Il ciclone Vannacci, nonché Giacomo Leopardi (e 3 Ps)
Interrompiamo la rubrica agostana (la quale, comunque, tornerà), per occuparci di un Caso davvero troppo ghiotto per non scriverne almeno qualcosa: il ciclone Vannacci, con il suo libro “Il mondo alla rovescia”. Quanto alla scomparsa di Toto Cutugno – amato più dagli italiani all’estero che da quelli stanziali -, ci amareggia (avevamo 14 anni, quando uscì “L’italiano”), perché comunque è un autore che ha lasciato un suo segno, nel solco della canzone melodica nazionale: e sono le canzoni leggere – anche Pasolini lo scriveva – a dare il segno dei tempi, a rapportarci con il tempo che fu.
IL CICLONE VANNACCI: LE REAZIONI POLITICHE E MEDIATICHE
Il ciclone Vannacci – ancora tutto in divenire – si è presentato ormai una settimana or sono, da quel momento quasi monopolizzando l’attenzione dell’opinione pubblica: è un fenomeno multidisciplinare, giacché interessa l’attualità politica (come si vede, con novità e posizionamenti in continuo divenire), in più ha una valenza culturale (come porsi davanti a questioni di enorme impatto?), infine pone una domanda di intrinseca cogenza: fino a dove arriva la libertà di pensiero di una figura con importantissimi e delicati ruoli istituzionali? Fino a dove può spingersi un Generale, nel parlare (scrivere) di cose non direttamente attinenti alla sua concreta e specifica sfera di influenza, di grazia? La Costituzione, come spesso accade, si può tirare per la giacchetta: c’è l’Articolo 21, certo, a garantire libertà di opinione, ma anche il 54, che impone il decoro alle figure istituzionali (definire non normali milioni di persone, in effetti, pare esondare rispetto a questo Articolo; e perché metterci di mezzo la povera Egonu, ancora una volta?).
A livello di stampa, sin da subito si è visto che i quotidiani di centrodestra sono divisi, se non lacerati: Il Giornale di Minzolini, sabato scorso, ha elogiato apertis verbis l’operato del Ministro Crosetto (il quale ha definito farneticante la pubblicazione di Vannacci); Libero e soprattutto La Verità, dal canto loro, hanno invece fatto del libro del Generale una bandiera del libero pensiero, nonché di alcune battaglie culturali da loro stessi, e da anni, sostenute.
Non c’è bisogno di aggiungere molto sulla prevedibile, durissima, reazione della stampa progressista, indignata dell’operato di un Generale che si abbandona a passaggi oggettivamente rozzi (che siano tali, lo dice esplicitamente financo – ospite di La7, lunedì nel prime time – Gianni Alemanno, uno dei pochissimi a difendere anche nel merito le cose scritte da Vannacci, peraltro nell’ambito di una sempre più evidente operazione politica: il tentativo – insieme a Storace – di erodere il consenso meloniano, da una destra la quale non faccia compromessi con l’establishment).
Lunedì, infine, c’è stata la telefonata amichevole di Salvini al Generale Vannacci, a proposito del posizionamento in continuo divenire: rifiutata la candidatura di Forza nuova, che sia alle porte – per le non più lontanissime Europee – una candidatura leghista?
ENTRANDO NEL MERITO DEL CASO…
La vicenda del libro “Il mondo al contrario” (autoprodotto) meriterebbe forse un altro libro, una sorta di “Fenomenologia del ciclone Vannacci”, o giù di lì; per intanto – che piaccia o meno – è il libro di cui, in questa torrida estate, si è parlato (e si parlerà) di più: difficile dire se sia più merito del Generale, oppure clamoroso demerito degli intellettuali professionisti, ma tanto è.
Inoltre, va aggiunto che – anche qui, piaccia o meno il contenuto – questo è un testo che pone di fronte alla domanda delle cento pistole, quella prima accennata sul perimetro di azione di un Generale a livello di pubblicizzazione delle sue idee.
A tal proposito, pare di potere dire che il pensiero del Ministero competente, Crosetto, sia inappuntabile: chi ricopre ruoli pubblici, e di così alto grado, ha da centellinare le parole, a maggior ragione se scritte e pubblicate. L’esercito è di tutti (anche perché è finanziato da tutti), e chi lo rappresenta al massimo grado non può esternare giudizi trancianti sui cittadini, maggioranza o minoranza che siano. Giusto quindi l’intervento del Ministro, mentre del tutto fuori calibro quello della leader Pd, la quale, invece che battere sul sacrosanto tasto della mancata responsabilità istituzionale, tira fuori che la Costituzione non garantisce, e non deve garantire, tutte le opinioni. Come al solito, la Meloni avrà acceso il quotidiano cero di ringraziamento, ad avere lei come competitor.
Lasciando da parte le polemichette politiche, però, resta quella che, in redazione, pare la questione assolutamente centrale: se si facesse un sondaggio nazionale (il quale, infatti, non si è ancora visto, e se ci è sfuggito chiediamo subito venia), con domande afferenti i temi trattati dal Generale (in particolare: sul mondo Lgbt, sull’idea di famiglia queer, oppure sul diritto all’autodifesa in casa propria, sul rapporto con gli immigrati, su certo modo di gestire l’ambientalismo et alia), non solo la maggioranza di chi ha votato per Fratelli d’Italia o per la Lega, ma anche una discreta quota di chi vota a Sinistra dovrebbe ammettere di concordare, in pieno o in parte, con le idee del Generale Vannacci.
Questa è la questione dirimente, che va ben al di là di quella del Generale (il quale – ne siamo certi – se la caverà bene comunque); e siamo arrivati a questo, sia per motivi plurisecolari (qualcosa si scrive sotto), ma anche, se non soprattutto, per l’andazzo degli ultimi anni, in cui, per esempio, la continua, stucchevole, propaganda delle famiglie queer ha provocato una autentica crisi di rigetto in molti (esattamente come accaduto negli USA, ove Trump è arrivato al potere nel 2016 – e rischia di ritornarci – grazie anche ad una narrazione iper politicamente corretta, che genera per l’appunto rigetto nella maggior parte dei moderati votanti). Sia ben chiaro questo: a livello di fronte destro, magari il Caso-Vannacci porterà, alla fine, ad un rimescolamento interno di equilibri e di forze, ma i voti non trasmigreranno certo verso Sinistra per questo: neanche mezzo; molto più facile, invece, che la difesa aprioristica di ogni virgola delle istanze Lgbt (compresa la cosiddetta Gravidanza per altri) consegni ulteriori successi a chi la contrasta. Mal voluto, si diceva una volta…
Chi conosce le nostre idee sulla sacralità ed intangibilità della famiglia tradizionale, sa bene come la si pensi a tal proposito: ma fra il murgiano schwa, con annesse comunità d’elezione, ed una famiglia tradizionale, perfino lo scrivente preferisce ancora il buon, vecchio – ed ovviamente ipocrita -, matrimonio della tradizione. E se accade ciò per lo scrivente, vuol dire che, sul versante progressista, si è davvero esagerato, negli ultimi anni: ed il Generale, nel frattempo, ringrazia. Male che vada, gli sarà andata bene, se non benissimo (siamo già a più di 20mila copie vendute, fra l’altro, ed il tour ha da iniziare): da persona intelligente, lui sa chi potere ringraziare.
In un mondo di Schwa e di arcobaleni, il Generale Vannacci sarebbe dunque anch’egli del tutto legittimato a dire la sua, senza il peccato originale opportunamente rilevato dal Ministro Crosetto: se siamo a parlare del ciclone Vannacci, il mondo progressista dovrebbe interrogarsi su chi ringraziare. Fra i tanti, i Generali – non in uniforme, e con sempre meno truppe al seguito -, i quali pensano sempre di avere soldati compatti dietro di sé: Generali che – a differenza di Vannacci – hanno grossolanamente sbagliato, ancora una volta, i loro calcoli…
LE STESSE IDEE DI LEOPARDI, SIC
Il ciclone Vannacci – come accennato prima – impone senz’altro una riflessione metodologica, alla intellettualità italiana: la capacità di accogliere nel dibattito pubblico opinioni radicalmente contrastanti, ove tali siano, rispetto alle proprie; non è certo un primum, ci mancherebbe: ma oggi – nell’era della cancel culture – il tutto merita una riconsiderazione, attuale e profonda.
Vannacci – lo ripetiamo ancora – ha sbagliato il metodo e la forma, perché ha pubblicato le sue idee da Generale ultradecorato (con pieno merito, da quello che si legge); al contempo, una certa arietta anti-illuministica, pregna di omologazione e conformismo culturale, aleggia, eccome se aleggia (vedasi le sconcertanti parole della Schlein, non a caso non riprese in alcun modo da teste meglio pensanti del Pd).
A questo proposito, visto che fra un mesetto finalmente uscirà il mio libro su Leopardi, i lettori mi permetteranno di spoilerare qualche chicca – ben poco nota, fra l’altro – del pensiero del marchigiano: tutto va contestualizzato (contestualizzazione ovviamente ben presente nel libro, per chi sarà interessato), ma pur sempre ricordando che ogni frase ha comunque un suo valore intrinseco. “Omofobo, razzista e misogino”: queste le tre principali accuse mosse al Generale Vannacci in questa settimana. Vediamo tre passaggi leopardiani, a cotal proposito: provocazione, ma neanche troppo…
Omofobia:
“fra noi bisogna convenire che questo (l’omosessualità, Ndr) è un vizio antinaturale, un’inclinazione che il solo eccesso di libidine snaturante i gusti e l’inclinazione degli uomini può produrre” (Zibaldone, 4 ottobre 1821); oppure: “alle altre barbarie umane…si aggiunga la pederastia, snaturatezza infame…” (Zibaldone, 15 marzo 1824). Giacomo Leopardi, non Roberto Vannacci.
Razzismo:
“Non bisogna credere che un popolo non sia barbaro perché non somiglia ad altri barbari (come se i maomettani non fossero barbari perché non sono antropofagi)” (Zibaldone, 9 giugno 1820). Giacomo Leopardi, non Roberto Vannacci.
Misoginia (qui è davvero difficile più che mai, scegliere fiore da fiore leopardiano):
“l’ambizione, l’interesse, la perfidia, l’insensibilità delle donne che io definisco un animale senza cuore, sono cose che mi spaventano” (lettera a Pietro Brighenti, 14 agosto 1820); ovvero: “Ancora in questa parte il mondo è simile alle donne: con verecondia e con riserbo da lui non si ottiene nulla” (Pensieri, XXIV).
Ah, già: una spruzzatina di antisemitismo, quella non ce la vogliamo proprio mettere, di grazia?
“Il popolo ebreo chiamavasi il popolo eletto, e quindi si poneva senza paragone alcuno, al di sopra di tutti gli altri popoli, sì per nobiltà, sì per merito, sì per diritti ec ec. e spogliava gli altri del loro” (pensiero zibaldoniano, citato – non a caso – dal giornale più violentemente antisemita che l’Italia abbia mai avuto: La difesa della razza, numero 3, settembre 1938). Giacomo Leopardi, non Roberto Vannacci.
Il Generale Vannacci, è stato rimosso (non destituito), in seguito all’intervento ministeriale: giusto così, per i motivi sopra addotti; con Giacomo Leopardi, invece, che si fa? Si è spinto ben oltre, l’autore de L’infinito, rispetto alle tesi del Generale (pur in scritti che il marchigiano, guarda caso, non voleva venissero pubblicati). Si fa all’italiana: si prende solo ciò che ci piace, ciò che non altera l’immagine venuta consolidandosi nell’ultimo secolo (mentre a fine Ottocento le cose erano ben differenti), e si omette tutto il resto, specie se disturbante. Così, le anime belle non si sporcano mai le mani…
Ps 1 Riunione dei Brics, a Johannesburg: Putin c’è, ma da remoto (lo avrebbero arrestato davvero?); il tentativo di superare Bretton Woods, annichilendo la forza del dollaro, sembra destinato al fallimento, nonostante le pressioni di Lula, che si sente ormai un Bolivar del XXI secolo. Verosimilmente, si solleciteranno scambi bilaterali senza più l’uso della moneta statunitense, cercando – forse con successo – di coinvolgere anche Stati non (ancora) appartenenti ai Brics. Wait and see, anyway (l’Inglese, quello di certo lo cambi male…).
Ps 2 Il 23 agosto del 1923, ergo esattamente un secolo or sono, don Giovanni Minzoni venne bastonato a morte da due squadristi fascisti ad Argenta; se ne discuterà – chi voglia, prenda da subito nota dell’evento – in Biblioteca comunale il prossimo 4 ottobre (ore 17,30), presentando il libro di Paolo Leoncini (edito da Betti).
Ps 3 Mondiali di Atletica di Budapest: ci sarebbe da scrivere un pezzo ad hoc, eh, ma siamo già andati lunghi…rallegriamoci per il doratissimo 2,36 di Tamberi (gaudeamus igitur), perché non c’è molto altro di cui godere, dal punto di vista italiano (e all’orizzonte sarebbe strano non esplodesse finalmente un Caso Jacob); fra le varie spigolature possibili, una domanda: ma gli atleti cinesi, i quali alle Olimpiadi di Pechino 2008 fecero incetta di medaglie, dove sono finiti, di grazia? Doping di Stato come la DDR ai bei tempi? Ah, saperlo…
L’esercito italiano (tranne rare eccezioni) si conferma uno stipendificio dorato (gran parte della spesa militare finisce in pensioni ed emolumenti) con molto tempo a disposizione per curare le aspirazioni personali
Sul rigetto dell’imposizione di un modello culturale si può segnalare anche il caso della birra Bud in Usa che ha subito una riduzione delle vendite a seguito di uno spot di chiaro stampo woke
A proposito di imposizioni… Cosa ne pensa l’Eretico della promozione dell’alunna con sei insufficienze ad opera del Tar del Lazio?
Che pensavo di avere già toccato il fondo del fondo, ma evidentemente ero ottimista: incommentabile il Tar, anche peggio come sempre i genitori, i quali hanno pensato di fare cosa buona e giusta, dal punto di vista educativo, nel rivolgersi ad un Tribunale. Verrà su al meglio, questa creatura, non c’è dubbio: sarà – per ricordare il Toto nazionale – una “italiana vera”, pronta a dare sempre la colpa agli altri, e se del caso a rivolgersi al Tar…
Nel frattempo, pare che Prigozhin sia arrivato nel Paradiso dei mercenari: vediamo che succede adesso, in casa dei valorosi denazificatori…
L’eretico
…..caro Eretico, come sempre hai centrato la domanda dalle cento pistole.Cosa succederebbe se si facesse un referendum popolare sulle questioni toccate nel libro del generale?
Ho la sensazione che l’esito sarebbe scontato ed in linea con le conclusioni del generale.
Dico questo perché- pur premettendo di non aver letto il libro e di non potermi esprimere nel merito – più di una volta, discutendo con amici/conoscenti di varia estrazione politica ( anche di sinistra, sinistra vera ) su temi toccati dal libro ( istanze lgbt, famiglie queer, immigrazione incontrollata), abbiamo convenuto di trovarci attualmente davanti ad un mondo all’incontrario, dove la maggioranza persone “ tradizionali/normali” rischia di essere ostaggio di una minoranza.
Ecco allora la domanda dalle cento pistole che anche io molte volte mi sono fatta…….
Ps. Interessante che a difesa di Vannacci si sia espresso anche il segretario comunista Rizzo, che adombra il sospetto che la rimozione del generale sia dovuta alle sue posizioni sull’uranio impoverito
Io sono etero, sposato con famiglia “normale” (aggettivo che aborro e uso solo per mettermi sulla vostra lunghezza d’onda).
Non mi sento per nulla ostaggio della minoranza che voi temete.
Il mondo è bello perché vario.
Voi maggioranza, forse un po repressa e sicuramente molto bigotta, siete destinati a rimanere travolti dal mondo che cambia.
Le giovani generazioni sono sicuramente molto più avanti.
Il generale mi ricorda molto il colonnello Frank Fitts del film American Beuty. Spero per lui non abbia lo stesso destino.
…….voi minoranza di progressisti da salotto, portatori di idee grottesche ed irrealistiche, a cui è dovuto l’aumento della forza dei partiti di destra…..
contenti voi!!
Come mai questo astio?
Ho letto che il generale è stato spostato all’istituto geografico dopo aver presentato due esposti formali sui rischi da uranio impoverito.
Ora è stato spostato per aver legittimamente espresso le proprie opinabili (come tutte) idee sulla società, che tra l’altro non m’interessano.
L’art 1472 del codice militare recita, in ossequio alla costituzione: ‘I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione’
Mi pare ci sia poco da aggiungere.
Il nuovo fascismo non sarà la restaurazione del vecchio.
Sul Palio:
Adesso vedremo lo spessore di onestà intellettuale selle sanzioni x il palio di agosto…vedremo quanto una giunta e un consiglio denso di aquiloni saprà emettere una sentenza giusta o se saranno paRtigiani
Sulle sanzioni sono pronto a scommettere!
Zero a una, 4 ad un altra!
Il governo centrale è una cartina tornasole: cognati, sorelle, cugini, amici vicini e lontani…e la nippa ( crf) rischia di fare la burattina.
I primo errore la sindaca l’ha commesso non riuscendo a determinare le sanzioni di luglio, com3 aveva fatto il buon dM allinizio( per poi tornare ad essere anche lui un chiaccherone).
Adesso vedremo il suo grado di indipendenza dal manipolo di fratellini
Carissimo Eretico, mi permetto di dire due parole su Leopardi, certamente era un uomo del suo tempo e come tutti gli uomini del suo tempo non era ancora consapevole della tossicità di certe idee. Il nazismo con i suoi campi di sterminio per ebrei, omosessuali, rom, testimoni di Geova, oppositori politici ecc.. ha costituito uno spartiacque nella storia dell’umanità ed oggi solo un uomo ignorante può propagandare certe idee senza conoscere le tragiche conseguenze della loro diffusione. Il buon Giacomo, che ha sapientemente colto gli abissi dell’animo umano, avrebbe senz’altro colto anche l’abisso dell’umanità fosse stato consapevole delle tragedie del ‘900, ma usare Leopardi per giustificare Vannacci è come usare Sant’Agostino per giustificare un femminicidio, semplicemente parliamo di persone che hanno visuto in epoche dove il sentire comune era diverso o almeno così sembrerebbe. Un ultima cosa, molti tendono a giustificare Vannacci in nome della libertà di pensiero garantita dalla Costituzione, una Costituzione, quella italiana intendo, nata proprio per proteggerci da quelle che erano le idee antecedenti ad essa. Invece sulla qualità dell’opposizione a Meloni concordo in pieno con l’Eretico, continuando così la Meloni governerà cent’anni … Buona giornata.
Caro Cecco,
guarda che non ho assolutamente usato il buon Giacomino per giustificare Vannacci: se leggi con attenzione, vedrai che ho solo posto la questione della possibilità di accoglienza di certe idee – diverse dalle proprie – all’interno del dibattito pubblico, oggi come ieri e ieri l’altro.
Penso che Leopardi, pur in un contesto assai differente, lo avesse fra l’altro ben colto, questo problema: tutte queste frasi – e molte altre che, se vorrai, troverai nel mio libro – lui non le avrebbe mai volute vedere impresse. Appartengono a scritti che dovevano restare privati. Direi non a caso, eh, pur appartenendo ad un paio di secoli or sono…
A Marco Burroni: ho autoprodotto alcuni miei libri (fra cui La Casta di Siena, la biografia mussariana et alii), so bene come funziona; diciamo che un editore ha dei pro e dei contro (di certo, non ti riconosce il 60%, sic). A questo giro, sarò edito, dunque: dal buon Cantagalli: idee molto diverse dalle mie, ma concordanti sul tema della libertà di pensiero…
L’eretico
E dopo il caso Elkann ecco l’ennesimo scandalo estivo di cui nessuno si ricorderà tra qualche mese. Perche’ sorprendersi che un generale dell’esercito abbia idee cosi’ apertamente razziste e sessiste? Si sa che la maggior parte dei militari sono di destra-destra, sai la novita’. E si, una buona metà del paese condivide queste idee, non a caso i partiti più votati sono un partito neofascista ed uno apertamente razzista; non a caso il generale ha già ricevuto offerte per candidarsi, forse si prospetta un futuro da politco per il generale dopo il congedo?
Ultimo dettaglio, ma credo che sia interessante per l’Eretico scrittore: il generale il suo libro se lo è autopubblicato su Amazon, pare che saltando gli intermediari Amazon riconosca agli autori il 60% sul prezzo di copertina, molto più delle normali case editrici. Ti suggerisco di informarti bene per il tuo prossimo libro , “pecunia non olet”
Vedo che il Generale Vannacci, ormai lanciatissimo e pressato da richieste di ogni genere (“dormo due ore per notte”), continua a battere il tasto della italianità “bianca”: forse non ricorda come gli americani trattavano i migranti italiani di fine Ottocento-inizi Novecento, quelli che arrivavano ad Ellis island, dicendo che erano “i più scuri dopo i negri”…
Caro Eretico, quello che scrivi su caso Vannacchi è sostanzialmente condivisibile, ma mi sento di aggiungere una postilla: è vero, se gli italiani si potessero esprimere in un referendum sulle tematiche pubblicate (del tutto impropriamente in virtù della sua professione)da Vannacci, sicuramente la maggioranza sarebbe dalla sua parte. Ma da chi è composta questa maggioranza? Per me da persone che inconsapevolmente e naturalmente hanno assimilato le evoluzioni culturali che hanno portato prima alla crisi di istituzioni sociali tacitamente accettate per secoli e poi agli eccessi conseguenti sul versante opposto.
Per me il nodo è un altro: è possibile predicando bene e razzolando male pensare di tornare indietro riavvolgendo il nastro della storia e facendo finta che non sia successo niente? Qualche volta questo tentativo è stato fatto, ad esempio la Restaurazione per dirne una, ma sappiamo come è andata a finire. Io penso che banalmente vivremmo meglio se ci lasciassimo guidare da spirito propositivo, cercando di superare le problematiche con scelte condivise e realmente percorribili e tolleranza, perchè alla fin fine non vedo perchè ci debbano interessare le libere scelte degli altri che non limitano in alcun modo la nostra vita.
Quando qualcuno vede parte del mostro mondo al contrario vuol dire che qualcosa non funziona. Dovremmo imparare a vederlo tutti dallo stesso lato, per quanto con angolazioni diverse.
Come al solito sono troppo ecumenico.
Visto che l’Eretico è un grande appassionato di Atletica leggera: ieri mi sono goduto le finali dei 200 metri, prima femminili poi maschili. 16 atleti nel complesso, nessuno che non fosse di carnagione per così dire scura: non sono italiani, secondo il Generale, ed infatti non c’era nessun italiano nelle finali (e dò ragione all’Eretico: credo che nei prossimi mesi il Caso Jacobs terrà banco).
Le razze non esistono, è solo questione di allenamento
Buongiorno.
Il caso Vannacci, se così posso definirlo, altro non è che il tentativo riuscito di ottenere visibilità.
Siamo giunti al punto che per “qualche dollaro in più” c’è la necessità di alzare il tiro sempre di più (Settimio Severo chi?).
Molte delle opinioni del generale sono da anni smentite, eppure per vendere il pamphlet autoprodotto, non esita a metterci il carico da 11.
La questione lgbt è talmente complessa che dire si/no è semplicistico riduttivo.
Chi conosce realmente questo spicchio del cielo? Chi conosce la difficoltà dell’essere omosessuale quando anche la famiglia d’appartenenza ti accetta con riserve varie?
In quanto all’uomo del suo tempo, giova ricordare che ghandi benedice a la struttura a caste della società indiana.
Bene, in attesa delle sanzioni paliesche, due parole sull’episodio nella fontaniña della ( povera) aquila.
Si sbandiera l’intervento dei vigili e la sanzione al disgraziato che lavava i panni. Quale infrazione avrebbe commesso?
Quanto ammonta la multa?
Il fatto che fosse una persona con problemi attenua la pena?
Nel comune di destra , ordine e disciplina, ci sono altri episodi da multare o si fa la contravvenzione solo ai poveri cristi?
Oltre ad un dépliant informativo su dove andare a minzionare, l’amministrazione di destra ha altre brillanti idee per risolvere un problema che si protrae da 5 anni? Dove sono i video del red ( con annessa asma) sui rifugiati e richiedenti asilo?
Caro “Off topici” (ed anche Holden, direi),
per chi non lo avesse capito, il tuo riferimento è al maghrebino multato (100 euro) dopo avere lavato i panni alla fontanina dell’Aquila.
Come sempre, si deve cercare di trovare un punto di equilibrio, fra l’uso che si può fare della fontanina (il lavare panni è espressamente vietato dal Regolamento comunale, peraltro), e quella pietas che deve pur albergare nei residenti-ospitanti.
Per sdrammatizzare una situazione di cui, per adesso, a Sienina vediamo solo qualche disagio ma non altro, aggiungo che di prima mattina di solito lo scrivente passa in loco (Piazza Postierla), e si riempie un paio di bottigliette di acqua (alternando con la fontanina della Tartuca): sarebbe stato uno scoop riprendermi, ma, agli amici che hanno fatto conoscere il caso, è mancata la presenza di spirito per farlo…il passaggio dello scrivente, per la cronaca, avviene di solito fra le 7,43 e le 7,49…
L’eretico
Caro Eretico,
Il gen. Vannacci ha curiosamente pensato di mettersi di traverso a certi aspetti legati alla trasformazione della nostra società, a mo’ di scoglio che intende arginare il mare; molti stanno applaudendo a questo apparentemente rozzo tentativo, condotto senza avere gli auspicabili strumenti sociologici e scientifici.
Leggo poi su Open quanto ipotizzato da Bruno Vespa in merito al trasferimento di Vannacci nel sottoscala dello IGM.
https://www.open.online/2023/08/26/cavo-dragone-candidato-guida-operativa-nato/
e le dichiarazioni del ten. col. Filomeno a Lamezia
https://www.repubblica.it/politica/2023/08/26/news/contro_la_nato_piu_a_destra_di_meloni_vannacci_benedice_il_suo_movimento-412384786/?ref=RHLF-BG-I412397602-P7-S3-T1
In effetti ILMONDOALCONTRARIO sembra ricalcare le tesi di Putin contro la corruzione morale dell’occidente, anche quelle condotte per far leva sulla pancia della gente, con in più la benedizione del Patriarca. A pochi mesi dalle elezioni europee
Una domanda per i senesi veri: a che serve una fontana se non può essere usata per lavarsi entro i limiti del decoro pubblico?
Dipende, parli del decoro pubblico di Sfax o di Siena?
Ma a proposito di migranti, ma come mai gli sbarchi sono in aumento esponenziale, ora che c’è un governo di destra, ora che le navi delle ONG sono ridotte a poche unità, a cui tra l’altro vengono assegnati porti di sbarco lontanissimi. Ma non erano le navi ONG a fare da pool factor che incentivando gli sbarchi? Eppure sono sempre di più. E il blocco navale propugnato dalla Meloni prima di andare al governo? Altro fallimento, dopo quello delle accise. Quanti creduloni si stanno ricredendo? Purtroppo credo pochi.
Siccome l’alternativa elettorale sul tema era ‘venghino c’è posto’ ci sarebbe da pensare che poteva anche andare peggio… o meglio, secondo i punti di vista. A proposito, se lei è favorevole all’immigrazione clandestina, dovrebbe essere soddisfatto dei risultati del governo invece di criticare
Caro GP, non sono favorevole alla immigrazione clandestina. Semmai pare che nei fatti lo sia questo governo.
Ma a parte gli scherzi, volevo solo sottolineare che quando si è all’opposizione si possono liberamente sparare tutte le soluzioni semplicistiche, che ovviamente attirano i voti. Poi vai al governo e ti accorgi che sei incapce a fare le cose che pretendevi dagli altri governi (vogliamo parlare di accise, flat tax, pensioni…?)
..e aggiungo, caro Melon-Gp,che gli sbarchi attuali, dati alla mano, vengono soprattutto dalla Tunisia. Mi chiedo quale “storico” accordo abbia fatto la tua cara Giorgia, sotto i riflettori di tutti i TG a reti unificate e della pletora di giornalai (zerbino o clava a seconda della bisogna) quando è andata a Tunisi?
Non sono assolutamente Meloniano, sono solo terrorizzato dal pd, e ne ho validissime ragioni
I migranti sono sempre di più, in compenso i turisti stranieri si riducono con cali a due cifre (mentre all’estero aumentano!). Magari a Siena qualcuno è anche contento di questo: noi gli stranieri non li vogliamo, giusto?
E la flat tax, derubricata (forse) a futura miniriduzione del cuneo fiscale?
Meno male che le opposizioni dormono come al solito e che ci pensa Vannacci a distrarre la massa dai veri problemi degli italiani.
Mala tempora currunt sed peiora parantur
A me di tutte queste polemiche interessa fino ad un certo punto. Opinioni condivisibili, rispettabili, questioni esaminate sotto tutti gli aspetti. Però….che devo dire? Io il fissato dell’isolamento di Siena? Che mentre parliamo di queste interessanti questioni, compreso anche il dopo Palio, per l’ennesima volta ce la stanno mettendo sotto la coda. Per me è prioritario che una città se si deve sviluppare evolvere economicamente non puo’ stare isolata dal mondo. Ed anche stavolta se il nostro Comune ed addetti partiti politici trasversali non si svegliano perderemo la Stazione AV MedioValdiChiana. Giani, traditore, sostiene l’ipotesi Rigutino troppo vicino ad Arezzo e scomodo per Siena e Perugia. Come poi Arezzo non avesse già da anni una fermata prevista del treno AV, troppo a loro e nulla a noi. Un tempo avevano Fanfani che l’ha sempre avvantaggiati, ma anche ora godono diversi appoggi. Siena si confonde con campanilistiche scelte pro Chiusi o le Te Berte, fuori mano per tutti, o luoghi troppo remoti a Siena, Perugia ed anche Arezzo. In teoria a Siena dovrebbe essere fatta un’alleanza, un Comitato con gli umbri per proporre come Stazione AV Creti o Farneta, vicini a Sinalunga e Cortona-Terontola dove c’è la diramazione per Perugia. Ci sono anche molte altre esigenze a Siena, ma questa mi sembra prioritaria, se perdiamo questa occasione chissà quando ricapiterà. La Francigena ha fatto grande Siena medioevale; ora è solo un piacevole ricordo del tempo che fu; nuove strade, nuove comunicazioni per il turismo ed altro. Isolarsi dal mondo non serve ché prima o poi lui ti raggiunge e lo devi affrontare nelle migliori condizioni. I nostri giovani vanno tutti via e la Città è sempre più un ospizio, ma il tempo rema contro tutto questo. Poi ci sono quei balzani della zona Granaiolo-Fontanella-Marcignana che si oppongono al raddoppio ferroviario Empoli- Granaiolo per motivi molto fumosi; e qui siamo proprio alla stupidità totale. Qui abbiamo l’appoggio di Giani; una bella manifestazione a Firenze per farsi sentire sarebbe molto utile.
Per l’AV, la soluzione più facile,logica immediata ed economica, per me, sarebbe fermata a Chiusi e velocizzazionedel collegamento Siena-Chiusi. A che serve fare una nuova stazione in mezzo al nulla senza collegamenti ferroviari con Siena o Perugia? Probabilmente come al solito a spartirsi milionate di euri. Che ne pensi?
Chiusi non è òa soluzione. Scendi dal treno AV e chi aspetta per Siena? Il trenino su una linea a binario unico con un tracciato tortuoso (l’ansa lunga di Rapolano) e senza l’elettrificazione. Chi ci mette tutti questi soldi per migliorarla? Poi Perugia ed Arezzo non sarebbero d’accordo a prendere il treno a Chiusi luogo troppo defilato per tutte e tre le località. La soluzione è la zona Creti-Farneta vicina a Sinalunga e Terontola; la distanza potrebbe essere affrontata con linee su strada collegate all’orario di fermata del treno AV. Peccato per Chiusi, ma questa località ha già molti treni veloci che vi si fermano e potrebbe, al limite, chiedere nel periodo estivo almeno due fermate suppletive in considerazione della vicinanza della Città Termale di Chianciano Terme. Siena deve pensare a Siena, Chiusi è troppo lontana, è nella nostra provincia solo geograficamente, è proprio negli sprofondi del sud della provincia. Ma tanto lo so i senesi non sono più abituati a combattere, coccolati e viziati da una Banca che è cambiata radicalmente e che ancora molti non hanno capito che quella di un tempo non c’è e non ci sarà più. Vincerà Arezzo con Rigutino e tutto resterà come sempre isolati, sperando del contentino sull’altra linea feroviaria Siena Empoli col raddoppio Granaiolo-Empoli; non ne spero nemmeno il completo raddoppio ed elettrificazione, sarebbe un miracolo. Avevamo la Banca, la Sapori, la Sclavo ed altre realtà economiche, ci resta una flebile speranza nel turismo, ma per quello si deve essere facilmente raggiungibili, i giovani vanno via ed intanto Siena invecchia. Chi riempirà gli spazi? I migranti sempre più numerosi in Città?
Arezzo ha già la sua stazione sulla linea AV. Perugia-Creti Perugia-Chiusi 10 min di differenza in auto. I soldi per fare una stazione ex-novo li vedrei meglio investiti sulla linea Siena Chiusi, utile anche per rendere più agevole il trasporto locale.
Tra l’altro la differenza tra andare Creti o a Chiusi da Siena in auto è attualmente di 15/20 minuti, senza considerare che comunque si prenderebbe AV già più a Sud (chi va a nord da Siena ovviamente va Firenze non a Chiusi o Creti.
Se è così, anche stavolta Siena rimane al palo. Figuriamoci se spendono per il miglioramento della Siena-Chiusi, non sono stati capaci in tanti anni ad eliminare l’ansa di Rapolano che sarebbero pochi chilometri da fare, ma tanti minuti di viaggio risparmiati. L’ulteriore fatto negativo è che, considerate le attuali condizioni, la tratta è poco frequentata. Auguriamoci che almeno per l’altra tratta Siena-Empoli, molto più frequentata, si avveri il raddoppio tra Granaiolo ed Empoli con l’elettrificazione di tutto il percorso. La tratta Siena-Grosseto non la considero nemmeno, è in uno stato comatoso ed attualmente è percorribile solo fino a Buonconvento; un ramo secco. Povera Siena che spera nel turismo, ma sempre isolata dalle principali vie di comunicazione. Nel passato, i nostri politici hanno dormito troppo, confidando nella salute del Monte, del farmaceutico Sclavo, il Sapori; tutto svanito o drasticamente ridotto. Ci rimane l’Università, ma troppo poco per prevedere un buon futuro economico.
Eterogenesi dei fini.
La miglior pubblicità al libro di Vannacci l’hanno fatta i suoi censori, altrimenti probabilmente non lo avrebbe letto praticamente nessuno.
Grazie a costoro questo libro è primo nella classifica delle vendite di Amazon (per adesso si può acquistare solo lì …) con un rating di 4,8 su 5. Neanche Alessandro Manzoni ai suoi tempi …
La favola insegna che la libertà di espressione è sacra e va garantita a tutti, soprattutto a chi dice minchiate (io il libro non l’ho letto e non lo leggerò, il modo al rovescio lo vedo ogni giorno da solo, quindi non posso esprimermi nel merito) sennò è peggio e che ormai la gente è talmente stufa di tutti ‘sti intellettualodi embedded un po’ vieti che ormai, forse per partito preso, fa esattamente il contrario di quello che costoro predicano.
Quindi, mediatae gente meditate: continuiamo così, facciamoci [ancora] del male.
Vannacci superstar.
Alle olimpiadi di Pechino 2008, nelle discipline di atletica leggera, i cinesi sono andati poco meglio degli ultimi mondiali (rispettivamente 4 e 2 medaglie; nessun oro); nel 2008 la Cina fece incetta di medaglie in altre discipline (ginnastica e tuffi su tutti).
Per il “doping di stato” bisogna anche ricordare la Russia, la cui partecipazione, dopo aver saltato Tokyo, alle Olimpiadi 2024 è ancora in bilico.
Caro Guido,
in effetti, andando a memoria, mi sembravano di più anche in Atletica (in ogni caso, meglio che a questo giro!): ergo, hai fatto bene a segnalare la importante circostanza.
In ogni caso, facendo un discorso generale omnicomprensivo, davvero arduo negare il doping di Stato per la Cina, nel 2008: curiosamente, il boom ci fu allora, e mai c era stato prima, mai in seguito…
L’eretico