Eretico di Siena"Mps Connection": il dramma di un uomo, il dramma di una banca... - Eretico di Siena

“Mps Connection”: il dramma di un uomo, il dramma di una banca…

- 24/06/14

Sabato 28 giugno sarà in libreria il romanzo “Mps Connection”, più volte preannunciato su queste colonne.

La vicenda – personale, professionale, giudiziaria – di un dirigente Mps, Lorenzo, che si vede franare tutto addosso (lavoro e famiglia): ma ancora non è arrivato il peggio…

Un po’ giallo, un po’ legal thriller, un po’ satira di costume (anzi, parecchio): insomma un affresco da fine Impero – quello Mps -, ambientato nel febbraio del 2013, a scandalo Nomura-Alexandria appena scoppiato.

Fra i vari riferimenti cui mi sono ispirato, ne voglio citare almeno due: a livello di satira di costume, senza scomodare riferimenti della classicità (Giovenale), vorrei sottolineare il film “Signore e signori”, in cui Pietro Germi, con il suo staff di sceneggiatori (tra i quali anche il grande Ennio Flaiano), ci offre una irriverente descrizione dell’ipocrisia vigente a Treviso (e siamo a metà dei Sessanta); indubbiamente alcune figure (la moglie di Lorenzo, Cinzia, vanesia e traditrice, il suo amante-collega Maurizio ed altre) sarebbero potute stare in quel meraviglioso affresco della provincia veneta, firmato da Pietro Germi ed Ennio Flaiano.

In secondo luogo, nel libro si troveranno svariati riferimenti ai manzoniani “Promessi sposi” (nessuna emulazione, sia chiaro!): alcuni esplicitati, altri invece lasciati impliciti, tra le righe. Chi vorrà (e potrà), magari si divertirà a scovarli.

Ma la vicenda – bene dirlo a chiare lettere, per non ingenerare ambiguità – è incentrata sul Potere: sul Sistema Siena, sul verminaio che è diventato quel Sistema, sulla banca.

Più che derivati ed alchimie finanziarie varie (ostiche al grande pubblico), però, nel romanzo c’è piuttosto tutta la rete relazionale che ha creato il caso Mps: e quindi i ricatti, le pressioni, le minacce, i favori rinfacciati, i documenti da nascondere, la stampa connivente. I segreti da nascondere, a tutti i costi.  E quindi, extrema ratio, anche la violenza fisica, fino alla morte; condita – motore non immobile dell’escalation violenta – dal sesso mercenario.

Se il protagonista assoluto, infatti, è il dirigente Mps in crisi Lorenzo, il deuteragonista – che si staglia fra i tanti personaggi minori – è senz’altro Andrea, un ambiguo lenone senza scrupoli, trait d’union tra pezzi grossi del Monte e “ragazze immagine” (sic).

D’altra parte, siamo o non siamo nella città in cui hanno comandato per anni gli “orgiastici ed i pervertiti”, come ebbe a dire l’ex Assessore PP Fiorenzani nel luglio 2013?

 

24 Commenti su “Mps Connection”: il dramma di un uomo, il dramma di una banca…

  1. Marco Fattorini scrive:

    Auguri per il libro

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  3. Pseudoscrittore curioso scrive:

    Gentile Eretico,
    Innanzitutto complimenti per la determinazione che la ha portata a partorire il romanzo: un’opera di questo tipo richiede sempre un coinvolgimento emotivo e personale che non tutti sono disposti a sperimentare.
    Vorrei, poi, porre una domanda relativa ad un aspetto più tecnico: io stesso sono stato pungolato dall’idea di scrivere un romanzo d’ambientazione montepaschina durante l’ultimo anno, anche se prevedo di scriverlo per me soltanto… al riguardo, mi sono spesso domandato come ci si deve rapportare ai temi di attualità in un romanzo: in sostanza, se tracciassi una storia ispirata a fatti realmente accaduti (ma utilizzando personaggi di fantasia…allegorici, diciamo), sarei poi passibile di querele o noie legali? Oppure queste magnifiche esperienze di vita sono appannaggio solo di chi scrive un libro d’inchiesta? Essenzialmente, dove si trova il confine fra un romanzo ed un libro d’inchiesta, con tutto ció che ne consegue?

    • Eretico scrive:

      Ringrazio Giorgio, Marchino, Riccardo, Fausto (Tanzarella) e gli altri che mi hanno fatto gli auguri.

      Allo “pseudoscrittore” (volentieri) ed agli anonimi che hanno criticato prima ancora di leggere (meno volentieri!), risponderò a breve, ma non adesso: finito da poco di esaminare 16 baldi giovani, datemi un pochino di relax, please…

      L’eretico

  4. Giorgio scrive:

    Lo leggerò con piacere e interesse. Come sempre avrai saputo “fotografare” Siena nella sua triste e decadente realtà.

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  6. anonimo scrive:

    Che pena, caro Eretico: forse ti metti a scrivere di sesso e di troie dei potenti perché non hai più niente da dire. Credo tu sia proprio messo male…

    Uno che ha capito l’operazione

    • Anselmo F. scrive:

      L’Eretico avrà ancora molto da scrivere, fino a che ci saranno in giro personaggi che cercano di gettare fango su di lui con lo scopo di evitare che la gente apra gli occhi sulle porcate che denuncia da anni.

    • Gianni Meiattini scrive:

      Quale università hai frequentato?

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  8. anonimo scrive:

    Già, forse invece delle troie era meglio scrivere dei “troi”…

    • Carneade scrive:

      Troie e troi in questa città abbondano….anche fra le persone insospettabili….propongo all’Eretico un bel giro nel quartiere a luci rosse nella zona di Via paolo Frajese….vedresti quanti insospettabili ci sono che lo frequentano assiduamente…..nonché i vari club privè, chiaramente extra moenia, che pullulano di folosoni…contenti di essere becchi tra l’altro….

    • Il Chimico scrive:

      Giusto visto che a Siena abbiamo addirittura fatto peggio che ad Arcore. Nel senso che ad Arcore per lo meno i festini non erano “contronatura” come qua …..

  9. Anonimo scrive:

    Sei veramente caduto in basso.. Sembra una rubrichi di “CHI” .. Che tristezza..

  10. clemente riccardo scrive:

    Riferendomi agli anonimi coraggiosi …. trovo scandaloso che tu Eretico voglia fare soldi, fare soldi con i libri, uscire dal blog, diffondere notizie scomode e volerti pagare i processi con i ricavati di questo lavoro quotidiano …. dovresti morire in povertà causa spese processuali ….. multe per divieto di sosta e atti osceni verso animali ed insetti …. in bocca al lupo!

  11. Fausto Tanzarella scrive:

    Attendo con ansia il 28 per vedere come l’Eretico riesce a conquistare il necessario equilibrio tra realtà orribile e attualissima e la dimensione del romanzo. Si tratta di un’impresa difficilissima, molti grandi hanno fallito( es. il penoso “la bambina con le mani sporche” di Pansa). Leggerò e commenterò.

  12. PANTANETO scrive:

    Grazie ERETICO, sono contento perchè domenica vado al mare ed avrò così la possibilità di gustarmi il tuo nuovo libro in santa pace. Simpatico il commento che sei caduto in basso e lo fai per pagarti i processi….allora sono arrabbiato con te visto che ho comprato tutti i tuoi libri….devo credere quindi che anche il Luigi LO CASCIO ha fatto “LA CITTA’ IDEALE” per lo stesso tuo motivo???????????

  13. emigrante scrive:

    Caro Raffaele, se ti lascio l’indirizzo me lo puoi spedire in Brasile?

  14. scrive:

    Lo leggerò con la stessa vorace curiosità ed interesse come “l’altro”, magari mangiando un piatto di “Pasta”..
    ..dimmi farai qualche presentazione e dove?..vorrei poter essere presente..In bocca al Lupo ! Un Abbraccio!

  15. L.A. Confidential scrive:

    Caro Blogger,
    il successo ti sorprenderà, e questo il mio augurio.
    Se posso poi esprimere un desiderio: spero che il tuo romanzo sia storia narrata per tutti e per ogni latitudine.
    Nient’affatto relegata all’uso e consumo locale.
    Auguri di cuore.

  16. Babbo di scrive:

    Cosa dire…leggero il libro …. Credo che effettivamente ci sia tanto da scrivere e non basterebbero una decina di tomi stile treccani per dire tutto quello che e’ successo in banca.
    Purtroppo pero l’eretico non potra mai scrivere di un altro aspetto interessante della banca perche non lavorandoci non lo potra mai conoscere e che forse neanche gli interessa giornalisticamente. In banca non si e’ piu colleghi, si è’ amici o nemici e se si e’ molto nemici la guerra non ha esclusione di colpi. Si passa il tempo a parlare del nemico, a spargere voci su altri, a buttare un po di fango cosi giusto perche poi tocca a chi lo ha ricevuto in dote doverlo ripulire. Insomma un ambiente un po beota, un po direi sociopatico (come la citta’ daltronde) chiusa nei suoi meccanismi crollasse il mondo intorno … Un’attitudine poco costruttiva per la banca e molto distruttiva del collega (scusate nemico) … Il solo scopo e’ sapere, informarsi, alimentare sospetti e voci ma SENZA MAI esporsi ovviamente ma animati da chissa quale vecchio rancore o quale vecchia divergenza. Questoe’l’ambiente della banca MPS .. Dividerei le persone in due categorie, anzi ce ne sta una terza alla quale io appartengo.
    1) chi ha la sua guerra di lunga data da combattere, odia qualcuno ed ha qualcuno che lo odia e che ha come solo ed unico scopo quello di screditarlo, creare problemi con OGNI mezzo possibile e usando ogni alleanza e FALSA amicizia allo scopo coltivata
    2) chi passa il tempo a occuparsi delle storie altrui a sapere cosa fa, dove va, di cosa parla il collega piu o meno vicino e quale problema qualcuno appartenente alla prima categoria gli ha creato
    3) chi (spesso non senese) va in ufficio fa il suo lavoro non ha mai fatto male a nessuno e non ha interesse a sapere le vicende altrui. Ma attenzione qualcuno della categoria 1) potrebbe utilizzarti e metterti in mezzo a guerre che NON ti appartengono. E cosi ti puoi trovare a combattere guerre che non sono tue e a doverti difendere perche sei un mezzo per attaccare altre persone.
    In banca MPS VOLANO PIU COLTELLI CHE A GOLDMAN SACHS senza lo stipendio di GS perche si e’ frustrati, non si ha una vita fuori dalla banca e per il 99% dei lavoratori la banca e’ uno sfogo che non hanno se non due volte all’anno con il palio…in altre parole un ambiente un po sociopatico ….
    Ma adesso tra qualche giorno si sapra chi sara il nuovo padrone delle banca non saremo una public company per molto, i sud americani massimo due anni vendono e incassano il loro profitto e poi si fara una bella pulizia ma purtroppo nessuna delle 3 categorie sara esclusa…..

    • Eretico scrive:

      Caro “Babbo di”,
      vorrei rassicurarti almeno su una cosa: nel romanzo, c’è l’aspetto dei rapporti fra colleghi; è più volte richiamata la paura del licenziamento (il protagonista è un dirigente), insomma l’andare al lavoro con un decimo della serenità di prima.
      Tutto questo ce lo troverai (non è detto che ti piaccia il COME, ma stai tranquillo che ce lo troverai); non lavoro al Monte, ma ho parlato con tante persone che ci lavorano da anni, ovviamente. Un’ideuzza, come dire, me la sono fatta.

      Buona lettura, l’eretico

  17. PaoliniK scrive:

    Ogni tanto un libro ci vuole, anche non scuotera’ niente…….ormai la toppa e’ stata messa e la barca puo’ sicuramente veleggiare in acque piu’ tranquille, con lo stesso equipaggio ma con comandanti sicuramente migliori.
    Peccato che siamo nel 2014, se fosse capitato nel 1714 i vecchi omandanti chissa’ che fine avrebbero fatto……

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