Eretico di SienaOrlandi, La Russa, Minucci (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Orlandi, La Russa, Minucci (e 3 Ps)

Torniamo a scrivere di ben altro, dopo il pezzo paliesco della scorsa settimana: ciccina al fuoco ce ne sarebbe tanta tanta (il vertice Nato a Vilinius terminato oggi, con lo storico ingresso – tutt’altro che scontato – della Svezia nel consesso in questione, per esempio), ma in redazione i temi scelti –  i quali incrociano Sienina con lo scenario nazionale, con modalità diverse – sono tre, as usual…

 

IL GIALLO DELLA ORLANDI (MANUELA)

La notizia ha del clamoroso, sebbene qualcosina anni fa fosse venuto già fuori, ma subito messo da parte: ci sarebbe da seguire una concreta e seria pista interna, intrafamiliare, per arrivare finalmente alla verità sul pietoso Caso della scomparsa, e verosimilmente della morte, di Emanuela Orlandi. Il Vaticano ha trasmesso carte “serie” alla Procura di Roma, la quale sta indagando da par suo; a livello prettamente giornalistico, è stato il Tg di Mentana a darne notizia, lunedì nel prime time.

Lo zio della povera Orlandi, Mario Meneguzzi, avrebbe rivolto attenzioni molto particolari alla di lei sorella maggiore Natalina, nello stesso periodo della scomparsa di Emanuela (1983): la cosa è testimoniata dal carteggio fra un prete ( allora confidente e confessore degli Orlandi) e l’allora Segretario di Stato Agostino Casaroli (artefice della Ostpolitik, qualcuno ricorderà); in più, c’è un identikit – prodotto sulla base di due testimonianze convergenti ed al di sopra di ogni sospetto -, il quale assomiglia dannatamente a quello dello zio Mario (scomparso da tempo, peraltro). Zio che sarebbe stato visto parlare con Emanuela all’uscita della scuola di musica, prima della scomparsa. Il parente, secondo la famiglia, quel giorno sarebbe stato in vacanza nel Reatino, a circa 100 km da Roma:  il tutto emergerebbe da una telefonata allo zio stesso, effettuata però nottetempo.

La famiglia (in particolare il fratello Pietro, che da anni si è esposto mediaticamente per cercare la verità sulla sorella, ma anche la medesima Natalina) ha reagito in modo veemente e virulento, sostenendo che il Vaticano voglia riversare sulla stessa il fardello delle responsabilità della tragedia. Come al solito, c’è da valutare con la massima attenzione: dai fatti, si deve partire; ed anche arrivare, se possibile.

Siccome tutto si può dire dello scrivente, fuorché che sia un fan del Vaticano (meno che mai del pontificato di Giovanni Paolo II), sia dunque consentito dire questo: la famiglia – nell’attaccare come “carognata” il tutto – ci pare abbia dato una risposta assai flebile sulla questione delle attenzioni particolari verso Natalina – derubricate ieri come un semplice momento di debolezza dell’allora 50enne zio -, e poco o niente abbia riferito sul fatto che la giovane donna abbia illo tempore confermato il tutto in Procura, interrogata dal PM Sica; quanto al fatto che la pista interna – aperta anni fa – sia stata in passato accantonata subito, può essere letto in due modi: non c’era niente di concreto, oppure c’era anche troppo (e la vicinanza con il Sisde del succitato zio è comprovata, peraltro). Non è che l’abbandonare una pista subito, sia cosa indecente, che indica mancanza di coraggio, solo se si punta verso luoghi lontani da quelli della propria casa, eh…

Torneremo su questa vicenda, che continueremo a seguire con la massima attenzione: aperti ad ogni soluzione, purché documentata in modo rigoroso; in ogni caso, trattandosi di una tragedia del XX secolo (pur portata avanti nel cuore del XXI), di una cosa almeno, sin da adesso, si può stare certi: la più grande “bufala mediatica” (copyright dello scrivente, settembre 2021) di questo secolo in cui ci troviamo a vivere, resta saldamente basata a Sienina, tranquilli: e vedrete che, nei prossimi mesi, ci sarà, a cotal proposito, da divertirsi…

 

IL FORT APACHE DI LA RUSSA

Il Caso del figlio minore di Ignazio La Russa ha ormai sopravanzato quello della Daniela Garnero Ministro del Turismo – sulla quale si tornerà, perché il Caso Rossi riguarda anche lei, eccome se la riguarda -, perché le implicazioni sono ben più ghiotte dell’ipotetico Falso in bilancio e del concorso in bancarotta: gioventù bruciata e dorata ad un tempo, cosacce che avvengono nell’appartamento della seconda carica dello Stato (che sarà stato ben sorvegliato, no?), l’intervento del tutto fuori luogo e scomposto dello stesso Presidente del Senato (giustamente censurato dalla stessa Premier Meloni), manco fosse stato Beppe Grillo.

Siccome crediamo proprio che torneremo ancora sul Caso di Leonardo Apache (nomen non omen, sia consentito scriverlo), fateci per ora scrivere almeno questo, che è cosa su cui non si può tacere: tutta la criminalizzazione della ragazza (fino a prova del contrario, vittima), dipinta – chat alla mano – come una cocainomane incallita, con in più fior di psicofarmaci regolarmente prescritti dal medico di guarnizione, fa parte delle regole del gioco (sporco) per delegittimare chi denuncia.

Ma attenzione, c’è un elemento che non può sfuggire ai paladini del giovane La Russa (ai quali, in questa fase, in tutta evidenza interessa solo gettare ombre sulla ragazza): più si dovesse accertare che la giovane era strafatta, più aumenterebbero, in concreto, le possibilità di condanna – se si arriverà a dibattimento – del La Russa junior, visto che è chiaro (purtroppo non a tutti) che la partita si giocherà tutta sulla cosiddetta minorata difesa.

Ergo, la redazione vi fa, sin dall’inizio di questa rovente estate, questa previsione: fino a quando andrà avanti la fase mediatica, la ragazza verrà dipinta come strafatta (e di certo, ci auguriamo che in futuro possa uscire da questo tunnel in cui era entrata prima della storiaccia in casa del Presidente del Senato), mentre, se inizierà mai un Processo, le sue malsane assunzioni verranno minimizzate, da parte del pool difensivo di La Russa. Altrimenti, che rapporto consenziente ci sarebbe mai potuto essere, di grazia?

 

IL FERDY INGANNATO

Non ci è mai piaciuto infierire sul “nemico” a terra, e fra l’altro il nostro odierno pezzo sta diventando troppo lungo; però, in tutta franchezza, dopo che la Nazione domenicale ha dato la notizia, come si fa a non dire due bischerate sulla clamorosa notizia concernente Ferdinando Minucci?

Per chi non lo sapesse, l’ex dominus assoluto della Mens sana basket – poi patteggiante una condanna nel Processo seguito all’inchiesta Time out -, è di nuovo in Tribunale (Firenze), ma questa volta come parte lesa: una donna lo avrebbe raggirato, facendogli credere di essere una principessa saudita dissidente (patina di politically correct, dunque), e gli avrebbe spillato almeno 140mila euroni (bella cifretta, eh), durante la loro buona amicizia, non meglio precisata; ad un certo punto, Ferdy ha capito di essere finito in una discreta tegamata, ed ha denunciato il tutto alle competenti autorità (da optimus civis quale è, ovviamente). La donna in questione, per inciso, pare avere vari precedenti per truffe e raggiri vari: una autentica professionista, va riconosciuto.

Galeotto, a livello di location, sarebbe stato un “centro olistico a Colle Val d’Elsa”, ove evidentemente l’allora (2020) quasi 70enne Minucci era andato per meditare e trovare – o ritrovare – una pace ed una serenità interiore.

L’uomo che tutto smazzava in casa Mens sana basket, l’uomo che arrivò – sebbene per poco – ad essere il numero 1 del basket nazionale (sic), ebbene sarebbe lo stesso che si è fatto fregare da una truffatrice, per quanto esperta e scaltra? Gli anni e le asprezze della vita hanno trasformato Ferdy in un ingenuo signore, olisticamente discettando? In ogni caso, che Giustizia sia fatta: e che Ferdinando Minucci abbia indietro tutti i suoi danari, eh, dal primo all’ultimo. Dopodiché, visto che la sua vita è stata assai intensa – passando da fasi assai difficili a trionfi sportivi (e non solo) -, magari qualche mattinata ed anche pomeriggio in più a leggersi un buon libro su una panchina (ora, all’ombra), potrebbe essere davvero cosa buona e giusta…

 

Ps 1 Molta commozione ha suscitato la morte di Paolo Gozzi, il brillante artista senese, contradaiolo della Chiocciola, scomparso nei giorni scorsi; da parte dello scrivente, solo qualche lontano ricordo calcistico, niente più. Ma, oltre al cordoglio, restano anche i dubbi inerenti al fatto che Gozzi, subito dopo l’impatto con la macchina dell’incidente (lui era in moto), sembrava stare benone, e poi è andata come è andata: giusto approfondire, anzi sacrosanto…

Ps 2 Ci ha lasciato anche lo scrittore Milan Kundera, di origine boema; se troveremo tempo, lo ricorderemo con le sue luci, ma anche – perché così ci sembra giusto fare – le ombre (che Havel stesso ci ha fatto conoscere).

Ps 3 Funerali di Stato anche per l’ex leader Dc Arnaldo Forlani, un mese dopo quelli per il Silvio nazionale; demiurgo del CAF (Craxi-Andreotti – Forlani), fra fine Ottanta ed inizio Novanta, condannato ai servizi sociali per la vicenda Enimont, esponente della peggiore (giudizio personale, ovviamente) Democrazia cristiana: però, funerali di Stato. A questo giro, la bandiera si è messa tutti? Nessuno – fra coloro che sono di montagna – si è scandalizzato?

12 Commenti su Orlandi, La Russa, Minucci (e 3 Ps)

  1. Marco Burroni scrive:

    E’ sempre il giorno della marmotta in Italia: era il 1983, andavo alle medie, alla radio c’erano i Righeira e i Police, il babbo comprava una Fiat Ritmo e i giornali parlavano della scomparsa di Emanuela Orlandi. Sono passati 40 anni e ancora se ne parla? Ma cosa si spera di scoprire dopo tutto questo tempo, quando molti dei protagonisti della vicenda non ci sono piu’?

    Riguardo alla vicenda del La Russa jr, invece c’e’ poco da dire, leggo che il padre ha gia’ interrogato il figlio e ha stabilito che non ha commesso nulla di penalmente rilevante… quindi tutto e’ risolto! E’ decisamente angosciante pensare che la seconda carica dello stato dimostri una cosi’ totale ignoranza dei principi fondamentali del diritto e un cosi’ plateale disprezzo delle istituzioni.
    Come ho gia’ ripetuto altre volte, per la destra italiana le leggi sono per gli altri, per loro invece l’unica legge che vale e’ quella del Marchese del Grillo “ Io so’io e voi non siete un cazzo!”

  2. Ics scrive:

    Con la magistratura come filo conduttore del pezzo aggiungerei l’indagine “nostalgia” con annessa perquisizione della casa di Dell’Ultri per trovare prove sui collegamenti tra le stragi del 1993 e la nascita di forza Italia

    Si nota un certo fermento da parte dei moralmente superiori, vediamo se e quanto sarà brava la premier a parare i colpi

  3. Giuliano la prostata scrive:

    La notizia del Minucci raggirato è veramente incredibile: mi aspettavo una valanga di commenti, invece rompo il ghiaccio io. La città di Siena, dalle massime autorità ai tifosoni e tifosini, sono stati per anni in adorazione di questo signore (ex montepaschino), e se volevano trovare qualche notizia seria dovevano leggere questo blog….questa è stata Sienina: piaccia o no, non tutti i problemi sono stati risolti, anzi, ma una figura paragonabile al Minucci non c’è…

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Il processo all’indianino apache – temo – riserverà molte sorprese e consiglierei prudenza a tutti prima di trinciare giudizi e azzardare conclusioni in un senso o nell’altro.
    Le cose (vedi quanto filtra soprattutto dai referti) paiono obbiettivamente assai complicate.
    Non sarà un giudizio normale perché – piacccia o no – inevitabilmente politicizzato e non credo proprio, che ciò gioverà in alcun modo (l’orientamento della procura di Milano è noto a tutti) al piccolo trapper nativo delle grandi pianure.
    Chiunque abbia diffuso e pubblicato le chat, comunque, non ha reso un buon servizio a nessuno dei due ragazzi e ci regala soltanto lo spaccato di una ricca borghesia milanese strafatta di coca, di xanax e di alcol; i figli inconsapevoli nei loro clebbini, le mamme ed i babbi assenti oppure addormentati (?) nella stanza accanto.
    Una storia schifosa e devastante, quindi, quasi a fotocopia di quella di Ciro Grillo.
    Entrambi i babbi, da babbi, hanno difeso i loro figli problematici, ognuno con il proprio stile.
    Entrambi hanno fatto parimenti danno e come si dice in questi casi un bel tacer non fu mai scritto.
    Tuttavia, questo processo, a differenza di quello ancora in corso a Ciro Grillo, non avrà conseguenze politiche.
    Sfumato il clamore mediatico, vediamo come andrà a finire.

  5. Giuseppe Pallini scrive:

    Caro Eretico,
    prima di tutto complimenti per il suo blog, che leggo sempre volentieri e in buona parte condivido. Secondo mia abitudine ho fatto un sonetto a commento del caso La Russa. Saluti il babbo, non so se si rammenta di me, non lo vedo da parecchio, ormai non esco quasi più per via dell’età.
    Cordialmente

    Chi cerca trova

    Si pòle di che guasi un passa giorno
    che uno stupro non venga denunciato
    e qualche volta trovi di contorno
    notizia di qualcuno che ha filmato

    l’avvenimento e ha fatto un filme porno.
    Lo stupro sarà vero che c’è stato ?
    E non succede mai che in oggigiorno
    ci sia un maschietto che venga stuprato

    da qualche cittarella intraprendente?
    C‘è un vecchio detto ch’è “Chi cerca trova”,
    bisognerebbe digli a certa gente,

    che oggi c’è anche troppa libertà
    e chi a scherzà col fòco ci si prova
    o prima o poi ci si pòle scottà.

    14 Luglio 2023

    • francesco scrive:

      buongiorno.
      come va?

      ho letto il suo sonetto.
      poi l’ho riletto perchè, è noto, sono piuttosto sodo.

      se ho ben capito, lei sostiene che le presunte vittime in realtà se la cercano perchè hanno atteggiamenti disinibiti.

      mi auguro di aver interpretato male il suo pensiero che mi ricorda una battuta del film Bananas (1971) di Woody Allen, quando durante un processo un estraneo al dibattimento entra in aula denunciandosi con: “signor giudice l’ho uccisa, ma lei mi tradiva!”.

      spero proprio di aver capito male.

      • Eretico scrive:

        Caro Francesco,
        non so se Beppe risponderà o meno; in effetti, rileggendolo, anche io ho qualche sospetto: a Beppe si perdona quasi tutto, ma insomma…

        Grazie all’amico del Bruco, poi: quella di sabato, è stata una serata – non proprio vegana (doppia salsiccia e costoleccio), peraltro – assai gradevole, e l’accoglienza impeccabile. Anche l’Augusto era molto contento.

        L’eretico

  6. UNO DEL BAO BELLO scrive:

    Caro Eretico, scusa se violo la tua privacy, ma ti ho visto anche con l’augusto padre (come dici tu) stasera al Bao bello chef. Spero che siate stati bene (grande afa, ma quella da tutte le parti di questi tempi).
    Da parte mia e di coloro che erano a fare il servizio con me, è stato veramente un onore avervi a cena.

  7. Holden Caulfield scrive:

    IL LAMENTO DI UN POVERO PENDOLARE (INVETTIVA DI MEZZA ESTATE)

    E così finalmente sono iniziati i lavori conclusivi di raddoppio della Siena-Grosseto. Da quasi dieci anni mi tocca fare avanti e indietro tutti i giorni, alzandomi alle 5.30 e tornando più o meno tredici ore dopo, ma la speranza ha iniziato ad affacciarsi vedendo qualche operaio che lavori sul serio, una trivella scavare una galleria e qualche pilone ergersi dai fondovalle. Poi la genialata: compare in piena estate il limite di 40 km/h su tutti i tratti intetessati dai lavori, con annessa modifica della taratura degli autovelox immantinente operata dai comuni della val di merse assetati di multe, denaro e scalpi di automobilisti ignari o appena sovrappensiero. Risultato? Un incubo stradale, roba che l’ingorgo di Comencini risulta in confronto paragonabile agli sconfinati rettilinei dell’Idaho sguarniti di macchine. Si procede a passo d’uomo tra continue inchiodate, macchine di stranieri fedeli alla linea che procedono a 38 km/h, tir che superano i malcapitati vacanzieri come manco in Duel di Spielberg e gli attoniti pendolari che tra turisti e trasportatori si trovano a dover scegliere tra lo zen e l’arte della manutenzione stradale. Il tutto guarnito dalla ciliegina sulla torta: il limite si mantiene indipendentemente dal fatto che sul tratto interessato ci siano effettivamente lavori in corso (troppo difficile cambiare i limiti con indicatori digitali mobili a seconda di quello che realmente avviene)
    Ebbene io, da pendolare costretto a doversi alzare ancora prima e ad agognare per mezz’ora in più il meritato rientro tra le mura domestiche vorrei dire una sola cosa a tutti gli interessati, ma soprattutto all’anas e all’unione dei comuni della val di merse: andatevene tutti affan….

  8. Anonimo scrive:

    Pochi giorni fa Vecchioni alla Gaberiana, intervistato da Scanzi, ha dichiarato che negli anni 90 un certo Geronimo fu pizzicato (non in flagrante) per avergli rubato in casa durante una festa tra ragazzi organizzata da sua figlia. Evidentemente è famiglia di saldi princìpi.

  9. Giuseppe Pallini scrive:

    Caro Eretico

    Chi compie violenza sessuale
    un ci so’ dubbi che è un mascalzone,
    ma però quelle citte fanno male
    a andacci insieme, c’è la tentazione,

    succede sempre, basta aprì un giornale,
    ma la notizia un fa più sensazione,
    pare guasi una cosa abituale.
    Però è legittima la suspicione

    e all’Eretico tengo a dichiarà
    che non volevo di’ chi cerca trova
    ed a Francesco (chissà chi sarà?),

    ma non lo so però se lui mi approva.
    Oramai so’ un po’ avanti coll’età
    e la vecchiaia certo non mi giova.

    P.S. Soltanto stamani sono riuscito a collegarmi col tuo sito e mi affretto a rispondere a te e al sig.Francesco, che ringrazio dell’attenzione.
    22 Luglio 2023

  10. mah...boh scrive:

    Sul caso Orlandi: bisogna cercare in famiglia? questo libro porta alle estreme conseguenze l’ipotesi, sostenendo che la ragazza e’ viva, ha cambiato identita’ e abita insieme al fratello..https://www.amazon.it/laffaire-Emanuela-Orlandi-Roberta-Hidalgo-ebook/dp/B07263SGVN/ref=sr_1_16?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=15BTJSSHFC7X6&keywords=emanuela+orlandi&qid=1691419382&s=books&sprefix=emanuela+orlandi%2Cstripbooks%2C133&sr=1-16

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