Eretico di SienaIl colpo di spugna di Marcellino pane ed acqua (e 4 Ps) - Eretico di Siena

Il colpo di spugna di Marcellino pane ed acqua (e 4 Ps)

- 19/08/14

Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo Presidente della Fondazione Mps, il professor Marcello Clarich. E sempre ieri si è visto, con pienissima cognizione di causa, per cosa il preparato e mite professore (con senesissima moglie) è stato scelto: per gettare il definitivo colpo di spugna sul torbidissimo passato dell’ente senese.

I 6,5 milioncini da distribuire more solito (scommettiamo?) si sono raccattati, la “boriosa autosufficienza” ci ha fatto perdere il 48% della Fondazione in tempi da record ma ora è tempo di ripartire: il Palio si fa sempre (la Civetta passava sotto Palazzo Sansedoni giusto alla fine della conferenza stampa!), il basket ed il calcio – pur perdendo prestigio e caratura – ci sono sempre, i dindini per le clientele elettorali pure, per quanto ridottissimi; Franco Masoni chiama per nome Viola e Profumo, come ai tempi doratissimi di Mussàri Giuseppe.

Come detto dunque dall’ottimo Sindaco Valentini, se si vince anche Siena Capitale, che Palio straordinario sia! Potrebbe esserci miglior suggello alla Grande Restaurazione ed al colpo di spugna sul passato?

Con il suo modo pacato ed affabile (anche un po’ prolisso), il Presidente della Fondazione l’ha fatto capire: non ha voluto rispondere in nessun modo alla domanda sul passato dell’ente; sulla patata bollente (scottantissima) della Sansedoni, ha passato la palla al Direttore Granata, il quale ha visto bene di posticipare tutto a settembre (speriamo 2014…); sull’azione di responsabilità, avanti, ma con estrema calma e giudizio, e affidandosi – come consulente legale – all’esimio professor De Nova, paludatissimo teorico del Diritto (mentre sarebbe stato meglio – mi sia ancora una volta consentito – un De Mossi, abituato alla pugna da udienza a differenza dell’accademico).

Bene hanno fatto Eugenio Neri e Giuseppe Giordano a chiedere a Clarich di aprire immediatamente gli archivi della Fondazione, cosa diversa dall’azione di responsabilità in re ipsa. Staremo a vedere: sarebbe straordinario in effetti vedere l’elenco di coloro che chiedevano (ma erano regolarmente trombati), e di quelli che raccattavano a prescindere.

Clarich – lo ripetiamo – è brava persona, certo immensamente più preparata del turibolatore di San Gimignano e della Mansi stessa, curriculum alla mano (comprese le pubblicazioni in tandem con Andrea Pisaneschi, però): ma è altresì uno che, come massimo atto di coraggio della sua vita, si sarà concesso di fare un bagno al mare, nuotando giusto qualche metro oltre la prima boa (quella della scuola nuoto per i fanciulli). E dopo avere aspettato tre ore e mezza dall’ultimo pasto, magari con il cappellino in testa…

Piuttosto che un diligente accademico, ci voleva un Presidente di rottura, a questa micro-Fondazione: rottura di schemi consolidati, e di palline nei confronti dei dissestatori del passato, sempre a fauci aperte…

 

Ps 1  Nel tristo panorama del giornalismo locale (leggasi Il Santo di oggi), un bravo, convinto, a Max Brod, approdato giusto ieri alla homepage del Fatto quotidiano. Sua, tra l’altro, la domanda in conferenza stampa sulle dimissioni di Clarich dal Credito sportivo. Adelante, Max!

Ps 2 Oggi cade il sessantesimo anniversario del leader democristiano Alcide De Gasperi (19 agosto 1954); chissà cosa avrebbe detto o pensato il più che sobrio De Gasperi del suo successore alla guida della neoDc, trascorrente le vacanze in una suite da più di mille euro al dì…

Ps 3 Ieri mattina visita “a sorpresa” (?) dell’Assessore toscanota alla Sanità Marroni al Policlinico. Si è recato al Pronto soccorso (non perché si fosse ferito, pare). La visita era talmente a sorpresa, che i fotografi della stampa cittadina hanno potuto fare tranquillamente le loro foto. Che tempismo!

Ps 4 Stamattina, l’eretico a San Gimignano, per cose sue. Un inferno: 47 minuti per circumnavigare il centro storico in macchina, parcheggi esauriti alle 11, gente incazzata nera. Forse il Sindaco Bassi, tra un premio e l’altro al turibolatore Gabriellone, dovrebbe pensare a qualche rimedio, o è chiedere troppo?

16 Commenti su Il colpo di spugna di Marcellino pane ed acqua (e 4 Ps)

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  2. Sbirulino scrive:

    Se il buongiorno si vede dal mattino è meglio neanche alzarsi dal letto ma anzi coprirsi la testa con le coperte e sperare che non ci piova sopra!
    Facili battute a parte sembra tutto fantascienza, ma di quella oscura!

  3. anonimo scrive:

    Che l’Assessore vada a far visita alla sua sanità è suo diritto. E a noi non ce ne importa nulla. Ci interesserebbe di più che facesse un rapporto dettagliato di quello che ha trovato. Se quello che ci racconta non dovesse corrispondere con quello che i pazienti hanno ricevuto nelle cure, allora l’Assessore lo deve fare qualche altro, alle prossime elezioni si cambia.
    Ora vedi questo sarebbe normale, ma non è così, alle prossime elezioni ci saranno gli stessi. Allora io non mi curo da codeste parti e vado altrove……Non ti arrabbiare Eretico. I miracoli non li fa nessuno ma credimi da altre parti vi è un efficienza incredibile.

  4. Anonimo scrive:

    Marroni ha fatto la sorpresa anche a Nottola. Stessa modalità. Grazie a doti paranormali, molti ne hanno percepito l’imminente visita in largo anticipo.

  5. Enrico Tucci scrive:

    La nostra proposta di Vittorio Stelo presidente della Fondazione partiva proprio da una esigenza di rottura col passato e di garanzia per il futuro. Peccato che non sia stata presa in considerazione, sia pure per criticarla o rigettarla, non tanto dalla maggioranza, impegnata nella spartizione e in nuovi equilibri, quanto dall’opposizione, evidentemente distratta o in altre faccende affaccendata. Se non fosse stato per la “provocazione” de La Nazione i senesi non se ne sarebbero nemmeno accorti e stavolta i blogger, chissà perché, non hanno aiutato. Forse la proposta era ingenua, forse era stupida, forse fuori luogo. Forse veniva da chi si sottrae a logiche di appartenenza e di contrapposizione a priori e quindi va ignorato. Non è dato saperlo. C’è molto da lavorare sull’informazione in questa città. A tutto campo.

    • e' vero.. scrive:

      c’è molto da lavorare sull’informazione in questa città. Gli esempi non mancano, gentile signor Tucci, ed anche l’esempio del quotidiano da lei citato non appare appropriato per le molte latitanze da esso palesate anche nel recente passato. Tuttavia, ma lo riconosce anche lei, come sperare che un nome come vittorio stelo potesse suscitare un qualche interesse?. Persona dabbene ma, al pari di fanfani, visti i molteplici tentativi di riemergere dopo il pensionamento, potremmo definirlo ‘rieccolo’. una volta i Prefetti, quelli con la P maiuscola, servito lo Stato, con la S maiuscola, si ritiravano senza clamori, lasciando qualsivoglia agone pubblico, e sopratutto senza cercare altri coni di luce. C’era la consapevolezza che nulla di più importante nè più grande vi potesse essere che aver servito lo Stato come suo rappresentante locale e che nessun incarico avrebbe mai potuto superare tale onore da custodire gelosamente al di fuori di beghe politico-amministrative-finanziare. Senza contare, come la storia di siena ha dimostrato, non è neppure detto che chi è stato un grande Prefetto possa essere per forza un altrettanto bravo amministratore della cosa pubblica.

    • Eretico scrive:

      Caro Enrico,
      parlando ovviamente solo per me, ti dico che senz’altro la tua proposta di Stelo Presidente (con annessi autorevoli nomi, compreso l’augusto padre!) meritava di essere citata, pur sapendo benissimo le possibilità che c’erano.
      Ma permettimi di dire che da qui a lodare – in quanto latrice della notizia – La Nazione (responsabile massimo dello sfascio della città, al di là della attuale linea editoriale, decorosa almeno rispetto a prima), il passo mi pare azzardato assai…

      L’eretico

  6. emigrante scrive:

    Riguardo a Gimignano, il progetto per la variante alla strada provinciale, che toglierebbe il traffico intorno alle antiche mura, è sommario e lacunoso o per meglio dire è fatto proprio male. Da qui non lo vedo, ma sono sempre bloccati i lavori??

  7. Edoardo Fantini scrive:

    A guardarci bene Matteo Renzi non è il successore di De Gasperi ma di Togliatti visto che guida il PD. Comunque la facilità a spendere i soldi del fiorentino rispetto all’austriaco (De Gasperi, infatti, nacque quando il suo paese, Pieve Tesino in provincia di Trento, faceva parte dell’impero austro-ungarico) è un segno dei tempi. L’ex presidente del consiglio Mario Monti non ha mai rinunciato al suo stipendio di senatore a vita ( 25000 euro al mese), pur godendo di altre pensioni, per un totale di 230000 euro all’anno, 11 milioni di euro investiti in borsa e molti immobili di proprietà, sparsi in alcune delle più belle città del mondo. Benito Mussolini, invece, ricoprì per ventuno anni il ruolo di capo del governo facendo a meno di qualsiasi emolumento, visto che lui e la sua famiglia potevano vivere con i guadagni che fruttavano le vendite del suo giornale, ” Il Popolo d’Italia”. Rachele negli anni ’60 fece domanda di pensione ma ebbe diritto solo a quella di casalinga: suo marito rinunciando allo stipendio di stato non aveva, di conseguenza, versato i contributi pensionistici.

    • anonimo scrive:

      Togliatti fu un grande statista e veniva dalla scuola del prete Beppe, le cose si facevano davvero. Invece in Italia finiti sotto lo scarpone clerico – anglo-americano ci dettero la libertà di chiaccherare quanto uno vuole ma non di fare…. Quello che si vede oggi, chiacchere, chiacchere e niente fatti. Riguardo a Degasperi tutti avrebbero fatto come lui. I confini nazionali furono cosi ristretti che andare oltre significava annientare il popolo italiano e invece un piccolo popolo servo avrebbe fatto comodo. e cosi le cose andarono.

    • Guido Elia scrive:

      Dunque tutto è stato fatto a norma di legge.

    • Magico Vento scrive:

      Sulla facilità del Premier gigliato a spendere i soldi è tstimonianza l’abergo che lo aspita in questi giorni di vacanza a Forte dei Marmi: roba, hanno detto, da 1000 euro al giorno tutto compreso. E vorrei anche vedere….
      Che schiaffi alla miseria sono capaci di dare i nostri “rappresentati” in momenti come questi.

      PS: leggo di un palio straordinario per Expò 2015 e di una proposta analoga in caso di elezione a Capitale Europea della Cultura nel 2019….Che il Gavinone nascondesse un tesoretto?

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  9. non c'entra nulla con l'argomento, ma scrive:

    Non c’entra nulla con l’argomento, ma volevo segnalare che alla presentazione della “nuova Mens Sana” il P. Ricci, come se nulla fosse accaduto, era raggiante, contentissimo e rideva ……

    Per favore: avvisatelo che la Mens Sana non è più in serie A, probabilmente non l’ha ancora capito!

  10. adriano.fontani scrive:

    Togliatti, De Gasperi, Mussolini menzionati accanto a Renzi. Vorrei dire la mia su questi 3 personaggi passati alla storia del nostro paese.
    De Gasperi: il piu’ grande statista italiano, ci ha salvato dal finire nell’orbita del mondo comunista, talmente parco e spartano “fuori dal mondo” da fare “mezza mela” con un altro statista in un pranzo di una importante assise internazionale.
    Togliatti: neppure gli lega le scarpe; e’ vero che non approfitto’ dell’attentato subito nel luglio 1948 per scatenare la rivoluzione ma lo e’ anche il fatto che , da buon frequentatore dei salotti di Stalin con la Iotti, si giro’ spesso vigliaccamente dall’altra parte lasciando trucidare molti compagni da baffone. Quando il suo nome sara’ tolto dallo stradario di ogni nostro paesino – magari sostituito da via Terracini, Sacharov, Solgenitzin o Jean Palack – vorra’ dire che i “compagni” sono davvero cambiati.
    Mussolini: era meglio se si faceva pagare dall’Erario e rubava anche qualche tangente piuttosto che portarci alla guerra in Russia o farci alleare con il Diavolo in terra. Altroche’ se ci e’ costato, anche troppo.
    M.o Adriano Fontani

  11. Max Brod scrive:

    Molte grazie per l’incoraggiamento, saluti e buon lavoro all’Eretico

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