Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Feltrinelli, Pasolini, Funari (ed un Ps) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Feltrinelli, Pasolini, Funari (ed un Ps)

Questa domenica, finalmente si torna alla consueta rubrica culturale del blog: la guerra in Ucraina – che speriamo finisca il prima possibile -, nonché i lavori della Commissione parlamentare sul Caso Rossi – la quale, a questo punto, è bene che ancora un pochino duri, così ci divertiamo – ce l’hanno fatta saltare, dallo scorso 27 febbraio, e gli arretrati da smaltire sono pressoché ingestibili. Vediamo comunque di buttare nella fornace gli abituali tre argomenti, anyway…

FELTRINELLI: “GUERRIERO IMPOTENTE” (PER D’AMATO)

50 anni fa, moriva l’editore Giangiacomo Feltrinelli, il “rivoluzionario-miliardario” come veniva chiamato, certo non in senso favorevole, negli ambienti conservatori italiani; come editore, nulla quaestio, pur se schieratissimo: valga per tutti la pubblicazione de “Il dottor Zivago” di Pasternak, solo per fare il più noto degli esempi fattibili.

Quanto alla sua attività di militante di estrema Sinistra – aveva rotto, e di brutto, con il Pci quattro anni prima di morire -, si deve prima di tutto sottolineare che rappresentò un classico esempio di estremismo volontaristico, alla Che Guevara latu sensu, per intendersi: quel tipo di estremismo che Lenin giudicava infantile, perché non sufficientemente organizzato e, dunque, destinato a certo fallimento.

Sulle modalità della drammatica morte, davvero non si entra (ci bastano e avanzano i complottismi di casi più recenti, figuriamoci se vogliamo imbarcarci in quello di Feltrinelli); ci preme piuttosto scrivere una cosina, rapida rapida, su un libercolo che uscì a fine 1971: “Feltrinelli guerriero impotente”; libro anonimo, poi attribuito all’Ufficio Affari riservati, cioé al suo dominus di allora, il potentissimo Umberto D’Amato. In sintesi, in questo libro si sosteneva la tesi che Feltrinelli fosse un rivoluzionario a parole, incapace di passare all’azione (per provocarlo?); estremamente interessante soprattutto la tesi – nell’Italia machista di allora – della stretta correlazione fra l’impotenza sessuale (ovviamente, tutta da dimostrare) del singolo, e l’impossibilità di passare all’azione sul piano pratico e politico.

Che dire? Ad un D’Amato odierno, interessato a costruire on line un kompromat su qualche nemico, un siffatto abbinamento non passerebbe neanche per la testa. Proprio per questo, “Feltrinelli guerriero impotente” (questa carognata di libro) è doppiamente importante: per la vicenda specifica di Feltrinelli, e per la storia dell’italico, cangiante, costume…

 

PASOLINI, UN INCONTRO STIMOLANTE

Sabato 12 marzo, all’Auditorium comunale di San Miniato, si è tenuto uno stimolantissimo incontro sulla figura di Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita; i tre relatori erano Vincenzino Coli – che si è occupato del cinema pasoliniano, proiettando anche alcune sequenze di alcune sue opere -, Francesco Ricci – il quale ha relazionato su vari aspetti della variegata attività pasoliniana, in attesa dell’uscita del suo saggio -, infine lo scrivente.

Come è evidente, abbiamo tutto il 2022 per discettare di Pasolini, ed oltre (in aprile, lo faremo anche in Biblioteca comunale); un solo passaggio del mio intervento – per non tediare i lettori – mi permetto di riprenderlo, in estrema sintesi, in sede bloggeristica: Leopardi, Dante e Pasolini, cantori del passato (remoto).

In effetti, tanto il recanatese, quanto il fiorentino (esule), quanto ancora il friulano-bolognese-romano (autentico crogiuolo italico, Pasolini!) possono essere visti come sinceri aedi di un tempo confinato nel passato: Leopardi, lo collocava addirittura nell’età primitiva, arrivando, al massimo, a toccare la Classicità greco-romana, dopodiché sarebbe per lui iniziato il processo di (nefasta) civilizzazione del genere umano, un processo che arriva a togliere financo le illusioni; Pasolini – come noto – non nascondeva la sua dichiarata simpatia verso il mondo agricolo e pastorale, con il suo afflato solidaristico, poi corrotto, senza possibilità di redenzione, dall’irruzione del consumismo; da par suo, infine, Dante idealizzava la Fiorenza della prima cerchia muraria – quella dell’avo Cacciaguida -, non ancora irredibilmente imbastardita dai “subiti guadagni” dei valligiani inurbatisi in città, con il “maladetto fiorino” il quale aveva sì portato tanta ricchezza, ma aveva fatto al contempo perdere la pristina virtù ai suoi concittadini.

Insomma, tre fra i maggiori intellettuali dell’Italia di ogni tempo – dal basso Medio evo al 1975 – hanno visto nel passato, spesso certo idealizzato, una dimensione da cercare di recuperare, verso cui tendere; forse hanno ecceduto, di certo un po’ di laudatio temporis acti se la sono concessa. Ciò detto, non è che forse, oggi, molti intellettuali – ben concentrati in primo luogo sul proprio ombelico -, hanno sic et simpliciter perso il senso del passato?

 

LA PLATEA DI FUNARI: MEGLIO DEI SOCIAL

Domani, 21 marzo, Gianfranco Funari avrebbe compiuto 90 anni: i tre pacchetti al dì di sigarette (che si è fatto inserire anche dentro la bara, con sublime autoironia), lo hanno fatto andare nel Paradiso dei comunicatori nel 2008, dopo una interminabile serie di problemi cardiologici.

Si autodefiniva “il giornalaio più famoso d’Italia”, e dimostrò – fra le altre cose – che per fare informazione non c’è alcuna necessità di essere iscritti all’Ordine (basta vedere, fra validi professionisti, che gente c’è anche oggi, fra i tesserinomuniti); nelle sue trasmissione, l’ex cabarettista (ebbene sì: immagino entro tre secondi qualcuno interverrà about Zelensky) cavalcò demagogicamente certe campagne (Mani pulite), e ne seppe abbracciare altre, a nostro parere, più che meritorie (Caso Welby); lavorò in Rai (portato da Minoli), in Mediaset (odio-amore con il neosposo per finta), financo in un consorzio di canali regionali, una volta trombato dal duopolio.

Un commento senz’altro lo merita il format che lui stesso creò, sull’allora Tele Montecarlo (che nostalgia): correva l’anno 1980, e Funari si lanciò in “Torti in faccia”, poi ripreso in “Aboccaperta” su Raidue: da una parte dello studio, persone comuni paladini di una idea, dall’altra ordinary people di un’altra, lui – istrione all’ennesima potenza – al centro dell’agone.

Il tutto si risolveva in una radicalizzazione dei due “poli”, certo; indubbiamente, qualche volgarità ci scappava; Funari, poi, gigioneggiava sin troppo (indimenticabile lo “zummolo” di Corrado Guzzanti, suo eccelso imitatore). Però, in primo luogo, si dava voce alla gente comune su tematiche importanti, in un’epoca presocial; in secondo luogo, tutti dicevano la loro, ma – almeno dai lontanissimi ricordi affioranti grazie al ben tornito ippocampo – nessuno si presentava come esperto di tutto, senza avere invece alcuna competenza specifica, come oggi accade sui social (e sui blog, eh).

Tornando al paragrafo pregresso: nessuno, ahinoi, si sente neanche alla lontana paragonabile a Dante, Leopardi e Pasolini; ciò detto, almeno in questo, almeno nel rimpiangere i programmi di Funari, si può guardare con nostalgia al passato? Si può dire che un confronto di opinioni opposte gestito dal funambolico ed istrionico Funari fosse cento, mille volte meglio di certe, odierne, “battaglie da leoni da tastiera” sui social?

Ps In settimana ovviamente ci torneremo, ma giusto una cosetta sulla Guerra in Ucraina, all’insegna di quella capacità di giudicare laicamente che, purtroppo, in svariati commentatori del blog ci pare latitare: oggi, Zelensky alla Knesset ha detto parole incaute (vediamo cosa dirà all’italico Parlamento, martedì); Massimo Giletti, in qualche occasione duramente criticato (Caso Rossi), oggi è andato ad Odessa, documentando il conflitto ucraino boots on the ground: non aveva bisogno di andare fino ad Odessa, per scalare il successo che già gli arride, eppure è partito. Per questo, merita un sincero chapeau: a maggior ragione, da parte di chi lo ha spesso criticato…

43 Commenti su La domenica del villaggio: Feltrinelli, Pasolini, Funari (ed un Ps)

  1. Marco Burroni scrive:

    Populista in senso positivo, Funari e’ uno di quelli che ha creato il modello dei moderni talk show: con la differenza che Funari cercava di capire le cose e farle capire al pubblico, quelli di oggi usano l’informazione come pretesto per fare spettacolo. Era anche un discreto attore. Cercate su youtube “simpatici e antipatici” (il miglior film di Christian De Sica secondo il sottoscritto) e guardatelo interpretare un prototipo del”generone” romano.

    Inutile dire che anche a me un personaggio cosi’ manca parecchio.

  2. Paolo Panzieri scrive:

    Questa volta Putin, sarà perché forse troppo vecchio ormai per il lettone (di cui alle scorribande con Silvietto nostro), sarà perché evidentemente non aveva bene il polso della situazione, sarà perché lo avevamo un po’ tutti sopravvalutato, ha sbagliato e di grosso.
    Il vecchio Luttwak, uno che i russi li conosce bene per averli sconfitti fortunatamente a tavolino ai tempi della guerra fredda (insieme a Reagan), ha paragonato l’invasione dell’Ucraina “con un esercitino” allo sciagurato “spezzeremo le reni alla grecia” del poro Benito: una passeggiata trasformatasi in disastro.
    Con la differenza, però, che mentre le armi segrete del duce non esistevano, le testate atomiche ereditate dalla vecchia URSS, invece, sono assolutamente reali …
    Dunque, il mondo, piaccia o no, è di nuovo sulla soglia di quella terza guerra mondiale, che speravamo tutti di esserci lasciati alle spalle con la caduta del muro di Berlino ed la dissoluzione di tutti gli infami regimi comunisti dell’Est Europa.
    In questo quadro pure la politica, sempre molto fair, del vecchio Biden, che, per colpa della sua insipienza, ma forse pure per calcolo (talvolta siamo portati a sottovalutare un interlocutore evidentemente appannato e non del tutto compos sui), ci ha condotto fino a questo punto, lascia molto a desiderare.
    Infatti, il ci batteremo fino all’ultimo ucraino, sulla pelle soltanto di noi europei, almeno a me, non pare né onesta né tantomeno intelligente.
    Di certo qualcuno dalle sue parti ci guadagnerà (ogni missile ed ogni proiettile ha un prezzo …) ma tante persone sono morte, moriranno, hanno perduto la loro casa, sono dovute emigrare.
    Per cosa?
    Per una guerra che non potevano, né possono, vincere, senza l’intervento diretto (rischiosissimo) della NATO.
    Una pace che per forza avrà, quindi, condizioni molto peggiori di quelle negoziabili prima dell’invasione.
    Con mesi e mesi di tempo (forse anni …) per cercare di evitarla.
    E questa sarà la colpa storica di Zelensky, ma pure di Biden …
    Tutto il resto è noia, anzi fuffa.
    Parole al vento, toni lirici, che spesso allontanano soltanto la sola soluzione auspicabile: un armistizio immediato.
    L’unico risultato conseguito è stato di accreditare la Cina (che presto si papperà Taiwan) come nuova potenza leader mondiale sulle ceneri del fu impero americano.
    Scopriamo altresì che, nonostante tutto, Israele da alleata storica USA ormai è alleata di Mosca e che i Sauditi neanche rispondono più al telefono se li chiama Sleepy Joe.
    Di certo se qualcuno avesse un minimo di onestà intelletuale rivaluterebbe almeno i famosi accordi di Abramo e le politiche di quel puzone di Trump.
    Ma non accadrà mai perché i tre buchi del naso (cfr il grande Guareschi) che un tempo aspiravano soltanto l’aria della Moskova, oggi respirano solo l’aria del Potomac versante Democrat e la disonestà intellettuale è la peggiore malattia dell’occidente, insieme alla sua ottusa burocrazia.
    Altro che SARS COVID 2.
    Ci sarà mai un giono in cui non ci divideremo più in Guelfi e Ghibellini, rossi e neri (W il sincretismo del Milan, che va per lo scudetto!), democratici e repubblicani, atei e credenti, scapoli e ammogliati e chi più ne ha più ne metta?
    Dovremmo imparare ad essere semplicemente noi stessi, piaccia o no italiani, e fare quello che è più giusto (e onesto) per noi.
    Magari quel giorno, come diceva Cavour, avremo fatto gli italiani …

    • Holden Caulfield scrive:

      A chi decantiamo i benefici dell’armistizio immediato? Agli ucraini? E lo facciamo dopo aver visto quanto successo in Afghanistan negli ultimi 45 anni? Si torna sempre sullo stesso punto, siamo noi, per i nostri interessi “italiani”, a dover decidere cosa sia meglio o meno per altre nazioni dopo essere stste invase da un esercito straniero? Invocare poi l’onestà intellettuale per Trump è un assurdo. A me (ma mi pare di essere una sparuta minoranza a questo punto) basterebbe aver visto l’assalto al Campidoglio per giudicare il personaggio, pur nel rispetto della scelta democraticamente espressa a suo tempo dagli statunitensi (con l’aiutino di Putin per inciso). Almeno chi è intellettualmente onesto potrebbe azzardare un paragone tra Zeletny sbeffeggiato per le sue gesta televisive e il conduttore di “the apprentice”? Oggi evidentemente va molto dimostrarsi equidistanti, equilibrati, moderati e pacifisti, con il piccolo effetto collaterale di calpestare una democrazia (a proposito, pietosi i calcoli sulla maggioranza di Zeletny che leggo in questi giorni), accettandone l’annichilimento e l’asservimento. Vorrei vedere in un caso simile cosa avrebbe significato per te essere italiano, accettando passivamente una dominazione straniera dopo essere stati invasi.

      • Strullo della val,di merse scrive:

        Le faccio notare vista la sua domanda, che storicamente gli italiani hanno una lunga e vasta esperienza plurisecolare delle piu varie dominazioni straniere passivamente accettate dopo esser stati invasi.
        A parte questo.
        Nessuno contesta la legittimita’ degli ucraini a difendere il loro paese invaso, ma il punto ora e’che l ucraina da sola non ha chance di resistere ancora a lungo, puo’ solo sperare o che putin si fermi, cosa poco probabile, oppure puo’ accettare una tregua e cercare eventualmente con mediazione e sostegno dell EU , di limitare le pretese territoriali di putin.Ora putin dopo aver perso molti piu’ uomini di quanto previsto, gia’ sembra stia passando in stile usa/vietnam all uso di bombardamenti missilistici, generalizzati che oltre alle vittime, a lungo andare raderanno al suolo impianti industriali e infrastrutture.
        Quello di cui putin si sarebbe accontentato prima dell invasione era il semplice riconoscimento ucraino della perdita dei territori che avevano scelto di non far piu’ parte di uno stato che ,dopo il golpe del 2014 ,aveva iniziato a perseguire politiche nazionalistiche intolleranti verso le minoranze di lingua,origine e cultura russa.

        Notare bene, la UE per precise scelte di strategie economico commerciali, decise di puntare sul gas russo come primaria fonte energetica, quel gas transitava e transita dall ucraina, una UE intelligente avrebbe avuto tutti gli interessi a favorire l ingresso di un paese ( l,ucraina) strategicamente determinante per lei, al suo,interno, invece cosa e’ successo? Che dopo il 2014 ll governo ucraino ha stretto rapporti commerciali e joint ventures non con la UE ma’ con gli USA, i quali poi hanno iniziato a ventilare l ipotesi di ingresso ucraino nella NATO .
        Quello che molti commentatori carcano di farle capire ,e’ che se l europa continua a non perseguire i propri interessi politici ed economici, saranno gli USA, che invece i propri interessi li perseguono , a creare e sfruttare condizioni che vanno a loro esclusivo vantaggio e a scapito dei loro maggiori concorrenti , ovvero a scapito nostro, degli europei, UE ,ucraini e russi.
        Lei dovrebbe sapere bene che USA ed UE sono,in concorrenza per quanto riguarda l industria.
        Cosi’ come USA e russia sono in concorrenza per quanto riguarda il mercato energetico gas/petrolio e quello alimentare grano/cereali.
        E’ inutile e davvero ridicolo che lei , da autore dei testi del trio eretico/holden/burroni , continui a voler ignorare quanto da settimane le viene risposto, lagnandosi di essere ” sparuta minoranza” filo ucraina , contro orde di commentatori filo putin.
        Qui nessuno sta’ apologizzando putin.
        Lei non puo’ separare scenari economici e commerciali dalle cause delle guerre e di questa guerra.
        Le guerre da sempre, hanno tali scenari come matrice.
        Ps.
        Notevole che sia proprio un insegnante di storia, l eretico a non volerne tener di conto.
        Ma si sa’ all eretico piace Funari, mentre disdegna tucidide e polibio, che descrivevano come gli interessi economici e commerciali di atene e quelli di roma e cartagine, fossero all origine delle guerre del peloponneso, come delle guerra puniche.

        • Holden Caulfield scrive:

          Mi sembra incredibile avere certezze su cosa sarebbe stato sufficiente per quietare Putin prima che lui stesso invadesse l’Ucraina, oltretutto senza che nulla fosse cambiato tra il 2014 e il 2022 (appena 8 anni). Solo Manunta può farlo. Manunta sa esattamente cosa avrebbe voluto, cosa vuole e cosa vorrà Putin. Ma se lo ingaggiasse la Cia? Tutti hanno un prezzo e io so che con il nero dei Nebrodi e due damigiane ce la potremmo fare.

          • Anonimo scrive:

            Si ecco fenomeno tira fori la CIA

            Se ad argomentare c’ hai difficolta’
            Ti tocca ricorrer alla vecchia via
            Ovvero a mostrar la tua ottusita’

            Che ben esibisci senza fantasia
            Le stesse battute soltanto ripeti
            E ben tua natura dimostri qual sia

            Sull argomentar se qualcuno ti cheti
            Sei pronto a mostrar la tua vera natura
            Sicche’ tu ricorri ai soliti peti

            Che verghi sul blog con mano sicura
            E in quello davvero di te non c’e uguale
            in storia passata o n storia futura

            Esprimi assai bene e ti vien naturale
            Da dove provenga ogni tuo pensiero
            Ovvero dall organo intestinale

            se ti vuoi inoltrare nel dileggio piuttosto che replicare argomentando…..accomodati pure cittino.

    • Lorenzo Mistretta scrive:

      Analisi molto equilibrata e quindi largamente condivisibile.

      Semmai, a lasciarmi un po’ perplesso, ci sarebbe il seguente punto. Se l’aggettivo “fair” è stato adoperato nei suoi soliti significati (cioè “giusto”,”equo”, “leale”, “ragionevole”…), dubito che si possa considerare che la politica di Biden sia (o sia stata) “sempre molto fair”; mi sembra che essa sia al contrario molto rigida e prepotente.

      In un contesto appunto di crisi che presto puo’ degenerare in una terzo conflitto mondiale tra superpotenze nucleari, sostenere (come fa Biden), che l’aggressore, prima putativo e poi effettivo, sia un pazzo e, allo stesso tempo, metterlo con le spalle al muro, rifiutando ostinatamente di sentire le sue ragioni, seppur legittime (scusate se non piace), e invece scatenare preventivamente una valanga di sanzioni economiche e finanziarie miranti a rovinare il suo Paese, mi pare tutt’altro che “ragionevole”; è anzi una pura pazzia.

      E, se di mezzo vi si trova anche un terzo pazzo che rincara la dose, quale il presidente ucraino (il Premier israeliano Bennett e poi la Knesset, l’hanno capito al volo), il meglio che si possa intraprendere per il bene dell’Umanità sarebbe di non lasciarli litigare fra di loro troppo a lungo…

      Se Putin è inequivocabilmente l’aggressore, cio’ non toglie nulla al fatto che Biden (USA e NATO) e il governo ucraino si sono evidentemente intesi per provocarlo e spingerlo all’estremo, in piena cognizione di causa: Biden, per essere consapevole fin dal 1997 della probabilissima reazione russa e, Zelensky, per esserlo anche lui, almeno fin dal 2019.

      Pertanto, se Putin deve essere considerato un criminale di guerra, allora gli altri due devono essererlo altrettanto; Biden, perché mai e poi mai tollererebbe che un’altra potenza nucleare (Russia o Cina) impiantasse una gigantesca base militare al confine degli USA, e che quindi non ha moralmente alcun diritto di vietare ad altri di fare cio’ che farebbe egli stesso, cioè intervenire militarmente, bombardando a tappeto (com’è purtroppo la solita prassi dell’esercito US), uccidendo magari, rispetto ai russi, dieci o cento volte più civili (ma in tal caso, non intenzionalmente, eh, solo per semplice “effetto collaterale”); e l’oligarca ucraino Zelinsky, perché ha anteposto la pioggia passata e futura di miliardi di dollari US alla sorte dei suoi infelici cittadini, esponendoli deliberatamente al fuoco armato russo, il che costituisce ai miei occhi un alto tradimento, e non di certo un atto di “bravura”.

      Come già osservato in una precedente puntata di questo blog, NON esiste alcun diritto di adesione alla NATO. Per divenire parte del trattato NATO, ci vuole un voto unanime degli Stati già membri (art. 10 del trattato). Dunque, questa gravissima crisi poteva essere facilmente risolta in modo pacifico. Bastava che gli USA (magari incitati dai principali dirigenti dell’Europa continentale occidentale) avessero l’intelligenza e l’onestà intellettuale di ammettere (cio’ che sapevano da decenni) che l’entrata dell’Ucraina nella NATO costituiva un reale legittimo problema geopolitico per la Russia e che, pertanto, essi decidessero di rinviare sine die il voto sulla candidatura dell’Ucraina, ed invitassero la Russia a un negoziato aperto sulla questione. Sicché Putin non avrebbe pututo fare a meno di accettare questo compromesso e di rimandare nelle loro caserme le truppe e tutti i congegni bellici che aveva dispiegato intorno all’Ucraina.

      Invece, è stata ritenuta la peggiore soluzione possibile, cioè quella che non lascia quasi nessuna via d’uscita onorevole, né agli anglosassoni, né alla Russia, né all’Unione europea, né certo all’Ucraina.

      Ora, come disse molto giustamente Xi Jinping (a Biden), citando un antico proverbio del suo Paese: “Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo”.

      Ma, a quanto pare, Biden, Johnson e Zelinsky vogliono a tutti i costi la guerra e i nostri dirigenti stanno zitti.

      Nondimeno, speriamo bene…

    • Marco Burroni scrive:

      Avvocato, un parere professionale… mio nonno mi ha detto che abbiamo una servitu’sul giardino del mio vicino, ma siccome non esiste un contratto il mio vicino mi negava il passaggio. Allora io che ho fatto? con dei miei amici gli sono entrato in giardino, gli ho asfaltato il prato e siccome lui protestava gli ho spaccato la faccio. E intanto i miei amici gli entravano in casa e gli trombavano la moglie… ecco Avvocato, in un caso del genere come imposterebbe la mia difesa?
      La parola di mio nonno e’ una ragione sufficiente a bilanciare il torto che ho fatto al vicino? Attendo fiducioso il suo parere…

    • Roberto scrive:

      Lungi da me dall’essere filoamericano, ma non posso più sentire che Putin fa il macellaio e la colpa è di Biden, dell’Europa, di Zelensky e di tutti quelli che non si vogliono arrendere.
      Allora facciamo così, proponiamo a Putin di prendersi tutti i paesi dell ‘ est Europa e diamogli anche la Finlandia, così, poverino, non si senta più minacciato. Anzi, consegniamoci direttamente anche noi occidentali, fino al Portogallo. Così la pace sarà assicurata, e il gas ce lo da gratis.

  3. Anonimo scrive:

    Desolante ma logico e consequenziale ,da parte dell eretico e del burroni, il rimpiangere un circense domatore di opposti schieramenti.
    Del resto i due gia’ si sono chiaramente espressi ,sul fatto che cio’ che sta’ avvenendo in ucraina ,va visto e valutato , esclusivamente come scontro che vede schierati da una parte, invasori malvagi, dall altra eroici difensori che tengon la trincea di liberta’ e democrazia a vantaggio delle libere genti d europa e del mondo.

    Troppo sottile invece il richiamo dell avvocato Panzieri a considerare cause, moventi, conseguenze e vantaggi della guerra in ucraina, usare il cervello per fare tali considerazioni , probabilmente per il trio eretico/holden/burroni e’ un esercizio destrutturante, ovvero destrutturerebbe gli schieramenti polarizzati tanto cari al suddetto trio.

    Come scrive e confessa di rimpiangere l eretico nei teatrini di funari, testuale:
    tutto si risolveva in una radicalizzazione dei due “poli”

    Chi non si riconduce a tale polarizzazione e’ ,sempre secondo l eretico
    testuale:
    esperto di tutto, senza avere invece alcuna competenza specifica, come oggi accade sui social (e sui blog, eh).

    Ed e’cosi che l eretico in preda a labirintite espressiva finisce per contraddire quel che ,sempre lui ,aveva scritto precedentemente ,testuale:

    non è che forse, oggi, molti intellettuali – ben concentrati in primo luogo sul proprio ombelico -, hanno sic et simpliciter perso il senso del passato?

    Ovvero , e’ proprio il non considerare gli eventi del passato recente che hanno preceduto la guerra in ucraina, a portare a schierarsi in maniera polarizzata.
    L importante e’ schierarsi, magari contraddicendo frase dopo frase quando e quanto si argomenta , ma…poco importa visto che , l importante e’ schierarsi.

    • Marco Burroni scrive:

      Ma tesoro mio, tu sei molto, ma molto piu’ schierato di noi, solo che non hai il coraggio di ammetterlo, non hai le palle per esporti e urlare “ Si, sono per Putin!!!” e fai finta di essere super-partes. Pero’ poi definisci ‘sottile’ l’intervento di Panzeri che accetta acriticamente la propaganda di Putin dimostrando una disarmante ingenuita’ ( o una disarmante cattiva fede, non conosco il soggetto…).

      Certo che esistono torti e ragioni da entrambe la parti ma ti rendi conto che certe ragioni scompaiono di fronte ad un’invasione militare, di fronte a 200.000 soldati che ti entrano in casa, che sparano ai civili, che bombardano case, scuole, ospedali, che cacciano milioni di persone dalla loro terra? E considera che nessuno di noi si e’ armato e partito, stiamo tutti a discutere dai nostri comodi divani; davvero consideri cosi’ grave accettare la realta’ come facciamo noi ( perche’ di questo si tratta, solo accettazione della reata, altro che schierarsi, come dici tu) ? Se ti da fastidio che ci sia genta che da’ ragione all’Ucraina e torto alla Russia e che ritiene che sia un nostro diritto-dovere dagli armi per difendersi questo e’ un problema tuo, io non so che farci.
      E ti ricordo che gli ignavi all’inferno hanno un girone tutto per loro…

      • Curati la bile Pippo scrive:

        Giacche scrivi di Funari ”
        “Inutile dire che anche a me un personaggio cosi’ manca parecchio.”

        Amore di mamma che temi l inferno
        Ravversa il cervello e cambia stagione
        Rispuntin neuroni dal tuo trist inverno
        Ognuno puo’ esprimer la propria opinione
        Se tu a contrapporti continui in eterno
        E l polarizzar ti da’ soddisfazione
        Ritorna ai programmi che hai tanto cari
        Ritorna a guardarti il defunto Funari….

        Di tacco ti piglio mio caro burroni
        Che in rima un ti dico che cosa m assuoni

  4. Uno di passaggio scrive:

    Ah che ridere, lo sciocco dittatore ci chiede il saldo del gas che continua a inviarci in Rubli, che disdetta, ma come non dovevamo far dichiarare default con le sanzioni in 3 gg? Che facciamo scambiamo Euro in Rubli e riempiamo le riserve per l’inverno oppure compriamo da Bidè il Gas liquido a 200 $ a mvh che non possiamo poi rigassificare forse nel 2026 perché i rigassificatori non ci sono? Che dici Eretico? Possiamo sempre muovere guerra alla Russia. Con questi pezzi di riservisti che abbiamo, dai dai coscrizione segnatevi nell’esercito europei!

  5. Vedo nero e basta scrive:

    A lato delle sanzioni e la guerra Ucraina-Russia ed il comportamento a Sienina nostra. La ripresa rischia di fermarsi ed il petrolio va su e pure la benzina perché siamo stati oltre i 2 € fino allo sconto a termine di Draghi, ma il costo della vita è aumentato lo stesso. Comunque la si metta andare in macchina è diventato ancora più caro di prima quindi usare il mezzo pubblico sarebbe molto più economico, specialmente per girare in città, invece da tempo i tram sono ancora più deserti di quando c’era la pandemia covid. Evidentemente a Siena ancora la crisi non è arrivata, bene a chi tocca, a me no; quindi uso più di sempre quello che qualche spocchioso concittadino chiama lo “strascica poveri”. Anche sui media cittadini si parla e straparla di gas serra, inquinamento, costo della vita, risparmio di benzina; a parole purtroppo.

  6. Vedo nero e basta scrive:

    Funari? Parere personale, l’ho sempre visto come l’antesignano di persone come Sgarbi nel linguaggio e qualunquisti presenti in tanti programmi televisivi attuali.

  7. Vedo nero e basta scrive:

    Se Trump era matto, Biden cos’è? Guardare questo video e riflettere: https://www.facebook.com/watch?v=1412356769185209 se al posto dell’arteriosclerotico ci fosse stato il matto, di una Unione Europea meno succube degli USA, forse le cose in Ucraina sarebbero andate meglio di ora? Ovviamente Putin non è sicuramente uno stinco di santo ed ha la maggior parte delle colpe, ma qualcuno non ha saputo operare o sta operando nel modo giusto mandando armi all’Ucraina invece di insistere con la diplomazia. Questi sono i fatti il resto sono solo chiacchere.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Preciso che è un grande errore mandare le armi all’Ucraina invece di usare la diplomazia ad oltranza. Ma già, certo, gli Usa si devono liberare di un po’ di missili nei suoi arsenali se non si arrugginiscono!

  8. Anonimo scrive:

    Spezzeremo la spina dorsale all economia russa, li buttiamo fuori dallo swift gli congeliamo i conti e il rublo diventera’ moneta buona pe’ giocarci a monopolo.
    Si si .
    Mezzora fa’ dal Corriere della sera pagina economica on line
    Copio e incollo

    Il rafforzamento del rublo e la mossa di Putin
    La conversione dei contratti del gas in rubli decisa da Mosca è pensata per ridare forza alla moneta russa crollata a seguito dell’invasione in Ucraina e delle sanzioni imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti al paese. Dopo l’annuncio di Putin il rublo ha effettivamente recuperato valore alla Borsa di Mosca. Il cambio tra euro e rublo è rapidamente passato da 112 a 107 mentre il rapporto tra dollaro e rublo è scivolato da 103 a 97,75. Il tutto mentre il prezzo del gas in Europa registrava un balzo del 34%. Nel discorso ai funzionari Putin ha nuovamente ribadito l’illegalità delle sanzioni occidentali. Sanzioni che comprendono il congelamento delle riserve valutarie estere della Banca centrale russa. Putin avrebbe infatti aggiunto: «Alcuni Paesi occidentali hanno preso decisioni illegittime sul congelamento dei beni russi».

    Volete il gas? Bene me lo pagate in rubli , vendete euro o dollari sul mercato valutario e comprate rubli , e come ben si sa’ comprare una moneta
    equivale a rafforzarne il cambio rispetto alle valute di controparte.
    Scommettiamo che lo fara’ anche con grano cereali e materie prime?
    Geniale europa , prima si mette la corda russa al collo, dipendendo dalle importazioni di prodotti russi, poi dietro ” disinteressato consiglio” del grande alleato USA, si butta dallo sgabello delle sanzioni.
    Tafazzi un dilettante.
    Chi avesse dubbi puo’ interpellare in seduta spiritica il graaande Funari e chiedere lumi.
    bu/er/ho avete gia’ comprato la tavola ouija e il tavolino a tre gambe?

  9. GRANDESTATISTICO scrive:

    Riferisce Danilo Taino (CORSERA 20.3.2022) che, alla caduta del muro di Berlino, erano presenti in Europa più di 315- mila soldati USA, nel 2021 ridotti a meno di 64- mila; il numero delle testate nucleari NATO in Europa è sceso del 98 per cento rispetto all’ apice della Guerra Fredda. Quindi la NATO, anche dopo l’ ingresso degli stati dell’ ex blocco sovietico, mai ha minacciato la Russia, anzi . Il collega ANONIMO di blog nel corso dei suoi non parsimoniosi interventi, ha anche evidenziato (15.3) che la Russia può continuare a vendere il gas a Cina, Pakistan e India (oltre a tutti gli altri paesi meno popolati, immagino), nel mentre Italia, Germania e Olanda rimarrebbero evidentemente all’ asciutto per punizione di aver aderito alla sanzioni alla Russia . A parte i tempi industriali per il vagheggiato cambio di destinazione del prezioso combustibile, che potrebbero essere non inferiori a quelli necessari ai paesi europei per fare a meno delle forniture russe, vorrei chiedere all’ ANONIMO: in quale moneta pensa che la Russia potrà farsi pagare dai paesi da egli citati ed a quali prezzi rispetto a quelli ottenibili attualmente? La cosa non è indifferente considerata l’ enorme mole di ricchezza in ballo e quindi l’ influsso sulle economie ed il commercio mondiali. Non sarebbe affatto scontato riuscire ad aggirare il dominio occidentale in tema di monete (dollaro ed euro), per non parlare di criptovalute. Non dice niente (tanto per fare un esempio) il fatto che, se l’ Italia non avesse l’ Euro, con il parlamento, l’ apparato ed il debito pubblici che si ritrova sarebbe messa come l’ Argentina ? Sicuro che tutti quei paesi, compresa la Cina, vorrebbero correre il rischio ? (Indovinello con risposta incorporata: in quali valute è il gruzzolo personale di Putin ?). La Russia ha bisogno di continuare a vendere il gas all’ Europa (sanzioni o non sanzioni) perlomeno quanto i paesi europei oggi hanno necessità di acquistarlo . La differenza è che la Russia non ha alternative neanche per il futuro . Secondo “info Mercati esteri” : ‘La Federazione Russa è tra i principali estrattori ed esportatori al mondo di materie prime. In particolare, secondo dati BP relativi al 2015, la Russia è il secondo produttore al mondo di gas, il terzo di greggio, il sesto di carbone. Dispone, inoltre, delle più vaste riserve di ferro al mondo (seconde solo a quelle australiane), delle seconde di PGM (Metalli del gruppo del platino), delle terze d’oro e e le quarte di Nickel. La vastità del territorio, infine, la pone al primo posto al mondo anche per riserve di legname (sul territorio russo è presente oltre il 20% delle foreste al mondo)’. Bene . L’ Italia, che com’ è noto non possiede niente di tutto quel ben di dio ma è la seconda nazione manifatturiera della UE, ha un PIL superiore a quello della Russia ! Colgo lo spunto, comparso nel blog, sui generali americani della 2^ guerra mondiale per rinverdire i meriti del generale Patton, personalità anche discutibile, ma che, oltre alla geniale capacità strettamente militare, intuì che era quella l’ occasione giusta per ricacciare nella sua tana l’ altra “bestia” emersa nel conflitto: il comunismo stalinista .

    • Vedo nero e basta scrive:

      Che dire? Tra tutti questi dati a noi sfavorevoli, mi consola il fatto che l’Italia è il terzo Paese al mondo come possessore di riserve d’oro; USA, Germania, noi, a poca distanza la Francia, poi la Russia, Cina, la ricca Svizzera, ecc. Speriamo che almeno questo ci serva da salvagente nel futuro. Tra tante brutte notizie almeno questa è buona. https://www.truenumbers.it/riserve-oro/

      • Anonimo scrive:

        Racconto di Asimov, ovvero fantascienza.

        Se i paesi europei mettessero assieme le loro riserve auree , il totale sarebbe superiore alle 8.000 tonnellate degli USA.
        Ovvero, con una massa monetaria circolante minore di quella esistente in $ potremmo avere un quantitativo d oro maggiore a garanzia.
        Le quote di controllo della “nuova bce” con moneta garantita da riserve auree ,potrebbero poi essere ripartite tra i paesi UE,in base alle riserve auree di ognuno di loro.
        L attuale bce andrebbe affanculo, e la nuova b.ca centrale opererebbe congiuntamente con le decisioni del parlamento elettivo UE.
        Adesso invece abbiamo una bca centrale privata che lavora congiuntamente con una commissione europea di non eletti.
        Questo e’ quanto.

    • Uno di passaggio scrive:

      Caro Statistico, iniziamo con il calzante paragone Argentina vs Italia Euro. Argentina finanziata e saccheggiata da sempre da governo Usa, immense risorse naturali regalate dai politici argentini alle multinazionali USA. Stop. Debito pubblico finanziato direttamente con emissione titoli di stato in moneta straniera $ USA. Stop. Eventuali crisi causate dai più disparati shock economici esterni si risolvono con default a causa della carenza di riserve valutarie straniere, nella fattispecie $ USA, necessari al rimborso del debito contratto e interessi sullo stesso.STOP.
      Questo è quello che può succedere quando un paese vedi Italia emette titoli di debito pubblico con moneta straniera vedi Euro. Stop. Poi esiste la lex monetae. Stop. Vado in crisi esempio Russia 2020, crisi pandemica future su petrolio e gas a valore negativo.Stop. Esportazioni materie prime necessarie alla creazione di valuta straniera per l’acquisto di beni importati esempio tecnologia crollano.Stop. La valuta straniera per ripagare interessi sul debito contratto in valuta estera termina.Stop. Pago il debito ed interessi in valuta sovrana es Rublo.Stop. I creditori soffrono si vedono rimborsare interessi e capitali prestati in $ USA in Rubli Russi.Stop. Esempio di l’ex monetae Avevano prestato 1000 $ USA e si ritrovano 1000 Rubli con un potere di acquisto relativamente svalutato.Stop.
      Il sistema come si sostiene in questo contesto?Stop. Da parte Russa solo ed esclusivamente con deterrenza della potenza bellica e nucleare.Stop. Italia ora come Argentina. STOP. Debito emesso in moneta estera. Euro. Stop.
      Zero deterrenza bellica.Stop. A parte quella dotatissima e coraggiossisima truppa di riservisti in partenza per Ucraina verso btg azov.Stop.

    • ANPI dixit , ma il trio non intende scrive:

      Visto che leggi il corsera, potevi aprie l articolo linkato sopra preso dalla pagina economica, in poche ore dopo l annuncio che la russia avrebbe chiesto il pagamento di gas e petrolio in rubli, il rublo si e’ rivalutato del 5% su $ e€ .
      Visto che scrivi che la russia e’ il terzo produttore di oro, avresti potuto desumere che gli potrebbe venir agevole di ancorare il rublo alle riserve d oro ( parita’ aurea)
      Visto che scrivi che siamo il secondo paese manifatturiero e che dipendiamo in ogni settore delle produzione industriale dalla russia, l impatto delle sanzioni, ovvero del blocco delle importazioni dalla russia in ogni settore produttivo, lo avresti potuto capire anche da solo.
      Sembri poi ignorare che non e’ l europa i primo paese per produzione industriale ma la Cina ,e che le materie prime russe ,possono essere indirizzate verso la Cina.
      Le preoccupazioni sulle conseguenze del blocco , sono state espresse dai primi ministri di germania, ungheria,austria,bulgaria e dallo stesso ministro cingolani, tutti si sono dichiarati molto preoccupati non solo per le conseguenze a livello di produzione industriale, ma ( parole loro) per la lacerazione del tessuto sociale che ne conseguirebbe.
      Oggi lo stesso Macron ha dichiarato che il mercato del grano almeno per un anno e mezzo sara’ instabile e con prezzi in aumento, se non capisci che i primi a farne le spese saranno i paesi piu’ poveri…che dirti,sei duro come le sorbe ,evidentemente.
      Forse non hai visto in spagna cosa sta succedendo, scioperi ad oltranza nel trasporto e nella pesca, settori dove l aumento del gasolio gia’ ha fatto sentire le sue conseguenze.
      Come hai gia’ mostrato precedentemente, metti insieme 2+2 ma eviti di considerare che la somma e’ 4.
      Grande in statistica, ma pessimo in aritmetica.
      Ps se Patton o Mac Arthur fossero diventati presidenti al posto di IKE probabilmente ora non saremmo qui a scrivere.
      Considerare i russi “bestie” e’ un ottima base per intavolarci relazioni distese… yes indeed.
      Confermo ,te non intendi nemmeno a chiamarti ( pe’ nome) sicche’ evito..di chiamartici.

  10. Vedo nero e basta scrive:

    Italia eliminata, vai, da domani quanti piagnistei su una squadra di milionari viziati che non merita ulteriori commenti.

  11. Belli g.g. e Gelli g.b. c avevano la passione pe' esopo scrive:

    Come e perche’ convince r popolo a la guera

    Si voi convince r popolo a la guera
    Je devi fa’ magna’ la propaganda
    Jaa butti n pasto arovesciata n tera

    Er mais ai polli e ar porco a ghianda
    Sta propaganda je deve fa’ paura
    Je deve fa’ tremare a mutanda

    Ce vo’ er nemico e na’ visione oscura
    Da’ fajela ngozza’ come con l oche
    Che co’ imbuto riempi de pastura

    De nformazioni devi danne poche
    E cerca d evita’ er raggionamento
    Devi da urla’ che pe’ le voci fioche

    Er popolo mai c ebbe gradimento
    E quanno come all oche ar popolaccio
    Je scoppia r fegato ecco r momento

    Fua grass e cor sangue ce poi fa’ er mijaccio
    Tanto so’ bestie c artro ce voi fare?
    Cor porco ce poi’ fare er costoleccio

    Le ggenti nun le poi solo allevare
    Sinno’ er guadagno come o faresti?
    Senza portalle a fassi macellare?

    La dedico ar trio dell oculista
    So’ tre professoroni de curtura
    Quar mai se vide ne mai sara’ vista
    Ch a propaganda hanno dato stura
    E che sur brogghe sono scesi n pista
    Pe’raccontacce co’ voce sicura
    Che dietro a guera niuno ce nguadagni
    Stann’a’ fa’ numeri da circo togni

  12. ANPI dixit , ma il trio non intende scrive:

    https://www.notizie.today/post/l-anpi-non-cambia-linea-boccia-l-invio-di-armi-in-ucraina-e-chiede-di-sciogliere-la-nato-417012.html

    Cvd ,come volevasi dimostrare ,pare che l ANPI , nonostante vi sia la tendenza da parte del guerresco trio , a voler giustificare le loro smanie belliciste , facendo ogni tre righe riferimento a nazismo e resistenza, sia di tutt altra idea.
    Spiace dover infierire sul cacofonico monocorde e poco fantasioso trio professorale, ma’ tante’.Visto che continuano a menar la resistenza per l aia delle loro guerresche tesi….
    Ormai nella gara del ridicolo i tre han raggiunto le famose sturmtruppen di Bonvi, se non la di loro recente versione ,che s era insediata a…sovicille dotata di storico sidecar.

    Argomenti pochi ma ripetuti ad obsessum
    Metafore bislacche
    Manifesto sprezzo del ridicolo
    Tre costanti del cacofonic trio i nuovi war boys( stagionati) de noantrì evidentemente poco a conoscenza del mondo militare e da quali idioti sia popolato ,seguitano indefessi a suonare i tamburi di guerra ,e a me fanno venire in mente…

    https://youtu.be/8YrWse-qOsA

    • Eretico scrive:

      Avevo chiesto a Manunta di limitarsi ad un intervento al dì, ma è ormai irrefrenabile: questa guerra gli ha dato nuova linfa…
      Giusto per la cronaca, rispondo solo all’ultima delle “provocazioni” (non saprei più come chiamarle): a parte il fatto che nell’Anpi c’è una discreta dialettica interna (vedasi Smoraglia, uno che – a differenza degli anpisti di oggi, la Resistenza l’ha fatta sul campo), è forse sfuggito che la senatrice Liliana Segre, in un intervento pubblicato da Repubblica oggi, si è schierata contro l’equidistanza di buona parte dell’Anpi.
      Ma va da sé che la Segre sarà una guerrafondaia incallita ed impenitente, e che la sua posizione non sia degna di altro, se non di qualche sberleffo, magari facendo parte anche lei della “gara del ridicolo”…

      L’eretico

      • ANPI dixit , ma il trio non intende scrive:

        …La guerra e il considerare le conseguenze di un suo prolungarsi .
        Cosa che gli interventisti sembrano evitare di prendere in esame..
        Segnalo un episodio significativo, un giovane russo residente in italia , ha detto che i suoi coetanei russi, inerti fino a quel momento, sono andati in crisi e hanno cominciato a lamentarsi e disperarsi ,quando col blocco di instagram e simili, non hanno potuto piu’ dedicarsi a quella che era la loro attivita’ e il loro interesse principale….postare minchiate sui social.
        Stai a vedere che piu’della guerra e delle sanzioni economiche,sara’ il blocco dei social media a far crescere l opposizione a putin.
        Il che e’ tutto dire riguardo allo stato precario del cervello nelle young generation russe e non.
        Ps .Pagnoncelli ieri alla 7
        69% degli italiani per trattative e contro le sanzioni
        21% a favore di un inasprimento delle stesse
        10% non si esprime , che siano i nostri baldi giovani?
        Forse ci sarebbe da chiudergli i social per fargli virare l interesse verso cose reali.

  13. Vedo nero e basta scrive:

    Putin è un delinqueste, nulla da dire, ma cos’è Biden che favoleggia di un uso minimo dimostrativo di armi nucleari? Se non lo fermano quello fa scoppiare veramente la guerra nucleare. Sarebbe come buttare un cerino acceso in una polveriera. Solo le sanzioni e la diplomazia sono le uniche armi che dobbiamo usare contro Putin, se per errore qualcuno butta una testata nucleare sarebbe una triste reazione a catena ed allora non conterà nulla essere lontani migliaia di chilometri dal fronte. Piccolo particolare, a Tirrenia c’è il Camp Darby, base militare USA, potrebbe essere uno dei tanti obiettivi da colpire se la situazione andasse fuori controllo. Le testate nucleari non vanno nemmeno nominate. Ma tra Biden e Putin mi sembra che uno sia più pazzo dell’altro. Ultima considerazione acida, con tutti questi profughi di cui tanti minori, spero che venga messo un filtro più selettivo da chi proviene con i barconi, i veri profughi sono gli ucraini ed anche quelli dell’Afganistan, tutti provenienti da guerre e non solo per motivi economici. Speriamo inoltre che, tra le tante organizzazioni umanitarie, non ci sia il solito sciacallo che ne approfitti per guadagni illeciti alle spalle di questa gente veramente bisognosa. Purtroppo è già successo nel passato.

  14. Cecco scrive:

    Buongiorno, al netto dei commenti e dei discorsi di questi ultimi giorni mi è venuta in mente una soluzione per il futuro (ammesso che un futuro ci sia visti i pruriti guerreschi che sento in giro), magari non è nemmeno un’idea originale però mi piacerebbe capire cosa ne pensate: uscita in massa di tutti i paesi UE dalla Nato e rientro nella medesima alleanza con la sola bandiera europea, ovvero parlare con una sola voce che finalmente rappresenterebbe un contraltare reale agli interessi statunitensi. Se questa cosa fosse avvunuta qualche anno fa forse si sarebbero evitati l’Iraq, l’Afghanistan, forse la Libia (dato che l’unico interesse era quello francese) e forse, dico forse anche l’attuale guerra in Ucraina. Un’ ultima considerazione per il futuro (ammesso appunto che ci sia): l’Europa termina sui monti Urali e Mosca sarebbe dunque in Europa, capisco che sia un vicino scomodo, ma in prospettiva, insieme a Kiev, potremmo cominciare a pensare di coinvolgerla nella comunità europea appena magari si spengono i bollori guerreschi affinchè appunto, non si riaccendano più?

  15. Vedo nero e basta scrive:

    Sulla democrazia e dittatura: un certo Bergoglio si è arrabbiato come una belva alla notizia dell’aumento delle spese militari al 2% del PIL. Lui è per operare esclusivanmente con la diplomazia, la trattativa senza scelta di qualunque tipo di armamento e si vergogna di questa misura presa sia dall’Italia, sia da altri Paesi europei. Sono d’accordo quei soldi potrebbero essere usati per la scuola, per il sociale, per la sanità, per i profughi che arriveranno, ecc.. A certa stampa “libera”, finché Bergoglio ha fatto comodo ogni suo discorso è stato comunicato nei minimi particolari; ora che è controcorrente ai cosiddetti poteri la sua protesta è passata sottotraccia. Ho sempre avuto l’impressione che noi e l’Europa siamo come dei cagnolini, trattati bene, certo, anche viziati, ma guai ad uscire dal seminato tracciato dal “buon” padrone USA. Tante dittature nel mondo, noi abbiamo avuto la fortuna di essere sotto a quella più ricca e generosa. Guardate ‘sto collegamento e ponderate: https://video.ilriformista.it/liguori-e-sansonetti-volevano-arruolare-anche-il-papa-ma-lui-condanna-linvio-delle-armi-16883/

  16. Spettatore critico scrive:

    Quando un Papa fermerà una guerra moderna mi ricrederò sulla necessità di avere un deterrente militare adeguato. Forza Bergoglio, l’occasione è adesso. Facci sognare.

  17. Residente a Dubai scrive:

    Questa sarà la Caporetto UE, ma soprattutto la disfatta definitiva per l’ Italia. Un paese prossimo al Default, con una valanga di profughi Ucraini a cui si uniranno clandestini che arriveranno via mare. Le tenzioni sociali esploderanno in un tutti contro tutti.. e a quel punto volenti o nolenti Meloni e Salvini verranno visti come due politici troppo moderati. Il paese ne uscirà malissimo e ci vorrà un uomo forte al potere per mantenere la nave in rotta. Essendo un liberale da sempre, la cosa non mi rallegra, perö questa è la realtà, purtroppo. PS L’ UE con Putin ci doveva fare affari, sgangiandosi dagli USA, invece purtroppo per incapacità politica UE, gli USA sono venuti a fare casino a casa nostra, e loro sono maestri nel fare questo.

  18. Anonimo scrive:

    Da archive today 25/3/2022

    CITTÀ DEL MESSICO
    Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha affermato venerdì che non ci sono prove di spionaggio da parte di nessuna rete russa in Messico.
    I commenti del presidente derivano dalle recenti accuse mosse dal generale americano Glen VanHerck, il quale, durante un’audizione di giovedì davanti al Senato degli Stati Uniti, ha affermato che la Russia aveva la sua più grande base di spionaggio in territorio messicano.
    Nelle sue conferenze stampa quotidiane, Lopez Obrador ha affrontato i commenti di VanHerck, dicendo che pur rispettando le preoccupazioni del generale, il Messico è un paese libero e indipendente.
    “Non abbiamo intenzione di mettere in discussione nulla. Rispettiamo la libera espressione delle idee. Il Messico è un paese libero, indipendente e sovrano. Il Messico non è una colonia di nessun paese straniero. Non siamo una colonia della Russia, della Cina o gli Stati Uniti”, ha detto Lopez Obrador.
    Inoltre, Lopez Obrador ha affermato che il Messico accoglie con favore tutte le attività legali all’estero, affermando che qualsiasi cattiva pratica sarebbe punibile dalla legge, ricordando che la politica estera del Messico sarà sempre basata sul non intervento.
    “Non andiamo a Mosca per spiare nessuno; non andiamo a Pechino per spiare quello che stanno facendo in Cina; non andiamo a Washington o Los Angeles. Non ci facciamo coinvolgere”, ha aggiunto. .
    L’ambasciatore degli Stati Uniti in Messico Ken Salazar aveva precedentemente lamentato la neutralità del Messico riguardo al conflitto ucraino-russo, esortando il governo messicano ad allinearsi in solidarietà con gli Stati Uniti.

    Il messico ospita gli spioni di putin al confine con gli usa,secondo me hanno anche i consiglieri militari russi pala in mano a scavare silos nel deserto di sonora per ospitare i missili russi.
    Roba intollerabile,una minaccia alla democrazia……

  19. GRANDESTATISTICO scrive:

    Credevo che lo pseudonimo GRANDESTATISTICO esplicitasse di per sè l’ironia con cui è stato scelto: è comparso anni fa in virtù di uno sfondone di un politicante: un antesignano dei 5 stelle, e non solo. Veniamo alle faccende sostanziali. Dai commenti al mio intervento del 24.3 non ho capito come verrebbe concepita oggi l’ Italia se non avesse l’ EURO . Da parte mia, mi limito a rinfrescare la memoria di com’era l’ Italia prima dell’ EURO. Nel 1982, quando l’Italia di Bearzot diventava Campione del mondo battendo i tedeschi occidentali, l’inflazione nel nostro Paese era arrivata al 16,44% (con il picco nel 1980 del 19,55%), divorando il potere d’acquisto di stipendi, risparmi e pensioni . I BoT rendevano il 18%, i tassi d’interesse bancari all’inizio dell’anno avevano superato il 25%. Nello stesso anno l’ inflazione in Germania occidentale era al 4,55% . Ovviamente, in quel paese anche il rendimento dei titoli corrispondenti ai nostri BOT era enormemente inferiore a quello italiano . Ma per i Signori Muller, Schmidt ect, non c’era problema : bastava comprare BOT italiani per avere un rendimento, al netto della propria inflazione, superiore al 10% ! Decisamente non male per le loro tasche, specie considerando che la pacchia, a spese dell’ italiano Sig. Bianchi, è andata avanti per quasi tutti gli anni ’70 e ’80 !
    Per l’ interlocutore del blog che ipotizza come agevole per i russi agganciare il valore del rublo a quello dell’ oro, mi permetto di commentare che al giorno d’ oggi il posto della “parità aurea” debba rinvenirsi solo nei manuali di storia dell’ economia . Piuttosto. i russi confidino nelle proprie riserve auree perchè può darsi debbano ricorrervi quando dovranno finanziare la ricostruzione dell’ Ucraina . Speriamo che tengano, pertanto, conto del proprio oro meglio di quanto fecero determinati italiani, alla fine della guerra, con l’ “oro di Dongo”. E’ stato menzionato IL CORRIERE DELLA SERA . Preciso che l’ organo di stampa in cui mi riconosco è LA RAGIONE, che per soli cinquanta centesimi diffonde quotidianamente valori liberaldemocratici. (Spero che il gestore del blog mi passi la pubblicità non occulta) .

    • Anonimo scrive:

      Ma infatti , all epoca che lei cita avevamo una banda di irresponsabili che addirittura avevano messo in mano pubblica il controllo della banca centrale, o meglio erano cosi’ irresponsabilmente fassisti da aver lasciato l assetto proprietario di bankitalia ,tal quale l aveva trasformato il Duce,
      Una roba vergognosa che finche’ duro’ consenti all italia di raggiungere il vergognoso traguardo di divenire la quarta potenza industriale superando inghilterra e francia pur dotate di mezzi e risorse ben piu’ consistenti di quelle italiane.
      Addirittura quella banda di sciagurati, aveva mantenuto anche l assetto e la natura di IRI ed ENI altre creature dell epoca fassista.
      Roba vergognosa , un paese che privo di risorse energetiche ,attua politiche volte a procurare gass e peteolio a basso prezzo per aiutare industria e consumatori, una schifezza inaudita, per fortuna abbiamo posto rimedio a tali vergogne, e siamo tornati ad un ottimo ottavo nono posto, come produzione industriale , che piu’ ci compete, invece del quarto che truffaldinamente avevamo occupato.
      Doddolone il signor Biancbi negli anni 80 con uno stipendio ,campava una famiglia ,la portava in ferie e gli ci avanzava di pagare anche il mutuo per l acquisto d una casa, robe inaudite e vergognose, il Bianchi era una merda e un parassita.
      Molto meglio…non possedere nulla ed essere felice.
      Pora creatura , dopo 700 anni tal quale spiccicato alla descrizione

      Tu li vedrai tra quella gente vana
      che spera in Talamone, e perderagli
      più di speranza ch’a trovar la Diana;

      ma più vi perderanno li ammiragli».
      E poi perduti bankitalia e monti
      Seguitando a pigliare sempre abbagli

      Piu’ ch esse vane sono tonte genti
      Statistici coll,occhi arrovesciati
      A scrivere boiate sempre pronti.

    • Uno di passaggio scrive:

      Non so quanti anni tu abbia, ironico statistico, io negli anni ottanta c’ero e posso assicurarti che…
      Ma che cazzo di tempo dovrei sprecare ad interloquire con uno che parla d’inflazione di tassi d’interesse di moneta fiat, di agganci valutari, unioni monetari, di rapporti aurei, di bot, differenziali inflattivi con altri paesi, fai una cosa parlane al bar tra con qualche altro piddino che pensa di conoscere cose di cui è digiuno solo per sentito dire o per aver letto qualche articolo di qualche economista prezzolato.

    • Uno di passaggio scrive:

      Tra tutte le bischerate che hai scritto su tassi inflazione, sempre tutto per il sentito dire, la più esilarante è quella sul signor Muller che avrebbe guadagnato negli anni ’80 chi sa quanto sui titoli di stato italiani. Questa sono veramente curioso dove l’hai sentita dire? Perché quella dell’Euro che ci avrebbe consentito di abbassare i tassi e risparmiare sugli interessi, quella è classica da manuale del piddino ma questa sul signor Muller della Germania Ovest che guadagnava con i bot italiani, questa è inedita. Sarà una perla di Giacalone?

  20. Ihold on scrafield scrive:

    Attenzione il giornale canaglia new york post
    Organo del cremlino , fulcro della strategia destrutturatrice dell FSB ex KGB afferma quanto segue.

    https://nypost.com/2022/03/26/hunter-biden-played-role-in-funding-us-bio-labs-contractor-in-ukraine-e-mails/

    Funzionari dell’intelligence statunitense avevano precedentemente liquidato i messaggi della Russia come propaganda di guerra, spiegando che la rete ucraina di laboratori biologici dedicati alla ricerca sui patogeni non era segreta e aveva ricevuto pubblicamente finanziamenti da Washington.

    Tuttavia, la nuova affermazione della Russia secondo cui il fondo di investimento del primo figlio( di BIDEN) era coinvolto nella raccolta di fondi per progetti di biolab in Ucraina era accurata, secondo le e-mail che coinvolgono i rapporti di Hunter Biden in Ucraina, ottenute per la prima volta da The Post e inizialmente riportate da The Daily Mail Friday .

    Vyacheslav Volodin crede che il presidente Joe Biden sia coinvolto nella creazione di bio-laboratori in Ucraina.ZUMAPRESS.com

    Rosemont Seneca Technology Partners ha investito $ 500.000 nella società di ricerca sui patogeni di San Francisco Metabiota e ne ha raccolti altri milioni attraverso aziende che includevano Goldman Sachs, secondo le e-mail trovate sul computer, che è stato abbandonato in un’officina di riparazioni del Delaware nell’aprile 2019 come Joe Biden si candidò alla presidenza.

    Hunter ( Biden)ha presentato Metabiota ai funzionari della Burisma, la compagnia del gas ucraina di cui era membro del consiglio , per un “progetto scientifico” che coinvolgeva i biolab in Ucraina, come mostrano le e-mail.

    Un promemoria di un funzionario di Metabiota al figlio dell’allora vicepresidente nel 2014 affermava che la società potrebbe “affermare l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia”.

    La vicepresidente di Metabiota, Mary Guttieri, ha anche scritto a Hunter in merito a questioni geopolitiche che coinvolgono la ricerca dell’azienda nell’ex repubblica sovietica nell’aprile 2014, due mesi dopo che la Russia aveva invaso e annesso la regione della Crimea .

    “Come promesso, ho preparato il promemoria allegato, che fornisce una panoramica di Metabiota, del nostro impegno in Ucraina e di come possiamo potenzialmente sfruttare il nostro team, le nostre reti e i nostri concetti per affermare l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia e la continua integrazione in Società occidentale”, si legge nel suo promemoria.

    Giorni dopo, il dirigente di Burisma Vadym Pozharskyi scrisse a Biden di un “progetto come hai chiamato ‘Science Ukraine'”.

    “Da quanto ho capito, il Metabiota era un subappalto al principale contattore del DoD B&V [società di ingegneria Black & Veatch]”, si legge nella sua e-mail. “Che tipo di partnership cerca Metabiota in Ucraina?”

    Gli Stati Uniti hanno assegnato a Metabiota $ 23,9 milioni più avanti nel 2014, con $ 307.091 stanziati per “progetti di ricerca ucraini”, hanno mostrato i registri di spesa del governo .

    Il giovane Biden si è vantato con gli investitori che la sua azienda ha organizzato finanziamenti per Metabiota e l’ha aiutata a “ottenere nuovi clienti” comprese “agenzie governative”, secondo le e-mail.

    B&V era stato incaricato nel 2010 dalla US Defense Threat Reduction Agency di costruire un laboratorio a Odessa, per “migliorare i sistemi di sorveglianza esistenti del governo per rilevare, segnalare e rispondere ad attacchi di bioterrorismo, epidemie e potenziali pandemie” , afferma il sito web della società .

    E’ una vergogna che un giornale americano si presti ad una tal azione destrutturante dell evidente polarizzazione attuale.
    Biden zelensky usa NATO ,sono l indiscutibile usbergo di liberta’ e demograzia.
    Manunta ,Putin,e quell artri due troiai coll occhi a mandorla sono delle bestie spietate , manunta poi e’ anche subdolo sicche’ e’ peggio ancora, meno male che dato che e’ strullo conclamato e autoconfesso nessuno gni da retta.

    Firmato hold on scrafield

  21. Uno di passaggio scrive:

    No no aspetta questa non può che essere di Fubini sul Corrierone.

  22. Nick Pagnotta scrive:

    Il signore di passaggio ha inanellato una serie di ovvietà che non si sentono più neanche alla sagra dell’uva. Ci verrà adesso a spiegare come il duce ci ha regalato le pensioni e quanto fosse bello avere i treni in orario. Chissà se farà anche riferimento alle scarpinate in Russia con calzature di cartone, tanto per gradire.

    • Uno di passaggio scrive:

      Si si ho detto anche di quello, del trekking con le scarpe di cartone.
      Distratto?
      Contento?
      Suggerimenti?
      Puntualizzazioni sulle ovvietà?

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