Eretico di SienaMeno male che c'è la democrazia (americana), con 2 Ps - Eretico di Siena

Meno male che c’è la democrazia (americana), con 2 Ps

Quota 156 senatori è stata raggiunta, dunque la maggioranza al Senato per il Premier Conte c’è, ma – e l’avversativa è IL problema – non trattasi certo di maggioranza assoluta, quanto di maggioranza relativa: c’è una bella differenza, eh…questa è storia di martedì (ore 22,32: lettura dell’esito della votazione da parte del Presidente Casellati; mercoledì, invece, è stato l’Inauguration day, con Joe Biden che diventa – finalmente, dopo la transition più drammaticamente perigliosa che ci sia mai stata – Presidente degli Stati Uniti. Due Paesi diversi, ma entrambi alle prese con il “maladetto Covid”; due democrazie differenti, ed entrambe in grave crisi: quale delle due ha funzionato meglio, in questo turbolento incipit di 2021, di grazia?

DA WASHINGTON AL SUK ROMANO

Il 6 gennaio 2021, con l’assalto, scomposto e violento, a Capitol Hill, è stata una data periodizzante: c’è un prima e c’è un dopo; Trump, il quale fino a quel momento era stato un Presidente per moltissimi aspetti certo criticabile, è diventato da quel giorno un Presidente letteralmente indifendibile. Ma la democrazia stars and stripes ha dimostrato di avere sviluppato gli anticorpi: ieri l’altro, giorno dell’insediamento di Biden, tutto è filato più che liscio (in una Capitale blindata, certo); gran parte degli assalitori è stata arrestata (compreso lo sciamano, sic), e lo stesso Presidente uscente è stato costretto a pronunciare parole di augurio nei confronti del neopresidente (a livello di sincerità delle stelle, si stende un velo pietoso, ma la Politica è scissa dalla sincerità, a qualsivoglia latitudine: basterebbe non esagerare, però). Insomma, i pesi ed i contrappesi  – i famosi checks and balances – della pur malata democrazia americana hanno funzionato. Ad accogliere Biden e la Harris, tutti gli ex Presidenti in vita (a parte appunto Trump e Jimmy Carter, colui che gestì il Caso Moro, ricordandoci che siamo una colonia, ma almeno meglio degli USA che della Cina…); dispiace solo che un autentico macellaio come Bush Junior, a cagione delle intemperanze trumpiane, sia oggi considerato un mezzo statista, dopo l’Iraq: ma così va la Storia.

Mentre Washington dunque si riallinea alla tradizione liberaldemocratica, in cui una persona eletta si insedia in una cornice anche formalmente inappuntabile, a Roma si resta nell’eterno suk; d’altra parte – come sosteneva Nitti – “Roma è l’unica Capitale mediorientale che non ha un quartiere europeo”, no?

Ed ecco lo spettacolo di un Premier che, pur di restare in carica, si spettinerebbe in pubblico: pronto a passare da Trump a Biden (giusto per restare agli States, perchè si potrebbe continuare per parecchio), come se niente fosse (le avrà viste le succitate scene di Capitol Hill, Conte?); e, per mantenere a galla il suo iper periclitante Governo, ad imbarcare ex badanti berlusconiane e ex sindacaliste di estrema destra, con contorno di truppe mastellate e peones vari (oltre al definitivo affondatore del glorioso Partito socialista italiano, il nostro Riccardo Nencini, tra l’altro demiurgo di Italia viva, per non farsi mancare alcunchè).

Cose sempre accadute, nella nostra Italietta? Ebbene sì, lo diciamo con convinta amarezza: dai tempi di Depretis, il trasformismo italico è entrato nei manuali di Historia. Ma una differenza, concreta e sostanziale, a questo giro c’è, e concerne sia la politica italiana che l’informazione.

Sulla politica, come si fa a notare che gli Scilipoti odierni appartengono allo schieramento che prima li demoliva, con attacchi forsennati e molto, molto, personali? E poi: in altri momenti di crisi (per esempio dieci anni fa, in piena crisi post 2008), almeno c’era un argine politico, verso il quale canalizzare e convogliare il proprio malcontento profondo; questo era il ruolo dei pentastellati: ruolo riconosciuto da molti – Cacciari, fra gli altri -, tutt’altro che peones della politologia. Oggi che i pentastellati sono diventati equivalenti alla vecchia Dc (senza la formazione politica della balena bianca, però), dove si rivolge la rabies politica, alimentata dalla pandemia e dalle sue devastanti ricadute economiche sui settori non garantiti? Bravissimo chi sa rispondere, perchè la redazione non è in grado di farlo.

Ed in tutto ciò, ecco arrivare la tegola (per Conte) dell’indagine sui rapporti fra ‘ndrangheta e politica, che colpisce Cesa, demiurgo dell’Udc, il partitello metademocristiano che ci fa sentire sempre giovani (l’inchiesta – come riporta l’ottimo Giacomo Amadori su La Verità odierna -, promette peraltro bene assai anche per l’optimus Arcuri): con contorno di idiozie sulla giustizia ad orologeria, sia per la serietà di un magistrato come Nicola Gratteri, sia per il semplice motivo che indagini come queste durano anni, quindi questa è iniziata quando l’attuale Premier scorrazzava per atenei italiani, nonché per prestigiose università statunitensi (a fare le fotocopie, però).

Sulla informazione, poi; il quotidiano che era l’avamposto della critica al poltronismo, alle incoerenze, al trasformismo era Il Fatto quotidiano, dal 2019 sdraiato, spanciato sulla difesa perinde ac cadaver del Conte-bis, con esaltazione dei “responsabili” del 2021. Che tristezza.Va bene l’ottima lady Mastella; Cesa magari no, ma gli altri udicini, quelli certo che sì.

Purtroppo ciò che Sciascia scriveva sulla Sicilia, vale per l’Italietta odierna (la peggiore per numero di morti da Covid; quella con l’economia più in affanno; la Patria del trasformismo, con contorno di mafie di ogni latitudine che brindano ogni giorno che scende in terra la luce, dalla gioia): siamo una Nazione “irredimibile”. Così è, anche se non vi pare…

Ps 1 Il Tribunale di Genova manda definitivamente in soffitta la ricostruzione delle Iene sui festini (nonostante l’inevitabile arrampicamento sugli specchi di chi di dovere): che ci siano stati o meno gli ormai celeberrimi festini, NON esiste alcun nesso fra questi e la (suppostissima) condotta omissiva dei Procuratori senesi sulla morte di David Rossi. Il Giudice per le indagini preliminari del competente Tribunale di Genova, dottoressa Borzone, ha così sentenziato; ovviamente, ne riparleremo e scriveremo, ma, per intanto, ci godiamo lo spettacolo di chi, invece di fare pubblica ammenda, diventa un free climber sempre più ardito.

Ps 2 Fra gli interventi in quel che resta del Senato della Repubblica, l’altro giorno, particolarmente duro quello del senatore Salvini; il quale su moltissime cose aveva ragione da vendere (ovviamente si può discutere del pulpito), ma è crollato sui senatori a vita, citando una frase – davvero infelice – del Grillo d’antan. Sta ai giornalisti e agli intellettuali, smascherare le incoerenze dei politici, più che ai politici stessi. E la cosa ci ha colpito in modo anche personale, visto che ormai si imposta tutta la propria azione pubblica nel tentativo di agganciare lo scranno in questione…

26 Commenti su Meno male che c’è la democrazia (americana), con 2 Ps

  1. Daria gentili scrive:

    È bene fare un passo indietro, per ricordare che il mandato conferito dagli elettori nel 2018 era inequivocabile; in base a questo mandato nessun governo poteva nascere, perché mancava maggioranza politica. Venne tirato fuori dal cilindro lo strano governo Grillo – Salvini, con Conte Avvocato del popolo a far rispettare le clausole del contratto stipulato tra i due partiti di governo. Non maggioranza politica, ma un contratto ( l’attenuante poteva essere che si trattava dei partiti più votati). Era questo che il popolo aveva voluto? Penso di no. Passa un anno e arriva il ribaltone con Zingaretti e Grillo, che fino ad allora si erano infamati, a sostituire la fuga di Salvini. Era questo che aveva voluto il popolo? Penso di no. E ora ci risiamo, con Conte, non eletto da nessuno, pronto a mettersi una nuova casacca. È questo che vuole il popolo? Mah !
    quello che voglio dire è che di questo passo, con la scusa della fiducia delle camere, si rischia di creare governi in frode alla sovranità popolare

    • Roberto scrive:

      Ma il popolo che voleva?
      A volte si attribuisce al popolo una volontà unitaria, molto spesso coincidente con la volontà di chi la invoca. Forse è il concetto di popolo che è fuorviante. Io parlerei di cittadini che scelgono gli eletti. Poi il sistema elettorale dovrebbe determinare chi governa e chi no, se maggioritario, altrimenti i partiti possono teoricamente allearsi con chi gli pare, nel proporzionale.

    • A.C scrive:

      Non è una questione di ciò che vuole il popolo (che di per sè è assolutamente insipiente), ma delle leggi elettorali partorite negli ultimi anni, esattamente tese a garantire una situazione di ingovernabilità, in modo che sia assolutamente necessario ricorrere a governi di larga coalizione sempre e comunque, con tutti i rischi che comportano (vedi Italia viva che teneva per le palle l’esecutivo con un misero 2%).E’ assolutamente risibile parlare di mandati conferiti dagli elettori quando, questi mandati, non sono integrati in un sistema elettorale efficace. In realtà il precedente esecutivo (5stelle – lega) era maggiormente connesso ai risvolti elettorali delle ultime elezioni nazionali, visto e dato che volente o nolente stavano al governo insieme i 2 partiti che, presi singolarmente, avevano segnato dei veri e propri exploit. In generale assolutamente d’accordo, è dal 2011 che questi “tecnicismi” costituzionalmente poco accettabili vanno avanti, ma non pensiamo sia un caso eh, è una situazione assolutamente VOLUTA

  2. Il resiliente scrive:

    Un governo formalmente vivo ma sostanzialmente morto.
    Una rabberciata e non allegra brigata di 156 voti +1.
    Il “mi manda il Quirinale” sembra essere più che sufficiente per non staccare la spina.
    Come si dice: ogni scarrafone è bello a mamma soja.

    Decisamente più stimolanti le vicende USA. Ogni impero nella storia ha giustificato il suo dominio con una narrazione: i romani esportavano la loro civiltà, gli americani adesso la loro democrazia.
    La forza è data dalla solidità dello stato profondo ( il senato romano, dopo la disfatta di Canne, rifiuta la pace ed impone al popolo altri sacrifici) e dalla sua capacità di definire obiettivi e strategie di lungo termine. I presidenti in USA sono i frontman, raccolgono nel breve speranze e malumori del popolo e cantano la bellezza della democrazia. Trump era stonato. Meglio lo stile peace & love Obama (Isis, Siria, primavere arabe, Libia…)
    La nostra fortuna è che l’Europa (o almeno la parte che ci comprende) sta agli USA un po’ come due millenni fa la Grecia stava nell’impero romano: sottomessa ma trattata con rispetto.

    Dio ci scampi dai cinesi… Chi lascia la strada vecchia per quella nuova…

  3. Gp scrive:

    Biden è il senatore del Delaware, un paradiso fiscale. È una specie di junker ma sobrio.

    https://24plus.ilsole24ore.com/art/nel-feudo-biden-delaware-registrate-piu-societa-che-abitanti-ADRw7XEB?s=sl

    Il caso Rossi è un manuale del malaffare italiano. Con tutti i reati che si potevano perseguire e con tutto quello che si poteva scoprire su mps indagando su questa morte e sul conseguente inquinamento della scena del suicidio, l’attenzione mediatica e giudiziaria sono state magistralmente deviate su introvabili assassini o festini di perderesti drogati.

    • Eretico scrive:

      Caro Gp, interessante, ed incontrovertibile, la notazione sul Delaware “paradiso fiscale”, davvero.

      Sul Caso Rossi, invece, mi pare che tu abbia una forma mentis un po’ complottistica: chi è che avrebbe deviato le indagini, se del caso? Chi è che ha tirato fuori “introvabili assassini o festini di pederasti (correggo il tuo refuso, Ndr)” drogati”, di grazia?

      L’eretico

      • Le troppe smanzonate inanellate nelle ultime settimane, hanno divin provvidenziato , un peraltro ormai neoconverso ex eretico.
        Al quale posto testuale testuale tratto da dagospia( sito che l eretico evidentemente visita con zampettante saltellio, evitando gli articoli ove si cerca di macchiare il maschio onore senesota)

        L’ORDINANZA DEL GIP

        L’ex escort è stato sentito anche nell’indagine genovese. Recita l’ordinanza del gip: “Ha reso dichiarazioni sufficientemente precise e ha proceduto nel corso del suo esame a identificazioni fotografiche dall’esito positivo, sebbene successivamente a quelle somministrate da alcuni giornalisti”. “Tali circostanze, unitamente alle minacce ricevute nei giorni antecedenti l’udienza camerale, consentono di formulare un primo vaglio positivo dell’attendibilità di tali dichiarazioni, sebbene, esse possano valere solo a fini di responsabilità disciplinari”.

        Il Gip si riferisce alle possibili sanzioni che potrebbe disporre il Consiglio Superiore della Magistratura, in quanto eventuali reati risulterebbero invece prescritti nell’agosto 2019, e quindi non perseguibili. “Il pm, pur ritenendo le indagini caratterizzate da alcune carenze”, prosegue l’ordinanza, “ha evidenziato come, perciò solo, non sia affatto possibile trarre gli elementi costitutivi di reato, né tantomeno, il dolo intenzionale richiesto dall’art. 323 c.p. (abuso d’ufficio, ndr) finalizzato ad ostacolare la verità per conseguire un ingiusto vantaggio, oppure arrecare a altri un ingiusto danno”. Anche l’ordinanza del Gip, come già il fascicolo dell’indagine di Genova, è stata trasmessa al Csm per valutare eventuali profili disciplinari.

        Prosegue l eretical sciacquettio , non del suo stile letterario, come fece manzoni in arno,sciacqua e candeggia il bon Raffa le evidenze messe nero su bianco dallo stesso GIP di genova.
        L onor della mastia cittade innanzi a tutto viene.
        Di poi l opra sempre professionalmente ineccepibile dei suoi judici, chi ne dubiti e'( come con poca fantasia e con un not3vole uso della neolingua scrive il Raffa) un complottista.
        Amen.

        • Eretico scrive:

          Caro Manunta, proprio perchè cerco di leggere i documenti in modo integrale, e non sintetizzati ad arte da Dagospia, ti dico che l’ordinanza del Gip genovese dice anche molte altre cose, perfino sulla credibilità del cosiddetto “troio”. Tutte cose che sto raccogliendo, perché l’argomento, purtroppo, lo merita davvero: non auguro a nessuno, infatti, di finire nel tritacarne mediatico di qualche trasmissione, e per tabulas lo si evince bene.

          L’eretico (sempre più filomanzoniano)

          • 1)Ricordati chi ha messo in moto quel tritacarne, le iene hanno cavalcato il caso rossi , seguendo cosa? La loro personale ispirazione?
            Oppure qualcuno gli disse a cosa e a chi andare dietro?
            Sei smemorato? In caso prova a prendere un …caffe’ magari in piazza.
            Se stigmatizzi il tritacarne,bene ricordati chi lo ha messo in moto.
            Che fai? I patti di non aggressione tra fini intellettuali?
            Gnamo fai il serio.
            2)Parlare nella motivazione di carenze nelle indagini e rimandare al csm per valutazioni disciplinari premettendo che ,nel 2019 ,eventuali reati ipotizzabili sono andati in prescrizione, non mi pare si possa prestare ad
            “artate sintetizzazioni”
            3) l attendibilita’ di quello che (in una bella exibitio di machismo mastion sanesota, registro che sempre riscuote successo sulle lastre) definisci il troio, deve chiaramente esser rapportata alla diciamo cosi’, occupazione professionale scelta dal soggetto in questione, del resto se era li ,che altro avrebbe potuto esserci a fare?
            A servire da bere e a rigovernare i piatti?
            Gnamo fai il serio.
            Non ho dubbi che tu sia un manzoniano, ogni tua frase lo conferma.

      • Gp scrive:

        Gli assassini sono introvabili perché secondo me non ci sono, e dei festini m’importa il giusto. Ho letto la seconda sentenza e sono convinto del suicidio. Ma da altre letture mi sono, forse erroneamente, fatto l’idea che la scena del ‘non delitto’ sia stata ripulita e che le indagini non abbiano volutamente riguardato la ‘ripulitura’. Ci sono accessi al PC, video mancanti o tagliati, oggetti caduti, il fatto che il video sia uscito sul New York Post e tante altre cose…

        • Eretico scrive:

          Caro Gp, sono contento che tu la pensi come scrivi all’inizio; per tutti gli altri dubbi, credo e spero che, con la dovuta calma, ti si possano diradare anche quelli…

          Al buon Manunta: il rimando al caffè penso si riferisca a Pierluigi Piccini (è lui il “fine intellettuale” di cui parli?); e su questo aspetto non mi pare proprio né di essere smemorato, né altro. Scusa se insisto: hai letto, dalla A alla Z, le dieci pagine, dense assai, del Gip genovese?

          L’eretico (che in giornata scriverà anche del Manzoni, et magno cum gaudio)

          • Si vai te seguita col manzo
            E un altro ber capitolo scodella
            Per i domenical usuale pranzo

            Magari puoi trattare la novella
            Tanto pe’ stare in tema con i troio
            Della monzese che si fe’ sorella

            E de’ balletti rosa con egidio
            Dentro le mura di qui ber convento
            Magari a legge quello non m annoio

            Mancava i cappellan di’ reggimento
            Mancavano pittori e cocaina
            A render piu’ vivace qui racconto

    • Riguardo a come quando e perche’ il delaware divenne un paradiso fiscale.

      Consiglio la visione di panama papers di soderbergh
      Con una fregoliana meryl streep ( coppa volpi) .

  4. Jerry Fletcher scrive:

    “la serietà di ub magistrato come Nicola Gratteri”…

    Il modello Gratteri https://www.ilfoglio.it/giustizia/2021/01/22/news/il-modello-gratteri-1718615/ via @ilfoglio_it

    A proposito della serietà di Gratteri consiglio l’intervista sul Corriere nella quale incredibilmente afferma di essere partito con l’operazione “basso profilo” (sigh) e l’avviso a Cesa solo dopo aver sentito in televisione che l’UdC non sarebbe entrata nella maggioranza di governo.

    https://www.corriere.it/cronache/21_gennaio_21/lorenzo-cesa-gratterimacche-giustizia-orologeria-l-ho-sentito-io-dire-tv-non-entro-maggioranza-8e3a2c84-5c29-11eb-9e63-4c8bcf5518af.shtml

    • Eretico scrive:

      Caro Jerry,
      quella frase in effetti se la sarebbe potuta risparmiare, il dottor Gratteri; per il resto, ti ribadisco quanto scritto nel pezzo: lo si sa quanto ci vuole, per fare indagini così complesse? Ed in Italia, poi, la Giustizia è sempre ad orologeria: perchè, se il popolino deve votare il meno possibile, è altrettanto vero che scadenze significative ce ne sono in abbondanza, praticamente senza soluzione di continuità. La stampa di opposizione, infine, legge il tutto come una “punizione” a Cesa, che avrebbe detto un no definitivo a Conte: tesi che non mi convince molto…

      L’eretico

      • Jerry Fletcher scrive:

        Sono d’accordo con te, pur essendo io il redattore della newsletter “conspiracy theory”, in questo caso penso si possa escludere il complottone. Ma a me piacciono i magistrati inquirenti che parlano con le condanne in tribunale e non con gogne mediatiche, con manie di protagonismo e con raffiche di assoluzioni ed archiviazioni. Vale per tutti, virologi, avvocati, insegnanti e imprenditori. Le smanie di apparire mi puzzano di fuffa. A Gratteri non si può negare una buona dose di coraggio, che però mi pare sconfini quasi sempre nell’incoscienza ed in dichiarazioni inopportune o francamente idiote, e se io fossi un membro della ‘ndrangheta, non mi farebbe troppa paura un magistrato che conduce inchieste fatte di vagonate di arresti cautelari e di sporadiche condanne.

  5. Vedo nero e basta scrive:

    Sul caso Rossi, che tristezza. Ancora mi viene in mente quando sui media locali trasmisero la visita a Siena del “cartonato presidenziale” con tutto il seguito di ministri e contabili varii. Ripenso alla vedova Rossi e figlia quando all’uscita del gruppo dal Palazzo Pubblico, cercarono di fermare il presidente ed vari ministri, tra cui un’imbarazzata Rosy Bindi, per consegnare una richiesta scritta di approfondimento delle indagini sullo strano suicidio del marito. Scapparono tutti via come topi in presenza del gatto. Ingiustizia è fatta. Chi a quei tempi guidava la Bankit è stato ai vertici dell’Unione Europea e gli altri responsabili dell’affare Antonveneta stanno tranquilli nei loro privilegi. Anche un certo Andrea Orcel, che partecipò anche all’affare Antonveneta-Mps, diventerà il probabile nuovo Ceo dell’Unicredit, se il buondì si vede dal mattino si procede di male in peggio. https://forbes.it/2021/01/21/unicredit-cr7-banchieri-andrea-orcel-favorito-diventare-ceo/ https://www.startmag.it/economia/unicredit-chi-tifa-e-chi-no-per-orcel-e-le-nozze-con-mps/

    • Vedo nero e basta scrive:

      E aggiungo che più si fa casino, più fuffa vera o meno, a cominciare dai quei festini osè, meglio è così si distrae la pubblica opinione sulla verità della morte di Rossi.

      • Jerry Fletcher scrive:

        Se lei conosce la verità gliela pubblico su Conspiracy Theory, ma penso lo farebbe volentieri anche l’Eretico sul Blog. Andiamo ci informi, così non ci distraiamo.

  6. Vedo nero e basta scrive:

    Per la sinistra se uno da del frocio ad uno di loro gradimento è un omofobo, se dai dell’escort ad una donna non della loro parte allora è tutto regolare anche le femministe più convinte tacciono. Bella democrazia e bella coerenza.

  7. Salvo scrive:

    E mentre gli scikkosi bellacciaosi pensano solo alle poltrone il paese affonda.

    • Luca scrive:

      La sinistra e il loro paladino Giuseppi stanno portando il paese nel baratro! Intanto gli scikke fanno i girotondi coi banchi a rotelle!

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