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Agosto acampiano: un regalo da spiegare a Papa Francesco…

- 05/08/13

 

Eccoci finalmente giunti, in questo bollore agostano, alla prima puntata di questa nuova rubrica, dedicata ad personam a monsignore Acampa Giuseppe, Economo plenipotenziario della Curia senesota.

Oggi, per riscaldare i motori, partiamo da una vicenda già nota, ma da rileggere alla luce del nuovo corso, all’insegna della francescana sobrietà, che il Pontefice sta cercando di imprimere alla Chiesa cattolica (anche a fatti, non solo a parole come il suo predecessore: vedasi la rimozione degli arcivescovi sloveni di Lubiana e di Maribor, per il dissesto finanziario delle loro arcidiocesi); e lo faremo con l’aggiunta di dettagli inediti, se non andiamo errati mai usciti sulla stampa.

Dalla famosa vicenda del Commendone, l’immobile senese venduto, nell’estate di dieci anni fa, all’industriale veneto Caovilla, e dall’accusa di truffa, il monsignore è stato assolto con formula piena (come anche dall’accusa di incendio colposo e di calunnia). Ciò detto, il fatto non solo resta, e la sua valenza etica c’è tutta, a fortiori nella Chiesa rinnovata che Francesco sta cercando di creare, nonostante le comprensibili resistenze. Dal punto di vista giudiziario, quindi, tutto ok; per il resto – come si invita sempre a fare –  ognuno giudichi con la sua testolina.

Il Commendone, secondo molti, fu venduto a prezzo ribassato a Caovilla, ma la cosa non è mai stata provata in modo compiuto; fatto sta che esattamente il giorno dopo che l’industriale veneto aveva pagato i dindini per il compromesso (250mila euro), arrivò in dono ad Acampa la famosa Audi A3 da 27mila euroni (di dieci anni fa precisi, agosto 2003: gli esperti ci dicano a quanto corrispondono oggi). Quando si dice il caso, eh.

L’aspetto più stimolante e meno conosciuto, andando a spulciare dopo tanto tempo le carte dell’inchiesta, è che Caovilla negò di avere regalato la macchina ad Acampa! Dettaglio che francamente non ricordavamo. Acampa la macchina se la fece regalare, e l’ha usata per molto tempo ancora per fini del tutto personali. Oggi immaginiamo che sarà passato ad altra autovettura.

In aula, su questo sconcertante aspetto comportamentale, Acampa si difese con il famoso ragionamento secondo cui a lui pareva che non ci fosse proprio niente di male o di strano nel suo modus operandi, e che era sufficiente che la sua macchina fosse di cilindrata inferiore a quella dell’Arcivescovo (sic). Chiaro?

Citiamo comunque l’informativa conclusiva della Questura di Siena, sulla questione-macchina in oggetto:

“Non si sa perché, ma Caovilla nega di avere regalato una macchina all’economo (Acampa, economo della Curia, ancora incredibilmente al suo posto, Ndr).

Se vogliamo credere all’imprenditore, verrebbe da dire che Giuseppe Acampa ha preso 27mila euro in contanti a Siena (prelevati in banca? Presi dalla cassaforte?), ha viaggiato da Siena a Vicenza con 27mila euro in macchina, è andato alla Villa del Caovilla, ha consegnato i soldi nelle mani del giardiniere dell’imprenditore, il quale a sua volta li ha dati al concessionario ( che un emissario di Caovilla abbia dato i soldi cash al concessionario di Arzignano, presso Vicenza, è cosa provata durante il Processo, Ndr).

Questa ricostruzione è puramente folle e priva di ogni credibilità”.

Così concludono gli inquirenti, dunque.

Uomini di pochissima Fede, evidentemente: Siena è la città degli incendi dolosi, in Curia, causati dallo Spirito Santo o dall’autocombustione; è la città dei miliardi spariti da una ex grande banca nazionale (ma non c’è tangente: sono ascesi al cielo, forse…).

Ah, trovato un trait d’union fra il monsignore dalle belle macchine e l’attualità: per chi non lo ricordasse, l’avvocato di Acampa era tal Mussàri Giuseppe…

 

Ps Domani l’eretico muove alla volta di Salerno. C’è quella storia del pastificio Amato che pare sempre più stimolante.  Sarebbe cosa buona non avvertire dei propri spostamenti, quando si fa giornalismo d’inchiesta: ma qui, ormai, è saltato tutto.

Visto che saremo a Salerno, anche la Curia lì qualche problema ce l’ha (vedasi monsignor Scarano). Chissà se si regalano macchinoni anche in loco…

10 Commenti su Agosto acampiano: un regalo da spiegare a Papa Francesco…

  1. anonimo scrive:

    Se non sbaglio il Papa si è proprio recentemente espresso contro l’uso di macchine di lusso da parte degli uomini di Chiesa. Spero che questo articolo arrivi in Vaticano..

  2. ? scrive:

    credo che sia urgentissimo cominciare a parlare(se già non è troppo tardi)di quello che sta succedendo alla usl7 con l’accordo ormai deliberato con la cooperativa medici2000 che avrà in gestione una bella fetta di territorio. Per ora si comincia nel piccolo chiudendo il distretto 8 dell’ Acqua calda,poi si allargheranno sempre di più, fino ad avere la gestione dell’adi (assistenza domiciliare integrata)e quant’altro.
    l’usl avrà la “programmazione e il controllo” ma di fatto esternalizzerà l’attività territoriale.
    e’ un principio pericolosissimo.
    Che ne sapete di tutta questa storia?
    fra parentesi è prevista una pioggia di soldi della regione e dell’usl stessa per incentivare i medici di famiglia a fare quello che già per contratto avrebbero dovuto fare e che il più delle volte si guardano bene dal fare.

    • Alberto scrive:

      Se andate a riguardare il discorso di insediamento come Direttore del 118 “a tempo determinato” del Presidente dell’Ordine dei Medici di Siena dell’agosto u.s. a Canale 3, noterete che su questo tema fu estremamente rassicurante e disse che non sarebbe avvenuto nulla di traumatico (lui sarebbe stato garante).
      Le cose, ovviamente, sono andate molto diversamente, sia riguardo la ristrutturazione della Sanità territoriale, sia per la sua “temporaneità” nella Direzione del 118 che si è prolungata di ben 3 anni. Del resto la sua amicizia con Pestelli era ben nota anche a quel tempo (grazie alle commissioni di accreditamento delle strutture sanitarie nell’area fiorentina). Lo stesso dicasi per il suo legame con la Regione. I polli, poi, sono sempre gli stessi: i senesi, che non hanno memoria storica e si bevono le peggio minchiate.

    • Ugo scrive:

      Caro (?).
      Purtroppo è evidente che la Sanità “versante USL” non è un argomento che interessa molto in città. Ci si accorge del problema solo quando s’ha l’ambulanza sotto casa e si testa con mano che la nostra vita o quella dei nostri cari è nelle mani sbagliate. Ma ormai è troppo tardi.
      Prendiamone atto e basta.
      Lasciamo operare in pace gli autorevoli esponenti delle lobby una volta per tutte!

  3. Giovanni scrive:

    Secondo me dovresti mandare una raccoltina di info direttamente a Papa Francesco.

    • Eretico scrive:

      Chissà, chissà, chissà…

      L’eretico

    • Acci scrive:

      Penso (e spero) che gli arrivino! E poi, conoscendo il nuovo Papa, sono sicuro che saranno dolori (naturalmente non per l’eretico ….).

      PS: Dante Alighieri, se scrivesse la Divina Commedia oggi, dove potrebbe inserire il personaggio di Don Avvampa, se non all’Inferno!? Lì c’è tanto fuoco ………..

  4. Andrea scrive:

    Eretico, lo avevo gia detto tempo fa che ho lavorato in una struttura della banca Mps dove a capo c’era acampa padre del monsignore. Un vero padre padrone uno avvezzo al comando senza alcun rispetto della dignita’ delle persone. Considera che quando acampa padre si mischiava con i comuni mortali non usava nel salutare ne guardare la gente in visi ripeto un vero padrone. Che impari da Papa Francesco, eppoi il cognone acampa dice tutto ovvero padrone in casa altrui.

  5. Violante scrive:

    Se la domenica vi volete confessare, andate verso Rapolano, alle Terme, e lì Don Acampa vi confesserà fra un bagno di sole ed un massaggio. Fa come predica Papa Francesco, sta vicino ai suoi fratelli.

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