Eretico di SienaIl mercoledì scolastico: i concreti fetori della gita scolastica torinese ( e 4 Ps)... - Eretico di Siena

Il mercoledì scolastico: i concreti fetori della gita scolastica torinese ( e 4 Ps)…

- 06/05/15

 

Provateci un po’ voi, ad entrare in una camera con 4 o 5 o 6 tredicenni in giro dalle 6,30 di mattino: se Elio Vittorini scriveva illo tempore dei suoi “astratti furori”, in questo caso bisognerebbe piuttosto parlare di concreti, concretissimi FETORI.

“Ma ad aprire un pochino la finestra, nessuno ha mai pensato?”, uno prova a chiedere; evidentemente no…

Che si tratti di un’esperienza antropologica di straordinario, monumentale interesse, nessun dubbio; e vogliamo dire qualcosa d’altro? Per esempio, sull’esperienza giovanile – quasi magica ed iniziatica al tempo stesso – di entrare nottetempo nelle altrui camere? Prova di abilità, di astuzia, di coraggio: ci sono i professori, da beffare. L’ordine costituito da bypassare. Per il corridoio del primo piano del tre stelle pieno di magagne nell’hinterland torinese, si vedono (e si sentono) sfilare ragazzetti con i primi brufoli, e ragazzette ai primi vagiti ormonali. Quasi tutti simpaticamente goffi, come si è in quei tempi perigliosi per il corpo e l’anima (qualcuno continua anche dopo, ma non facciamo nomi…).

Uno prova a fare il generoso (siamo nati dopo il 1968, no?), a permettere loro di fare ciò che vogliono fino alle ragionevoli 23,30 (ieri), poi financo fino a mezzanotte (stanotte), ma non basta: si prova, si tenta lo stesso di fregare il Potere. Il fascino della regola infranta, valore in re ipsa.

Veltroni, sui tredicenni, ha appena fatto un film: come al solito, è il più furbo di tutti. Su questo, ha ragione da vendere il viticoltore Massimo D’Alema. Il film non l’ho visto, né andrò a vederlo per non rischiare la colite: trattasi di un’operazione furba, come tutte le sue. Speriamo almeno possa aprire non un dibattito, ma una riflessione sui preadolescenti di oggi: così uguali al noi che siamo stati, ed anche così differenti, ipnotizzati in perpetuo dalle “magie” del social network.

Mentre Veltroni gira l’Italia a presentare il suo secondo masterpiece pronto all’incasso, noi proviamo a riportare a casa, domani, i 42 ragazzi, con i due colleghi (Marina Cassisa e il dinamicissimo Andrea Sguerri); ed intanto una ragazzina perde sangue dal naso, e c’è da tamponare il tutto (questo accade ancora, come quando Facebook non c’era); ed intanto un ragazzone ha la febbre che gli sale: tachipirina sì, tachipirina no? (questo accade ancora, come quando non c’era Facebook); nello stesso tempo, una ragazzina si sporge pericolosamente dalla finestra per interloquire – somma trasgressione – con un intraprendente ragazzotto trentino di una gita albergante al piano di sopra (questo accade ancora, come quando non c’era Facebook); come non bastasse, la madre di un ragazzo telefona – legittimamente incazzata – all’hotel, perché il figlio avrebbe da dormire in un materasso che non pare la quintessenza dell’igiene (questo accade ancora, come quando non c’era Facebook); infine, proprio mentre scrivo, sento in corridoio un ganorzo dei nostri che si annuncia ad una contermina porta, dicendo di essere me (lui tapino!), per cercare di farsi aprire (questo accade ancora, come quando non c’era Facebook).

Beh, fermiamoci qua: parte la ronda delle 11 (poi ci sarà quella di mezzanotte). Ad averci il numero, si chiamava anche Uolter, per saggiare i concreti fetori dei tredicenni italiani…

 

Ps 1 Fuori programma, ieri, dopo il Museo del Risorgimento in Palazzo Carignano: teino (alla menta marocchina) al caffè Florio. Lo frequentava anche un certo Camillo Benso. Che locale, che posto: i segni del tempo si vedono, eccome, ma aggiungono fascino, piuttosto che sottrarne. I tifosi madridisti che gozzovigliavano in un tavolino del locale, poi, danno un quid di internazionalità. Ma in effetti, a Torino per l’internazionalità non c’è bisogno di partitone di richiamo. Un po’ San Pietroburgo, un po’ Parigi. Ah, il caffè Florio…

Ps 2 Fenestrelle: incredibile, straordinaria fortezza sabauda, la “muraglia cinese italiana”; negli ultimi anni, è diventato – nell’Italia delle memorie non condivise – un altro, ennesimo caso storiografico. Giusto il tempo di documentarmi meglio (con qualche input raccolto durante la visita ed un libro all’uopo), e via: pensate poi che lo scrivente riuscirà a non scriverne?

Ps 3 A proposito di Camillo Benso: davanti alla cattedrale torinese (in cui c’è in corso l’ostensione della Sindone), c’è un servizio d’ordine fatto da carabinieri e finanzieri, per vegliare sul presunto sudario (non entriamo nella querelle: adesso non ci interessa). Soldi pubblici, nostri, per finanziare un’attività vaticana (di stanza a Torino, per esplicita volontà sabauda al momento della cessione). Cavour, appunto, è un altro sconfitto della Storia…

Ps 4 Repubblica di oggi, supplemento viaggi: paginata promozionale, di tale Giuseppe Casciaro, sul Palazzetto Rosso (l’ex ristorante Medio evo in Via dei Rossi, per capirsi). Godiamoci il finale:

“Piazza Salimbeni è la più affascinante (delle bellezze senesi, Ndr). Anche dopo le rovine economiche. Chi non sa cosa è successo oltre il portone che introduce nel palazzo del Monte dei Paschi, guarda il gioco sapiente di luci che ne rafforza l’aspetto”.

Bon, come si direbbe qui a Torino: e chi invece qualcosa di ciò che è successo in loco sa, che possibilità avrebbe, di grazia?

15 Commenti su Il mercoledì scolastico: i concreti fetori della gita scolastica torinese ( e 4 Ps)…

  1. ps4 scrive:

    ecco una possibilità: rischiare (perdere?) il posto di lavoro- e di questi tempi!- per una candidatura sbandierata e poi finita nel nulla

  2. Una nonna scrive:

    Complimenti vivissimi, caro professore: ho saputo da più persone quanto Lei sia bravo nel coinvolgere i ragazzi e nel farsi apprezzare ed amare da loro. Questo articolo ci fa capire anche di più perché, oltre a farci fare due sane risate..

  3. una Mamma insegnante... scrive:

    Il percorso è stato un triennio…attento e vigile,l’entusiasmo è stato sicuramente contagioso tra il gruppo classe, la 3B che tra poco si saluterà…
    Questa è sicuramente una tra le esperienze belle bellissime da ricordare (sentendo l’entusiasmo al telefono!) Leggendo l’itinerario luoghi belli, bellissimi, un itinerario ben studiato da vicino …
    Complimenti ci sono delle persone che sanno lasciare il segno Bravi Professori.Complimenti .

  4. Anonimo scrive:

    E brava nonnina, e brava mammina: ma quanto sarà bravo questo professore, che poi fa anche il blogger, poi fa anche lo scrittore, poi la guida morale della città poi l’icona dell’anticorruzione. Fatela finita.

    Siete tutti e tutte patetiche e patetici: quello che fa il proprietario di questo blog lo fa solo per interesse personale, sia ben chiaro.

    • quello di gracciano scrive:

      Bazzichi di fronte al Chiusarelli?

    • Anna G scrive:

      Sarei contenta se tanti altri si facessero gli interessi personali come se li fa “il proprietario di questo blog”. Forse in questa città (e in questo Paese) s’andrebbe parecchio meglio!

    • giacobbe scrive:

      Caro anonimo, io sarei orgoglioso di esser definito patetico, da pathos come saprei, mentre penso che chi non riesce a capire la differenza tra interesse privato e collettivo mi sa tanto di triste..

  5. Semplici8 scrive:

    Ohibò Eretico, chi sarà mai questo signore così livoroso? Un collega incapace di entrare in empatia coi ragazzi? Il Fanali in overdose di bile? Quel tale che abita nel palazzo reale di Colle? Un accolito del Fantini pantaloni a strissie e anfibi di cartone stile Galeazzo Musolesi di Bonviana memoria? Urgerebbe Eretical inchiesta…
    Quanto all’ articolo, mi hai fatto tornare in mente quando, adolescenti in subbuglio ormonale, anelavamo le gite proprio per quelle entrante di soppiatto nelle camere femminili, per la trasgressione alla autorità che i professori rappresentavano, per poter dire sonoandatoalettoalletre, altro che musei e Storia e bellezze naturali. E confesso di provare un po’ di invidia per chi, ormai non più adolescente, riesce in queste occasioni ad esercitare il proprio ruolo anche se, una volta, quel fetore proveniva dalla sua, di camera; io ai ragazzi avrei permesso tutto.

  6. ex montepaschino scrive:

    Lo fara’ anche per interessi personali, ma interpreta il comune sentire di moltissime persone. E poi lo fa con ironia, stile e simpatia, e questo non e’ poco. No che il professore abbia bisogno di essere difeso da me (se la cava benissimo da solo), ma mi piace farlo lo stesso.

  7. dc scrive:

    meno male che c’è e speriamo che continui

  8. Kaos edizioni. scrive:

    Anonimo……Silenziati per favore.

  9. Precaria i. scrive:

    Se l’interesse personale significa rischiare querele e girarsi le scatole tra avvocati e tribunali per difendersi, e per difendere la verità, la libertà di espressione e smascherare i potenti, accidenti, e’ proprio un bel tornaconto…

  10. investor scrive:

    Nel fare i propri interessi non c’è niente di male. Male è farli con i soldi della comunità. Siena docet: dalle stelle alle stalle, speriamo che rimangano almeno quelle delle Contrade. Anonimo ha scritto oltre mezzanotte, deve aver avuto un colpo di sonno…

  11. ex scolara scrive:

    Caro eretico, ti faccio tanti complimenti, perché non è facile fare il prof.ed essere in trincea nella scuola di oggi. Ti ringrazio anche per ciò che scrivi in questo blog, che è molto interessante (anche se trovo le tue opinioni non sempre condivisibili). Da ex scolara ti confesso che anch’io ho avuto un eccellente insegnante di italiano che, anche se non è riuscito a farmi sempre esprimere in un italiano corretto, mi ha lasciato una passione incredibile per la letteratura e la storia. A distanza di decenni mi ricordo ancora la sua spiegazione su Il Principe di Machiavelli o sulla rivoluzione francese…era un tale Alessandro Orlandini (anche con lui c’erano delle divergenze su certe questioni,che ci vuoi fare sono un tipo che non si omologa)

  12. Angela scrive:

    Il prof Ascheri è un bravo insegnante!!! Punto.

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