Eretico di SienaFondazione: Clarich, tra palchi e barricate... - Eretico di Siena

Fondazione: Clarich, tra palchi e barricate…

- 12/08/14

“Ormai è tutto Clarich”, aveva scritto nei giorni scorsi il Superavvocato De Mossi, e così è stato. Non conoscendo il professore neo-Presidente della Fondazione (12 voti a favore, un voto contrario ed un’astensione), non sappiamo dire quanto potrà essere contento di essere già visto – purtroppo per lui, ci rendiamo conto – come pura e semplice espressione del Sistema Siena ancora reattivo.

Il Pd locale – unito come sempre al momento delle poltrone pesanti – non può più essere sfacciato come nel 2006: un neo-Gabriellone non è più presentabile, ci vuole gente che sappia leggere, fare di conto e non solo turibolare. Ecco che arrivano i Clarich (o le Campedelli), persone degne, ma verosimilmente supine alla politichina piddina di cui sono espressione. Vedremo – aspettiamo al varco – su Sansedoni, azione di responsabilità et similia.

Nelle retrovie – ma nemmeno troppo – il Sistema Siena comunque non si esime dall’inserire persone, loro sì, direttamente (o per li rami familiari) organiche al Sistema: ed ecco spuntare fuori il querciolato Fabbrini (figlio di Sindaco Pci, di quelli di ben altra tempra), ecco venire fuori Giovanna Barni (sorella della Rettore/ice dell’Univeresità per Stranieri, nonchè figlia di Mauro, notissimo ex Sindaco e sponsor politico di Franchino il Ceccuzzi nel 2011), insieme a tal Frigerio, supporter valentiano. Ma il Pd non c’entra niente, sia chiaro.

Guardate, il discorso ormai è evidente: Valentini è il garante, certificato, della Restaurazione del Sistema Siena, dopo lo sbandamento dell’inizio del 2013.

Ma fa bene lui, fa bene Franchino il Ceccuzzi, fa bene Quello dell’ex Provincia, fa bene Albertone Monaci e via dicendo: la città ha questi rappresentanti, perché questi politici si merita.

Ci sarà stata più gente a vedere i quadrupedi stamattina in Piazza (facile immaginare), che a berciare nel musino dei vari Vareni Cucini all’uscita della riunione in Palazzo Sansedoni: ed allora non moriremo democristiani, ma aggrovigliati sì.

Solo la Magistratura ci può salvare: anzi nemmeno quella, perché, da sola, non può cambiare la forma mentis di un popolo. Diciamo che ci può dare qualche piccola gioia, destinata a durare lo spazio di un mattino.

In altre città, di fronte a cotale, quotidiano scempio, si innalzano le barricate; a Siena, invece, si montano i palchi…

36 Commenti su Fondazione: Clarich, tra palchi e barricate…

  1. adriano.fontani scrive:

    Eh, l’hai scritto anche tu: col panem et circenses (ridotto al minimo quello di Calcio e Basket resta pur sempre quello secolare del Palio) a Siena fanno digerire tutto a quei somari dei senesi.
    M.o Adriano Fontani

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  3. Marco Fattorini scrive:

    Un saluto

    Credo non sia più in uso … “il bercio nel muso”. Peccato

  4. ALFREDO CARINI scrive:

    Nulla da eccepire chi è mal di se stesso pianga se stesso

  5. investor scrive:

    A proposito di Sansedoni. Mi sa che i debiti sono un po di piu di 130-150 milioni di cui si parla.
    http://www.asca.it/news-Fondazione_Mps__Clarich__non_ho_paura_di_nulla-1413470-ECO.html

  6. che tristezza scrive:

    Caro Raf, io non è da poco tempo che dico, e ne ho la convinzione, che i senesi (salvo qualche rara eccezione) sono un branco di pecore. Un popolo che è stato ammaestrato per secoli ai giochi circensi (vedi Palio et alia)e cui si è fatto credere che il circo fosse questione quasi di vita o di morte è pur troppo facilmente manipolabile. Non è dunque solo la religione l’oppio dei popoli, ma può esserlo anche la “fede” cieca per il Siena calcio, per il Palio, per la Mens Sana ecc.E’ così che il groviglio e il sistema senesota hanno trovato terreno fecondo per mettere radici. In un paese di gente sveglia non ci sarebbero riusciti. Tutto ciò è triste e squallido. Una bella paliata, tre giri di tufo, e tutto finisce a tarallucci e vino. Hai proprio ragione : moriremo aggrovigliati. Ma aggiungo…ce lo meritiamo.

  7. Sfiduciato scrive:

    Amarissima considerazione, questo articolo e’ scritto esattamente per Siena e per i senesi, specie negli ultimi tre passaggi.

  8. uno più sfiduciato ancora scrive:

    Caro Eretico, vedi che quello che descrivi nel bel finale del tuo Mps Connection continua ad accadere? C’è il montepaschino medio, con il gelato che gli si scioglie davanti: 10 trimestrali di fila in rosso, come niente fosse. Clarich (speriamo migliore di chi l’ha voluto e di chi lo elogia, tipo il fenomenale Guicciardini) in Fondazione, la Barni junior in Deputazione (quanti figli ha l’esimio professore?), il Fabbrini termale buono anche per Palazzo Sansedoni.
    Siena trionfa immortale…

  9. Magico Vento scrive:

    Il Palio, dici? Non sono senese come ben sai ma a voler ben interpretare certi scritti che appaiono qua e là ( leggi Sunto ) o accadimenti mai nemmeno pensabili nel recente passato anche quella festa, propria della città e dei senesi, sembra avere, forse per impulsività o semplicemente per poca cultura, le ore contate.

    • Senese semplice. scrive:

      Ecco,appunto.allora continua a leggere Sunto.(……tra l’altro il sign.Profeti non so se ne sei al corrente ma e’un mussariano di ferro e a volte scrive molto chiaramente di augurare una completa assoluzione per esso).contradaioli normali,che dedicano impegno economico e lavorativo per mantenere viva questa unica tradizione sociale e culturale si sarebbero un’attimo rotti i cosidetti di leggere e sentire in ogni dove il solito motivetto (che io sento da piu’di 20 anni)”vedrai il giocattolino finisce” “vedrai quanto c’e’ ancora…”.

  10. Luica scrive:

    L’articolo è molto interessante. Tuttavia, mi sembrerebbe giusto notare che il “bercio”, per quanto liberatorio, se non è foriero di conseguenze penali è comunque, da che mondo è mondo, politicamente inutile. Ti ricorderai, caro Eretico, delle piazze piene e delle urne vuote. Il “qualcosismo” (facciamo qualcosa!) non porta a nulla senza un’azione politica di più ampio (recte: profondo) respiro. Allora, secondo me,

    • Luica scrive:

      la sfida è proprio questa: produrre una risposta politica che non sia né un’operazione gattopardesca (se ne sono viste troppe a Siena), né un’azione affetta da congenito velleitarismo, distrutta dal primo scoglio elettorale grazie al voto delle donnine e degli omini che tu così bene descrivi. Io, purtroppo, ho solo le domande e non le risposte. Spero però sia un inizio di dibattito.

  11. Anonimo scrive:

    Non prendiamocela con il Palio la tradizione ed ultimo (in ogni senso) orgoglio di Siena. La Banca ha cominciato a deragliare 20 anni fa con il passaggio alla gestione privatistica asservita al pds ds pd, trascinando con sè nel baratro la Fondazione. Se fosse rimasta pubblica come le Poste non avrebbe mai potuto fare questa fine, perchè gli amministratori sarebbero stati controllati da poteri esterni contrapposti e non solo da un unico partito -mangiatoia.

    • Francesco Aldo Tucci scrive:

      Infatti le Poste sono un pessimo esempio di iper-bancomat pubblico cui hanno accesso tutti i peggiori sciacalli che affollano il triste palcoscenico della politica e del capitalismo clientelare italiani. I problemi non sono dovuti alla “gestione privatistica”, quanto alla gestione politica: il problema risiede, per il caso nostrano come per altri casi analoghi anche se di dimensioni assai inferiori, nel legame politica-fondazione bancaria e fondazione bancaria-banca (controllata o partecipata).

      • Anonimo scrive:

        Eh no, caro: guarda caso con la crisi che c’è stata le poste non hanno avuto bisogno ne nè di montibond nè di tremontibond,anzi sono state chiamate a salvare aziende fallite come alitalia e sarebbero intervenute su mps se non fosse riuscito l’ aumento di capitale: esattamente come faceva il monte quand’era pubblico con tante fallimentari banche a gestione privatistica (la gestione privatistica non indica una banca privata, ma una banca la cui gestione è determinata da un unico “interesse” quello del proprietario, in questo caso il pd pds ds.

  12. anonimo scrive:

    Come al solito è veramente singolare la tempistica. I senesi durante il palio saranno in altre faccende affaccendati e tra previsite, prove di notte, tratta, monte, cene e corsa digeriranno qualsiasi cosa. A proposito, tra i nominati chi è veramente esperto per l’incarico che ricoprirà? O eserciteranno solo un rinnovato compito distributivo finalizzato al mantenimento del consenso?

  13. Anonymus scrive:

    Eretico ti darei il premio della sintesi e chiarezza per questo triste ma fondamentale passaggio:

    “Ma fa bene lui, fa bene Franchino il Ceccuzzi, fa bene Quello dell’ex Provincia, fa bene Albertone Monaci e via dicendo: la città ha questi rappresentanti, perché questi politici si merita.”

    Grazie per quanto ci hai raccontato in questi anni e quanto farai ancora, purtroppo pare che sarà non più di un atto di cronaca, dall’estero continuerò a leggerti, di nuovo Grazie.

  14. Stefano Neri scrive:

    Caro Raffaele, Siena è piena di pecoroni e di fenomeni che ancora non sanno scrivere col nome e cognome.
    Questi sono i primi che poi vanno a stringere la mano al potentello di turno.
    E ora tutti in Piazza!

  15. Alexandria Santorini scrive:

    http://www.sienatv.it/web/notizie/1-cronaca/10370-operazione-qchianti-classicoq-multa-salata-per-mps.html

    multa di 274 mln. per Chianti Classico. A quando i rinvii a giudizio?

  16. Pingback: Rassegna Stampa – CLARICH THE TANGLE!!! Niente festa dell’Unità a Siena: si temono disordini!? | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  17. un testimone oculare scrive:

    Eretico, condivido tutto quello che hai scritto sulla Fondazione e anche sul Palio. Però ieri sera ti ho visto che eri nella Selva…

    • Eretico scrive:

      Ebbene sì, c’ero, e ti dirò anche di più: il 15 sarò financo alla cena della Prova generale, pensa un pochino.
      Il problema non è il Palio in sé, anzi: il problema sono le strumentalizzazioni (politiche, e non solo) che ci si sono incistate. Ne scriverò giusto domani, a Dio piacendo…

      Ps Noto con piacere che molti più di prima scrivono firmandosi: forza e coraggio!

      L’eretico

  18. BARBICONE72 scrive:

    Tornando da brevi ferie e recuperando quanyto scritto sui vari blog e giornali nei giorni scorsi, vedo che la Martinella quasi si ofcfende perchè qualcuno insinua che il PD abbia cercato di “interferire” nella nomina del presidente della Fondazione. Che poi siano volate le coltellate, che la vecchia guardia abbia ancora una volta schiacciato completamente Valentini e compagni, che la deputata ribelle sia stata convocata pochi minuti prima della votazione in un bar dal vicesindaco Mancuso che l’ha riportata in riga o altre amenità simili, poco importa.
    Poi leggo una lunga intervista di tal Massimiliano Bruttini, consigliere comunale del PD di cui ignoravo l’esistenza (ed invece si atteggia a politico di peso!) che si scandalizza perchè alcuni “cattivoni” continuano a dare la colpa di quello che è accaduto al povero PD, ci dice che le nomine nelle partecipate non sono condizionate dall’importanza del pagamento dei gettoni (come insinuano i solito “soloni” che sanno sempre tutto), che finalmente Siena è una città normale perchè abbiamo premiato la professionalità di Clarich, che nel MPS vede il bicchiere mezzo pieno (nonostante il titolo abbia perso il 30% in pochi giorni) e che si stupisce che a proposito di Siena capitale europea qualcuno perda tempo e faccia confusione chiedendo trasparenza (quale impudenza!) quando invece dovremmo essere tutti coesi verso l’obiettivo.
    Sorvolo sugli incensamenti a Clarich da parte di persone che fino ad ieri sicuramente ne ignoravano anche l’esistenza e che invece ora, essendo espressione di una parte del PD (quella che comanda)lo mpresentano come il nuovo salvatore della patria. Da sottolineare le parole di Guicciardini (lui sì un genio della politica!) che parla di figura di altissimo livello e che rivendica al PD la scelta della Manzi quando sappiamo bene che Valentini aveva spinto fino all’ultimo (quasi con scorrimentyo di sangue) su chi poco tempo dopo è entrato un una disavventura giudiziaria.
    E’ vero. Ci meritiamo davvero che ci prendano in giro come fanno. la colpa è tutta nostra, anzi di chi li ha ancora una volta tenuti al potere con la connivenza anche di parte della presunta oppoisizione. Ma forse ci vorrebbe un pò di pudore!

  19. Marco Pallanti scrive:

    A me sinceramente tutte queste moraline alla sudditanza dei senesi e al loro totale disinteresse dei fatti del mondo e locali al momento della posa del tufo fa sorridere molto.Stefano Neri invece e’un fenomeno che ha manifestato da qualche parte?…..magari non ne sono al corrente,lavorando fuori Siena forse mi sono perso qualcosa…..non ricordo di manifestazioni o sommosse popolari.quindi nessuno e’in grado di fare i conti a nessuno.perche’gli indignati tifosi del siena calcio e del basket che si sono svegliati a fallimento accertati e previsti da tempo cosa credevono?ripeto,nessuno e’grado di fare i conti a nessuno.

  20. Luica scrive:

    OT: Caro Eretico, absit iniura verbis: avete più culo che anima.

  21. indignata scrive:

    Si raccoglie quello che si semina e questo è il raccolto per i senesi. Poi non moriranno mica di fame…sarà un normale cittadina italiana in cui la gente ha meno privilegi rispetto a prima. Tutto qui. Abituarsi al meno è difficile,ma si può fare. Tutto si ridimensionerà : le case avranno un valore diverso, gli affitti scenderanno e la gente forse,lavorerà e non vivrà alle spalle del babbo. Nella vita c’è di peggio !

    • e-remita scrive:

      premesso che in questo paese il “si raccoglie quanto seminato” ha solo un valore negativo, il problema di siena secondo me è dovuto al fatto che la ricchezza quasi drogata su cui ha potuto godere fino a qualche anno fa non ha permesso il proliferare di imprenditori/artigiani che accompagnassero e accrescessero una sorta di ambiente ecconomico estraneo alla banca. In poche parole mancano le idee o se preferite le teste e crearle ora non sarà facile; certo di necessità si farà virtù, ma sarà un passaggio lento, molto lento. Credo, non solo perchè lavoro da sempre fuori siena, che una mano la potrebbero dare coloro che hanno vissuto economie meno falsate, ammesso che abbiano la voglia di rimettersi in gioco; ma anche questo necessita di un ambiente adatto cosa che al momento non mi pare assodata.
      Sarà dura, e la mancanza cronaca di attributi non faciliterà …..

      • anonimo scrive:

        Visto che ho sempre lavorato molto lontano, e non ho usufruito del sistema in vigore a Siena, voglio cominciare. Bisogna togliere la diagnostica alle asl. Questa deive essere autonoma e possibilmente a capitale privato. In modo che se gli errori superano una percentuale si chiude con relativo licenziamento del personale.
        Dobbiamo considerare che questo si può fare grazie alla tecnologia sempre più avanzata in cui il fattore umano conta poco. Quindi le macchine devono lavorare 24 ore, altrimenti non si ripagano, dato che diventano vecchie in pochi mesi.
        Potrebbe intorno a questo nascere delle nuove professioni che non hanno niente a che vedere con la medicina conosciuta fino ad ora. Ed attrarre investimenti qualificati. Chiaramente la fattura la paga sempre la collettività, quindi risultano avvantaggiati quelli con meno reddito

        • e-remita scrive:

          come dicevo nel mio precedente post i problemi sono prevalentemente due (il terzo è talmente evidente che non lo voglio considerare: mi riferisco al fatto che gli investimenti andavano fatti quando la ricchezza c’era, ora è tutto molto difficile):
          le persone, e forse qualcuno si può trovare, ne è testimonianza il suo post (non conosco la materia ma mi piace il tono entusiasta);
          l’ambente, e su questo continuo ad essere molto pessimista; per chiarezza, lavoro fuori ma vivo (solo da eremita) a siena ….

  22. quello di gracciano scrive:

    troppa gente ancora con tremila euro di pensione montepaschina mensile….

  23. Domanda seria scrive:

    Lo chiedo senza ironia, nella speranza di ricevere risposte serie: è davvero importante ragionare cosí a fondo su chi andrà a ricoprire il ruolo di Presidente della Fondazione? Quale può essere il ruolo di un ente che non possiede quasi più nulla in una ipotetica ripresa della cittá che si sottragga alle tipiche logiche di spartizione delle ultime bricole?

  24. Stefano Neri scrive:

    Gentile Marco Pallanti,
    mi fa piacere che tu sia uno di quelli che si firma con nome e cognome, forse perchè lavori fuori Siena, come dici, non m’interessa.
    Nel mio piccolo mi sono sempre firmato, dalla nascita di Pietraserena, associazione della quale mi vanto di essere tra i fondatori, a interventi sul problema abitativo con conferenze al Santa maria della Scala, a proposte sulla riqualificazione del Rastrello (nemmeno prese in considerazione all’epoca e tornate prepotentemente in voga in questo periodo, guarda un po’, a presenze televisive, quando invitato, durante le quali non ho mai nascosto il mio pensiero.
    Non mi sono mai nascosto.
    Sarebbe bastato questo.
    Tanto ti dovevo.

  25. Romolo scrive:

    Per correttezza ho atteso la risposta di Stefano che presumevo sarebbe arrivata puntualmente.
    A questo punto chiedo io una cosa al sig. Pallanti, ma anche a tutti i Cittadini di Siena. Si chiedano, e chiedano ai vari anonimi e anche ad altri, come mai i Senesi, la maggior parte dei quali sembra scontenta di questo Sistema che ha distrutto Siena, invece di dare una mano a quelli che da anni mettono faccia e impegno, come Stefano od altri facenti parte di Pietraserena, ovvero il movimento civico più longevo di Siena, con una storia antica e coerente (tutta pubblica e rintracciabile sul sito pietraserena.wordpress.com), cadono nei trappoloni e negli inganni dei professionisti del fango e della diffamazione.
    Ormai è chiaro che questo inquinamento, questa disinformazione e questa divisione dell’opposizione, messa in atto da questi “signori” (tanti finti oppositori, la maggior parte dei quali ha fatto parte dello stesso Sistema o ne ha goduto benefici), è l’unica ragione per la quale continua ad affermarsi il Sistema Siena, e continuano a banchettare coloro che hanno determinato il fallimento di tutte le gloriose Istituzioni; e vorrebbero continuare a farlo.
    Per quanto ci riguarda, e l’Eretico ne è testimone, abbiamo organizzato varie manifestazioni, dibattiti e incontri, abbiamo dato vita ad associazioni trasversali e aperte a tutti come l’Osservatorio Civico Senese, ma la partecipazione dei cittadini è stata molto tiepida. Come abbiamo quasi sempre partecipato a valide iniziative promosse dallo stesso Eretico, anche queste però in compagnia dei soliti (pochi) noti. Quindi come vede, senza falsa modestia, noi siamo in grado di poter fare qualche appunto. Ma come sempre siamo disponibili a fare un passo indietro e ripartire insieme a figure nuove e credibili.
    Rifletta su questa cosa sig. Pallanti. Per quanto ci riguarda siamo come sempre a disposizione per qualsiasi confronto, con lei e con tutti i Cittadini di Siena, pubblicamente o privatamente. Sempre pronti a rompere questo Sistema e assicurare a Siena una guida migliore.

  26. Piccola bibliografia di riferimento scrive:

    Per chi volesse approfondire le ragioni della nomina si consigliano queste letture:

    – MARCELLO CLARICH, ANDREA PISANESCHI
    Le fondazioni bancarie. Dalla holding creditizia all’ente non-profit, il mulino, bologna 2005
    – A. PISANESCHI – M. CLARICH, Privatizzazioni (voce), in Digesto delle
    discipline pubblicistiche, Torino, 1999;
    – A. PISANESCHI – M. CLARICH, La legge costituzionale n.3/2001, la competenza esclusiva delle regioni in materia di commercio e il limite “delle grandi riforme economico-sociali”, in Disciplina del Commercio e dei Servizi, 2002, p. 255-260;
    – A. PISANESCHI, M. CLARICH, Le fondazioni bancarie tra sussidiarietà e
    tentazioni neostataliste, in Il Ponte, 2003, pp. 25-30;
    – A. PISANESCHI – M. CLARICH, Fondazioni bancarie: ultimo approdo?, in Giornale di diritto amministrativo, 2003, pp. 1264-1269;
    – A. PISANESCHI – M. CLARICH, Fondazioni bancarie al “giro di boa” del nuovo
    regolamento attuativo. Commento a d. min. 18 maggio 2004, n. 150, in Giornale di diritto amministrativo, 2004, pp. 943-949;
    – A. PISANESCHI – M. CLARICH, Le sanzioni amministrative della Consob nel
    balletto delle giurisdizioni, in Giustizia Amministrativa , 2012, 1 ss

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