Eretico di SienaEuropei, Fantastici, Ranieri (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Europei, Fantastici, Ranieri (e 3 Ps)

Cerchiamo di recuperare parte almeno degli argomenti da smaltire, con un pezzo di varia umanità (as usual, peraltro): si parte dal trionfo degli Azzurri a Wembley, con vari annessi e connessi; poi, ampio spazio alla Cultura (locale e non), con il restauro dello studiolo di Agostino Fantastici, ora fruibile in Comunale; gran finale, con qualche polemichetta sul libro dedicato al Caso Rossi (come si fa a non farla, di fronte a ciò che si legge?). Tre Ps per guarnire il tutto, a pié di pagina.

W L’ITALIA, E POI?

Dopo la storica vittoria di domenica a Wembley, grandi polemiche sui festeggiamenti fuori controllo nelle piazze italiane (Siena compresa, ovviamente: di qui, il dibattito all’insegna del “perché per la Nazionale sì, per il Palio invece no?”); in particolare, dopo l’intervista del Prefetto di Roma al Corriere della sera di ieri, impazza la questione del pullman con gli atleti italiani a celebrare quello che può essere considerata la versione attuale del “trionfo” che veniva riservato ai conquistatori, quando l’Urbe era tale. Il discorso è molto semplice, pur nella sua complessità: se davvero i calciatori hanno violato le regole, forzando le disposizioni, devono essere puniti; se non hanno violato le regole, e tutto era concordato (versione Bonucci), il Prefetto deve chiarire la sua posizione. Tertium non datur.

In ogni caso, come già detto plurime volte, i doppi standard non possono e devono esistere, a maggior ragione in un tema come quello delle libertà individuali; siamo a ripetere che, dopo quanto accaduto dopo ogni partita di questi Europei (ci fu chi festeggiò anche dopo la vittoria con la Turchia, sic), è sempre più arduo imbrigliare il popolino. Anche perché legittimamente – se ci sarà l’impennata di contagi post victoriam auspicata dalla maggioranza dei virologi -, così come si discrimina tra chi è vaccinato e chi no, allora si dovrebbe discriminare fra chi ha fatto i cortei e chi invece è rimasto in pantofole a casina: chi controlla, di grazia? Il comportamento virtuoso deve essere solo quello vaccinale? Siamo entrati in una bella nassa, ma di certo due cose sono da evitare: il prima citato doppiopesismo (i calciatori fanno il ca..o che vogliono, il popolino invece può esultare, ma dopo gliela facciamo pagare), nonché l’ipocrisia di Stato, come in modo sacrosanto il giurista Giovanni Guzzetta ammonisce su La Verità di oggi.

Quanto alla partita ed all’Inghilterra, che dire? Gli Inglesi hanno un ottuso ed anacronistico senso di superiorità, gli Italiani da par loro un incoercibile senso di inferiorità, che cercano di riscattare con le vittorie sul campo di giuoco; anyway, noi ci rifacciamo al Winston nazionale (della perfida Albione, ovviamente), quando dice – riferendosi soprattutto agli alti gradi – che gli Italiani vanno a giocare le partite di calcio come se andassero in guerra, e le guerre come se andassero alle partite…

RILANCIARE AGOSTINO FANTASTICI

Lunedì mattina si è svolta, nel cortile interno della Biblioteca comunale, una sobria inaugurazione dedicata all’allestimento permanente, in loco, della libreria-studiolo che Giulio del Taja, patrizio senese, commissionò all’architetto (e non solo architetto, anche ingegnere idraulico, fra le altre cose) Agostino Fantastici (1782-1845, coetaneo di Foscolo e di Beethoven, per dirne due). Correvano gli anni 1824-1825; la proprietà dello studiolo è della Fondazione MPS, la quale l’ha nobilmente concessa in comodato d’uso alla Biblioteca.

La libreria è composta da legni variegati (fra i quali, rara avis nell’ebanisteria di lusso, il cipresso), fu progettata dal falegname Venanzio di Girolamo Baroni, su progetto per l’appunto del Fantastici; il restauro attuale, invece, è stato affidato alle esperte mani di Simone Chiarugi.

Come sottolineato nel breve intervento che avevo concordato con la Direttrice, dottoressa Pezzo, la figura del Fantastici andrebbe fatta conoscere meglio, e per questo una giornata di studi sarà al più presto organizzata, Covid permettendo (l’Oca comunque si è già portata avanti con una pubblicazione): è grazie al Fantastici, infatti, che in una Siena allora marginale e periferica rispetto ai fasti artistici e culturali dei secoli pregressi, arrivarono in città e nel Senese tanto il Neoclassicismo (la cattedrale di Montalcino ne è l’esempio certo più autorevole), quanto il gusto prettamente romantico (la villa del Pavone – con la sua piramide di suggestione napoleonica – ne è l’esempio più eclatante).

Se il De Monsabert, in quel luglio del 1944, aveva nobilmente sbagliato, dando per scontato che dopo il XVIII secolo in città ci fosse poco da salvare, è merito anche, se non soprattutto, di una figura come quella di Agostino Fantastici: cerchiamo di ricordarcene.

 

UN LIBRO “DISINFORMATIVO”?

Premesso che fin quando le critiche arrivano dalla famiglia (abbinate agli insulti ed alle offese personali), ed i complimenti da altri, il tutto era ampiamente messo nel conto – ed anzi ci sarebbe stato da sorprendersi del contrario -, siamo ovviamente a replicare al fratello di David Rossi, Ranieri. Non fosse altro che per il fatto che il suo intervento di qualche giorno or sono è stato ripreso da organi di informazione cittadini.

Ranieri Rossi, per intanto, si rivolge allo scrivente chiamandolo “scrittore in erba”: lo ringraziamo, se è per rimarcare l’aspetto vagamente giovanile (molto vagamente, in effetti), ma corre l’obbligo di dire che abbiamo alle spalle ormai una decina di libri, sia di ambito locale che nazionale; liberissimo lui di non averli letti, ci mancherebbe, impegnato come è: ma si converrà che la definizione è davvero fuorviante e del tutto sganciata dalla realtà (forse voleva essere ironica, ed allora si stenda il consueto pietoso velo).

Andando alla sostanza, invece un pochino ci si inquieta: Ranieri parte lancia in resta scrivendo che uno dei pezzi forti del mio libro sarebbe stata verosimilmente una cosa che invece lo scrivente NON ha minimamente citato nella sua opera (ergo, magari, uno dovrebbe ammettere di avere sparato completamente a vuoto: ma non accadrà, tranquilli). Soprattutto, però, è ciò su cui insiste il fratello, a fare capire la forma mentis complottistica che si cela dietro tutto il Caso Rossi: tutta una pappardella da primo della classe (in questo caso, Ranieri diventa anche neoperito di telefonia mobile), per dimostrare che una telefonata della moglie di David Rossi è avvenuta alle 20,30 invece che alle 19,30, cioé per arrivare alla conclusione che l’ora era dunque congrua con il preoccuparsi così tanto per il non rientro del marito.

Allora, perché Antonella Tognazzi ha chiamato – preoccupatissima – il Filippone – collega ed amico di David -, perché andasse a sincerarsi della situazione?  Soprattutto: era successo altre volte che, non tornando il Rossi alle 20,30, si allertasse qualcuno per andare a cercarlo? Di più: perché Ranieri non dice ciò che ha detto agli stessi magistrati, vale a dire che la cognata lo aveva cercato affinché parlasse con il fratello, dopo che erano venuti fuori (la sera prima del suicidio) i taglietti autoinferti? Purtroppo per Ranieri, i verbali parlano, anzi cantano. E restano negli anni, per dirla proprio tutta.

Queste cose renderebbero “disinformativo” un libro? Se un docente universitario considera tale un libro basato su atti documentali (molti dei quali concernenti proprio esponenti della sua stessa famiglia), forse c’è qualcosa che non quadra; in ogni caso, seguite Ranieri sui social: e state tranquilli che a questa domanda specifica (era o meno Antonella Tognazzi preoccupatissima delle condizioni psicologiche del marito?) non potrà mai rispondere (salvo smentire il se stesso del 2013, tra l’altro). Alla prossima arrampicata del buon Ranieri, su sempre più scivolosi specchi…

Ps 1 Enrico Letta candidato a Siena: tutto secondo copione; sarà una sfida interessante, anche perché pare di capire che, anche in casa Pd locale, non tutti stiano brindando a champagne, intuendo i potenziali rischi all’orizzonte.

Ps 2 DDL Zan: purtroppo, tocca dare ragione ancora al neoindagato Renzi Matteo; politicamente, comunque vada, crediamo che il Pd ormai post-pannelliano (guidato da un Segretario, però, cresciuto in mezzo alle acquasantiere e alla rassicurante presenza del Divo Giulio Andreotti) stia regalando praterie elettorali alla Destra.

Ps 3 Ancora un accenno al Caso Rossi: quest’oggi audizione, in Commissione parlamentare, del giornalista Davide Vecchi, nel 2013 penna de Il Fatto quotidiano; nel suo libro (ottobre 2017), è stato il primo a lanciare – dopo l’accenno di Report -, ed in grande stile, l’ipotesi omicidiaria, criticando duramente l’operato della Procura di Siena. Sarà molto stimolante ascoltare se avrà concrete novità da aggiungere a ciò che dice e scrive da vari anni; e soprattutto, ci permettiamo di dare un consiglio a chi lo ascolta: dopo tutte le critiche che saranno fatte alle indagini (dai fazzolettini di sangue in giù, sui quali peraltro anche i due Procuratori di Siena e Genova hanno già riferito), fermatevi, respirate e ragionate su questo: la pista alternativa proposta dal giornalista Davide Vecchi a partire dal suo libro (Rossi brutalmente assassinato), su quali concreti elementi circostanziali e fattuali si basa, di grazia?

26 Commenti su Europei, Fantastici, Ranieri (e 3 Ps)

  1. alberto bruttini detto "Il Cacaccia" scrive:

    Io, sinceramente, del caso Rossi non ne posso più; anzi vorrei non sentirne più parlare, ne tantomeno leggere di questa indiscutibile tragedia.

    P.s. LA VILLA DEL Pavone ha una sua storia così affascinante da meritare un libro.

    • Cacaccia bada,a proposito di ville, ma te la storia della villa di castelletto di chiusdino e di quello che ci combinava il vostro sanesissimo vanto i sor mascagni la conosci?
      Informati , roba meglio del film ” the body snatcher” di Robert Wise
      Con Boris Karloff e Bela Lugosi……
      Sapevi niente?

      Il vostro grande vanto cittadino( mascagni) era anche socio del Ciaschi, quello che invento’ il sottomarino e che ebbe l idea di come sfruttare i soffioni boraciferi per estrarre il borace , poromo ebbe l idea di costruire i lagoni boraciferi, poi …….. ci casco’ dentro e ci mori’ bollito, ooooohhh fu’ una disgrazia eehh………

      Raffa… ci verrebbe un bel romanzo…… tutto fantasia ovviamente.

    • alberto bruttini detto "Il Cacaccia" scrive:

      ascolta “trino” ma alla villa del Pavone ci sei mai stato ?

  2. Daria gentili scrive:

    Mentre il parlamento si ferma a discutere dell’inutile, a mio avviso, ddl Zan, i test invalsi certificano che la Dad ha causato danni irreversibili a generazioni di studenti….quattordicenni che passeranno dalle medie alle superiori, con preparazione da quinta elementare, maturandi con preparazione ferma alla terza media. Con settembre alle porte, senza ancora un piano per riaprire in sicurezza ed in presenza. Mi fermo alla scuola, senza allargare l’ orizzonte, ad esempio, alla questione lavoro. I problemi su cui il parlamento dovrebbe fermarsi sono forse altri?

    • Gp scrive:

      Aggiungerei che tra l’altro i test Invalsi non sono propriamente ‘proibitivi’ come difficoltà, quindi il dato è ancor più preoccupante

  3. Il resiliente scrive:

    In questo ultimo anno e mezzo di covid è successo più di una volta che di fronte ad un atteggiamento di sfida le autorità abbiano ripiegato, fischiettato e concesso.
    D’altronde è un modus operandi riscontrabile in situazioni ben più vitali per il paese (es. Libia).

    È evidente che tutta questa spinta dal basso pro Palio non ci sia stata ed era anche razionalmente prevedibile.
    Un po’ di digiuno sarà utile per rinvigorire lo spirito.

    Certo, se poi l’obiettivo è quello dichiarato da Mr Hope (0 morti covid) allora e un si corre più…

  4. Marianna scrive:

    Dopo un periodo di lontananza da Siena e dal blog torno in città trovando due situazioni critiche come quelle del Franci e di Siena Jazz. Cerco qui qualche commento ma non trovo niente.Mi aspettavo l’opinione del professore in proposito, é possibile conoscerla? Grazie

    • Eretico scrive:

      Cara Marianna,
      per intanto bentornata a Sienina nostra.

      Quanto alle due situazioni cui fai riferimento, io non ne ho scritto nei miei pezzi, perché, da nominato quale sono, non è bello parlare di altri nominati (o non nominati…), ma non sono mancati sul blog fior di commenti, anche assai critici e pungenti.
      Per quello che valga la mia opinione, io spero si risolva al meglio la questione del Franci, con una mediazione che, da quello che ho letto, si è aperta tra le parti; sul Siena Jazz, memore anche di un pezzo che feci illo tempore su di lui (quando il blog era d’assalto), a mio modo di vedere un po’ di ricambio a Franco Caroni sia nelle cose, dopo così tanti anni di leadership: ha dato molto, non c’è dubbio, ma credo che un turn over ci possa francamente anche stare. Nessuno si dovrebbe sentire insostituibile; certo dipende da chi verrà dopo, si capisce…

      L’eretico

      • Daria gentili scrive:

        Intanto oggi vi è da registrare sul Franci la presa di posizione dell’ex presidente Brugi, veramente interessante………per la vicenda Siena jazz invece si assiste all’intervento sottoscritto da tutte le liste civiche………….movimentismo in vista delle prossime elezioni comunali del 23, la campagna elettorale è cominciata. Ovvio che il sindaco non stia fermo

        • Holden Caulfield scrive:

          Perché il Sindaco non è Civico? Forse mi ricordo male, ma se tutte le liste civiche sottoscrivono un documento critico, qualcuno, che evidentemente oggi rappresenta i partiti di una parte politica e di civico non ha più niente, dovrebbe farsi un esame di coscienza…

        • Holden Caulfield scrive:

          “L’amministrazione sta effettuando opportune valutazioni sugli spazi da mettere a disposizione sempre nell’ambito del contesto cittadino e compatibilmente con le esigenze e le istanze della comunità senese”.
          Queste le parole di De Mossi, in pratica prima si sfratta un Conservatorio e poi si effettuano le valutazioni? Dai, non ci si può far prendere in giro da una persona che gestisce le proprie dichiarazioni pubbliche come se si trovasse di fronte ad un giudice per un’arringa. I modi sono sprezzanti, autoritari e non autorevoli, la sostanza è avvilente.
          “La vecchia politica prima fissa le regole e poi non le rispetta”. Eccone un’altra del Sindacone. Invece la “nuova politica” cosa fa? Cambia le regole solo per sancire il controllo di posti da distribuire, con arroganza, senza spiegare ai cittadini per quali motivi cambiare, forse perché altri motivi oltre alle poltrone non ci sono.
          Questa è la prima giunta civica senese, capace di dividere ulteriormente una città dilaniata da anni di disastri.
          Mi pare evidente che sia necessario cambiare strada, ci sarà pure a Siena qualcuno capace, non compromesso con le amministrazioni precedenti ma in grado di compattare la cittadinanza e non di triturare un tessuto sociale già abbondantemente sminuzzato.

  5. Luca scrive:

    Secondo me il pisano si presenterà con la felpina di Open Arms…

  6. Vedo nero e basta scrive:

    La storia del decreto Zan non sarà il paravento per non affrontare problemi più seri, primo fra tutti l’ondata dei licenziamenti che arriveranno dopo il totale sblocco? Da che ho letto sui giornali, mi lasciano perplesso le destinazioni dei soldi che ci dovrebbero dare col Recovery Fund, non risolveranno i più urgenti problemi italiani post pandemia. Intanto evviva l’Italia campione d’Europa! Festeggiamo felici senza mascherina, abbracciamoci come ai vecchi tempi alla faccia del covid. Tutti problemi sembravano risolti invece, un giorno passato, tutto è ritornato come prima. Sienina ci mette del suo con la candidatura di Letta, nulla di nuovo sotto il sole e le pecore andranno al solito ovile; quanti senesi dovranno contraccambiare i regalini e favoritismi di un tempo. Il Palio straordinario? Con l’emergenza covid in corso, è un problema che mi puo’ interessare meno di un brufolo sul naso. Arriverà il tempo che ci rifaremo, sono altri i problemi, uno dei tanti la fine dell’isolamento senese da tutte le principali vie di comunicazione, fa bene De Mossi a sollecitarne i vari organismi statali e regionali la risoluzione, altro che Palio, se vogliamo incrementare il turismo dobbiamo essere raggiungibili più facilmente possibile.

  7. Beppin vano cronista boncittino
    Co’ mille sonetti dici tu pochino
    Io nvece beppe sai ,sia come sia
    Narro novelle di PURA FANTASIA

    Chi e’ causa del suo mal pianga se stesso
    Questo lo scrisse un vecchio fiorentino
    Ma nvece..cosa fa’ un popolo fesso?

    Sindaco elegge un omo…piccinino
    Di poi lo manda n franza a villeggiare
    Appo n pensione torna nel paesino

    Smaniando ancor di poter governare
    Cosa s inventa pe’ risali’ la china?
    Decide lui di fassi intervistare

    Tradito dalla troppa caffeina
    Troppo ciarliero addipoi diventa
    E ne racconta una assai bellina

    La camera “credendo” che sia spenta
    il detto popol fesso e’ sputtanato
    Orge festini e uno che si schianta

    Dopo che, insinua lui, l hanno buttato
    tenendolo pe’ bracci a ciondoloni
    A sfracellassi sopra i lastricato

    Perche’ un narrasse ch’ a monteriggioni
    e in altre ville sparse pe’ i contado
    Tra billi n culo porveri e troioni

    genti importanti d ogn’ ordin e grado
    amavano cosi’ d intrattenersi
    Non come cecco co’ le donne e i dado

    E alle taverne or par preferirsi
    Di fasselo stianta’ nelle caverne
    Da certi troi e barbuti orsi

    A questo punto o bada chi intervenne
    Pe’ mette n chiaro tutte le questioni
    Un omo di tastiera e poi di penne

    Che scrive e poi presenta bei libroni
    Chiamato n causa pe’ questo mpermalito
    Difese lui l onore dei mastioni

    Che non avevan punto assai gradito
    D essere diventati lo zimbello
    Da tutt’ italia lor segnati a dito

    poiche’…poco ci vole pe’ capillo
    chi vanta cecco i fiasco e poi la potta
    Nun vol si sappia che gni garba…i billo

    Bada beppino in 20 minuti, ovvero fai pena te i tu’ maestro e chi ve le stampa.
    Il talento in rima non s impara.
    Ci si nasce( ma NON a siena)
    E ripeto ancora, se credete d essere capaci, vi chiappo anche tutti insieme
    voi del laboratorio ,fissate ora e luogo e portatevi un bancale di pampers.
    vaia vaia te e i tu 1089 aborti sciapi e senza sugo.

    manunta burchiccio dante da maiano uno e trino
    la trimurti del terrore in rima
    Te ar massimo poi fa’ la dea kali’ .
    Che lo chiappa sempre li’

    • Vedo nero e basta scrive:

      La punta di sua penna di velen è unta/Ma chi è tornato? Manunta!

      • Fottesti la metrica in maniera maldestra.
        Un verso di 14 sillabe e un novenario?
        Roba da…..sanesi

        • Vedo nero e basta scrive:

          Ma io non sono un poeta. Però mi piace fare le rime….sballate. Comunque mi garbi Manunta, dato che la verità non è mai tutta da una parte è bene sentire tanti pareri anche critici. Cronaca fantasiosa? Mica tanto.

        • Vedo nero e basta scrive:

          14 e 9 fa 23 quale numero più adatto per dedicare ad un fiorentino?

          • Codesto numero nini lo tiravan su’ alla piazzola di pereto, stai bonino che da quando vi c hanno tagliato i macchioni, vi tocca arriva’ sulle prode sotto montalbuccio pe’ fistiavvelo ner baogigio, aggrappati a’ lecci.
            Che voi sentille in rima?
            Vedi strullotto, io prima venivo in giu’ co la tiemme ,sicche’ uscendo allo stellino certe robe un le vedevo, ora nvece venendo in macchina …….boia sartate su’pe’ que’ greppi come i caprioli.
            E’ inutile l avete ner sangue, non a caso i primo libro di successo scritto da un senese fu’ la cazzaria, voi quello c avete ni capo e da altre parti.
            La storia e la cronaca parlan chiaro.
            Cari “mastioni”

      • Niente veleno, solo cronaca ….fantasiosa ovviamente.

  8. Gp scrive:

    Letta ha cominciato la campagna elettorale senese parlando del Ddl zan. Probabilmente non ha capito che la masochista propensione dei senesi a pigliallo nel di dietro è metaforica.

  9. Elio scrive:

    Elegante la prima parte della risposta, servile la seconda: le dimissioni andrebbero commentate sul merito e sul metodo, non sulla fatica e il riposo.
    È vero, interessantissima l’intervista della ex del Franci! Dimostra la sua incapacità amministrativa! Le motivazioni sulla sua sostituzione sono agli atti , visibili, del consiglio dal conservatorio…cadere dal pero fa emergere quei limiti di cui non si rende consapevole.
    Infine il sindaco: ” lupus superior stabat”… un atteggiamento insopportabile, puerile, rancoroso e privo del senso delle istituzioni democratiche e civiche, manifestazione del peggior fascioleghismo! Alcuni civici se ne sono accorti, altri anche,ma fingono di non vedere.
    Poi ci sono i peggiori, quelli che ci guadagnano( denari o poltrone)!
    La china che ha preso questa amministrazione è disdicevole, quando usciremo da questo assopimento questi individui, e il loro oscuro contorno, torneranno ai margini dalla società, in modo che la civiltà sia protetta da questi modelli di comportamento, anche a tutela delle giovani generazioni.

  10. Giuseppe Pallini scrive:

    Scrivo aborti?

    Io nel sonetto sono autodidatta,
    ma non credevo di scrivere aborti
    come il grande Manunta me li tratta.
    I mi’ maestri ormai so’ tutti morti,

    da loro ho preso esempio e gratta gratta
    anche se sono tutt’altro che forti,
    – ma il sonetto non è una scienza esatta –
    un mi pare che sian del tutto storti.

    Invece Lui è nato col talento,
    ma io no, che vòi, so’ nato a Siena
    e quindi so’ di comprendonio lento,

    metto insieme du’ versi appena appena,
    ma a Recenza ci sta un grande cervello
    e non mi posso confrontà con quello!

    Beppe

    • Nun e’ i cervello quello che ti manca
      So i temi loffi spenti da boncitto
      E la manier che di continuo arranca

      Tu pari un sugo che nun ha i soffritto
      Se’ sciapo e di sapore n hai pochino
      Tu se’ lo specchio di quer che t ha scritto

      T ha troppo garbo se’ troppo a modino
      Co’ tu vantati milleottantanove
      Che t hai vergato da bravo cittino

      T aresti fatto addormentare un bove
      T aresti fatto prolassare l ova
      Fuor di sienina inperognidove

      • Ps.
        Pero’ ‘l( oppure i’) sonetto nun e’ scienza esatta/ scorreva meglio che partire col ma
        E non mi pare che sian tutti storti / idem con una sillaba in piu’ all inizio
        /i mi maestri ormai son tutti morti / eccola ,scorre perfetta

        / invece lui l’e’ nato co’ i talento/ scorreva meglio
        / io no, che voi, so’ nato dentro siena/ idem era meglio

        Bada ora, bada metti la congiunzione a inizio e cavi la e finale a insieme
        / E metto insiem’ du’ versi appena appena/
        Ma lo senti come si srotola meglio i verso?

        O come fai a non accorgitene?
        Vedrai, risiam li, aete un parlato che vi s inceppa e nelle rime.. idemme.
        E poi troppo garbo ,gnamo Beppe,o che hai studiato da’ barnabiti?

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