Eretico di SienaIl documento del Magistrato delle Contrade (e Trump bombarda) - Eretico di Siena

Il documento del Magistrato delle Contrade (e Trump bombarda)

In tutta franchezza, allo scrivente l’occuparsi di cose paliesche, con un contesto di questo genere in atto (a fortiori nelle ultimissime ore, con l’attacco trumpiano all’Iran), sembra cosa – diciamocelo pure – criticabile, quantomeno opinabile; d’altra parte, va anche aggiunto che quanto è accaduto in settimana nel microcosmo senese non può non essere degno di una mezza riflessione, specie con il Palio alle porte.

Palio il quale – come la Historia ci insegna – viene fermato solo dalle guerre che vedono direttamente in campo l’Italia: si corse, infatti, nell’estate del 1914, giusto per dirne una; i tedeschi del II Reich erano approdati a Liegi, prossimi ad essere fermati nella cruciale battaglia della Marna ai primi di settembre, e a Sienina, intanto, si nerbavano ben bene i quadrupedi…

 

UN DOCUMENTO NECESSARIO

Il documento uscito mercoledì (sulla stampa locale cartacea il giovedì, ovviamente), vergato dal Magistrato delle Contrade e firmato dunque dal Rettore Benedetta Mocenni, è assai duro nei confronti dell’operato della Magistratura: non solo per le condanne inflitte agli 8 contradaioli (5 per resistenza a pubblico ufficiale e rissa; 3, invece, solo per rissa), ma anche – se non soprattutto – per il contenuto delle motivazioni della sentenza del 24 febbraio.

Prima considerazione, verso chi – ormai assuefatto allo scrivere prima di pensare – critica la tempistica del Magistrato (“ma come, da febbraio questi Priori si svegliano solo a giugno?”): l’intervento del Magistrato arriva dopo la lettura delle motivazioni delle condanne (che hanno i loro tempi), come è sacrosanto che sia.

Motivazioni rispetto alle quali, in estrema sintesi, emerge un dato: l’eccezionalismo senese, paliesco non esiste più (un po’ – inutile nascondercelo – è esistito, e qualche volta financo proliferato); in più, dalle motivazioni si evincono altre accuse molto serie: per esempio, riguardo alla Polizia municipale, cosa che pone un classico problema nel problema.

“Non accettiamo che le nostre guardie siano considerate inattendibili”, scrive Benedetta Mocenni, raccogliendo il plauso pieno del Sindaco, a stretto giro di posta. Se la Magistratura però la pensa altrimenti, la questione è davvero grossa assai, ed in ogni caso anche questo rappresenta un primum assoluto: mai, prima, si era arrivati a tanto.

Il Magistrato vuole in buona sostanza salvaguardare la spontaneità della Festa; chiede ai senesi tutti di “non rinunciare alla spontaneità, alla passione che rende viva ogni nostra espressione. Chiediamo a tutti i senesi di essere se stessi…”, si verga nel pre-finale del documento: parole tutte da sottoscrivere, dalla prima all’ultima. Lo ha detto il Sindaco (e lo hanno ribadito almeno un paio di ex Sindaci), lo sottoscriviamo volentieri da queste colonne.

Il problema, però, è: redatto il sacrosanto documento, poi, che si fa? Cosa cambia, in pratica, ad una settimana dall’inizio dei 4 giorni, di grazia?

 

PER ANDARE OLTRE…

Un’ulteriore riflessione sembra doverosa, parlando del ruolo del Magistrato: detto che il documento sulle condanne dei contradaioli è sacrosanto, va aggiunto che l’istituzione che raggruppa i 17 Priori comunica sempre l’impressione di agire bene, con reattività, quando attaccata dall’esterno (in questo caso, dalla Magistratura), mentre non sa aggredire quelli che sono i problemi interni della vita delle Contrade, che poi sono problemi della civitas tutta.

Ne elenco tre, peraltro per l’ennesima volta (e sapendo che non servirà ad alcunché):

  1. lo strapotere dei fantini: non c’è crisi economica, occupazionale o chissà cosa di altro, quando si arriva al Palio il portafoglio collettivo delle Contrade si apre, per i fantini, manco si fosse nell’età dell’oro, con Mps ben affluente (ed iperpatrimonializzato) a distribuire dindini a destra e manca, e posti di lavoro – anche clientelari – per tutti; un monito su questo, da parte del Magistrato, non sarebbe sgraditissimo, almeno come moral suasion;
  2. vivibilità del centro storico: ci sono zone del centro storico, in cui – da maggio a settembre – se uno non ha le triple o quadruple finestre rischia di non dormire molto, la notte. Anche le Contrade hanno le loro responsabilità, inutile girarci intorno: anche perché non esistono solo le discoteche, c’è anche – spesso soprattutto – il dopo discoteca, che si prolunga fino all’alba (bisogna pur allenare l’organismo per le imminenti prove regolamentate, no?). Figuriamoci se questo annoso problema non c’era quando lo scrivente era giovane: ma oggi la questione si è a dir poco ingigantita. E se qualcuno, illo tempore, dalla finestra diceva qualcosa, noi almeno ci si spostava, mentre oggi viene mandato a quel paese lui, e tutto come prima…
  3. questione alcolica: anche qui, figuriamoci se trattasi di novità. Ma anche qui – come scritto tante volte – qualcosa è cambiato, ed assolutamente in peggio: si pensi alle ragazzine con l’immancabile calice alcolico in mano, divenuto ormai consustanziale come lo smartphone. Un documento sulla questione – chiaro, netto, come quello sull’operato della Magistratura –  da parte del Magistrato potrebbe servire: non per fare cessare tout court il problema, ci mancherebbe: ma almeno per farne prendere coscienza a tutti, in modo ufficiale.

 

UNA PROPOSTA (SECONDO TENTATIVO)

Tornando, in conclusione, sul meritorio documento del Magistrato, è il momento di riproporre una idea che si era lanciata da questo blog a febbraio, dopo le condanne ai contradaioli.

In occasione di una Prova – la migliore sarebbe la terza, per svariati motivi – tutte le Contrade potrebbero affidare il cavallo solo e soltanto al proprio barbaresco, senza alcuna presenza di popolo dietro: all’ingresso in Piazza, prima dell’evento-prova, e poi dopo, al termine del tutto. La Prova si svolgerebbe dunque in modo del tutto regolare, non risultando certo l’obbligo – a quanto risulta – della presenza popolare dietro ai cavalli.

L’impatto mediatico del cavallo che approda nel Campo non seguito dal popolo – con tutte le ricadute del caso – sarebbe davvero clamoroso, e farebbe porre la questione con il massimo della visibilità possibile: giusto o sbagliato che sia – nella società in cui viviamo: dell’immagine, purtroppo, più che delle parole -, questo sarebbe il modo più dirompente ed efficace di porre, a livello non solo senese, la questione. Con un impatto ahinoi ben maggiore, del pur lodevole documento…

Ps Nelle ore scorse, Donald Trump ha ordinato l’attacco ai due principali siti nucleari iraniani, come da ieri ormai si era capito che avrebbe fatto. A prima vista – e ben contenti di essere smentiti, anche in modo clamoroso – un errore di portata storica, perché pare davvero il modo migliore per allontanare in modo compiuto la società civile iraniana – la quale esiste, eccome se esiste: gli iraniani non sono come i palestinesi – dalla possibilità e dalla volontà di ribellarsi, dall’interno, al regime teocratico degli ayatollah. Con un’ultima considerazione: per quest’anno, il Nobel per la Pace The Donald, forse, non lo vince. Chapeau a chi – senza sprezzo del ridicolo – lo aveva anche solo pensato…

33 Commenti su Il documento del Magistrato delle Contrade (e Trump bombarda)

  1. Cecco scrive:

    Buongiorno Eretico, posso dire senza timore di essere smentito di aver avuto un padre meraviglioso, molto sanguigno, diretto ma mai violento, anzi piuttosto pacifico, abituato ad affrontare le situazioni peggiori sempre con quel pizzico d’ironia che caratterizza le persone intelligenti. Quando ero ragazzo sintetizzava con me così l’argomento “cazzotti”: se torni a casa e l’hai buscate per motivi di Palio non succede niente, se invece l’hai buscate per il Siena (calcio ndr) quelle che ti mancano le aggiungo io. In sintesi mi diceva che la rissa paliesca in casa era considerata accettabile, molto meno quelle per motivi diversi quali il calcio. Penso che questo sia stato il pensiero di molti genitori dell’epoca, ma oggi, date le recenti vicende giudiziarie come possiamo permetterci noi genitori di replicare gli insegnamenti dei padri? Come posso permettermi di dire a mio figlio che in fondo i cazzotti fanno parte del Palio (non sono un obbligo, ma può accadere) così a cuor leggero sapendo che può incappare in una condanna penale? Il Magistrato può scrivere quello che vuole, ma personalmente penso che non possiamo compromettere il futuro dei nostri giovani perchè di questo stiamo parlando. Poi, che i nostri governanti siano stressati (almeno alcuni), e che non vedano l’ora di fare la guerra è un altro paio di maniche, probabilmente da giovani non hanno mai partecipato ad una bella scazzottata e adesso tentano di recuperare sparando missili ed uccidendo innocenti, forse se avessero partecipato a qualche scazzottata tra contrade si sentirebbero appagati e non andrebbero a massacrare popolazioni indifese. Concluderei il mio pensiero con più Palio e meno guerra per tutti.

  2. Roberto scrive:

    Documento della Mocenni assolutamente fuori luogo.

  3. Ics scrive:

    Si faceva come ci pare.
    Avere consapevolezza dello stato dell’arte è fondamentale per poter tracciare, progettare il futuro.
    Siena (come collettività) pesa (e quindi conta) meno di un municipio di Roma.
    La “linea del piave” s’è spostata sulla sopravvivenza del giochino, ormai poco in linea con le “sensibilità” maggioritarie nel paese.

    Ritengo eccessive le aspettative sulla società civile iraniana. L’attuale rimane comunque figlia di quella che ha partorito codesto obbrobrio politico.

  4. UNO DI STROVE scrive:

    Buongiorno, carissimo Eretico: ho avuto qualche problema, mi sono dovuto assentare, ma sono tornato ben felice sul tuo blog.
    Da gazzilloro, voglio dire la mia: la tua proposta del cavallo senza popolo dietro sarebbe perfetta, porrebbe la questione a livello nazionale, e non lo dico per piaggeria.
    Ma è impossibile da realizzarsi: il Magistrato ed i vari Priori dovrebbero davvero avere il polso per farsi rispettare e quindi per imporlo, nell’interesse della Festa. Ma figuriamoci, ormai con i social e con la comparsa del “contradaiolone-solone” (attraverso i social stessi) basterebbe qualche voce contraria e qualunque dirigente medio si bloccherebbe all’istante.
    L’ultima volta che le Contade a livello di popolo hanno avuto nel complesso una loro dignità, è stato quando negarono il Palio straordinario voluto da Berlinguer solo per coronare il suo successo pre-ministeriale.
    Dopo il 1990, mi pare ci sia stato ben poco. Oggi ci si accontenta di un documento scritto bene, ma che resterà lettera morta (in partenza)…

    Un saluto da un gazzilloro

  5. Gp scrive:

    Visto che i vigili sono stati pesantemente attaccati dalla sentenza vedrei più un bello sciopero di 4 giorni da parte loro, che’ secondo il magistrato, dovrebbero andare in piazza con manganelli, spray urticante, taser e manette… Magari da parte del comune un’ordinanza ‘coraggiosa’ per rimuovere tutti gli apparati tecnologici che deturpano il patrimonio architettonico della piazza.
    E poi via i riflettori dalla festa, via la7/rai, basta ‘sagre’ con incassi che aumentano solo ‘l’inflazione fantino/paliesca’, ecc… i problemi sono noti

  6. Anonimo scrive:

    Il problema, di fondo, è la tutela legale della “ spontaneità “. Chi la assicura/ garantisce?
    ……Siena avrebbe bisogno di personaggi di livello ( a tutto tondo, intellettuali, politici, imprenditori ecc.), influenti a livello nazionale, ma, purtroppo, mi tocca dare ragione a chi sostiene che oggi Siena conta veramente poco….per cui, sic stantibus rebus, meglio avere la fedina penale intonsa che essere “ spontanei”.

    Se il regime iraniano reggerà lo potremo vedere solo tra qualche tempo. Io penso invece che Trump con la mossa fatta – quasi costretto ad inseguire Israele – possa aver pescato, quasi casualmente, un jolly, che gli potrebbe consentire di dare un nuovo volto al medio oriente.
    Non resta che aspettare e vedere, in questo frullatore di eventi, in cui tutto si muove a velocità fino a poco tempo fa inimmaginabile.

    Fausto

  7. Paolo Panzieri scrive:

    Il documento del Magistrato delle Contrade, scritto peraltro in una forma pregevole, difficile da rinvenire ai giorni nostri, da Benedetta Mocenni, giustamente non entra negli aspetti giuridici, che non le competono, ma affronta due argomenti specifici: la difesa del comportamento della Polizia Municipale, che non scende in piazza armata fino ai denti, perché non deve fronteggiare dei delinquenti ed il problema delle telecamere, che ormai sorveglierebbero i contradaioli come tali.
    Insomma il messaggio che vuol far passare è che i senesi non sono delinquenti e non debbono essere trattati come gli Ultras alle partite di calcio.
    Tutto giusto, anche perché i cazzotti od i c.d. fronteggiamenti non rappresentano la fisiologia del Palio, i contradaioli non sono degli Ultras che col pretesto della partita colgono l’occasione per sfogare la loro violenza repressa …
    Tutto ciò non appartiene al Palio.
    Tuttavia, nel documento del Magistrato è insito anche il suo limite, che finisce per determinarne purtroppo l’inefficacia.
    Viviamo in un mondo ormai – piaccia o no – praticamente in presa diretta.
    Se non ci sono le telecamere, suppliscono i telefonini.
    Quindi, se qualcuno passa il limite non si può più chiudere un occhio come prima e far finta di nulla.
    Come suggeriva, infatti, tempo fa uno dei più autorevoli magistrati passati da questa città, innamorato della nostra festa, occorrerebbe cercare di perseguire, ove possibile, la via d’uscita della tenuità del fatto piuttosto che ricercare una improbabile causa di giustificazione consuetudinaria.
    Il codice penale si applica in tutto il territorio della Repubblica, anche nelle terre che furono della gloriosa Repubblica di Siena.

  8. Hannibal Lecter scrive:

    Complimenti all’Eretico (purtroppo senza alcun erede in città, come avevo previsto): l’unico che avrebbe potuto scrivere un pezzo così articolato sul documento del Magistrato (del tutto inutile, se non per il sussulto di dignità).

    State tranquilli: salvo il rischio concreto di attentati, il Palio il 2 luglio si farà, e centinaia e centinaia di persone (anche giovani fancazzisti, di solito inabili a portarsi il proprio piatto via da tavola a casa loro, tanto ci pensa mammà) saranno o già sono impegnati per ore ed ore di lavoro non pagato (semmai pagato da loro stessi attraverso il tourbillon delle cene-sagre), pur di arrivare a racimolare il gruzzoletto necessario per fare ampliare i possedimenti ed ingrossare i portafogli dei Tittia della situazione, dopo averlo fatto per anni con il Bruschelli. Siamo un popolo di gente particolare, non ci sono dubbi: un po’ di masochismo, non ce lo vede nessuno?

    • Gp scrive:

      Siccome al masochismo ci credo ma non abbastanza, mi vien quasi da pensare che quelli dei fantini non siano gli unici possedimenti ad allargarsi. Basta alle ‘sagre’ che deturpano la Festa!!!

  9. Hannibal Lecter scrive:

    Buongiorno, fatemi aggiungere una cosa. Credo e spero che questa narrazione, portata avanti dal tandem Sindaco-Magistrato, che esalta sempre e a priori ogni aspetto dell’attività paliesca, sia diventata stucchevole per almeno una parte degli stessi senesi. Mi conforta che qualche voce critica si levi anche fra i commentatori di questo blog (l’unico realmente autorevole, fatemelo dire).

    Mentre la città si faceva letteralmente portare via la banca, all’inizio di questo secolo, erano tutti a esaltare il modello Siena ed il Palio, senza vedere come fosse stretto il legame fra contrade e clientelismo. L’Eretico fu quasi l’unico a dirlo e scriverlo.

    Ora, forse, si è allentato il legame clientelare, anche per l’assetto diverso del lavoro, ma la vergogna del lavoro (non pagato) di migliaia di persone, anche minorenni, per poi dare i soldi ai fantini, resta tutta. E se poi ci ingrassa anche qualcun altro che non sa neanche montare un cavallo, peggio mi sento!

    • Roberto scrive:

      Io non credo che qualcuno sia costretto a fare quel che fa Dal primo all’ultimo, da chi lava i piatti a chi decide quanti dindini dare ai fantini. Finché piace così, che si vada avanti. Anche perché quando si vince si esalta sempre il lavoro fatto per vincere, e nessuno si chiede quanto si è speso, l’importante e godere e coglionare la nemica, per cui….va bene così, basta con queste lamentele inutili.

    • Anonimo scrive:

      Con tutto il rispetto, stiamo attenti a non buttare il bambino con l’acqua sporca….
      Per quanto mi riguarda, quando vedo ragazzi giovani ritrovarsi in società a fare una partita a carte e/o biliardo e/o guardare la tv ecc sono contento, così come sono contento quando li vedo impegnarsi a servire, a montare i tavoli, apparecchiare ( tutte cose che ho fatto anche io quando avevo la loro età, che ha fatto mio figlio e che spero faccia mio nipote….). Ci mancherebbe che tutto questo “ lavoro” venisse remunerato! Finisco con una domanda: ditemi in quale altro posto potete trovare, oggi, ad uno stesso tavolo un ragazzo di 17/18 anni a parlare con persone anziane di 50/60/70 anni ed oltre? Trovo pertanto paradossale
      che, molto spesso, l ‘importanza della contrade e delle loro società come luoghi di aggregazione sia apprezzata più da persone non nate a Siena che da senesi.
      Lo strapotere economico dei fantini? Sempre esistito!
      Ho conosciuto personalmente e parlato con un fantino – forse il migliore – degli anni 50, che mi diceva che con quello che percepiva per la vittoria di palio, molte volte avrebbe potuto comprarci “ un quartiere “.
      Se fate un po’ il raffronto con oggi, vedrete che anche prima i fantini guadagnavano dei bei soldi.

      Fausto

  10. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Parere personale da un senese nato nelle lastre (siamo sempre meno): i cazzotti fanno male e non ci sono motivi validi per farli. Se tutta questa irruenza senese, sprecata per picchiarsi tra fratelli, venisse spesa e lo fosse stato anche nel passato, per protestare per tanti problemi che angustiano la nostra Città, sarebbe molto meglio. Non dico essere violenti, ma arrabbiati pronti a protestare contro chi ha tolto tante cose a Siena. Troppe cose sono peggiorate a Siena, tante realtà economiche via,via col tempo ci sono state tolte. Alla fine dell’800 c’era il centro di riparazione delle locomotive, ma poi questo venne trasferito e ci fu un esilio di molte famiglie di ferrovieri senesi; data l’importanza della struttura, se questa fosse rimasta forse non avremmo l’attuale ferrovia da terzo mondo. Una ditta dolciaria voleva venire a Siena, le fu rifiutato e questa andò altrove e si chiamò “Perugina”. Ci siamo salvati per un po’ di decenni con la Sapori, ma ora anche questa è sparita. Avevamo lo Sclavo, importante industria farmaceutica; anche questa dissolta. L’ultimo colpo è stato quando ci hanno scippato Monte dei Paschi di Siena, senese solo di nome e non di fatto. C’è anche la questione Beko, ma ormai la situazione economica senese è da tempo comatosa ed i cortei serviranno a poco. Con tutti questi furti ai danni della nostra comunità, stiamo ancora a baloccarci tra di noi, a farci male, a fare il bene solo ai fantini che si arricchiscono alle nostre spalle, perché da molto tempo sembra che siano loro a decidere il Palio più delle Contrade. Ho sempre avuto il sospetto che la famigerata Violante di Baviera con il suo “Bando delle Contrade” abbia fatto la furbata di perfezionare le regole di una affascinante Corsa, commemorativa retorica della passata grandezza senese, calmando un popolo un po’ vanesio e litigioso, dividendolo e distraendolo dagli altri veri problemi. Col tempo si è poi consolidata l’idea che eravamo superiori a tutti, che bastavamo a noi stessi e che l’isolamento di Siena dalle vie di comunicazione principali, lontani da tutto, avrebbe giovato alla vita cittadina. Dopo la perdita della Banca, la più importante fonte di reddito, i nodi sono venuti al pettine. Concludendo, se dovessimo trattare a cazzotti non sono i contradaioli, ma quelli che ci hanno messo in questa condizione, senesi e non senesi.

  11. Hannibal Lecter scrive:

    Vorrei rispondere soprattutto a Fausto, siccome un pochino le contrade le frequento anche io.

    Sui fantini, non c’è dubbio che guadagnassero molto bene anche prima, ma oggi siamo a livelli ben più alti, e soprattutto sono diventati star mediatiche, con gruppetti di giovani fantini pronti a tutto pur di servire loro per iniziare la carriera: oggi abbiamo le contrade al servizio dei fantini, prima mi sembrava cosa ben diversa. Solo il fatto che certi “bigghe” possano tenersi aperta una porta in contrade dove non solo non hanno vinto da favoriti, ma alla fine ha vinto l’avversaria, la dice lunga.

    Sul discorso integenerazionale, sarebbe un qualcosa di bellissimo, ma a me pare che i giovani, anche se capitano ad una tavolata con dei sessantenni, stiano parecchio per i ca..i loro, spesso per il 90% del tempo a spippolare, come in tutti gli altri contesti: se un anziano si mette a raccontare come era il rione mezzo secolo fa, voi pensate di vederci i fitti e gli ammucchiati fra i giovani?
    Non è tutto da buttare, però l’andazzo è parecchio peggiorato, e non si notano grandi spiragli di luce.

  12. Roberto scrive:

    Fuori tema. Il nostro governo si vanta di aver bloccato la direttiva sul “greenwashing”, sostenendo di aver fatto un favore alle aziende italiane.
    Ha fatto bene? Ha fatto male? Non lo so.
    La direttiva in poche parole pone limiti alla pubblicità di prodotti che vantano qualità ecologiche senza dimostrarlo. Ora possono continuare a farlo, ingannando legalmente i consumatori.
    Non capisco cosa ci sia da vantarsi. Magari ci saranno dei vantaggi. Boh

  13. Roberto scrive:

    5% del PIL in armamenti. 6/7 miliardi all’anno per i prossimi 10 anni (leggo sul Corriere). Ma vi pare normale? Perché lo vuole Trump. Tutti i capi Europei, di tutti gli orientamenti politici europei a baciargli il cu.., come lui stesso disse. Sanchez, l’unico con le palle, che se ne frega delle minacce e delle vendette di Trump, che subito ha detto che gli raddoppierà i dazi. Fossi spagnolo sarei orgogliosissimo. Onore a lui.

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      La verità è che abbiamo perso una guerra. Se non c’era il piano Marschall, che ci ha risollevato dalla miseria del dopo guerra, saremmo stati per molti anni con le pezze al culo. Per anni abbiamo beneficato dell’ombrello protettivo degli USA. I debiti si pagano in un modo o nell’altro. L’Unione Europea sarebbe una bella cosa, ma finora ha funzionato poco e quindi è inutile lamentarsi. Purtroppo gli USA sono piombati in una fase geriatrica-psichiatrica da Rimbambiden a Trump “Capitan Fracassa” e la viziata Europa non si è resa conto che ora deve camminare con le proprie gambe. Certe nazioni spocchiose come i nostri cugini o i mangiacrauti, dovrebbero scendere dal piedistallo e collaborare con gli altri membri europei.

      • Roberto scrive:

        Peccato che i soldi del piano Marshall siano finiti nelle tasche degli americani, come gran parte dei miliardi che investireo in armi, perché secondo te da chi le andremo a comprare?

    • Roberto scrive:

      Ho detto, fidandomi del Corriere, di 6/7 miliardi all’anno. Ma essendo il PIL italiano di circa 2.000 miliardi all’anno, i miliardi in spese militari da spendere dovranno essere 100 all’anno, ovvero 55 in più all’anno di quanto spendiamo ora. Vi rendete conto? E i sostenitori della Meloni numerosi in questo blog, cosa ne pensano? Io credo che siamo di fronte a follia pura.

  14. Adriano Fontani scrive:

    Sulla questione delle VIOLENZE PALIESCHE CONTRADAIOLE io ho sempre espresso una veduta secca e dura, in armonia con Legge, Codice Penale e Costituzione
    — sia per principio,
    — sia perché in 2 differenti occasioni, 1/7/2014 nella Tartuca e 2/7/2022 nell’Aquila, ho assaggiato tutta la VIGLIACCHERIA del BRANCO CONTRADAIOLO della serie “TUTTI CONTRO UNO”, pur non essendo io contradaiolo ne’ MAI protestando o manifestando su/contro Palio, Contrade e Cavalli, con l’annessa aggravante della totale omertà, che è sempre espressione di cultura mafiosa, per cui dopo NESSUNO HA VISTO NIENTE e tu devi tenerti i danni subiti.

    Normale CRESCENDO DI VIOLENZA, da quella “frontale” a quella vigliacca del branco tutti contro uno, visto che i Sindaci benedicono IRRESPONSABILMENTE la prima.

    Tutti e 3 i Sindaci post indagini sulle RISSE contradaiole, alias “fronteggiamenti” (cioe’ “DI FRONTE”? Veramente quando io fui duramente aggredito nella Tartuca i colpi mi arrivarono alle SPALLE, di più, quando ero già a terra) — bipartisan in successione Valentini, DeMossi e ora Fabio — si sono apertamente schierati prima contro la Procura che indagava e poi contro il Tribunale che ha condannato, addirittura in un caso (De Mossi) esaltando e portando ad esempio sulla stampa le RISSE TRA CONTRADE RIVALI come forma di leale attaccamento ai propri colori!!

    Questo è per me un orrore, per di più perché fatto da CHI È IL MASSIMO TUTORE E RESPONSABILE LOCALE DELL’ORDINE PUBBLICO, il Sundaco, appunto.
    Di fatto m8 chiedo se non siano queste loro prese di posizions una forma di ISTIGAZIONE A DELINQUERE o APOLOGIA DI REATO.
    Non so se questi 2 reati sono ancora nel nostro C.P., in caso affermativo una bella INCRIMINAZIONE D’UFFICIO per questi reati a carico di tali Sindaci sarebbe una medicina santa per seppellire una volta per tutte la questione.

    Soluzioni alternative? Una c’è!
    Siena si stacchi dall’italia costituendo un’enclave tipo Vaticano e San Marino dotandosi di Costituzione propria in cui sia scritto che
    1) la Repubblica di Siena si basa sullo strapotere delle Contrade,
    2) che è stabilito il pieno rispetto del DIRITTO DI RISSA.

    • Eretico scrive:

      Caro Adriano,
      sai bene che su questo tema – come su altri – il nostro pensiero non coincide, ma ovviamente la tua testimonianza è di interesse pubblico (dei fatti del luglio 2014 aveva dato notizia per prima la stampa cittadina, ed io stesso l’avevo poi ripresa nel blog, illo tempore).

      Quanto al fatto che i Sindaci si schierino con quello che è – piaccia o meno – il sentimento diffuso e prevalente a livello cittadino, mi sembra un qualcosa per l’appunto di prevedibile: sono loro stessi contradaioli, e sarebbe curioso che facessero il contrario, schierandosi fra l’altro contro il sentiment di buona parte di chi li ha eletti, non ti pare? Ritengo comunque che lo abbiano fatto non solo per calcolo, ma anche in modo genuino.

      Come scritto tante volte, per la maggioranza – credo almeno questo lo si possa dire – dei cittadini di questa in effetti curiosa città, la cosa – ove ovviamente non degeneri, come peraltro più volte è accaduto in passato – non crea alcun allarme sociale, al di là della stucchevole retorica spesso abbinata ai cazzotti stessi (il famoso “poi si va a bere insieme”: osceno solo da ascoltarsi).

      Ciò detto, il dibattito è aperto, e la questione di quello che tu chiami “diritto di rissa” è ovviamente – come da documento del Magistrato delle Contrade – di grande attualità: a mio modo di vedere, peraltro, non è neanche il principale problema del Palio odierno…

      E ad ogni buon conto, prepariamoci ad un Palio che sarà letteralmente blindato: più che per i potenziali cazzotti, per la internazionale questione geopolitica…

      L’eretico

    • VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

      Hai perfettamente ragione. Un cazzotto è un cazzotto e fa male, non ci sono scuse. Ci sono tanti modi per irridere l’avversaria senza usare violenza. Tra l’altro questo rientrerebbe anche nella tradizionale presa in giro toscana. Una botta e risposta, perché se una volta perdi, la volta successiva vinci e ti rifai delle beffe della contrada avversaria. Il Palio è un gioco e ci sono problemi molto più importanti di cui arrabbiarsi.

  15. Gp scrive:

    Roberto, secondo me ci sono tante valide ragioni per attaccare il governo… in particolare i rapporti con la teocrazia terrorista israeliana, varie promesse non mantenute (accise, blocco bavale ecc…) per cui questa mi pare estremamente veniale. Malgrado tutto comunque quando guardo le alternative sono un pochino rinfrancato dall’avere la Meloni a palazzo Chigi. A differenza di svariati predecessori/liquidatori eterodiretti (da Prodi, Monti, Draghi, Letta ecc…) ho anche l’impressione che almeno a lei dell’Italia importi qualcosina

    • Rosa niccolucci scrive:

      Alla mel9ni import solo di accontentare quei poteri forti che diceva di combattere quando era all’opposizione cui si è subito inclinata ( decidete voi la direzione) e di mettere i suoi sodali nelle poltrone e nei luoghi di monetizzazione.
      Dell’Italia e della gente non gliene frega niente

      • Gp scrive:

        Tutti i campioni del csx che si sono succeduti da più di 20 anni sono ricchi conferenzieri/consulenti/membri pagati da aziende/organizzazioni/stati spesso anche rivali/ostili/’canaglia’ (Cina, Arabia, Francia, Trilateral, Goldman Sachs, Amundi ecc…). In realtà il loro amore per l’Italia l’avevano coerentemente dimostrato prima, dalla distruzione dell’iri e le privatizzazioni in poi.
        Quanto alle poltrone, per fortuna sta cercando di togliere i sodali precedenti, che potranno essere rimessi democraticamente al ‘loro’ posto dopo le prossime elezioni. Non è un complimento… ma Meloni è la meno peggio

    • Roberto scrive:

      Caro GP, sinceramente tutte queste differenze con i governi che hai citato, Draghi e Monti soprattutto, nella sostanza non ne vedo.

  16. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Furi argomento, ma ci deve stare. Mi riferisco all’intervista dell’Eretico su “LA NAZIONE” di oggi; trai vari traguardi raggiunti in termine di ascolto e successo delle varie iniziative culturali agli Intronati, c’è il suo rammarico per non potere ripetere le conferenze ed interviste a varii autori senesi e non, fattenelle passate estati in Fortezza. Sospetto che dietro a tutto ci sia una punta di ostile subdola invidia di qualche realtà culturale o scolastica, troppo legata a certi canoni educativi, politicizzati in odore di sessantottismo. I sinistrorsi sono sempre in agguato e non tollerano idee che non sono in linea con le loro e non considerano il confronto. pensare male è peccato, ma spesso ci si indovina.

    • Eretico scrive:

      Caro Vedo nero,
      della intervista ovviamente scriverò nel prossimo pezzo, ma ti assicuro che, più che ciò che scrivi tu, la contrapposizione di fondo è soprattutto questa: aperitivo – evento librario…prima si trovavano entrambi, ora (pur restando qualche presentazione di libri, meno della metà dell’anno scorso) prevale di gran lunga l’aperitivo…peccato, ma in tutta evidenza sta bene così…

      L’eretico

  17. Rosa niccolucci scrive:

    Mi spiace, gp, ma peggio di m3loni ci sono solo i suoi amici lollo, fazzo, bisi, ari,ange, valdi,picche,larouge,tana, cross, giuly( e sangi?) salvi, rocce….si salva solo quello He si è dimostrato all’altezza dell’incarico cHe ricopre: fontana!non riconoscere che questi siano i peggiori di sempre( e non sappiamo ancora quanto ci possano trascinare a fondo) è peccato di disonestà intellettuale

    • Gp scrive:

      L’offendere chi la pensa diversamente è una pratica alquanto fascista e denota carenza di argomenti, come un certo scempio della grammatica e della sintassi

  18. Adriano Fontani scrive:

    Dunque conta come scriminante L’ALLARME SOCIALE, scrivi Raffaele sulle violente risse paliesche.
    Ma nessun reato nel CP è subordinato ad esso, chi l’ha inventata questa trovata?

    Ma in questo periodo si sono visti TITOLI SUI MEDIA e INIZIATIVE ISTITUZIONALI a raffica perché qualche cazzotto sarebbe volato tra migranti stranieri in città: per essi, cioè per i non senesi, addirittura con la pelle scura, MASSIMO ALLARME SOCIALE.

    Era ALLARME SOCIALE oppure l’ennesima riprova della fisiologica presenza di una sottocultura XENOFOBA e RAZZISTA nella realtà senese?

  19. Giuseppe Pallini scrive:

    Il Palio oggi

    C’è chi esce più spesso, c’è chi meno
    e questa al Palio è la prima fortuna
    perché se un corri non vinci nemmeno.
    Di contrade ne vince solo una,

    e gli ci vòle ‘l portafogli pieno
    perché un vinci se manca la pecunia,
    però c’è sempre l’imprevisto, almeno,
    e la Contrada pòl restà digiuna,

    anche se non gli mancano i quattrini.
    I cavalli non fanno da comparsa,
    un ci so’ più le brenne, c’è i fantini

    bene allenati, per correre in Piazza
    un ci so’ più stallieri e vetturini,
    sono professionisti, un altra razza.

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