Eretico di SienaLibia, Maraini, Roccaraso (e 3 Ps senesi) - Eretico di Siena

Libia, Maraini, Roccaraso (e 3 Ps senesi)

Eccoci al consueto appuntamento del sabato con il blog, al termine di una settimana assai intensa (come già scritto, questo 2025 promette davvero scintille: speriamo non troppo scintillanti, magari). Tre eventi principali, nel pezzo odierno: politica estera, fra Italia e Libia; un fatto di costume, che più significativo non ce ne potrebbe essere; nonché due meritate parole su Dacia Maraini, ospite della nostra città.

 

CASO LIBIA: E IL SEGRETO DI STATO?

Il caso politico-diplomatico della settimana è stato senza dubbio quello legato al rilascio, in pompa magnissima, e con tanto di incredibile volo di Stato, del Generale libico Almasri. Accusato dalla Corte penale internazionale di ogni nefandezza. Tutto il casino che si è generato – va detto a chiare lettere – sarebbe stato evitato, facendo sin da subito leva sulla ragion di Stato, di realpolitik, con giustificato corollario di segreto di Stato.

Come invece accaduto in altre occasioni, il Governo si è incartato da solo, oscillando fra il sempre lusingato complottismo (l’unica cosa non chiara – e certo non da poco – è come mai la Corte penale internazionale sia intervenuta contro il libico solo quando è arrivato in Italia, e non prima), ed un malcelato giustificazionismo dell’operato del Ministro Nordio, arrivato talvolta al limite dell’imbarazzante (non si capisce come una persona seria come il Ministro Tajani possa giustificare in qualche modo il collega, legittimando il suo ritardo nell’agire con la motivazione che il provvedimento della Cpi consta di “40 pagine in inglese”).

In tutta onestà, anche l’arrivare a dire che l’Italia lo ha ridato alla Libia in quanto pericoloso, rasenta la boutade; invece di complottismi e di giustificazionismo, l’unico mistero – parlandone in redazione – resta davvero questo: perché non chiarire, precisare subito ciò che tutti avrebbero compreso e giustificato, vale a dire che non ci possiamo permettere un braccio di ferro con la Libia, per i ben noti motivi legati ai flussi migratori? Chi è che avrebbe contestato – a parte qualche Salis d’ordinanza – la scelta di fare liberare il libico figuro, a fronte del rischio di una invasione fomentata per ripicca dalla Libia?

E pensare che – Giolitti imperante -, con la Guerra italoturca la Cirenaica e Tripolitania (poi divenute Libia), le avevamo conquistate: “Tripoli, bel suol d’amor”, si cantava illo tempore; oggi, Tripoli è invece diventata una bella sòla, sic…

DACIA MARAINI, LA SPLENDIDA 88ENNE

Giovedì sera, all’interno del complesso del Santa Maria della Scala (Sala Calvino, strapiena), si è svolto un evento culturale (e storico, oltre che letterario) di primissimo ordine: Dacia Maraini – la scrittrice italiana più conosciuta, fra le viventi – è stata ospitata dalla Fondazione SMS; introdotta dall’italianista Riccardo Castellana, accompagnata dalle letture di Paola Lambardi, la Maraini ha presentato il suo ultimo libro “Vita mia” (Rizzoli).

Libro in cui ripercorre la straordinaria vicenda della sua famiglia, sorpresa in Giappone dall’8 settembre (1943: tocca specificare, con i tempi di ignoranza galoppante che corrono); al padre – l’antropologo Fosco – ed anche alla madre viene chiesto di giurare fedeltà a Salò: ma i Maraini rifiutano, sapendo bene di finire in un campo di concentramento, posto nell’isola di Hokkaido (la più a nord dell’arcipelago, ergo la più fredda). Dacia aveva sette anni, tanto per chiarire.

Rischieranno di morire per inedia: il Giappone era ligio ai trattati internazionale, spediva loro cibo più che a sufficienza; ma i carcerieri rubavano quasi tutto, e lasciavano irrisorie razioni di riso ai 18 italiani del campo. Solo l’arrivo di una salvifica capretta – arrivata a seguito di un clamoroso gesto di Fosco: chi è curioso, si legga il libro! – salverà gli “ospiti” del campo.

Dacia Maraini: 88enne davvero splendida, in tutto e per tutto, c’è poco da aggiungere; se non che ha saputo illuminare, da par suo, un passaggio storico ignoto ai più, con la grazia e il talento narrativo che le appartiene. Chapeau…

 

ROCCARASO: TIK TOK AL POTERE

Ciò che è accaduto domenica scorsa a Roccaraso (L’Aquila) è tanto semplice, quanto devastante: il tutto si presta a sin troppo facili battute ed ironie generalizzate sui napoletani (magari in parte giustificate, ma generalizzare è sempre errato, e soprattutto autoassolutorio: con qualche distinguo, non trattasi certo solo di un problema partenopeo).

Una Tiktoker dalle labbra a canotto lancia pubblicitariamente la località sciistica di Roccaraso, con qualche balletto dei suoi, si lascia immaginare: ecco che la località abruzzese viene letteralmente presa d’assalto da decine di pullman organizzati all’uopo, a prezzi pare davvero stracciati. Questo, domenica scorsa; per domani, è previsto un bis, con tanto di un centinaio di uomini delle Forze dell’ordine ed i volontari della Protezione civile mobilitati al massimo grado.

Dal punto di vista prettamente turistico, tipico caso di (demenziale) overtourism, in buona parte dannoso per gli stessi fruitori; e poi – caso davvero più unico che raro -, da segnalare il Sindaco che protesta per i troppi turisti della scorsa domenica, incredibile dictu.

Ciò che più ci interessa è però il mezzo pubblicitario a cagione del quale siamo arrivati a questa situazione: la diffusività e la pervasività del social Tik tok, divenuto fra l’altro emblema di libertà di espressione per l’America trumpiana (il quale fino a qualche settimana fa voleva bloccarlo, ma tanto è…).

I fatti di Roccaraso, fra le tante cose, ci dimostrano che anche sugli adulti Tik tok ha una straordinaria capacità neurodegenerativa. Prima che sia troppo tardi (in parte, già lo è), chi può, faccia qualcosa: ci preoccupiamo tanto della Intelligenza artificiale (anche giustamente), mentre facciamo davvero troppo poco per arrestare la pandemia di demenza naturale (autoindotta, peraltro)…

 

Ps 1 Caso Mps: che il Cda di Mediobanca avrebbe bocciato le nozze con la fu banca senese, era cosa più che prevedibile; ma il comunicato che la banca di affari ha fatto uscire martedì scorso, svetta davvero per l’apodittica, implacabile durezza nei confronti dell’istituto fu senese. Raro, trovarne di così duri, nel mondo apparentemente felpato della finanza…

Ps 2 Per chi volesse –  visto che gli amici del Drago mi hanno detto che trattasi di evento per tutti -, giovedì alle 18 lo scrivente si esibirà nella dragaiola Galleria dei costumi (Via del Paradiso 21), con una conferenza dal titolo “Giacomo Leopardi fra la Palla a Corda e il Gioco del Pallone”.

Ps 3 Mercoledì scorso, big event in Sala storica: la presenza del neurochirurgo Giuseppe Oliveri,  -con il suo libro autobiografico, scritto con Giulia Maestrini – ha fatto affluire sin troppa gente, ed è stato un pomeriggio a tratti toccante; per la settimana prossima, mercoledì il Presidente presenterà il volume “Il ciclismo eroico della Mens sana Storie e cronache di ciclismo senese dal 1871 al 1921”, scritto da Robertino Chiarelli, il quale sarà ovviamente presente. Sarà un’occasione, per il Presidente, di vestire i panni dello storico dello sport, che è cosa che gli è sempre garbata…

41 Commenti su Libia, Maraini, Roccaraso (e 3 Ps senesi)

  1. Gp scrive:

    Credo che ciò che il governo ha fatto al libico dovrebbe rientrare in quelle prerogative di un esecutivo che non andrebbero indagate e forse neanche spiegate, anche perché ho letto che il signore in questione ha passaporto del Commonwealth e visto decennale per gli usa… l’apposizione del segreto di stato forse sarebbe una ingiusta ‘rinuncia’ a tali prerogative.
    Ne è prova il fatto che se un ex sottosegretario di Prodi ed ex senatore del centrosinistra non avesse denunciato mezzo governo allo stesso procuratore che accusò salvini di sequestro di persona (ed al quale il governo aveva precedentemente revocato il volo di Stato da 13000 a settimana), il caso sarebbe già chiuso.
    Giovi sapere anche che il libico in questione girava impunito tutta l’europa regolarmente da mesi e che la sua richiesta di arresto alla corte penale internazionale giaceva in attesa di essere valutata dal 2 ottobre e che è stata validata nella tarda notte del 18 gennaio (quando il ns ‘eroe’ dopo aver scorrazzato per mezza europa ha varcato le alpi).
    Ricordo per finire che dopo l’arresto è stato scarcerato dalla corte di appello di Roma, quindi in caso di ulteriore trattenimento è probabile che al solerte procuratore sarebbero arrivate denuncie contro il governo per sequestro di persona.
    Con questa opposizione si rischia davvero di avere la Meloni a vita

  2. Ics scrive:

    Fottesega dell’Aja, il “macellaio” ci serve per regolare i flussi migratori, ci serve per il petrolio ed il gas, ci serve perché la Tripolitania è un satellite della Turchia.
    Come avrebbe reagito l’opinione pubblica italiana ad una dichiarazione di questo tenore?

    Per appellarsi alla ragion di stato è necessario essere convinti che la collettività la consideri una motivazione accettabile.
    Evidentemente ritengono l’italiano medio un bambino ormai abituato ad ascoltare solo favole petalose.
    È necessario essere convinti che gli apparati statali supportino fattivamente l’attività di governo. Evidentemente temevano l’atto “dovuto”.

    Per affrontare questi nuovi tempi servirebbe altro (da parte di tutti).

  3. Cecco scrive:

    Buongiorno Eretico, concordo con il fatto che applicare il segreto di stato avrebbe chiuso la questione senza alzare polveroni ma per il governo l’occasione per attaccare la magistratura era troppo ghiotta. Intanto la Meloni sa bene che per questa faccenda l’opposizione poteva attaccarla solo sul metodo ma non certo nel merito, si mettano l’animo in pace le anime belle del centro-sinistra: affidare a degli aguzzini il controllo dei flussi migratori provenienti dall’Africa non è certo farina del sacco di questo governo, negli anni precedenti molti governanti hanno fatto gli struzzi facendo finta di non sapere quello che avveniva in Libia, alla faccia dei diritti umani! Continuo a pensare che, narrazione a parte, le politiche migratorie di centro-destra e centro-sinista siano pressochè identiche, ma questa è un’altra storia. Invece frutto della Meloni è l’inutile centro di detenzione in Albania e allora, quale miglior occasione per attaccare preventivamente la magistratura così da poterla incolpare poi anche del fallimento dell’operazione Albania? Che poi, quello del CPR fuori dai confini patrii poteva essere anche una buona idea ma ci voleva del coraggio, per esempio poteva essere costruito proprio in Libia in modo da sotrarre i migranti agli aguzzini libici e valutare i casi di idoneità all’ingresso in Italia secondo le maglie, peraltro sempre più larghe, del decreto flussi e magare evitare anche una parte delle morti nel Mediterraneo, ma si sa che è meglio lasciare il lavoro sporco a qualcun altro.

  4. Roberto scrive:

    Almasri: è un criminale che fa il lavoro sporco che ci fa comodo, trattenendo e anche uccidendo migranti. Come poteva il governo trattenerlo? Qualcuno sano di mente può negarlo?
    Solo che il governo dovrebbe avere il coraggio di metterci la faccia, ma non ce l’ha, tanto è vero che non ha nemmeno la voglia di andare a spiegarlo in parlamento, dove peraltro ha un solida maggioranza. Siccome siamo ancora un paese libero, allora qualcuno pensa di chiedere ad un giudice di verificare se è stata in qualche modo violata la legge. Solo in quel momento il governo decide di mettere il segreto di stato, per nascondersi ancora (almeno gli va riconosciuto che un pò si vergognano di quello che fanno).
    P.S: intanto non sapremo mai se Arcuri ha agito scorrettamente nella storia delle mascherine, perché hanno abolito l’abuso di ufficio.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      hai fatto bene a ricordare il caso del buon Arcuri: la parte politica che più era stata critica (giustamente, secondo la redazione) con certe modalità di gestione del Covid, a cagione di ciò che ha fatto essa stessa in seguito, una volta divenuta governativa, si trova adesso con quello che additava come “uomo nero” senza possibilità di vederlo condannato (se del caso, ovviamente).

      Ne riparleremo, senz’altro: soprattutto se non arriverà un Big one tale, da farci doverosamente parlare d’altro…

      Buona settimana a tutti i lettori!

      • Eretico scrive:

        Un amico mi segnala una illuminante intervista ad Ignazio Angeloni, ex membro del Consiglio di sorveglianza della Bce, sul tentativo di scalata a Mediobanca da parte di MPS (intervista di Jole Saggese, Class-Cnbc). Chi segue la vicenda in questione, legga dunque l’intervista…

        L’eretico

        • Anonimo scrive:

          Per l’opinione opposta, che giudica positivamente l’offerta di MP ex Siena, si può leggere su La Verità l’intervista all’ex direttore generale della Banca d’Italia Angelo De Mattia……
          …vedremo!

          Fausto

          • Eretico scrive:

            Caro Fausto,
            grazie della ulteriore segnalazione sul dossier MPS-Mediobanca: come ben sai, in questo blog siamo per il pluralismo delle opinioni.

            A Vedo nero, sul Tomaso nazionale (il quale non è Provveditore, ma Rettore di Unistrasi): ormai non so neanche io cosa aggiungere di altro, se non ricordare come, un annetto or sono, fu contestato in modo esplicito, ad Unistrasi. A casa sua. Non da studenti o attivisti di destra, ma di sinistra: perché – come è notorio – c’è sempre qualcuno che è più a sinistra degli altri, financo di Montanari…

            L’eretico

          • Go scrive:

            Angeloni dopo che l’affare con Unicredit andò a monte era propugnatore dello ‘spezzatino’ che tanto avrebbe nociuto alle casse statali e, meritatamente, a Siena.
            Ora è facile, ed anche sensato per certi versi, sparare contro l’operazione, poi però non ci si dovrà lamentare quando i francesi, pappatasi anche Generali, priveranno il nostro debito pubblico di uno dei migliori e fedeli clienti

    • Paolo scrive:

      Robertino c‘ha sformato! Saluti dalla ridente Monteroni.

  5. Roberto scrive:

    Tajani giustifica i ritardi di Nordio nel caso Almasri: “C’erano 40 pagine in inglese da tradurre”… (Fanpage, 31 gennaio).

  6. Anonimo scrive:

    Meloni e company si sono effettivamente incartati nella gestione dell’affare Almasri.
    Ma, dal lato opposto, cosa dire dell’opposizione, che per cercare di raggranellare qualche voto in più, va contro l’interesse nazionale?
    Per il resto mi sembra che, stando a sentire tutti coloro che si sono espressi sulla vicenda, siamo diventati un popolo di giuristi, tutti a dire la loro se l’atto della procura nei confronti della Meloni sia dovuto o discrezionale…..un po’ come quando gioca l’Italia e ognuno ha la propria formazione da proporre.
    Mi sembra comunque che nel merito – siccome anche io un po’ di diritto l’ho studiato – le accuse di favoreggiamento e peculato, non stiano, secondo me, né in cielo né in terra.

    Fausto

    • Roberto scrive:

      Appunto, che giudichi la magistratura, cosa che a quanto pare fate fatica a digerire. Poi perché tanta paura, da invocare il segreto di Stato? Perché tanta reticenza nello spiegare cosa è successo?

  7. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    https://www.ilgiornale.it/news/attualit/tirocini-nelle-navi-ong-l-ultimo-delirio-prof-montanari-2432736.html
    E bravo il nostro Montanari continua a fare danni. Non so come funziona, ma spero che quando verrà il momento della scadenza del suo mandato di Provveditore non venga riconfermato. Spero che l’iniziativa di questo simpaticone sia uno degli argomenti del blog.

  8. Roberto scrive:

    Guardavo ieri il telegiornale, si dava la notizia di un uomo che è entrato in una torretta di controllo in Cisgiordania e ha ucciso due militari e veniva inevitabilmente ucciso a sua volta.
    Subito dopo si vedevano le immagini di decine di abitazioni bombardate e distrutte da bombe israeliane, nessuna parola su quante persone innocenti sono state uccise.
    Il primo viene considerato un terrorista, chi invece ha distrutto le vite di chissà quante persone innocenti non ha lo stesso trattamento, anzi viene giustificato dal diritto ad Israele a difendersi.
    Da un altro punto di vista, il terrorista potrebbe essere considerato un eroe, perché a sprezzo della sua vita, ha creato un danno a quelli che sono considerati invasori in Cisgiordania, una sorta di Pietro Micca.
    Dall’altra parte, siamo indotti a considerare accettabili le stragi di innocenti fatte da un esercito regolare.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      sto al tuo “gioco” (drammatico, ma sempre tale) del ribaltamento: tu scrivi che “siamo indotti a considerare accettabili le stragi di innocenti fatte da un esercito regolare”, intendendo riferirti a Tsahal. A parte il fatto che Gaza è l’unico fronte verso il quale ci sia stato e ci sia concreta mobilitazione (niente sull’ Ucraina, e su altre guerre e guerricciole a giro per il mondo), ti aggiungo solo questo.

      A me pare che le immagini della devastazione (eccessiva, per la milionesima volta) di Gaza noi le vediamo tutti i giorni, da fine ottobre 2023; mentre i media spesso – e tu stesso, volendo – hanno un difetto di fondo: una cospicua parte degli ammazzati da Idf, erano davvero terroristi, erano autentici macellai.

      Ciò che è profondamente sbagliato, e che purtroppo costerà odio profondo verso Israele per decenni a venire, sono certamente le vittime innocenti (peraltro, purtroppo sempre presenti nelle guerre, specie se si usano i civili come scudi umani: barbarie indicibile, di cui poco si scrive), ma non consideriamo tutti i morti a Gaza (e neanche quasi tutti!) come innocenti, per favore…

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        E chi l’ha detto, scusami, che tutti i morti di Gaza sono innocenti?
        Potrei ribaltare la domanda: sono tutti colpevoli i 40.000 morti di Gaza?
        Potrei anche ribaltare la domanda su chi si indigna per l’Ucraina e non per la Pelestina.
        Ma la mia questione è un’ altra.
        Perché se io spargo il terrore con un esercito regolare, si parla di guerra, vittime collaterali, scudi umani, con un sorta di giustificazione morale (per sentirsi in pace con la propria coscienza), mentre se uno si difende con quel che ha, si parla di terrorismo?

        • Eretico scrive:

          Caro Roberto, due domande:
          1) Israele usa scudi umani?
          2) Israele sequestra civili?
          Tutto ciò, per l’ennesima volta, scritto da uno che ritiene sbagliatissima l’impostazione voluta da Netanyahu…

          L’eretico

          • Roberto scrive:

            1) no
            2) non ne ha bisogno, semplicemente non distingue, per stessa ammissione di alcuni esponenti del governo, mai smentite da nessuno a partire dal capo, tra civili e combattenti/terroristi.

          • sauro scrive:

            In evidenza, si limita a massacrarli i civili!
            Una rappresaglia inaccettabile di stampo nazista, e si continua a giustificarli! Uno stato che si comporta peggio di terroristi!

          • Eretico scrive:

            Caro Sauro,
            quando scrivi “e si continua a giustificarli”, credo e spero tu ti riferisca a Trump o ad altri ancora, non allo scrivente, che ha solo posto dei punti fattuali spesso omessi (sempre, da taluni); per il resto, molto di ciò che ha fatto il Governo Netanyahu – per l’ennesima volta lo ribadisco – è assimilabile a crimini di guerra (per il genocidio, diamo almeno tempo alla Corte di giudicare…).

            Se tutto va bene, domani doppio appuntamento bloggeristico: oltre al pezzo sabbatico, si parte con la serie sul Covid, 5 annetti dopo…

            L’eretico

          • Gp scrive:

            Israele sequestra civili e bambini da molti anni. Consiglio una piccola ricerca su youtube ‘arrest palestinian children’ o ‘idf palestinian children’, o ‘ sniper palestinian children’

            Solo un esempio:

            https://m.youtube.com/watch?v=bXmklVXddnM&pp=ygUYSWRmIHBhbGVzdGluaWFuIGNoaWxkcmVu

        • ginocacino scrive:

          … assolutamente daccordo con te Roberto! aggiungo solo un altra piccola considerazione … fra le tante voci che si sentono su questa questione e (diciamolo pure) giustificando o perlomeno attenuando e di molto le responsabilita degli Israeliani ce n’è alcune che, per affermare l’assoluta ed esclusiva responsabilita dei terroristi di Hamas per questa situazione dicono che gli Israeliani non erano anzi non entravano nella striscia di Gaza da tanti anni; mi sebra la stessa cosa quando sento inalberarsi le stesse voci sentendo il termine genocidio … già, come ho già scritto diverse volte, almeno per me, è vero non è stato un genocidio o un tentativo di genocidio (quello l’hanno patito solo gli Ebrei) è stato ed è un semplice massacro, una banalissima carneficina
          allo stesso modo se è vero che l’IDF non entrava a Gaza da anni è altrettanto vero che la cingeva (e la cinge) d’assedio da molti più anni tormentando tutti coloro (palestinesi in primis) che per una ragione o per un altra la attraversavano
          esperienza diretta: un caro amico esponente di Oxfam, in Palestina per un progetto legato all’aviaria ogni volta che doveva entrare a Gaza passando dai check point israeliani veniva fermato e indagato; quando hanno capito e scoperto che portava medicinali veterinari per l’attuazione del progetto e altri generi di “conforto” per la popolazione infantile non l’hanno fatto più entrare tenendolo fermo al checkpoint a volte anche per un giorno intero e sequestrandogli (con offese annesse) tutto quello che poteva servire ai Palestinesi, cosi per partito preso (e cosi facevano con tutti i “visitatori”)… mentre si divertivano a torturare e a vesseggiare i Palestinesi che ogni giorno dovevano attraversare, per questioni di lavoro in Israele ovviamente, con azioni che andavano dal fermare la gente e lasciarla a candire per ore prima di lasciarli passare a boccarla, portarla in caserma(?) e rimandarla indietro con qualche costola rotta e questo in tempi non sospetti ovvero molto lontani dal 07 Ottobre
          Israele inoltre ha, sistematicamente, distrutto tutte le forme di autosostentamento dei Palestinesi abbattendo ulivi, vigne, orti, alberi da frutto, animali da cortile e da allevamento ecc. anche questo molto ma molto tempo prima del 07 ottobre ma evidentemente per una popolazione di terroristi quali sono considerati tutti i Palestinesi niente è mai troppo

  9. Superciuk scrive:

    Leggevo che il buon Musk, approfittando della pausa del fine settimana, ha imperversato su numerose agenzie pubbliche Usa, impossessandosi di dati riservatissimi e di fatto decretandone la chiusura. Tutto questo in virtù del suo nuovo incarico di ottimizzatore della spesa pubblica. Trovo pazzesco che questo incarico sia affidato ad uno che detiene contratti per miliardi con lo stato federale, un conflitto d’interessi che al confronto Berlusconi è un bruscolo. Trovo ancora più pazzesco che quest’uomo stia tagliando spese che, efficaci o non, vanno a beneficio della collettività, mentre lui è l’uomo più ricco del mondo. E questo grande potere di decisione non l’ha certo ricevuto dal popolo, visto che non è mai stato eletto da nessuno. Eccoci dunque arrivati alla morte della democrazia, che non muore badate bene, per il ritorno della faccetta nera o la nostalgia di Mussolini, come ci volevano fare credere gli stolti comunisti di casa nostra. Muore per l’eccessiva concentrazione del potere economico e mezzi di informazione nelle mani di pochi, che hanno infine deciso che è il momento di calare la maschera

    • Paolo Panzieri scrive:

      La morte (ovvero la degenerazione ultima) della democrazia è certamente la demagogia, fin dai tempi di Aristotele e noi ormai da qualche decade ci siamo dentro con tutti i piedi.
      L’oligarchia (ovvero in governo dei pochi saggi, leggi anche ricchi) è un modello che nel tempo (dall’antica Grecia in poi) invece ha funzionato.
      Altra cosa è la sovversione dello Stato, la tirannia, la dittatura comunista o fascista (due cose molto più simili di quello che i rispettivi fan decerebrati ci vorrebbero far credere).
      Quale piega prenderà il nuovo corso americano oggi nessuno lo può sapere.
      Un dato di fatto, però, è che il precedente, dopo aver fatto più danni della grandine in giro per il mondo come in patria, era arrivato al capolinea.
      Gli elettori americani, infatti, gli hanno dato un calcio nel culo epocale.
      Le preoccupazioni per il futuro nei momenti di transizione sono sempre condivisibili.
      Tuttavia due dati farebbero sperare bene per il futuro: il ripristino totale del free speech, dopo la censura del neopuritanesimo invertito degli ultimi anni e proprio la caccia agli sprechi della macchina pubblica, che il neo spauracchio dei benpensanti al contrario sta effettuando.
      E sta venendo fuori veramente di tutto …
      Certamente costui in prospettiva si potrebbe anche approfittare del suo potere e gli verrebbe facile vista la sua potenza economica e tecnologica.
      Gli altri pare lo abbiano già fatto …
      Musk non ne avrebbe bisogno.
      Stiamo a vedere: negli USA prima o poi – per loro fortuna – la verità viene a galla … eppoi cogitationis poenam nemo patitur.
      La riflessione per quello che invece ci riguarda direttamente è che ci vorrebbe anche da noi una bella pulizia a fondo dell’apparato ed una svolta liberale (chi ha detto una motosega?), perché altrimenti siamo morti ed i morti non si possono più permettere nulla, neanche l’ombra del welfare che oggi pretendiamo (tutti diritti e nessun dovere …).
      Per ridistribuire ricchezza bisogna prima averla prodotta e se qualcuno ancora si illude di poterlo fare con la burocrazia, lo statalismo ed i provvedimenti legislativi purtroppo è soltanto un illuso mesmerizzato dalla sua fallace ideologia.

      • Roberto scrive:

        Alcune considerazioni:
        1. Oligarchia ha sempre funzionato, ok, ma a beneficio di chi se non di loro stessi? E poi chi sarebbe questa oligarchia se non i poteri forti, contro cui a parole si è sempre scagliato il governo attuale(non prendo in considerazione il governo dei saggi, che esiste solo nel mondo ideale) ?
        2. non mi pare che i “decerebrati” di sinistra odierni, invochino una dittatura comunista, semmai si ispirano (sbagliato o giusto che sia) ai principi egualitari e democratici di quella dottrina, e non inneggiano mai a Stalin o altri dittatori comunisti del passato
        I”decerebrati” di destra invece inneggiano senza alcuna vergogna a Hitler e Mussolini in tutta Europa.
        3. Su quello che sta succedendo in USA, la mia opinione, e ovviamente potrei sbagliare, è che con le politiche attuali, fiscali e doganali, per non parlare del medioevo dei diritti in cui si stanno cacciando, assecondando gli integralisti cristiani, credo che accelereranno il declino degli USA, se non addirittura finiranno in una vera e propria guerra civile.
        3. In Italia dobbiamo ridurre il welfare (sanità, scuola e pensioni)? Peggio di come siamo messi? Già, è l’obbiettivo dei tuoi amati oligarchi che comandano in Italia. Probabilmente sei uno di quelli.

      • Superciuk scrive:

        Non ne avrebbe bisogno? Quindi i 200 milioni con cui ha finanziato Trump li ha conferiti per amore del free speech? E tutti i miliardari che si sono affrettati a presenziare la sua nomina, allineando le loro policy aziendali al nuovo corso (vedi Zuckerberg) lo hanno fatto per rispetto della volontà popolare o per tutelare i loro immensi interessi economici? Propenderei per la seconda

        • Gp scrive:

          Finché Zuck censurava decine di milioni di post su ordine della casa bianca dem, o bezos e gates facevano proselitismo per biden/harris il problema non si poneva. L’oligarca di destra però non si tollera.
          Personalmente mi viene naturale boicottare i prodotti di questa gente, non per ideologia ma perché non m’interessano e consiglio di fare altrettanto. ‘Boicottate’ le tesla di musk, i social di zuck, i prodotti uccidicommercio di bezos e i migranti di soros

  10. Roberto scrive:

    Che Ruby fosse la nipote di Mubarak era molto più credibile delle affermazioni sentite ieri.

  11. Fede Lenzi scrive:

    Caro Eretico, l’antropologo Fosco era anche valente scrittore, che ho sempre considerato di gran lunga migliore della figlia. Case amori universi, il nuvolario, la gnosi delle Fanfole, per me sono capolavori assoluti, e nel primo dei tre titoli racconta, tra le altre cose, la prigionia in Giappone. Oltre che scrittore è stato anche grandioso fotografo, quindi veramente artista e intellettuale a tutto tondo.

    • Eretico scrive:

      Caro Fede,
      hai fatto benissimo a ricordare Fosco Maraini.
      Non solo valente antropologo e scrittore (non saprei se superiore alla figlia: come scrittore, lo conosco pochissimo), ma soprattutto hombre vertical: l’episodio – raccontato dalla figlia Dacia al Santa Maria della Scala – di quando lui, durante la prigionia in Giappone post 8 settembre 1943, prese un’accetta e si tagliò di netto un dito – seguendo un preciso rituale nipponico, atto a conquistare il rispetto degli altri – la dice assai lunga, a tal proposito…

      L’eretico

  12. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Sul caso Almasri e la ragione di Stato. Due considerazioni. La prima è che il libico è il numero due di Rada principale fazione libica, sostenuta dal turco Erdogan, e questo individuo ce l’ha rimpallato la Germania, dove era passato senza essere arrestato. La ragione è che in Germania c’è una numerosa comunità turca ed i tedeschi non si volevano inimicare Erdogan. Quindi la “patata bollente” ci è stata consegnata in un certo senso dai nostri “amici” europei. Se fosse stato arrestato, avremmo subito la vendetta dalla fazione di Rada a cominciare dalle nostre infrastrutture ENI presenti in Libia compresa la nostra Ambasciata. Consideriamo che la Francia e la Russia erano già pronti a sostituirci. Già i nostri “cugini”ci avevano provato nel passato quando fecero cadere Gheddafi (noi “furbi” fornimmo le basi militari a loro ed all’Inghilterra) perché erano invidiosi del buon accordo (Governo Berlusconi) che avevamo stipulato col dittatore per lo sfruttamento del petrolio con la nostra ENI e ci volevano sostituire. Gli andò male, perché i nuovi governanti rifiutarono la loro presenza. Un dittatore in meno con altri con cui negoziare. Eh, la ragione di Stato, sempre quella. Un caso emblematico è quello di Ocalan, capo del partito curdo Pkk. Questo arrivò in Italia nel novembre 1998 ed aveva in pendenza un mandato di cattura internazionale della Germania, ma i tedeschi, sempre loro, si guardarono bene a chiedere l’estradizione per non offendere la Turchia. Il governo di allora rifiutò l’asilo politico del curdo per paura di rappresaglie turche alle nostre imprese. Ocalan venne costretto all’espatrio in Kenia dove venne catturato dai servizi segreti turchi e finì in prigione, dove si trova tuttora. Nella trasmissione Raiuno, “Cinque minuti” di Bruno Vespa, Marco Minniti, allora sottosegretario con delega ai Servizi Italiani, ha giustificato che questo venne fatto per motivi di sicurezza nazionale. Ultima precisazione, il Capo del Governo era un certo “Baffino, ras del Salento”, Massimo d’Alema che non è mai stato del centro destra. La Ragione di Stato, ora come allora. Poi sulla correttezza su certi Membri dell’Ue ci sarebbe da dire tante altre cose, ma il discorso sarebbe troppo lungo, quindi chiudo.

    • Roberto scrive:

      Tutto corretto. Ma allora perché non spiegarlo e rivendicarlo, anziché fare figure barbine come quelle di Nordio? Non ho sentito la Meloni fare le considerazioni tue.

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