Eretico di SienaBisi Stefano, e silenzio sia (più l'eretico in Commissione Mps) - Eretico di Siena

Bisi Stefano, e silenzio sia (più l’eretico in Commissione Mps)

 

Ultimo, robustissimo, appuntamento prepasquale del blog: domani per lo scrivente, alle ore 10, audizione in Commissione d’inchiesta regionale Mps a Firenze (oltre al Superavvocato, c’è anche Valentini Bruno, sic); poi un direi meritato riposo (anche se magari scriverò qualcosa dalla località ove trascorrerò la giornata della Resurrezione…).

Buona lettura a tutti, dunque!

 

BISI STEFANO, NESSUNO DICE NIENTE?

 

Con la chiusura delle indagini sul crack della Mens sana-minucciana (Operazione “Time out”, del Pm Nastasi), è arrivata anche la formulazione del Capo di accusa che la Procura ha formulato per il dominus del Corriere di Siena, nonché Gran Maestro nazionale del Grande Oriente d’Italia, nonché ideologo principe del “Groviglio armonioso”: l’accusa è dunque quella di RICETTAZIONE (peraltro già prospettata sin dall’ottobre del 2014).

Accusa davvero particolare, per un giornalista professionista, che semmai dovrebbe essere avvezzo a querele per diffamazione, o cose simili (sia nel Civile, che nel Penale): comunque la si pensi, accuse dovute a reati di opinione, di pensiero. Querele magari raccattate per svelare le magagne del Potere. Qui, invece, siamo in un campo un po’ differente, anzi parecchio. Chiunque abbia un pochino di sale in zucca, ci arriva.

A parte la cappa omertosa caduta sul giornale di cui è dominus (che non aveva certo bisogno di questa tegola, per perdere credibilità, e ce ne spiace per qualcuno che, in redazione, qualcosa varrebbe), c’è da sottolineare anche l’ imbarazzo degli opinion makers piddini (per chi non lo sapesse: il Gran Maestro si dichiara socialista di ferro, ma è sempre stato benevolo con il Pd locale): il blog La Martinella, il 16 marzo scorso, bacchettava – con toni di malcelata superiorità – gli “insorgenti dello scoopismo”. Chapeau.  Poi, però, neanche mezza parola su Bisi Stefano: complimentoni; Elio Fanali, lunedì scrive un pistolotto dei suoi sugli “scippatori” di articoli altrui, attentatori della dura fatica dei tesserati del giornalismo: ha ragione, il lavoro intellettuale va salvaguardato; poi però non trova neanche uno dei suoi ficcanti Ps per parlare di un suo collega indagato per RICETTAZIONE, dando ancora esempio di autentica onestà intellettuale e di intemerato coraggio (come da intestazione del blog, no?).

Venendo alle cose serie,  resta soprattutto da sottolineare che l’Ordine dei giornalisti, a questo punto, non può più fare finta di niente: se non ora, quando?

La linea attorno alla quale pare essersi arroccato il Gran Maestro è che fino alla Cassazione, non cambia niente (gli altri incappucciati, tutti orgogliosi di Lui?): è la Linea-Renzi, e Nenni ci ha insegnato che il pesce puzza sempre dalla testa. Con la suddetta linea, tranquilli: le dimissioni diventano impossibili anche da chiedere, e la tracotanza dei notabili, da alta che era, diventa esponenziale.

Mi risulta che stiano per uscire articoli di rilievo nazionale, sulla vicenda Bisi-Minucci, dunque leggete i pari-grado del Bisi Stefano (a livello di tessera); noi, anche per non rischiare querele, ci limitiamo ad aspettare, consci che il tempo è stato galantuomo, e che lo sarà ancora: purtroppo però anche per l’indagato, a causa della vergogna – tutta italiota – della Prescrizione così come è stata congegnata da una politica marcia fino allo schifo.

Per quanto ci riguarda, se mai l’Ordine dei giornalisti volesse un giorno sentire Bisi Stefano e chiedergli conto del suo operato giornalistico, ci permettiamo di suggerire una domandina semplice assai (fra le tante), di quelle che non tolgono al dibattito più di trenta secondi: potrebbe finalmente svelare nome e cognome, l’indagato, di quella genitrice che avrebbe mandato una lettera (o mail, chissà) al Corriere di Siena, nella quale si diceva preoccupata ed angosciata perchè il figlio rischiava di avere lo scrivente – plurindagato per le note querele castiste – come docente (ovviamente Bisi non faceva nome e cognome, con il consueto stile cifrato)?  Visto che implicitamente Bisi cercava di fare intervenire il Provveditorato nei confronti di questo docente plurindagato, potrebbe essere realmente stimolante saperne di più: oppure è meglio non approfondire, e stendere un velo pietoso sulla delicata faccenda?

 

Ps 1 Disposta la riesumazione del corpo di David Rossi: la Procura sembra volere andare avanti, e magari fino in fondo (i tre anni di distanza dall’evento, a livello probatorio, pesano, ma tentare si può e si deve). Attendiamo dunque l’esito del tutto, ad aprile.

Ricordo a questo proposito che lunedì 4 aprile (ore 18, alla libreria Senese in Via di Città), ripercorreremo l’evento più misterioso del Sistema Siena prima della morte di Rossi: l’incendio in Curia, in occasione del decennale. Ha assicurato la sua presenza anche il professor Franco Nardi, che in questa vicenda kafkiano-senesota si trovò impelagato, grazie a chi sappiamo. Presenteremo l’evento con un lungo pezzo ad hoc, ma intanto save the date, mi raccomando!

 

Ps 2 Dopo avere scritto di cotanti giornalisti, spazio al giornalismo di inchiesta autentico, serio e coraggioso (da film americano): è appena uscito – per Chiarelettere – un volume non perdibile, “Lo Stato parallelo”, di Andrea Greco (Repubblica), e Giuseppe Oddo (Sole 24 ore). Due giornalisti benissimo addentro ai rapporti tra potentati economici, cattiva politica et alia.  Un’inchiesta senza sconti sull’Eni, appunto considerato una sorta di Stato parallelo.

Essendo in contatto con Giuseppe Oddo, speriamo di farcela a farlo venire a Siena a presentare il libro. Sarebbe un’occasione ghiottissima.

 

Ps 3 Il Santo ha rizzato una bella polemica, stamattina sul suo benemerito blog: in sintesi, stigmatizza come tanti senesi si incazzino SOLO quando gli viene ad essere toccato il Palio o lo sport. L’abbiamo scritto anche noi, del panem et circenses, fino allo sfinimento.

Mi sento di aggiungere che i tifosi del Siena (con i quali ero in totale disaccordo per lo stadio nuovo), un loro interventismo anticasta l’hanno avuto, anche in passato: non esente da pecche e da incoerenze, ma l’hanno avuto. Di altri, non si potrebbe certo dire lo stesso, a pensarci bene.

 

Ps 4  Vedo che c’è un gran dibattito sull’edilizia cittadina (con Valentini Bruno al timone, siamo a cavallo); per intanto, ho letto che ci sarà una norma per agevolare la costruzione di nuovi alberghi in the city (Nazione di oggi).

Chi ha letto “2019”, segua lo sviluppo degli eventi, e con attenzione: sta a vedere che l’eretico ci ha dato ancora (speriamo non per il terrorista islamico!)…

51 Commenti su Bisi Stefano, e silenzio sia (più l’eretico in Commissione Mps)

  1. Franco Pediani scrive:

    Temo che su tutti gli accadimenti di Siena, e di molte altre zone d’Italia, la prescrizione sarà la soluzione finale. In fin dei conti è roba di sinistra.

    • margh. scrive:

      Secondo me in un paese civile ci dovrebbero essere delle normative per regolare la massoneria. Intanto il divieto di ricoprire cariche pubbliche e istituzionali, e il divieto di iscrizione a certi ordini professionali quali, l’ordine dei giornalisti, dei medici, dei magistrati, e anche dei docenti. E poi questa cosa che s’incappucciano come il ku klux klan, e si incontrano al tempio per fare degli improbabili riti alchemici mi fa orrore. C’è un che di satanico. Mi fanno venire i brividi. Questa gente mi fa paura. E soprattutto mi fa paura che siano totalmente fuori controllo. Dicono che sia una lobby molto potente. Ma dove deriva tutto questo potere? Perché?

      • eugene delacroix scrive:

        No, non imponiamo alcun divieto d’affiliazione alla Libera Muratoria come non deve essere proibito l’iscrizione ad un partito politico, ad un sindacato, e giù per li rami financo all’Aci. Non è certo la pubblicità dell’appartenenza o la sua riservatezza (non segretezza!)che può fare da discrimine. Semplicemente uno Stato laico, se forte dei suoi principi costitutivi, non deve temere il pensiero diverso almeno fin quando questo non condiziona l’agire quotidiano (ad esempio il libero esercizio di una professione) fino a sconfinare in illecito (tangentopoli avrebbe allora dovuto mettere al bando i partititi politici, così come li conosciamo, per sempre: ma chi sarebbe stato disposto ad accettare una simile limitazione?). Il fatto è semmai che uno Stato laico, libero e libertario dovrebbe, aimè dovrebbe, possedere la forza per far rispettare leggi e regole di semplice convivenza che peraltro abbiamo molte volte solo sulla carta. Cara Marg forse è questo il vero problema: la totale e attuale mancanza di uno Stato, del senso di esso (il Governo né dovrebbe essere solo uno strumento non l’identificazione). Se così non fosse basterebbe davvero poco: Punire semplicemente i rei, ad esempio, evitando che i processi cadano in prescrizione tanto per dire una. Semplicemente punire chi si intasca 5000 euro al mese provento di illeciti amministrativi indipendentemente se muratore o imbianchino. Fuor di metafora per il caso sollevato dall’Eretico che riguarda un (noto?)giornalista a basterebbe che si applicassero, per la tutela della professione, le normative che regolano la vita dell’Ordine dei Giornalisti. E per il resto il codice penale che nel caso punirebbe il percepimento di somme indebite per indebiti favori. Non certo per l’affiliazione a qualche Loggia. Disgraziatamente l’Ordine in questione , dove la spartizione partitica conta assai più di quella massonica (al pari di una qualunque Asl toscana per intendersi), non risponde agli interessi di uno Stato laico, libero e libertario bensì a quel sottobosco o terra di sotto dove i cittadini con C maiuscola non hanno albergo. Se poi qualcuno di questi signori è anche massone, tempo sia solo un incidente della storia

        • margh. scrive:

          Mi sembra che per esempio, a Siena, se sei un poliziotto o un carabiniere non puoi avere accesso alle cariche in contrada. Non mi sembra un divieto inapplicabile. Si potrebbe applicarlo anche alla massoneria. Scusi..Eugene..ma lei è massone?

          • eugene delacroix scrive:

            …..del celebre dipinto del massone progressista Eugène Delacroix (1798-1863), intitolato La Libertà che guida il popolo e realizzato in quello stesso anno 1830 che vide una ennesima rivoluzione massonica spazzare via il regime reazionario e clericale di re Carlo X di Borbone (1757-1836)…
            Gentile Margh., dalle sue parole traspare un animo gentile, certo non fazioso, forse solo un po’ delicatamente agè, dove la nostalgia prevale sul rimpianto. Alla sua domanda:, sì, lui sì , Eugene era massone.

      • Alessandro Del Bene scrive:

        Gentile Signora,
        mi sembra che sia un commento esagerato…Da quel che leggo, più dei massoni, abbia soprattutto paura di se stessa.
        Smarcandomi ampiamente dall’ideologo del groviglio armonioso, le consiglio di leggere, semmai avesse tempo libero da dedicate a letture (forse per Lei) inutili o frivole, un paio di saggi di Fulvio Conti o di Gian Mario Cazzaniga (pubblicati da editori piuttosto liberi non implicati in pratiche sataniche come mangiare bambini, far fallire banche o interi sistemi sociali più o meno locali). Fortunatamente nessun terribile rito alchemico, al massimo mescita di vino nella speranza non sappia di sughero. E nessun cappuccetto alla Ku Klux Klan per tramare contro le minoranze etniche.
        Le assicuro, come a suo tempo sostennero giustamente Sabrina Salerno e Jo Squillo, due importanti icone del pensiero fluido post-contemporaneo riguardo ai valori del genere femminile (“…oltre alle gambe c’è di più…”), che pure la Massoneria è qualcosa di diverso da ciò che lei ha descritto: ha storicamente promosso valori che sono alla base di tutte le costituzioni occidentali, la diffusione degli stati democratici dal 1776 in poi, l’alfabetizzazione diffusa, il suffragio universale e l’emancipazione sociale, economica e persino di genere in giro per il mondo.

        Buona serata

        • A.B. scrive:

          Che simpatica e meritevole associazione. Mi ha proprio convinto. Come faccio ad iscrivermi? Devo compilare un modulo e pagare un bollettino? Mi piacerebbe anche a me fare del bene all’umanità.

          • Alessandro Del Bene scrive:

            Gentilissimo A.B.,
            lieto che, probabilmente, l’adagio “tira più un elemento epidermico filiforme e flessibile che un carro di buoi” legato all’aulico riferimento su Sabrina e Jo abbia destato la sua ironica curiosità: per quanto concerne la sua futuribile adesione, credo si possa informare su internet presso i siti di rappresentanza delle formazioni più corpose e meno chiaccherate (sulle altre non mi esprimo perché ignoro le loro finalità, ho letto che, per esempio, alcune sono in auge fra Rignano sull’Arno e Laterina), e possa pure pagare tramite iban, persino in modo dilazionato. Poi, dipende dalle consuetudini di chi avrà contattato. E spero riesca a trovare quello che cerca e non ne sia deluso, poiché capita sovente.
            Per quanto riguarda fare del bene all’umanità, speriamo di riuscirci. Mi auguro che ognuno faccia del suo meglio e tiri il calcio che può. Per il resto, attendiamo fiduciosi il corso degli eventi.

            Auguri di Buona Pasqua

        • margh. scrive:

          Alessandro..ma che sei massone anche te per caso?

          • A.B. scrive:

            Fuffa, degli scopi della massoneria nel diciottesimo secolo lasciamo discutere gli storici, nel ventunesimo continuo a non capire a cosa possa servire. Qualsiasi finalità mi possa balenare nel cervello, non ha niente a che fare con scopi alti. Comunque grazie per avermi informato della presenza delle logge di rignano e laterina ( forse non devono starle troppo simpatiche, che di solito tra confratelli non ci si spara contro), proveró a iscrivermi lì. Se poi dovessi incontrare delle difficoltà proveró con la lega italiana protezione uccelli, che almeno so a cosa serve.

          • Edoardo Fantini scrive:

            Rispondo io perché l’interessato non lo fa. Al n. 745 della lista P2 risulta essere un certo Alessandro Del Bene. Non so se è la stessa persona che scrive su questo blog.

        • Edoardo Fantini scrive:

          Ma se i massoni non hanno in mente altro che il bene ed il progresso dell’umanità perché si nascondono?

          • Alessandro Del Bene scrive:

            La domanda, per quanto vaga (mi meraviglia proprio da Lei), meriterebbe una risposta davvero esaustiva. E non mi sembra questa la sede adatta.
            La questione, come saprà, è piuttosto lunga e complessa. In realtà, sarebbe necessario suddividere la risposta su vari livelli perché laddove il processo di riforma avviato canonicamente nel 1517 sia stato portato a termine e i governi nazionali abbiano sviluppato forme emancipate di gestione della “cosa” pubblica, la Massoneria non ha mai avuto necessità di nascondersi poiché non è stata considerata destabilizzante verso l’ordine costituito. Ad esempio, negli Stati Uniti d’America o nei paesi lambiti fortemente dalla Compagnia delle Indie Orientali inglese tale Istituzione si è diffusa capillarmente perché era necessariamente un collante sociale per un establishment sempre più vasto e variegato composto da ufficiali, maggiorenti locali e funzionari di stato. Ma gli esempi sono davvero molti.
            Se poi Lei voleva sapere da me come mai in Italia c’è da sempre la cultura di nascondere le appartenenze alle più svariate sigle massoniche, integraliste religiose o di frange politiche estremiste, non saprei come risponderle senza deluderla. Ci vorrebbero pagine e pagine. Fa parte del nostro folklore, della nostra morbosa curiosità voyeuristica, del nostro retaggio antropologico culturale sviluppatosi intensamente dal 1563 in poi (con picchi per alcuni nel 1738 e nel 1751) laddove era meglio per chiunque evitare di incorrere in censure o pene molto più severe. Quindi la riservatezza era ed è necessaria. Saprà meglio di me che in Italia non c’è stata una unità politica fino alla seconda metà dell’Ottocento e la sola realtà che uniformava la nostra penisola frammentata in molteplici e fragili unità statuali era quella governata temporalmente da un Pontefice, quindi la Massoneria era considerata necessariamente destabilizzante verso questo equilibrio precario. Nel secondo Novecento inoltre una frangia deviata di questa Istituzione è stata utilizzata in chiave anti-comunista (l’Italia era il perno mediterraneo della Guerra Fredda) da varie organizzazioni atlantiste pertanto, dopo gli scandali avvenuti tra gli anni ’80 e ’90, comprenderà come nessuno abbia avuto molta voglia di esibirsi. E poi tuttora non vedo il motivo di mostrarsi.
            Comunque, mi creda, il fatto che se ne parli con questa frequenza significa che il peso specifico della Massoneria, in termini di influenza ed esercizio di potere, sia piuttosto irrilevante sul piano nazionale. Basti notare che impeachment sta venendo fuori con il glabro giornalista di Arbia Scalo. Sono rimasti tanti bei discorsi, quelli sì.

            COrdialità

      • Groppone da Figulle scrive:

        ma qui il paradosso è un altro. Premesso che la massoneria in questione non è, ahimè, quella di Mozart, di Sarastro e del suo “Regno della Saggezza”, insomma la massoneria illuminista viennese, a me sembra strano che il portavoce di fatto di un partito che nasce dalla fusione del partito cattolico e del partito comunista sia anche il capo della massoneria. Devo dire che la politica senese, agli occhi di un forestiero, appare vieppiù incomprensibile. Fluida, freneticamente trasformistica, troppo legata a vicende locali, a storie individuali e a contrasti personali. IL famoso “groviglio armonioso”, trasformatosi in una corona di spine.

        • Edoardo Fantini scrive:

          Insomma, il sig.Alessandro Del Bene a me rivolgendosi, scrive che non è questa la sede opportuna per la risposta alla mia domanda formulata alle 22,04 di ieri: “Ma se i massoni non hanno in mente altro che il bene ed il progresso dell’umanità perché si nascondono? ” Poi, però, si vede che cambia qualcosa e infatti dalla riga successiva mi risponde. Questo intervento consta di ben 36 righe, e la spiegazione che sta fra la riga 17 e la 21: siccome dal 1563 in poi i massoni rischiavano e di brutto, sarà meglio se (sempre per fare del bene, s’intende…) si nascondono anche oggi. Grazie del chiarimento, veramente utile.

  2. Michael Kohlhaas scrive:

    Riguardo al ps 4: a Monteriggioni (zona Pian del Casone) giace inerte da mesi lo scheletro di una non ben identificata struttura edilizia; mi era giunto alle orecchie che fosse in costruzione un hotel per una nota catena alberghiera internazionale.
    Qualcuno può dirmi di più in proposito?
    Non sarà mica l’ennesimo “troiaio” del buon governo del territorio di Sua Saccenza?

    • quello di gracciano scrive:

      da mesi? da tre anni minimo!!!!

    • Eretico scrive:

      Caro Michael,
      ne avevo scritto ad ottobre 2015: doveva essere un albergo, è diventato quel che è sotto gli occhi di tutti (siamo a Monteriggioni, no?). Chissà che non ci siano sviluppi…

      Audizione stimolante, al Consiglio regionale a Palazzo Panciatichi: in 35 minuti densi, ho snocciolato varie cosette sul rapporto fra banca, Pd, Verdini ed informazione in salsa senesota; speriamo che la Commissione ne faccia buon uso. Che altro dire?
      Il Superavvocato Luigi De Mossi, da par suo, ha portato con sé anche copiosa documentazione su Mps, dunque idem come sopra.
      Il bisindagato Valentini Bruno avrà ripetuto le sue stantie litanie autoassolutorie, e sarà uscito con il sorriso fra le labbra, tutto gaio perché arrivato in Regione: probabile sbocco – grazie a Renzi – dei piddini con seri problemi di Giustizia…

      L’eretico

  3. Pingback: Rassegna Stampa – Sarà riesumato il corpo di David Rossi… Bisi verso il processo: Lui non ha visto le carte i giornali non ne parlano… | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  4. Il giaguaro scrive:

    Ma come Eretico,sullo possibilita’ di costruire ben “12 palazzi “(di quanti piani ?,di quanti quartieri cadauno?mistero: i resoconti dal Consiglio comunale non chiariscono)in cambio della cessione ( gratis.!…)del parco della Villa Il Serraglio ( due ettari)non ha nulla da dire ?.
    A me pare la solita beffa all’italiana:gli utili al privato,le perdite a carico di pantalone!.

    • Anonimo scrive:

      Puoi vedere tutto sul sito del comune. Bisognerebbe anche capire perchè il “problema” viene fuori solo adesso, visto che il tutto è datato di qualche anno, con tanto di cartellone pubblicitario della vendita appartamenti, che è stato ben visibile per una paio d’anni almeno, salvo poi aver “ceduto” al vento (forse è ancora appoggiato sul greppo) già da qualche altro anno.

      • Il giaguaro scrive:

        Grazie Anonimo,dei problemi legati alla ristrutturazione della Villa Il Serraglio di qualche anno fa ne ero a conoscenza ma anche io mi chiedo come mai ora si torna a parlare di ben 12 palazzi ( palazzi e’ un termine talmente generico che meriterebbe una precisazione,o mi sbaglio ?) da costruire nei pressi del parco secolare( da recuperare more solito,cioe’a ns spese e loro cura….)
        Cui prodest?

  5. Romolo Semplici scrive:

    Quando avrai un minuto mi piacerebbe avere un tuo giudizio più ampio sulla Commissione d’Inchiesta. Sai bene che sono in qualche modo un pò coinvolto, e quindi avrei piacere di capire se anche da parte tua c’è l’aspettativa di qualche risultato, anche minimo, oppure no.
    E che pensi dei soliti soloni che hanno subito bollato la Commissione come inutile parata politica e di visibilità personale, non tenendo conto, come ho detto più volte, che comunque è l’unica iniziativa istituzionale sul più grande scandalo finanziario europeo del dopo guerra.
    Nata tra lo scetticismo, se non il terrore, dei vari partiti, tutti coinvolti a vario livello nel disastro MPS, ha poi visto il patetico tentativo da parte loro di assumersene meriti e, loro si, ritorni politici.

    • Francesco Giusti scrive:

      Le chiacchiere stanno a zero. Come ha puntualmente riferito anche in Commissione regionale l’Avvocato De Mossi, se sono nati il processo sulla privatizzazione di Ampugnano e quello sull’acquisizione Antonveneta il merito è esclusivamente della Lega che, per mano del Segretario provinciale di allora, cioè il sottoscritto, ha fatto presentare alcuni esposti, All’epoca il Movimento Cinque Stelle non aveva rappresentanti su piazza.

      A proposito di pubblicità politica, Semplici è, nei fatti, un esponente del M5S e mi pare che anche lui faccia quello che fanno tutti, cioè cercare la visibilità personale, ma, a differenza della Lega Nord, di sue iniziative incisive non ne abbiamo ricordo,

  6. Simone Poli scrive:

    Caro Raffaele

    osservare la realtà con l’equilibrio del proprio mondo ideale significa applicare a se stessi le regole minime del buon senso.
    Minime in quanto ragionevoli.

    Quando con simile metodo e dopo attenta analisi si arriva a produrre un giudizio quest’ultimo sarà identico a quello che avremmo dato ai nostri comportamenti.
    Anzi: al prossimo probabilmente riserveremmo un’ampia indulgenza.

    La premessa è così vera da poter essere sperimentata.
    Sappiamo benissimo infatti che il buio del senso di colpa ci può togliere la luce della consapevolezza (noi non siamo l’errore iniziale , eventualmente siamo l’errore permanente).

    Perciò chi sbaglia in buona fede ha sempre la possibilità di essere corretto, ringraziando.
    Quando invece uno si identifica con i propri errori – solo per conservare il potere o la falsa autostima- difficilmente adorerà la critica.

    Se uno invece dicesse : sono il pensiero , ogni pensiero sarebbe il benvenuto.

    Cos’è il giornalismo quindi ?
    Il giornalismo è il luogo in cui tutti sono uguali : uomini, donne e poteri.

    Il giornalismo è il luogo quotidiano del pensiero.
    E’ lo spazio in cui nessun potere può essere irresponsabile mentre ogni responsabilità ha il rango del suo potere.

    Da qualunque porta si entri la chiave per accedere a questo tempio della democrazia rimane l’informazione attendibile.
    E dunque è necessario avere il carisma minimo della credibilità.
    Se poi questa è conforme alla verità dei fatti (unica religione del mestiere) con la funzione svolta verrà celebrata anche la corrispondente deontologia.

    A questo punto dobbiamo chiederci : perchè non abbiamo avuto la benchè minima avvisaglia di quello che sarebbe successo ? Perchè non abbiamo visto e capito nulla ? Ne avevamo la possibilità e non abbiamo voluto ?

    In altre parole: perchè a Siena non si è voluto o potuto vedere una realtà che avrebbe determinato la sua Storia ?
    A cosa serve il giornalismo se non a vedere quello che tutti vogliono rimuovere o disconoscere ?

    Credibilità e indipendenza sono il mezzo e il fine del giornalismo.
    Conquistare con lavoro costante e accurato questa gratificazione è il segno visibile e più autentico del mestiere : a meno di non essere in vendita.

    La credibilità è così vera da imporsi su chiunque senza colpirlo pregiudizialmente.
    Sono le cose infatti che colpiscono duro e non la loro descrizione o il loro semplice racconto.

    Poi certo (ed è giusto ripeterlo) si può sbagliare in buona fede.
    E a questo servono le rettifiche (anche se io preferisco le autorettifiche, con il giusto rilievo, perché sono un segno di attenzione permanente da parte di chi cerca soltanto la verità e non la sua usabilità).
    La prudenza infatti non è mai un’autocensura, ma la cura necessaria di chi sa e vuole fare le verifiche necessarie e indispensabili.

    Quindi meglio bucare una notizia che rovinare una persona.
    Dopodiché ci sono le sfumature inverse di opportunità.
    Mi spiego: fra privato e pubblico c’è un’enorme differenza. Una differenza fondamentale.

    Chi gestisce “il pubblico nelle sue varie forme” ha il dovere di invocare su di sé la severità massima e il giudizio più netto.
    Sono convinto che questa sia una garanzia funzionale per tutti.
    E’ nell’interesse di chi decide avere l’opinione pubblica e la sua avanguardia sempre attenta sul merito delle scelte.
    E tutto questo a costo di subire interpretazioni fuorvianti o strumentali (ovviamente non sulla persona ma sull’ azione, il che è profondamente diverso).

    Questa civiltà del confronto è una garanzia per tutti.
    Ed è garanzia necessaria soprattutto per chi decide: come si può non desiderare una discussione pubblica di merito, quando per parlare nel merito ci vuole intelligenza ?

    Sul merito della ricettazione (vedi la cronaca di Franca Selvatici) si dovrebbe dare l’esempio e sospendersi. Dopodiché invocare l’accertamento dei fatti alla velocità della luce.

    Come si fa a scrivere degli altri quando non si può scrivere di se stessi ?

  7. Lo Smemorato scrive:

    Tutto vero e tutto giusto. Ma lo schifo è la prescrizione di un reato dopo OTTO anni, o l’incapacità dello Stato di chiudere un processo in un periodo così lungo? E poi: ce lo vogliamo chiedere, qualche volta, da cosa derivi questa incapacità? I magistrati sono tutti degli sfaticati, o forse le dotazioni di mezzi e di uomini non sono adeguate? E se non sono adeguate, di chi è la responsabilità? Del destino cinico e baro? Oppure di un sistema politico-economico, derivante da Maastricht, che impone uno Stato sempre più minimo perché “mancano i soldi”? (Come se poi, i soldi – cioè pezzetti di carta stampati – potessero mancare, tipo l’acqua. Rendere il denaro un bene scarso è il più grande successo del neoliberismo, davvero).

    • Paolo Panzieri scrive:

      Mi permetto una notazione quasi tecnica.
      Quanti anni deve stare a disposizione dello stato un cittadino per farsi processare e condannare?
      Quanto deve stare in galera prima di incontrare l’aula?
      Il problema non può mai essere il limite di prescrizione o di carcerazione preventiva, già eccessivo per un paese che pretende di essere civile, ma piuttosto il cattivo funzionamento complessivo della macchina della giustizia italiana, troppo lenta ed inefficace.
      Sulle cause di ciò si può discutere ed ognuno ha le sue opinioni, ma questo è assolutamente oggettivo e reiteratamente acclarato e pure sanzionato in sede comunitaria.

      • Edoardo Fantini scrive:

        Caro avvocato, per evitare le prescrizioni basterebbe aumentare le pene. Per esempio prevedere 40 anni di carcere per la corruzione. Non ci sarebbero più corrotti in Italia, non crede?

  8. Armandino Corona scrive:

    Cosa fara a Rimini il grande BISI?

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/03/24/indagini-mens-sana-gran-maestro-indagato-per-ricettazioneFirenze07.html?ref=search

    Inoltre arriva Oscar Bartoli con la “legione” USA..il GM dello Stato di NY e lui cosa dira’ loro?…..i giudici non sono “fratelli”?…segue visita a Siena dove saranno ospitati dal Pescini che non puo pero accompagnarli alle gite “fuori mura”, impossibilitato a lasciare la domus….

    Forza STEFANONE….uno di questi giorni ne azzecchi una buona….

  9. Groppone da Figulle scrive:

    ps.3 Non solo, ma se qualcuno osa intervenire con l’apporto di una propria visione in un contrasto dialettico che altrove dicesi “democrazia”, lo fa a suo rischio e pericolo. Leggo su “Il Cittadino” la seguente dichiarazione del Rettore dell’università:

    “se in questa città si continua a dare retta a qualcuno che abbaia giusto perché gli dispiace che le cose vadano bene, non è il percorso migliore per uscire dalla situazione in cui siamo. Quindi, chi abbaia, lasciamolo dove abbaia!”

    Ma come si fa ad asserire che chi esprime delle libere opinioni in un contesto dove nessuno è latore de “la veritàààà”, come diceva Zavattini, ebbene, questi “abbaia”? Casualmente leggo nella cronaca locale de La Nazione di oggi che a Grosseto un uomo ha morso un cane (sic!). Leggo altresì che i nazisti nella scuola “Tier Sprechschule, istituita a Leutenburg, vicino Hannover”, insegnavano ai cani a parlare e persino a scrivere. Rolf, un Terrier, molto intelligente ci sarebbe riuscito e non solo, avrebbe addirittura composto poesie. Forse nel dopoguerra divenne membro del gruppo 63.

    • Eretico scrive:

      Mi pare che il dibattito prepasquale sulla Massoneria abbia preso pienamente campo, e non solo quello!
      Io mi limito, da Ljubljana, ad augurare buone feste a tutti i lettori, facendo sapere che ieri ho rispettato in pieno il precetto del Venerdi Santo: e non mangiare carne a Lubiana – credetemi – rappresenta un qualcosa di davvero notevole…

      L eretico

    • Eretico scrive:

      Mi pare che il dibattito prepasquale sulla Massoneria abbia preso pienamente campo, e non solo quello!
      Io mi limito, da Ljubljana, ad augurare buone feste a tutti i lettori, facendo sapere che ieri ho rispettato in pieno il precetto del Venerdi Santo: e non mangiare carne a Lubiana – credetemi – rappresenta un qualcosa di davvero notevole…

      L eretico

    • Eretico scrive:

      Mi pare che il dibattito prepasquale sulla Massoneria abbia preso pienamente campo, e non solo quello!
      Io mi limito, da Ljubljana, ad augurare buone feste a tutti i lettori, facendo sapere che ieri ho rispettato in pieno il precetto del Venerdi Santo: e non mangiare carne a Lubiana – credetemi – rappresenta un qualcosa di davvero notevole…

      L eretico

    • Eretico scrive:

      Mi pare che il dibattito prepasquale sulla Massoneria abbia preso pienamente campo, e non solo quello!
      Io mi limito, da Ljubljana, ad augurare buone feste a tutti i lettori, facendo sapere che ieri ho rispettato in pieno il precetto del Venerdi Santo: e non mangiare carne a Lubiana – credetemi – rappresenta un qualcosa di davvero notevole…

      L eretico

    • Groppone da Figulle scrive:

      p.s. a proposito di cani che abbaiano, ieri sera ho visto un servizio televisivo di molti anni fa, tratto da “Babau”, una serie di trasmissioni della RAI presentate da Paolo Poli (R.I.P.). Si tratta di un dialogo fra Paolo Poli ed Umberto Eco sul celebre “Elogio del Franti” di quest’ultimo: “Cuore” come esempio di pedagogia piccolo borghese, classista e paternalistica: si amano i poveri facendo la carità; il maestro difende lo scolaro povero dandogli del tu e sgrida il bambino ricco dandogli del voi. Ma non è in fondo questo, ciò che è stato spacciato in Italia per “università di massa”? Dov’è l’università “democratica”? Io non l’ho mai vista: forse nello spaccio di lauree inutili nelle innumerevoli sedi di provincia e nelle sedi distaccate, ad uso del popolino?

  10. Armandino Corona scrive:

    SE BISI HA UN POCO DI DECENZA DEVE DARE LE DIMISSIONI ED ASTENERSI DALL”ANDARE A RIMINI.

  11. Daria gentili scrive:

    Per chi volesse approfondire le proprie conoscenze sulla massoneria una lettura stimolante che mi sento di consigliare può essere il vecchio libro “I misteri della massoneria” di Leo Taxil ( edizioni Excelsior . Milano).
    Per il resto, quello che mi ha colpito del tuo articolo è la vicenda della mamma addolorata, di cui avevo perso la memoria e che riletta anche alla luce delle nuove recenti scoperte qualifica i personaggi della storia!

  12. Duccio scrive:

    Il suo nome è Maurice Callet,un ex massone che esce dalla massoneria per convertirsi alla fede in Dio,racconta tutto ciò che ha vissuto.L’intervista L’ ex massone Maurice Callet è l’ autore del libro “Ero massone”, qualche anno fa è stato ospite di Gennaro Ferrara nello spazio Azzurro di Nel cuore dei giorni, su Tv2000, ed ha raccontato la sua esperienza nella massoneria fino alla sua conversione alla Fede.

    Callet era un medico francese in cerca di Lumi che si ritrovò immerso in una notte fatta di trame segrete, corruzione e occultismo, a far parte di una delle più antiche e importanti logge del Grande Oriente di Francia dove tutto è tollerato tranne la chiesa.
    Dalla formazione razionalista, alle battaglie per il controllo demografico, fino all’iniziazione nella massoneria, un lungo periodo dedicato all’occulto fino a quando decise di convertirsi dall’ ateismo massonico alla fede e all’amore in Dio, spinto da un evento davvero insapettato.

    Lui ateo e massone, si ritrovò per caso a Lourdes, spinto dalla moglie Claude gravemente malata e profondamente cristiana. E’ lì che la vita di Maurice cambiò per sempre grazie ad une evento straordinario. Infatti in seguito abbandonò poco a poco e non senza difficoltà ogni legame con l’occulto e la massoneria per cominciare un’esistenza rivolta all’amore di Dio e degli altri, che portò infine alla guarigione della moglie Claude.

  13. Magico Vento scrive:

    Occorre ricordare che il tempo è sempre galantuomo.

  14. Armandilla coroncina scrive:

    Di ciò che non si sa, è meglio tacere!!!
    Sforzatevi di conoscere prima di aprire bocca e lasciare andare!
    Su forza!

    • A.B. scrive:

      Risposta criptica, un altro massone?

    • Groppone da Figulle scrive:

      della citazione ti manca l’altro pezzo: “ciò che può dirsi, si può dir chiaro”. E qui mi pare che nessuno parli in modo limpido e specchiato. È tutto un parlare obliquo ed allusivo, un intreccio inestricabile che rende la politica senese un affare incomprensibile al forestiero, foss’anco egli di Radicofani.

  15. Armandilla coroncina scrive:

    Eh chissà ….

  16. Armandino Corona scrive:

    Puo succedere domani al baldo Stefano Bisi cosa accadde al Berlusca in quel di napoli??
    Con la magistratura italiana non si sa mai….

  17. Ale Brunetti scrive:

    Buongiorno professore,
    non avendo altro modo di contattarla, vorrei chiederle la cortesia su come ottenere una copia del suo “MPS Connection”… Non riesco a trovarla on-line e mi chiedevo come e se fosse possibile ottenerla via posta, visto che per lavoro mi trovo fuori Italia…
    Grazie in anticipo
    Saluti e in bocca al lupo x tutto

    • Eretico scrive:

      Caro Alessandro,
      puoi chiamare la Feltrinelli di Siena (0577 40009), e te lo spediranno quanto prima!

      L’eretico

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