Eretico di SienaUna guerra: Putin, Biden, i nazisti - Eretico di Siena

Una guerra: Putin, Biden, i nazisti

Oggi era tutto predisposto per un lungo e documentatissimo pezzo dedicato all’audizione – in Commissione Rossi – del PM Nicola Marini, con le varie cose (non solo le “ricerche suicidarie” sul Pc del manager suicida) emerse nelle consuete, dilatate, ore dell’evento: ovviamente nei prossimi giorni ci sarà tempo e modo di analizzare e sviscerare il tutto (gli appunti sono sul trampolino di lancio, e ci restano tutti). In questo momento, però, come si fa a non parlare della guerra in Ucraina, di grazia, con i blindati russi che assediano Kiev?

PUTIN (E MILOSEVIC)

Lo Zar Alessandro III (al potere dal 1881 al 1894), autocrate che rinnegò il timido, ma significativo, riformismo paterno, soleva dire che la Russia poteva avere solo due autentici alleati: il suo esercito (di terra, ovviamente), e la sua Marina. Come ci ricorda Paolo Valentino sul Corriere della sera odierno, Alessandro III è lo Zar di riferimento di Putin: detto questo, si potrebbe chiudere il discorso, subito.

Lo alimentiamo giusto un po’, solo per aggiungere che non bisogna ripetere il riflesso pavloviano di considerare Putin un malato di mente, un pazzo criminale, “Vladimir il pazzo”, insomma: è sin troppo capace di intendere e di volere (la ricostituzione di un Impero, giacché – come detto plurime volte – il nazionalismo russo è sempre da considerarsi imperiale, non nazionale). Non ripetiamo l’errore fatto, per esempio, nel 1999 con Slobodan Milosevic, per Zeus! La mossa putiniana odierna – quella di offrire il potere ai generali ucraini, pur di sbarazzarsi di Zelensky – è all’insegna dell’immortale, e sacrosanto, divide et impera. Tutto, fuorché un comportamento di un mezzo pazzo.

A proposito: se lo scrivente fosse un serbo, magari residente in Beograd (Belgrado), sarebbe un pochino arrabbiato, a pensare a quei bombardamenti (“nel cuore dell’Europa” anche quelli, anzi parecchio più di questi), nel 1999; allora, contro il dittatore serbo, si doveva intervenire manu militari, in tutti i modi; oggi, con il dittatore russo, non mezzo soldato non ucraino può essere mandato a Kiev. Sì, ecco: se fossi un serbo, un pochino sarei inquieto, ecco; e, magari, anche se fossi un ucraino, per dirla tutta…

 

BIDEN…

Vedremo l’efficacia o meno delle sanzioni (certo scarsa, se uguali a quelle pregresse; magari assai più efficaci se andassero a toccare direttamente il portafoglio degli oligarchi, come pare avere iniziato a fare Johnson), e non può stupire il fatto che il Commander in chief Joe Biden stia giocando la carta degli USA isolazionisti. Dopo Afghanistan ed Iraq – con il Pacifico come nuovo Medio Oriente, da pattugliare in chiave anticinese -, chi si può meravigliare?

Di certo, una cosa si può e si deve dire: leadership senescente, traballante, in caduta libera nei sondaggi, la sua;  ciò detto, a fronte di chi fino al 23 sera dileggiava gli americani per il loro “al lupo, al lupo”, va dato atto che la buona, cara, vecchia Cia il suo l’ha fatto. Ha dato una dimostrazione di efficienza notevole, paragonabile a quando i brigatisti rapirono il Generale Dozier, e la cosa – mettiamola così – durò parecchio poco…

Il fatto che, in Ucraina, non sia andata come a Cuba esattamente 60 anni or sono – quando gli States di Kennedy usarono la medesima tattica di preannunciare in continuazione le mosse dell’allora URSS, in quel caso con pieno successo -, non toglie il fatto che, di fronte alla Historia, loro quanto all’avvertire, avevano avvertito: non è certo tutto, ci mancherebbe; ma è ben lungi – visto il valore dell’informazione in guerra – dall’essere niente. Se poi un Zelensky della situazione dice che Putin ha attaccato l’Ucraina a sorpresa, quello – dispiace dirlo – è un problema suo…

 

NAZISTI, DA OGNI SPONDA

Guerra appena iniziata, ma già si può notare una cosa, al di là dell’aspetto prettamente militare (ove il decoupling a favore della Russia è schiacciante, e non c’era bisogno di queste ore per scoprirlo): l’uso politico della Historia, raramente così sfacciatamente insistito.

Da una parte – lo diciamo con amarissima ironia – fa quasi piacere: in un mondo tutto appiattito sull’eterno presente dei social, ecco una guerra in cui si ripropongono eventi e suggestioni del passato anche remoto (Poltava, si poteva usare anche l’epopea di Poltava…); si riparla di confini, si costringe a ripassare la Storia. Certo, l’idiozia da appiattimento sul presente, da capo basso sui social, è sempre in agguato: è tutto un sentire il refrain secondo cui “la Russia non ha mai perso una guerra”; cosa veritiera, ma solo nella dimensione difensiva, mentre è del tutto sballata in senso offensivo: senza neanche andare tanto lontano, basterebbe la Waterloo afghana, di matrice brezneviana, 1979-1989. Ma tant’è: viviamo in mezzo alle sgarbiane capre, non si può che prenderne atto. Un “pastore” dice una boiata, pecore a bizzeffe lo seguono. Nel febbraio 2022, siamo diventati un popolo di storici ed esperti di Geopolitica (“oh, ma la Galizia non era in Spagna? Boh”…).

Torniamo al Nazismo. La curiosità è che il Terzo Reich hitleriano, è usato da entrami i campi, in un contumelioso rimpallo di responsabilità: Putin è un nazista per Zelensky, mentre il neozar invade l’Ucraina per “denazificarla”; ed il “bello” è che hanno torto entrambi, e della grossa: Stalin fu alleato – lui, fedelissimo e convinto – di Hitler per quasi due anni (e che anni: 1939-1941), quindi uno che vuole resuscitare l’URSS come Putin, dovrebbe usare maggiore prudenza, da questo punto di vista; da par suo, un leader ucraino che usi il termine “nazista” in senso denigratorio, dovrebbe ricordare – o, forse, semplicemente sapere? – che le donne ucraine accoglievano i nazisti in tripudio, offrendo loro pane e sale, nel giugno del 1941, pensando che i nazisti fossero meglio dei sovietici (poi, una parte della società ucraina si ricredette, ma un’altra continuò ad anteporre la propria preferenza ad Hitler).

Un bel guazzabuglio, insomma: ma questo lo possiamo scrivere noi, stando al calduccio (anche grazie al gas russo), i civili in fuga da Kiev, o nei rifugi ipogei, temiamo abbiano ben altri pensieri. Ed in ogni caso, in redazione la pensiamo così: pur con tutto ciò che si può dire degli errori pregressi (l’Ucraina andava dichiarata zona cuscinetto da tempo), e della cialtronesca, imbarazzante ed invereconda, leadership di Zelensky (colui che diceva agli americani di non seminare panico con le loro brutte notizie), noi non solo solidarizziamo con il popolo ucraino. Lo ammiriamo per come – a sorpresa, per molti – sta resistendo all’invasore: anche se perderanno, queste ore saranno ore di cui andare fieri. Altri, sono coloro i quali dovranno vergognarsi: per l’ora e l’ adesso, e di fronte alla Historia…

 

15 Commenti su Una guerra: Putin, Biden, i nazisti

  1. Pierpaolo scrive:

    Lo avevano capito anche i muri che l‘ espansione della NATO ad est avrebbe prima o poi innescato questa reazione della Russia! In tutta questa storia vedo un‘ EU imbarazzante che come al solito non batte un colpo, una NATO che fa esclusivamente quello che vogliono gli USA ed un‘ Italia che come al solito fa gli interessi di tutti meno che i suoi. Attenzione perchè a questo giro, a livello economico, potrebbe essere la mano di coppale sull‘ Italia… quindi spero che il divino Draghi faccia bene i conti di tutti gli Italiani (e non solo di quelli che votano il PD)… PS Se in Italia ci fosse stata una vera politica sull‘ immigrazione, magari adesso, al posto dei tanti clandestini africani che vivacchiano sul suolo italico senza averne il diritto, avremmo potuto accogliere i profughi dall‘ Ukraina!

    • Anonimo scrive:

      Commenti come questo fanno veramente cascare le braccia (e magari anche qualcos’altro).
      1. Draghi è primo ministro di una maggioranza che va dal PD alla Lega e di certo non è un uomo del PD, basti ricordare che in Banca d’Italia fu nominato dal governo Berlusconi
      2. Che c’entrano gli immigrati africani con i profughi dell’Ucraina? Non è che c’è un limite massimo oltre il quale si dice “Mi spiace, purtroppo non possiamo accogliere profughi ucraini perché abbiamo troppi ne*ri a ciondolare”.
      3. Questa storia della NATO che si espande ad est è l’ennesima manipolazione comunicativa e al solito le cose sono più complesse e sfumate di quanto vogliate credere, vedere qui https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/La_crisi_Ucraina_ragioni_storiche.html per un approfondimento storico.

  2. Il resiliente scrive:

    Uno dei motivi (se non il principale) del “sacrificio” dell’Ucraina credo sia proprio il rinnovato ed ambiguo legame tra Russia e leadership tedesche post crollo del muro.
    Revival della guerra fredda: nel medio lungo periodo poco sposta la scarsa consistenza di Biden (in alcuni casi, avere un presidente debole, agevola anche il lavoro…) mentre tutta da verificare quella del clan russo (in particolare di quelli che, prima o poi, andranno a sostituire Putin).
    Beato il paese che ha basi NATO sul proprio territorio perché può permettersi anche le sbandierate arcobaleno per la pace

    • Eretico scrive:

      Caro Resiliente,
      fai bene a sottolineare il “rinnovato ed ambiguo legame” fra Russia e Germania nel post 1989 (una delle tante cose che non ho avuto spazio per inserire nel mio pezzo): il caso personale di Schroeder, e non da ora, grida davvero vendetta.
      Va altresì aggiunto che ho letto proprio stamattina (Qn) che lo stesso Luttwak sostiene che, con il blocco del North Stream, da parte germanica si è avuta una risposta antirussa superiore al previsto. Se lo dice un falco come Edward, allora…

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Boni cittini state boni tutti e due con certi assiomi.

        Il nord stream 2 non e’ stato bloccato ora in seguito al invasione dell ucraina.
        Il nord stream 2 era stato bloccato subito,dopo essere entrato in esercizio ,il 15 novembre 2021 , proprio il parlamento tedesco blocco’ il gasdotto appena completato , essendosi accorto solo dopo inaugurato…… che la ditta rsponsabile della gestione aveva un assetto proprietario che violava le normative antitrust europee.
        Quel blocco,causo’ l immedito rialzo del prezzo del metano del 12% il giorno dopo tale decisione.
        Nb. Allora il metano,compresso russo costava circa 300€ al metro cubo, mentre quello trasportato liquido via nave e poi rigassificato andava intorno ai 1000 € ilmc.
        Ora dopo il blocco,di tutte le forniture di metano dalla russia il prezzo viaggia verso i 1700 € il mc.

        https://www.ilsole24ore.com/art/la-germania-sospende-l-ok-nord-stream-2-prezzi-gas-s-impennano-AEcQNJx

        Articolo del 16/11

        Chi crede alle cazzate di lutvak o ne segue le tesi e i vaticini senza prima informarsi……

        Fatemi capire la germania stringe un asse preferenziale con la russia per l approvvigionamento energetico a basso costo, senza curarsi di ” piccoli” dettagli ,che poi essa stessa rileva e che causano il blocco di tali approvvigionamenti a basso,costo?
        Vi rendete conto che siamo all ennesima presa per il culo?
        Presa per il culo che finira’ per vuotare le tasche dei consumatori e stroncare l industria europea ,gravata da costi energetici insostenibili.
        Alla Russia le sanzioni faranno meno danno che alla UE , il gas che non gli acquista l europa lo vendera’ alla Cina.
        L unici ad avvantaggiarsi saranno gli altri principali fornitori di metano dell europa, ovvero ……chidetelo al vostro lutvak chi sono.
        Poi magari chiedetevi chi e’ che ha messo,nero su bianco nei suoi ultimi due libri , che l europa deve essere deindustrializzata .
        E lutvak… guardatelo se avete problemi di stitichezza, l unica sua utilita’ e’ quella

        • Holden Caulfield scrive:

          Quanta terzamediuta competenza. Con la destra a discettare di trascrittasi inverse e con la manca ad impartire lezioni di geopolitica e di letteratura. Grazie per averci spiegato che “la Russia non vuole avere uno stato aderente alla nato e di conseguenza armato con missili nucleari usa, a diretto contatto incuneato nel suo territorio”. (la Russia? Ma come la Russia. Magari Putin e l’oligarchia che ha resuscitato ed arricchito per coprirsi le spalle da un popolo che quando si incazza qualche problema ha dimostrato di poterlo dare). Peccato che la Russia ne avesse già 2 (4 se pensiamo a Polonia e Lituania con Kaliningrad), accettate facendo pippa e senza aprire bocca quando la Nato aveva garantito la sopravvivenza e la stabilità della Grande Madre, non foss’altro per mantenere un governo in grado di non disperdere un arsenale nucleare da brividi. Ma non fa niente, tanto c’è solo uno che capisce tutto, in grado di impartire lezioni in ogni campo del sapere umano. Si firma in mille modi, quando si firma, ma il malcelato compiacimento con il quale raggiunge orgasmi multipli nello scrivere in prosa o in versi lo identifica immediatamente. Una volta quando leggevo “Raffa” pensavo alla povera Carrà, da qualche tempo purtroppo mi viene in mente lo strullo della Valdimerse. Mala tempora…

          • Anonimo scrive:

            Notevole il passaggio dobe scrivi:
            la Nato aveva garantito la sopravvivenza e la stabilità della Grande Madre,
            ( russia?)
            Passaggio che mostra l effetto che ti procura ,l uso smodato del fiasco.
            Posalo, t annebbia la vista .

          • Holden Caulfield scrive:

            Detto da un professionista della damigiana lo prendo come un complimento. Quando confuti un’opinione altrui sei pregato motivare. Possibilmente usa parole tue, come fanno le persone che qualche esame nella vita l’hanno affrontato, senza link o scopiazzature di terza mano (o di terza media?) tratte da letture per persone con evidenti disturbi della personalità, come spesso fai tu o qualche altro tenutario tuo compagno di merende. La Russia non vuole paesi Nato incuneati? Oggi esistono o no questi paesi (shhhhh, non fa niente, hai ragione, non esistono)? La Russia può essere identificata in toto con il “pensiero” di Putin o è possibile azzardare qualche distinguo (shhhh, tanto l’hai scritto sta cazzata, meglio fare finta di niente, parlare di fiaschi)? Secondo te la Nato non ha sostenuto Putin nei primi anni della sua presidenza, allora forse democratica (oh, forse le foto dell’autocrate a villa certosa con il berlusca con la badana dopo il trapianto le ho sognate. I summit a pratica di mare erano dei fotomontaggi. Tutto finto)? Spiegami, confuta, dai, dimmi quali tremendi provvedimenti furono presi a inizio secolo per ostacolare l’ingresso delle repubbliche baltiche nella Nato. Invasioni? Minacce atomiche? Dimmi dai. Intanto io mi bevo il mio quartino aspettando che tu ripulisca la tua damigiana. La realtà è che per quanti sfoggi di cultura tu possa vergare, per quante rime perfette o battute salaci tu possa ideare, niente potrà cancellare l’ansia che tu mostri nel cercare di dimostrarti migliore degli altri, più intelligente, più perspicace, più forte, più ganzo. È un classico effetto paradosso, specchio del tue tue frustrazioni passate, presenti e future. Tutti questi sforzi e poi ritrovarsi sempre e soltanto di fronte al caro vecchio strullo della valdimerse…

          • Eretico scrive:

            Cari Holden e Manunta (totale par condicio),
            ve le siete detta-date, ora anche basta, via: neanche tanto per rispetto di chi passa la notte in un rifugio contro le bombe (di certo, non leggendo questo blog), ma per i tanti altri lettori, questo sì: W Holden, W Manunta, sia pace sincera fra loro.
            Un po’ di vinello, poi, piace a (quasi) tutti, suvvia…

            L’eretico

  3. Spettatore critico scrive:

    Però… due chicche. 1) L’avv. Rossi è Consulente della Commissione al 21/12/2021 quando in qualità di difensore è destinatario di atti contro imputati in processi connessi a quello di David Rossi per querele dei PM. Il Presidente Zanettin casca dal pero, in verità non troppo alto, mentre l’On.le Rizzetto non sembra cogliere la gravità del fatto. 2) Sull’ineffabile onorevole Rizzetto che dire… riguarda la mail di Repubblica arrivata sulla casella del Rossi alle 16:39 in tema “suicidi”… L’onorevole Rizzetto prende fischi per fiaschi e trae per un momento che la conclusione possa essere prova di interazioni con il pc in assenza del Rossi. Nein!!! Niet!! No! Not! Não! Non! Occorre capire che i sistemi informativi come MPS hanno i terminali collegati on line, per cui anche la posta elettronica è on line, quella mail 16:39 arriva sul client di posta elettronica del PC anche se la postazione è in stand by; arrivano in background. E questa mail citata anche dall’ineffabile On.Le Migliorino, preoccupato della mediaticità della questione, SIC, non allo stesso modo quando sono intervistati i giornalisti (“che hanno fatto anche cose buone” sic!), vorrebbe propendere (ritengo) per escludere tout court che Rossi abbia cercato on line “suicidio”, “crisi”; così svaria anche lo “splendido” Huffington Post (https://www.huffingtonpost.it/politica/2022/02/23/news/il_pm_marini_nel_pc_di_rossi_35_file_con_parola_suicidio_ma_erano_email_di_notizie-8822839/). Dovvessero essere URL cascherebbe la baldanza dell’On.le informatico e si sognfierebbe la già floscia e pretestuosa tesi omicidiaria. Ma questo non lo dirà la mail 16:39. Piuttosto lo dirà la Polizia Postale se e in quanto le parole chiave siano relative a URL visitati dal Rossi inclusa la pagina di Dagospia. Nella cronologia della copia forense dovrebbe esserci la questione. Ma sul punto andrebbe sentito anche il responsabile dei sistemi informativi di MPS, se non lo ha fatto la polizia postale, in quanto i sistemi aziendali devono tenere traccia sui server dei siti visitati ad evitare abusi nell’utilizzo delle stesse dotazioni aziendali. Quello di MPS, la terza banca italiana ha “le palle qudrate”. Ci sarà quindi da seguire con attenzione le audizioni della Polizia Postale il 3/3/2022. Fin qui la Corrida, “dilettanti allo sbaraglio”. Più avanti i professionisti. Magari poi parliammo ancora delle celle… Sempre care mi furono queste erme celle e questa tesi, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il suicidio vorrebbe ostinarsi ad escludere.

  4. Giuseppe Pallini scrive:

    Caro Eretico,
    Questo sonetto avrei dovuto mandarlo ieri, me ne dimenticai,è un po’ modificato da quello pubblicato su “Il Palio.org”, fai come credi. Salutoni

    Per la pace

    La Russia credo che un abbia ragione
    quando di quel pezzetto d’Ucraina
    a tutti i costi vòle fa’ un boccone
    e ha cominciato colla sua vicina

    una guerra, ch’è guerra d’aggressione
    a una nazione di lei più piccina.
    A Siena c’è ‘na manifestazione
    per la pace, la data s’avvicina,

    so’ troppo vecchio per partecipà,
    ma è una cosa davvero importante
    andare ‘n piazza a manifestà?

    Speriamo le persone siano tante,
    ma un credo che se Putin lo saprà
    di fa’ la guerra smetterà all’istante.

    P.S. Forse i nipoti c’è fra quelli lì
    di chi diceva un tempo: “Ha da veni’ “.

    • Anonimo scrive:

      Caro beppe l e’ lunga la questione
      Quando scoppian le guerre tu lo sai
      Ma pochi ntendon pe’ quale ragione

      Io di sicuro nun ho visto mai
      Che uno arzato a buco rovesciato
      Pe’ quello abbi deciso certi guai

      C’e’ da tornare ndietro ni passato
      Pe’ capire d ognuno le ragioni
      Che portan a un conflitto dichiarato

      Se quei motivi poi sian giusti o boni
      E se l avelli non prima affrontati
      Abbia portato guerre ed invasioni

      Le guerre che giusti oppur sbagliati
      Sian i motivi che ci stanno dietro
      Di certo un dan de’ belli risultati

  5. Anonimo scrive:

    Raffa il paragone che fai con la serbia,in realta’ lo potresti rovesciare, capovolgendone il senso
    Il kossovo decise decise di separarsi dalla serbia a causa del nazionalismo di milosevic.
    Le province del donbass han deciso,di separarsi dall ucraina a causa del nazionalismo filonazi del governo provvisorio illegale golpista post maidan.
    La nato intervenne contro la serbia in difesa del kossovo
    La russia contro l ucraina in difesa delle province separatiste del donbass

    La questione e’ un altra, la russia non vuole avere uno stato aderente alla nato e di conseguenza armato con missili nucleari usa,a diretto contatto incuneato nel suo territorio.
    La russia vuole al confine ovest uno stato satellite o almeno cuscinetto.
    La Nato irresponsabilmente ha fatto credere al favalessa tonchiata zelensky,ex attore comico, di volerlo far entrare in un alleanza che ,stante l articolo 5 del patto, in caso di scontri con la russia, avrebbe automaticamente coinvolto tutta la nato a fianco dell ucraina.
    L europa ancora peggio, dopo altrettante promesse , ha lasciato zelensky in mutande e col cerino acceso in mano.
    Salvo poi rimbuzzarlo di armi ad invasione iniziata, addirittura, notizia di ieri, Polonia,Bulgaria e Slovacchia dietro autorizzazione del UE hanno inviato 70 aerei tra MIG 29 e SU 25 , all ucraina e ,cosa molto preoccupante, visto che putin ha spianato tutte le basi aeree ucraine, la polonia ospitera’ gli aerei che decolleranno da basi polacche pilotati da ucraini per operare contro i russi.

    Bravo comunque a riportare la prospettiva storica in su’ rispetto al livello rasoterra dell attuale confronto da tifosi sui social, mancava la citazione del Holodomor ,dai 2 ai 5 milioni di ucraini morti per fame 1932/1933 grazie alla collettivizzazione decisa da Stalin.
    L evento che piu’ d ogni altro e’ alla base dell ostilita’ di molti ucraini verso i russi, evento che fu’ il movente dietro l arruolamento volontario di migliaia d ucraini nelle ss naziste.
    Ti sei ricordato delle guerre del nord, sicche’….vabbe’ vai per essere un docente della “buona scuola” sei comunque andato discretamente, potevi fare meglio.
    Film consigliato ” l ombra di stalin ” 2019
    Non solo parla del holodomor ,ma parla del rapporto tra eventi e narrazione mediatica, descrive una vicenda reale e due giornalisti reali che ne scrissero, il grande Garreth Jones alle cui cronache si ispiro’ eric blair aka George Orwell per la stesura di ” la fattoria degli animali”
    e il vergognoso Walter Duranty ……premio pulitzer

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