaggiatori della sera” tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Simonetta. Film apocalittico, ma potrebbe succedere nel futuro dato come trattano oggi gli anziani. Nulla di speciale, tranne la considerazione che la Vanoni, ontre che un’ottima cantante ed attrice, era proprio una bella cavalla. Ci siamo capiti.

  13. Stefano scrive:

    Accolgo la scelta di lasciare la partecipazione in questo blog a coloro che sicuramente sapranno argomentare in modo più critico, scevro di ideologismi e sincero di quanto abbia potuto fare io.
    Penso che continuerò , forse, la lettura degli interventi ma con spirito diverso, meno coinvolgente, più disincantato…un mio prof di filosofia mi educo’ al dialogo socratico e , mi disse, laddove si ravvisi l’assenza di tale forma di confronto, è meglio fare un passo e uscire, non ci sarebbe giovamento per nessuno ma solo incancrenirsi delle formulazioni.
    Un saluto a tutti e un augurio

    • Eretico scrive:

      A Stefano scrivo quel che ho scritto agli altri: ripensateci, suvvia; è il momento di stringerci a coorte, per Zeus!
      All’avvocato Panzieri, che scrive su Scanzi: se puoi-vuoi, mi daresti (anche ai lettori) qualche appiglio più preciso sulla tendenza querelatrice di Scanzi? Giusto per avere qualche elemento in più…

      L’eretico

  14. Luca scrive:

    Il PD è sempre un passo avanti a tutti in fatto di competenze! La Ministra delle Infrastrutture lavorava in una Cooperativa di Conserve di Pomodoro! Infatti la gestione dei trasporti mi sembra una bella conserva di pomodoro! Vota PD è sai cosa voti!

  15. Fava di Lesso scrive:

    A quanto sembra il nostro sindaco ritiene (ed immagino anche personalità che lo sostengono legate al mondo della birra…) che le misure adottate dal Governo sia troppo dure.
    https://canale3.tv/siena-il-sindaco-de-mossi-scrive-a-mattarella-conte-e-giani-chiedendo-apertura-fino-alle-22-di-bar-e-ristoranti-ed-effettuazione-spettacoli/

    Immagino i controlli serrati, sulla falsariga di quelli visti fino ad ora la sera in Piazza…

  16. Vedo nero e basta scrive:

    Riguardo al covid: l’emergenza c’è non c’è alcun dubbio, però ho letto sul web che in Toscana ci sono stati ultimamente 8 decessi con un’età media di 86,1 anni e questo mi rende un po’ basito. Il virus è contagioso, certo, ma comincio ad essere un po’ scettico sulla sua effettiva pericolosità se considero l’età media elevata dei deceduti, si puo’ morire di tante malattie pregresse di cui il virus potrebbe essere solo la spinta finale. Detto questo non sono un negazionista, ma mi sembra, mi sbaglierò certamente, che le recenti misure potevano essere un po’ più leggere, tipo la chiusura alle 23 anziché le 18; così rischiamo di far morire molte altre persone di disperazione. Ed i ristori a chi subisce il blocco intanto sono solo promesse e zero fatti. https://www.radiosienatv.it/covid-mille-contagi-toscani-morti-siena/

    • leonardo scrive:

      già che c’è internet in casa non significa avere la conoscenza e quindi dopo il check online poter anche dare un consiglio al mondo intero o al mondo siena su come affrontare il problema. Dai ! restiamo al nostro posto, ognuno con le sue professionalità e conoscenze.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Quello che non ci potevano ed a maggior ragione non ci possono dire oggi, è che si tratta eminentemente di un problema logistico.
      Se, infatti, il sistema tiene, la letalità del virus – salvi i casi di pazienti già compromessi – è assai modesta, se viceversa – come è naturale – i numeri si impennano, gli ospedali collassano e non possono assicurare le cure adeguate e si muore.
      Del resto dagli anni ’80 si sono tagliati in Italia oltre metà dei posti letto, pur senza ridurre la spesa sanitaria e, siccome all’epoca c’erano troppi medici (ed avendo in animo di ridurre così drastiamente le strutture sanitarie, oggi se ne capisce ancor più il perché) col numero chiuso alla facoltà di medicina, non ne abbiamo più neppure in numero sufficiente per far funzionare l’esistente.
      Per questo, non avendo fatto praticamente nulla nei mesi estivi di tregua, al fine di mascherare il disastro in fieri, si assumono bizzarre misure palliative, come cortine fumogene dietro cui celare la vera malattia di questo paese: la paralisi da burocrazia.

      • Uno di passaggio scrive:

        Egregio, dagli anni 80 sono stati tagliati la metà dei posti letto e secondo Lei la spesa sanitaria pubblica non è stata tagliata? Non ho a disposizione i dati dal 1980 ma dal 2010 al 2019 la spesa pubblica sanitaria è aumentata dello 0,8% anno quindi in termini reali diminuita di uno 0,5% che corrispondono a circa 5 mld di euro all’anno. In gran parte per tagli investimenti previsti governo Monti e seguire. Il punto è che si attuano tagli di risorse in termini reali a fronte di una domanda crescente di servizi sanitari causa invecchiamento della popolazione.
        Nel giro di 5 anni crollo dell’aspettativa di vita di almeno 10 anni.

        • Uno di passaggio scrive:

          Così la spesa pensionistica diventa improvvisamente sostenibile: pensione a 67 anni poi la festa, i regali e dopo 3 anni il turnover.

        • Paolo Panzieri scrive:

          Mai stato egregio. Meglio Paolo, quando ripassa, se vuole. A me risultava, ma solo di risulta, da quello che ho letto negli anni, che la spesa sanitaria fosse comunque cresciuta. Se lei, però, ha dati diretti e verificati non ho alcun motivo di mettere in dubbio quanto dice.
          Anche perché, se anche fosse, sispetto alla riduzione operata nel servizio, un simile risparmio non sarebbe evidentemente apprezzabile … ed il mio ragionamento non mi pare ne soffra.
          Circa quanto dice sulle pensioni, allora, estremizzando il dicorso, il COVID lo potrebbe aver ordinato l’INPS in Cina …
          Mai stato complottista, eh … si fa per chiacchierare.

  17. Luca scrive:

    Il Killer di Nizza è arrivato a Settembre a Lampedusa. Non aggiungo altro… Doveva succedere tutto questo per capire che la gestione migratoria di questo Governo era disastrosa?

    • Daria gentili scrive:

      Il PD non ha perso le regionali e la prima cosa che ha fatto è stata quella di abolire i decreti salvini, ma così, tanto per fare un dispetto al leghista……
      Il bello è che, dagli errori nelle gestione Covid a questo, che è incredibile, inconcepibile, nessuno ha la dignità di dire : ho sbagliato, me ne vado!

    • Salvo scrive:

      Un Governo semplicemente VERGOGNOSO! Una gestione migratoria assurda, ASSURDA!

  18. Riccardo scrive:

    In un momento così difficile penso sia responsabile uscire dalla dialettica del blog, all’interno del quale negazionisti, neofascisti e ultras straparlano selettivamente senza un minimo di responsabilità.
    Io i tiro fuori lascia do libera la platea di autocelebrarsi, di attaccare gli altri, di offendere( con misoginia e nostalgia)
    Non auguro all’eretico la presenza alle sue iniziative stimolanti e culturali degli abituali compulsivi del blog.
    Auspicando che la situazione emergenziale termini prima possibile auguro a tutti salute e serenità

  19. Flavia scrive:

    Da tempo ogni commento critico verso le destre suscita risposte che quasi mai declinano nell’argomentazione ma lambiscono l’offesa e il pregiudizio; i contributi eperienziali vengono continuamente tacciati e derubricati; le osservazioni di oggettività nazionale e locale intrise di ideologismi.
    Questo blog era nato anche per denunciare gli errori delle amministrazioni, e per commentare il quotidiano, ma la falange armata lo ha trasformato in un house organ di una sola parte politica locale, nazionale e internazionale al pari di tabloid come libero, giornale e verità.
    Dunque cercherò un confronto di idee il ambienti più aperti, più intellettualmente disponibili ad una sincera e civile riunione…magari più scikke, senz’altro più educata, più costruttiva e formativa.
    Mi scuso con tutti e con il prof Ascheri ( figlio) se i miei interventi hanno scoperchiato il vaso degli istinti più beceri di qualcuno e se , senza volerlo, ho toccato e nervi di altri. Da oggi questo blog si ferma a” lascia un commento”….per ora.
    Saluti

  20. Burchiccio scrive:

    Mi associo ai socratici agorizzanti, troppa androginia a spaglio sul blog.
    Troppi insuinanti commenti ,volti sempre e comunque a rimarcare l inadeguatezza culturale di terzamediuti che , (pur non avendo mai avuto prof. di filosofia a indicargli il come dove e quando), osano, una volta posata dalla manaccia callosa mestola , zappa, o motosega chessia, infestare il blog con le loro bassezze.
    Basta!!
    Fo’ festa anch io, vado sul blog di scanzi, qui c’e’ gentaglia.
    Uno in particolare , io.
    Non voglio piu’ commentare su un blog che accetta di pubblicare i miei commenti.
    E’ una cosa rivoltante.
    Raffa la colpa e’ tua, sappilo.

    • Burchiccio scrive:

      Raffa!! Prenditi le tue responsabilita’
      Dovevi mettere il tappo all acquaio del blog non l hai fatto.
      S’e’ creato il vortice risucchiante,il gorgo , il maelstrom che nemmeno nei racconti del divino edgar.
      Io posso esser scusato( cheddi’ vedrai, la filososfia la studiavo al giardin di boboli )
      Ma te……. te caro mio da kant e la ragion pura, hai ignominiosamente fatto transumare il blogghe fino al cantere dello sragionio a billo scioccolo.
      Non hai scuse.

      Ps. Ci so’ speranze per ….
      https://www.ellelibri.com/prodotto/terre-indiane/
      Giacomo( non rossi ) Costantino Beltrami?
      Ovvero per il libro di Emanuela Burini

      Terre indiane. Giacomo Costantino Beltrami nel Nuovo Mondo (1823-1830)
      Emanuela Burini

      Pps. Caro Riccardino , io al pres. della biblioteca comunale degli intronati
      Ho proposto alcuni titoli, uno dei quali fu’ accolto, sai era un libro scritto da un professore che ha insegnato lingua e letteratura italiana all,universita’ di Montreal per 25 anni.
      Te con gli intronati che rapporti hai avuto?
      Visto che t allarghi tanto la boccuccia insuinando che certi commentatori
      ( tra i quali evidentemente io in primis) farebbero fare figurette al Raffa
      se intervenissero alle sua serate.
      Siete una manicata di spocchiosi e ci tenete a rimarcarlo sempre e fino in fondo, anche quando annunciate , con uno stile pomposo degno di quel trombone dell ugurgeri ,la vostra dipartita dal blog.
      Spocchiosi e privi della capacita’ di NON prendervi troppo sul serio.
      Pore creature.
      Socrate , l agora’, il vecchio prof. filosofia, te poi sei davvero da oscar della spocchia, velenoso e con la puzza sotto il naso fino in fondo.
      La tua cifra letteraria ti dipinge per quello che sei.

  21. Daria gentili scrive:

    Ma i dipartenti che si sono, per caso, telefonati?
    Non è che, per caso, ultimamente manchino argomenti per difendere le “ sinistre “………
    Con simpatia, da parte di una che le piaceva leggervi!

  22. Enea scrive:

    Mi pare che manchino semmai gli argomenti per difendere le destre e civici(Non cinzia… lei si difende benissimo ancora da sola)… basta ascoltarli i parlamento.
    Lo stile sinistro è quello del confronto con menti aperte.
    Quando le menti sono chiuse è preferibile lasciare

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