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Conte non viene: peccato…

Pare definitivamente tramontata l’ipotesi Giuseppi candidato nelle suppletive senesi di primavera; per molti, un sospiro di sollievo, comprensibile. Per la redazione, una autentica iattura…

CONTE NON VIENE AL CIRCOLO ARCI: PECCATO…

Nessun tortellino da portare agli arcisti della Provincia, come era accaduto con un paio di passaggi padoani (da non confondere con patavini); nessun giro in macchina con autista che mostra il territorio del tutto sconosciuto al candidato paracadutato (ci ricordiamo bene, per scienza diretta, di Franchino il Bassanini), niente di tutto ciò: purtroppo, non ci sarà la candidatura di Giuseppi in terra di Siena. Intendiamoci, e bene: qualche candidatura non legatissima al territorio c’è stata anche da altre parti (a sfidare il succitato Padoan nel 2018, per esempio, c’era il leghista Claudio Borghi Aquilini, sinceramente appassionato di Siena nonchè aquilino, ma che non risulta avere fatto il vice di Ameraldo Bianciardi, da ragazzo); certo che, però, a cotanto livello di sfacciataggine davvero non si era mai arrivati.

Bene hanno fatto i piddini locali, e fiorentini (Nardella in primo luogo), a fare ragionare Roma, in particolare colui che pare essere dietro a tutto: l’ottimo Goffredo Bettini, il capo della “corrente thailandese del Pd” (copyright di Matteo Renzi, qui al top); alfiere dell’accordo Pd-5 stelle, pasdaran indefesso di Conte, disposto a tutto pur di trovargli un posto che gli desse la giusta visibilità (e protezione: come già detto, pare proprio che siano in arrivo le Procure).

A noi però dispiace, che Giuseppi non venga ad allietarci, proprio sull’uscio di casa, ci dispiace davvero: perchè in caso di sconfitta a Siena, sarebbe tornato ad insegnare (non come scrivere i Dpcm, scritti come si ricorderà); non venendo più in loco, ci sarà da sorbircelo ancora a lungo, giacchè lui si sente l’insostituibile della italica politica.

LA DOMANDA (RETORICA) DI ROUSSEAU

A parte il fatto che da mesi si vociferava che i rapporti fra Casaleggio junior ed i vertici del Movimento 5 stelle fossero ai minimi termini, ed invece ci si è ritrovati con la piattaforma Rousseau protagonista come non mai prima, crediamo di potere dire che a questo giro si sia toccato il punto più alto (o più basso, dipende dai punti di vista) di tendenziosità.  Per la cronaca, la vittoria ha arriso (toh) al Sì al Governo Draghi, con il 59%.

Chiedere ad un iscritto se volesse entrare in un Governo con un super-mega Ministero dell’Ambiente (che ovviamente andrebbe ai grillini, mentre nel resto d’Europa va agli ambientalisti seri e preparati), aggiungendo che questo nuovo Governo sarebbe pronto a benedire il lavoro del pregresso Gabinetto Conte, è davvero un pochino tendenzioso, procedendo per mera sottrazione. Potevano anche aggiungere che il Governo li vedrebbe al fianco di nuovo dei leghisti, financo dello psiconano Berlusconi, di Matteino Renzi, per non dire dello stesso Mario Draghi, per anni visto come longa manus dei poteri fortissimi da contrastare con tutte le proprie forze. Il geniale Crimi (l’autore del tendenzioso quesito), ha però eluso tutto. Chapeau all'”autoreggente” (copyright di Vittorio Sgarbi).

Giusto ieri mattina, a scuolina, provavo a spiegare al meglio cosa fosse effettivamente una domanda retorica; ho detto che viene usata spesso, anche se non quanto illo tempore, nelle aule dei Tribunali, da avvocati e Pubblici Ministeri; solo la professionalità, mi ha spinto ad ignorare il capolavoro di retorica tendenziosità di Vito Crimi. A caldo, sono stato davvero orgoglioso della mia professionalità; a freddo, ne sono già sonoramente pentito…

NAVALNY DESTRORSO E NAZIONALISTA: ALLORA HA RAGIONE PUTIN?

Terzo argomento del pezzo: la vicenda di Alexsey Navalny; il Corriere della sera (Paolo Valentino, domenica scorsa) ha tirato fuori che da giovanissimo, il futuro blogger russo (oggi in galera, dopo il tentativo di avvelenamento dello scorso agosto e l’audace rientro in Russia) ha partecipato ad eventi legati alla Destra russa (la Sinistra sarebbe il patetico Partito comunista, che ha nella sezione giovanile gli ottuagenari), e si è espresso pubblicamente a favore della Crimea russa (tale era, fino a quando Krusciov la regalò all’Ucraina, con gesto sfacciatamente pro domo sua); e allora, viene da chiedersi?

Oltre al fatto sopra accennato che essere di Sinistra in Russia vuol dire essere degni eredi di Josif Vissarionovic o giù di lì (e peraltro è Putin l’artefice della incredibile riscoperta della figura di Stalin), si fa certo benissimo a fare le pulci anche a Navalny: come succede sempre a chi ne fa tante agli altri, specie ad uno grande e grosso come Putin.

La redazione del blog, però, è all’antica, ed anche un pochino manichea: le piacciono quei personaggi che, mettendoci la faccia e la salute, sfidano un potere corrotto e dittatoriale. Siamo anche disposti a perdonargli qualche peccato nazionalista in gioventù, a dirla proprio tutta.  Che ci volete fare?

E soprattutto, in conclusione: visto che il blogger russo è così nazionalista (figlio di ufficiale dell’Armata rossa, eh), come si fa a collegarlo con le Nazioni straniere che lo utilizzerebbero come pedina, di grazia?

Ps Post eventum, eh; il Governo Draghi dunque è cosa fatta: ne riparleremo plurime volte, a freddo; a caldo, è più politico che tecnico (anche se l’Economia è in mani dei tecnici, che giudicheremo); la parte vincente mi pare davvero il centrodestra, i berlusconiani in primo luogo (non avendo da spartire posti con la Meloni, Berlusconi e Salvini partivano avvantaggiati). Alcune conferme sono indecenti (Di Maio agli Esteri, per quanto Draghi penso la farà lui da solo, la politica estera); la cosa peggiore, è la continuità con il Conte-bis sulla gestione della pandemia (Speranza Ministro: ma Draghi la conosce la vicenda del Piano pandemico, di grazia?); la migliore, è che non c’è alcuno strapuntino per Conte, con la ciliegina avvelenata, per lui, di Colao a fargli masticare amarissimo. Per intanto, siamo tornati arancioni: ed anche di questo, ovviamente, si riparlerà…

 

15 Commenti su Conte non viene: peccato…

  1. Roberto scrive:

    Il vero problema non è cosa pensa o pensava da giovane Navalny, ma la oppressione esercitata da Putin nei suoi confronti e di qualunque altro oppositore. Un po’come Orban che ha chiuso una emittente radio di opposizione con la scusa che non manda in onda la percentuale di musica ungherese stabilità per legge.
    Ma col tempo il popolo li manderà a gambe all’aria, di questo ne sono convinto.

  2. Il Giaguaro scrive:

    Darwin,chi era costui?
    come mai ,Eretico,neppure un accenno piccino piccino in qualche ps a Darwin nel giorno della sua nascita (12 febbraio 1808)?.
    Una volta si celebrava in tutto il mondo il Darwin Day,ora non so se usa più.
    Ma forse è meglio tacere dato che a qualche anima sensibile può dare fastidio sapere di discendere anche dai rospi e non soltanto da un’aquila imperiale….

    • Eretico scrive:

      Caro Giaguaro,
      da attento lettore sai che il Darwin day è materiale da rubrica cultural-domenicale: non lo si può mettere insieme alla vicende italiote e a Putin, suvvia…

      L’eretico

  3. Daria gentili scrive:

    Che farsa il voto su Rosseau!
    Il voto poteva finire anche con un no, tanto i grillini di Roma avrebbero trovato qualsiasi pretesto per rimanere attaccati alla seggiola.

  4. Marco Burroni scrive:

    Alcuni pensieri sparsi:

    – Per la terza volta in 30 anni e’ necessario commissariare la politica e chiamare un “tecnico”. Non si capisce come mai ma questo paese non e’ piu’ in grado di esprimere una classe politica non dico di alto livello, ma almeno in grado di capire la realta’ e cercare di affrontarla. Niente, la politica blatera per anni di sciocchezze, cerca capri espiatori o soluzioni civetta ma quando la realta’ bussa alla porta bisogna chiamare qualcuno al di fuori della politica per cercare di risolvere i problemi.

    – La parabola del movimento 5 stelle, da portatori di una palingenesi politica a partiticchio di sottogoverno che governa con tutti quelli che prima aveva sbertucciato, con la Lega, poi con il PD e ora addirittura con Berlusconi. Triste destino ma prevedibile per un movimento fondato da un buffone, e tragico abbaglio per milioni di persone che ci avevano creduto.

    – La parabola di Salvini, che dopo essere stato comunista padano, poi padano e basta ( e “Padania is not Italy!” ricordiamolo sempre) poi fieramente sovranista e antieuropeo da oggi e’ fieramente europeista “Dobbiamo guardare alla democrazia e all’Occidente e alle libertà dell’Occidente senza essere tifosi di altri regimi che di democratico non hanno nulla “ ipse dixit! Con buona pace di Putin e Orban. Sarei curioso di sapere cosa ne pensano i milioni di persone che lo hanno votato.

    – Mai una dittatura era stata rovesciata in modo cosi’ indolore: Giuseppe Conte, il nuovo duce, colui che secondo molti stava sovvertendo la democrazia in Italia, e’ scomparso dall’orizzonte politico dal giorno alla notte. Niente violenze, niente morti, nessun ridotto in Valtellina. Un autentico miracolo (o non sara’ forse che questa supposta deriva autoritaria era un enorme abbaglio?).

    – E il Renzino? Dite quello che vi pare ma resta l’unica testa pensante della politica italiana (testa di c@@@o, d’accordo, ma sempre testa e’…). Ha fatto e disfatto tutto quello che voleva a fronte dell’inerzia delle altre forze politiche dimostrandosi degno erede del concittadino Machiavelli. Esagero? Forse si ma del resto “inter caecos regnat strabus”.

    • Uno di passaggio scrive:

      I governi tecnici più politici che mai. La dimostrazione lampante che quando si spoglia progressivamente la politica dei poteri e strumenti di governo fino a farla diventare mero strumento di ratifica di decisioni prese in luoghi ameni piuttosto elitari, poi succede, che in particolari congiunture socio economiche è
      Il vero potere che si manifesta pubblicamente. Il vero potere incarnato da consulenti di Goldmansachs. CiampiMontiDraghi.
      Saluti.

      • Jerry Fletcher scrive:

        Fiuuu, Goldmansachs… ora mi sento meglio, dopo un attimo di disorientamento stiamo rapidamente tornando alla normalità

      • A.C scrive:

        Semplicemente perchè non c’è una classe politica di alto livello, o meglio non c’è una politica, ma meri esecutori più o meno prezzolati, più o meno bugiardi, che tutelano in parte loro interessi ma sempre più gli interessi delle elitè sovranazionali, chi non ha ancora visto questo passaggio, è un povero stolto.
        Oltretutto non si può (e non da oggi) nemmeno pensare di eleggere realmente una maggioranza, pessima come tutte, ma sempre una maggioranza parlamentare che sia espressione chiara del voto popolare, queste leggi elettorali sono confezionate ad hoc, per garantire un ingovernabilità perpetua e quindi un ricorso a larghissime coalizioni, a governi camaleontici e trasformistici.
        Altro passaggio molto evidente, chi non lo ha notato idem come sopra!

    • Vedo sempre più nero scrive:

      Riguardo al Movimento 5 Stelle tanto tempo fa previdi la sua dissoluzione come un passato movimento suo simile: L’Uomo Qualunque. Troppe idee una opposta all’altra solo una protesta generale al sistema politico italiano che voleva abolire ed invece ci si è adattato benissimo. Purtroppo ci ho indovinato, ma la sua evoluzione è stata meno dignitosa per la sua difesa della poltrona conquistata. Si è alleato con tutti pur di rimanerci attaccato. Renzi? Un opportunista, ma fino quando reggerà anche lui? La dirò grossa, ma quando si parla di politici seri, anche sa con qualche riserva morale, parlo di quei vecchi rappresentanti della tanto vituperata Prima Repubblica, questi di oggi in confronto a Craxi, Andreotti, Spadolini e via dicendo sono solo dei dilettanti. Conte? Parafrasando il Don Abbondio manzoniano: “Conte Giuseppe, chi era costui?”.

  5. Paolo Panzieri scrive:

    Lo Speranza – si sa – è l’ultimo a morire.
    Altro che Navalny.
    Se poi anche Arcuri avesse il sopravvivo, valutiamo lo Sputnik V.
    Anche fosse tagliato col polonio …

  6. Il resiliente scrive:

    Da bancomat a campansi della politica piddina

    Tra arche armene e timorati di padre pio la siena credente intravede l’intervento della provvidenza

    Se Putin non avesse annesso la Crimea oggi probabilmente non sarebbe più al potere

    Se nel risiko geopolitico sono andati bene all’occorrenza Saddam Hussein o Pinochet non ci si scandalizzerà di certo per questo figlioccio dell’istrionico Limonov.

    Fresco di tagliando in Germania rispedito in patria senza l’onore di un treno blindato

  7. alberto bruttini detto "il Cacaccia" scrive:

    Agenzia Regionale Protezione Ambientale Toscana.
    Grazie per i 5G, un si vedeva l’ora

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