Eretico di SienaLettera ad una Preside (antifascista, eh) - Eretico di Siena

Lettera ad una Preside (antifascista, eh)

- 24/02/23

Già in molti mi hanno chiesto una opinione su ciò che sta monopolizzando il dibattito politico italiano: la lettera della Dirigente fiorentina sui fatti fiorentini di sabato scorso, con annesso intervento critico del Ministro Valditara. Come si fa a non accontentare cotante richieste?

Ah, oggi incidentalmente cade l’anniversario: un anno esatto dall’inizio della guerra; vi ricordate quando gli ucraini, guidati dal comico Zelensky, la mattina di un anno or sono – previo ammassamento di loro truppe al confine -, invasero la Russia, arrivando a mettere sotto assedio financo Mosca (come i nazisti, eh)?

 

L’ERRORE DI VALDITARA

Diciamolo subito: il Ministro Valditara ha sbagliato sic et simpliciter ad intervenire, sulla questione della lettera della Dirigente fiorentina, nonostante qualche fondata ragione nel merito: lasciando infatti intendere di essere pronto a punire la Preside, cosa ha ottenuto, di grazia?

Ha fatto deflagrare il caso a livello nazionale (la lettera sarebbe stata presto archiviata), ed ha reso la sua redattrice una nuova pasionaria contro il Fascismo reale in cui staremmo vivendo: come per il Festival, invece di prendere spunto dal divin Giulio (Andreotti) – il quale cercava sempre di buttare acqua sul fuoco, invece che benzina -, un esponente governativo fa un insperato cadeau alla opposizione (che ne ha tanto, tanto bisogno, peraltro).

Ciò detto, forse pochi ci pensano, ma questa questione si pone: se un Preside si sente in dovere di scrivere di una rissa (grave e significativa, comunque senza morti e feriti), immaginiamo lettere – solo per restare a questo anno – ne avrà scritte a decine e decine sulla Guerra di aggressione putiniana in Ucraina. Non deve essere di monito anche quella, come e più di una rissa, scaturita da un modo sbagliato di intendere la politica? E del rischio dell’escalation cinese a Taiwan? Ovvero, per restare all’Italia, di decine e decine di altri cogenti problemi, che potrebbero essere declinati in senso educativo-pedagogico, a partire dal sempre scottante Caso-Cospito? Nessuna lettera, su tutto quanto il resto?

Se insomma il ruolo dirigenziale, nella scuola italiana, diventa quello del commentatore storico e politico – a fini educativi, si intenda -, temiamo che si vada a prendere una davvero brutta china, fra clamorose asimmetrie e benaltrismi vari: ma, ormai, siamo in pieno regime di Fascismo reale, quindi non c’è più tempo per rimediare…

 

I FATTI

Troviamo pubblicato su Repubblica – fonte autorevole, certo non di parte destrorsa – che gli inquirenti sintetizzano così l’esito della rissa di sabato scorso davanti al fiorentino Liceo Michelangiolo: “immediata e abnorme reazione” (il virgolettato è degli inquirenti), “innescata dalla lite con i ragazzi del collettivo di sinistra” (il virgolettato, questa volta, è del cronista di Repubblica odierna, pag. 4).  L’ipotesi di reato nei confronti dei sei attivisti (tra i 16 ed i 20 anni) di Azione studentesca, vicina a Fratelli d’Italia, è dunque di percosse e lesioni, con la potenziale aggravante dei futili motivi e dell’avere agito in gruppo.

Da questa ricostruzione – certificata dagli inquirenti, allo stato delle indagini -, almeno una cosa si evince: c’è stata una “lite” (Repubblica scripsit) fra giovanissimi di Destra e di Sinistra; l’inizio della succitata “lite” non si vede, quantomeno da ciò che arriva on line pubblicamente, ma pare assodato che un paio di ragazzi di Sinistra siano andati a protestare contro il volantinaggio (non autorizzato) dei loro coetanei di opposta sponda politica. Dopodiché, la violenza è esplosa, ed è accaduto ciò che abbiamo visto e rivisto in questi giorni: fortunatamente, a quanto sembra, senza grossi danni per alcuno (ma certamente, come sa chiunque ne abbia mai buscate in vita sua – quorum ego, ovviamente -, vale sempre il detto secondo il quale “si stava parecchio meglio prima”).

Ergo, per concludere questo primo blocco, restano come sempre i fatti: l’eventuale reato sarebbe ravvisabile solo nei confronti dei 6 ragazzi violenti di Azione studentesca, dal comportamento indubbiamente esecrabile. Senza volere essere assolutamente giustificatori, ed in attesa della chiusura delle indagini, ci è concesso dire che, comunque, una lite c’è stata?

Per la Preside, professoressa Annalisa Savino, evidentemente i due o tre ragazzi di Sinistra hanno fatto bene a non mostrarsi indifferenti – come Gramsci, da lei citato, invitava a fare -, e a manifestare il loro dissenso contro un volantinaggio, tra l’altro non autorizzato.

Ergo bis: per la Preside fiorentina, e per Gramsci, di fronte ad una acclarata ingiustizia bisogna reagire, meglio se con sprezzo del potenziale pericolo. Solo una curiosità: a fronte delle scuole che vengono occupate – per non parlare degli atenei-, con i dissenzienti che spesso vengono consigliati al silenzio non appena provano ad aprire bocca (non risulta sia molto cambiato, dai tempi della Pantera che abbiamo conosciuto), la Dirigente che posizione ha?

 

TUTTI IN MONTAGNA!

“Siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni”, ha scritto la Preside Annalisa Savino. Con tanto di congiuntivo esortativo. Al di là della assoluta opinabilità – già prima accennata – di un intervento ufficiale ed istituzionale di tale genere, resta il contenuto: preferiamo andare al sodo, più che stare a sviscerare la forma (la quale, peraltro, è anche sostanza, specie in certi ruoli istituzionali).

Ed è proprio andando alla sostanza, che viene da chiedersi quanto segue: se si prende spunto dalle parole della professoressa Savino, un Neofascismo – non rispettoso delle altrui libertà, autoritario, fisicamente violento – sta prendendo corpo, in Italia. Le libertà individuali stanno per essere definitivamente conculcate, i Tribunali speciali stanno rimettendosi in moto e alcune isole stanno riaprendo i battenti, in funzione ovviamente di confino, per ogni tipo di dissenziente.

Chiara Valerio – sempre su Repubblica odierna – scrive fra le altre cose che “confondere l’insegnamento o appiattirlo sull’indottrinamento è fascista” (pag. 33): se ne deduce che la scuola di oggi avrebbe come principale pericolo il ritorno al “libro e moschetto”, e stupisce di come ancora si possa usare impunemente, all’interno delle aule, il Lei (anche se molti colleghi, da anni, si fanno dare del tu, giacché è molto più fashion). In ogni caso, ci siamo (ci ri-siamo): il Fascismo reale è in campo. La Valerio cita financo il Forrest Gump del “fascista è, chi il fascista fa” (e qui si aprirebbe un capitolo, da Pasolini e Sciascia in avanti, che ci farebbe fare notte fonda).

Se il totalitarismo (fascista) è dunque alle porte, bisogna prepararci all’uopo, tutti noi sinceri democratici ed antifascisti: prepariamoci quindi a salire in montagna, ed equipaggiamoci di tutto punto (meno male che l’inverno è quasi finito): la novella Dolores Ibarruri ci ha dettato la linea, ha usato il congiuntivo esortativo, e noi siamo (quasi) pronti. Ma sull’Amiata, ora, si scia sempre?

 

Ps 1 Mercoledì prossimo – ore 17,30, Sala storica della Biblioteca comunale – si terrà uno stimolantissimo incontro dedicato alla “orribil scossa” del 26 maggio 1798: il più grande terremoto mai registrato in Siena; dopo l’introduzione dello scrivente, ne discetteranno due studiosi che all’evento hanno dedicato lavori ed approfondimenti importanti: Marina Gennari e Nicola Valente.

50 Commenti su Lettera ad una Preside (antifascista, eh)

  1. Daria gentili scrive:

    Ho letto che anche un professore del liceo Michelangelo ha dato la stessa versione dei fatti da te riportata – cioè di una provocazione da parte di studenti del collettivo che avrebbero iniziato a spintonare gli studenti di destra che stavano facendo volantinaggio e di reazione spropositata da parte di quest’ultimi – chiedendo l’anonimato perché la scuola sarebbe molto politicizzata ( chissà la preside com’è orientata politicamente ? )
    …..mi sembra che la lettera della dirigente scolastica denoti una sorta di doppia morale

  2. Anonimo scrive:

    Ma soprattutto: se una preside davanti ad un pestaggio effettuato da studenti davanti ad una scuola esorta a stare attenti al pericolo fascista, perchè il ministro dell’istruzione deve intervenire criticando la suddetta preside e puntualizzando che il pericolo fascista non esiste? Fra l’altro dopo aver scritto proprio lui (ed invitato a leggere nelle scuole) una grottesca lettera agli studenti contro i comunisti (fazione politica in Italia ammessa, a differenza del fascismo)?

    • Roberto scrive:

      Bravo Anonimo, non me lo ricordavo solo io di quella letterina appena appena politicizzata e faziosa, oltre che inopportuna, del Ministro. Se fosse coerente con sé stesso, dovrebbe punirsi da solo e andarsene a casina.

  3. IL BENITO CHE RITORNA scrive:

    Oggi c’era il Palazzo della Cassazione blindato per gli anarchici, come neanche mi pare sia successo – chiedo all’Eretico – durante i Settanta: immaginiamo che la Preside antifascio trascorrerà il fine settimana a preparare una bella letterina per i suoi studenti…

  4. Chicchero scrive:

    Praticamente per due manate che di norma finiscono in cronaca locale hanno dovuto montare la polemica perché il PD, cioè il nulla, non avendo argomenti deve crearli artificialmente con la complicità dei suoi fedelissimi nei media.

  5. Ennio bartali scrive:

    La magistrature farà il suo percorso di indagini, ma è da disonesti negare che ci sia , ancora, una matrice fascista( di qui e di là) che né la scuola, né la società civile e riuscita a estirpare.
    Bene ha fatto la preside ad inviare quella lettera!
    Vergognoso il ministro e tutti quei presidi che non si sono mobilitati al fianco della collega minacciata di “misure”!
    Senza parlare del silenzio della presidente del consiglio…
    A completamento dell’inettitudine della classe dirigente della destra che candidano un massone( come se non lo avessero saputo!) E poi entrano in crisi…ma capitani o collega non erano più adeguati? E sicuramente meno oscuri?

  6. Ics scrive:

    I docenti sono la compagnia wagner del PD (l’eretico non tenti la diserzione)

  7. Roberto scrive:

    Caro Eretico, non so come la pensi tu, ma leggendo i commenti in questo blog, mi rendo conto che le preoccupazioni espresse dalla preside siano più fondate di quanto si possa credere.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      mi pare che ci siano opinioni frastagliate e variegate, come peraltro pressoché sempre: cosa che rappresenta – consentimi il vanto – il valore aggiunto del blog.

      Nel frattempo, è emerso che la succitata Preside fiorentina è stata (forse è anche oggi) una attiva militante del Pd: cosa che ovviamente non le crea alcun disdoro, anzi io ritengo che chi fa politica con passione, faccia comunque cosa buona e giusta; ma bisognerebbe almeno cercare di tenere separata la propria militanza partitica da quelle scolastico-professionale. Il cercare di orientare politicamente i ragazzi nelle scuole, è cosa – quella sì – da regimi: di destra o di sinistra che essi siano.
      Ovviamente, questo vale anche per una eventuale Preside di Fratelli d’Italia che intervenga con una lettera intrisa di faziosità politica: sarebbe, dal mio punto di vista, assolutamente da censurare.

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Ma cosa avrebbe detto di così grave che dovrebbe aver urtato la sensibilità del ministro Valditara? La preside ha espresso una opinione per mettere in guardia dal pericolo di sottovalutare certi episodi, che potrebbero potenzialmente rappresentare un pericolo di fascismo. Valditara si sente per caso fascista?

        • Eretico scrive:

          Caro Roberto,
          immagino – e soprattutto spero – che il Ministro abbia polemizzato sulla opportunità istituzionale delle sue parole: chissà se lo avrebbe fatto anche contro un Preside di destra, questo sì…

          Ma ormai la Preside Savino può stare ben tranquilla: se – come clamorosamente pare – vince la Schlein, la prossima Ministro dell’Istruzione, in caso di vittoria Pd, sarà lei!

          L’eretico

  8. Paolo Panzieri scrive:

    Pierino ed il Lupo.
    Socondo alcuni è almeno dagli anni ’70 del secolo scorso che l’orologio della storia sarebbe rotto, perennemente fermo al 1922.
    Una stupidaggine a dir poco colossale.
    Alcuni la bevono per ignoranza, altri la ripetono per facile conformismo.
    Così al Lupo, quello vero, che ogni giorno, con qualsiasi pretesto, ci toglie un pezzettino di libertà, nessuno ci fa caso.
    Gode solo il Lupo.

    • Fiamma Tricolore scrive:

      Veramente uno schifo. Un dirigente scolastico non ha il diritto di indirizzare politicamente gli studenti. La Sig.ra Savino deve essere radiata da quel ruolo. La questione è molto seria, e spero che la magistratura faccia luce in questa vicenda vergognosa. La Sig. Savino si candidi col PD, come aveva già fatto in passato, se vuole fare politica. A scuola non è consentito!

    • Roberto scrive:

      Come la libertà di una preside di esprimere le proprie idee ed essere minacciata di provvedimenti censoridal un ministro.

  9. Cecco scrive:

    Rimango un attimo perplesso: in qualsiasi modo una la pensi il video è abbastanza chiaro, il cittone a terra, inerme, viene preso a calci (non sono due manate) con quella modalità che riporta purtroppo alla memoria la modalità vigliacca tipica dello squadrismo. Che questo non comporti un pericolo fascista sono d’accordo ma insomma nemmeno sono episodi derubricabili a scazzottata tra ragazzi, buon pomeriggio.

    • Fiamma Tricolore scrive:

      Mi sembra di aver capito che prima dello scontro c’è stata una provocazione da parte di quelli dell’opposta fazione. Lo stesso era successo alla Sapienza. Il paese ha una chiara maggioranza di DESTRA! Se alla minoranza di sinistra non dovesse andare bene, ci sono tanti bei paesi nel mondo dove poter emigrare. In Italia si comanda noi! DIO PATRIA FAMIGLIA!!!!

  10. Pierpaolo scrive:

    La preside di Firenze non può fare politica. Cosa c‘entrano le frontiere? Andrebbe licenziata!

  11. Ennio bartali scrive:

    La preside non ha fatto politica!
    La sua appartenenza politica non le esime dal suo ruolo di educatrice, e la scuola ha le sue fondamenta nella costituzione antifascista( che rimane un metodo…anche se mo,ti la abbracciano, anche qui, come unideologia non esecrabile!)
    Bene ha fatto dunque a richiamare al pericolo autoritario…inetto e vile il ministro con la sua retromarcia.
    Vergognosi quelli che minimizzano e deviano il focus della questione.
    Ma chi non ha onore non prova neanche vergogna!

  12. GigiliberoBellugistopper scrive:

    Nel voler commentare il post, con relativo Nick , m’è venuta in mente quella doppia scritta che campeggio’ ( non ricordo l’anno preciso ma erano i primi settanta) sul muro del palazzo della posta . Con sopra il rosso di lotta e il contrappunto ironico in blu , sotto. E alla domanda ironico/retorica sulla fuga in montagna, mi viene di citare ” I primi della lista” . Quel film del 2011, bellino e misurato, basato sulla storia vera, un po’ strampalata, dei tre che nei primi anni 70 fuggono da Pisa verso l’Austria in preda a psicosi fa golpe ( però il tentativo di Borghese ci fu’). Queste due fuggevoli citazioni per dire, entrando nel merito, che la lettera della Dirigente è più criticata con l’occhio della faziosità politica che della forma. Gli appunti del prof.Eretico sono senz’altro fondati. La risposta del Ministro è stata peggiore e non promette bene.
    Ma aspettiamo tutto il “girato”. Se la preside avesse esternato( a prescindere dal titolo) sul sostegno all’Ucraina senza se e senza ma , siamo sicuri che i filoputinisti , più o meno consapevoli, avrebbero avuto molto da ridere.
    Non c’è una deriva totalitaria. Ovvio. Perlomeno in forme antiche. Il paese ha svoltato a destra. Ma c’è un gruppo di maggioranza che non vota . Salvo pochi nostalgici non si vedono fascistoni.
    Sono …ini. Questi nuovi padroni del vapore . Piuttosto portati a donzellare su problemini che fanno gioco alle loro bandierine . Che siano rave party o casi Cospito ( che al 41bis secondo me non ci doveva stare) . L’importante è marcare il territorio. Io penso che questo sia retrivo. Per le grandi questioni in qualche modo galleggeranno. A Sienina intanto , ci stupiranno ancora con una nuova commissione Rossi ? Chissà che quello che ebbe così cortesemente a stoppare l’Eretico durante la sua esposizione preliminare , nella passata commissione, non abbia un ruolo di primo piano nella nuova.
    Magari potrebbero andare nei bottini a scovare verità impensabili.
    E complimenti Eretico, hai sempre fatto un buon lavoro.

  13. Ennio bartali scrive:

    Non ho capito l’incipit del titolo( antifascista eh?) Come se non fosse u valore esserlo e un reato il contrario… sono giovane e non ho chiaro. Se il prof lo spiegasse…

    • Eretico scrive:

      Caro Ennio,
      non c’è molto da comprendere, credimi: certo che non è un reato – altrimenti sarebbe incriminabile anche lo scrivente, appena reduce da una ispirata (in senso antifascista) spiegazione sull’omicidio Matteotti -, anzi; è solo una puntualizzazione sul fatto che l’essere militanti va benissimo, ma se si hanno dei ruoli istituzionali bisognerebbe mettere almeno un piccolo filtro, fra la propria militanza ed il ruolo ricoperto; e cercare di non essere unilaterali: non si può essere credibilmente antifascisti, se non si è anticomunisti, per esempio. Il mio modello etico, intellettuale e politico – Ernesto Rossi, cui dedicai illo tempore un mio libro -, me lo ha insegnato, attraverso i suoi scritti ed il suo esempio personale…

      Della Schlein, ovviamente, si scriverà in settimana!

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        E cosa ti fa pensare che la preside non sia anticomunista? O, altrimenti, ogni volta che si scrive di fascismo bisogna mettere in nota un certificato di anticomunista. A volte non ti capisco, caro Eretico .

      • Matteo scrive:

        non si può essere credibilmente antifascisti, se non si è anticomunisti…. come avrebbe detto il grande Troisi… mo me lo segno

  14. Vedo nero e basta scrive:

    Apparentemente fuori argomento: ha vinto la Schlein, il PD sempre più alla deriva e fuori dai vecchi temi sociali, ora penserà solo alla fluidità di genere. Argomento realmente non essenziale ai veri problemi del paese.

  15. UNO PER BONACCINI scrive:

    Ha vinto la Schlein, onore a lei. Il non insignificante problema è che si replica lo schema-sardine: una leadership giovane e movimentista, capace di mobilitare sui social, per molti aspetti accattivante. Si è visto poi come sia andata a finire l’esperienza sardinesca: temo che con la Schlein andrà a finire allo stesso modo, con i vecchi marpioni a continuare a gestire da dietro il baccellaio. Anche Bonaccini aveva stretto alleanza con De Luca ed Emiliano, ma credo che lui abbia una capacità di autonomia maggiore, oltre ad una esperienza di leadership neanche comparabile.
    A me, pur rispettando in pieno il voto, sembra il migliore dei risultati che la Meloni potesse augurarsi…

  16. Roberto scrive:

    Le comiche!!!! Meloni & Co. hanno cancellato la norma che puniva penalmente i truffatori del reddito di cittadinanza.
    Del resto fa parte della loro filosofia:noi condoniamo tutto.

    • Pierpaolo scrive:

      Roby Roby sono convinto che la Dott.ssa Schlein si farà portavoce autentica della vostra comunità. Finalmente qualcuno che vi rappresenta e che potrà supportare il Dott. Zan nelle sue battaglie. Sono contento per te Roby Roby!!

  17. Ennio bartali scrive:

    No, caro eretico…si deve essere antifascisti senza necessariamente essere anticomunisti.
    Dovresti insegnare che mentre questa è un’ideologia , condannata dalla storia in favore di un capitalismo liberista che ci trascina nel baratro, quello è un metodo autoritario e antidemocratico che fonda le sue radici nell’odio e nella violenza fin dalla genesi…mentre il comunismo ha subito la trasformazione in degenerazione x colpa delle persone che lo hanno strumentalizzato( se pur vero che esso si lascia strumentalizzare facilmente)
    Ora, capisco la tua conversione, ma questa associazione non è accettabile, tanto meno da una persona di cultura( senza stigmatizzare l’affaire massoneria, i cui accoliti pensano principalmente agli AFFARI loro…come i vertici comunisti del blocco sovietico)
    Devo confessare una certa delusione. Da un docente mi sarei aspettato maggior coscienza critica

    • Eretico scrive:

      Caro Ennio, che dire?
      Anche senza il tuo permesso (e usando in pieno la mia coscienza critica), credo che continuerò a pensare – e ad insegnare – che si deve cercare di essere con decisione antifascisti ed anche anticomunisti: con tutto il rispetto per te, mi fido più del parere di gente come Gaetano Salvemini o Ernesto Rossi, pur rispettando le tue idee…

      L’eretico

      • Paolo Panzieri scrive:

        Non riesco a non sottoscrivere quello che dovrebbe essere l’unico vero insegnamento della storia del ‘900 ed un prerequisito di qualunque effettiva democrazia.
        Basta ipocrisie e giustificazionismi incrociati di maniera.

    • duccio scrive:

      infatti è molto molto semplice, nonchè molto molto ELOQUENTE dalla piega che ha preso la vicenda in oggetto.
      codesta è FAZIOSITA’.
      semplicissimo.
      chi iniste su codesti tasti, avalla la violenza se “proveniente” da sinistra e la stigmatizza se “proveniente” da destra…..eeeeeehhhhh un po comoda non vi pare ???
      il punto infatti è non confondere due piani : la violenza e il reato di apologia del fascismo.
      provo a spiegarmi meglio.
      si può (e SI DOVREBBE) essere contestualmente antifascisti+anticomunisti nel condannare e stigmatizzare ogni forma di violenza. quindi, riferito all’evento di Firenze, condannare nettamente chiunque alzi le mani su chicchessia, e ciò è avvenuto da entrambe le parti (ci sono dei video INEQUIVOCABILI, alla faccia di chi ha voluto orientare l’accaduto a pro suo) perchè c’è stata un’azione violenta alla quale è seguita una reazione violenta = ENTRAMBE DA CONDANNARE E DA PUNIRE !
      se qualcuno, per come la pensa, intende fare il nostalgico e con la sua condotta mina alle basi democratiche del nostro Paese (si veda Cassazione, sentenza 28565/2022), integra appunto il reato di apologia del fascismo ed è un altro par di maniche : dura lex sed lex, è penalmente perseguibile ! ed è un altro par di maniche.

      quindi, se quei ragazzi nel loro volantinaggio (mi pare) hanno violato le norme dell’ordinamento giuridico penale….VANNO PROCESSATI; ed è un par di maniche.
      per l’episodio di VIOLENZA RECIPROCA (eh sì cari faziosi : reciproca) invece, vanno stigmatizzati e scapaccionati tutti, di qua e di là….

      quindi la sig.ra Preside ha pisciato completamente fuori dal vaso : doveva lanciare un forte messaggio di condanna a QUALUNQUE FORMA DI VIOLENZA; e sì, nella sua lettera ha fatto politica eccome !
      Il Ministro non doveva scrivere assolutamente niente e lasciare bollire tutti nel rispettivo brodo, tanto i faziosi si so spu….. da soli !
      al limite poteva fare una pubblica reprimenda nei confronti di (mi ripeto) qualunque forma di violenza !

  18. UN AMMIRATORE DA TEMPI NON SOSPETTI scrive:

    Esemplare la risposta dell’Eretico a questo Ennio: come fa uno ad essere antifascista (cioè contro una dittatura sanguinaria), e non essere al contempo anticomunista (cioè contro una dittatura sanguinaria)?
    Senza neanche scomodare i grandi intellettuali citati dall’Eretico, basterebbero due elementi aggiuntivi, drammaticamente molto concreti: il Comunismo ha mietuto molte più vittime del Fascismo (si parla di uno scarto di milioni e milioni di esseri umani, non proprio noccioline), in più mentre il Fascismo oggi danni non ne fa (salvo che vogliamo considerare la cazzottata fiorentina alla stregua di una purga staliniana), il Comunismo continua a conculcare le libertà essenziali e ad uccidere, dalla Cina alla Corea del Nord.
    Limitarsi a scrivere come Ennio che il Comunismo è stato superato dalla Storia senza neanche accennare ai suoi massacri, al fatto che la sua è una storia di sangue sin dall’inizio (vedasi Kronstadt, in passato citata dall’Eretico) è semplicemente e vergognosamente riduzionistico.

    • Roberto scrive:

      Giusto per chiudere l’argomento:
      Chiedete per favore ai tanti anticomunisti (che so, Del Mastro, Donzelli, Mollicone, Storace, Rauti figlia,….forse anche la Meloni) se si sono mai dichiarati antifascisti.
      Quando glielo chiedono tirano fuori tante supercazzole, ma non rispondono mai esplicitamente.

    • Ennio bartali scrive:

      Questo Ennio ha provato a spiegare la differenza.?.chi non l’ha capito non l’ha capito, chi non l’ha voluta capire non la capirebbe comunque.
      Il comunismo( e io non lo sono, tanto per chiarire…ho solo letto molti libri) basa la sua ideologia su valori di uguaglianza e libertà ( poi non applicati ma anzi trasformati in regime), il fascismo si radicalizza nel sopruso, nella violenza e nella dittatura dallo stato embrionale.
      Ragazzi, più semplice di così…poi chi vuole mistificare per convenienza faccia pure. Ognuno ha i suoi specchi.

  19. Cecco scrive:

    Buon pomeriggio.
    Sapete qual’è l’ideologia che ha mietuto più vittime in assoluto (senza paura di essere smentito) di fascismo, comunismo e nazionalsocialismo messi insieme? Il capitalismo! Fate due conti se vi riesce perché è davvero impossibile conteggiare i bambini morti nelle fabbriche ottocentesche, i popoli massacrati in nome del denaro, i dittatori sanguinari finanziati purché fossero fedeli agli USA di cui il Cile di Pinochet è stato solo uno dei mille esempi (mi sembra che la cosa continui pure adesso con certi paesi arabi), lo schiavismo, il colonialismo ed il neocolonialismo, gli stati sovrani invasi perché non allineati con l’occidente (non ultimi Libia e Iraq) con relative morti di civili, mi vengono i brividi se penso che questo elenco potrebbe continuare all’infinito … chi glielo spiega agli Indiani d’America per esempio che lo stato più potente e armato del mondo è edificato sulla loro pelle? Vogliamo essere intellettualmente onesti? Cominciamo a conteggiare i morti fatti dalle multinazionali in nome del profitto ed i danni ambientali da queste prodotti, alla luce di questa merda (in barba a qualsiasi regola democratica perché il denaro riesce a comprare tutto) forse andrebbero rivalutati quegli uomini e quelle donne che questa barbarie hanno provato a spezzare (magari non riuscendoci dando origine a dei nuovi mostri) e quelli che ancora in mille modi tentano di arginarla. Ma non c’è verso, nessuno vede il mostro più grande, quello che ci porterà alla distruzione totale pur di ricavarne profitto, forse perché quel mostro ci ha convinti che è “legge di natura”, come se il dominio di un uomo su altri uomini fosse una cosa da dare per scontata, forse il vero nemico da combattere è proprio nelle nostre menti addomesticate dalla promessa di felicità data dall’acquisto di merci spesso inutili. Un caro saluto ai comunisti e pure agli anti purché la loro mente non dia per scontato l’esistente come unica soluzione per l’umanità. Cecco

  20. Daria gentili scrive:

    Off topic: in tempo di campagna elettorale per il sindaco, riporto i dati di Confcommercio che segnala la perdita negli ultimi 10 anni di oltre 100 negozi dentro le mura della città. Il deserto commerciale, desolante, è sotto gli occhi di tutti, basta girare
    …..guarda caso -sarà un caso? – tutto ciò coincide con la crisi della Banca.
    Tanto per ribadire, in primis, che il danno fatto dai soliti noti, di cui mi infastidisce anche ricordare i nomi, è inarrivabile, evidenziare, in secundis, che questo problema mi sembra poco toccato dai vari candidati ed infine, dopo avere sottolineato che la questione è strettamente legata a quella delle opportunità di lavoro che offre la città, che quest’ultima, cioè il lavoro, sarà la vera sfida per chi ci amministrerà.

    • Ennio bartali scrive:

      Concordo su quasi tutto…nello sfascio della banca le responsabilità sono state trasversali: nel cda sedeva anche un esponente della dx( che rappresentava gli interessi della sua parte politica) che ha acconsentito, al governo il pdc e il suo ministro dell’economia approvarono, in Europa supermario dette il via libera.
      Poi va bene addossare ad un unico fronte la colpa, ma se si dimenticano i dettagli si rischia di perdere il senso delle ose e la sua genesi.

    • Isolati scrive:

      Senza campagna elettorale, riporto i dati di Confcommercio che segnala la perdita negli ultimi 10 anni di 431 negozi nella città. Il deserto commerciale, desolante, è sotto gli occhi di tutti, basta girare per Livorno… guarda caso -sarà un caso? – a Livorno non c’è stata crisi della Banca.
      Tanto per sgombrare il campo da facili ragionamenti di politica locale, analoghi dati ad Arezzo (negli ultimi 10 anni governata dal centrodestra) ed in altre città. Vedere ogni tanto il contesto generale e non voler sempre ricondurre tutto a “colpe” (che pure ci sono state) locali, utili soprattutto in campagna elettorale.

      • Daria gentili scrive:

        conosco il contesto e la problematica generale dei centri storici ……. a differenza di altre realtà, Siena era però una città ricca, perché aveva una banca ed una fondazione che direttamente e nell’indotto facevano “girare” denaro, cosa che poteva aiutare a risentire in forma minore di un problema globale….
        La distruzione di tutto ciò, con annesse colpe, non è facile ragionamento di politica locale, ma verità storica che a qualcuno fa comodo sminuire e dimenticare

        • Isolati scrive:

          Concordo, almeno in parte, con il ragionamento. Solo in parte però, perché sono convinto che questa logica di confidare sempre (da sempre) sulle tante risorse che la Fondazione versava sul territorio sia un po’ il peccato originale dei mali senesi. Da quello discendeva la genesi del facile consenso raccolto da chi governava, l’incapacità di cittadini e imprenditori di adeguarsi ad un contesto globale già in pieno cambiamento e – in definitiva – il declino di Siena, che poi è esploso tutto insieme quando il fiume di soldi si è prosciugato.
          Adesso, secondo me, è senz’altro bene ricordare “chi” ha fatto danno (non importa se per proprio tornaconto, per incapacità o un mix dei due) per evitare di ricadere nelle vecchie logiche, ma soprattutto sarebbe forse arrivato il momento di smettere di guardare all’indietro e provare ad andare avanti.
          Urgenza che, oggi, in concreto, non mi sembra sia stata colta dall’attuale intero arco di forze politiche locali, partitiche o meno: stesse facce, stesse logiche, stesse amnesie verso il passato recente, ma soprattutto stesse proposte fumose di “cambiamento” per il futuro che in realtà sono garanzia di continuità.
          A forza di scegliere il meno peggio raschieremo il fondo del barile. Oggi vedo nero anch’io. Saluti.

  21. duccio scrive:

    ho pensato : cosa vorrei che scrivesse una Preside qualora accadesse qualcosa di analogo davanti a scuola dei mi’figlioli ?
    insomma, tradotto…..quale dovrebbe essere – a mio modestissimo e inutile parere – il messaggio CORRETTO da lanciare ai ragazzi ???

    LETTERA DEL PRESIDE SE FOSSI IO

    Cari ragazze e ragazzi, quanto accaduto nelle immediate vicinanze del ns. Istituto è di una gravità inaudita e tutti gli adulti che, a vario titolo, concorrono a “formare” la vostra Educazione hanno l’obbligo morale di intervenire e di farvi riflettere.

    Oltre e prima ancora che sulle nozioni e sulla didattica, una coscienza civica degna di questo nome poggia le sue basi su valori quali il rispetto e l’umanità; la faziosità e la violenza, invece, sono l’habitat naturale per la nascita dei regimi totalitari di qualunque tipo e “colore” che purtroppo hanno causato e continuano a causare orrori, morte, distruzione.

    Nell’animo di ogni bravo Cittadino del domani deve necessariamente albergare un sentimento di curiosità e di impegno, perchè è anche a causa degli indifferenti che in passato hanno avuto terreno fertile certe idee che hanno minato le basi democratiche di molti Paesi nel mondo.

    Ma ciò non può e non deve mai superare il limite del rispetto reciproco: nessuno può arrogarsi il diritto di silenziare le opinioni altrui, qualunque esse siano. Infatti l’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana così esordisce : ” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”

    Significa, cari ragazze e ragazzi, che solo e soltanto l’Autorità Giudiziaria – nelle opportune sedi e con modalità previste dal nostro Ordinamento Giuridico – ha la possibilità di stabilire se il pensiero altrui sia manifestabile liberamente oppure se debba essere in qualche modo censurato.

    Così come nessuno, e per nessun motivo, ha diritto di impedire fisicamente, con metodi violenti e proditori – tipici appunto dei regimi totalitari – la libera manifestazione del pensiero altrui; nè tantomeno si può tollerare ogni forma di reazione violenta che dovesse scaturire da quel tipo di provocazioni.

    Insomma ragazze e ragazzi, da parte dell’intero corpo docente e mia personale vi giunga forte e chiaro un messaggio di netta CONDANNA per l’accaduto; per il comportamento di tutti i vostri coetanei coinvolti nell’episodio nonchè per i vergognosi tentativi che non mancheranno – ne sono certo – per strumentalizzare questa triste vicenda, tentando goffamente di orientare il vostro pensiero.

    Non si corre alcun rischio se si afferma, con fermezza e responsabilità, che ogni forma di violenza FA SCHIFO !

    Vi saluto con grande affetto lasciandovi con le bellissime parole di un grande Italiano, già Presidente della Repubblica : Sandro Pertini
    ” Dico al mio avversario: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vita perché tu la tua idea la possa esprimere sempre, liberamente !”

    il vs. Preside
    Pinco Pallino

  22. Vedo nero e basta scrive:

    La storia dell’antifascismo è diventata la foglia di fico della sinistra buonista. Pochi argomenti, poche idee e confuse, tanta ipocrisia. Si meritano la Schlein, il vuoto delle idee. Il fatto di Firenze è stata alla fine una rissa tra studenti. Se fossero state le parti invertite nessun buonista avrebbe biasimato la cosa; da parte dei sinistrorsi quante proteste, cortei non autorizzati, occupazioni di scuole ed università nella storia nazionale, tutto regolare allora, due pesi e due misure? Da quello che ho letto dai giornali, salvo errori, sono stati i sinistri a cominciare impedendo il volantinaggio, poi gli offesi si sono comportati con una difesa eccessiva da biasimare. La preside era meglio se avesse misurato le sue parole senza cominciare a citare l’antifascismo; è stata una stupida rissa tra stupidi studenti, da criticare ambedue le parti e basta.

  23. Ennio bartali scrive:

    Vedo che molti scrittori di questo blocco non hanno letto ( sul compreso meglio se non mi esprimo) la lettera della preside, e nemmeno la risposta del ministro…si va avanti alla calendario sulle per cui si è faziosamenente comprensivi coi nostri e giustizialista con gli altri.
    Ma questo non denota intelligenza( letterale), al di la di quante lauree uno abbia.
    Poi ci sono quelli che oltraggiano e deridono e basta…ma fanno pena e compassione

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