Eretico di SienaUniversità, Draghi, Palio (e 2 Ps) - Eretico di Siena

Università, Draghi, Palio (e 2 Ps)

Tre argomenti, per il pezzo odierno (della morte di Eugenio Scalfari si parlerà diffusamente nel prossimo pezzo, giacché la questione è assai complessa, per così dire): la clamorosa vittoria del professor Di Pietra alle elezioni dell’Ateneo; la crisi di Governo apertasi in questa intensa settimana; last but not least, qualche ulteriore considerazione – a freddo – sul Palio del 2 luglio…

 

DI PIETRA: UNA VITTORIA A SORPRESA

Partito terzo nei favori del pronostico (su tre), poi arrivato secondo al primo turno e considerato sfavorito nei confronti della collega Carmignani, mercoledì scorso il professor Di Pietra – un economista poco noto fuori dal mondo accademico – è clamorosamente divenuto il nuovo Magnifico Rettore della plurisecolare Universitas senese, succedendo ad un Frati che lascia con il vento in poppa per i buoni risultati nelle classifiche nazionali, pur con il problema – generalizzato quanto lo si voglia – della contrazione delle iscrizioni.

Lo psicodramma che si è consumato in Aula magna al momento della proclamazione del vincitore (con 7 voti di scarto!), è stato da Guinnes dei primati: una candidata pronta al giubilo, attorniata da una schiera di laudatores di turno (uno, in particolare, è rimasto particolarmente deluso: ci piacerebbe non poco infierire, ma noi, a differenza sua, sappiamo essere istituzionali), da una parte; dall’altra, l’autentico vincitore, il quale non era neanche fisicamente presente, essendo rimasto a casa, ufficialmente per motivi scaramantici. Sensazioni stranianti, per così dire: decisive le 22 schede bianche, che al secondo turno non concorrono per il quorum (non fosse stato così, si sarebbe andati ad una terza, e decisiva, votazione, e chissà…).

La decisione del professor Dotta di abbandonare dopo il primo turno, ha evidentemente favorito, pur in modo non clamoroso, il vincitore; sfuma così la concreta possibilità di avere la prima donna a Rettore (Rettrice?) della senese Università, così come non c’è mai stata in città un Sindaco del gentil sesso ( se si può sempre dire così). Siena non è terra per donne, dunque?

 

PALIO: “URGE UNA RIFLESSIONE”, ERGO NON SI FA NIENTE…

Una quindicina di giorni può essere un lasso di tempo congruo, per leggere più a freddo certe dinamiche dello sciagurato Palio dello scorso 2 luglio? Sì e no, ma non è che si possano attendere i 50 anni che don Benedetto Croce intendeva per necessari, prima di potere parlare in modo avalutativo di un fatto…

Per mancanza di spazio e tempo, ci si limita, per adesso, a questa semplicissima, ma non banale, considerazione: non c’è un addetto ai lavori, il quale non dica e non faccia mettere a verbale che “urge una riflessione”, che “qualcosa bisogna pur fare”, che “durante l’inverno bisogna parlarne, e bene” (mentre il problema invernale, sarà quello di come riscaldarsi e di come fronteggiare il disagio sociale – i taxisti hanno già forzato il canape, senza aspettare l’autunno -, magari ci fosse il modo di chiacchierare di mosse e mossieri, sic); quando sentite o leggete queste frasi, state sicuri che non solo non cambia alcunché, ma neanche si pongono le basi per fare cambiare qualcosa.

Anche perché, a dirla tutta, fra una chiacchiera ed una intervista a denti stretti, sta venendo fuori che ad agosto il quadro potrebbe non essere così altro, rispetto a quello del 2 luglio: ma in questo caso – pur essendo abituati a pensare sempre male, anzi peggio – speriamo davvero di sbagliarci.

Anche perché, alla fine, il giochino si rompe davvero: per la maggior parte delle persone, fine della genuina passione; per la minoranza – ben nutrita – di “amiconi”, però, a quel punto finisce la greppia…

 

CRISI DI GOVERNO: DRAGHI VERSUS CONTE

Come per l’argomento pregresso, anche qui ci si limiterà ad un paio di considerazioni, in attesa di vedere ciò che accadrà di qui a mercoledì; la prima, concerne la evidente personalizzazione dello scontro fra Conte e Draghi, mentre la seconda riguarda la politica estera.

Partiamo dunque dalla personalizzazione dello scontro: che in politica c’è sempre stato, eccome; prima, però, c’erano le antipatie e gli odi, che erano abbinati ad una visione politica, o quantomeno a qualche ideuzza, mentre oggi sono rimasti solo i primi, purtroppo. In redazione, crediamo tutti che i motivi personali che agitano il non statista pugliese superino di gran lunga il limite omeopaticamente concesso e tollerato; allineandosi in tutto e per tutto al team Travaglio-Di Battista-Toninelli- Taverna – Casalino, tra l’altro, Conte sta compiendo l’ultima sua piroetta: da “pompiere”, capace di federare e di dare una cornice istituzionale e governativa ai five stars, ad incendiario. Smentendo se stesso, e le ragioni per cui molti (quorum non ego) lo avevano guardato con rispetto se non simpatia (vero Bettini, vero Boccia, vero Orlando, per non dire dello stesso Letta?). Senza rendersi poi conto che, così facendo, il 10% che resterà dopo la Waterloo elettorale, sarà fatto proprio dal Dibba, più che da lui.

Quanto a Draghi, mai stati troppo teneri (a partire da quando lesse la lista dei Ministri), ma in questo caso ha mantenuto (per ora) la parola data: senza il pieno consenso del Movimento, il Governo è al capolinea. Detto, fatto (per ora, ripetiamo).

Quanto alla politica estera, basterebbe il Tweet esultante di Medvedev, per commentare; aggiungiamo questo: i furbetti che spingono criticamente sulle pressioni europee ed anche stars and stripes per fare restare Draghi al posto di comando, sarebbe bene tenessero presente che l’Italia fa parte di uno schieramento geopolitico, nonché di un’Alleanza formale; la quale sta da una parte (Europa, Washington), certo non dall’altra. Ergo, le pressioni degli alleati, ci possono stare (dipende fino a dove si spingono, certo), mentre dagli altri sono inaccettabili, proprio a priori. Solo un disonesto intellettuale, o un autentico minus habens, le può mettere sullo stesso piano.

A meno che non si abbia il coraggio – il quale mi sembra nessuno abbia, almeno apertamente – di cambiare una volta per tutti collocamento geopolitico, per passare nel club di “quelli buoni” (Russia, con Cina ed Iran di guarnizione)…

 

Ps 1 Altra assoluzione per il tris Mussari-Vigni-Baldassarri (il quale chiederà allo Stato i soldi per i mesi di detenzione): “il fatto non sussiste”, relativamente all’ipotesi accusatoria di ostacolo alla vigilanza; in attesa di ritornarci, e capendo di essere ripetitivi ed anche noiosi, ribadiamo che un piano – da rispettare, sempre – è quello giudiziario, un altro è quello della gestione: di una banca, come di altro. Non dimentichiamolo mai, almeno questo.

Ps 2 Fra gli eventi in Fortezza della prossima settimana, citiamo ovviamente quello in cui siamo protagonisti: martedì alle ore 18 (bastione San Domenico), faremo un tour dei luoghi, delle città in cui ha vissuto un certo Giacomo Leopardi. Chi ci sarà, crediamo potrà scoprire tante cosine stimolanti, sul Giacomo nazionale…

33 Commenti su Università, Draghi, Palio (e 2 Ps)

  1. Anonimo scrive:

    Realizzare che dormiamo sopra 80 bombe atomiche disseminate nel bel paese e che chi dovrà decidere se premere il ‘bottone’ non ci chiederà il permesso non costituisce un apprezzamento verso la Russia. Solo la consapevolezza di non essere alleati ma colonizzati dagli Usa, e la conseguente inutilità di ogni dibattito sulla politica estera

    • Eretico scrive:

      Caro anonimo/a,
      se sei un lettore abituale del blog, sai bene che qui si è scritto più volte che l’Italia ha spesso giocato il ruolo di suddito (vedasi Caso Moro, per dire); detto ciò, non credo che si arrivi alla “conseguente inutilità di ogni dibattito sulla politica estera”.
      E soprattutto, ti farei questa domanda, se cortesemente puoi rispondere: meglio stare di qua, ovvero di là (Russia e Cina e Iran)? Nel mondo di oggi, del dopo 24 febbraio per capirsi, lo spazio per le terze vie, per i non allineamenti di titina memoria, si è ristretto parecchio…

      L’eretico

    • Marco Burroni scrive:

      Commento ridicolo, ignorante e disinformato, il solito fan di Putin che non sa cosa sia stato il colonialismo e cosa sia una colonia, che non ha idea di cosa sia il cosiddetto NATO nuclear sharing ( in pratica le testate nucleari in Italia sono nominalmente americane ma gestite dall’Aeronautica italiana, che può utilizzarle a suo piacimento previo accordo con gli USA). Senti caro anonimo, ma lo sai che Putin, in spregio agli accordi internazionali, ha piazzato dei missili a medio raggio a Kalinigrad? Se non lo sai te lo dico io, così dormi ancora meno…

      • Anonimo scrive:

        Neanche una parola del mio post dovrebbe far pensare che sono un ‘fan di putin’ infatti auspico un colpo di stato in Russia che lo faccia fuori e ponga fine alla guerra. Comprendo che può essere a suo modo gratificante costruirsi un bel cattivo da insultare secondo confortanti schemi binari tipo bianco/nero, buono/cattivo, on/off.
        Comprendo anche l’ottimismo cieco di chi ritiene l’Italia un paese sovrano

      • A. C scrive:

        Lo spregio agli accordi internazionali sarebbe opportuno non decantarlo in veste antiatlantica su.. Ma come si dice bene qui sopra, da chi crede di vivere in un paese che possieda ancora una qualche forma di sovranità, c’è poco da aspettarsi.

  2. Daria gentili scrive:

    Ps. 1 se loro non hanno nascosto qualcuno non ha vigilato.O no?
    …..aggiungasi alla firma messa illo tempore

  3. Gp scrive:

    Secondo me Di Maio incarna perfettamente l’inesistente autonomia decisionale italiana. Alla tua domanda rispondo senza indugi: meglio stare di qua per Diana! Ma io ti fare quest’altra domanda: t’importerebbe più delle eventuali corna del tuo vicino di casa o di quelle che ti mette (si fa per dire eh) la tu moglie?

  4. Gp scrive:

    Sul ps1 c’è da aggiungere che il giudice di Treviso ha fissato per dicembre 2023 l’udienza per tre imputati del crac di Vendto Banca, coi Pm rassegnati alla prescrizione.
    Per questa gente solo assoluzioni… oramai possiamo sperare solo nella giustizia privata di qualche supereroe, tipo Superciuk

  5. Chicchero scrive:

    Spero di non violare alcuna policy caricando il link di un bell’articolo di Giovanni Gigli sul palio e sull’atteggiamento masochistico che si è assunto negli ultimi decenni

    https://www.sienanews.it/toscana/siena/palio-la-riflessione-basta-stare-sulla-difensiva-ci-stiamo-omologando-a-sagre-e-paliotti/

  6. Pierpaolo scrive:

    Conte è letteralmente naufragato insieme alle macerie del M5S. Non ne hanno azzeccata mezza e si sono dimenticati di tutto ciò che avevano promesso ai loro elettori. Da movimento anti sistema a stampella del PD! Da non crederci…

  7. Marco Burroni scrive:

    Draghi era stato chiamato essenzialmente per due motivi: gestire l’emergenza COVID e le vaccinazioni- cosa di cui il governo Conte si era dimostrato platealmente incapace – e garantire di far arrivare al soldi del PNNR – visto che gli uomini di Conte non erano in grado di presentare un piano decente.
    Risolti questi problemi Draghi non serve più, ora che il COVID non fa più paura, ora che I soldi stanno arrivando, è tempo di prenderli questi soldi e darli alle rispettive clientele. Questi Guicciardini all’ennesima potenza che si occupano solo del loro “particulare” non sono minimamente interessati al bene del paese.

    Spero davvero che si voti a ottobre, sono curioso di capire come il nuovo governo affronterà i problemi veri ( inflazione, crisi energetica, guerra, ecc.). Si prospetta un governo a guida Meloni -Salvini. Sarà divertente vederli prendere legnate sui denti dalla realtà senza un Draghi che gli salvi le chiappe…

    • Pierpaolo scrive:

      Con un governo di destra per fortuna non sentiremo più parlare di legge Zan e leggi di cittadinanza regalata… Un bel governo di destra con al centro di tutto la famiglia tradizionale , il controllo armato dei confini, libertà di armarsi per difendere la proprietà e vietare manifestazioni che offendano i simboli della nostra religione!! Ritorneremo padroni a casa nostra!!

      • Marco Burroni scrive:

        Spero che tu sia ironico. Se non lo sei beh… mi spiace molto per te. Non hai capito veramente niente del mondo e della vita. E soprattutto niente di politica, la destra italiana dietro le parole e gli atteggiamenti forti che incantano elettori disperati o ignoranti in realtà non è mai stata capace di fare nulla. Ripeto, prenderanno un sacco di legnate di fronte ai problemi reali di questo paese e sarà uno spasso vederli annaspare.

  8. Picasso scrive:

    Eretico, c è un bel l’articolo sul “Tempo” in merito alle considerazioni che stavi facendo sull assoluzione. Abbiamo scoperto che i tuoi PM eroi ( li chiamavi i 3 moschettieri) sono stati capaci di nascondere le carte che avrebbero scagionato immediatamente Mussari e compagnia, portando addirittura in carcere Baldassarri per cercare, praticamente sotto tortura, di fargli confessare malefatte non commesse. All epoca ricordo che facevi il tifo per Viola e i fatti come sempre ti hanno smentito. La cosa più bella nell articolo è quella dove dice che grazie a quelli come te, pervasi da invidia sociale, la banca è fallita mentre si sarebbe potuta salvare. Complimenti per il tuo Blog …. Eravamo quattro amici al Bar

    • Eretico scrive:

      Caro Picasso,
      è un piacere tornare a leggerti.
      Tu citi Il Tempo, il cui Direttore è Davide Vecchi: per me, questo basta ed avanza.
      A proposito, hai letto sulla Stampa odierna gli spifferi sulla maxi-perizia dei carabinieri, sul Caso-Rossi? Io ne scrivo a breve, tu se hai tempo e voglia fammi sapere cosa ne scrive il Direttore del Tempo, e grazie in anticipo…

      Quella della “invidia sociale”, comunque, ti assicuro che è una autentica chicca, della quale ti ringrazio.

      L’eretico

      • Picasso scrive:

        Ho menzionato fatti specifici accaduti nel primo processo di Siena sul Mandate dove all’epoca ne hai dette di tutti i colori ed oggi fai finta di non ricordare. È stata una vergogna. Hai inneggiato a dei PM che sono finiti sotto inchiesta e abbiamo addirittura scoperto che avevano occultato prove fondamentali a scagionare gli imputati. Baldassarri chiederà i soldi allo stato per la carcerazione ? Ti rendi conto cosa hai scritto ? Hai toccato veramente il fondo … anzi stai a scavà

    • Holden Caulfield scrive:

      Fammi capire Picasso (e considera che te lo sta chiedendo uno che si ritiene garantista ed è disgustato dall’uso che è stato fatto della carcerazione preventiva in Italia), quindi secondo te quale sarebbe stata la soluzione per riportare il Monte alla solidità dei tempi d’oro? Dovevamo lasciare Mussari in sella e Vigni a gestire il capolavoro finanziario che hanno confezionato? E magari il ragionier Mancini in Fondazione? Oppure al loro posto avremmo dovuto vedere te, che non sei mosso dall’invidia sociale che ci consuma pensando a persone dai curricula inappuntabili come i suddetti? E magari Vecchi plenopotenziario della comunicazione? Non ti capisco, non capisco cosa tu voglia dimostrare e parafrasando il compianto Angelo Bernabucci in Compagni di Scuola ti chiedo: “che ce voi convince che ‘a merda è bona?”

      • Picasso scrive:

        Che hai detto ? Dove hai letto che bisognava lasciare Mussari e Vigni al comando ? Nelle società è normale affettare cambi di vertice, se poi assumi incapaci come Viola e Profumo non te la puoi prendere con nessuno. Normale è cacciarli non processarli su fatti totalmente inventati da una procura incapace che ha aperto un ‘ indagine su chiacchiere da Bar e esposti anonimi , tra l altro violando palesemente la legge ..

        • Gp scrive:

          Secondo me Mussari merita un’altra chance all’abi. È un banchiere sopraffino che ha sottratto Antonveneta alla concorrenza ad un prezzo conveniente, rendendo grande il Monte. Un genio incompreso cui solo l’invidia e la sfortuna hanno tarpato le ali. Anche il povero Vigni, probabilmente ed ingiustamente nullatenente, dopo una vita dedicata interamente alla banca è stato fatto fuori con una buonuscita a dir poco offensiva, 4 miseri milioni, dopo aver riconsegnato un Monte forte e solido.

        • Holden Caulfield scrive:

          Del senno di poi…
          Nel 2012 Profumo, ad di unicredit per una vita e Viola, se non sbaglio proveniente da una BPER allora considerata come il non plus ultra, erano considerati piuttosto benino e comunque avevano ben altro “status sociale” rispetto ai predecessori (questo sì da invidia sociale). Evidentemente per te Picasso, la banca era sanissima e ad affossarla sono stati loro, ma a me rimane il dubbio che siano stati chiamati a rianimare un cadavere. Comunque non mi hai risposto, dato che sei entrato a tutti gli effetti tra i previsori del giorno dopo, quelli che hanno in tasca le ricette per cambiare il mondo ma che, guarda un po’, le tirano sempre fuori il giorno dopo, dimmi chi poteva nel 2012 risollevare le sorti della banca più antica del mondo dai piccoli inciampi che l’avevano atterrata nonostante le sapienti cure degli incolpevoli Mussari & co.?

  9. Pino Mencaroni scrive:

    Mi sa che sul caso Rossi siamo all’ultimo giro di giostra..Picasso guarda che Il Tempo confonde il whisky con la Coca Cola..un buco patrimoniale di 3 miliardi dovuto all’operazione Alexandria e 45 miliardi di sofferenze sui prestiti, ( in pratica Mps perdeva 4,5 euro ogni 10 euro prestati) avrebbero sdraiato anche la Goldman Sachs, figuriamoci un peso piuma come il Monte..coi buchi di Mps i magistrati non c’entrano un fico secco…

    • Picasso scrive:

      Qui se c è uno che confonde le mele con le pere quello sei tu. Tutto lo scandalo MPS nasce solo ed esclusivamente sul derivato e su una tangente per acquisizione Antonveneta ( ridicolo) e su un ancora più ridicolo ritrovamento in cassaforte.. Vorrei ricordarti che il Derivato avrebbe portato a scadenza 40 centesimi di carry ma quel genio di Viola ( si è anche vantato) è stato capace di chiuderlo in perdita ( sarebbe andato in utile sotto i 100 bassi di spread che sono stati raggiunti). Quindi i derivati oltre a essere leciti non hanno fatto danni, anzi ( dal CDA risultano utili da carry per 1.1 mld a scadenza contro una perdita per la chiusura di 130 milioni ). I NPL arrivano dopo e nessuno ha mai indagato mi sembra, tutte le banche. Italiane erano piene, una conseguenza dei default americani del 2008. I PM , quindi, con le loro indagini strampalate hanno fatto danni enormi alla banca in termini di credibilità e abbandono della clientela. Vai a vedere quando perdeva il titolo MPS in quei giorni. Chi ha comprato Antonveneta? Mussari ? Ah ah ah

  10. Anonimo scrive:

    Hai capito? Magari scopriremo che mussari e vigni erano dei geni, e che la colpa del fallimento di mps è stata dell’eretico … Ringraziamo ottimi giornali come il tempo, che ci danno la giusta interpretazione dei fatti

  11. Stefano scrive:

    Interessante!

    Dopo tanti articoli di dagospia che seguivano le stupidaggini delle iene, finalmente un articolo serio:

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quot-fu-suicidio-quot-ma-misteri-restano-nbsp-ndash-nbsp-317595.htm

  12. Pino Mencaroni scrive:

    Picasso,
    le indagini su Mps non sono iniziate sul derivato ma sulla trasmissione da parte di Bankitalia della documentazione relativa al Fresh (reato prescritto) nella quale il rischio di impresa non veniva trasferito in capo ad alcuni portatori del bond Fresh tanto che Bankitalia scomputa dal capitale At1 la parte relativa al Fresh. Il fatto che con la discesa dello spread Btp-Bund il derivato, da metà 2013, fosse divenuto conveniente è del tutto irrilevante rispetto ai danni causati dallo stesso derivato nel 2011 e 2012, così riassumibili:
    1) Aumento spread Btp-Bund (2009-2012) determina una riserva patrimoniale negativa nel portafoglio Afs fino a un picco di -6 mld, tanto che quando l’Eba se ne accorge ( autunno 2011) impone a Mps aumento di capitale di almeno 3 miliardi ( poi saliti a 5 milardi). Primo danno reputazione perché Mps nel giugno 2011 aveva già fatto un aumento di capitale da 3,1 milardi.
    2) Sempre l’aumento dello spread Btp-Bund (2009-2012) determina proprio per il derivato un aumento degli obblighi di marginazione del Monte verso Nomura: cioè oltre 2 miliardi che Mps deve depositare in Nomura, miliardi che Nomura paga a Mps al tasso Eonia (allora intorno a 0,05%) e li reinveste al 2/3%. Pensa che affare! Poi siccome Mps i miliardi non li aveva e nessuno glieli prestava, gli tocca bussare in Bankitalia per un prestito di emergenza. Altro danno reputazionale.
    Poi certo l’indagine sul derivato ha ampliato il danno reputazionale, non ci sono dubbi, e favorito una ulteriore fuga dei depositanti ma la banca era già abbastanza cotta. Non dimenticare che se nel 2011 il derivato fosse stato contabilizzato a conto economico invece che nello
    stato patrimoniale, la perdita 2011 non sarebbe stata di 4 miliardi (svalutazione avviamento Antonveneta, altro affarone!!) ma intorno ai 7 miliardi azzerando di fatto il patrimonio della banca.

    Per quanto riguarda i prestiti problematici, è vero che il problema riguardava tutte le banche, ma ci sono banche e banche. Con la crisi le maggiori banche italiane perdevano due euro ogni dieci che prestavano, prima della recessione perdevano 50 centesimi ogni 10 euro, diciamo che avevano raggiunto un livello fisiologico da recessione.
    Il Monte invece perdeva 4,5 euro ogni 10 che prestava, poco fisiologico e molto patologico, anzi quasi un unicum..,gli Npl arrivano dopo il derivato ma fanno riferimento a prestiti concessi in gran parte dal 2003 al 2012, dopo Mps i prestiti non li poteva più fare per mancanza di capitale…Comunque sugli Npl è aperto un procedimento presso il Tribunale di Milano…

  13. Mencaroni Pino scrive:

    Picasso 2,
    mi ero dimenticato una cosa, il derivato con Nomura è stato chiuso su indicazione della Bce e per un motivo elementare: esposizione Mps verso Nomura pari al 25% del patrimonio di vigilanza del Monte. Una esposizione da Hedge Fund non da banca commerciale.

  14. Pino Mencaroni scrive:

    Picasso,
    ce ne faremo una ragione..

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