Eretico di SienaQuelli che l'Ucraina si deve arrendere (per il suo bene)... - Eretico di Siena

Quelli che l’Ucraina si deve arrendere (per il suo bene)…

- 09/03/22

Pezzo sulla Guerra in Ucraina, nel quattordicesimo giorno di combattimenti contro l’invasore russo: quello nel quale, a Mariupol, l’esercito putiniano ha bombardato un ospedale pediatrico. Non c’è da aggiungere molto, se non sperare nei colloqui di domani, fra i due Ministri degli Esteri (Kuleba e Lavrov), con Erdogan a fare da pronubo (a che livelli siamo arrivati, ma pax non olet…).

 

MIELI VERSUS TRAVAGLIO

Una delle cose stimolanti di questa maledetta guerra, è che sollecita polemiche intellettuali di un certo spessore, per esempio quello fra Paolo Mieli e Marco Travaglio; il primo, sul Corriere della sera di ieri, ha duramente attaccato il pacifismo (di fatto, pro aggressore) di parte del mondo intellettuale italiano; il secondo, da par suo, ha ovviamente reagito con l’editoriale su Il Fatto odierno (ove si trova anche un pezzo di Massimo Fini, il quale definisce la resistenza ucraina come “guerra giusta”, in quanto la si fa per l’indipendenza: chapeau).

Sono stati fatti svariati paragoni storici, sui quali non abbiamo tempo di tornare, se non quello su Hitler, autentica guest star di questi giorni, tirato in ballo da Putin, Zelensky e da molti altri: essendo – mi si scusi l’autocitazione – uno dei pochi che il Mein Kampf lo conosce bene, per averlo letto TUTTO, dalla prima all’ultima pagina, lasciatemi dire qualcosina, a cotal proposito.

Sulla questione del Terzo Reich, i due (Mieli e Travaglio), hanno entrambi un po’ di ragione: dice il Direttore del Fatto che Hitler aveva un progetto drammaticamente molto più ambizioso (conquista dell’Europa, sterminio degli Ebrei) rispetto a quello di Putin (peraltro non esattamente chiaro fino in fondo a nessuno); ma l’idea di allargare il proprio lebensraum a tutti i territori ove vivano etnie russofile, certo che quello assomiglia così tanto al progetto nazista di annettersi tutti i territori germanofili: Austria compresa, divenuta non a caso una Ostmark di Berlino. Su questo, Mieli ha ragione da vendere.

Insomma, per farla davvero breve: Putin non è Hitler, certo, ma – come detto giustamente da molti – era da anni che non c’era alcuno che gli somigliasse così tanto, in giro per l’Europa e zone limitrofe…

 

QUELLI CHE L’UCRAINA DEVE ARRENDERSI (PER IL SUO BENE)

Per quei signori che da 14 giorni vanno ripetendo che l’Ucraina dovrebbe arrendersi – per il suo bene, ovviamente -, c’è poco da sperare: oltre che la pietà – che in guerra muore sempre -, è evidentemente morto anche il senso della dignità di popolo; per queste anime belle, se arriva alla porta della loro Nazione uno grande e grosso – che abbia i baffetti o meno -, bisogna stendergli tappetini rossi, ed abbassare il capo.  “Prego, si accomodi”. Sia quel che sia, è una concezione del rapporto aggressore-aggredito che rimescola e riscrive secoli e secoli di Historia.

Non sapendo neanche da che parte iniziare a livello storico, parliamo invece di Letteratura: a questi signori – anime bellissime, che si preoccupano così tanto dei civili altrui (o del gas nostrale?) -, noi sommessamente consigliamo di riprendere in mano l’Iliade, quell’operetta di Omero (o di chi per lui), databile VIII secolo a. C.; le dinamiche fra umani, non sono per niente cambiate, in questo 2022.

Andiamo sul classico, senza scovare episodi poco noti: l’incontro fra Ettore ed Andromaca, alle mitiche porte Scee (Canto VI). Un uomo che parte per la battaglia, e saluta la moglie ed il loro bambino: come stiamo vedendo fare a tanti ucraini che salutano le loro donne, senza sapere se mai le rivedranno. Trenta secoli dopo, siamo sempre allo stesso punto. Ettore ha una preoccupazione che lo angustia, riguardo alla moglie amatissima: che venga catturata, violentata e resa schiava dai Greci. Quanti mariti ucraini oggi sono dei nuovi Ettore, e senza averne il back ground da straordinari combattenti (“Ettore, sterminatore di nemici”).

Anche durante l’assedio di Ilio, la strada verso la sconfitta era segnata: tutto il poema omerico è attraversato da questo senso di imminente, cogente, sconfitta. L’esercito acheo guidato da Agamennone era nettamente più forte, diciamo pure soverchiante, ma i Troiani ad arrendersi non pensavano proprio. Non era nel loro DNA.  Nè, allora, c’erano quelli che gli dicevano di arrendersi: per il loro bene, ovviamente…

VOLONTARIO IN UCRAINA?

Dopo avere espresso le mie opinioni pro-Ucraina, ho ricevuto molti commenti contrari e contrariati: li avevo messi in conto, e ci sono discretamente abituato, figuriamoci quindi se ho perso il sonno; un noto lettore-commentatore-polemista del blog, però, ha posto una questione che non mi aspettavo sarebbe saltata fuori (da una parte, quindi, lo ringrazio: ha comunque portato un contributo al dibattito, suvvia).

Secondo lui, se uno ammira l’eroismo degli Ucraini combattenti, se uno è del tutto favorevole all’invio di armi a chi sta resistendo all’invasore (cosa che, per me, è il minimo sindacale da fare in casi come questi), allora – invece di perdere tempo a scrivere – potrebbe direttamente andare in Ucraina, specie essendo sotto quota 60 anni; gli ho già risposto fra i commenti, ma vale la pena di riprendere l’argomento, seppure brevemente.

Ho risposto che non andrò in Ucraina, quello no: mi limito e mi limiterò – stando al calduccio – a perorare, con qualche minima pezza d’appoggio, la causa dell’aggredito, contro quella dell’aggressore (c’è chi – stando parecchio più al calduccio di me – fa il contrario: si farà, tutto al più, par condicio con i Tomasi d’ordinanza); parimenti, tante volte il buon Vladimir volesse espandersi un po’ più ad Est, sul Mediterraneo (non lo farà, certo: ma anche l’ottimo Caracciolo considerava del tutto impossibile l’assedio di Kiev, prima del 24 febbraio), ovvero chiunque altro al di lui posto, io mi andrei a segnare subito come volontario, pronto come minimo a tirare qualche molotov di ordinanza. E se un blindato nemico venisse in qualche modo fermato – e magari i suoi componenti ammazzati – per un concorso di merito mio e delle mie molotov, io ne sarei lieto assai. Non solo non avrei nessun senso di colpa: ripeto che ne gioirei. Domani è l’anniversario di un tale Giuseppe Mazzini, peraltro per molti motivi uno sconfitto del Risorgimento: pensiero e azione, anche violenta.

Passatista come sono, per me vale sempre l’idea di fondo che, se uno mi entra in casa a bruttissimo muso, io cerco di fargli più male possibile. E se qualcuno mi aiuta, lo ringrazio vita natural durante. Mors tua, libertas mea: che idea strana, mah… forse davvero meglio i tappetini, per questa Italietta fatta da leoni da tastiera, all’improvviso riconvertiti in filantropi, di fronte a Putin…

57 Commenti su Quelli che l’Ucraina si deve arrendere (per il suo bene)…

  1. GRANDESTATISTICO scrive:

    In tema di disutilità di qualsiasi resistenza all’ armata russa, l’ odierna VERSIONE DI MUGHINI (in Dagospia) sull’ invasione dell’ Ucraina merita più di una riflessione. Spiace che il buon Mughini, per meglio argomentare, usi una ricostruzione storica quantomeno opinabile allorchè scrive: “Ogni riferimento all’eroica resistenza della Gran Bretagna contro i bombardieri nazi dell’estate 1940 è totalmente fuori luogo. Non un solo minuto i nazi furono lì lì per vincere la battaglia d’Inghilterra, per sbarcare con probabilità di vittoria sulle coste inglesi. Mai un solo minuto.”. In tempo reale le cose non andarono affatto così. Per un esatto quadro storico su quanto, e come, vissero gli inglesi dal maggio 1940 al maggio successivo, mi appello ad un testo recente, peraltro eccellente: “SPLENDORE E VILTA’ ” di Erik Larson . Mughini, dopo altri argomenti, conclude: “Noi ci dobbiamo convivere con l’Urss com’è oggi. Non c’è altra via di scampo.” Qui il buon Mughini pare sfiorare l’ ingenuità più colossale: niente sarà com’é oggi, men che meno la Russia . Quali saranno i governanti occidentali, Giappone incluso, che vorranno più farsi vedere con Putin ? Putin o meno, quanti anni dovranno passare prima che imprese occidentali accettino di avere nuovi rapporti con un paese che alla minima tempesta finanziaria pretenderebbe di pagare in rubli ? Putin ha garantito, in qualsiasi forma si concluda l’ invasione dell’ Ucraina, che il futuro della Russia è quella di divenire protettorato della Cina. Poichè non è da giurare che sia questo che Putin augura alla Russia, l’ unica alternativa che si intravvede è che egli intenda usare l’ atomica: tremenda eventualità che personalmente non mi sento di escludere e che, se interpreto bene Mughini, è l’ esito terribile che anch’ egli paventa, e che dissimula in forma d’ ingenuità .
    GRANDESTATISTICO

    • Anonimo scrive:

      Mi allaccio a quello che hai scritto a fine commento.
      L unica possibilita’ che la russia ha di non finire per essere un appendice della cina, sarebbe un integrazione tra europa e russia, con la nato( ovvero gli USA) fuori di tra i coglioni.
      Europa e russia assieme , per capacita’ tecniche industriali e risorse naturali , annichilirebbero sia la cina che gli USA.
      Ma se invece che agire autonomamente ,l europa continua ad essere una propagine della nato/USA, la cosa non sara’ possibile.
      Se l europa continuera’ a essere una dependance della nato, putin avra’ modo di continuare a fomentare nei russi certe visioni di ledership della russia su’ tutto il mondo slavo ,come antidoto alla corruzione occidentale, ,visioni che non ha inventato lui ,ma che hanno radici molto piu’ profonde.
      Nel 1866 Fedor Dostoevskij scriveva da Ginevra quanto segue:

      Si sta’ preparando per tutto il mondo un grande rinnovamento attraverso il pensiero russo,e questo un giorno avverra’ ,non importa se tra uno o piu’ secoli,in questo consiste la mia fede appassionata.
      Ma affinche’ questo grande evento possa compiersi e’ assolutamente necessario ,che il diritto politico e il primato della stirpe grande russa su tutto il mondo slavo si realizzino in maniera definitiva e assolutamente indiscutibile,
      Fedor Dostoevskij ,lettera ad Apollon Majkov, Ginevra 18/2/1866.

      Sottolineo che quando il Raffa , paragona l agire di putin alle idee di hitler nel mein kampf, mostra un approssimazione storica e letteraria allarmante.
      L agire di putin ha le sue radici in certe idee escatologiche prettamente russe. Espresse a chiare lettere da Dostoevskij nel 1866 , e non da hitler
      nel 1925.
      Spiace che debba essere un ignorante illetterato vangaterra terzamediuto a far notare certe cose, ad un prof. presidente di storica biblioteca.

      Invece che vantarsi di conoscere a menadito il main kampf , forse l esimio prof. farebbe meglio a cercare altrove per capire il pensiero e l agire di putin.
      Caro Raffa al posto del tuo collega Giancarlo, ti rispondo io se permetti.
      Almeno sai chi sono, avendo seduto allo,stesso desco mi conosci.

      • Anonimo scrive:

        Un ultima doverosa notazione, il libro da cui ho tratto la lettera di Dostoevskij , e’ stato curato e tradotto da un ex docente dell universita’ di Siena Gianlorenzo Pacini , docente di letteratura russa, recentemente scomparso nel 2021.
        Come vedete certe idee ,putin non le ha prese dal mein kampf , tantomeno da gente come Dugin , certe idee sul destino e la missione del popolo russo, vengono da lontano .
        Per completezza aggiungo la chiusa alla lettera in questione che Dostoevskij aveva messo tra parentesi.

        …e’ assolutamente necessario che il diritto politico e il primato della stirpe grande-russa su tutto il mondo slavo,sia realizzato in maniera definitiva e assolutamente indiscutibile(E invece i nostri liberali da quattro soldi,predicano la dissoluzione della Russia in tanti stati federati!!Che razza di merdosi!!)

        Pacini a pie’ di pagina , annota:
        In queste poche righe e’ riassunta nella sua formulazione piu’ essenziale il credo politico sociale e religioso di Dostoevskij.
        Io aggiungo …il credo di Dostoevskij ….e di putin.

        A cura di Gianlorenzo Pacini , Fedor Dostoevskij , Lettere sulla creativita’.
        1991 feltrinelli.
        Peccato che Pacini quando ancora era vivo non sia stato invitato alle serate letterarie in via della sapienza, magari tra la presentazione d un libro su’ Giuseppe Guareschi, o sul ” palio festa italiana”………
        Ma magari mi sbaglio, magari invece Pacini e’ stato invitato ……

        Heil Raffa, saluti e fronde di quercia ( omaggio alla selvina eeh non mi fraintendere)

  2. Daria gentili scrive:

    Mi è capitato di vedere un documentario sulla rivolta in Ucraina del 2014 di piazza Maidan, agghiacciante!!! Vedere milioni di persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali
    assiepate per giorni sulla piazza per chiedere la libertà e resistere, prima, alla reazione violenta della Polizia, poi, addirittura agli spari dei cecchini sui tetti che – immagini crudeli – ammazzavano anche chi con una barella andava a soccorrere i feriti, è significativo del modo di essere di un popolo. Può essere vero che era tutto sobillato dalla nato, dalla cia ecc………però milioni di persone erano la’ e non arretrarono neppure davanti ai morti che cadevano davanti.

    • Anonimo scrive:

      Senti dariuccia mentre ti commuovevi fino alle lacrime , hai per caso notato che in piazza maidan , sotto il fuoco dei cecchini morirono anche 52 polizioti e 150 rimasero feriti?

      Mi sembra di capire che il documentario che hai visto, di quelle vittime tra i poliziotti non ti ha mostrato le immagini, in caso se hai tempo, prova a dare un occhiata a questo documentario di oliver stone sul golpe di maidan

      https://youtu.be/5B7nW_E7UtA

    • Anonimo scrive:

      Servizio dell BBC che non credo possa essere tacciata di essere filorussa o antiucraina, servizio che descrive da chi erano composte le squadre che trasformarono maidan in un campo di battaglia. Tra l altro nel servizio sono presenti dichiarazioni esplicite dei membri di tali squadre, che poi avrebbero,anche incendiato la sede dei sindacati ad odessa ,bruciando vive
      diverse decine di manifestanti filorussi.
      https://youtu.be/5SBo0akeDMY
      Strano che tu citi un video che ti ha taaaanto commossa senza linkarlo, comunque prima di commuoversi emotivamente, forse sarebbe il caso di ascoltare o leggere e vedere piu’ versioni di un evento.
      Ovvero prima di dare il via all emotivita’ magari, forse, sarebbe il caso di usare il cervello.
      O no?

  3. Marianna scrive:

    Ottimo pezzo pienamente condivisibile.Ora aspettiamo le reazioni dei seguaci dell’omino delle magliette, pronto ad armare i suoi a difesa dei ladri e ora diventato pacifista di fronte a chi bombarda i reparti maternità.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Sono un po’ disorientato dall’insipienza dei nostri politici e di chi commenta in un certo modo le loro malefatte. Abbiamo un indossatore di magliette sbagliate e dall’altra parte un ometto salentino, amante della vela spesso a Capalbio, con dei bei baffetti, che già ha fatto tanti danni a Siena ed ora è impelagato con una storia di miliardi per armi vendute alla Colombia. Due cavolate, certo, ma mettiamo sulla bilancia una maglietta brutta e dall’altra un mitra qual è quello che pesa di più? E com’è che, salvo errore ed essere smentito, i buonisti non hanno detto molto sulla seconda faccenda? Guardare la pagliuzza in un occhio a qualcuno, senza vedere la trave nel proprio? Una bischerata contro un malaffare. Ai posteri l’ardua sentenza.

      • Vedo nero e basta scrive:

        Comunque Salvini rimane, ad essere buoni, un cog…one per tute le brutte figure fatte da tempo. Baffino non lo è di sicuro, anzi è molto furbo, ma sotto l’aspetto morale cos’è?

        • Roberto scrive:

          Su D’Alema, no comment. Che dire altro. Su Salvini, beh lui ha firmato un contratto di collaborazione fra Lega e il partito di Putin nel 2017, diventando strumento nelle mani di Putin per scardinare le istituzioni europee dall’interno (in cambio qualcosa?). Ad oggi non risulta che lo abbia ancora stracciato. Perché?

  4. Anonimo scrive:

    Certo che da prof. di storia, saltare dal 2022 al 1936 , evitando accuratamente di guardare a quanto successo nel 2014 e dal 2014 al 2022,oppure a quanto,successo dal 1990 ad ora e’ una scelta piuttosto singolare.
    Ovvero invece di dare un occhiata e valutare gli eventi che hanno portato all invasione russa continui a sbrodolarti nella retorica.
    Addirittura stavolta vai a pescare Ettore e Omero, bravo davvero , l epica e’ quanto di meglio ci sia per suscitare l epos guerresco.
    Per poi , continuare a esercitarti con il condizionale, io farei, io lancerei molotov, io andrei a segnarmi come volontario ecc. ecc.

    Da un professore ci si potrebbe aspettare un analisi dei perche’ e di come si e’ arrivati ad una situazione di guerra, piu’ che leggere certa risibile propaganda da istituto luce.
    E se permetti e’ proprio continuando a usare la tastiera per far le apologie guerresche evitando pero’ appunto di salire in macchina e dirigerti a dar soccorso agli ucraini, che sei proprio tu a interpretare al meglio il ruolo di leone da tastiera ed eroe a discorsi.
    Offrendo una variante dell armiamoci e partite , piuttosto goffa,
    Ovvero, armiamoli e partite( voi) che io … verrei, farei, mi segnerei,lancerei molotov….. ma preferisco citare Ettore.
    Poi alla fine eccoti ritagliarti il mazziniano ruolo di predicatore a discorsi, ecco questa mi mancava, te saresti l illuminato intellettuale che come mazzini predica, tanto poi a quarto qualcun altro andra’ al posto tuo a imbarcarsi.

    • Roberto scrive:

      Bravo! E facile mandare le armi. Più difficile usarle sul campo, sapendo di morire. Ripeto quanto già detto. La guerra si fa o non si fa. Si muovono gli eserciti. Ma lo vogliamo ? Non mi pare (ed è giusto così)

  5. mah..boh scrive:

    immaginiamo che un regista in futuro voglia fare un film sulla guerra in ucraina ..come scena finale del film ci piacerebbe vedere questa: Zelensky sorridente e rasato in giacca e cravatta cammina con accanto i figlioletti e la moglie tra due ali di folla compposta da tutti gli ucraini liberi e plaudenti?…allora io domando all’eretico ed ai lettori del blog come pensano si possa arrivare a questa scena?….Zelensky ottiene tanti armamenti e costringe l’esercito russoa ritirarsi e Putin ad una resa incondizionata? oppure scoppia una guerra tra Europa aiutata dall’america e Russia aiutata dalla Cina e vince l’Ucraina e l’Europa? come si puo’ arrivare alla scena finale? just curious….
    P.S: e se per una volta nella storia dell’umanita’ si provasse a rovesciare gli stereotipi? gli aggrediti non sempre hanno tute le ragioni ed arrendersi non sempre significa perdere la dignita’ ?

  6. leonardo@fontegaiatour.it scrive:

    La terra è comunque terra; il mondo calpestabile è fatto di tutta la stessa sabbia. Difendere la “patria” con le armi e la gloria eterna, preferisco vivere su qualsiasi altro suolo, sempre di mondo adatto alla vita dell’uomo si parla. La guerra è contro la vita. Neanche gli animali della stessa specie si uccidono, il più forte vince, l’altro perde, abbandono la lotta e vive.
    Confini, nazioni, bandiere….perchè ? se valgono più della vita. Non esiste cultura senza l’uomo, né storia, né progetti, né musei, né cinema, né bar….e allora cosa devo difendere ? La società umana ha perso, fine della corsa, ha sbandato, in questo momento storico non merita la difesa fino alla morte. Cosa c’è se vinci la battaglia ? quale è il premio ? La libertà di cosa…..di morire liberamente di fame e di tirare a sopravvivere. Dove è la vita dell’uomo ? neanche esiste più per tanti …non sono uomini ma sono semplicemente zombie.
    Se mi entrassero in casa pronti ad ucciderti: prima cosa scappare insieme alle tue persone, e puoi mentre fuggi proteggere gli altri, dare la tua vita per una vita, quello ha un senso. La mia vita deve avere un significato alla fine. Che senso ha dare la vita per questo mondo? Quale ideale e virtù stanno difendendo o proteggendo ? Di là, dopo la fine della battaglia, cosa c’è: la società, il potere, NON CAMBIA NIENTE.
    Perchè allora incitare la resistenza, perchè allungare l’attesa di una fine ? Putin è il demonio e combattiamo per dio ? è un senso e combatterei per questo, ma non è così. Ci hanno preso per il culo, da qualsiasi direzione arrivi il nuovo messia, sotto qualsiasi bandiera e camicia. Cosa offriamo come ricompensa al popolo ucraino alla fine di tutto questo immenso sacrificio ? ….non diciamogli niente, meglio stare zitti, incoraggiarli e pigliarli per il culo. Poi chi se ne frega…
    Quindi, gli diamo le armi, per dargli quale speranza….? perchè speriamo che a Putin & co dopo un pò entri la noia di giocare a RISIKO ? poi dopo qualcuno il tabellone per giocare lo riapre.
    Oppure, questa guerra deve essere combattuta per la libertà dell’uomo, del pensiero, del vivere dignitosamente, dell’importanza più dell’uomo che del denaro ? giusto, e allora anche noi dovremmo combattere.
    Ma è triste a dirlo, la felicità di tutti non arricchisce nessuno.
    Diamo le armi, ricosrtuiamo le armi, riguadagnamo con le armi, businesse con le armi, poi le usiamo e riniziamo, quando ci fermiamo ?

  7. Anonimo scrive:

    Ci sarebbe da aspettarsi di piu’ che l uso di retorica guerraiola da istituto luce, di fronte a un conflitto.
    Tra putin e zelensky e’ inutile scrivere che zelensky e’ stato,eletto, quando poi la stessa cosa si puo’ dire di putin.
    Entrambi sono stati eletti, entrambi hanno cercato di risolvere situazioni di separatismo con la forza.
    Zelensky nel,donbass, Putin in cecenia e daghestan, entrambi avevano ereditato dai governi precedenti quelle situazioni.
    Ed entrambi hanno pensato di risolverle con la forza.
    Putin poi, sta’ facendo in ucraina quello che gia’ aveva fatto in georgia,( ossetia e abkazia) altro paese al quale la nato aveva promesso l ingresso nell organizzazione e altro paese dove fu’ la nato/usa a organizzare promuovere e finanziare un colpo di stato.
    Solo a seguito di questi golpe ,poi putin usa le tendenze separatiste di alcune province, come pretesto per intervenire contro stati ,ex repubbliche sovietiche ( georgia e ucraina)

    In entrambi i casi pero’ lo fa’ dopo che colpi di stato organizzati dalla nato , hanno creato situazioni di governo che promuovendo il nazionalismo, scatenano i movimenti separatisti.
    In georgia fu’ rovesciato il governo shevardnadze, in ucraina ci fu’ il golpe di maidan.
    Parlare di putin come emulo di hitler senza considerare le responsabilita’ di chi innesca ,promuove, e organizza i golpe in altri stati, mi pare da deficenti.
    Fammi capire gli USA erano criminali nel 1973 organizzando e promuovendo il golpe in cile, e ora invece quando organizzano i golpe in georgia e ucraina sono diventati i paladini della liberta?

  8. Anonimo scrive:

    Riflessioni …
    Intervista a tre ufficiali dell OMON , le forze speciali di sicurezza russe, catturati dagli ucraini.
    Sono i reparti che putin, illudendosi di venire a capo in pochi giorni della resistenza ucraina, aveva inviato per tenere a bada la popolazione ucraina, una volta rovesciato il governo zelensky.
    Non fanno parte dell esercito, sono forze speciali di polizia addette alla sicurezza, in teoria dovrebbero essere putiniani convinti, sentite invece cosa dicono.

    https://youtu.be/LD_4Y2TQotA

  9. Vedo nero e basta scrive:

    Tra tutte queste notizie tristi una battuta agrodolce: caro Eretico dovresti dare una (piccola) bacchettata a chi, trai collaboratori della Biblioteca Comunale, che ha messo all’ingresso il cartello con cui, tra l’altro, si prega prima di entrare di usare la mascherina ed “igenizzare” le mani; la i di “igienizzare” è rimasta indietro. Succede sbagliare, errare humanum est, ma essendo la Biblioteca nell’ambito culturale umanistico, quell’inesattezza un po’ stona a chi lo legge.

    • Eretico scrive:

      Caro Vedo nero,
      rispondo direttamente a te, che, almeno, scrivi una cosa concreta e verificabile: domattina provvederò immediatamente a fare correggere il non emendabile errore, del quale ovviamente mi scuso. Hai fatto benissimo a farlo notare.

      Agli altri, non ho davvero tempo per rispondere (a qualcuno, neanche tanta voglia, lo ammetto); mi stuzzica un po’, questo sì, questo presunto “collega” (se non si dice il cognome, tutto è pensabile), il quale – richiesto di chiarimenti specifici sulla sua critica – ha visto bene di non saperli dare, neanche uno: ma lo attendo con calma al varco, non c’è fretta…per la cronaca, caro “collega”, anche se sto scrivendo su Leopardi, io di formazione NON sono un “letterato” come scrivi, ma si fa per chiacchierare…

      L’eretico

  10. Vedo nero e basta scrive:

    a chi ha messo

  11. Uno di passaggio scrive:

    Ecco, all’Eretico gli prudono le mani, io dico che l’accontentano, la guerra la faremo a casina nostra, si si. Tra pochi giorni la Russia chiuderà il rubinetto, vedrai che bel programmino. Stamani ho messo gasolio a 2,17 euri, ho chiesto al gestore se si fosse sbagliato, tutto regolare. Il grano turco viaggia verso 50 euro il quintale il grano tenero verso 40, le industrie con il gas a 200 euro a mwh hanno già mandato tutti in ferie e fermato le macchine, io penso che il Garand sarà il momento di ritirarlo fuori di cantina, se oliato bene dovrebbe funzionare, la mi nonna butto via anni fa uno sten raccattato dal mi nonno una notte al Pian delle Tende, lo paracadutarono l’inglesi, avello saputo sarebbe stato da tenessi, la mi nonna era ottimista, ha fatto le cose troppo di furia. A questo giro c’è il girone di ritorno: per i dipendenti pubblici con lo stipendietto fisso la vedo parecchio dura. Poi per quelli che non riconoscono un cardo mariano da un radicchio salvatico, quelli camperanno quanto un pecchiere con 1 metro di neve. Non vorrei che a quello in Val di Merse, gli toccasse organizzare la mensa umanitaria per salvare dalla fame e gli stenti parecchi professori.

    • Anonimo scrive:

      Visto che hai rammentato il pian di tenda… come ben sai, li ci sono 7/8 ettari minimo, incolti da decenni, ai professori basterebbe armarsi di vanga zappa e metterli a coltura, la casa l avrebbero li vicina il podere la gonna ,gia restaurato con fondi pubblici e mai usato, se poi fossero un bel branchetto di professori, potrebbero allargassi al vecchio podere mallecchi ,vicino il dighino, e mettere a coltivo anche i campi vicino la casetta ,sotto il masso degli zingari.
      Pe’ scaldarsi non sarebbe un problema ,cerro rovere albatro leccio n avrebbero da vendere e da’ asserbare.
      Ma se pensassero di venire a fa’ vacanza, tipo mettersi a fare footing o a ingannare il tempo mentre leggono mein kampf all ombra d un cerro…..meglio che stiano a sienina, magari nella selvina,visto che nella selva vera ci durerebbero poco.

  12. Anonimo scrive:

    Provando a far finta d essere un prof. di storia e letteratura…..
    ,non uno che in tempo di guerra alterna cazzeggi a retorica, attitudine che potrebbe essere giustificata per un vangaterra terzamediuto, meno per un docente e presidente di storica biblioteca.

    Si potrebbe scrivere che l atteggiamento di putin verso l occidente, ricalca certi giudizi e certe idee sul mondo occidentale, espressi 160 anni fa’ nelle sue corrispondenze dall europa da tale Fedor Dostoevskij nei suoi viaggi nel 1862 in francia,svizzera,germania e italia.
    Lettere sulla creativita’ feltrinelli 1991 , piccolo libro 170 pagine

    Essendo toscano (e deo gratias non pugliese) certo non condivido le visioni di un russo, ma cerco di conoscerle e di capirle, piuttosto che “schierarmi in campo” in maniera stupida e manichea.
    Anche perche’….. come sia il buon lao tzu, sia kautila, sia machiavelli o von clausewitz consigliano ,in tempi di guerra e’ utile cercare di conoscere la mente, le ragioni, e i possibili obbiettivi dell avversario, piuttosto che fogarcisi stupidamente contro.
    Tra l altro tutti e 4 i summenzionati,consigliano di valutare bene le alleanze, dato che a volte certi alleati(leggi gli USA), prima creano situazioni che portano alla guerra e ti spingono contro un comune nemico, poi ti lasciano solo in mutande e col cerino acceso in mano, a confrontarti con tale nemico.
    Dato che provocare per poi tirarsi fuori e lasciare combattere due potenziali concorrenti e’ sempre molto vantaggioso .
    Notare bene ,quando scrivo combattere intendo guerra e sanzioni.

    Gli USA concorrono con la russia , dato che le loro societa’ controllano mercato e produzioni alimentari ed energetiche.
    Concorrono poi con l Europa ,nel settore produzioni industriali e tecnologiche.
    La guerra e le conseguenti sanzioni , saranno a danno dell europa ancor piu’ che della russia, visto che la nostra industria dipende per energia e materie prime dalla russia, e che i nostri consumi alimentari dipendono dal grano e cereali russi, gli USA che hanno fomentato e creato il casino( golpe di maidan 2014 roba architettata e finanziata dagli USA)
    godranno dell indebolimento di entrambi i loro concorrenti, senza risentire delle sanzioni che hanno richiesto e promosso ,e che anzi finiranno per favorirli .

    Qui prodest qui bono ?
    Sarebbe il caso di chiederselo, se poi chi sobilla e scatena i casini , per caso (caso fortuito eehh , secondo il giovine holden pugliese si tratta solo di pure coincidenze) risulta essere anche quello che ( casualmente eehh) ne trae vantaggio…..

    Scendete in campoooo!! Prendete posizioneee!!
    Si vai ite nel campo e posizionatevi a 90°, qualcosa otterrete…

    Un ultima domanda all esimio prof.
    Raffa scusa ma ti scartarono per insufficenza toracica? O fu’ solo un caso?
    O a forza di rinvii per studio arrivasti ad essere richiamabile quando gia’ avevano abolito il servizio militare?
    No sai a leggerti sembri rimpiangere di non averlo fatto, purtroppo per te ora le sturmtruppen di sovicille son state disciolte, senno’ quando andavi alla sagra della cinta senese, avresti potuto chiedere l arruolamento in tale milizia volontaria, magari ti facevano fare anche un giro sul sidecar come al Valentini.
    Oohh io ruzzo da gnorante eehh , lo sai per i prof, c ho avuto sempre e c ho tuttora rispetto e venerazione.
    Ao cheddi’ semmai.

  13. Il resiliente scrive:

    Le file a Mosca per l’ultimo bigmac sono il segnale che nel medio lungo periodo perderanno per logoramento anche questa guerra.
    Meglio di tutti (come dimostrazione di come si sta al mondo…) la Turchia che mentre mantiene rapporti cordiali con la Russia rifornisce l’Ucraina di droni particolarmente efficaci

  14. Yama figlio di Mefisto scrive:

    Sarei curioso di vedere cosa accadrebbe se, domattina, l’illuminato Draghi andasse da Biden e gli dicesse:ringraziamo per tutti gli aiuti che ci avete dato negli ultimi 80 anni ma da gennaio 2023 dovete sgomberare Camp Darby, Aviano et simili perché ci dobbiamo fare dei parchi eolici. Non credo arriverebbe (in vita) a ottobre……

  15. Giuseppe Pallini scrive:

    Corsi e ricorsi storici

    Corsi e ricorsi storici mi sa:
    dice dell’ucraini certa gente,
    che non so come li posso chiamà,
    che contro i russi un devano fa’ niente,

    bensì da loro lasciassi occupà,
    sarebbe pace assai più facilmente
    e nessuno starebbe a guerreggià.
    Nell’ascoltarli mi ritorna ‘n mente,

    che dopo guerra, in tempo d’elezione,
    tutti quelli che erano pel Fronte,
    amici di Palmiro e di Baffone,

    proprio come ora fanno questi qui,
    con argomentazioni sempre pronte
    dicevano convinti “Ha da veni’!” .

    11 Marzo 2022

    • Anonimo scrive:

      Che te tu dorma lo dimostra apounto
      Il paragone che t’ hai scelto e usato
      Baffone un venne e poi dopo defunto

      I russi un vennero a invaderci lo stato
      Che te tu creda che putin con i russi
      Che sull ucraina di gia’ c hanno nciampato

      Possano prende’ l europa ntera a bussi
      Solo dimostra che te tu dormi e sogni
      E che cert’ incubi tu nun gl hai rimossi

      Cena leggera e’ cio’ di cui abbisogni
      Se nvece mangi fagioli e costolecci
      Nell incubi irreali poi t infogni

  16. Anonimo scrive:

    Cingolani filorusso?
    Visto che giorni fa’ il buon roby sosteneva che bloccare l import di gas russo non avrebbe provocato conseguenze significative……

    Cingolani ministro del governo draghi:
    (ANSA) – ROMA, 10 MAR – “Al G7 energia c’era ospite il mio equivalente ucraino, nella sessione di apertura, e potete immaginare cosa ci ha raccontato”, dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un’audizione al Senato sul Pnrr.

    Con gli acquisti di gas “stiamo finanziando una guerra che a noi non piace” riconosce il ministro, che aggiunge “il collega tedesco diceva: non possiamo chiudere e fermare tutta l’economia, altrimenti diventa una tragedia sociale in Germania”.

    “Vale anche da noi, onestamente, perché Germania e Italia hanno un destino simile come importazione”, sottolinea il ministro. (ANSA).

    Cingolani ha aggiunto che per diversificare gli approvvigionamenti di gas,
    e poter fare a meno del gas russo, sono necessati minimo 24/36 mesi
    Leggi 2/3 anni, nel frattempo?
    Chiedere a roby la possibile alternativa, io modestamente propongo di incrementare il consumo di fagioli, e poi con un cannello tra le chiappe sfruttare il biogas.
    Ps.i fagioli comunque andranno cotti sulla cucina a legna o nel fiasco messo sotto le ceneri in un cantone del camino, senno’ la cosa perde di convenienza.

    • Roberto scrive:

      Ho soltanto scritto che quello del gas è un problema secondario. Secondario rispetto alla possibilità che ci piombino missili con testate nucleari sulla testa. Ma senza arrivare a questo, secondo voi se entrassimo in una guerra aperta, Putin continuerà a pompare gas verso l’Europa?

  17. Anonimo scrive:

    Obtorto collo, viste le guerresche pulsioni ereticali……
    Tocca segnalare un articolo uscito sul blog del Piccini, articolo che cerca almeno di dare un quadro della situazione ucraina e delle conseguenze sull economia e la sicurezza dell europa ,quadro che il pugnace Raffa, non vuole ,non sa’ o ritiene essere superfluo dare.

    https://pierluigipiccini.it/archives/linvasione-dellucraina-da-parte-di-putin-segna-linizio-di-unera-post-americana/

    Ne consiglio la lettura al buon Roby e al luminare delle scienze oculistiche aka giovine holden, il quale ultimamente nonostante le sue indubbie altissime competenze professionali pare aver…la vista annebbiata dal furor belli.

    • Holden Caulfield scrive:

      Un piccolo estratto da twitter a commento della trasmissione di Formigli (piazzapulita mi pare):
      “ A me ha colpito molto che Orsini ieri abbia usato la parola “decostruire”. Mi pare un dettaglio rivelatore del clima intellettuale che da anni vige nell’accademia (almeno nelle facoltà umanistiche): è Derrida, è il “reading against the grain”, è una posa pigra ma vantaggiosa . In termini di rapporto tra numero di pubblicazioni (l’unica cosa che agli accademici importa) e impegno intellettuale richiesto, è prendere l’interpretazione (che si ritiene) dominante e ribaltarla (Zizek ci ha scritto decine di libri, ma almeno lui è divertente). È questa fissazione per assumere sempre lo sguardo dell’*Altro* chiunque quest’altro sia (gli africani in Cuore di tenebra o Putin, non importa) come se fosse di per sé un grande gesto intellettuale di straordinario valore etico (da qui l’arroganza della Di Cesare quando all’ucraina in lacrime dice che si deve assumere anche il punto di vista dei russi). Non è produzione di pensiero, di analisi, di sapere; è un algoritmo facile facile, una catena di montaggio che ti consente di pubblicare tanto, fare carriera, e sentirti buono. In un corso universitario, in un articolo o in un saggio, lo puoi mascherare sotto strati di gergo incomprensibile, di citazioni e riferimenti, ma in tre minuti di intervento tv se ne vede tutta la pochezza. Se davvero Putin è motivato (anche) dall’impressione che l’Occidente sia al crepuscolo, be’, come dargli torto?”
      Ecco spiegato il giochino nel quale eccellono lo strullo Eremita della Valdimerse, che ovviamente lo fa senza background accademico, solo per un’innato insopprimibile istinto che lo porta a rompere i coglioni, e Al-Mutanabbi, il piccolo genio, che invece il background accademico lo ha senz’altro e quindi all’insopprimibile istinto, nell’incessante attività demolitiva, aggiunge un piglio universitario.
      DECOSTRUTTORI PROFESSIONISTI OFFRESI.

      • Anonimo scrive:

        Mi dichiaro colpvole, in effetti cerco di decostruire scenari e idee contrappositive ,create ad zrte per fabbricare tesi e antitesi ,funzionali al perseguimento delle sintesi risolutorie .
        Datosi che sono proprio certe sintesi risolutorie ad essere il vero movente della creazione di tesi e antitesi.
        Cosa che il cecato luminare di oftalmologia nega, per lui tutto succede per caso.

  18. Cecco scrive:

    Buonasera, mi dispiace ma non mi trovi d’accordo con la faccenda delle armi e se non ti scoccia troppo ti spiego perchè, la mia naturalmente è solo una opinione personale e non pretendo di avere la verità in tasca: intanto la situazione militare in Ucraina sembra abbastanza fluida ovvero c’è un battaglione dichiaratamente filonazista e inoltre sono diversi gruppi armati paramilitari che sostituiscono l’esercito regolare, impegnato a combattere, nel controllo del territorio. Non vorrei che le forniture di armi occidentali facessero la fine di quelle che hanno fatto quando l’occidente ha finanziato i Talebani contro l’Unione Sovietica, anche allora sembravano i giusti difensori dell’indipendenza dell’Afghanistan e poi ce li siamo ritrovati contro come terroristi, insomma dato che si tira in ballo la storia anche questa è storia, sebbene più recente. Quindi ecco, pur con la simpatia che uno può avere per gli Ucraini secondo me con le armi ci vuole occhio, anche perchè insomma la situazione mi sembra non troppo chiara nemmeno tra le file di quelli che hanno tutto il sacrosanto diritto di difendersi (tra le altre cose non troppo tempo fa abbiamo fornito proprio all’esercito russo un centinaio di blindati, capisco i motivi dell’economia ma forse, per lo stesso motivo di cui sopra sarebbe stato meglio non venderle, che ne pensi?). Infine per dirtela tutta io un problemino di coscienza lo avrei anche se a morire con le mie armi fosse un soldato russo perchè mi immagino che anche lui sarà figlio di qualcuno o magari padre di qualcun altro. Detto questo penso che il modo migliore per aiutare il popolo ucraino e non fare del male a nessuno sia quello di fare una donazione alla Croce Rossa o all’UNHCR, oppure se uno se la sente, magari con l’aiuto di una associazione partire volontario per un campo di accoglienza profughi, insomma le armi lasciamole perdere che alla fine la loro funzione è quella di uccidere e francamente io non sono nessuno per decidere chi deve morire. Con cordialità

  19. Anonimo scrive:

    Un altra cosa che sta’ emergendo dalla guerra in ucraina.

    La russia ( a parte l arsenale nucleare) militarmente sembra essere un gigante dai piedi d argilla che, gia’ fattosi notare decenni orsono per esser stato preso a calci in faccia da pecorai afgani in sandali ma determinati e armati con stinger , conferma in ucraina la stessa attitudine.
    Nonostante la disparita’ di numeri e mezzi, viene bloccata e messa in difficolta’ da milizie armate …di stinger e javelin ( non molotov… ma’ stinger,javelin, panzerfaust 3 e arnesi portatili simili) e assistite da droni di fabbricazione turca( bayraktar, li fabbrica il genero di erdogan).
    Messo subito in difficolta’ il gigante russo ricorre immediatamente ai giannizzeri ceceni di kadyrov, piuttosto che affidarsi ai coscritti di leva ,coscritti che di farsi ammazzare per la madrerussia, sembrano non aver tanta voglia.
    I mercenari della wagner son impegnati in libia,ciad e mali sicche’ il gigante ha dovuto arrangiarsi coi barbuti ceceni.

    Un europa autonoma sganciata dalla NATO, ( che putin considera come un nemico subdolo e giurato, notare bene, la NATO a guida USA, non l europa) coesa e guidata dal perseguimento dei propri interessi economici e di sicurezza, in una situazione del genere potrebbe cogliere l occasione , per proporsi come mediatrice e garante di un accordo.
    Nell ultima intervista ad antalya https://youtu.be/NfGdCJ36r9E il ministro ucraino kuleba ha fatto intendere, e gia lo aveva fatto giorni fa’ zelensky , che gli ucraini sarebbero disposti a riconoscere l autonomia del donbass, e la crimea come parte della russia se putin recedesse dal voler sostituire l attuale governo ucraino e riportasse le truppe a casa.
    L offerta mediata dalla UE potrebbe essere questa,gli ucraini riconoscono la perdita di donbass e crimea, accettiano di non entrare nella NATO , e fine della guerra.
    Ma il partito di zelensky propone, invece dell europa di avere come mediatori e garanti di eventuali accordi coi russi , turchia e USA.
    L europa se avesse cervello , potrebbe proporsi come mediatrice e farsi garante di un eventuale accordo, potrebbe poi una volta finita la guerra e sancito lo status quo accettato da entrambi le parti, accettare la richiesta di ingresso del ucraina nell UE, notare bene nell UE……non nella NATO.
    E avviare uno scenario dove l ucraina e magari la georgia ,da casus belli ( progettato e scatenato dalla NATO) o da stati cuscinetto ,tra NATO e Russia, diventino invece ponte tra russia e UE.
    Faccio rispettosamente notare che la Georgia altra zona di guerre e tensioni e’ contigua alla turchia, ovvero al paese col secondo esercito della NATO per entita’ numerica, e che anche in Georgia certi pupazzi giannizzeri del dipartimento di stato USA ( Saakashvili ) sono arrivati ad essere presidenti dopo rivoluzioni/golpe di chiara ispirazione USA,fomentando il nazionalismo e rendendosi poi protagonisti di aver scatenato guerre(ossetia abkazia) nelle quali poi, puntualmente interveniva la russia di putin.
    Ma…datosi che l europa e’ solo un appendice della NATO , continueremo a essere succubi di tale associazione ” filantropica” ,anzi visto che a dicembre stoltenberg tornera’ a fare il presidente della banca nazionale norvegese, ci sono buone possibilita’ che sia Draghi a sostituirlo come segretario NATO, e in tal caso saremmo al worse than bad. ( peggio che male/ dal male al peggio)
    Un europa con un po’ di autonomia decisionale potrebbe seriamente pensare ad uno scenario di distensione e collaborazione con la russia, scenario che porterebbe solo vantaggi economici a tutte e due UE e russia.
    Ma’ fino a che la UE sara’ al guinzaglio della NATO ….. ci sara’ sempre tensione tra europa e russia, perche’ le conseguenze di tale tensione avvantaggiano gli USA, dal punto di vista delle conseguenze economiche e dal punto di vista dei diktat politici che gli USA impongono tuttora all europa forti della tensione con la russia da essi stessi creata ad arte.
    Tensione e contrapposizione che hanno poi come conseguenza ,il sostegno a putin e alle sue decisioni guerresche, di buona parte della popolazione russa.

    Qui prodest qui bono?
    Scrivere roba del tipo ” difendere ogni centimetro di territorio NATO ”
    Senza andar a vedere come si e’ arrivati alla situazione attuale, chi l ha creata, e chi ne trae vantaggio ,e’ indice di miopia e/o vista offuscata dalla cataratta dei media main stream.

    Almeno a parere d un ignorante che a scuola c’e’ andato poco.
    Sicche’ non state a ascoltarmi, seguitate a fare il tifo per la NATO e…a infiascare benzina per le molotov, anche se non vi servissero contro i t 82/90 di putin, comunque visto il rincaro, e’ sempre un investimento pel futuro.

    O NATO O PUTIN sappiatelo ogni altra scelta e’ solo un subdolo espediente di gente pavida ,confusa, se non un subdolo trucco per intaccare la granitica coesione che i popoli d europa ,debbon mostrare, nell ora segnata dal destino che batte nei cieli della nostra patria.
    L orrido tiranno dell est, malefico incrocio genetico tra’ stalin gengis khan e sauron dalla torre del cremlino/barad dur ha sciolto le sue orde beluine contro i popoli libbbberi, lo fermeremo col fuoco delle nostre molotov.
    Ps. chiedere al Raffa istruzioni per la fabbricazione.
    W la NATO W GONDOR W ARAGORN/zelensky E CHE GANDALF/biden C’ AIUTI
    PPS comunque come galadriel la vanderleyen fa’ caca’ era troppo meglio
    la Cate ( blanchet non la vostra )

    • Roberto scrive:

      Per me hai ragione. L’Europa dovrebbe fare le scelte che dici. La NATO dovrebbe farci solo da protezione, nel caso di idee strane di Putin. E invece sentiamo il capo della Nato che fa il politico. Lui che non dovrebbe nemmeno apparire in pubblico.

    • ginocacino scrive:

      Scusami ma mi ha fatto davvero ridere l’incipt del post …

      “Un altra cosa che sta’ emergendo dalla guerra in ucraina.

      La russia ( a parte l arsenale nucleare) militarmente sembra essere un gigante dai piedi d argilla che, gia’ fattosi notare decenni orsono per esser stato preso a calci in faccia da pecorai afgani in sandali ma determinati e armati con stinger , conferma in ucraina la stessa attitudine.”

      … m’ha fatto ridere perchè m’è venuta in mente la fuga precipitosa degli Americani ed Europei tutti da Kabul e qui contro i pecorai c’era l’esercito più forte del mondo con il secondo, il terzo, il quarto ecc e tutti insieme contro i pecorai con gli stessi sandali ai piedi

      un altra cosa che mi fa “sorridere” è leggere ed ascoltare le analisi in favore degli uni o degli altri, delle colpe e delle ragioni che ci sono da una parte e dall’altra dimenticando che storicamente quelle che possono essere o sono le ragioni di oggi saranno le colpe di domani e viceversa

      di inoppugnabile c’è solo una cosa che l’uomo è davvero una bestia feroce, la più feroce di tutte capace di sterminare interi popoli e nazioni senza alcuna ragione vitale; da quando siamo comparsi su questo mondo non s’è fatto altro che cercare di distruggerci a vicenda e finiremo per distruggere il mondo intero … ed è a questo che ci stiamo avviando e ci arriveremo!!

      • Anonimo scrive:

        Pecorai ma motivati , gia l avevano,sperimentata gli inglesi la motivazione degli afgani,motivazione il fattore che Tolstoj citava come fondamentale a prescindere dalla potenza dell esercito,guarda caso anche Tolstoj venne a tale assunto ,dopo aver partecipato alle guerre del caucaso ,dove i russi ebbero anche li a confrontarsi con montanari pecorai.
        Sara’ per questo che putin ha fatto ricorso…ai ceceni al posto dei coscritti?
        Ps Per arrivare alla depopolazione auspicata dai profeti del WEF,forse fame e carestie non bastano,sicche’ chissa’ se vedremo spuntare anche i funghi…malefici.

  20. Vedo nero e basta scrive:

    Sinceramente del fatto Russia Ucraina non riesco ad immaginare la fine; è un grande casino, ma penso che la Cina sarà quella che ci guadagnerà più di tutti sia come prestigio politico, sia potere economico. Gli Usa sono lontani e ci rimetteranno poco, hanno tutto dal petrolio al gas. La Russia e principalmente l’Europa, pagheranno il giusto perché l’eventuale guerra sarebbe la disgrazia reciproca. L’Ucraina sarà l’agnello sacrificale perché alla fine nessuno vorrà rimetterci, con la scusa che non è un membro Nato troveranno la scappatoia per risolvere tutto, la ragione di Stato domina sempre. Ma poi pensate a che livelli siamo ridotti con gli americani in casa che vogliamo fare? E poi pensiamo al passato cattivo Erdogan ora ago della bilancia e poi la Cina anch’essa nella veste di mediatrice, col sospetto che potrebbe volere in futuro un contentino come l’annessione di Taiwan. Ma dove siamo finiti non abbiamo un politico all’altezza, ci sarebbe voluto un certo Craxi e forse qualcosa in più avremmo potuto decidere, ma questa è un’altra triste storia! Riguardo a Taiwan, dubito che Biden farebbe qualcosa, se Trump aveva dei difetti lui e Kamala si stanno dimostrando peggiori e già molti si sono pentiti di averli votati. Il Giappone non mi sembra un servo come siamo noi con gli USA e quindi Taiwan sarà sacrificata per la ragione di Stato.

  21. Anonimo scrive:

    Olio di semi ( girasole) farina (grano) zucchero( barbabietola)

    Da questo,fine settimana… alle coop fi firenze acquisto massimo 4 pezzi di tali prodotti .

    https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/unicoop-firenze-1.7449832

    Generi alimentari di base, benzina, gas da riscaldamento, nuove tasse sulle case di proprieta’ ( delitto grave possederle) che essendo noti beni di lusso ( le case) giustamente devono,essere riservate a chi il lusso puo’ permetterselo, gli straricchi.
    Ma’ gli altri stiano tranqui, anzi stiano felici, poiche’

    Non possiederete piu’ un cazzo ( di nulla) ma sarete ,appunto …felici
    WEF prevede e NATO provvede.

    Ma ooohh ricordatevi la cosa piu’ importante..HA STATO PUTIN
    ps secondo,me e’ stato lui anche a buttare rosii dalla finestra,bisognerebbe farlo sapere al Raffa , cosi’ si da’ pace una volta per tutte e l abbozza con gli articoli sulla rosseide,

    Putin/hitler ora e’ cosa certa, nel 44 hitler nella wolfesschanze a görlitz in un orgia sfrenata degna di quelle del troio mps/procura, ingroppo’ pe’ sbaglio un ucraina , che poi nel 45 sgravo’ un bimbino che fu’ allevato dal kgb in collaborazione con l organizzazione odessa.
    Gni fecero il lavaggio del cervello tipo arancia meccanica , filmati e audio dei discorsi der su babbo ( adorfo)?a stesa, poi lo mandarono in DDR a conoscere i parenti ( la su’ sorella Angela) e poi nel,1999 gni dettero la via.

  22. Anonimo scrive:

    Sempre rimanendo al mondo greco, invece di rifarmi all epica e all epos omerico per apologizzare zelensky e gli eroici ucraìni, come piace fare all esimio prof.
    Dopo aver visto ignorato l,invito fattogli a ritornare sulle guerre del peloponneso e al dialogo su’ diritto,e rapporti di forza tra i contendenti
    Tucidide libro V 82/144 dialogo tra ateniesi e milii
    Invito l esimio prof a rispolverare il buon vecchio Polibio da megalopoli
    Che come ci riassume il Thurston Peck, Polybius, in “Harper’s Dictionary of Classical Antiquities”, New York 1898.

    Secondo Polibio, la storia non deve riguardare né i miti né il meraviglioso, a cui erano portati molti storici, sulla scoperta di paesi lontani e di popoli sconosciuti. Pertanto il problema principale è l’indagine delle cause, fra le quali egli distingue rigorosamente la causa vera (aitìa), il pretesto (pròfasis) e l’inizio di un fatto (archè). Pertanto le spiegazioni miracolistiche e gli interventi provvidenziali vengono derisi.

    La storia deve interessarsi delle azioni umane che contribuiscono alla costituzione della potenza militare e politica di uno stato; quindi una storia pragmatica. Per questo le azioni degli uomini hanno un significato, solo se inquadrate nel contesto in cui si verificano con un’accurata analisi di tutti i fattori e di tutte le cause che le hanno determinate.

    Storia pragmatica, non intrisa di retorica ed epos.
    Caratteristiche della propaganda e dei propagandisti ,non degli storici e dei professori.
    A meno che non siano professori come quello ben descritto da Remak aka Remarque nelle prime pagine del suo
    ” niente di nuovo sul fronte occidentale”
    Mi spiace notare che Remark scrisse dopo aver vissuto in prima persona 2 anni di guerra in trincea.
    L esimio prof. invece scrive dopo….nemmeno aver fatto il servizio di leva.
    Tra l altro Zelensky ettore e’ davvero spassoso paragone, forse ricordo male l iliade ma non mi pare che ettore pizzicasse la lira col billo,ergo zelensky non si e’ ispirato ad ettore quando suonava in duo il piano usando appunto, il billo.

    https://youtu.be/C_DkiU_Ynww

    F.to un ignorante vangatore terzamediuto.

  23. Anonimo scrive:

    L eroinomaco ettoriano zelensky ,si collega in video con piazza s croce a Firenze ( Raffa c eri?)
    Justamente caso volle che il maxischermo fosse collocato a coprire la statua di Durante…..

    https://youtu.be/NyRE1_yYClc

    Ben fate idioti ad oscurar Durante
    Ognun si scelga ben il suo modello
    Pianista ballerino ed ignorante

    Le genti instupidite plaudon quello
    Ovvero il popolin sempre coglione
    Plaude chi suona l piano con l uccello

    L eroe che resistette all aggressione
    Come racconta ai rimbischeriti
    Ogni canal della televisione

    E gl ebeti assai rincoglioniti
    Hanno trovato l loro nuovo eroe
    Che suona con l uccello e non coi diti

    Manunta

    • Eretico scrive:

      Caro Manunta, a Firenze purtroppo non c’ero – avevo un impegno pasoliniano -, ma mi è dispiaciuto il non esserci stato; facendo parte del “popolin sempre coglione”, all’interno delle “genti instupidite”, non sarei insomma di certo mancato. Perché ormai, a schierarsi con gli aggrediti, siamo “ebeti assai rincoglioniti”, come tu ci insegni, nevvero?
      Ciò detto, vista la tua produzione, io non vorrei censurarti, ma mi piacerebbe almeno che tu – per rispetto di tutti – limitassi la tua messe di commenti.
      Quanto a quello sul Caso Rossi: permetterai che il mio tempo, ancorché in effetti prezioso, io lo utilizzi come meglio credo…

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Aitia( causa vera) e pròfasis( pretesto) ,come da tradizione, non pervenute .
        Concetti semplicistici e ribaditi, invece, ottimi e abbondanti.
        Classico della propaganda, mi vien il sospetto che oltre al mein kampf, tu ti sia concentrato anche sul opera del propagandista preferito dall autore

  24. Pierpaolo scrive:

    Ganzo il fenomeno di Pisa, prima manda le armi e poi va alla manifestazione per la pace… Quando si dice avere la faccia come il C.

  25. GRANDESTATISTICO scrive:

    Sono stato folgorato dalla conferma che, per quante illusioni il singolo possa farsi, quando veramente si arriva al nocciolo dei problemi, la situazione socio/economica percepita condiziona la propria risposta agli stimoli esterni . Personalmente non mi sento di incitare gli ucraini ad arrendersi a prescindere: ma non sono sicuro del peso svolto in questo orientamento dalla mia collocazione di pensionato, categoria ritenuta privilegiata al pari di quella dei ” garantiti al 27 del mese”. Intuisco che, a prescindere degli interventi sul blog che ci ospita, coloro che auspicano solo una rapida cessazione dei combattimenti, possano, ad esempio, sentirsi in molti casi meno distaccati rispetto al rischio concreto di aumenti insostenibili del costo del gas . Perchè dovrei criticarli se la loro opinione non è la mia ? E’ da auspicare, l’attacco all’ Ucraina ne sottolinea la necessità, che ci sia un reset collettivo che ci faccia esaminare perché ci troviamo in questa Italia : credo che una formidabile occasione perché ciò avvenga si colloca nel 2023 allorché si andrà a celebrare il 75° anniversario del 18 aprile 1948 . Provo a stuzzicare un po’ di interesse al tema, esprimendo il rammarico che la Costituzione a tale data (1948) fosse già promanata . Forse qualche guazzabuglio sarebbe stato evitato. Ad esempio non casuale: viene illustrato al cittadino fino allo sfinimento che, in forza dell’ art. 11, l’ Italia ripudia la guerra . Se prosegue oltre, all’ art. 78 può però leggere: “Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”. Chi condannerebbe il povero cittadino che si sentisse frastornato da tutto ciò ? E si parla di guerra, non del prezzo dei carciofini !

  26. Pino Mencaroni scrive:

    Per chi non l’ha visto “Winter on fire” (YouTube o Netflix) , bel documentario per capire come tutto è cominciato in Ucraina

  27. Lorenzo Mistretta scrive:

    Eppur, la Storia (la vera, non quella della cronaca) riterrà molto verosimilmente che Putin e la Russia erano lungi da avere tutti i torti…

    Anche negli Stati Uniti, ora cominciano a spuntare analisi che mettono in rilievo la responsabilità del Governo americano e della NATO. Tra altri, Ron Paul (né ceceno, né bielorusso, ma fondatore, negli anni 1970, dell’Institute for Peace and Prosperity). Egli ha scritto un articolo intitolato: “Washington sta combattendo la Russia fino all’ultimo ucraino?”, citato da “piccolenote.ilgiornale.it” (https://piccolenote.ilgiornale.it/55092/ucraina-o-la-realpolitik-o-la-guerra-senza-fine), nel quale sono riportati questi passaggi:

    “Gran parte di ciò che sta accadendo in Ucraina può essere fatto risalire all’amministrazione Obama. Esponenti del Dipartimento di Stato come Victoria Nuland e Antony Blinken hanno pianificato ed eseguito il rovesciamento del governo ucraino nel 2014. Questo è ciò che ci ha messo sulla strada di questo conflitto, perché il governo insediato dopo il colpo di stato ha iniziato a chiedere l’adesione alla NATO”.

    “Blinken, Nuland e altri responsabili di questa iniziativa nefanda sono tornati al governo in posizioni più importanti con la presidenza Biden e hanno continuato a portare avanti la loro agenda per l’Ucraina”. (Fine della citazione).

    Ecco perché questo signore Blinken ha purtroppo gettato tanta benzina sul fuoco non solo prima dell’invasione dell’Ucraina, ma anche dopo…

    Quanto a Joseph Biden, ricordiamoci che egli, nel 1997, allora Senatore, dichiaro’ al Consiglio atlantico: “Annettere alla Nato gli Stati Baltici” sarebbe l’unica mossa che rischierebbe di provocare una “riposta vigorosa e ostile” [della Russia]. Vedasi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/08/il-discorso-di-biden-al-consiglio-atlantico-del-1997-lespansione-nato-agli-stati-baltici-provocherebbe-una-risposta-ostile-di-mosca/6519585/.

    Pertanto, questo altro signore, oggi niente meno che Presidente del più potente Stato del pianeta, non poteva, in buona fede, ignorare, a fine 2021 e inizio 2022, che, respingendo categoricamente e sensa alcuna discussione tutte le legittime richieste della Russia (legittime almeno quanto quella di J.-F. Kennedy nel 1963, quando l’URSS progettava di installare dei missili a Cuba), e profferendo allo stesso tempo minacce economiche e finanziarie micidiali contro la Russia, avrebbe costretto Putin ad invadere l’Ucraina. Invero, Biden, questa aggressione militare, non solo la desiderava; ma addirittura la bramava…

    Quindi, puo’ certo darsi che Putin sia un pazzo diabolico. Ma allora, che cosa sarebbero Biden, Blinken, la Nuland, Johnson, la Truss e Stoltenberg? E cosa sarebbero tutti i dirigenti dell’Europa continentale occidentale, i quali si sono schierati dalla loro parte, come pecorelle, senza tentare di moderare menomamente i loro “alleati” guerraioli infervorati?

    Un’ultima osservazione: ci è raccontato quasi quotidianamente che, in quanto Stato sovrano e libero, l’Ucraina ha il diritto di aderire alla NATO e che, se tale è il suo desiderio, nessuno puo’ opporsi.

    Pero, questa affermazione è completamente falso. L’articolo 10 del Trattato Nord Atlantico (del 4 aprile 1949) recita: “Le parti possono, con accordo unanime, invitare ad aderire a questo Trattato ogni altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente Trattato e di contribuire alla sicurezza della regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni Stato così invitato può divenire parte del Trattato depositando il proprio strumento di adesione presso il governo degli Stati Uniti d’America. Il governo degli Stati Uniti d’America informerà ciascuna delle parti del deposito di ogni strumento di adesione.” Vedasi: https://www.nato.int/cps/fr/natohq/official_texts_17120.htm?selectedLocale=it.

    Essendo questo testo molto chiaro, esso non richiede alcuna analisi esegetica. L’Ucraina non ha e non ha mai avuto alcun diritto d’adesione alla NATO. Puo’ solamente depositare la sua candidatura a tale fine. Ma, per acquisire la qualità di “parte” del trattato, le occorre ottenere previamente l’accordo unanime degli Stati già membri della NATO.

    Il che significa chiaramente che basta un unico voto contrario per ostacolare l’entrata dell’Ucraina nella NATO. Per salvare la pace, bastava dunque que gli USA (e non uno dei suoi vassalli) accettassero la legittima richiesta della Russia su questo punto (per lo meno temporaneamente, considerato che le condizioni geo-politiche non erano riunite e instaurando discussioni con la Russia), e garantissero la sicurezza dei cittadini ucraini russofoni (Donbass e Lugansk).

    Visto cio’ che aveva dichiarato nel 1997, comportandosi in tal modo, Biden avrebbe non solo tagliato l’erba sotto i piedi di Putin, ma anche fatto la parte dell’uomo di Stato intelligente e lungimirante. E avrebbe soprattutto agito utilmente per la pace, salvando l’Ucraina e la vita di molti dei suoi cittadini.

    Invece, egli ha scelto di fare la parte dello sceriffo da cattivo western, “combattendo la Russia (forse) fino all’ultimo ucraino”… Peccato, davvero.

    Mi pare che anche lui dovra renderne conto agli ucraini…

  28. io scrive:

    Mi dispiace leggere quanto esteso dal buon Eretico. Ti ho conosciuto e da sempre letto tra i blogger, ed ho sempre trovato i tuoi scritti parte integrante del processo di caduta di quel troiaio del groviglio armonioso, purtroppo presto restaurato da uno dei tuoi più importanti difensori legali. Macchia non tua ci mancherebbe. Dispiace la cantonata, tra l’altro presa anche da me che l’avevo votato. Detto questo passiamo alla ricca messe di articoli da indicare.
    Dato che chi mi ha preceduto credo che abbia stigmatizzato il necessario, mi preme che non ti sfuggano alcune realtà di contorno che forse, pur conoscendo, ti sono sfuggite nell’empito della scrittura.
    Quella più importante è questa:
    https://www.facebook.com/270105273036253/posts/5018499908196742/
    metto anche il link allo scritto originale citato. E’ in inglese, chi ha le conoscenze tecniche per leggerlo lo faccia.
    https://www.rand.org/pubs/research_briefs/RB10014.html?fbclid=IwAR1PqhGkbesmxBWIgbZM8SYyHVIFE9BM9YNBNQMzFKoLxck25pK8WhxBI40

  29. Senese emigrato scrive:

    Ciao Raffaele. Tanto di cappello per questo pezzo. Hai pienamente ragione, a certa gente non vale minimamente la pena di rispondere…..

  30. Pierpaolo scrive:

    Questa storia sarà la mano di coppale sull‘ Italia! Prossimo presidente del consiglio Michele Vittori di Podere al Popolo.. sarebbe la degna ciliegina sulla torta.

    • Eretico scrive:

      Caro Pierpaolo,
      solo per un’esigenza di chiarezza: da quello che mi consta, Michele Vittori non è più appartenente al movimento Potere al popolo, e – se lo deciderà – si candiderà con un gruppo civico, certo left oriented.

      Grazie a Pino Mencaroni per il suggerimento, e a “Senese emigrato” per l’apprezzamento.

      L’eretico

  31. Vedo nero e basta scrive:

    https://www.facebook.com/watch/?v=1404082670031199 Questo video fa capire solo una cosa che l’Europa non conta nulla, che siamo schiavi degli USA. Ci sono due padroni del mondo, USA e Russia, e presto si aggiungerà la Cina. Noi abbiamo la fortuna che è un padrone leggermente più di manica larga sulla qualità di vita, un guanto di ferro in uno di velluto, ma sempre come la vuole il padrone per la legge della civiltà del consumo. è una dittatura nascosta, ma appena noi usciamo dal seminato ritorna il pugno duro. Le altre dittature sono senza nessuna protezione.

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