Eretico di SienaMercoledì scolastico: Halloween? No, grazie! - Eretico di Siena

Mercoledì scolastico: Halloween? No, grazie!

 

Argomento inusuale – ma non fuori tema, se ci pensate bene – per la rubrica scolastica del mercoledì: la ricorrenza di Halloween, che domani sera-notte vedrà impegnati preadolescenti, in giro per le città, con il loro caravanserraglio di vestiti, cappelli, trucchi et similia.

Va da sé che i problemi della scuola e della gioventù italiana NON sono certo rappresentati da questa, pur irritante, ricorrenza; va da sé che, in questa critica, il povero eretico si trova allineato a scomodissimi (per lui) compagni di viaggio, quali fazioni retrive della Chiesa cattolica e esorcisti che non so se mi facciano più pena o rabbia: resta però il fatto che questo Halloween non mi riesce proprio di digerirlo, e in estrema sintesi cercherò di spiegare perché.

1) Una spending review ci vorrebbe anche sulle feste: Halloween non sostituisce alcunché, semplicemente tende a sovrapporsi all’esistente, ritagliandosi uno spazio tutto suo.

Credo che, almeno a scuolina, si dovrebbe insegnare questo: le società che festeggiano tanto ed in continuazione, o hanno fondatissimi motivi per farlo (fine di una guerra o di una carestia, per esempio), o sono società decadenti, da basso Impero. Noi non siamo reduci né da guerre, né da carestie, no?

2) Halloween è l’ennesima riprova che dagli States tendiamo a raccattare SEMPRE il peggio, piuttosto che il meglio (che è tanta roba). Sudditanza psicologico-commerciale di bassa lega.

I ragazzini, ovviamente, non se ne rendono conto, non lo possono fare. Magari gli adulti (docenti e genitori) dovrebbero dirglielo e farglielo presente, no?

3) Considerazione finale: possiamo noi (docenti e genitori) essere felici e gratificati se i nostri alunni-figli festeggiano una festa di cui niente sanno? Almeno di Natale qualcosa masticano, così come di Pasqua.

Si può essere lieti che festeggino una cosa (Halloween o qualsiasi altra cosa, sia chiaro) che non capiscono, né in profondità, né in superficie? Nessuno – credetemi – pretende di avere davanti una classe di antropologi in erba, pronti a sviscerare gli antichi prodromi della festa ed i suoi risvolti celtici all’insegna del neopaganesimo. Ci mancherebbe altro.

Ma nessuno può essere altresì lieto di vedere questi giovanottini che sciamano, senza sapere perché, da una parte all’altra.

Halloween, dunque: no, grazie!

Lo “scherzetto”, tra l’altro, in loco l’abbiamo già avuto; e senza nemmeno raccattare il “dolcetto”…

26 Commenti su Mercoledì scolastico: Halloween? No, grazie!

  1. Edoardo Fantini scrive:

    Caro Eretico, il 23 ottobre ho risposto al Sig.(?) Wolf su l’argomento ” Zibaldone-Priebke” ma il mio post non è mai passato. Se per piacere puoi provvedere, perché non vorrei che questo “lupo inglese”, che mi ha rivolto una facilissima domanda, pensasse che era invece così insidiosa da lasciarmi senza la possibilità di replicargli. Grazie

  2. ruvido scrive:

    Caro giovane-vecchio Eretico,stai a vedere che ora tutti i mali della nostra scuola (e società circostante) è la festa di Halloween. Ma daiii…Che ne dici dei prof. demotivati e demotivanti? Dei presidi burocrati della serie ? Dei dirigenti scolastici strapagati per fare i notai o le passerelle sui giornali con concorsi burla promossi da terzi? O anche delle famiglie che prima scaricano sulla scuola (entità astratta) la responsabilità educativa dei propri figli e poi ricorrono al Tar non appena qualche prof. che si vuol vuotare le scatole, meritatamente boccia?
    Tutte persone che, per età, con Halloween non hanno nulla a che fare.
    Certo: se i giovani trascorressero la serata di oggi ascoltando l’Eretico discettare con altri trombetti e tromboni di ieri e di oggi su una tv locale, sarebbe meglio (mah!)…e meglio ancora se si chiudessero in camera a leggere un buon libro ma allora sai le cose alternative da fare, sì compresa proprio quella cui pensi…ma non per questo Halloween automaticamente diventa un evento negativo capace di bollare come deficienti chi coglie (anche) questa occasione per stare con gli amici e divertirsi.
    Poi i giovani: è vero chi ha i capelli bianchi o appena brizzolati questa festa non sa neppure cosa sia. Ma sei sicuro che per questi ‘anziani’ non siano state più dannose , ai fini della salute mentale (quantomeno del libero giudizio) le feste dell’unità dei quali si sono pasciuti per decenni?
    Poi dai, proprio un Eretico si mette a fare il moralista, anzi il moralizzatore? E la libertà di scelta, dopo aver salvato quella di pensiero per cui ciascuno può dire la sua, dove la metti?
    Imbecilli anche chi festeggia la festa della mamma, quella del papa, dei nonni, di san valentino e via cioccolantando (ormai non si regala altro..)
    Per concludere : viva la libertà di bocciare uno studente se se lo merita, di poter fare il proprio lavoro con competenza se se ne ha pronti a pagare per gli errori reali senza sfuggire al dazio per protezioni politiche o familiari (spesso intrecciate tra di loro); di non leggere i giornali incolti e vili, ecc ecc e vivaddio anche festeggiare Halloween se qualcuno ha voglia di farlo!!!

    • Eretico scrive:

      Caro “ruvido”,
      alcune cose che scrivi mi trovano anche d’accordo (una festa dell’Unità vissuta in un certo modo, per esempio, è parecchio, parecchio peggio di Halloween, nessun dubbio!), ma ti invito a rileggere il pezzo: in cui inizio la disamina proprio scrivendo che Halloween non è assolutamente la sentina dei mali dei giovanotti di oggi.
      Se lo fai, con ruvida onestà intellettuale, mi dovrai dare ragione…

      Ad Edoardo Fantini dico che è possibile che mi sia sfuggito il suo intervento (uno fra i molti: ben vengano!); me ne scuso, ma non c’era di certo volontà censoria.

      L’eretico

  3. Dario Vignani scrive:

    Eretico, ti ringrazio per avermi dato valide e razionali ragioni per odiare Halloween. Fino ad ora era soltanto una questione di pancia, irrazionale ma fortissima repulsione a questa carnevalata. Mi sentivo tanto un idiota quelle rarissime volte (per fortuna) che ho accompagnare le mie figlie a suonare campanelli insieme ai loro amici. Adesso sono grandi per questa pagliacciata e spero con tutto il cuore che passi di moda prima che venga il turno della piccolina…

  4. Paolo Pepi scrive:

    Si sono mangiato anche quello…..

  5. Bokassa Jr. scrive:

    Scarto subito i moralismi ed i tradizionalismi.
    Piaccia o no siamo in una società capitalistica o post-capitalistica: quello che conta è che il denaro “giri”.
    Se si ferma siamo perduti. Tutti.
    Per questo i nostri pseudo-governanti ci hanno affossato: troppe tasse e freni alla circolazione del danaro ci rendono più poveri ogni giorno.
    E’ la recessione bellezza (direbbe il De Mossi).
    In questo quadro la zucca di halloween è solo una occasione in più per far girare – un pochino – i soldi e di conseguenza l’economia.
    Festa pagana?
    Non ci scandalizziamo troppo: Natale, Pasqua e Ferragosto si sono sovrapposte, è bene ricordarlo, alle previgenti festività pagane.
    E’ vero che importiamo tutto acriticamente dal mondo anglosassone.
    Ma c’è parecchio di peggio.
    A cominciare dallo stile Obama, che i nostri politicastri, in primis gli ex dipendenti del Cremlino, hanno eletto, in mancanza di meglio (i.e. peggio), a propria fulgida icona e modello.
    Quando era già pronto il piatto commemorativo stile John Kennedy (altra nullità storica idolatrata), abbiamo scoperto (e ci voleva poco) che, oltre a bombardare un pò in qua ed un pò in la (da Nobel per la pace s’intende), spiava tutti gli alleati (perfino la famosa Kulona “ingiovabile”!?!).
    Sacrilegio? No di certo, come Vendola con quanto avviene in Puglia da anni, ha detto di non saperne nulla …. e pare che gli ci credano pure!
    Questa è la “democrazia”, bellezza (ri-De Mossi)!
    Insomma, tra tante zucche vuote anche halloween fa la sua bella figura.
    Quindi non ci lamentiamo troppo e godiamoci, ognuno come ci pare, la festa.
    Del doman non c’è certezza (B.R. Valentini, sonetti XX. 3).

  6. leonardo scrive:

    buongiorno eretico
    non ci vedo nulla di sbagliato a prendere in prestito una festa per passare dei momenti felici, specialmente poi se si parla di bambini
    Meglio le maschere per una notte che le maschere per una vita
    credo poi che siano stati prima gli USA a copiarla dagli europei
    BUONE STREGHE E MAGHI A TUTTI

  7. Cecco scrive:

    direi che il solo pensiero consumistico è abbastanza semplice, visto che possiamo insegnare ai nostri figli la storia, possiamo anche fargli vedere e capire la realtà e la vera origine delle cose, come in questo caso questa festa, per cui dire solo dolcetto o scherzetto all’americana “trick or treat” è semplice e banale…iniziamo col dire che Halloween è una festività di origine celtica!!!

  8. ruvido scrive:

    O Eretico qui ti danno dell’ignorante…

  9. Caterina Vittoria Filippi scrive:

    Sulle origini pagane della festa di Halloween, almeno nel nome, ho qualche dubbio. In inglese arcaico, la vigilia di Ognissanti, era chiamata “All Hallow eve”.
    Il “Padre Nostro” in inglese, cita alla seconda strofa (Sia santificato il tuo Nome): “hallowed be thy name”, dove “Hallowed” sta per “santificato”, “hallow” significa invece “glorificare”.
    Niente di pagano, quindi, anche se, sembra, fu fissata al 1° novembre da Papa Gregorio III, nell’835, su pressione dei cattolici Irlandesi, per sovrapporsi al capodanno celtico che si celebrava in quella data.
    Fu solo alla fine del secolo successivo, che alla festa di Ognissanti, fu associata anche quella della commemorazione dei defunti, celebrata il 2 novembre.
    Nella cultura celtica, semplificando alquanto,la notte della vigilia, era quella in cui non era più anno vecchio, e non ancora anno nuovo, e cadeva la barriera tra il mondo dei morti e quello dei vivi, che entravano in contatto.
    Questo aspetto pagano ha convissuto con i riti cristiani della festa di Ognissanti, così come il carnevale da noi, corrisponde a quelli che erano i Saturnali romani, giorni nei quali il normale ordine veniva sovvertito.
    Quindi, festa dalle origini pagane, ma dal nome squisitamente cristiano. :)
    Al di là di questo, credo che ai giorni nostri, la festa di Halloween sia eccessivamente criminalizzata, soprattutto da quelli che chiami “scomodissimi compagni di viaggio”, attribuendole connotazioni “sataniche” che non le appartengono, manco fosse un nuovo vaso di Pandora, contenitore di tutti i mali del mondo.

    Caterina V. Filippi

  10. Bokassa Jr. scrive:

    Caterina V. Filippi: ricostruzione interessantissima.

    Raffaele & tutti gli interessati: qui inizia il revisionismo http://www.ilcittadinoonline.it/news/165350/Mussari_reloaded.html

    …. mi sa che tra poco sarà necessario anche qui celebrare un giorno della memoria.

  11. anonimo scrive:

    Guarda, mi hanno appena citofonato – odio questa parola “citofonare” che evoca condomini di cemento armato in periferia, preferivo il “campanello ” incastonato nel marmo giallo di Siena che avevamo nella ns vecchia e comoda abitazione in centro storico – due ragazzini vestiti da mostri chiedendo “dolcetto o scherzetto?”. Ecco io non ho aperto, avevo il piccolo che dormiva e manca poco me lo svegliano, e quando si sveglia è un drago lanciafiamme, glielo faceva lui lo scherzetto! Eppoi questa cosa del volto coperto mi piace poco, anzi per nulla, anzi è anticostituzionale andare in giro con il volto coperto..anche se sei un minorenne o un nano. Insomma non avevo preparato dolcetti e li ho congedati, gentilmente s’intende. Tuttavia devo dire che io non ho alcuna simpatia per queste “americanate” come avrebbe detto mia nonna (classe 1905, beata lei..altri tempi!), questi scimmiottamenti di una cultura che non ci appartiene e che è giustificata solo dal consumismo. Capisco che l’economia e i consumi debbano ripartire in qualche modo, ma far vendere qualche maschera in più (di quelle che erano avanzate lo scorso Carnevale )ai negozi di giocattoli non mi sembra sia la chiave di volta per far ripartire il paese. Quando ero bambina a casa mia si festeggiava il 1 Novembre perché era la festa di Tutti i Santi e anche il mio compleanno, e il 2 perché era la festa dei morti. Si andava nel cimitero di campagna, alla cappella di famiglia a rendere omaggio ai nostri ascendenti. Si puliva per bene la cappella,si toglievano le ragnatele che eran lì da un anno, si lucidavano con il Sidol (ancora mi pare di sentire l’odore) le anfore di rame che contenevano fiori di plastica. Fiori assai dissimili da quelli finti che fanno ora che sembrano veri e devi annusarli e palparli per bene prima di capire che sono dei fake, dei belissimi fake di altissima qualità che costano una tombola. I nostri erano anni ’60, proprio di plastica, proprio finti, rigidi, mortiferi, senza pretese come quelli della Mimì di Puccini, mi ci ero affezionata. Mi ero affezionata a queste abitudini, a queste tradizioni. Forse si andava anche in chiesa, non ricordo. Ma non per fanatismo religioso, solo perché faceva parte della nostra cultura. Halloween non ne fa parte. C’è la scena di un film del ’55 con William Holden e Kim Novak, “Picnic”, in cui la festa di Halloween viene scherzosamente chiamata Neewholla. Ecco questo è il mio tiepido rapporto con la festività pagana d’oltremanica.

    marghe.

  12. Edoardo Fantini scrive:

    Eretico, non ho mai pensato che vuoi censurarmi. Comunque a tutt’ora la mia risposta all’anglosassone lupo- Wolf non è stata pubblicata nella rubrica. ” Mercoledi scolastico: come spiegare Priebke ai nativi digitali”.

    • Eretico scrive:

      Caro Edoardo,
      da un fatto molto semplice, di cui mi scuso con te: che non lo trovo più!
      Nel marasma bloggheristico in cui sono immerso, ogni tanto purtroppo capita…

      L’eretico

  13. Anonimo scrive:

    Ma se si è incensata l’artificiosissima Notte Bianca, utile a far girare l’economia, si è (anche giustamente) detto, perché scagliarsi contro un’innocente festa che ha un po’ lo stesso effetto?

  14. Folletto scrive:

    Meglio la festa di Halloween o i festini dei quali disse un tempo l’assessore elettrico (ora dotato di tom tom)?

  15. Enrico Tucci scrive:

    Intervengo solo per dire che non mi risulta che la tradizione della zucca sia importata dagli States. Mia moglie nata a Sarteano mi dice che quando era bambina il suo babbo, classe 1920 ed immune sicuramente da contaminazioni di oltreoceano, intagliava la zucca e la esponeva sul davanzale di una finestra con dentro una candela accesa. Credo che sia una tradizione di tutta la Val d’Orcia. Il “dolcetto o scherzato” credo invece che sia stato effettivamente importato.

  16. Carlo scrive:

    Problemi per Halloween ? No, grazie !

  17. Edoardo Fantini scrive:

    Caro eretico, sono trascorsi otto giorni e non hai ancora passato il mio post per l’astuto Wolf. Da che cosa dipende?

  18. anonimo scrive:

    Sono venuti a chiederle dolcetto o scherzetto?

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