Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Nizza, Connery, oppio (ed un Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Nizza, Connery, oppio (ed un Ps)

Apertura d’obbligo, nella rubrica cultural-domenicale, per i fatti nizzardi del 29 ottobre: purtroppo già di diritto Storia, oltre ad essere attualità; poi, un meritato ricordo di Sean Connery (si poteva forse eludere, per Zeus?), nonchè un pezzo sull’oppio (dei popoli: soprattutto quelli del Sud Est asiatico, ma non solo).

2020: IL NUOVO MEDIO EVO

Stiamo assistendo ad un ritorno al passato, con tutte le ovvie modifiche del caso? Lo scrivente lo pensava già da un po’, anche prima della strage di Nizza e della decapitazione del collega di Storia; in settimana – per la precisione, su Repubblica del 30 ottobre, pagina 3, in un’intervista rilasciata a Pietro Del Re – l’intellettuale Marek Halter ci conforta in questa nostra convinzione, affermando che “non ci sarà una guerra diretta, ma può scoppiare una guerra di religione, è lo stesso Erdogan che ha riesumato la prima crociata, quella invocata in Francia da Papa Urbano II, al quale identifica Macron”. Visto che – ci informa lo stesso Halter – in Francia abbiamo circa 250 moschee con relativi imam al soldo diretto della neoottomana Turchia, in effetti qualche problemino all’orizzonte non si può non vederlo…

Se uno vive in Francia, insomma, un po’ di retrogusto da basso Medioevo come fa a non sentirlo? Il succitato scontro fra Islam e Cristianesimo (con la differenza che prima erano entrambi crudeli e sanguinari, ora solo una parte del primo), abbinato ad una neo-Grande pestilenza simil 1347 (con la differenza che, allora, i morti furono incommensurabilmente più numerosi, ed allo stesso tempo la fluttuazione compensatrice creò nuovi posti di lavoro nonchè una migliore redistribuzione della ricchezza rispetto ai secoli pregressi).

Il dramma nel dramma è che un argomento forte, che lo stesso scrivente ha tirato più volte fuori anche su queste colonne (non generalizzare mai, c’è Islam ed Islam, confidiamo in quello moderato e dialogante), purtroppo sembra evaporare sempre più: la stragrande maggioranza degli islamici è davvero pacifica, continua ad esserlo ed è, indirettamente, essa stessa vittima dei fanatici; ma ha perso ogni slancio di distinzione, di condanna, della fazione violenta. Purtroppo.

Di fronte alle Brigate rosse, gli operai comunisti – pur con tutti gli sbandamenti iniziali – fecero quadrato, per la democrazia e contro la violenza dei terroristi della stella a cinque punte: nell’Islam moderato di oggi, purtroppo, figure alla Guido Rossa ce ne sono davvero poche. Per non dire nessuna. E se lo dice lo stesso Marek Halter (“mi piacerebbe che scendessero in piazza…ma non lo fanno per paura della loro stessa minoranza”), un brivido in più lasciamocelo pure correre, sulla schiena…

L’OPPIO, RELIGIONE PER SOTTOMETTERE I POPOLI

Che la religione fosse l’oppio dei popoli, lo sosteneva – come risaputo – un certo Karl Marx (su quanto avesse ragione o torto, non è questo il momento per aprire l’incandescente dibattito); Marx era coevo di un tempo in cui, per questa sostanza stupefacente, le guerre si facevano davvero, guerre vere: la più nota delle quali, infatti, ci fu fra il 1839 ed il 1842 (un’altra fra il 1856 ed il 1860). L’Inghilterra vittoriana illo tempore conquistava i porti cinesi (oggi i cinesi comprano i porti europei: ma lasciamo stare, anche in questo caso), ed imponeva una tassazione esosissima sull’oppio, fino a circa il 50% del gettito nazionale: non avendo più le Colonie americane dall’altra parte del globo (perse nel 1776), si rifaceva sugli asiatici, no? Anche la Francia però contendeva, con la sua grandeur napoleonica (nel senso di Napoleone III) il Sud est asiatico a Londra.

In quelle terre (Cina compresa), l’uso su larghissima scala dell’oppio aveva reso psicolabili parti davvero non minime della popolazione, e questo a Francia ed Inghilterra, all’inizio, non dispiaceva affatto: l’oppio, insomma, faceva l’oppio dei popoli…

Come ci dice la storica Diana Kim in un suo saggio appena uscito ma non ancora tradotto (“Empires of vice. The rise of opium prohibition across southeast Asia”, per la Princeton University, ben recensito da Michaele Valente su La lettura del 25 ottobre), quando ci si rese conto che l’uso su larga scala di questa droga devastava le menti di ampie fette di popolazione, al punto tale che il tutto diventava controproducente per gli stessi interessi di Londra e Parigi, si decise – da fine Ottocento – di proibirne l’uso, con un discreto successo. “La scelta della proibizione non fu infatti frutto di una crociata moralizzatrice. Non ci fu la volontà paternalistica di estirpare il vizio…”, scrive la Valente: ma il successo della campagna ci fu.

Oggi, invece, le droghe debordano, esondano, quanto a consumo, nell’Occidente: ma noi facevamo ben poco prima, per prevenirne l’uso di massa, figuriamoci ora, che solo di fronteggiamento al coronavirus si vive; ben vengano i tossicodipendenti, dunque, meglio se di droghe pesanti (che ci si guadagna tutti di più): basta che portino la mascherina, eh…

 

SEAN CONNERY, UN ANIMALE DA FILM

Arduo, lo scrivere qualcosa che non sia stato già scritto e pubblicato, nelle ore che sono seguite alla notizia di ieri della scomparsa di Sean Connery (1930-2020), davvero difficile non cadere nella monotonia: attore di rango, capace di vestire tantissimi ruoli diversi, in una filmografia sterminata;  capace di caratterizzare in modo indelebile la figura di James Bond, in particolare, al punto che Paolo Mereghetti – sul Corriere della sera odierno, pagina 39 – scrive della sua “lotta per liberarsi dell’immagine di 007”.

Sean Connery era bello, molto bello; gran pezzo di uomo (lo diciamo, ovviamente con invidia, perchè bisogna davvero ammetterlo), con tanto di dibattito se fosse più attrattivo da giovane, quando faceva anche il modello, o da maturo-anziano, in ruoli come quello di frate Guglielmo da Baskerville de “Il nome della rosa”, film del 1986 (quando peraltro Connery era fermo ai 56 anni, suvvia).

Forse, per provare a dire una cosa diversa, potremmo aggiungere che il percorso biografico dell’icona dell’indipendentismo scozzese dimostra soprattutto una cosa: per fare una professione come l’attore (e lo stesso dicasi per il giornalista o lo scrittore, per esempio) non ci vogliono scuole o accademie particolari, ci vuole il talento, certo affinato ed affinabile dall’esperienza. Connery aveva fatto di tutto, durante gli anni della gavetta (anche il verniciatore di bare!), prima di approdare trionfalmente al grande schermo: ed è diventato Sean Connery, ha vinto un Oscar (“Gli intoccabili”, correva l’anno 1988), ha avuto una carriera semplicemente da applausi. Senza passare, mai, da alcuna scuola di recitazione.

Ps Solito venenum in cauda legato alla politica, anche se è domenica (ma ormai la domenica vale più dei giorni feriali, nell’impazzimento politico generale): lo scaricabarile cui stiamo assistendo fra Governo e Regioni è davvero triste e deprimente, siamo davvero al si salvi chi può (dando la colpa all’altro); difficile vedere figure che si staglino verso l’alto, da ambo le parti.

Si è stagliato, in giornata, soprattutto Toti, Governatore-Presidente della Liguria (verso il basso), con le sue dichiarazione sugli anziani non produttivi: il fatto di avere di fatto chiesto scusa già dice tutto, ma l’affermare di essere stato frainteso dal contesto scrivendo sui social (in cui il contesto in pratica non esiste, stante la brevità del messaggio), è una autentica perla rara, da conservare ad imperitura memoria.

Ps (fuori tempo massimo) Purtroppo, incredibilmente nel giorno degli ottanta appena raggiunti, ci ha lasciato anche Gigi Proietti, altro animale da palcoscenico. Ci amareggia molto, perchè era una persona che sprigionava empatia.

 

33 Commenti su La domenica del villaggio: Nizza, Connery, oppio (ed un Ps)

  1. Vedo nero e basta scrive:

    Sull’islam: intanto gli sbarchi continuano, il papa chiede perdono e predica l’accoglienza, lo jus soli incombe. Sto diventando ateo, la religione è diventata relativa, da come gira a quello col cappellino bianco in testa e tutti ad ascoltarlo. Venite fratelli mussulmani tanto qui c’è ambrosia, miele e frutti a volontà se poi fate qualche piccolo ammazzamento avremo dei nuovi martiri da celebrare. Allegria! Ai tempi delle Crociate i mussulmani erano molto più avanti di noi, ma nella loro religione non hanno mai avuto il concetto della democrazia la distinzione tra Stato e chiesa e quello è l’errore principale, noi benché con difficoltà, ci siamo evoluti, loro sono rimasti al medioevo. E che dire di Toti? Ha espresso un concetto parzialmente condivisibile con parole sbagliate, ma se lo avesse detto uno dei buonisti non ci sarebbe stato tutto questo polverone. L’unica regola che conta è quella della prevenzione con provvedimenti seri per chi non usa la mascherina, giovani o vecchi. E il coprifuoco serve poco perché gli affollati apericena l’ho visti fare anche alle 17,30. Dovrebbero arrivare tre o quattro pattuglie e giù multe, invece nulla. Le sere, anche oltre le 23, nei giardini vicini alle poco illuminate mura (Orti Tolomei, Porta Camollia, Porta San Marco, ecc) quanti ragazzini con la loro bottiglietta di birra, o peggio, stanno a festeggiare; controlli assenti. A proposito degli Orti Tolomei quanti simpatici reperti (bottiglie, bicchieri, stoviglie, ecc,) rimangono la mattina a dare il buongiorno a chi deve ripulire. Più controlli e severità ci vogliono.

  2. Vedo nero e basta scrive:

    E basta col fumo, dannoso sempre alla salute ed alibi per non mettere per un po’ la mascherina. Il fumo solo a casa propria o di conoscenti, se da loro permesso.

  3. Vedo nero e basta scrive:

    La morte di Gigi Proietti: ci lascia un grandissimo attore, che era la simpatia in persona. Ultimamente mi dilettavo a vedere su Utube la sua interpretazione de “La signora delle camelie”, uno dei suoi tanti capolavori di comicità, chi non ricorda “Febbre di cavallo”. Era bravissimo anche in parti tragiche, era completo. L’unica consolazione è che non sarà mai dimenticato, era un Grande. Se c’è qualcosa oltre, ora sarà a far sorridere gli angeli con tanti grandi attori come Sordi, Rascel, Manfredi e tanti altri con cui ha condiviso la sua brillante carriera.

  4. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    morire il giorno dell’ottantesimo compleanno è una vera mandrakata

    • Eretico scrive:

      Eh sì, caro Albertone (non Sordi), è proprio così: pur pensando che, magari, Gigi Proietti avrebbe preferito una “supermandrakata”, morendo a 100 anni giusti giusti…
      Anche il fatto di essere nato il giorno dei defunti, comunque, non è per niente male: ma la foscoliana “celeste corrispondenza d’amorosi sensi” fra lui ed il suo pubblico non tarderà, e le risate – ne siamo certi – la allieteranno.

      L’eretico

  5. Daria gentili scrive:

    L’ epidemia di droga più letale degli ultimi anni negli USA è avvenuta lo scorso anno con più di 70.000 morti per overdose, di questi oltre 30.000 uccisi dal Fentanyl, droga sintetica proveniente dalla Cina. Speriamo, come per il Covid, sia un caso anche questo…..tutti casi dalla Cina con furore!

  6. Vedo nero e basta scrive:

    Riguardo l’altro grande attore Sean Connery c’è da dire che era anche molto di spirito perché quando diversi anni fa gli dissero che era considerato l’uomo più sexy del mondo rispose dicendo che era un giudizio esagerato e legato ormai al passato perché in realtà quale giovane donna sarebbe andata veramente a letto con un più che sessantenne e pelato vecchietto come già era lui in quel tempo. Spiritoso e realistico.

    • Burchiccio scrive:

      Scusa ma prima di linkarli, tu gli articoli li leggi?
      No sai datosi che leggendo l articolo emerge che :
      1) la pistola con la quale girava il soggetto in questione aveva il caricatore VUOTO.
      2)il soggetto in questione era assistito da anni dai servizi psichiatrici
      3) Era stato militante del partito comunista francese fino al 2015
      4) Dopo di che aveva dato segni di paranoia dissociativa ,come riportato dai servizi sanitari, e si era dato a letture neo nazi.
      Si potrebbe alla luce di cio’ ,desumere che sia stato una specie di suicidio piu’ che un tentativo di attentato sventato dalla polizia, ergo che fai?
      Paragoni un fanatico religioso che decapita una persona e ne uccide altre due con un mentalmente
      instabile che puntando una pistola scarica contro i poliziotti ,praticamente si e’ volutamente fatto ammazzare?
      Paragoni un omicida spinto da motivi religioso integralisti, con un disturbato mehtale che sceglie di farsi sparare dalla polizia, senza poter
      nuocer( pistola scarica) a nessuno?
      Sembra che tu linki leggendo solo i titoli degli articoli, ma senza prima averli letti……o no?

      • Burchiccio scrive:

        Aggiungo e chiudo, dopo la decapitazione dell insegnante a parigi, l irresponsabile presidente della turchia ha pubblicamente fomentato i musulmani
        europei contro gli stati nei quali hanno scelto di emigrare,non contento e non bastandogli questo, in seguito ha promosso il boicottaggio dei prodotti
        francesi
        Ci avevi fatto caso?
        L episodio di nizza segue di pochi giorni le deliranti dichiarazioni pubbliche di erdogan,che in pratica giustificavano il decapitatore di parigi, ci avevi fatto caso?
        Eri distratto?

        • Eretico scrive:

          Caro Manunta,
          non so se sia rivolto a me l’appunto su Erdogan: nel caso ti invito a rileggere il mio pezzo, in cui di Erdogan si parla, con il dittatore turco che è arrivato a paragonare Macron ad Urbano II, dominus della prima Crociata.
          Sulla complessissima questione dell’oppio, poi, sei sicuro che io – sintetizzando il pensiero della storica Kim – abbia scritto cose così differenti dalle tue? Accidenti se ho detto che Francia ed Inghilterra si sono attivate per motivi umanitari, o perchè filocinesi, per esempio…

          L’eretico

          • Burchiccio scrive:

            Caro Raffa, la mia puntualizzazione sull attentato di nizza e sull improprio legame coi fatti di avignone ,l’ hai messa in coda al commento di fede lenzi
            Era infatti una risposta al suo link.
            Idem l aggiunta nella quale indicavo erdogan come fomentatore del episodio .

            Sul libro della kim, premesso che mi baso solo su una recensione e su poche frasi prese dall articolo che hai citato, sulla rubrica letteraria del cds.
            Mi pare che la kim non la racconti tutta, parlare della diffusione dell oppio nel 1800 , analizzando solo quello che avvenne in europa o nelle colonie asiatiche europee , senza puntualizzare come dove e perche’ il traffico internazionale dell oppio ebbe inizio,mi sembra incompleto e fuorviante.

      • Fede Lenzi scrive:

        O Briachella, semmai c’hai capito qualcosa!! (Ma me ne voglio un po’ anch’io, che per la seconda volta di fila su questo blog non mi faccio capire…) L’articolo l’ho letto con attenzione, e l’ho postato non per fare il paragone, ma per mostrare le derive a cui può portare un attentato. Infatti leggendo l’articolo mi è presa una tristezza immensa per il tipo, che comunque era conosciuto e aveva non poche relazioni sociali, e per il fatto che si sia preso una pallottola in testa quando probabilmente non avrebbe fatto del male a nessuno. E sono convinto che chi ha sparato ha agito sull’emozione dei fatti della mattina, perché immagino con difficoltà la vittima minacciare i poliziotti tanto da farsi sparare alla testa. Comunque caro Manunticchio mi è impossibile postare qualcosa senza leggerlo, e faccio anche molta attenzione alle fonti… te invece?

  7. Gp scrive:

    Mi sa che le tue riflessioni sull’islam non sarebbero piaciute ad alcuni ex commentatori del blog… purtroppo, visto quel che sta accadendo a Vienna, sei stato anche profetico. Qualcuno aizza questi cani, qualcuno li finanzia e nessuno dei non violenti fa nulla per fermarli o almeno screditarli.
    Sinceramente non mi pare che i ‘cristiani’ abbiano però smesso di essere crudeli e sanguinari visti gli interventi relativamente recenti in Iraq, Siria, Afghanistan, politicamente giustificabili agli occhi occidentali come lotta al terrorismo, ma facilmente e forse legittimamente interpretabili come ingerenze coloniali o nuove ‘crociate’ da parte di un certo Islam.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Ma non è che in almeno i due primi Paesi citati c’erano quei buontemponi dell’Isis? E forse ancora qualche focolaio c’è rimasto.

      • Gp scrive:

        Vero, ma parecchi ‘cristiani’ hanno tirato più bombe a Gheddafi e Assad che all’Isis.

        • Vedo nero e basta scrive:

          Effettivamente sono state fatte delle cavolate anche da parte dei cristiani a cominciare da Gheddafi proprio quando era il meno nemico dell’Occidente e con l’Italia aveva fatto un accordo con cui si era impegnato a regolare il flusso dei migranti. C’erano però anche delle intese sulla estrazione del petrolio a noi favorevoli, in particolare per la nostra ENI, ma tutto questo dava fastidio alla Francia ed all’Inghilterra che volevano entrare anche loro nell’affare, pensavano che togliendo di torno Gheddafi avrebbero concluso degli accordi a loro favore con i nuovi governanti, invece è successo la nota catastrofe politica libica. Noi coglioni abbiamo anche fornito le basi aeree per andare a bombardare Gheddafi. Anche con Assad sono stati fatti diversi errori e se non c’era la Russia a togliere le castagne dal fuoco ora avremmo un Isis molto più forte. Comunque sia Gheddafi ed Assad sono due tiranni, ma meno pericolosi di quelli che li volevano sostituire. Il fatto è che alla fine, in tutto questo, ci rimette sempre la gente comune, mentre le multinazionali fanno i danni e non pagano mai.

  8. Burchiccio scrive:

    Caro Raffa, a leggere la recensione sulla rubrica del cds il libro della kim, appare ipocrita,falsificatorio, scorretto e incompleto.
    Veniamo al punto, la kim ci racconta che francia e gb , dopo esersi rese conto dei danni sociali dovuti alla diffusione dell oppio , nelle loro COLONIE e di conseguenza poi nelle nazioni, siano lestamente e responsabilmente corse ai ripari proibendone l uso.
    Ma ,come si era arrivati alla diffusione capillare del consumo di oppio , prima in cina e poi nelle nazioni del sudest asiatico confinanti con la cina?
    Ma soprattutto perche’ l,occidente ( gb e usa) decisero di iniziare a produrre intensivamente( in india colonia gb) l oppio e a diffonderlo capillarmente in cina?
    Caro Raffa , ma tu David abdallah sassoon, sai chi era?
    https://it.wikipedia.org/wiki/David_Sassoon?wprov=sfla1
    Sai per quali ragioni la regina vittoria decise di fare baronetto suo figlio albert sasson?( noto come il rothschild indiano).
    L occidente , europa e usa , tra la fine del 1700 e l inizio del 1800 aveva un grosso problema con la Cina, ovvero la cina produceva manufatti e artigianato di livello superiore e molto richiesti dalle classi abbienti, ma non importava praticamente nulla dall occidente.
    Inoltre non fidandosi della carta moneta la cina esigeva di essere pagata per i suoi prodotti in lingotti d argento e non con carta moneta.
    Stava avvenedo cosi’ un travaso di ricchezza dall occidente verso la cina,l occidente decise di correre ai ripari e , a partire dall inizio del 1800 il traffico d oppio dall india verso la cina, gia’ praticato da secoli da portoghesi e olandesi, sotto la regia britannica della compagnia indie orientali raggiunse le centinaia e poi le migliaia di tonnellate annue.

    http://www.storiain.net/storia/quando-gli-inglesi-drogavano-la-cina/

    David abdallah sasson fu’ il maggior artefice di tale traffico, per ricompensa la regina vittoria, fece baronetto suo figlio Albert, dato che , per ragioni di convenienza,non poteva far baronetto il padre, che fino alla sua morte , avvenuta dopo il suo trasferimento in inghilterra , non parlava una parola d inglese e continuava a i vestire all orientale.
    Ovvero in sintesi, prima l’ occidehte diffonde l oppio in Cina , per ragioni economiche e politiche, difende tale traffico con alcune guerre contro la cina, che dopo essere stata dissanguata economicamente dal commercio d’ oppio, dovra’ anche pagare all occidente i risarcimenti danni per tali guerre e concedere porti e concessioni commerciali.
    Poi dissanguata la cina, e ottenuto il controllo del suo territorio, quando anche la cina si mette a produrre oppio e a diffonderlo a costo minore di quello coltivato in india, ecco che ,a quel punto l occidente diventa proibizionista.

    Contrappasso storico, i Sasson, massimi responsabili della gestione del traffico d oppio in cina nel 1800, nel 2000 diventano gli sponsor della casaleggio ass. e del movimento 5s , ovvero del partito sinofilo italiano.
    Ulteriore contrappasso.
    La cina che nel 1800 venne distrutta economicamente a causa del livello( irraggiungibile per l occidente) delle sue produzioni manufatturiere, nel 2000 ha distrutto economicamente l occidente con le sue produzioni a basso costo e di basso livello qualitativo.

    Caro Raffa , il corriere della sega , puo’ solo recensire e promuovere puttanate storico letterarie, vedi e cerca di NON seguirne l esempio
    Se vuoi/ volete informarvi sul traffico d oppio nel 1800, seguite la bibliografia in fondo all articolo linkato , che vi riporto .

    Zheng Yangwen, Storia sociale dell’oppio – Utet, Torino, 2007
    Frank Dikötter, Lars Peter Laamann, Zhou Xun, Narcotic Culture: A History of Drugs in China – C. Hurst & Co. Publishers, 2004
    Peter Ward Fay, The Opium War, 1840-1842: Barbarians in the Celestial Empire in the Early Part of the Nineteenth Century and the War by Which They Forced Her Gates Ajar, The Opium War, 1840-1842: Barbarians in the Celestial Empire in the Early Part of the Nineteenth Century and the War by Which They Forced Her Gates Ajar – The University of North Carolina Press, 1975
    Ma se preferite i romanzi storici , allora ,di Amitav Gosh
    ” mare di papaveri”, realistico e storicamente ben documentato.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Devo riconoscere Manunta/Burchiccio che fai finta di essere ruspante, ma hai una notevole conoscenza culturale. Devi avere un numeroso e diversificato numero di libri, un bella biblioteca personale. Mi inchino alla tua cultura, ma dovresti essere più umile, non tutti la possiedono. Peccato poi per la tua singolare senesefobia, perché quando non ti ci fai prendere scrivi delle cose interessanti e stimolanti ad andare ad acquisire la fonte, il libro, da te segnalata. Se rileggi la storia italiana, siamo stati sempre troppo divisi e ci hanno fregato per secoli; l’unica entità che ci ha marciato e guadagnato è stata la Chiesa perché le ha fatto sempre comodo tenerci divisi. Anche ora lo zampino nella nostra politica spesso ce lo mette. Il mio è un giudizio da ignorante, ma sai ancora c’è la libertà di esprimere un’opinione anche se forse un po’ semplicistica.

  9. Paolo Panzieri scrive:

    Religione come oppio dei popoli.
    Un’altra delle stupidaggini supeficiali, che hanno attraversato ed insanguinato il secolo scorso. E pensare che gli hanno dedicato una strada perfino a Ponte d’Arbia …
    La religione e l’Islam in particolare, invece, è un eccitante, un catalizzatore, talvolta una spada, mai un tranquillante.
    Come l’altrettanto bistrattata identità nazionale è certamente una delle grandi forze che muovono la storia.
    L’implosione, come in una sorta di contrappasso, dell’impero sovietico del socialismo reale ne rappresenta la prova provata.
    Meglio intitolare le strade a Gigi Proietti ed alle sue mandrakate, date retta …

    • Roberto scrive:

      Oppio per alcuni, cocaina per altri

      • Paolo Panzieri scrive:

        Se proprio non si riesce a rinunziare a qualificare la religione come una droga (il vecchio barbone seguita nonostante tutto a garbare …), allora la sua dottrina potrebbe essere considerata tipo LSP, una droga sintetica. Allucinazione e distorsione della realtà incluse.
        Meglio forse rimanere coi piedi per terra. Più sano… dai.

  10. Enea scrive:

    Eretico,
    Quando farai il pezzo, a grande richiesta, su scanzi, spero che con altrettanto acume ne didicherai uno anche a senaldi, belpietro e sallusti…a meno che tu non voglia offendere gli intasatori del blog
    Li vedremo se sei ancora l’ascheri che ho conosciuto o se ti stai melluzzizando

    • Daria gentili scrive:

      Leggendovi ho la sensazione che a te – e a quelli che, dici tu, tenevano vivo intellettualmente e propositivamente questo blog, che ora hanno abbandonato, appartenenti suppongo alla medesima parrocchia – non vi abbia mai sfiorato il sospetto che tanti argomenti ai vari Sallusti, Belpietro e Senaldi, sulla scia del boom della lega e di fratelli d’italia, siano stati e siano forniti da quello che hanno combinato i sinistrati negli ultimi anni, partendo dalle amministrazioni locali, di cui purtroppo siamo diretti testimoni, fino al governo centrale.
      Fare i conti con passato, una seria autocritica, mai eh, mi raccomando

      • Enea scrive:

        Ma come siete bravi a presumere e a dare etichette.
        Il passato è stato segnato: la sinistra ha perso le elezioni comunali!
        Sarebbe più semplice fare i conti con il presente….autocritica…no, sarebbe come accettare che quelli peggio erano meglio di quelli di ora.
        Finché non ci affrancheremo dal rancore e dell’ideologia resteremo ancorati e ci incancreniremo nei nostri pensieri.
        Io ci sto provando, è difficile, ma ci sto provando…

  11. Roberto scrive:

    PER TUTTI GLI AMICI DI TRUMP: SPETTACOLO PENOSO. RISPETTI IL POPOLO AMERICANO.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Concordo, faceva meglio a comportarsi in modo più dignitoso, doveva accettare la sconfitta con dignità, ha fatto solo una figura meschina ed ha lasciato un pessimo ricordo.

    • Luca scrive:

      Perfettamente d‘ accordo! Sarebbe bello avere di nuovo un presidente Democratico del calibro di Clinton che non esitò a riservare un ruolo di primo piano alla presenza femminile in politica! I democratici da sempre sono sensibili alla parità di genere e Clinton ne fu un vero paladino! Viva le Donne del Partito Democratico!

Rispondi a Daria gentili Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.