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Missili, PM, ed avvocati…

- 18/11/22

 

Settimana particolarmente intensa, questa appena conclusa (lavorativamente parlando, eh): politica estera (fra il G20 di Bali e una quasi Guerra mondiale, sulla quale scriviamo giusto qualche bagatella); politica interna  (fra schermaglie varie e prossima Finanziaria in dirittura d’arrivo), nonché Caso Rossi, di attualità nazionale più che mai (per i motivi di sempre). Vediamo di operare qualche minimo approfondimento…

 

LA QUASI GUERRA MONDIALE (COME NEL 1962)…

Il 15 novembre 2022 poteva essere la data del casus belli, esattamente come i 13 giorni di quell’ottobre del 1962 (si faceva anche bingo per l’anniversario): il mondo è stato per alcune ore sull’orlo della Terza Guerra, la quale ben difficilmente non sarebbe stata di portata nucleare.

L’Articolo V della Nato non è mai stato così vicino ad essere utilizzato; gli americani ed i russi, però, non hanno voluto l’olocausto, e di questo si deve prendere atto, magnissimo cum gaudio (prima del Big bang, di almeno due o tre vicende, per quanto ci concerne, volevamo vedere l’esito conclusivo…).

Sessanta anni or sono, furono JF Kennedy e Nikita Krusciov (ucraino, peraltro) ad evitare il peggio, con le buone parole di Giovanni XXIII (con ruolo sovradimensionato, come sempre per i Pontefici), oggi abbiamo il senescente – eppur reattivo – Biden, e l’idolo di tanti italiani, quel Vladimir che “lui sì, che sa come si governa una Nazione”. Il mondo allora si salvò con un accordo di buon senso, di sano do ut des: niente missili sovietici a Cuba, non più missili occidentali nelle basi turche.

Anche sessanta anni dopo, siamo di fronte ad un leader moscovita che all’inizio era stato blandito, lusingato e vezzeggiato in ogni modo (vedasi lo spirito di Pratica di mare, ma anche molto altro ed oltre), come più di mezzo secolo or sono c’erano stati peana da ogni dove (a parte dai settori filostaliniani del Pci, si capisce) per il demolitore di Stalin, in quel XX Congresso del 1956.

Si perdonava a Krusciov tutto, ed anche di più; financo l’Holodomor: contro la sua stessa Ucraina, ove era stato mandato da Stalin per affamare milioni di persone, spingendole al cannibalismo: tutto, aveva fatto Krusciov pur di compiacere il Baffone del Cremlino, allora (1930 e seguenti) imperante a Mosca.

La Historia, a questo giro, non si è ripetuta né in farsa, né in tragedia (per tutto il mondo, si intende): si è sic et simpliciter ripetuta. Ed è andata bene così (fino al tardo pomeriggio del 18 novembre, almeno)…

 

I PM SENESI A GENOVA (NON ANCORA NASTASI)

In questa settimana, erano programmati, dalla Procura di Genova, gli interrogatori dei tre PM che indagarono sulla morte di David Rossi, 9 anni or sono; quello del PM Nastasi, programmato per mercoledì, è stato rimandato ai prossimi giorni, mentre quello dei PM Marini e Natalini – peraltro oggi in Cassazione – si è svolto ieri, ma è stato integralmente segretato, quindi non resta che attendere quale sarà l’esito dell’indagine coordinata dal PM ligure, dottor Ranieri Miniati (il quale – qualcuno ricorderà – era stato audito anche in Commissione parlamentare, all’inizio dei lavori della stessa). Ricordando che la prima volta che Genova mise sotto inchiesta i PM in questione, tutto si risolve con una sonora archiviazione.

Nel frattempo, mentre si mettono sotto accusa investigatori che hanno semplicemente fatto gli investigatori (e se hanno sbagliato qualche singolo passaggio, quella notte del 6 marzo 2013, di certo non cambia in alcun modo la sostanza dei fatti), ecco che si arriva a sentenze (in seguito a patteggiamento, peraltro): ne scriviamo subito sotto.

Ma la grancassa mediatica nazionale (in questo caso, anche locale) ignora tutto ciò, enfatizzando invece oltre ogni misura il resto (suggeriamo a cotal proposito l’imperdibile Felice Manti de Il Giornale, autore di articoli “esplosivi”, in cui i tre PM in questione sono offerti al pubblico ludibrio): va bene, eh, si fa giusto per dire…

 

L’AVVOCATO MINI PATTEGGIA PER LE DICHIARAZIONI SUL PM NATALINI

La notizia, invero piuttosto clamorosa, è stata bucata da tutti gli organi di stampa (a parte La Gazzetta di Siena): il noto avvocato senese Fabio Mini – ex Presidente dell’Ordine degli avvocati per molti anni, fra l’altro -, ha nei giorni scorsi patteggiato un anno ed otto mesi, dopo essere stato rinviato a giudizio, l’estate scorsa, per tre ipotesi accusatorie non proprio da poco: false dichiarazioni al PM, calunnia e diffamazione.

La cosa è particolarmente significativa, giacché il tutto appartiene ad un filone della Procura di Genova attinente alle indagini che i magistrati liguri stanno portando avanti all’interno del Caso Rossi; e la vicenda è assai sgradevole, se pensiamo che all’avvocato Mini è stato imputato di avere parlato dell’orientamento sessuale di colui il quale, in quel momento, era il suo assistito (il PM Aldo Natalini).

Ancora una volta, l’ennesima conferma di quanto diciamo – per esempio nella ultima conferenza stampa nel Vicolo Monte pio -, e soprattutto scriviamo da anni: Siena è una città con una comunità che non brilla per il coraggio civile della denuncia (seria, vale a dire documentata) contro i potenti; sul Caso Rossi, però, molti non solo non sono stati omertosi, bensì hanno straparlato. Oggi ne pagano le conseguenze (previo patteggiamento, magari), in attesa che comincino a farlo anche e soprattutto le persone, le quali hanno responsabilità ben più grandi e gravi, in questa storiaccia senese, dell’avvocato Nicola Mini, persona per bene.

A proposito, dalla settimana prossima lanceremo una nuova rubrichetta settimanale, sul blog; il titolo – che anticipiamo in anteprima mondiale – è il seguente: “Quando David Rossi si era suicidato”; pubblicheremo le testimonianze documentali dei tanti (diciamo pure tutti, ed a partire dalla famiglia) i quali – proprio perché sapevano in quali drammatiche condizioni versasse in quei giorni David Rossi – non nutrivano, con piena ragione, alcun dubbio sul suicidio…

2 Commenti su Missili, PM, ed avvocati…

  1. Una collega (in pensione) scrive:

    Caro Raffaele, effettivamente il parallelo fra il 1962 ed il 2022, pur con tutte le differenze del caso, è calzante. In tutta evidenza, alla fine i potenti hanno un cuore, oltre al desiderio di autoconservazione. La mia idea è che i fatti dell’ottobre 1962 siano entrati nella mente di una generazione ed oltre, mentre ormai, in questo mondo a misura di social usa e getta, di questo novembre 2022 resterà ben poco.

    Grazie di tutto, e anche di essere l’unica voce che io reputo seria sul Caso Rossi.

  2. Capitan Harlock scrive:

    Ognuno è libero di pensarla come vuole e di scrivere quello che vuole. Anche di leggere e condividere ciò che altri scrivono, anche di cambiare idea sulle persone.
    Io per esempio non condivido più da tempo quello che viene scritto su queste pagine, che per me erano un punto di riferimento.
    Condivido solo una frase scritta in questo articolo: “l’Avvocato Nicola Mini è una persona per bene”…e mi preme sottolinearlo.
    E’una persona per bene ed un professionista stimabile e serio, che gode della mia stima profonda. Uomo di leale e di parola, di cuore, come sanno bene i suoi colleghi.
    Per me rimane un punto di riferimento ed a lui và tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza.

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