Eretico di SienaCospito, Donzelli, Serracchiani (ed un Ps) - Eretico di Siena

Cospito, Donzelli, Serracchiani (ed un Ps)

La settimana è stata dominata, soprattutto dalla mattinata di martedì, dall’incendiario intervento parlamentare del plenipotenziario di Fratelli d’Italia, il fiorentino Giovanni Donzelli: me lo spiegate, a fronte di una querelle così potenzialmente esplosiva, come si fa a non scriverci qualcosa?

 

COSPITO: IL BOBBY SANDS ITALIANO?

Difficile non pensare alla drammatica vicenda dell’irlandese (del Nord, ovviamente) Bobby Sands, davanti allo sciopero della fame di Alfredo Cospito: Sands morì dopo 66 giorni di sciopero della fame (hunger strike), a fronte dell’anarchico pescarese (attivo però in zona Torino), il quale ha già superato quota 100 giorni (ma, a differenza dell’irlandese, si è sempre alimentato di integratori e di acqua e zucchero, almeno fino a tre giorni or sono, oltre ad un ricercato aumento di peso presciopero, per garantirsi un po’ di scorte all’uopo): ma non sono questi dettagli – pur significativi assai -, a fare emergere la effettiva differenza fra i due (augurandoci – sia ben chiaro – che Cospito non muoia, a differenza di ciò che successe all’irlandese, nell’ormai lontano 1981).

Sands protestava contro un regime carcerario – quello imposto dagli inglese “colonizzatori” – che era, secondo tutte le testimonianze, davvero ai limiti del disumano, con vessazioni di ogni tipo contro i prigionieri (comprese torture fisiche), tipo l’andare a pulire a mani nude i cessi, con un crescendo di altre amenità: c’era la classica volontà di disumanizzazione del prigioniero, insomma. C’era una guerra civile strisciante in corso, fra Londra e l’Ira, allora: cosa che non pare si possa dire oggi dell’Italia.

Con tutto l’umano rispetto per la obbiettiva durezza del 41 bis – che si chiama per i non addetti ai lavori, non a caso, “carcere duro” – non pare proprio essere cosa paragonabile alle carceri nord irlandesi di 40 anni or sono, neanche alla lontana: sarebbe forse il caso di rendersene conto, al di là delle lotte fra fazioni partitiche, fra cospitiani ed anticospitiani.

Con un’aggiunta, amaramente conclusiva: a favore del 41 bis c’erano, fra gli altri, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sarebbe bene che ci fosse molta meno retorica sui martiri dell’antimafia, certo: ma il loro lascito, concreto ed operativo, lo vogliamo salvaguardare o meno?

 

IL DONZELLI ATTACCA FORTE (ANCHE TROPPO)

Martedì, Giovanni Donzelli – focoso deputato fiorentino di Fratelli d’Italia, vicinissimo a Giorgia Meloni che gli ha di fatto assegnato la gestione del Partito – ha infiammato la Camera con l’affondo finale del suo intervento, citando brandelli di una informativa del Dap sui rapporti fra mafiosi (rectius: camorristi) e l’anarco-insurrezionalista Cospito. La parte più dura – assolutamente eccessiva, va detto – è stata quella concernente la domanda, ovviamente retorica, sui rapporti fra il Pd ed il mondo anarchico insurrezionalista e soprattutto la criminalità organizzata, intervento che ha suscitato la veemente reazione dell’onorevole Debora Serracchiani (di cui scriviamo sotto, come da titolo).

Le parole di Giovanni Donzelli, dovevano essere pronunciate, o scritte, da un giornalista di inchiesta, che può permettersi il lusso – con uno buono studio legale alle spalle, se del caso – di galleggiare fra notizie “sensibili” (Ministro Nordio dixit), e relazioni più o meno riservate: ma ciò che sarebbe di assoluto plauso, da chapeau a scena aperta per un cronista di giudiziaria – dato l’assoluto interesse pubblico delle notizie in oggetto -, non è sovrapponibile a ciò che invece è accettabile da parte di una figura delle istituzioni, all’interno del Copasir e vicinissimo alla Premier, come Giovanni Donzelli.

Per capirci ed arrivare al sodo, con una meritoria, ciceroniana, concinnitas: le dimissioni di Andrea Delmastro – sottosegretario alla Giustizia, che ha candidamente ammesso di essere la fonte di Donzelli – ci stanno tutte, e magari financo quelle dello stesso Donzelli.

Il problema per l’Italia – da cittadino, ed anche da osservatore con un po’ di esperienza in queste beghe – è però soprattutto questo: “morto” Donzelli, ne arriva subito dopo un altro; ma il problema posto, in malo modo, dal fiorentino, in ogni caso resta, e tutto: perché il 12 gennaio, ben 4 esponenti del Pd sono andati a trovare Alfredo Cospito in carcere, di grazia?

 

LA SERRACCHIANI SI DIFENDE (ANCHE MALE)

Chi conosce la vicenda politica di Debora Serracchiani, ricorderà come sia arrivata a bruciare le tappe all’interno del Pd: da giovane pasionaria contro la nomenklatura del Partito, il tempo di diventare consustanziale a quella stessa nomenklatura – una volta scalati i gradini da scalare -, attaccata una quindicina di anni or sono in modo così rovente, non è stato in effetti molto lungo.

Come ha scritto acutamente Pierfrancesco De Robertis sull’odierno Quotidiano nazionale, gli errori e gli strafalcioni istituzionali dell’onorevole Donzelli hanno lanciato alla onorevole Serracchiani una clamorosa, straordinaria, ciambella di salvataggio; la domanda è: perché c’è stata la visita ad Alfredo Cospito, il 12 gennaio scorso? Per sensibilità umanitaria, ha detto e ridetto lei; osiamo chiederci: lo fa con tutti i detenuti in sciopero della fame, di grazia? Dipoi: di solito le visite sono singole, doppie al massimo, mentre qui i deputati piddini erano ben quattro, e di alto livello: oltre a lei, c’era per esempio Andrea Orlando, ex Ministro della Giustizia (“nessuno di noi ha spostato la battaglia contro il 41 bis”, dice a Monica Guerzoni sul Corrierone odierno, e lo speriamo davvero). Dire che si sia trattato di una visita di assoluta routine, di un incontro carcerario come i tanti altri, è una cosa assai discutibile, dato il contesto. Non capire che visitare Cospito oggi, è una maniera per lanciare segnali e messaggi di un certo tipo a tutto l’arcipelago del 41 bis in quanto tale, sembra impossibile.

Fateci finire così: Enrico Berlinguer, illo tempore, suoi deputati a visitare un gambizzatore con la passione delle bombe non li avrebbe mai mandati, e – se ci fossero andati – li avrebbe duramente puniti; queste cose le tollerava dai radicali, con cui infatti la Sinistra laburista non si è mai trovata, nonostante qualche forzata convergenza su certe tematiche.

Se oggi il Centrosinistra è tornato ipergarantista, se il pendolo è girato, ne prendiamo atto (non volentieri): ma Debora Serracchiani, per carità di Patria, lasci perdere Giacomo Matteotti, nei suoi discorsi. Oggi nessuno manganella nessuno: anche se, da una parte come dall’altra, ci si sta attivando con una certa qual determinazione, pur di creare il clima giusto per iniziare a farlo di nuovo…

 

Ps Ci ha lasciato, due giorni or sono, l’avvocato Francesco Pletto: persona per bene, che ha difeso anche figure non facili della Siena di questi anni (il maestro Adriano Fontani, per esempio); Pletto fu Priore della Selvina nel cuore dei Novanta, prendendo il testimone da Flavio Mocenni. Una perdita non da poco, per la comunità senese, di poche settimane successiva a quella di un altro avvocato che ha lasciato, da par suo, un suo segno nella collettività senese, Antonio Cottini. La terra sia leve, ad entrambi gli avvocati…

25 Commenti su Cospito, Donzelli, Serracchiani (ed un Ps)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Donzelli non sa fare maggioranza e la Serracchiani non sa fare opposizione.
    La prima governa e quindi non ha bisogno di scontri, anzi, e l’opposizione, se decide di colpire, deve colpire davvero il bersaglio.
    Altrimenti ha comunque perso.
    Perfettamente d’accordo con l’Eretico: la notizia dei fantastici 4 (si fa per dire) in visita all’anarchico forse in combutta con i boss per l’eliminazione del 41 bis (una iniziativa a dir poco geniale …) sarebbe dovuta essere fatta uscire da FdI in altro modo.
    La Serracchiani, però, prima di puntare il dito su Donzelli, anche solo per sviare il discorso di cui sopra, avrebbe dovuto almeno avere contezza del fatto che fossero documenti effettivamente segretati.
    Poiché non lo erano e già viaggiavano in varie redazioni, avrebbe fatto meglio ad evitare lo scontro, perché in realtà, a parte la figuraccia rimediata, in questo modo ha soltanto rafforzato la maggioranza.
    Del resto il famoso dito difficilmente riesce a coprire veramente la luna …

  2. Paolo scrive:

    L’unica cosa sensata da dire sulla sinistra in questo caso è che se al posto di Cospito ci fosse stato un terrorista di destra nessuno avrebbe mosso un dito.
    Su Donzelli FDI e l’internazionale anarchica che minaccia lo Stato direi che si commenta da sola.

  3. Ics scrive:

    Cospito collezionista di grazie
    Cospito a nerbo alzato
    Cospito sindaco a Siena

  4. UN ORGIASTICO,ANCHE PERVERTITO scrive:

    Scusate l’off topic, ma da buon orgiastico e pervertito…l’avete visto che le Iene hanno già trovato una fonte che documenta i festini fra Matteo Messina Denaro e figure delle istituzioni? Sostituiranno quelli senesi? Mi sento defraudato…

  5. Roberto scrive:

    A parte l’opportunità tattico-politica per gli esponenti del PD di andare a far visita a Cospito (indipendentemente dalle motivazioni), la differenza con il comportamento loro e quello del duo Donzelli-Del Mastro, è che i piddini hanno fatto una cosa formalmente e sostanzialmente possibile e legale, gli altri tutt’altro e le dimissioni sono la sola via di uscita accettabile, salvo eventuali conseguenze penali.
    Quanto poi al 41 bis, la maggioranza guardasse al suo interno quanti hanno sostenuto per lo meno in passato, la sua eliminazione per tutti, e cioè per i mafiosi, essendo Cospito l’unico non mafioso che lo sta scontando.
    Il silenzio della Meloni su tutto questo putiferio è imbarazzante.

  6. UN ORGIASTICO,ANCHE PERVERTITO scrive:

    Questa volta il mio non è un off topic, perché rientra in pieno nell’argomento del pezzo dell’ottimo Eretico.
    Forse Donzelli, di sicuro Delmastro dovrebbero dimettersi. Ma che dire di certi programmi di prima serata, in cui si mette in piazza non solo la vicenda dei coinquilini Delmastro-Donzelli (ormai di pubblico dominio, e va bene), ma li si presenta mentre chiacchierano, dentro un accogliente, per tutti e due, lettone? L’avessero fatto su un giornale destrorso, sarebbe partito dopo 20 secondi un coro all’insegna delle “manganellate sulla privacy” e via dicendo…ora invece è diritto di satira…

    • Roberto scrive:

      Ma ti riferisci alle vignette di Makkox a propaganda su la7?
      Non credo che ci siano video privati girati nell’appartamento del duo del mastro-donzelli.

  7. Pierpaolo scrive:

    Le minoranze del paese hanno diritto di parlare ma poi decidiamo noi come agire. Obbedire!

  8. Daria gentili scrive:

    I due fratelli d’itaLia hanno salvato il pd in calcio d’angolo, fornendo il pretesto per sviare la questione della visita a Cospito dal vero problema, a cui nessuno, come giustamente ha evidenziato l’Eretico, ha dato ancora una risposta:come mai i quattro sono andati a visitare Cospito, che tra l’altro, come scrivono alcuni giornali, li ha inviati a interloquire anche con altri detenuti ( per mafia ) al 41 bis.?

  9. UN ORGIASTICO,ANCHE PERVERTITO scrive:

    Caro Roberto, certo che mi riferisco a quelle vignette: prova ad immaginare se i giornali di destra avessero iniziato a mettere in piazza la convivenza di qualche omofilo progressista, che levata di scudi ci sarebbe stata. “Siete omofobi, fascisti, machisti, intolleranti della diversità”…ma se lo fanno i liberi pensatori di sinistra, è appunto sana satira politica.
    Si può dire che Donzelli e Delmastro devono dimettersi, senza farli dormire nello stesso letto…

    • Pierpaolo scrive:

      Roby ogni tanto si distrae… Roby dai concentrati… Roby si applica, ma…

    • Roberto scrive:

      Ma perché tu ritieni che Del Mastroe Donzelli abbiano una relazione omosessuale?
      Se l’avessero, chissenefrega, fatti loro.
      Ma non mi pare che nessuno, e nemmeno le vignette di Makkox, puntasse il dito su questa cosa.

    • Anonimo scrive:

      “Orgiastico” non hai capito niente: quella era una citazione di Casa Vianello che viene usata abitualmente per satireggiare su convivenze reali od anche solo “politiche”, indipendenti dai gusti sessuali dei satireggiati. Non è la prima volta che succede. Riserva la tua indignazione a cause migliori.

  10. UN ORGIASTICO,ANCHE PERVERTITO scrive:

    L’Anonimo si arrampica sugli specchi: anche a volere credere al parallelismo con Casa Vianello, i due simpaticissimi Raimondo e Sandra erano marito e moglie, quindi si presume che, una volta all’anno, magari facessero qualche cosa: equipararli a Donzelli e Delmastro vuol dire semplicemente considerare i due “fratelli d’Italia” una coppia.
    Ancora una volta, sperando che basti: l’avessero fatto i destrorsi su una coppia di conviventi sinistrorsi, a Roma sarebbero già ad organizzare un gay pride per tutelare la comunità…cerchiamo di non prenderci tutti per i…fondelli…

    • Sauro scrive:

      Più he pervertito, sembri pervaso e perverso…se ci hai visto qls fatti una domanda e fatti dare una risposta da uno bravo

    • Anonimo scrive:

      Orgiastico fai ragionamenti farlocchi. Non conosci le innumerevoli volte che è stata usata Casa Vianello per satireggiare su accoppiate politiche di ogni tipo! Fai la vittima come un perfetto reduce di destra, ma sei solo incapace di analizzare le cose.

    • Holden Caulfield scrive:

      L’anonimo ha ragione. Donzelli e Delmastro abitano insieme e tutti abbiamo pensato che delle trascrizioni degli audio di Cospito ne abbiano parlato in casa. Da qui la vignetta stile casa Vianello. Si chiama satira e abbiamo letto e visto ben altro ai tempi di Forattini o del mitico Cuore.

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